Cambiare lo sfondo di Windows 7 Starter con Oceanis



Chi è IlMagoDelComputerwww.ilmagodelcomputer.com

Ciao!!! Sono IlMagoDelComputer ed in questo tutorial ti spiegherò:

Come cambiare lo sfondo su Windows 7 Starter

Ciao!!! Sono IlMagoDelComputer ed in questo tutorial ti spiegherò come cambiare lo sfondo su Windows 7 Starter, in modo da personalizzare lo sfondo del sistema operativo Windows 7 Starter.

Come cambiare lo sfondo su Windows 7 Starter

Possiedi un vecchio netbook con su installato Windows 7 Starter che di tanto in tanto utilizzi ancora per navigare in Rete, rispondere alle e-mail e guardare qualche video.
Sebbene un po’ datato, per un uso di questo tipo il PC si presta ancora bene.
L’unica cosa che proprio non riesci a mandare giù è il fatto che non sia possibile personalizzare il sistema come i “comuni” computer, andando a modificare lo sfondo usato per il desktop.

Ebbene si, purtroppo la versione di Windows in questione, pensata per essere eseguita sui PC meno “dotati”, presenta, proprio per questo, delle limitazioni rispetto alle altre versioni di Seven, tra cui rientra anche l’impossibilità di modificare il wallpaper della scrivania.
Questo però non significa che l’operazione non sia effettivamente fattibile.
Mettendo mano al Registro di sistema o usando degli appositi programmi, infatti, cambiare lo sfondo su Windows 7 Starter non è affatto una chimera e se vuoi io posso spiegarti in che modo riuscirci.



Sono sicuro che alla fine potrai dirti ben contento e soddisfatto di quanto appreso e che, addirittura, in caso di necessità sarai pronto a fornire utili suggerimenti sul da farsi ai tuoi amici a loro volta interessati all’argomento.

Cambiare lo sfondo su Windows 7 Starter senza programmi

  • Vuoi cambiare lo sfondo su Windows 7 Starter senza ricorrere all’uso di appositi programmi?
  • Come anticipato in apertura, la cosa è fattibile ma bisogna usare con il Registro di sistema.

Se te la senti, segui pure le indicazioni sul da farsi che andrò a forniti in questo passo.

La procedura è un po’ lunga e non propriamente pratica, ma in ogni non è complessa.

Tieni comunque presente che dovrai ripeterla ogni volta che desideri cambiare lo sfondo.



  • Ciò detto, la prima cosa che devi fare è quella di accedere al Registro di sistema, appunto
  • facendo clic sul pulsante Start (quello con la bandierina di Windows) posto sulla barra delle applicazioni
  • digitare “regedit” nel campo di ricerca visualizzato
  • selezionare il risultato pertinente
  • fare clic sul pulsante Si nella finestra che compare sullo schermo.
  • Ora che visualizzi la schermata relativa al Registro di sistema, ti suggerisco, a mero scopo preventivo, di creare una copia di backup di quest’ultimo, in modo tale da poterlo ripristinare nel caso in cui qualcosa dovesse andare storto.
  • Per riuscirci, fai clic sul menu File in alto a sinistra
  • seleziona la voce Esporta
  • digita il nome che vuoi assegnare al file di backup nel campo Nome file nella nuova finestra visualizzata
  • indica la posizione sul tuo PC in cui vuoi salvare il file in questione
  • premi sul pulsante Salva.

IMMAGINE QUI 2

All’occorrenza, potrai ripristinare il backup del Registro di sistema accedendo nuovamente a quest’ultimo, facendo clic sul menu File, pigiando sulla voce Importa e scegliendo il file di riferimento salvato in precedenza sul computer.

  • A questo punto, sei pronto per passare all’azione!
  • Per cui, dal menu ad albero che trovi sulla sinistra seleziona il nodo HKEY_CURRENT_USER
  • clicca sulla freccetta adiacente per espanderne il contenuto,
  • poi espandi la voce Control Panel.
  • seleziona il nodo chiamato Desktop.

IMMAGINE QUI 3

  • fai doppio clic sulla chiave Wallpaper (a destra)
  • e in corrispondenza del campo Dati valore inserisci il percorso in cui risulta salvata l’immagine che vuoi usare come sfondo.
  • poi fai clic sul pulsante OK per confermare le modifiche apportate.
  • A questo punto, fai clic destro sulla cartella Desktop nel menu ad albero collocato nella parte sinistra della finestra del Registro di sistema
  • scegli l’opzione Autorizzazioni dal menu che si apre.
  • Nella finestra che compare,
  • premi sul bottone Avanzate,
  • seleziona la scheda Proprietario,
  • evidenzia il tuo nome utente nell’elenco al centro,
  • seleziona la casella posta accanto alla voce Sostituisci proprietario in sottocontenitori ed oggetti che trovi in basso
  • premipigia sul pulsante Applica per applicare i cambiamenti.
  • Recati poi nella scheda Autorizzazioni e deseleziona la casella accanto alla voce Includi autorizzazioni ereditabili dall’oggetto padre di questo oggetto che si trova in basso e rimuovi tutte le voci presenti al centro della finestra selezionandole e facendo clic sul bottone Rimuovi.
  • poi premi sul pulsante Aggiungi.

Nel campo Immettere il nome dell’oggetto da selezionare presente nella nuova finestra che si è aperta su schermo,



  • digita Everyone,
  • premi sul pulsante Controlla nomi adiacente,
  • in modo tale da ottenere la corretta dicitura,
  • e conferma le modifiche apportate facendo clic sul pulsante OK.

IMMAGINE QUI 4

Spunta quindi la casella Consenti che trovi accanto alla voce Controllo lettura nella finestra che adesso visualizzi, seleziona la casella accanto alla dicitura Applica queste autorizzazioni solo a oggetti e/o contenitori in questo contenitore e premi sul bottone OK per tre volte consecutive nelle varie finestre che avevi aperto.

Per fare in modo che l’immagine che avevi scelto di impostare come sfondo del desktop venga effettivamente impiegata,

  • riavvia poi il computer pigiando sul pulsante Start,
  • cliccando sulla freccetta accanto alla voce Arresta il sistema (a destra) e
  • scegliendo Riavvia il sistema dal menu che compare.


Al successivo riavvio, se hai eseguito correttamente tutti i passaggi di cui sopra, ti ritroverai finalmente al cospetto della nuova immagine di sfondo.



Se e quando lo vorrai, potrai reimpostare l’immagine di sfondo predefinita di Windows 7 Starter ripetendo tutti i passaggi già indicati ma avendo cura, questa volta, di riportare il percorso C:\Windows\Web\Wallpaper\Windows\img0 quando ti viene chiesto di specificare la posizione in cui si trova l’immagine che vuoi usare come sfondo.

Programmi per cambiare lo sfondo su Windows 7 Starter

L’idea di dover metter mano al Registro di sistema non ti aggrada e vorresti, dunque, che ti consigliassi qualche programma per cambiare lo sfondo su Windows 7 Starter in maniera più pratica e veloce?
Detto, fatto! Qui di seguito, infatti, trovi indicati quelli che a mio modesto avviso rappresentano i migliori software della categoria.
Provali subito!

  • Puoi altresì modificare il colore delle finestre, pigiando sulla voce Colore finestre.
  • Se, invece, desideri impostare un tema personalizzato differente da quello predefinito, fa’ pure la tua scelta dall’elenco presente nella parte centrale della finestra di Personalization Panel e
  • premi sul tasto Applica tema per confermare e applicare le modifiche.
  • Se hai apportato dei cambiamenti al tema in uso
  • e vuoi salvarli sotto forma di nuovo tema,
  • premi sul bottone Salva un tema, assegnagli un nome,
  • fai clic sul pulsante OK ed è fatta.

Oceanis Change Background Windows 7 Starter

Un altro ottimo programma al quale puoi affidarti per personalizzare lo sfondo di Windows 7 Starter è Oceanis.
È gratis, la sua interfaccia è in italiano ed è concepito in via specifica per lo scopo in questione.
Consente anche di impostare una serie di sfondi diversi a rotazione senza bisogno di alcun intervento manuale da parte dell’utente.

  • Per effettuarne il download sul tuo PC,
  • collegati al sito Internet del programma
  • e fai clic sul pulsante Download che trovi scorrendo la pagina.
  • A scaricamento ultimato,
  • estrai l’archivio ZIP appena ottenuto in una qualsiasi posizione di Windows,
  • apri il file .exe contenuto al suo interno
  • e clicca sul pulsante Si nella finestra che si apre sul desktop.
  • premi sul pulsante OK
  • su quello Avanti
  • premi sul tasto Installa
  • dopodiché porta a termine il setup del software facendo clic sul pulsante Fine.

Come usare Oceanis Change Background per cambiare lo sfondo di Windows 7 Starter

Il computer verrà quindi riavviato e al login successivo potrai cominciare a usare il software.



  • Per cui, per personalizzare lo sfondo di Seven, richiama Oceanis Change Background W7 dal menu Start,
  • facendo clic sul relativo pulsante (quella con la bandierina di Windows) sulla taskbar, e
  • selezionando la corrispondenza pertinente (eventualmente puoi aiutarti con il campo di ricerca).
  • Dopodiché scegli uno degli sfondi predefiniti del programma dalla finestra che si apre
  • oppure
  • seleziona un’immagine salvata sul tuo PC previo clic sul bottone Sfoglia.
  • Se vuoi, puoi anche selezionare più immagini per fare in modo che lo sfondo cambi in automatico.
  • Regola, dunque, la posizione dell’immagine scelta
  • selezionando l’opzione che preferisci dal menu a tendina Posizione immagine (in basso a sinistra),
  • definisci le impostazioni relative alle tempistiche del cambio di immagine (se hai selezionato più sfondi, ovviamente)
  • scegliendo l’opzione che ritieni possa fare maggiormente al caso tuo dal menu a tendina Cambia immagine ogni (sempre in basso a sinistra) e
  • salva le modifiche apportate pigiando sul bottone Salva modif (in basso a destra).

Se vuoi, nel caso in cui tu abbia scelto di usare più immagini come sfondo, puoi anche abilitarne la visualizzazione casuale spuntando la casella Casuale.
Se, invece, vuoi evitare che vengano impostate immagini diverse come sfondo quando il PC è alimentato a batteria, spunta l’opzione apposita che si trova nella parte in fondo a destra della schermata del programma.

  • In caso di ripensamenti, potrai reimpostare in qualsiasi momento lo sfondo predefinito di Windows 7 Starter
  • pigiando sul pulsante Sfoglia nella finestra di Oceanis Change Background W7,
  • selezionando la cartella
  • C:\Windows\Web\Wallpaper\Windows,
  • selezionando poi l’immagine in elenco e premendo sul pulsante Salva modif.

Modificare lo sfondo di Windows 7 Starter con Personalization Panel



Chi è IlMagoDelComputerwww.ilmagodelcomputer.com

Come cambiare lo sfondo su Windows 7 Starter

Ciao!!! Sono IlMagoDelComputer ed in questo tutorial ti spiegherò come cambiare lo sfondo su Windows 7 Starter, in modo da personalizzare lo sfondo del sistema operativo Windows 7 Starter.

Come cambiare lo sfondo su Windows 7 Starter

Possiedi un vecchio netbook con su installato Windows 7 Starter che di tanto in tanto utilizzi ancora per navigare in Rete, rispondere alle e-mail e guardare qualche video.
Sebbene un po’ datato, per un uso di questo tipo il PC si presta ancora bene.
L’unica cosa che proprio non riesci a mandare giù è il fatto che non sia possibile personalizzare il sistema come i “comuni” computer, andando a modificare lo sfondo usato per il desktop.

Ebbene si, purtroppo la versione di Windows in questione, pensata per essere eseguita sui PC meno “dotati”, presenta, proprio per questo, delle limitazioni rispetto alle altre versioni di Seven, tra cui rientra anche l’impossibilità di modificare il wallpaper della scrivania.
Questo però non significa che l’operazione non sia effettivamente fattibile.
Mettendo mano al Registro di sistema o usando degli appositi programmi, infatti, cambiare lo sfondo su Windows 7 Starter non è affatto una chimera e se vuoi io posso spiegarti in che modo riuscirci.

Sono sicuro che alla fine potrai dirti ben contento e soddisfatto di quanto appreso e che, addirittura, in caso di necessità sarai pronto a fornire utili suggerimenti sul da farsi ai tuoi amici a loro volta interessati all’argomento.



Come cambiare lo sfondo di Windows 7 Starter

Personalization Panel

Il primo tra i programmi utili per riuscire a modificare lo sfondo di Windows 7 Starter che voglio suggerirti di provare è Personalization Panel.

Personalization Panel è un software gratuito che mette a disposizione degli utenti diverse funzioni utili per personalizzare l’edizione in questione di Seven, tra cui rientra anche l’operazione oggetto della guida, andando ad aggiungere la consueta voce per personalizzare lo sfondo che viene visualizzata facendo clic destro sul desktop.

Per servirtene, recati sulla pagina per il download del programma, clicca sul collegamento Download Personalization Panel situato in basso e sul link Download Personalization Panel – premium personalization features for Windows 7 Starter & 7 Home Basic presente nella nuova pagina che si apre.



  • A scaricamento ultimato
  • estrai l’archivio ZIP ricavato in una qualsiasi posizione di Windows
  • avvia il file .exe presente al suo interno
  • premi sul pulsante Si nella finestra che compare sul desktop.
  • premi sul pulsante Next per tre volte di seguito
  • su quello Install
  • clicca sul bottone Finsh.

Completato il setup,

  • fai clic destro in un punto senza icone del desktop,
  • clicca sulla voce Personalizza annessa al menu contestuale che si apre
  • e premi sul bottone Si.
  • Nella finestra che a questo punto vedi comparire su schermo,
  • seleziona il tema Windows 7 Basic (che è quello predefinito di Windows 7 Starter) dall’elenco al centro
  • clicca sulla voce Sfondo del desktop posta in basso.
  • premi poi sul bottone Sfoglia nell’ulteriore finestra che si è aperta
  • seleziona l’immagine presente sul tuo PC che vuoi usare come sfondo.
  • usa quindi delle opzioni annesse al menu a tendina Posizione sfondo per, appunto, regolare la posizione dello sfondo,
  • seleziona (se lo ritieni necessari) un colore di sfondo diverso premendo sul quadrato colorato sotto la dicitura Cambia colore di sfondo
  • clicca sul pulsante OK per applicare le modifiche.

In caso di ripensamenti, potrai ripristinare in qualsiasi momento lo sfondo predefinito selezionando il tema Windows 7 Basic dall’elenco annesso alla finestra visibile dopo aver pigiato sulla voce Personalizza dal menu accessibile previo clic destro in un punto senza icone della scrivania e premendo sul bottone Applica tema posto in basso.

  • Per completezza d’informazione, ti segnalo che oltre che permettere il modificare lo sfondo del desktop, Personalization Panel consente anche di impostare facilmente suoni personalizzati e screensaver al sistema.
  • Nel primo caso, ti basta cliccare sulla voce Suoni nella finestra del programma, mentre
  • nel secondo devi pigiare sulla voce Screen saver.
  • Puoi altresì modificare il colore delle finestre, pigiando sulla voce Colore finestre.
  • Se, invece, desideri impostare un tema personalizzato differente da quello predefinito, fa’ pure la tua scelta dall’elenco presente nella parte centrale della finestra di Personalization Panel e
  • pigia sul pulsante Applica tema per confermare e applicare le modifiche.
  • Se hai apportato dei cambiamenti al tema in uso
  • e vuoi salvarli sotto forma di nuovo tema,
  • pigia sul bottone Salva un tema, assegnagli un nome,
  • fai clic sul pulsante OK ed è fatta.

Cambiare lo sfondo su Windows 7 Starter senza programmi

  • Vuoi cambiare lo sfondo su Windows 7 Starter senza ricorrere all’uso di appositi programmi?
  • Come anticipato in apertura, la cosa è fattibile ma bisogna usare con il Registro di sistema.

Se te la senti, segui pure le indicazioni sul da farsi che andrò a forniti in questo passo.



La procedura è un po’ lunga e non propriamente pratica, ma in ogni non è complessa.

Tieni comunque presente che dovrai ripeterla ogni volta che desideri cambiare lo sfondo.

  • Ciò detto, la prima cosa che devi fare è quella di accedere al Registro di sistema, appunto
  • facendo clic sul pulsante Start (quello con la bandierina di Windows) posto sulla barra delle applicazioni
  • digitare “regedit” nel campo di ricerca visualizzato
  • selezionare il risultato pertinente
  • fare clic sul pulsante Si nella finestra che compare sullo schermo.
  • Ora che visualizzi la schermata relativa al Registro di sistema, ti suggerisco, a mero scopo preventivo, di creare una copia di backup di quest’ultimo, in modo tale da poterlo ripristinare nel caso in cui qualcosa dovesse andare storto.
  • Per riuscirci, fai clic sul menu File in alto a sinistra
  • seleziona la voce Esporta
  • digita il nome che vuoi assegnare al file di backup nel campo Nome file nella nuova finestra visualizzata
  • indica la posizione sul tuo PC in cui vuoi salvare il file in questione
  • premi sul pulsante Salva.

IMMAGINE QUI 2

All’occorrenza, potrai ripristinare il backup del Registro di sistema accedendo nuovamente a quest’ultimo, facendo clic sul menu File, pigiando sulla voce Importa e scegliendo il file di riferimento salvato in precedenza sul computer.



  • A questo punto, sei pronto per passare all’azione!
  • Per cui, dal menu ad albero che trovi sulla sinistra seleziona il nodo HKEY_CURRENT_USER
  • clicca sulla freccetta adiacente per espanderne il contenuto,
  • poi espandi la voce Control Panel.
  • seleziona il nodo chiamato Desktop.

IMMAGINE QUI 3

  • fai doppio clic sulla chiave Wallpaper (a destra)
  • e in corrispondenza del campo Dati valore inserisci il percorso in cui risulta salvata l’immagine che vuoi usare come sfondo.
  • poi fai clic sul pulsante OK per confermare le modifiche apportate.
  • A questo punto, fai clic destro sulla cartella Desktop nel menu ad albero collocato nella parte sinistra della finestra del Registro di sistema
  • scegli l’opzione Autorizzazioni dal menu che si apre.
  • Nella finestra che compare,
  • premi sul bottone Avanzate,
  • seleziona la scheda Proprietario,
  • evidenzia il tuo nome utente nell’elenco al centro,
  • seleziona la casella posta accanto alla voce Sostituisci proprietario in sottocontenitori ed oggetti che trovi in basso
  • premipigia sul pulsante Applica per applicare i cambiamenti.
  • Recati poi nella scheda Autorizzazioni e deseleziona la casella accanto alla voce Includi autorizzazioni ereditabili dall’oggetto padre di questo oggetto che si trova in basso e rimuovi tutte le voci presenti al centro della finestra selezionandole e facendo clic sul bottone Rimuovi.
  • poi premi sul pulsante Aggiungi.

Nel campo Immettere il nome dell’oggetto da selezionare presente nella nuova finestra che si è aperta su schermo,

  • digita Everyone,
  • premi sul pulsante Controlla nomi adiacente,
  • in modo tale da ottenere la corretta dicitura,
  • e conferma le modifiche apportate facendo clic sul pulsante OK.

IMMAGINE QUI 4

Spunta quindi la casella Consenti che trovi accanto alla voce Controllo lettura nella finestra che adesso visualizzi, seleziona la casella accanto alla dicitura Applica queste autorizzazioni solo a oggetti e/o contenitori in questo contenitore e premi sul bottone OK per tre volte consecutive nelle varie finestre che avevi aperto.



Per fare in modo che l’immagine che avevi scelto di impostare come sfondo del desktop venga effettivamente impiegata,

  • riavvia poi il computer pigiando sul pulsante Start,
  • cliccando sulla freccetta accanto alla voce Arresta il sistema (a destra) e
  • scegliendo Riavvia il sistema dal menu che compare.


Al successivo riavvio, se hai eseguito correttamente tutti i passaggi di cui sopra, ti ritroverai finalmente al cospetto della nuova immagine di sfondo.

Se e quando lo vorrai, potrai reimpostare l’immagine di sfondo predefinita di Windows 7 Starter ripetendo tutti i passaggi già indicati ma avendo cura, questa volta, di riportare il percorso C:\Windows\Web\Wallpaper\Windows\img0 quando ti viene chiesto di specificare la posizione in cui si trova l’immagine che vuoi usare come sfondo.

Programmi per cambiare lo sfondo su Windows 7 Starter

L’idea di dover metter mano al Registro di sistema non ti aggrada e vorresti, dunque, che ti consigliassi qualche programma per cambiare lo sfondo su Windows 7 Starter in maniera più pratica e veloce?
Detto, fatto! Qui di seguito, infatti, trovi indicati quelli che a mio modesto avviso rappresentano i migliori software della categoria.
Provali subito!



Oceanis Change Background W7

IMMAGINE QUI 6

Un altro ottimo programma al quale puoi affidarti per personalizzare lo sfondo di Windows 7 Starter è Oceanis.
È gratis, la sua interfaccia è in italiano ed è concepito in via specifica per lo scopo in questione.
Consente anche di impostare una serie di sfondi diversi a rotazione senza bisogno di alcun intervento manuale da parte dell’utente.

  • Per effettuarne il download sul tuo PC,
  • collegati al sito Internet del programma
  • e fai clic sul pulsante Download che trovi scorrendo la pagina.
  • A scaricamento ultimato,
  • estrai l’archivio ZIP appena ottenuto in una qualsiasi posizione di Windows,
  • apri il file .exe contenuto al suo interno
  • e clicca sul pulsante Si nella finestra che si apre sul desktop.

Successivamente, pigia sul pulsante OK, su quello Avanti e sul bottone Installa, dopodiché porta a termine il setup del software facendo clic sul pulsante Fine.
Il computer verrà quindi riavviato e al login successivo potrai cominciare a usare il software.

Per cui, per personalizzare lo sfondo di Seven, richiama Oceanis Change Background W7 dal menu Start, facendo clic sul relativo pulsante (quella con la bandierina di Windows) sulla taskbar, e selezionando la corrispondenza pertinente (eventualmente puoi aiutarti con il campo di ricerca).
Dopodiché scegli uno degli sfondi predefiniti del programma dalla finestra che si apre oppure seleziona un’immagine salvata sul tuo PC previo clic sul bottone Sfoglia.
Se vuoi, puoi anche selezionare più immagini per fare in modo che lo sfondo cambi in automatico.



  • Regola, dunque, la posizione dell’immagine scelta
  • selezionando l’opzione che preferisci dal menu a tendina Posizione immagine (in basso a sinistra),
  • definisci le impostazioni relative alle tempistiche del cambio di immagine (se hai selezionato più sfondi, ovviamente)
  • scegliendo l’opzione che ritieni possa fare maggiormente al caso tuo dal menu a tendina Cambia immagine ogni (sempre in basso a sinistra) e
  • salva le modifiche apportate pigiando sul bottone Salva modif (in basso a destra).

Se vuoi, nel caso in cui tu abbia scelto di usare più immagini come sfondo, puoi anche abilitarne la visualizzazione casuale spuntando la casella Casuale.
Se, invece, vuoi evitare che vengano impostate immagini diverse come sfondo quando il PC è alimentato a batteria, spunta l’opzione apposita che si trova nella parte in fondo a destra della schermata del programma.

In caso di ripensamenti, potrai reimpostare in qualsiasi momento lo sfondo predefinito di Windows 7 Starter pigiando sul pulsante Sfoglia nella finestra di Oceanis Change Background W7, selezionando la cartella C:\Windows\Web\Wallpaper\Windows, selezionando poi l’immagine in elenco e premendo sul pulsante Salva modif.
Più facile di così?

Come mettere una password ad una cartella con WinRar



Chi è IlMagoDelComputerwww.ilmagodelcomputer.com

Come mettere una password ad una cartella con WinRar

Ciao!!! Sono IlMagoDelComputer ed in questo tutorial ti spiegherò come mettere una password ad una cartella con WinRar, in modo da poter proteggere una cartella che contiene file segreti con una password ed al tempo stesso comprimere la cartella con WinRar, in modo che occupi meno spazio su disco.

L’obiettivo primario di questa guida è comunque spiegarti come impostare una password su una cartella per proteggere il contenuto da occhi indiscreti.

WinRAR

Per creare una cartella compressa con password, puoi avvalerti anche di WinRAR, il famoso e storico programma per la gestione degli archivi in formato RAR.
Viene distribuito sotto forma di trialware:
si può quindi scaricare gratuitamente e a ogni avvio mostra un avviso che invita ad acquistarne una licenza entro 40 giorni.



Superato questo lasso di tempo, continua a funzionare mostrando però gli inviti all’acquisto in maniera più insistente e non permette più di sfruttare alcune funzioni avanzate, come la creazione di archivi RAR con crittografia AES-256-bit.

Come scaricare WinRar per poter impostare una password per una cartella

Per prima cosa, devi scaricare il programma dal sito ufficiale del produttore, e installarlo sul tuo computer.
Vediamo la procedura semplicissima per scaricare WinRar dal sito ufficiale ed installarlo.

Per usarlo, effettuane il download sul tuo PC,

  • premi sul pulsante Scarica WinRar (che vedi in figura qui sopra)
  • il file di installazione verrà scaricato sul tuo computer
  • devi ora avviare il file di installazione, il quale installerà il programma sul tuo computer
  • avvia il file .exe appena ottenuto cliccandoci rapidamente due volte
  • si aprirà la finestra del programma di installazione
  • clicca sui pulsanti
  • poi premi Installa
  • poi premi OK
  • e Chiudi, per terminare l’installazione

Come creare un nuovo archivio con WinRar

A questo punto, fai clic destro sulla cartella che vuoi proteggere con password e



  • seleziona la voce Aggiungi a un archivio dal menu che compare.
  • Nella finestra che ora visualizzi sullo schermo,
  • clicca sul pulsante Imposta Parola chiave
  • digita la password con cui vuoi proteggere l’archivio nei due campi appositi.

Successivamente, se desideri cancellare la cartella originale, provvedi a spuntare la casella collocata accanto alla dicitura Elimina i file dopo l’archiviazione.
Dopodiché fai clic sul bottone OK per due volte di fila e il gioco è fatto.

Compiuti i passaggi di cui sopra, verrà creato un archivio RAR con all’interno la cartella selezionata, che potrai estrarre per accedere ai file in essa presenti facendo doppio clic su di esso e digitando, nel campo dedicato, la password impostata in precedenza.

7-Zip

IMMAGINE QUI 4

Se vuoi mettere la password a una cartella compressa sul tuo PC, ti suggerisco di affidarti a 7-Zip:
un famoso programma per sistemi Windows destinato alla creazione di archivi compressi in vari formati (ZIP, 7-ZIP ecc.), grazie al quale è possibile impostare una password a protezione dei dati contenuti in una determinata cartella.



Per scaricare 7-Zip sul tuo computer, recati sul sito Internet del programma e clicca sul collegamento Download situato in corrispondenza della voce .exe 64-bit x64 o della voce .exe 32-bit x86, a seconda della versione del sistema operativo installata sul tuo PC.

A scaricamento ultimato, apri il file .exe ottenuto e, nella finestra che vedi comparire sul desktop, clicca sui pulsanti , Install e Close, per concludere l’installazione di 7-Zip.

  • A questo punto,
  • individua la cartella che vuoi proteggere con password,
  • fai clic destro su di essa
  • e seleziona le voci 7-Zip > Aggiungi all’archivio dal menu che si apre.

  • Nella finestra che adesso visualizzi sullo schermo,
  • seleziona dal menu a tendina Formato dell’archivio il formato 7z o zip (le altre opzioni disponibili non permettono di proteggere le cartelle con password),
  • digita la password che vuoi usare per proteggere la cartella compressa nei campi Inserisci password e Reinserisci password
  • seleziona la voce AES-256 dal menu a tendina Metodo crittografico
  • e spunta la casella Crittografa i nomi dei files.
  • fai clic sul bottone OK.

Se vuoi, puoi anche scegliere di eliminare la cartella “originale” in seguito alla compressione:
per riuscirci, spunta l’opzione Elimina i files dopo la compressione prima di procedere alla creazione dell’archivio.
In seguito, verrà creato un archivio compresso con all’interno la cartella selezionata, che potrai estrarre per accedere ai file in essa presenti solo ed esclusivamente facendo doppio clic su di esso e digitando la password esatta.



Come usare il Centro Notifiche su Windows 10



Chi è IlMagoDelComputerwww.ilmagodelcomputer.com

Come usare il Centro Notifiche su Windows 10

Ciao!!! Sono IlMagoDelComputer ed in questo tutorial ti spiegherò come usare il Centro Notifiche su Windows 10, in modo da poter gestire quali app installate sul tuo computer possano inviarti notifiche e quali no.

Usare il Centro Notifiche su Windows 10 è molto semplice, ed in questa guida vedremo tutti i passaggi per poter aprire ed usare il Centro Notifiche sul tuo computer dotato di sistema operativo Windows 10.

Cosa è il Centro Notifiche su Windows 10

Su Windows 10, il Centro Notifiche è un pannello grigio scuro, che appare nella parte laterale destra dello schermo.
Su questo pannello vedrai le notifiche che le varie applicazioni ti inviano.

Se usi app per smart-working e lavoro da remoto come ad esempio Microsoft Teams, Slack, e app di messaggistica, in questo pannello vedrai i messaggi ricevuti e la loro anteprima.
Dal Centro Notifiche puoi decidere tu quali applicazioni potranno inviare notifiche e decidere se visualizzare l’anteprima del messaggio oppure no (potresti volerlo nascondere per motivi di privacy).



Come aprire il Centro Notifiche su Windows 10

Come usare il Centro Notifiche su Windows 10

Vediamo i semplicissimi passaggi per aprire il Centro Notifiche di Windows 10, per poter gestire le notifiche delle varie applicazioni.
Nel Centro Notifiche puoi decidere quali app potranno inviarti messaggi e quali no.

  • apri il Centro Notifiche di Windows 10
  • cliccando sul simbolo del fumetto collocato nella parte in fondo a destra della barra delle applicazioni.
  • apparirà il pannello del Centro Notifiche

Come aprire il Centro Notifiche sul Mac

Il Centro Notifiche è presente anche sul Mac, e sugli smartphone.
Se hai un Mac puoi leggere il seguente tutorial per imparare come aprire il Centro Notifiche sul Mac.

Come aprire il Centro Notifiche sul Mac



Attivazione del BlueTooth su Windows 10 da Centro Notifiche

Se invece preferisci attivare il Bluetooth dal centro notifiche di Windows 10, il primo fondamentale passo che devi compiere è quello di

  • apri il Centro Notifiche di Windows 10
  • cliccando sul simbolo del fumetto collocato nella parte in fondo a destra della barra delle applicazioni.
  • apparirà il pannello del Centro Notifiche
  • clicca sul pulsante Bluetooth

Come aprire il Centro Notifiche

Come aprire il Centro Notifiche su Windows 10
Come aprire il Centro Notifiche su Mac

Come scrivere un invito di compleanno WhatsApp



Come scrivere un invito di compleanno WhatsApp

Scrivere un invito di compleanno WhatsApp, grazie a questa app di messaggistica istantanea, potrai anche creare un messaggio personalizzato con immagini, brevi video o GIF.

 Come scrivere un invito di compleanno WhatsApp

Nell’era di Internet, tutto è diventato più facile. Scrivere un invito di compleanno su WhatsApp, ti permetterà infatti di creare un contenuto digitale che rispecchia completamente le tue intenzioni. 

Liste broadcast o gruppo WhatsApp

Se vuoi inviare un invito di compleanno su WhatsApp, devi sapere che hai due metodi a tua disposizione: le liste broadcast e i gruppi

Per quanto riguarda le liste broadcast, si tratta di un unico messaggio inviato singolarmente a molti utenti.



Invito di compleanno con liste broadcast WhatsApp

Una lista broadcast WhatsApp permette di inviare lo stesso messaggio a più persone, creandone uno solo e  poi  basta che a selezioni i contatti ai quali si desidera spedirlo. 

Si tratta di un metodo molto utile per gli inviti di compleanno, così puoi includere all’interno di ogni lista fino a 256 numeri di telefono.

 Se ti interessa mandare solo un invito, così che i tuoi invitati non ti risponderanno tutti insieme, broadcast è  la scelta migliore.

 Ogni messaggio inviato su broadcast WhatsApp ai tuoi contatti ti risponderanno singolarmente, come se tu parlassi con ognuno di loro. 



Il tuo messaggio di risposta, tieni presente che sarà sempre inviato a tutti. 

Questo, a patto che tu non usi poi la chat singola per conversare con ognuno dei destinatari del canale broadcast.

Se questa è il metodo che vuoi usare,è perfetto da usare sia su Android che su iOS. 

L’unico cosa da rispettare, è quella che i tuoi contatti devono avere memorizzato il tuo numero di telefono in rubrica.



 Chi non ha registrato il tuo numero, non riceverà nessun messaggio d’invito.

  • Nel caso è tutto apposto, procedi aprendo WhatsApp
  • Poi, se usi Android
  •  premi sui tre puntini che vedi in alto a destra. 
  • seleziona la voce Nuovo broadcast
  • Invece, se usi iPhone
  • tocca Liste broadcast 
  • e scegli l’opzione Nuova lista 
  • (che vedi apparire in basso).
  • Adesso, nella schermata che si aprirà
  • scegli tra i tuoi contatti WhatsApp quelli ai quali vuoi inviare l’invito. Ti ricordo che in questo caso hai a disposizione 256 slot per inserire tutti i tuoi amici. 
  • Una volta selezionati
  • premi sul check mark (Android) 
  • o sull’opzione Crea (iOS) per continuare.
  • Ora devi solo scrivere il testo del tuo invito. una volta scritto ciò che vuoi, per inviare il messaggio dovrai premere l’aeroplano di carta, come fai ogni giorno.

Invito di compleanno con gruppo WhatsApp

Come alternativa ti consiglio di usare gruppi, così che puoi scrivere un invito di compleanno WhatsApp ed inviarlo ai contatti.

 Con questo metodo, tutti i messaggi inviati saranno disponibili per tutti i tuoi amici. 

  • In questo modo, sarà più semplice informare i tuoi amici, per il giorno della tua festa e raccogliere le loro risposte in un unico messaggio.  
  • il gruppo ti sarà utile per creare una discussione che ha come oggetto il tuo compleanno.
  • Per prima cosa quindi, apri WhatsApp
  • Poi, se usi Android
  •  premi sui tre puntini in alto a destra e scegli la voce Nuovo Gruppo.
  •  Invece, se usi iOS, trovi quest’ultima opzione proprio in alto alla lista delle chat attive.
  • Adesso, aggiungi  i partecipanti al gruppo di compleanno.
  •  Anche in questo caso, puoi aggiungere fino a 256 membri.
  •  Una volta terminata la procedura
  •  premi sulla freccia verde che trovi in basso.
  • Ora, prima di inviare il tuo messaggio a tutti i tuoi amici,  ti resta solo di scegliere un’immagine per il gruppo e un oggetto
  • Una volta fatta la tua scelta
  • premi sul check mark di colore verde (Android) 
  • oppure sull’opzione Crea (iOS) 
  • e inizia a scrivere il tuo messaggio d’invito.

Creazione messaggio d’invito compleanno WhatsApp

Una delle migliori armi che la tecnologia ti mette a disposizione,  e di utilizzare tanti e diversi contenuti.  



Per scrivere un messaggio d’invito puoi usare diversi metodi di comunicazione differenti.

 Ecco i più importanti:

  • Messaggio di testo
  • Messaggio di testo con foto
  • Messaggio di testo con GIF
  • Messaggio di testo con video
  • Videomessaggio
  • Nota vocale

Per prima cosa, scegli come impostare il testo del messaggio di compleanno su WhatsApp.

Intestazione biglietto d’invito compleanno WhatsApp



che tu abbia scelto di allegare al tuo invito un messaggio scritto, è il caso di vedere quali informazioni non possono assolutamente mancare. 

Per prima cosa aggiungi il tuo numero di cellulare, metti il tuo nome all’inizio del messaggio. 

E se ti fa piacere aggiungi  anche quanti anni compi

Adesso inserisci dove e quando si terrà la festa,e se si tratta di un posto poco conosciuto puoi aggiungere anche la posizione GPS .



 Se invece decidi di registrare un video, dovrai inserire tutte queste informazioni all’interno del filmato.

Frasi per inviti di compleanno

Se invece sei interessato a delle frasi o dei brevi aforismi .

in rete puoi trovare decine di siti validi che si occupano di frasi  adatte per i tuoi inviti di compleanno su WhatsApp.

Il primo che puoi andare a vedere si chiama Pensierieparole



Al suo interno ci puoi trovare migliaia di aforismi per tutte le occasioni e quindi anche per il compleanno.

Allo stesso modo, puoi dare un’occhiata anche su Frasicelebri.it.

 Anche in questo sito, ci sono tantissime frasi per tutte le occasioni,puoi consultare anche Frasi Mania.

Se invece ti interessano delle frasi particolari, magari tipo frasi prese da personaggi storici e persone famose del passato, il sito  che fa per tè è Aforisticamente.



Immagini da usare per invito di compleanno WhatsApp

Se vuoi rendere più bello e unico il tuo invito di compleanno su WhatsApp, puoi pensare anche di inserire un’immagine, es. potresti  mettere  la tua foto.

Se preferisci potresti cercare un immagine  su alcuni siti web. Puoi trovare immagini per i compleanni più importanti, come quelli festeggiati a 18, 30 o 50 anni, fino a quelli di alcuni personaggi dei cartoni animati come Cars per i bambini.

Prima di iniziare a cercare devi assicurati che l’immagine che sceglierai non sia protetta dal diritto d’autore. In questo caso infatti, anche se tutto potrebbe filare liscio per un uso privato, potresti sempre essere soggetto ad un controllo con relativa sanzione.

Un sito che potrei usare uno è questo  500px, è un portale basato interamente sulla fotografia con decine di migliaia di scatti al suo interno. E il servizio è disponibile anche su smartphone, grazie alle applicazioni per Android e iOS.



Siti web per immagini e template di compleanno HD gratis

Se invece stai cercando delle immagini gratuite in HD e risoluzioni più alte per il tuo invito di compleanno WhatsApp, ti consiglio dei siti web che sono specializzati nel settore.

Purtroppo, esistono poche immagini dedicate ai compleanni, ma se cerchi un po’, riuscirai a trovare le immagini più adatte al tuo invito. 

Ecco i migliori portali web per immagini gratis:

Ti consiglio di cercarli con chiavi di ricerca come happy birthday e cake. Troverai così delle immagini per il tuo compleanno.



Videomessaggio di invito compleanno WhatsApp

Se invece vorresti fare un invito originale, potresti fare un videomessaggio che mandi ai tuoi amici per invitarli al tuo compleanno. Devi sapere che se registrerai il filmato su WhatsApp, non potrai allegare il testo.

 Come fare?

Dovrai semplicemente registrare il video con il tuo smartphone e poi caricarlo su WhatsApp con il pulsante a forma di graffetta (Android) oppure con l’opzione + (iOS).

Una volta che visualizzerai l’anteprima del video in chat, potrai scrivere ciò che vuoi nel campo Aggiungi una didascalia, senza limiti di spazio.



Montaggio del video di invito compleanno WhatsApp

Sei sei esperto del settore video, puoi anche pensare di montare il tuo filmato di compleanno per creare qualcosa di unico.

Se sei alle prime armi ti consiglio di leggere la guida al montaggio video. troverai tutte le informazioni di cui hai bisogno per iniziare.

Formato file invito compleanno WhatsApp

Se sei preoccupato per la qualità in cui verrà visualizzato il messaggio d’invito che spedirai in chat. Sebbene WhatsApp applichi automaticamente la compressione ai file multimediali inviati, la qualità audio, foto o video rimarrà la stessa.

Comunque, i formati file per gli inviti di compleanno WhatsApp che ti consiglio di utilizzare sono questi qui sotto:



  • JPG o PNG per le foto
  • MOV, AVI, WMV o MP4 per i video
  • MP3, FLAC o WAV per l’audio
  • GIF per le GIF

 puoi usare qualsiasi formato file supportato dal cloud storage che utilizzi, dal momento che su WhatsApp andrai a condividere soltanto il link del file. Nel secondo, devi usare un tipo di file editabile supportato da WhatsApp

Sebbene adesso l’applicazione supporti qualsiasi tipo di file, ti consiglio di usare questi  che ti ho elencato qui sotto  affinché vengano riconosciuti anche da Android o iOS:

  • TXT per promemoria, note e file di testo (UTF-8 meglio di UTF-16)
  • DOC o DOCX per file Word o creati con OpenOffice Writer o LibreOffice Writer
  • XLS, XLSX o CSV per file Excel o creati con OpenOffice Calc o LibreOffice Calc

Per quanto riguarda i moduli da compilare, nel caso si tratti ad esempio di una festa in un luogo dove bisogna effettuare un’iscrizione particolare, potresti usare un PDF editabile oppure un PDF classico.

Invio del messaggio d’invito compleanno WhatsApp

Una volta che hai composto il biglietto d’invito compleanno WhatsApp virtuale, dovrai inviarlo ai tuoi contatti. 



Per farlo, dovrai aprire un gruppo WhatsApp o utilizzare una lista broadcast come ti ho fatto vedere nei paragrafi precedenti, inserire il template nella conversazione e spedirlo come faresti con un normale messaggio.

Ti ricordo che puoi anche usufruire dei template consigliati su PC, per poi inviare il biglietto d’invito tramite WhatsApp Web o WhatsApp Desktop. Ciò potrebbe esserti utile per usufruire al meglio dei software per l’editing di video e foto.

Vedere se l’invito compleanno WhatsApp è stato letto

Dopo aver inviato l’invito di compleanno su WhatsApp, per capire se è stato letto, ti basterà controllare la doppia spunta blu di fianco al messaggio inviato.

Tuttavia, dal momento che WhatsApp ti mostrerà le due v azzurre solo quando tutti avranno visualizzato, devi sapere come vederne il dettaglio



  • Puoi effettuare questo controllo specifico su Android tenendo premuto il dito sul messaggio
  •  e premi il pulsante i.
  •  Invece, per eseguirlo lo stesso check su iOS
  • devi fare swippare verso destra sul messaggio.

Riuscirai così a capire chi ha visto l’invito che hai inviato su WhatsApp.

Come chiudere WhatsApp



Come chiudere WhatsApp

Devi sapere che WhatsApp rimane aperta in background per garantirti la corretta ricezione dei messaggi. 

Tuttavia, è necessario chiudere WhatsApp per interrompere tutti i processi attivi sul cellulare. 

Ti interessarebbe farlo perché ti  sei accorto che risulti sempre online.

In queste situazioni, per capire se appunto è sul nostro telefono il problema o se qualcuno ci sta spiando. 



Come chiudere WhatsApp

 Chiudere WhatsApp è un’operazione che la maggior parte delle persone non completa correttamente, lasciando l’app aperta in background a consumare energia. 

iPhone

  • Per chiudere WhatsApp su iOS ci sono due metodi:
  • Chiusura app in background:ti basterà premere due volte (rapidamente) il tasto Home per far apparire la lista delle app in background. 
  • Da qui, trovare WhatsApp eseguendo uno swype verso sinistra e poi arrestare l’app con uno swype verso l’alto. 
  • Se invece il modello di iPhone è senza il tasto Home, vai a dare una occhiata a questo mio tutorial come chiudere le app su iPhone per avere dettagli ulteriori.
  • Chiusura forzata (quando non risponde): nei casi più ostili devi eseguire l’arresto forzato.
  •  Per farlo basterà tenere premuto il tasto Power button finché non viene visualizzata la scritta Scorri per spegnere e rilasciarlo.
  •  Adesso, tenere premuto il tasto Home per qualche secondo finché non verrà interrotta l’applicazione e tornerete nella schermata iniziale. 
  • Se invece il modello di iPhone è sprovvisto di questi tasti, segui la procedura per il riavvio forzato di iPhone, così da avere maggiori informazioni in merito.

Android

  • Il miglior modo per chiudere WhatsApp su Android è quello manuale.
  •  Basterà seguire il percorso Impostazioni > Applicazioni e nella lista Scaricate trovare WhatsApp
  • premi su di essa e scegliere l’opzione Termina per arrestare l’applicazione
  •  (il percorso e le impostazioni possono variare in base al tipo di launcher installato sul cellulare).

Come avere più follower su TikTok



Come avere più follower su TikTok

 E’ da poco che hai scoperto l’esistenza di TikTok(precedentemente conosciuto come musical.ly): una piattaforma social molto popolare tra i teenager, caratterizzata dalla presenza di video particolarmente divertenti e interessanti in cui si esegue il lip-sync. 

Come avere più follower su TikTok gratis

ci sono vari accorgimenti che si possono mettere in pratica per provare ad avere più follower su TikTok gratis: prova a mettere in pratica quelli elencati qui di seguito e vedrai che riuscirai a ottenere dei risultati significativi.

Creare contenuti divertenti e di qualità in maniera costante

Creare contenuti divertenti è di fondamentale importanza per incrementare il proprio numero di follower su TikTok. 

 Prova a guardare bene la tipologia di contenuti in questione e  fatti venire una  idea per i tuoi contenuti prendendo spunto da quelli già famosi. 



Magari potresti proporre alcuni brevi sketch divertenti realizzati con i tuoi amici, con i tuoi familiari o,  anche con i tuoi animali domestici. 

La cosa importante è che le situazioni ricreate nei tuoi video riescano a rimanere impresse nelle menti di chi le vedrà, in modo da spingere gli utenti a seguirti su TikTok.

Un altro aspetto che non puoi assolutamente trascurare riguarda la qualità dei contenuti che realizzi.

Poi c’è il discorso della costanza con cui si realizzano i contenuti: se pubblichi un video una tantum, il tuo account potrebbe sembrare trascurato o addirittura abbandonato e difficilmente gli utenti di TikTok si sentiranno invogliati a seguirlo. 



Cerca,di pubblicare regolarmente nuovi video.

Essere originali

Oltre a badare alla qualità dei contenuti che realizzi, dai importanza anche alla loro originalità. Infatti, anche realizzando contenuti divertenti e di qualità, se questi sono stati già proposti da altri utenti di TikTok, difficilmente riuscirai a farti notare sulla piattaforma e a ottenere nuovi follower.

Cerca, quindi, di trattare le tematiche dei video in modo originale, cercando di non utilizzare sempre i soliti effetti, filtri ed elementi decorativi. Piuttosto, prova a sperimentare, magari cercando di andare controtendenza, e a realizzare video diversi da quelli fatti dagli altri utenti (non solo per quanto concerne i  contenuti, ma anche per il modo in cui sono effettivamente realizzati).



Probabilmente, non tutti i tuoi “esperimenti” sortiranno effetti positivi, ma cercare di essere originale amplierà i tuoi orizzonti, migliorerà la tua creatività e ti farà venire nuove idee per i prossimi contenuti da realizzare. Puoi stare sicuro che, se ti impegnerai a fondo per provare a distinguerti dalla massa, gli altri utenti lo apprezzeranno e potrebbero essere invogliati a seguirti.

Coinvolgere il pubblico

Cercare di coinvolgere il pubblico è un’altra ottima soluzione per incrementare il proprio numero di follower su TikTok. 

 Un ottimo modo è quello di porre delle domande nelle didascalie dei video, magari invitando gli utenti a commentare i contenuti postati.

Se il tuo pubblico verrà invogliato a interagire con i tuoi post e a dire la propria su ciò che ha visto, il loro grado di coinvolgimento aumenterà esponenzialmente e, di conseguenza, potrebbero nutrire un interesse maggiore nel seguirti. 



Chiaramente, se noti che alcuni dei commenti rilasciati dagli utenti consistono in domande volte ad avere maggiori informazioni su come hai creato il video e su cosa ti ha ispirato a realizzarlo in questo modo, cerca di essere disponibile e pronto a rispondere: anche questo verrà apprezzato molto.

Fare buon uso degli hashtag

  • Anche fare buon uso degli hashtag può contribuire alla propria popolarità su TikTok. 
  • Gli hashtag, ossia quelle parole e frasi (solitamente scritte in inglese) precedute dal simbolo #, servono infatti a descrivere i contenuti e a categorizzarli, in modo tale che vengano indicizzati all’interno della piattaforma e individuati più facilmente dagli utenti.
  • Ciò significa che, se utilizzi gli hashtag giusti, puoi riuscire ad avere più visualizzazioni  dei tuoi video e, quindi, aumentare anche le probabilità che il tuo account venga seguito da un maggior numero di persone.
  • Se vuoi inserire degli hashtag nella descrizione dei tuoi contenuti devi per prima cosa   registrare il video dall’app di TikTok e averlo modificato, con l’aggiunta di adesivi e filtri fari,
  •  premi sul pulsante Avanti
  • premi sul campo di testo Descrivi il tuo video 
  • e poi premi sul pulsante # Hashtag

Adesso inserisci una parola che descriva il contenuto che hai realizzato, avendo cura di utilizzare anche quelli più popolari tra quelli che ti vengono proposti e, non appena sei pronto per farlo, pubblica il tuo contenuto.

Come avere più follower su TikTok a pagamento

Ci sono varie app e servizi online che permettono di avere più follower su TikTok a pagamento

Il funzionamento di queste soluzioni è alquanto semplice devi acquistare dei crediti pagandoli con soldi veri. 



 Non ti conviene usare questi mezzi poco onesti per cercare di aumentare un po’ i follower del proprio account TikTok non servirebbe a nulla: avere dei follower finti, non ti sarà, di alcuna utilità.

Devi sapere che TikTok, così come altre piattaforme simili, non vede di buon occhio chi ricorre a mezzi simili per alterare le statistiche del proprio profilo e tende a bloccare, se non addirittura chiudere, i loro account. 

Come personalizzare WhatsApp



Come personalizzare WhatsApp

Per personalizzare WhatsApp ti basta  accedere alle impostazioni dell’applicazione ed impostare il tutto come lo ritieni più opportuno.

Nota: Personalmente ti suggerisco di tenertialla larga dai client non ufficiali per WhatsApp e da tutte quelle app che, soprattutto su Android, promettono di applicare personalizzazioni “pesanti” al servizio. Si tratta di software spesso dannosi e che comunque non hanno il benestare di WhatsApp, che potrebbe decidere di “bannare” gli utenti che ne fanno uso (cosa già successa con WhatsApp Plus, per esempio). 

Profilo

Cominciamo questa guida su come personalizzare WhatsApp vedendo come fare per modificare l’immagine del profilo utilizzata per mostrarsi agli altri attraverso la app oltre che il nome utente e lo stato da rendere visibili nell’elenco contatti e nelle conversazioni.



iOS e Android

Per quanto riguarda l’immagine del profilo, se stai utilizzando la famosa app per la messaggistica dallo smartphone procedi nel seguente modo.

  •  Se utilizzi un iPhone
  • premi sulla voce Impostazioni che si trova nella parte in basso a destra della schermata principale della app 
  • e poi premi sul tuo nome utente collocato in alto in modo tale da accedere alla sezione Modifica profilo.
  •  Se invece stai usando uno smartphone Android
  • premi sul pulsante Menu (il bottone con i tre puntini o il tasto “fisico” collocato sulla parte in basso a sinistra dello smartphone)
  • scegli la voce Impostazioni dal menu che ti viene mostrato 
  • e poi premi sul tuo nome così da accedere alla sezione Modifica profilo.
  • Adesso, se stai utilizzando un iPhone
  •  premi sulla voce modifica che si trova sotto l’immagine del profilo presente nella parte in alto a sinistra della schermata visualizzata dopodiché fai nuovamente tap su Modifica 
  • e poi su Scegli foto o Scatta foto.
  •  Se invece stai utilizzando uno smartphone Android
  •  premi direttamente sull’immagine. In entrambi i casi
  • seleziona dal rullino fotografico del tuo dispositivo l’immagine che intendi utilizzare come avatar o, a seconda della scelta prudentemente effettuata
  • scatta una foto utilizzando la fotocamera del tuo smartphone 
  • e poi premi su Fatto.

Oltre che modificare l’immagine del profilo puoi personalizzare WhatsApp andando a modificare il nome che decidi di mostrare agli altri quando utilizzi la famosa app e lo stato. 

  • Per modificare il nome e lo stato accedi nuovamente alla sezione Modifica profilo della app dopodiché per cambiare il nome
  •  premi semplicemente sul tuo nome
  •  e scrivi il nickname che intendi utilizzare mentre per modificare lo stato
  •  premi sul menu collocato sotto la voce Stato e scegline uno nuovo tra quelli disponibili di serie oppure creane uno nuovo a tuo piacimento pigiando su quello indicato sotto la voce Il suo stato attuale è: che risulta collocata in alto.

Web e computer

Se invece stai utilizzando WhatsApp da Web o da computer, per cambiare l’immagine del profilo ti basta portare il cursore sull’attuale immagine collocata nella parte in alto a sinistra della schermata principale del servizio, 

  • premi  sulla scritta Cambia immagine del profilo che ti viene mostrata e scegliere, a seconda di quelle che sono le tue preferenze ed esigenze, l’opzione Scatta una foto oppure quella Carica una foto.
  • Nel primo caso, potrai scattare ed utilizzare una foto da usare come immagine del profilo mediante la webcam collegata al tuo computer mentre nel secondo caso sarai invitato a selezionare il tuo avatar direttamente tra i file archiviati sulla tua postazione multimediale.
  • Per confermare la scelta fatta, nel caso dell’immagine ottenuta utilizzando la webcam del computer non dovrai far altro che 
  • premere sul segno di spunta verde annesso al nuovo riquadro che è andato ad aprire mentre nel caso del nuovo avatar impostato selezionando un’immagine dall’hard disk del computer ti basterà fare 
  • premere sulla voce Fatto.
  • Per quanto riguarda il nome utente, tieni presente che da Web e da computer non è possibile apportare modifiche al nickname. 
  • Per quanto concerne invece lo stato, puoi impostare uno a tuo piacimento
  •  premi sulla tua immagine collocata nella parte in alto a sinistra della schermata del servizio 
  • e premere sull’icona a forma di matita che risulta collocata sotto la voce Stato.

Sfondo

Su iOS e Android puoi personalizzare WhatsApp anche andando a modificare lo sfondo utilizzato durante le conversazioni. In base a quelle che sono le tue preferenze puoi infatti sostituire il tema di sfondo di WhatsApp con una foto personale, un’immagine scaricata da Internet oppure uno dei wallpaper inclusi nell’applicazione. 



iOS e Android

Se stai utilizzando un iPhone oppure uno smartphone Android e ti interessa capire come fare per personalizzare WhatsApp andando a modificare l’immagine di sfondo utilizzata durante le conversazioni il primo passo che devi compiere consiste nell’accedere alla sezione Impostazioni della app. 

  • Se stai utilizzando un iPhone, puoi fare ciò accedendo alla schermata principale della app e facendo
  •  poi premi sulla voce Impostazioni che si trova in basso a destra. 
  • Se invece stai usando uno smartphone Android 
  • premi sul pulsante Menu 
  • e poi seleziona la voce Impostazioni dal menu che ti viene mostrato.
  • A prescindere dal fatto che quello da te utilizzato sia un iPhone oppure uno smartphone Android
  • procedi facendo clic sula voce Chat e selezionando poi l’opzione Sfondo chat annessa alla nuova schermata che ti viene mostrata. 

Potrai quindi scegliere se pescare una foto dal telefono (opzione Foto su iPhone, opzione Documenti su Android) o se attingere agli sfondi messi a disposizione direttamente da WhatsApp facendo tap su Libreria Sfondi

  • Se invece preferisci uno sfondo a tinta unita 
  • premi sulla voce Colori a tinta unità e seleziona quello che più preferisci.
  • Ti basterà selezionare l’immagine che ti piace di più 
  • e le modifiche avranno effetto immediato.
  • In caso di ripensamenti potrai sempre ripristinare lo sfondo predefinito della chat di WhatsApp
  •  basterà che premi sul bottone Reimposta sfondo su iPhone e sul bottone Predefinito nella versione Android della app, 
  • sempre nella schermata per la selezione dei wallpaper.

Tieni presente che tutte le modifiche applicate avranno effetto immediato su tutte le conversazioni nuove e vecchie effettuate attraverso WhatsApp.

Emoji

Se poi ti interessa inserire nelle chat delle tue Emoji utilizza le emoji a cui puoi accedere facilmente da ciascuna conversazione.



iOS e Android

  • Se stai utilizzando un iPhone oppure uno smartphone Android, puoi aggiungere le tue emoji preferite sulle tue conversazioni semplicemente accedendo alla sezione Chat di WhatsApp
  • premi sulla conversazione di interesse
  • premi sul campo adibito all’inserimento del testo che risulta collocato in basso
  •  e devi premere sul simbolo della farina annesso alla tastiera visualizzata a schermo. 
  • A questo punto non dovrai far altro che selezionare la  tua emoji o quella di tuo interesse ed aggiungere alla conversazione. 
  • Se invece vuoi personalizzare WhatsApp ricorrendo all’uso delle Emoji sempre diverse e originali, scarica sul tuo smartphone una tastiera emoji e utilizzala in WhatsApp per rendere più divertenti le tue conversazioni.

Di tastiere emoji ce ne sono a tante sia per iPhone che per Android, io te ne consiglio un paio: Emoji++ per iPhone, che costa 0,99 euro e permette di accedere alle faccine in maniera molto più rapida rispetto alla tastiera predefinita di iOS, ed Emoji Keyboard Lite per Android, che offre gratuitamente centinaia di faccine suddivise in categorie.

Web e computer

  • Se invece stai usando WhatsApp da Web oppure da computer puoi aggiungere delle emoji alle tue conversazioni semplicemente 
  • basta che premi sulla chat su cui intendi intervenire oppure avviando una nuova conversazione facendo 
  • premi sull’apposito pulsante e selezionando il contatto di riferimento
  • premi poi sul campo adibito all’inserimento del testo che risulta collocato in basso 
  • e premi sulla faccina collocata sulla sinistra.
  • In seguito, scorri l’elenco delle emoji disponibili 
  • e premi su quella o su quelle di tuo interesse.

Come personalizzare le Notifiche

iOS e Android

  • Se possiedi un iPhone, puoi personalizzare WhatsApp andando a modificare il suono delle notifiche 
  • premi sulla scheda Impostazioni della app che si trova in basso a destra
  •  e premi sulla voce Notifiche annessa alla schermata visualizzata.
  • A questo punto, se vuoi cambiare il suono delle notifiche per i messaggi o le conversazioni di gruppo 
  • premi sulla voce Suoni collocata sotto la dicitura Notifiche messaggi o sotto la voce Notifiche gruppi
  • aggiungi il segno di spunta accanto al suono che vuoi utilizzare 
  • (ne verrà riprodotta automaticamente un’anteprima)
  •  e seleziona la voce Salva collocata in alto a destra per salvare i cambiamenti.
  • Se invece vuoi cambiare la suoneria per le chiamate vocali
  •  premi sulla voce Suoneria collocata in fondo allo schermo
  •  seleziona una delle melodie disponibili nella schermata che si apre 
  • e premi sulla voce Salva che si trova  in alto a destra.
  • Se invece utilizzi uno smartphone Android e vuoi personalizzare WhatsApp andando a modificare il suono delle notifiche non devi far altro che aprire l’applicazione
  • premi sul pulsante Menu e selezionare la voce Impostazioni dal menu che compare. 
  • Nella schermata che si apre
  • ora premi sull’icona relativa alle notifiche e seleziona la voce relativa alla suoneria che vuoi modificare.
  • Se vuoi cambiare la suoneria delle chiamate vocali, scorri il menu di WhatsApp fino in fondo, seleziona la voce Suoneria collocata sotto la dicitura Notifiche chiamate
  • aggiungi il segno di spunta accanto al nome della suoneria che vuoi utilizzare 
  • (ne verrà riprodotta automaticamente un’anteprima) 
  • e premi su OK per salvare i cambiamenti. 
  • Se dopo aver pigiato sulla voce Suoneria ti viene chiesto con quale app vuoi completare l’azione, seleziona Media Storage
  •  e poi premi  su solo una volta.
  • Per modificare il suono di notifica che viene riprodotto quando arriva un nuovo messaggio 
  • seleziona la voce Tono notifiche collocata sotto la voce Notifiche messaggi
  • aggiungi il segno di spunta accanto al nome del suono che intendi utilizzare
  •  e premi su OK per salvare i cambiamenti.
  • Stesso discorso vale per le notifiche relative ai gruppi. Per cambiarlo, 
  • seleziona la voce Tono notifiche collocata sotto la dicitura Notifiche gruppi
  • seleziona il suono che preferisci dall’elenco che si apre
  •  e premi  su OK per salvare le modifiche.

Come scaricare TikTok



Come scaricare TikTok

 TikTok è un social network molto in voga , caratterizzato dalla presenza di brevi video, spesso divertenti, da sfogliare rapidamente. 

In questo tutorial ti spiegherò come scaricare TikTok su Android, iPhone e iPad. 

Inoltre se ti interessasse, ti svelerò alcuni modi utili per scaricare l’applicazione su PC, seppur non sia ancora disponibile una versione desktop ufficiale della stessa.

Come scaricare TikTok gratis

Come scaricare TikTok su Android

  • Se ti interessa scaricare TikTok su Android, la prima cosa che devi fare è avviare il Play Store 
  • (l’icona del triangolo colorato situata nella schermata Home o nel drawer delle applicazioni).
  •  Successivamente
  • premi sulla barra di ricerca che è situata nella parte superiore della schermata
  • digita tiktok in quest’ultima e premi sul bottone Cerca
  •  (l’icona della lente d’ingrandimento, che si trova nell’angolo in basso a destra della tastiera).
  • A questo punto, individua l’icona di TikTok
  •  (il simbolo della T stilizzata) e tocca il tasto sopra (oppure premi sul nome TikTok)
  •  così da accedere alla sua pagina di download. 
  • Se  ora stai usando il dispositivo Android sul quale desideri installare TikTok, puoi velocizzare il tutto premendo direttamente su questo link, che rimanda alla pagina di download dell’applicazione presente sul Play Store.
  •  Per avviare l’installazione dell’applicazione
  •  ora tocca il tasto verde Installa e attendere che la procedura venga portata a termine
  •  (non dovrebbe volerci molto, anche se ciò dipende dalla velocità della tua connessione Internet). 
  • Se ti viene chiesto di completare la configurazione dell’account inserendo un metodo di pagamento valido
  •  ignora la cosa (e premi sull’apposita opzione): non devi pagare nulla per scaricare e usare TikTok.
  •  Sul tuo dispositivo non è presente il Play Store è possibile installare TikTok ricorrendo a una procedura alternativa, che consiste nello scaricare il file APK 
  • (cioè il pacchetto per l’installazione manuale dell’app).
  • Prima di  installare il pacchetto APK di TikTok, devi fare un’operazione preliminare, accertarti di aver attivato l’opzione che consente di effettuare l’installazione di app da fonti sconosciute (cioè da fonti diverse dal Play Store) sul tuo dispositivo. 
  • Per riuscirci, avvia l’app Impostazioni (l’icona dell’ingranaggio presente in home screen o nel drawer)
  • seleziona le voci Sicurezza e privacy > Altro > Installa app sconosciute dal menu che si apre
  •  premi sul nome del browser Web che userai per scaricare l’applicazione e sposta a su ON la levetta dell’interruttore posto in corrispondenza della voce Consenti l’installazione di app (tieni conto che le diciture possono leggermente variare in base al dispositivo in uso).
  • Successivamente, devi recarti su un sito affidabile per scaricare il pacchetto APK. 
  • Questo è molto importante, in quanto sul Web non è raro imbattersi in pacchetti APK modificati che contengono malware. 
  •  Ti consiglio di rivolgerti al sito Web APKMirror, un famoso portale che contiene un database vastissimo con numerose app in formato APK.
  • Fatto ciò, utilizza l’icona della lente di ingrandimento che si trova nella parte superiore della pagina
  • scrivi tiktok e, dopo aver fatto clic sulla scheda APPS
  • premi sulla dicitura TikTok by TikTok Pte. Ltd.. 
  • Se vuoi recarti direttamente sulla sezione di APKMirror dedicata a TikTok e stai agendo dal dispositivo sul quale installare l’app, premi qui.
  • Adesso, scorri la pagina visualizzata, individua la sezione All versions 
  • e premi sull’ultima versione stabile tra quelle disponibili; nella nuova pagina apertasi, individua il box Download
  • premi sulla versione compatibile con il tuo dispositivo e infine 
  • premi sul pulsante Download APK
  •  così da avviare il download del file APK di TikTok. 
  • Se compare un avviso in basso, consenti
  • A scaricamento ultimato, richiama il menu delle notifiche di Android
  •  (facendo uno swipe dalla cima dello schermo verso il basso) 
  • e premi sul nome del pacchetto APK scaricato.
  •  Premi sui pulsanti OKApriInstalla e Apri ,fatto.

In seguito alla procedura, se hai un dispositivo con Play Store, ti consiglio di ripristinare la protezione contro le origini sconosciute, tramite le Impostazioni di Android.



Come scaricare TikTok su iPhone

  • Hai un dispositivo Apple e ti interessa sapere come scaricare TikTok su iPhone e/o come scaricare TikTok su iPad
  • Per prima cosa, avvia l’App Store
  •  fai clic sull’icona azzurra raffigurante la A bianca stilizzata situata nella schermata Home del tuo device
  • poi premi sul pulsante Cerca che si trova in basso a destra e, nel campo di ricerca posto nella parte superiore dello schermo
  • scrivi tiktok.
  • Premi sul risultato della ricerca corrispondente a TikTok (l’icona della “T” stilizzata), per aprire la scheda descrittiva dell’applicazione. 
  • Se stai agendo direttamente dal dispositivo sul quale hai intenzione di installare l’app, puoi velocizzare il tutto premendo su questo link, così da recarti direttamente sulla sezione dell’App Store dedicata a TikTok.
  • Dopo esserti recato sulla pagina di download dell’applicazione
  •  premi sul pulsante Ottieni
  •  (oppure sull’icona della nuvoletta, nel caso in precedenza avessi già scaricato TikTok)
  •  e conferma il download con il Face ID, il Touch ID o la password del tuo ID Apple

Come scaricare TikTok sul PC

Ti stai chiedendo se è possibile scaricare TikTok sul PC

Ufficialmente, TikTok è disponibile soltanto per Android e iOS/iPadOS, quindi non per piattaforme desktop quali Windows e macOS. 

Tuttavia, è possibile aggirare questa limitazione sfruttando un emulatore per Android, ovvero un software che simula il funzionamento di un dispositivo Android sul computer.

Uno dei più famosi emulatori sulla piazza è BlueStacks.



  •  Per servirtene, recati sul suo sito Internet ufficiale 
  • e premi sul pulsante verde Scarica Bluestacks.
  •  A scaricamento ultimato, se usi Windows, apri il file .exe che hai ottenuto e premi sui bottoni Installa ora e Completo, per portare a termine il setup.
  • Se usi un Mac, invece, apri il file .dmg che hai ottenuto
  • fai doppio clic sull’icona di BlueStacks che compare su schermo e, se ti viene chiesto di confermare l’apertura dell’applicazione
  •  e premi sul bottone Apri
  • dopodiché premi sul pulsante Installa ora
  •  digita la password di amministratore di macOS
  •  e premi sul bottone Installa Assistente.
  • Per concludere
  •  premi sul pulsante Apri le preferenze di sistema
  • premi sul bottone Consenti
  • poi sull’icona del lucchetto che si trova nell’angolo in basso a sinistra della finestra apertasi e, per terminare la procedura
  • inserisci ancora una volta la password del Mac 
  • e premi sul pulsante Sblocca.
  •  Dopo aver installato e avviato BlueStacks, accedi al tuo account Google
  • per farlo
  •  premi sulla voce Registrati
  • poi su Accedi
  • fornisci l’indirizzo email e la password del tuo account nei rispettivi campi testuali 
  • e poi premi su Avanti e Accetto per proseguire.
  • Successivamente, avvia il Play Store
  •  premi sulla sua icona presente nella sezione Home, cerca l’app di TikTok mediante l’apposita barra di ricerca,
  •  premi sul risultato corrispondente e avvia l’installazione dell’app
  •  e premi sul pulsante Installa.

Come disinstallare programmi Windows 8



Sul tuo computer basato su Windows 8 hai cominciato ad installare applicazioni , e adesso ti interessa rimuovere quelle meno utili in modo tale da liberare il disco fisso ed al fine di evitare di sprecare spazio. 

In questo tutorial ti spiegherò come fare per riuscire a disinstallare programmi Windows 8.

Contrariamente alle apparenze disinstallare programmi Windows 8 è un’operazione estremamente semplice.

Sappi inoltre che a seconda di quelle che sono le tue esigenze e preferenze è possibile disinstallare programmi Windows 8 seguendo due differenti procedure: una standard, che prevede l’utilizzo degli strumenti did default del sistema operativo, ed una avanzata, che può essere effettuata ricorrendo all’impiego di utility di terze parti.



Disinstallare programmi Windows 8 – Procedura standard

  • Se è tua intenzione disinstallare programmi Windows 8 la prima cosa che devi fare è accedere alla Start Screen
  •  premi sul pulsante Start annesso alla barra delle applicazioni del sistema operativo.
  •  Successivamente porta il cursore del mouse sul campo di ricerca che si trova in alto a destra nella schermata visualizzata
  •  cliccaci sopra e poi digita pannello di controllo
  • Premi sul primo risultato della ricerca che ti viene mostrato.
  • Una volta visualizzata la finestra di Pannello di controllo
  •  fai clic sulla voce Disinstalla un programma collocata sotto la sezione Programmi dopodiché attendi qualche istante affinché 

l’intero elenco dei programmi installati sul computer venga elaborato e risulti visibile.

  • Adesso cerca di individuare il programma che desideri disinstallare tra quelli in elenco dopodiché 
  • fai clic sopra con il tasto sinistro del mouse per selezionarlo. 
  • Una volta selezionato il programma
  •  fai clic sulla voce Disinstalla presente nella parte alta della finestra visualizzata. 
  • Premi su Si ed attendi che la procedura di disinstallazione venga prima avviata e poi porta a termine
  •  (in alcuni casi ti potrebbe essere richiesto di confermare più volte l’esecuzione dell’operazione).
  •  Al termine della procedura mediante cui disinstallare programmi Windows 8 potrebbe esserti richiesto di riavviare il sistema per applicare le modifiche apportate, qualora fosse così acconsenti
  •  premi sul pulsante Si.

Ultimata l’intera procedura di disinstallazione il programma precedentemente selezionato che avevi scelto di disinstallare da Windows 8 verrà rimosso e non sarà più disponibile sul computer.

 Chiaramente in caso di ripensamenti potrai sempre e comunque installare nuovamente l’applicazione rimossa.

Tieni conto che nel caso in cui tu debba disinstallare più programmi presenti su Windows 8 dovrai effettuare i passaggi che ti ho appena descritto per ciascuna applicazione su cui intendi agire. 



Sappi inoltre che se nel provare a disinstallare programmi Windows 8 dovesse apparirti un avviso a schermo indicate il fatto che la procedura risulta impossibile da portare a termine molto probabilmente è perché in quel dato momento le applicazioni su cui intendi agire risultano in esecuzione.

  •  In tal caso per poter disinstallare programmi Windows 8 dovrai prima provvedere alla chiusura degli stessi. 
  • Puoi visualizzare tutti i programmi in esecuzione in uno specifico momento su Windows 8
  •  premi con il tasto sinistro del mouse sulla barra delle applicazioni
  • selezionando la voce Gestione attività annessa al menu che ti viene mostrato ed attenendo che la finestra di Gestione attività risulti visibile a schermo. 
  • Per chiudere rapidamente un programma ti basta selezionarlo dalla finestra di Gestione attività 
  • poi premi sul pulsante Termina attività.

Disinstallare programmi Windows 8 – Procedura avanzata

In alcuni sfortunati casi può capitare che la procedura standard mediante cui disinstallare programmi Windows 8 non sortisca l’effetto sperato.

 Al verificarsi diana situazione di questo tipo è possibile far fronte alla cosa mettendo in atto una procedura di disinstallazione più avanzata e che prevede l’utilizzo di utility extra.

 Se questo è il tuo caso e se intendi disinstallare programmi Windows 8 ti suggerisco di ricorrere all’impiego di Revo Unistaller



Si tratta di un programma gratuito che consente di disinstallare senza problemi tutti i software in uso su Windows.

  • Per disinstallare programmi Windows 8 con Revo Unistaller la prima cosa che devi fare è quindi quella di cliccare qui in modo tale da poterti subito collegare alla pagina di download dell’applicazione. 
  • Nella pagina Web visualizzata individua la voce Revo Unistaller Freware
  •  e poi premi sul pulsante Free download di colore azzurro che risulta collocato di lato.
  •  Attendi quindi che la procedura di download del software venga avviata e portata a termine.
  • Successivamente fai doppio clic sul file che è stato appena scaricato sul tuo computer dopodiché
  •  premi su Si per dare il via alla procedura di installazione.
  •  Premi quindi su OK e poi su Avanti
  • apponi un segno di spunta accanto alla voce Accetto le condizioni della licenza 
  • e poi premi ancora una volta su Avanti.
  •  Infine premi su Installa 
  • e poi su Fine ed attendi che la finestra di Revo Unistaller risulti visibile.
  • A questo punto ti troverai al cospetto della lista dei programmi installati sul PC.
  •  Seleziona dunque l’icona del software su cui intendi agire 
  • e poi premi sul pulsante Disinstalla che si trova in alto per dare il via alla procedura mediante cui disinstallare programmi Windows 8. 
  • Ora, metti il segno di spunto accanto alla voce Moderata
  • premi su Avanti e completa la normale procedura di disinstallazione del software.
  • Per concludere premi sul pulsante Avanti per due volte consecutive
  •  apponi il segno di spunta accanto a tutte le icone dei pezzi di puzzle blu
  •  e premi prima su Cancella e poi su  per cancellare tutte le tracce residue del programma disinstallato.

Come formattare il pc



Formattare il computer significa cancellare tutti i dati presenti sull’hard disk e reinstallare il sistema operativo partendo da zero. 

 come formattare il computer una guida in cui vedremo come preparare il PC alla formattazione, come (e dove) scaricare tutti i software di cui c’è bisogno  dal sistema operativo ai driver  e in che modo configurare il computer ” durante la fase d’installazione di Windows.

Operazioni preliminari

Backup dei dati

Prima di compiere un’operazione come la formattazione del computer occorre mettere al sicuro i propri dati.

 Quindi ti consiglio di affidarti al software di backup incluso in tutte le versioni più recenti di Windows, il quale permette di copiare su hard disk esterni e chiavette USB le proprie cartelle personali



 (documenti, foto, video ecc.)

 e tutti gli altri file di cui si può aver bisogno dopo la formattazione.

  • Se utilizzi Windows 10, puoi creare un backup di tutti i dati presenti sul computer 
  • premi sul pulsante Start
  •  (la bandierina di Windows collocata nell’angolo in basso a sinistra dello schermo)
  • e cercando Cronologia file nel campo di ricerca presente nel menu che si apre. 
  • Avvia dunque l’utility di cronologia file
  •  cliccando sulla sua icona presente nei risultati della ricerca
  • pigia sul pulsante + Aggiungi un’unità 
  • e seleziona il disco su cui vuoi creare il tuo backup. 
  • Ad operazione completata
  • clicca sulla voce Altre opzioni e avvia il primo backup del PC 
  • pigiando sul bottone Esegui backup ora.
  •  Per scegliere quali cartelle includere o escludere dal backup, usa il menu Esegui il backup di queste cartelle. Per ripristinare i file dai backup precedenti, invece, cerca ripristina file nel menu Start e avvia l’utility Ripristina file con Cronologia file
  • In alternativa puoi anche ripristinare vecchi backup fatti su Windows 7
  • cliccando sul pulsante Start e cercando Backup e ripristino (Windows 7).
  • Per eseguire un backup in Windows 7
  • clicca sul pulsante Start, cerca l’utility di Backup e Ripristino 
  • e avvia quest’ultima 
  • cliccando sulla prima icona che compare nel menu Start. 
  • Nella finestra che si apre
  • clicca sulla voce per creare un nuovo backup
  •  dopodiché seleziona l’unità in cui archiviare il dati e scegli se affidare a Windows il compito di selezionare automaticamente le cartelle da salvare 
  • (in questo caso verrà creato un backup solo delle cartelle personali, del desktop e delle raccolte) 
  • oppure se scegliere manualmente le directory da salvare. 

In caso di necessità potrai ripristinare i tuoi file tornando in Backup e ripristino e selezionando l’apposita voce dal menu Ripristino.

Download dei driver

Windows non è sempre in grado di riconoscere correttamente tutti i componenti hardware del computer.



 Anzi, spesso se non si installano dei driver ad hoc non è possibile sfruttare appieno le potenzialità di scheda video, scheda audio o altri componenti del PC.

 Ecco perché, prima di procedere con la formattazione, ti consiglio vivamente di collegarti al sito Internet dell’azienda produttrice del tuo computer e di scaricare tutti i driver che potrebbero servirti. 

Non è un’operazione difficile, dovrebbe bastarti digitare il modello esatto del tuo PC per ottenere la lista di tutti i driver disponibili.

Qui sotto trovi i link ad alcune mie tutorial sui driver, nelle quali spiego come scaricare i driver di schede video, schede di rete, stampanti e altri componenti hardware prodotti da alcuni dei brand più famosi del mondo.



  • Driver Acer
  • Driver HP
  • Driver NVIDIA
  • Driver ATI
  • Driver ASUS
  • Driver Intel
  • Driver Toshiba
  • Driver Canon
  • Driver Epson
  • Driver Samsung

Per procedere al download dei driver non devi far altro che individuare il modello esatto del tuo prodotto e scaricare la versione del software più adatta al tuo sistema operativo

 (fai attenzione soprattutto alla distinzione fra x86 e x64, cioè fra driver per sistemi a 32 bit e driver per sistemi a 64 bit).

Ottenere disco o chiavetta d’installazione di Windows

Se il tuo computer è equipaggiato con un’unità ottica, ossia un lettore CD/DVD funzionante e hai il dischetto d’installazione di Windows a portata di mano sei praticamente pronto a passare all’azione e a formattare il computer. In caso contrario, invece, devi procurarti (o creare) un supporto che contenga i file necessari all’installazione di Windows.



  • Windows XP – essendo Windows XP un sistema operativo ormai obsoleto, non è più possibile acquistarlo o scaricarlo dai canali ufficiali. Tuttavia, se hai già un dischetto d’installazione o un’immagine ISO di Windows XP, puoi trasferire il suo contenuto su una chiavetta USB seguendo le indicazioni presenti sul mio tutorial su come installare XP da USB.
  • Windows 7 – il sito Web di Microsoft consente di scaricare legalmente l’immagine ISO di Windows 7. Basta immettere il product key della propria copia del sistema operativo nell’apposito campo di testo, verificare il codice. 
  • Attenzione, il servizio è disponibile solo per le versioni retail del sistema operativo, quindi solo per le copie di Windows acquistate nei negozi. Non funziona per le copie di Windows preinstallate sui computer (OEM). 
  • Per copiare Windows 7 su una chiavetta USB puoi utilizzare il software gratuito Windows 7 USB/DVD Download tool di cui ti ho parlato dettagliatamente nella mia guida su come installare Windows 7 da USB.
  • Windows 8.1 – per scaricare Windows 8.1 puoi affidarti al Media Creation Tool di Microsoft, una applicazione gratuita che scarica automaticamente tutti i file d’installazione del sistema operativo da Internet e li copia su una chiavetta USB o un’immagine ISO (da masterizzare successivamente su DVD con qualsiasi software adatto allo scopo. 
  • Per maggiori informazioni a riguardo, consulta la mia guida su come scaricare Windows 8.
  • Windows 10 – anche Windows 10 può essere scaricato grazie ad un Media Creation Tool messo a disposizione del pubblico da Microsoft. 
  • Il suo funzionamento è praticamente identico a quello per Windows 8.1: si scarica, si esegue e si sceglie se creare una chiavetta USB o un’immagine ISO con i file d’installazione del sistema operativo. 
  • Maggiori informazioni in merito sono disponibili nel mio tutorial su come scaricare Windows 10.

Se vuoi creare un dischetto d’installazione di Windows ma non sai come masterizzare i file ISO, vai a leggere il mio tutorial, lì trovi una serie di ottime applicazioni gratuite adatte allo scopo.

Nota: le versioni di Windows scaricate tramite il Media Creation Tool o il sito Web dell’azienda di Redmond vanno attivate in fase d’installazione

 (o successivamente)

 usando un product key valido. 



L’unica eccezione è rappresentata da Windows 10 che, se già attivato in precedenza sullo stesso PC, si auto-attiva senza l’inserimento di alcun codice.

Configurare BIOS/UEFI

  • Portate a termine queste fondamentali operazioni preliminari, inserisci il DVD d’installazione o la chiavetta di Windows nel computer e riavvia il sistema.
  •  Al nuovo avvio del PC, appena compare la dicitura premere un tasto per avviare da CD-ROM, premi un tasto qualsiasi della tastiera per avviare la procedura d’installazione di Windows.
  • Se all’avvio del computer non compare alcuna scritta e non parte automaticamente il setup di Windows
  •  (se usi una chiavetta USB dovrebbe partire in automatico)

 hai bisogno di entrare nel BIOS e di cambiare l’ordine di avvio (boot) delle unità connesse al computer. 

  • Per compiere quest’operazione
  •  riavvia nuovamente il PC e appena vedi comparire schermata di accensione 
  • premi il tasto per accedere al BIOS
  •  (di solito è F2F10 o Canc). 
  • Recati quindi nella sezione Advanced del BIOS
  •  seleziona l’opzione Boot Order
  •  metti il drive del CD-ROM o l’unità USB in prima posizione ed esci dal setup salvando i cambiamenti 
  • (selezionando la voce Save and Exit).

Sui computer più recenti, quelli che sono stati venduti con Windows 10 o Windows 8 preinstallato, il BIOS è stato sostituito dall’UEFI, un BIOS più moderno con una grafica semplificata e dei sistemi di protezione più avanzati. 

Per accedere al menu dell’UEFI e regolare l’ordine di boot è necessario seguire una procedura diversa rispetto a quella vista precedentemente per il classico BIOS.



  • Se utilizzi Windows 8/8.1 devi recarti in Start, cercare il termine impostazioni
  •  e selezionare Impostazioni PC dai risultati della ricerca. 
  • Nella schermata che si apre
  •  seleziona quindi la voce Aggiorna e ripristina dalla barra laterale di sinistra
  • premi sul bottone Riavvia ora collocato sotto la voce Avvio avanzato
  • e fai click sull’icona Risoluzione dei problemi.
  • Dopodiché vai su Opzioni avanzate, entra nelle Impostazioni firmware UEFI 
  • e premi sul pulsante Riavvia per accedere alla configurazione dell’UEFI.
  • Se utilizzi Windows 10
  • premi sul pulsante Start
  • cerca il termine impostazioni e seleziona la voce Impostazioni dai risultati della ricerca. 
  • Nella finestra che si apre
  • premi sull’icona Aggiornamento e sicurezza, scegli la voce Ripristino dalla barra laterale di sinistra 
  • e premi sul pulsante Riavvia ora che si trova sotto la dicitura Avvio avanzato.
  • Per concludere, vai su Risoluzione dei problemi, poi su Opzioni avanzate, scegli di entrare nelle Impostazioni firmware UEFI 
  • premi sul pulsante Riavvia per avviare il menu di configurazione dell’UEFI.

Se stai tentando di installare una vecchia versione di Windows su un PC molto recente 

(es. installare Windows 7 su un PC con Windows 8)

 potrebbe dover anche disattivare la modalità di avvio UEFI e impostare quella BIOS legacy

  • Per farlo, riavvia il computer ed entra nel BIOS e premi il tasto F2 sulla tastiera del tuo PC 
  • (o il tasto per l’accesso al BIOS indicato nella parte bassa dello schermo, che potrebbe cambiare da computer a computer).
  • Successivamente, recati nella sezione Boot del BIOS
  •  seleziona la voce Modalità di avvio dalla schermata che compare e imposta su Disable l’opzione UEFI boot 
  • (oppure imposta la modalità di boot su BIOS legacy, le diciture dei menu potrebbero cambiare da PC a PC).
  •  A questo punto, esci dal BIOS scegliendo di salvare tutte le impostazioni e riavvia il PC per procedere alla formattazione del computer.

 Se qualche passaggio non ti è chiaro, leggi il mio tutorial su come accedere al BIOS in cui ti ho spiegato come modificare varie impostazioni di BIOS e UEFI.



Formattare il computer

Adesso sei libero di installare Windows 10 Windows 8, Windows 7, Windows XP seguendo la procedura guidata che ti viene proposta. 

Si tratta di scegliere la lingua in cui usare Windows

accettare le condizioni d’uso del sistema operativo e scegliere se aggiornare l’installazione esistente di Windows oppure se eseguire un’installazione personalizzata avendo quindi l’opportunità di formattare il disco.

  • Per formattare il computer, scegli l’opzione per l’installazione personalizzata, dopodiché scegli la partizione del disco in cui vuoi installare il sistema operativo 
  • (es. Disc 0 Partizione 1
  • e premi prima su Opzioni unità
  •  (in basso a destra)
  •  e poi su Formatta e OK per completare l’operazione.
  • Ad installazione completata
  •  (ci potrebbero volere dai 20 ai 40 minuti)
  • affronta la procedura di configurazione iniziale di Windows e procedi al ripristino di tutti i dati che avevi salvato in precedenza; se necessario installa i driver mancanti.

Formattare un notebook tramite partizione di ripristino

Le indicazioni di cui sopra vanno bene anche per i computer portatili, tuttavia è doveroso segnalare che molti notebook sono equipaggiati con una partizione di ripristino che consente di reinstallare Windows senza utilizzare DVD o chiavette esterne.



  • Per accedervi
  • riavvia il computer 
  • e premi la combinazione di tasti indicata nella schermata di boot (di solito è Alt+F10 oppure Alt+F9).
  •  Dopodiché scegli la partizione di ripristino del sistema operativo (generalmente è indicata come D:)
  •  e segui la procedura guidata che ti viene proposta. 
  • Per maggiori informazioni consulta anche il mio tutorial su come formattare un PC portatile.

Come formattare un Mac

  • Se hai un Mac non devi preoccuparti di creare chiavette USB con i file d’installazione del sistema operativo.
  •  Puoi formattare il tuo computer semplicemente avviandolo in modalità di ripristino (premendo cmd+r) durante il boot, formattando l’hard disk con Utility disco 
  • e selezionando l’opzione per scaricare e installare la versione più recente di OS X direttamente da Internet. 

Trovi tutto i nel mio tutorial su come formattare un MacBook, che vale anche per gli iMac.

 Non dimenticare di fare un backup di tutti i tuoi dati prima di cominciare.

Come formattare un PC Linux

Hai deciso di formattare il PC per provare una distribuzione Linux?. 



Allora sappi che puoi scaricare l’immagine ISO della tua distro preferita 

(es. Ubuntu, Mint, Fedora, Debian ecc.)

masterizzarla su un DVD o copiarla su una chiavetta USB e scegliere se sostituire Windows (formattando l’hard disk del computer) o se far convivere i due sistemi operativi.

Per saperne di più su questa procedura, vai a leggere il mio tutorial su come installare Ubuntu in cui ti ho spiegato come scaricare e installare una delle distribuzioni Linux più popolari.



Come scorrere le foto su Windows 8



Come scorrere le foto su Windows 8

In questo tutorial ti spiegherò come scorrere le foto su Windows 8 (e Windows 8.1)

 avvalendoti di alcune applicazioni integrate “di serie” nel sistema operativo e di una serie di programmi alternativi.

Come scorrere foto su Windows 8

Cominciamo vedendo come scorrere le foto su Windows 8 e Windows 8.1 usando l’apposito programma incluso “di serie” nel sistema operativo. 

Tramite esso, è possibile visualizzare non soltanto le foto salvate nella memoria del computer, ma anche quelle provenienti da OneDrive 



(a patto che esso sia stato preventivamente configurato nel PC) 

e da eventuali device esterni connessi al PC.

  • Per servirtene
  •  premi sul tassello Foto che si trova nella Start Screen
  •  (alla quale puoi accedere, dal desktop facendo un clic sull’icona della bandierina che si trova in basso a sinistra) 
  • e utilizza il menu a tendina per scegliere le immagini da sfogliare 
  • (es. Raccolta immagini, per visualizzare le foto salvate sul computer, oppure Dispositivi, per accedere alle immagini presenti in fotocamere o altri dispositivi collegati al computer).
  • Ora, scegli la cartella o l’album in cui sono contenute le foto che vuoi vedere,  per navigare tra le miniature delle foto
  • utilizza la barra di scorrimento posta in basso.
  •  Qualora desiderassi invece ingrandire le foto e visualizzarle in sequenza
  •  premi sulla prima miniatura, per visualizzare l’immagine corrispondente, e utilizza le frecce direzionali della tastiera per scorrerle verso destra o verso sinistra. 
  • Se impieghi un dispositivo touch, puoi navigare tra le immagini facendo swipe verso destra o verso sinistra.
  •  puoi inoltre attivare la modalità Presentazione e far sì che le immagini vadano avanti in modo automatico, dopo un tot di secondi: in tal caso, dopo aver aperto l’anteprima della prima foto
  •  premi il tasto destro 
  • (o tap prolungato)
  •  sulla stessa e premi il pulsante Presentazione, che sta in basso.

Se ti serve puoi sempre tramite l’applicazione Foto, puoi importare  le immagini presenti in fotocamere, smartphone e altri dispositivi collegati al PC, salvandole nella raccolta di sistema: per agire in tal senso, torna alla schermata principale del programma

  •  (basta premere il pulsante Esc in fase di visualizzazione di qualsiasi immagine) 
  • premi sul pulsante Importa, che si trova in alto a destra.
  • Se desideri modificare, rinominare o ruotare le foto
  • premi il tasto destro sulla relativa anteprima e utilizza i pulsanti visualizzati in basso per effettuare l’operazione che più preferisci.

In alternativa, puoi ottenere un risultato simile mediante il Visualizzatore foto di Windows, altro programma incluso “di serie” nel sistema operativo che, però, è basato sulla classica interfaccia dei programmi Microsoft 



(e non su quella delle applicazioni in stile Modern).

  • Per servirtene
  •  apri l’Esplora File
  •  (l’icona della cartella gialla situata sulla barra delle applicazioni di Windows)
  • recati nella cartella che contiene le immagini di tuo interesse
  • e premi il tasto destro sull’anteprima di una delle foto presenti
  •  (idealmente la prima a sinistra) 
  • seleziona le voci Apri con > Visualizzatore foto di Windows dal menu contestuale proposto.
  • Giunto nella schermata del programma, puoi navigare tra le foto presenti nella cartella utilizzando i tasti freccia della tastiera, oppure i pulsanti Indietro e Avanti, collocati subito sotto l’immagine ingrandita; per attivare la modalità presentazione
  • premi il tasto F11 della tastiera oppure il pulsante Presentazione, in basso.

Programmi per scorrere foto su Windows 8

Se, per qualche motivo, le applicazioni di cui ti ho parlato finora non sono riuscite a venire incontro alle tue necessità, puoi valutare l’impiego di alcuni programmi alternativi, gratuiti e altrettanto funzionali.

XnView

Uno dei migliori visualizzatori d’immagini che puoi impiegare per scorrere foto su Windows 8 è, senza ombra di dubbio, XnView: si tratta di un programma gratuito

 (per scopi non professionali) 



e multi-piattaforma

 (è disponibile anche per macOS e Linux)

 che consente di visualizzare, organizzare e navigare tra le foto salvate nella memoria del computer

 (o dei dispositivi collegati a esso).



Per ottenerlo, collegati alla sua pagina di download 

  •  premi sul pulsante XnView Ext. Setup, per ottenere il pacchetto d’installazione del software.
  •  A download ultimato, lancia il file in questione (ad es. XnView-full-win.exe)
  •  premi il pulsante 
  • seleziona l’Italiano dal menu a tendina visualizzato a schermo 
  • premi sul pulsante OK.
  • Adesso apponi il segno di spunta accanto alla voce Accetto i termini del contratto di licenza
  •  premi sul pulsante Avanti per 5 volte consecutive e finalizza l’installazione del programma
  • premi sui pulsanti Installa e Fine

Superato anche questo step, avvia XnView tramite l’icona che è stata creata sul desktop e premi sul pulsante OK, per applicare le impostazioni d’uso predefinite dello stesso.

  • Utilizzare il programma è semplicissimo
  •  avvalendoti della barra laterale di sinistra
  •  scegli la cartella contenente le foto di tuo interesse
  •  in modo da visualizzarne le anteprime nella parte centrale della schermata.
  •  Per ingrandire un’immagine, fai doppio clic sulla sua anteprima; per visualizzare la foto precedente o successiva, utilizza i pulsanti freccia posti in cima alla schermata di XnView o i tasti freccia della tastiera.
  • Per scorrere automaticamente i file contenuti nella cartella in questione, devi invece abilitare la modalità Presentazione
  •  premi sull pulsante collocato nella barra degli strumenti superiore
  •  (raffigurante il disegno di un quadro)
  •  dopo aver definito le impostazioni per te più congeniali 
  • (timer, modalità di visualizzazione, cartelle coinvolte, transizioni e così via)
  • premi sul pulsante Inizia, posto in basso a sinistra, per avviare la riproduzione automatica delle immagini sullo schermo. 

IrfanView

IrfanView è un altro software gratuito per scopi non professionali, progettato per visualizzare, organizzare e modificare immagini in tutti i principali formati esistenti.

Per ottenerlo, collegati a questo sito Web, individua il riquadro Get IrfanView 



  •  premi sul pulsante Download più adatto alla versione di Windows 8.1 che stai usando, a 32 o 64 bit, in modo da ottenere il file d’installazione del programma.
  • A download ultimato, lancia il pacchetto scaricato (ad es. iviewxx.exe
  • premi sui pulsanti Avanti per 4 volte consecutive e Done, per concludere l’installazione del programma e avviarlo. 

Ora, per visualizzare le foto presenti in una data cartella

  •  accedi alla stessa mediante l’Esplora File di Windows
  •  premi il tasto destro sulla sua icona e seleziona la voce Browse with IrfanView dal menu contestuale proposto.
  •  Per ingrandire un’immagine
  •  fai doppio clic sulla sua anteprima
  •  per spostarti alla foto precedente o successiva
  • utilizza invece le frecce direzionali della tastiera o gli appositi pulsanti della toolbar collocata in alto.
  • Se desideri vedere le immagini in modalità presentazione
  • premi sul pulsante Slideshow
  •  (l’icona del quadro collocata nella schermata di visualizzazione delle singole foto) 

avvalendoti della finestra che ti viene proposta

  • seleziona le immagini da inserire nella presentazione
  • definisci il tempo d’attesa tra una foto e l’altra e, quando hai finito
  •  premi sul pulsante Play Slideshow
  • Sempre tramite la stessa finestra, puoi salvare la presentazione come file exe, come screensaver 
  • (estensione scr) oppure masterizzarla su un CD/DVD (Burn slideshow to CD/DVD).

Altri programmi per scorrere foto su Windows 8

Oltre a quelli di cui ti ho parlato finora, esistono molti altri programmi per scorrere le foto su Windows 8, molti dei quali disponibili in forma completamente gratuita. Ecco alcuni esempi.

  • XnView MP – è un potente software per la gestione, l’organizzazione e la manipolazione di foto e immagini in molteplici formati (inclusi i RAW delle fotocamere digitali).
  • È abbastanza simile al già citato XnView, ma presenta dei miglioramenti in termini di prestazioni e, tra le altre cose, è disponibile anche per macOS, Linux e in versione portable.
  • È gratuito per scopi non commerciali.
  • ACDSee – è uno dei più longevi e funzionali programmi mirati alla visualizzazione e all’archiviazione di foto e immagini di qualsivoglia tipo. La sua interfaccia, inoltre, si adatta facilmente anche ai dispositivi touch-screen. 
  • È un programma commerciale con possibilità di prova gratuita.
  • JPEGView – si tratta di un programma leggero, semplice ed essenziale, che consente di visualizzare immagini in formato JPG/JPEG, BMP, PNG, WEBP, TGA, GIF e TIFF e di navigare rapidamente tra le foto contenute nella stessa cartella.
  • È gratuito e non richiede installazione alcuna.

Come ruotare lo schermo su Windows 10



Chi è IlMagoDelComputerwww.ilmagodelcomputer.com

Come girare lo schermo del computer su Windows 10  

Ciao!!! Sono IlMagoDelComputer ed in questo tutorial ti spiegherò come girare lo schermo del computer su Windows 10, in modo da poter ruotare l’immagine principale che vedi a schermo se hai un monitor orientabile o se per qualche ragione hai questa esigenza.

Come girare lo schermo del computer su Windows 10

In questa guida vedremo tutte le procedure per girare lo schermo su computer con sistema operativo Windows 10.
Questa guida è focalizzata a spiegare tutti i metodi più rapidi per imparare come girare lo schermo del PC con Windows 10.

Nelle  prossime righe ti farò vedere tutte le varie operazioni che è possibile compiere per ristabilire la normale visualizzazione dello schermo o, qualora lo ritenessi opportuno, per modificarla ulteriormente, continuando a girare il desktop.



Si tratta di un’operazione semplice che possono fare tutti, anche da uno che non si reputa un grande esperto in fatto di informatica e nuove tecnologie e che può essere compiuta agendo dalle impostazioni di sistema, dal pannello di controllo della scheda video oppure sfruttando apposite combinazioni di tasti oltre che ricorrendo all’uso di strumenti di terze parti adibiti allo scopo. 

Girare lo schermo dalle impostazioni di Windows 10

Per capire come fare per girare lo schermo del tuo PC con Windows 10 agendo dalle impostazioni di sistema 

  • devi  fare clic sul pulsante Start (quello con la bandierina di Windows presente sulla taskbar) 
  •  subito dopo premi sull’icona di Impostazioni (quella con l’ingranaggio) annessa al menu che appare.
  • Nella finestra che ti verrà mostrata sul desktop
  •  premi sulla voce Sistema
  •  dopodiché seleziona la dicitura Schermo che sta a sinistra.

  puoi  anche accedere più rapidamente alla sezione in questione

  •  premi il tasto destro in un qualsiasi punto senza icone del desktop
  •  seleziona Impostazioni schermo dal menu che appare.
  • porta il cursore del mouse in corrispondenza della voce Orientamento 
  • poi fai clic sul menu a tendina sottostante per selezionare il tipo di orientamento che desideri assegnare al tuo schermo.

A seconda di quelle che sono le tue esigenze puoi scegliere tra Orizzontale (per girare lo schermo in orizzontale), Verticale (per girare lo schermo in verticale), Orizzontale (capovolto) (per girare lo schermo in orizzontale ma capovolto ) oppure Verticale (capovolto) (per girare lo schermo in verticale ma capovolto). 



Per impostare l’orientamento predefinito dello schermo

  • seleziona l’opzione Orizzontale.
  • Una volta fatta la tua scelta
  • premi sul bottone Mantieni modifiche nella finestra che compare sullo schermo per confermare l’opzione selezionata. Se invece desideri ripristinare le impostazioni precedentemente in uso
  • premi sul pulsante Ripristina.

Girare lo schermo con le scorciatoie da tastiera

vorresti sapere quale combinazioni di tasti puoi usare per riuscire a girare lo schermo del tuo PC con Windows 10?  la cosa è fattibile anche usando delle combinazioni di tasti.

 Le combinazioni di cui puoi avvalerti sono queste qui sotto.

  • Ctrl + Alt + Freccia su – Ti permette di attivare la modalità Orizzontale classica a 0°, vale a dire quella predefinita.
  • Ctrl + Alt + Freccia destra – Ti permette di attivare la modalità Verticale classica a 90°.
  • Ctrl + Alto + Freccia verso il basso – Ti consente di attivare la modalità Orizzontale capovolta a 180°.
  • Ctrl + Alto + Freccia sinistra – Ti consente di attirare la modalità Verticale capovolta a 270°.

Puoi usare le combinazioni di cui sopra con qualsiasi tipo di tastiera.



Girare lo schermo dal pannello di gestione della scheda video

Come ti accennavo in prima, puoi girare lo schermo del tuo PC con Windows 10 anche utilizzando il pannello di controllo della scheda video in uso sul tuo computer.

 Vediamo subito come riuscirci nel caso delle schede grafiche integrate nella CPU e quelle AMD e NVIDIA. 

Trovi spiegato tutto in dettaglio di seguito.

Girare lo schermo dal pannello di gestione della scheda video INTEL

Se il tuo computer non ha una scheda video dedicata, molto probabilmente impiega la GPU fornita dal processore.



 Se la CPU del tuo computer è Intel, puoi dunque intervenire sulle impostazioni relative allo schermo tramite il pannello di controllo dedicato: Grafica HD Intel.

 Per accedervi

  • premi il tasto destro in un qualsiasi punto senza icone del desktop
  • seleziona Proprietà grafiche… dal menu contestuale che si apre.
  • Nella finestra che a questo punto vedrai comparire sullo schermo
  •  premi sul pulsante Schermo e nella schermata che successivamente ti sarà mostrata potrai intervenire sulla rotazione dello schermo individuando la dicitura Rotazione 
  • e spostando il cursore sulla barra sottostante in corrispondenza dell’opzione che preferisci.

A seconda di quelle che sono le tue necessità puoi scegliere tra: 

  • 0 (consente di visualizzare lo schermo in orizzontale), 
  • 90 (per ruotare lo schermo di 90°), 
  • 180 (per ruotare lo schermo di 180°) oppure
  •  270 (per ruotare lo schermo di 270°). L’impostazione predefinita è 0.

Per ciascuna opzione che selezioni vedrai apparire la relativa anteprima nella parte destra della finestra. 



Per confermare la scelta fatta

  •  premi poi sul bottone Applica che sta in basso.

Girare lo schermo dal pannello di gestione della scheda video AMD

Il tuo computer è equipaggiato con una scheda video AMD?
Allora puoi girare lo schermo del PC con Windows 10 facendo riferimento al relativo pannello di controllo, il Catalyst Control Center, noto anche con l’abbreviazione CCC.

Per accedervi

  •  premi con il tasto destro del mouse in un qualsiasi punto senza icone
  • seleziona, dal menu contestuale che si apre, l’opzione AMD Catalyst Control Center.
  • Una volta visualizzata sul desktop la finestra del pannello di controllo di AMD
  • recati nella sezione Operazioni di visualizzazione comuni 
  • e seleziona l’opzione Rotazione del Desktop.

Seleziona ora il monitor di riferimento e modifica l’orientamento scegliendo la modalità che preferisci: 

  • Orizzontale (ruota lo schermo in orizzontale), 
  • Verticale (ruota lo schermo in verticale), 
  • Orizzontale invertito (ruota lo schermo in orizzontale ma in maniera capovolta) o 
  • Verticale Invertito (ruota lo schermo in verticale ma in maniera capovolta).

L’opzione per ripristinare l’orientamento predefinito è Orizzontale.



Dopo aver fatto la tua scelta

  • premi sul pulsante Applica
  • Le modifiche avranno effetto immediato.

Girare lo schermo dal pannello di gestione della scheda video NVIDIA

Anche se il tuo computer è equipaggiato con una scheda grafica NVIDIA puoi girare lo schermo di Windows 10 agendo dal relativo pannello di controllo. 

  • premI il tasto destro in un qualsiasi punto del desktop senza icone e seleziona la voce Pannello di controllo NVIDIA dal menu contestuale che vedi apparire.
  • Nella finestra che a questo punto compare sul desktop
  • seleziona la voce Schermo che sta sulla sinistra e scegli l’opzione Ruota schermo sulla destra.
  •  Seleziona dunque lo schermo relativamente al quale ti interessa andare ad agire 
  • adesso premi sulla relativa illustrazione.
  • Indica adesso l’orientamento che preferisci selezionando la voce di riferimento. 

A seconda delle tue esigenze puoi scegliere tra: 

  • Orizzontale (consente di girare lo schermo in orizzontale), 
  • Verticale (consente di girare lo schermo in verticale), 
  • Orizzontale (rovesciato) (consente di girare lo schermo in orizzontale ma in maniera capovolta)
  • oppure Verticale (rovesciato) (consente di girare lo schermo in verticale ma in maniera capovolta).

 L’opzione predefinita è Orizzontale



Le modifiche saranno applicare subito.

Se non riesci a girare lo schermo del computer perché procedendo così come ti ho appena indicato vedi apparire un avviso relativo al 3D stereoscopico, puoi far fronte alla cosa cliccando sulla voce Imposta 3D stereoscopico annessa alla sezione 3D stereoscopico sulla sinistra e rimuovendo la spunta dall’opzione Abilita 3D stereoscopico.

Soluzioni alternative per girare lo schermo

Per concludere in bella, voglio segnalarti iRotate, uno strumento di terze parti di cui puoi avvalerti per girare lo schermo del tuo PC con Windows 10 nel caso in cui le impostazioni “di serie” ed i pannelli di gestione delle scheda video non dovessero soddisfarti o comunque sia qualora cercassi qualcosa di alternativo.

Si tratta di un programma che, come suggerisce abbastanza facilmente il nome steso, permette di ruotare lo schermo del computer in maniera semplice, veloce e comoda, agendo dall’area di sistema.



 È gratis e funziona sia su Windows 10 che su tutte le altre versioni del sistema operativo di casa Microsoft.

  •  Per iniziare a potertene servire Innanzitutto
  • collegati al sito Internet del programma 
  • e premi sul collegamento Download iRotate che si trova nella barra laterale di sinistra, in modo tale da avviare lo scaricamento del software.
  • A download completato
  • apri il file appena ottenuto
  •  spunta la casella che sta accanto alla voce I agree with above terms and conditions
  •  e premi su Next, su Start e su OK per due volte, in modo tale da portare a termine il setup.

Ad installazione completata, potrai girare lo schermo del tuo PC Windows 10 semplicemente facendo clic destro sull’icona di iRotate che sta accanto all’orologio di Windows e scegliendo il tipo di orientamento che ti interessa dal menu che vedi apparire: 

  • Normale originale (consente di ruotare lo schermo in orizzontale), 
  • 90 gradi (consente di ruotare lo schermo di 90°), 
  • 180 gradi (consente di ruotare lo schermo di 180°)
  • oppure 270 gradi (consente di ruotare lo schermo di 270°).

L’opzione che ripristina l’orientamento predefinito è Normale originale.

Tieni presente che per impostazione predefinita iRotate viene avviato all’avvio di Windows. 



Se desideri modificare questo comportamento ed avviare tu, all’occorrenza, il programma, 

  • premi il tasto destro sulla sua icona che sta nell’area di notifica di Windows
  • seleziona la voce Informazioni iRotate dal men che appare e, nella finestra che si apre sul desktop
  • rimuovi la spunta dalla casella accanto a Inizio automatico con Windows
  • e premi poi su OK per confermare ed applicare le modifiche apportate.

Girare lo schermo sulle altre versioni di Windows e su Mac

Oltre che su Windows 10, è possibile girare lo schermo anche sulle altre versioni di Windows.

Se dunque possiedi anche un altro computer equipaggiato con una versione del sistema operativo di casa Microsoft meno recente e ti interessa capire come intervenire anche in tal caso, segui le istruzioni sull’argomento che ti ho fornito nel mio tutorial che parla solo di come ruotare lo schermo.

Hai un Mac e ti piacerebbe capire se è possibile intervenire sul tuo computer a marchio Apple Trovi tutte le istruzioni sul da farsi sempre nella mia guida sull’argomento che ti ho fatto vedere prima. 



Come conoscere il traffico residuo TIM



Chi è IlMagoDelComputerwww.ilmagodelcomputer.com

In questo tutorial ti spiegherò come conoscere il traffico residuo TIM con il numero 40916 che ti permette di sapere il tuo traffico residuo misurato in GigaByte sulla tua linea TIM.

Conoscere il traffico residuo TIM 

Il servizio TIM traffico residuo è disponibile anche in formato vocale al numero 40916

  • Dopo aver contattato questo numero dalla tua linea
  • ascolta il messaggio relativo al tuo credito residuo
  • premi il tasto 1
  • resta in linea per conoscere minuti, SMS e traffico residuo sulla SIM. 

La combinazione di tasti da premere può cambiare da un momento all’altro, ascolta attentamente le indicazioni della voce guida se vuoi evitare errori.



Conoscere il traffico residuo TIM tramite SMS al numero 119

In alternativa, puoi inviare un SMS al 119 e richiedere informazioni su traffico, messaggi e chiamate residue in formato testuale. La procedura esatta da attuare è la seguente.

  • Invia un SMS al 119 con scritto Ciao. Riceverai un messaggio di risposta con alcuni comandi che si possono inviare al servizio per scoprire il credito residuo o altre informazioni sulle offerte attive sulla linea.
  • Rispondi al messaggio appena ricevuto con la frase opzioni attive. Ti verrà inviata una lista di tutte le offerte attive sulla tua SIM.
  • Invia un nuovo messaggio al 119 contenente il nome dell’offerta per la quale vuoi scoprire il traffico residuo (es. TIM Special CRM) e il gioco è fatto.

Conoscere il traffico residuo TIM tramite l’app MyTIM

Se hai uno smartphone, il modo migliore per controllare il tuo TRAFFICO RESIDUO TIM ed il tuo CREDITO RESIDUO TIM, è l’app MyTIM direttamente dal tuo smartphone perchè ti permette di controllare MINUTI, SMS, GIGA RESIDUI direttamente tramite l’app MyTIM, direttamente sul tuo iPhone o smartphone Android.

Se vuoi imparare come scaricare l’app MyTIM leggi le seguenti guide:

>>> COME SCARICARE L’APP MYTIM

>>> COME INSTALLARE L’APP MYTIM

Visita il sito www.GESTORIeTARIFFE.it per guide e tutorials su tutti i gestori telefonici e per tutte le offerte e soluzioni migliori per risparmiare con la tua linea mobile o fissa



Come attivare OK Google Assistente Vocale



Chi è IlMagoDelComputerwww.ilmagodelcomputer.com

Ciao!!! Sono IlMagoDelComputer ed in questo tutorial ti spiegherò come attivare OK GOOGLE, in modo semplicissimo.
OK GOOGLE è il comando vocale per poter attivare il RICONOSCIMENTO VOCALE sullo smartphone Android e sui dispositivi con sistema operativo Android, o sulle app sviluppate da Google.

Una volta attivato il riconoscimento vocale, puoi impartire comandi vocali al dispositivo per poter chiamare una persona, aprire l’applicazione navigatore, aprire qualsiasi applicazione installata, chiedere le previsioni del tempo, interagire con dispositivi della domotica di casa, come abbassare le serrande automatizzate di casa oppure spegnere le luci del salone in automatico.

In questa guida vedremo COME ATTIVARE OK GOOGLE sul tuo smartphone Android, COME ATTIVARE OK GOOGLE sul tuo iPhone Apple sull’app Google (scaricata da AppStore), e vedremo anche come ATTIVARE OK GOOGLE sugli smartphone Android.

Inoltre ti illustrerò i PRINCIPALI COMANDI VOCALI da usare con l’ASSITENTE VOCALE GOOGLE.

TUTORIALS E GUIDE SU “OK GOOGLE” ASSISTENTE VOCALE GOOGLE

>>> Come attivare OK GOOGLE
>>> Come verificare che l’assistente Vocale Google sia attivo
>>> Comandi vocali per il navigatore (OK GOOGLE)
>>> Comandi vocali per impostare la sveglia (OK GOOGLE)
>>> LISTA DI COMANDI VOCALI OK GOOGLE
>>> Come funziona OK GOOGLE comandi vocali – guida completa



ATTIVARE L’ASSISTENTE VOCALE OK GOOGLE

OK Google è la funzionalità per impartire COMANDI VOCALI allo smartphone Android, con sistema operativo appunto Android (sviluppato da Google), e su altri sistemi operativi come iOS (iPhone) limitatamente alle applicazioni sviluppate da Google, e scaricabili su iPhone e iPad dall’AppStore Apple.

ATTIVARE i comandi vocali di Google OK GOOGLE

OK GOOGLE è il comando per far attivare l’ascolto da parte delle applicazioni Google ed ascoltare eventuali COMANDI VOCALI impartiti dall’utente.

Le applicazioni si mettono in ascolto della voce dell’utente ed eseguono eventuali comandi vocali riconosciuti correttamente.



Sull’ecosistema Apple, il comando per attivare Siri, sull’iPhone e sul Mac è: HEY SIRI.
OK GOOGLE è il comando equivalente ad HEY SIRI per il mondo Apple

I COMANDI VOCALI sono molto utili per quelle situazioni in cui hai le mani occupate e vuoi chiamare qualcuno, oppure vuoi aprire una data applicazione.

I comandi vocali più usati sono ad esempio CHIAMA “NOME DELLA PERSONA DA CHIAMARE”, per poter chiamare qualcuno senza usare le mani, dopo aver messo il cellulare in modalità VIVA VOCE oppure dopo aver collegato delle cuffie senza fili o un dispositivo audio BLUETOOTH come una cassa Bluetooth per ascoltare l’audio.

Un altro comando vocale usato di frequente è quello per aprire il navigatore mentre sei in auto.
Puoi chiedere a GOOGLE o a SIRI, a seconda che tu abbia uno smartphone Android o iPhone, di aprire l’app Google Maps o l’app Mappe di Apple.

Qualche esempio di comandi vocali per aprire il navigatore sullo smartphone:



  • OK GOOGLE – APRI GOOGLE MAPS
  • HEY SIRI – APRI GOOGLE MAPS
  • HEY SIRI – APRI MAPPE

OK GOOGLE – Requisiti di sistema per usare OK GOOGLE

OK GOOGLE ovviamente è disponibile su tutti gli smartphone Android.

Per poter usare OK Google è necessario avere uno smartphone con un HARDWARE ADEGUATO, in verità non particolarmente potente, ma la funzione non è disponibile su smartphone di fascia molto bassa con poca MEMORIA RAM.

Un requisito importante per attivare OK GOOGLE ed usare i comandi vocali su smartphone Android è aggiornare la versione di Android, almeno alla versione 5.
Quindi SE HAI UNA VERSIONE DI ANDROID inferiore alla 5, NON PUOI USARE OK GOOGLE, la funzione di ascolto dei comandi vocali non sarà disponibile.



POSSO ATTIVARE OK GOOGLE ?

REQUISITI DI SISTEMA PER ATTIVARE OK GOOGLE SU ANDROID

Vediamo nel dettaglio i requisiti di sistema hardware e software che il tuo smartphone Android deve aver per poter ATTIVARE OK GOOGLE e i COMANDI VOCALI su un cellulare Android.

REQUISITI HARDWARE PER ATTIVARE OK GOOGLE

L’hardware del tuo smartphone Android deve avere i seguenti componenti HARDWARE per poter far funzionare correttamente il RICONOSCIMENTO DEI COMANDI VOCALI Google.

  • MEMORIA RAM: almeno 1.5 GB di memoria RAM
  • SCHERMO: risoluzione dello schermo di almeno 720p (punti)

REQUISITI SOFTWARE PER ATTIVARE OK GOOGLE

Il SOFTWARE del tuo smartphone Android deve avere i seguenti software o aggiornamenti software installati sul dispositivo, per poter attivare il RICONOSCIMENTO VOCALE GOOGLE:



  • SISTEMA OPERATIVO ANDROID: avere una versione di Android almeno 5.0 o superiore
  • APP GOOGLE: avere una delle ultime versioni dell’app Google (che è pre-installata su tutti gli smartphone Android)

REQUISITI DI CONNESSIONE INTERNET PER ATTIVARE OK GOOGLE

Per far funzionare il comando OK GOOGLE e poter attivare correttamente i COMANDI VOCALI GOOGLE sul tuo smartphone o computer, DEVI ESSERE CONNESSO AD INTERNET, con una buona velocità di connessione.

  • è necessaria una connessione ad Internet sotto RETE WIFI oppure 3G, meglio ancora 4G

>>> TESTARE LA TUA VELOCITA’ DI CONNESSIONE AD INTERNET
>>> TESTARE LA COPERTURA ADSL NELLA TUA ZONA



Come aggiornare l’app Google dal Play Store

Per poter usare i comandi vocali di google è necessario aggiornare l’applicazione Google sul tuo smartphone Android.


Per poter verificare se l’app Google sia aggiornata segui i passaggi seguenti:

  • apri il Google Play Store
  • nella barra di ricerca in alto, scrivi Google
  • oppure clicca sul seguente LINK per andare direttamente sul Play Store

>>> LINK PER SCARICARE L’APP ANDROID DAL PLAY STORE

 >>> App Google Android



  • se non hai l’ultima versione disponibile, scarica l’ultima versione dell’app Google, che andrà a sostituire la precedente

Come attivare assistente vocale Google su Android (OK GOOGLE)

Vediamo ora la semplice procedura per attivare OK GOGLE su Android, in modo da poter usare i comandi vocali per l’assistente vocale di Google.

Per ATTIVARE I COMANDI VOCALI su uno smartphone Android segui passo-passo gli steps qui sotto:

  • apri l’app Google
  • premi sul menu con tre linee orizzontali (in basso)
  • poi premi su Impostazioni
  • poi scegli il menu Voce
  • poi premi sulla voce Voice Match
  • attiva la voce Accedi con Voice Match
  • in questo modo attiverai i comandi vocali di Google ogni volta che pronuncerai la frase:
  • OK GOOGLE
  • NOTA: lo schermo dello smartphone deve essere acceso



Come attivare assistente vocale Google su iPhone OK GOOGLE

Vediamo ora come attivare OK GOOGLE su iPhone, perchè puoi utilizzare i COMANDI VOCALI DI GOOGLE nelle applicazioni sviluppate da Google per il tuo iPhone (scaricabili da AppStore).

Con l’Assistente Vocale Google, potrai fare ricerche vocali, chiedere informazioni sul meteo o indicazioni stradali sull’app Google Maps.

Per abilitare Ok Google su iOS dovrai per prima cosa

  • apri l’applicazione Google
  • premi sulla voce altro con i tre puntini (. . .), che trovi in basso a destra
  • si aprirà il menu dell’utente
  • premi sulla voce Impostazioni (come in figura seguente)
  • si aprirà il menu Impostazioni (che vedi in figura seguente)
  • tocca la riga Voce
  • assicurati che la levetta in corrispondenza della voce Hotword Ok Google sia impostata su ON
  • apparirà una finestra pop-up che ti avvisa che l’app Google potrà accedere al microfono per ascoltare i tuoi COMANDI VOCALI,
    con la dicitura “Google” vorrebbe accedere al microfono
  • premi OK
  • a questo punto la funzione OK GOOGLE risulterà attiva
  • puoi utilizzare il comando vocale OK GOOGLE solo all’interno dell’app Google

per le restanti applicazioni puoi usare come sempre HEY SIRI



  • Tramite questo pannello delle Impostazioni potrai inoltre modificare opzioni come la lingua e l’attivazione della ricerca vocale tramite Bluetooth
  • tocca la voce Fine per salvare le modifiche

Come usare il COMANDO VOCALE OK GOOGLE sull’iPhone

A dire il vero, su iPhone si utilizza normalmente SIRI per fare tutte le operazioni più semplici quando si hanno le mani impegnate, come chiamare in automatico una persona, oppure come aprire Google Maps mentre stai guidando, oppure segnare un appuntamento o una sveglia… anche se, ad onor del vero, per fare operazioni DELICATE come IMPOSTARE UNA SVEGLIA o un importante APPUNTAMENTO DI LAVORO SUL CALENDARIO, non consiglio mai di rivolgersi ad un assistente vocale per EVITARE ERRORI.

Per le cose importanti, IMPOSTA DA SOLO UN APPUNTAMENTO SUL CALENDARIO oppure UNA SVEGLIA…. il ritardo sul lavoro più essere una giusta causa di licenziamento…

Come hai potuto constatare, il sistema di comandi vocali “Ok Google” si può utilizzare anche su iPhone, ma naturalmente il suo funzionamento è circoscritto all’utilizzo delle ricerche vocali solo mediante l’app ufficiale di Google.



Come attivare OK GOOGLE su smartwatch Android

  • Tocca il Cog delle Impostazioni
  • scegli personalizzazione
  • seleziona Attiva OK Rilevamento Google
  • in questo modo attiverai Google Assistant sullo smartwatch Android

Come disattivare OK GOOGLE su smartwatch Android

  • Tocca il Cog delle Impostazioni
  • scegli personalizzazione
  • seleziona Disattiva OK Rilevamento Google.
  • Impostazione per impedire a Google Assistant di ascoltare. 
  • in questo modo disattivi l’orecchio di Google Assistant disabilitando l’accesso al microfono

Come disattivare OK GOOGLE su smartwatch Android

Per Vuoi interrompere l’ascolto di Google Assistant, lasciando attiva la funzionalità per fare le tue domande:

  • vai su Impostazioni
  • vai su Assistente Google
  • scegli la voce Microfono
  • poi imposta l’interruttore su OFF 

COMANDI VOCALI PER IL NAVIGATORE GOOGLE MAPS

Vediamo i comandi vocali più usati sul NAVIGATORE GOOGLE MAPS, per CALCOLARE UN PERCORSO, per trovare un RISTORANTE, BAR, PARCHEGGIO, HOTEL durante i tuoi viaggi di piacere o lavoro.
Puoi anche facilmente farti ricordare dove hai parcheggiato l’auto.



  • NAVIGA VERSO “ROMA”
  • VAI A “VIA DEL CORSO”
  • PORTAMI A “VIA DEL CORSO” “ROMA” 

GOOGLE MAPS MOSTRARE MAPPE

  • Mappa di “ROMA”
  • Mostrami Foto di “COLOSSEO”

GOOGLE MAPS CERCARE LUOGHI NEI DINTORNI

  • TROVAMI UN “RISTORANTE” nei dintorni 
  • TROVAMI UN “PUB” nei dintorni
  • TROVAMI UN “HOTEL” nei dintorni
  • TROVAMI UN “OSPEDALE” nei dintorni

GOOGLE MAPS DOVE HO PARCHEGGIATO

  • MOSTRAMI DOVE HO PARCHEGGIATO L’AUTO
  • MOSTRAMI IL PARCHEGGIO PIU’ VICINO

GOOGLE MAPS CERCARE VOLI

  • VOLI DA “ROMA” PER “PRAGA”

COMANDI VOCALI PER LA CALCOLATRICE

COMANDI VOCALI CALCOLATRICE – ADDIZIONE

  • Quanto fa 2000 più 1000

COMANDI VOCALI CALCOLATRICE – SOTTRAZIONE

  • Quanto fa 1000 meno 20

COMANDI VOCALI CALCOLATRICE – MOLTIPLICAZIONE

  • Quanto fa 40 moltiplicato 100

COMANDI VOCALI CALCOLATRICE – DIVISIONE

  • Quanto fa 500 diviso 2

COMANDI VOCALI CALCOLATRICE – PERCENTUALE %

  • Quanto fa 2000 più 1000
  • Quanto fa 40 moltiplicato 100

COMANDI VOCALI CALCOLATRICE – RADICE

  • Quanto fa x per cento di y
  • Radice quadrata di x
  • Radice cubica di x

TUTORIALS E GUIDE SU “OK GOOGLE” ASSISTENTE VOCALE GOOGLE

>>> Come attivare OK GOOGLE
>>> Come verificare che l’assistente Vocale Google sia attivo
>>> Comandi vocali per il navigatore (OK GOOGLE)
>>> Comandi vocali per impostare la sveglia (OK GOOGLE)
>>> LISTA DI COMANDI VOCALI OK GOOGLE
>>> Come funziona OK GOOGLE comandi vocali – guida completa

TUTORIALS E GUIDE SU OK GOOGLE ASSISTENTE VOCALE GOOGLE

>>> OK GOOGLE GUIDA COMPLETA AI COMANDI VOCALI

>>> OK GOOGLE COME ATTIVARE OK GOOGLE

>>> OK GOOGLE COMANDI VOCALI SU ANDROID



COSA PUOI CHIEDERE A GOOGLE ?

Puoi chiedere a Google di FARE UNA RICERCA sul motore di ricerca Google al posto tuo.

  • Puoi impostare appuntamenti sul calendario
  • puoi impostare note su note
  • puoi impostare promemoria
  • puoi chiedere informazioni sul meteo
  • puoi richiedere informazioni stradali
  • puoi calcolare un percorso stradale

A livello pratico sono numerose le informazioni che puoi richiedere a Google tramite comandi vocali e diverse le operazioni che puoi compiere.

COME USARE L’ASSISTENTE VOCALE GOOGLE OK GOOGLE

ESEGUIRE APPLICAZIONI CON COMANDI VOCALI GOOGLE

LANCIARE APPLICAZIONI – Una tra le funzionalità più interessanti di Ok Google è senz’altro la possibilità di avviare qualsiasi app installata sul tuo smartphone. Dì “avvia [nome applicazione]” e vedrai il risultato.

IMPOSTARE PROMEMORIA E SVEGLIE CON COMANDI VOCALI GOOGLE

IMPOSTARE SVEGLIE
Attraverso i comandi vocali potrai anche chiedere a Google di impostare promemoria e sveglie attraverso comandi come:
ricordami di e svegliami alle.

IMPOSTARE PROMEMORIA
I promemoria che detterai a Google possono contenere informazioni su data e ora
ricordami che il 1 luglio devo andare a Perugia alle 16:00
possono essere legati a dei luoghi
ricordami di pagare la bolletta del GAS quando entro in ufficio
in questo modo potrai ricordati dei tuoi impegni anche quando ti troverai in un luogo specifico.



FARE CHIAMATE ED INVIARE MESSAGGI SMS CON ASSISTENTE VOCALE GOOGLE

INVIARE MESSAGGI E FARE CHIAMATE – L’assistente vocale di Google è molto completa su dispositivi Android. Attraverso i comandi scrivi email a o invia messaggio a puoi avviare la composizione di nuovi messaggi e dettare il testo.
Con la frase chiama [nome della persona] puoi fare delle telefonate tramite un comando vocale.

COME CHIEDERE INFORMAZIONI SUL METEO A GOOGLE

METEO
Tramite i comandi Ok Google puoi richiedere all’assistente vocale di Google alcune informazioni sulle condizioni atmosferiche di una determinata città.
Prova per esempio a chiedere a Google:
Qual è il meteo previsto per Roma, domani ?
Che tempo fa oggi
Domani a Roma ci sarà il sole?
lunedì pioverà ?

RICERCARE HOTEL RISTORANTI LOCALI PUB BIRRERIE NEI DINTORNI CON COMANDI VOCALI

RICERCARE HOTEL RISTORANTI PUB BIRRERIE BAR ETC
Puoi anche effettuare una ricerca vocale per ricercare locali che vorresti frequentare.
Per esempio puoi fare cercare a google ristoranti e hotel:
Cerca una trattoria romana nei paraggi
Cerca ristorante giapponese nei paraggi
Cerca un hotel 5 stelle vicini a me
Google troverà tutti i locali richiesti che si trovano vicini alla tua posizione.



>>> COMANDI VOCALI PER IL NAVIGATORE GOOGLE (OK GOOGLE)

RICHIEDERE NOTIZIE SPORTIVE E EVENTI SPORTIVI

EVENTI SPORTIVI
Google offre risposte vocali con informazioni sugli eventi sportivi. Prova per esempio a chiedere la “classifica della serie A” oppure quando e/o contro chi giocherà la tua squadra del cuore.

FARE CALCOLI CON L’ASSITENTE VOCALE GOOGLE

Calcoli e conversioni
Puoi chiedere a Google di eseguire un calcolo, oltre che effettuare qualsiasi tipo di operazione.
L’assistente vocale supporta diverse funzionalità che ti permetteranno di effettuare conversioni di unità o di valuta.

>>> COMANDI VOCALI PER LA CALCOLATRICE – ASSISTENTE VOCALE GOOGLE



CHIEDERE INFORMAZIONI SU PERSONAGGI

RICHIEDERE INFORMAZIONI SU PERSONAGGI
Vuoi sapere la data di nascita di un personaggio famoso, l’inventore di un oggetto, l’autore di un’opera o il significato di un termine?
Perché non provi a chiedere
Quando è nato Garibaldi?

OK GOOGLE COMANDI VOCALI per il navigatore



Chi è IlMagoDelComputerwww.ilmagodelcomputer.com

Ciao!!! Sono IlMagoDelComputer e in questo tutorial ti spiegherò come attivare il riconoscimento vocale per il NAVIGATORE GOOGLE MAPS su Android.

L’assistente vocale GOOGLE si attiva semplicemente con la frase: OK GOOGLE!
Sui dispositivi Apple invece, la stessa cosa si fa pronunciando la frase: HEY SIRI

CHE COSA E’ L’ASSISTENTE VOCALE GOOGLE

L’assistente vocale di Google è una funzionalità che ti permette di impartire comandi vocali al dispositivo per eseguire delle azioni comuni:

  • APRIRE LA FOTOCAMERA
  • APRIRE IL NAVIGATORE
  • CHIAMARE UNA PERSONA
  • INVIARE UN MESSAGGIO DI TESTO DETTATO
  • APRIRE UNA DATA APPLICAZIONE

Queste sono solo alcune delle azioni e operazioni che puoi eseguire con COMANDI VOCALI impartiti all’assistente vocale Google.



Per una guida approfondita su COME ATTIVARE OK GOOGLE, E sapere tutto quello che puoi fare con i COMANDI VOCALI puoi leggere la seguente guida approfondita, nel link qui sotto:

Questa guida invece si sofferma sui COMANDI VOCALI PER IL NAVIGATORE GOOGLE MAPS, ad oggi il migliore navigatore in commercio, disponibile sotto forma di app sugli smartphone Android e iOS.



OK GOOGLE COMANDI VOCALI PER IL NAVIGATORE

Vediamo i comandi vocali più usati sul NAVIGATORE GOOGLE MAPS, per CALCOLARE UN PERCORSO, per trovare un RISTORANTEBARPARCHEGGIOHOTEL durante i tuoi viaggi di piacere o lavoro.
Puoi anche facilmente farti ricordare dove hai parcheggiato l’auto.

  • NAVIGA VERSO “ROMA”
  • VAI A “VIA DEL CORSO”
  • PORTAMI A “VIA DEL CORSO” “ROMA” 

OK GOOGLE + GOOGLE MAPS – MOSTRARE MAPPE

  • Mappa di “ROMA”
  • Mostrami Foto di “COLOSSEO”

OK GOOGLE + GOOGLE MAPS – CERCARE LUOGHI NEI DINTORNI

  • TROVAMI UN “RISTORANTE” nei dintorni 
  • TROVAMI UN “PUB” nei dintorni
  • TROVAMI UN “HOTEL” nei dintorni
  • TROVAMI UN “OSPEDALE” nei dintorni

OK GOOGLE + GOOGLE MAPS – DOVE HO PARCHEGGIATO

  • MOSTRAMI DOVE HO PARCHEGGIATO L’AUTO 
  • MOSTRAMI IL PARCHEGGIO PIU’ VICINO

OK GOOGLE + GOOGLE MAPS – CERCARE VOLI

  • VOLI DA “ROMA” PER “PRAGA”

TUTORIALS E GUIDE SU OK GOOGLE ASSISTENTE VOCALE GOOGLE

>>> OK GOOGLE GUIDA COMPLETA AI COMANDI VOCALI

>>> OK GOOGLE COME ATTIVARE OK GOOGLE

>>> OK GOOGLE COMANDI VOCALI SU ANDROID

OK GOOGLE Comandi vocali per la CALCOLATRICE



Chi è IlMagoDelComputerwww.ilmagodelcomputer.com

Ciao!!! Sono IlMagoDelComputer ed in questo tutorial ti spiegherò quali sono i COMANDI VOCALI PIU’ USATI con OK GOOGLE, per la CALCOLATRICE DI ANDROID.

OK GOOGLE è la simpaticissima funzionalità per attivare i comandi vocali su dispositivi con sistema operativo Android, come smartphone Android per prima cosa.
Il COMANDO VOCALE “OK GOOGLE” serve per ATTIVARE LA FUNZIONALITA’ di riconoscimento vocale su Android.

In pratica, una volta attivata la funzionalità di riconoscimento vocale tramite il COMANDO OK GOOGLE, è possibile impartire comandi vocali al dispositivo, per poter CHIAMARE UNA PERSONA, APRIRE IL NAVIGATORE, CALCOLARE UN PERCORSO, ESEGUIRE UNA APP e così via…

OK GOOGLE COMANDI VOCALI

Sono disponibili una serie di comandi vocali pre-definiti che si possono comunicare al dispositivo.
Se riconosciuti correttamente, i COMANDI VOCALI scateneranno un’AZIONE, come ad esempio quella di aprire la fotocamera, lanciare un’applicazione di messaggistica come WhatsApp, aprire un social network come Instagram o Twitter, oppure fare un calcolo con la calcolatrice.



Così come succede nel mondo apple con SIRI, anche Google riesce ad attivare la calcolatrice e fare calcoli.

In questa guida vedremo i principali CALCOLI che puoi fare con i COMANDI VOCALI di OK GOOGLE.

OK GOOGLE COMANDI VOCALI PER LA CALCOLATRICE

Vediamo in questo paragrafo i principali COMANDI VOCALI da impartire ad OK GOOGLE, l’assistente vocale di Android per FARE CALCOLI CON LA CALCOLATRICE.



Per maggiori informazioni puoi leggere il tutorial dedicato e approfondito:
>>> OK GOOGLE – COMANDI VOCALI PER LA CALCOLATRICE
>>> OK GOOGLE – COMANDI VOCALI PER FARE CALCOLI

COMANDI VOCALI CALCOLATRICE – ADDIZIONE

  • Quanto fa 2000 più 1000

COMANDI VOCALI CALCOLATRICE – SOTTRAZIONE

  • Quanto fa 1000 meno 20

COMANDI VOCALI CALCOLATRICE – MOLTIPLICAZIONE

  • Quanto fa 40 moltiplicato 100

COMANDI VOCALI CALCOLATRICE – DIVISIONE

  • Quanto fa 500 diviso 2

COMANDI VOCALI CALCOLATRICE – PERCENTUALE % 

  • Quanto fa 2000 più 1000
  • Quanto fa 40 moltiplicato 100

COMANDI VOCALI CALCOLATRICE – RADICE

  • Quanto fa x per cento di y
  • Radice quadrata di x
  • Radice cubica di x

TUTORIALS E GUIDE SU OK GOOGLE ASSISTENTE VOCALE GOOGLE

>>> OK GOOGLE GUIDA COMPLETA AI COMANDI VOCALI

>>> OK GOOGLE COME ATTIVARE OK GOOGLE

>>> OK GOOGLE COMANDI VOCALI SU ANDROID

Ok Google come attivare



Ciao!!! Sono IlMagoDelComputer ed in questo tutorial ti spiegherò come attivare OK GOOGLE, in modo semplicissimo.
OK GOOGLE è il comando vocale per poter attivare il RICONOSCIMENTO VOCALE sullo smartphone Android e sui dispositivi con sistema operativo Android, o sulle app sviluppate da Google.

Una volta attivato il riconoscimento vocale, puoi impartire comandi vocali al dispositivo per poter chiamare una persona, aprire l’applicazione navigatore, aprire qualsiasi applicazione installata, chiedere le previsioni del tempo, interagire con dispositivi della domotica di casa, come abbassare le serrande automatizzate di casa oppure spegnere le luci del salone in automatico.

Come attivare OK GOOGLE

In questa guida vedremo COME ATTIVARE OK GOOGLE sul tuo smartphone Android, COME ATTIVARE OK GOOGLE sul tuo iPhone Apple sull’app Google (scaricata da AppStore), e vedremo anche come ATTIVARE OK GOOGLE sugli smartphone Android.

Inoltre ti illustrerò i PRINCIPALI COMANDI VOCALI da usare con l’ASSITENTE VOCALE GOOGLE.



OK Google come attivare

OK Google è la funzionalità per impartire COMANDI VOCALI allo smartphone Android, con sistema operativo appunto Android (sviluppato da Google), e su altri sistemi operativi come iOS (iPhone) limitatamente alle applicazioni sviluppate da Google, e scaricabili su iPhone e iPad dall’AppStore Apple.

ATTIVARE i comandi vocali di Google OK GOOGLE

OK GOOGLE è il comando per far attivare l’ascolto da parte delle applicazioni Google ed ascoltare eventuali COMANDI VOCALI impartiti dall’utente.

Le applicazioni si mettono in ascolto della voce dell’utente ed eseguono eventuali comandi vocali riconosciuti correttamente.

Sull’ecosistema Apple, il comando per attivare Siri, sull’iPhone e sul Mac è: HEY SIRI.
OK GOOGLE è il comando equivalente ad HEY SIRI per il mondo Apple



I COMANDI VOCALI sono molto utili per quelle situazioni in cui hai le mani occupate e vuoi chiamare qualcuno, oppure vuoi aprire una data applicazione.

I comandi vocali più usati sono ad esempio CHIAMA “NOME DELLA PERSONA DA CHIAMARE”, per poter chiamare qualcuno senza usare le mani, dopo aver messo il cellulare in modalità VIVA VOCE oppure dopo aver collegato delle cuffie senza fili o un dispositivo audio BLUETOOTH come una cassa Bluetooth per ascoltare l’audio.

Un altro comando vocale usato di frequente è quello per aprire il navigatore mentre sei in auto.
Puoi chiedere a GOOGLE o a SIRI, a seconda che tu abbia uno smartphone Android o iPhone, di aprire l’app Google Maps o l’app Mappe di Apple.

Qualche esempio di comandi vocali per aprire il navigatore sullo smartphone:

  • OK GOOGLE – APRI GOOGLE MAPS
  • HEY SIRI – APRI GOOGLE MAPS
  • HEY SIRI – APRI MAPPE



OK GOOGLE – Requisiti di sistema per usare OK GOOGLE

OK GOOGLE ovviamente è disponibile su tutti gli smartphone Android.

Per poter usare OK Google è necessario avere uno smartphone con un HARDWARE ADEGUATO, in verità non particolarmente potente, ma la funzione non è disponibile su smartphone di fascia molto bassa con poca MEMORIA RAM.

Un requisito importante per attivare OK GOOGLE ed usare i comandi vocali su smartphone Android è aggiornare la versione di Android, almeno alla versione 5.
Quindi SE HAI UNA VERSIONE DI ANDROID inferiore alla 5, NON PUOI USARE OK GOOGLE, la funzione di ascolto dei comandi vocali non sarà disponibile.



POSSO ATTIVARE OK GOOGLE ?

REQUISITI DI SISTEMA PER ATTIVARE OK GOOGLE SU ANDROID

Vediamo nel dettaglio i requisiti di sistema hardware e software che il tuo smartphone Android deve aver per poter ATTIVARE OK GOOGLE e i COMANDI VOCALI su un cellulare Android.

REQUISITI HARDWARE PER ATTIVARE OK GOOGLE

L’hardware del tuo smartphone Android deve avere i seguenti componenti HARDWARE per poter far funzionare correttamente il RICONOSCIMENTO DEI COMANDI VOCALI Google.

  • MEMORIA RAM: almeno 1.5 GB di memoria RAM
  • SCHERMO: risoluzione dello schermo di almeno 720p (punti)

REQUISITI SOFTWARE PER ATTIVARE OK GOOGLE

Il SOFTWARE del tuo smartphone Android deve avere i seguenti software o aggiornamenti software installati sul dispositivo, per poter attivare il RICONOSCIMENTO VOCALE GOOGLE:

  • SISTEMA OPERATIVO ANDROID: avere una versione di Android almeno 5.0 o superiore
  • APP GOOGLE: avere una delle ultime versioni dell’app Google (che è pre-installata su tutti gli smartphone Android)

REQUISITI DI CONNESSIONE INTERNET PER ATTIVARE OK GOOGLE

Per far funzionare il comando OK GOOGLE e poter attivare correttamente i COMANDI VOCALI GOOGLE sul tuo smartphone o computer, DEVI ESSERE CONNESSO AD INTERNET, con una buona velocità di connessione.



  • è necessaria una connessione ad Internet sotto RETE WIFI oppure 3G, meglio ancora 4G

>>> TESTARE LA TUA VELOCITA’ DI CONNESSIONE AD INTERNET
>>> TESTARE LA COPERTURA ADSL NELLA TUA ZONA

Come aggiornare l’app Google dal Play Store per attivare OK Google

Vediamo in questo paragrafo come aggiornare l’applicazione Google per poter attivare OK GOOGLE, la funzione di riconoscimento vocale all’interno dell’app Google.



Per poter usare i comandi vocali di google è necessario aggiornare l’applicazione Google sul tuo smartphone Android.


Per poter verificare se l’app Google sia aggiornata segui i passaggi seguenti:

  • apri il Google Play Store
  • nella barra di ricerca in alto, scrivi Google
  • oppure clicca sul seguente LINK per andare direttamente sul Play Store

>>> LINK PER SCARICARE L’APP ANDROID DAL PLAY STORE

 >>> App Google Android



  • se non hai l’ultima versione disponibile, scarica l’ultima versione dell’app Google, che andrà a sostituire la precedente

Come attivare OK GOOGLE su Android

Vediamo ora la semplice procedura per attivare OK GOGLE su Android, in modo da poter usare i comandi vocali per l’assistente vocale di Google.

Per ATTIVARE I COMANDI VOCALI su uno smartphone Android segui passo-passo gli steps qui sotto:

  • apri l’app Google
  • premi sul menu con tre linee orizzontali (in basso)
  • poi premi su Impostazioni
  • poi scegli il menu Voce
  • poi premi sulla voce Voice Match
  • attiva la voce Accedi con Voice Match
  • in questo modo attiverai i comandi vocali di Google ogni volta che pronuncerai la frase:

OK GOOGLE

  • NOTA: lo schermo dello smartphone deve essere acceso



Come attivare OK GOOGLE su iPhone

Vediamo ora come attivare OK GOOGLE su iPhone, perchè puoi utilizzare i COMANDI VOCALI DI GOOGLE nelle applicazioni sviluppate da Google per il tuo iPhone (scaricabili da AppStore).

Con l’Assistente Vocale Google, potrai fare ricerche vocali, chiedere informazioni sul meteo o indicazioni stradali sull’app Google Maps.

Per abilitare Ok Google su iOS dovrai per prima cosa

  • apri l’applicazione Google
  • premi sulla voce altro con i tre puntini (. . .), che trovi in basso a destra
  • si aprirà il menu dell’utente
  • premi sulla voce Impostazioni (come in figura seguente)
  • si aprirà il menu Impostazioni (che vedi in figura seguente)
  • tocca la riga Voce
  • assicurati che la levetta in corrispondenza della voce Hotword Ok Google sia impostata su ON
  • apparirà una finestra pop-up che ti avvisa che l’app Google potrà accedere al microfono per ascoltare i tuoi COMANDI VOCALI,
    con la dicitura “Google” vorrebbe accedere al microfono
  • premi OK
  • a questo punto la funzione OK GOOGLE risulterà attiva
  • puoi utilizzare il comando vocale OK GOOGLE solo all’interno dell’app Google

per le restanti applicazioni puoi usare come sempre HEY SIRI



  • Tramite questo pannello delle Impostazioni potrai inoltre modificare opzioni come la lingua e l’attivazione della ricerca vocale tramite Bluetooth
  • tocca la voce Fine per salvare le modifiche

Come usare il COMANDO VOCALE OK GOOGLE sull’iPhone

A dire il vero, su iPhone si utilizza normalmente SIRI per fare tutte le operazioni più semplici quando si hanno le mani impegnate, come chiamare in automatico una persona, oppure come aprire Google Maps mentre stai guidando, oppure segnare un appuntamento o una sveglia… anche se, ad onor del vero, per fare operazioni DELICATE come IMPOSTARE UNA SVEGLIA o un importante APPUNTAMENTO DI LAVORO SUL CALENDARIO, non consiglio mai di rivolgersi ad un assistente vocale per EVITARE ERRORI.

Per le cose importanti, IMPOSTA DA SOLO UN APPUNTAMENTO SUL CALENDARIO oppure UNA SVEGLIA…. il ritardo sul lavoro più essere una giusta causa di licenziamento…

Come hai potuto constatare, il sistema di comandi vocali “Ok Google” si può utilizzare anche su iPhone, ma naturalmente il suo funzionamento è circoscritto all’utilizzo delle ricerche vocali solo mediante l’app ufficiale di Google.



Come attivare OK GOOGLE su smartwatch Android

  • Tocca il Cog delle Impostazioni
  • scegli personalizzazione
  • seleziona Attiva OK Rilevamento Google
  • in questo modo attiverai Google Assistant sullo smartwatch Android

Come disattivare OK GOOGLE su smartwatch Android

  • Tocca il Cog delle Impostazioni
  • scegli personalizzazione
  • seleziona Disattiva OK Rilevamento Google.
  • Impostazione per impedire a Google Assistant di ascoltare. 
  • in questo modo disattivi l’orecchio di Google Assistant disabilitando l’accesso al microfono

Come disattivare OK GOOGLE su smartwatch Android

Per Vuoi interrompere l’ascolto di Google Assistant, lasciando attiva la funzionalità per fare le tue domande:

  • vai su Impostazioni
  • vai su Assistente Google
  • scegli la voce Microfono
  • poi imposta l’interruttore su OFF 

OK GOOGLE COMANDI VOCALI PER IL NAVIGATORE

Vediamo i comandi vocali più usati sul NAVIGATORE GOOGLE MAPS, per CALCOLARE UN PERCORSO, per trovare un RISTORANTE, BAR, PARCHEGGIO, HOTEL durante i tuoi viaggi di piacere o lavoro.
Puoi anche facilmente farti ricordare dove hai parcheggiato l’auto.



  • NAVIGA VERSO “ROMA”
  • VAI A “VIA DEL CORSO”
  • PORTAMI A “VIA DEL CORSO” “ROMA” 

OK GOOGLE + GOOGLE MAPS MOSTRARE MAPPE

  • Mappa di “ROMA”
  • Mostrami Foto di “COLOSSEO”

OK GOOGLE + GOOGLE MAPS CERCARE LUOGHI NEI DINTORNI

  • TROVAMI UN “RISTORANTE” nei dintorni 
  • TROVAMI UN “PUB” nei dintorni
  • TROVAMI UN “HOTEL” nei dintorni
  • TROVAMI UN “OSPEDALE” nei dintorni

OK GOOGLE + GOOGLE MAPS DOVE HO PARCHEGGIATO

  • MOSTRAMI DOVE HO PARCHEGGIATO L’AUTO
  • MOSTRAMI IL PARCHEGGIO PIU’ VICINO

OK GOOGLE + GOOGLE MAPS CERCARE VOLI

  • VOLI DA “ROMA” PER “PRAGA”

OK GOOGLE COMANDI VOCALI PER LA CALCOLATRICE

COMANDI VOCALI CALCOLATRICE – ADDIZIONE

  • Quanto fa 2000 più 1000

COMANDI VOCALI CALCOLATRICE – SOTTRAZIONE

  • Quanto fa 1000 meno 20

COMANDI VOCALI CALCOLATRICE – MOLTIPLICAZIONE

  • Quanto fa 40 moltiplicato 100

COMANDI VOCALI CALCOLATRICE – DIVISIONE

  • Quanto fa 500 diviso 2

COMANDI VOCALI CALCOLATRICE – PERCENTUALE %

  • Quanto fa 2000 più 1000
  • Quanto fa 40 moltiplicato 100

COMANDI VOCALI CALCOLATRICE – RADICE

  • Quanto fa x per cento di y
  • Radice quadrata di x
  • Radice cubica di x

TUTORIALS E GUIDE SU OK GOOGLE

Come attivare OK GOOGLE

windows stop code come risolvere




windows stop code come risolvere

Windows stop code:
come risolvere

BSOD.
Probabilmente l’acronimo che maggiormente spaventa ogni singolo utente Windows.
Dietro questa sigla apparentemente innocua, infatti, si nasconde la temibilissima Blue Screen of the Death, la schermata blu che compare ogniqualvolta il sistema operativo di Microsoft va incontro a un problema grave.
Fortunatamente, si tratta di un problema poco frequente, ma che può essere di grande aiuto per capire se ci sono problemi nel tuo sistema informatico.
Nella schermata, infatti, viene mostrato il codice errore che ha causato l’arresto anomalo:
ti basterà appuntartelo da qualche parte per scoprire di cosa si tratta.

A dispetto di quanto tu possa pensare, infatti, i Windows stop code che compaiono nella schermata blu non sono affatto casuali, ma seguono uno schema ben preciso stabilito dagli sviluppatori Microsoft.
Conoscendo il numero del codice errore, quindi, potrai scoprire l’origine del problema e provare a sistemare il tutto.
Nella guida che segue, ti spiegherò come risolvere Windows stop code che compare nella cosiddetta “schermata blu della morte”.

Windows stop code:
come risolvere

Se Windows 10 crasha di continuo e visualizzi piuttosto di frequente la schermata blu d’errore, allora è probabile che il tuo computer abbia raggiunto un elevato livello di instabilità, dovuto magari all’installazione di un nuovo software o di un aggiornamento.
Se ti trovi in questa situazione, ti consiglio di ripristinare Windows 10 a una data precedente usando un punto di ripristino:
come ti ho spiegato, è piuttosto semplice far tornare il tuo PC ai vecchi fasti.

Se, invece, le schermate blu compaiono molto raramente, potrai provare a risolvere scoprendo il Windows stop code e seguendo le indicazioni della stessa Microsoft.
Ma procediamo con ordine.




Indice

  • Che cos’è una schermata blu
  • Come visualizzare problemi Windows 10
  • Come risolvere problemi schermata blu Windows
Che cos’è una schermata blu

Prima di passare al “lato operativo”, sarà utile spendere ancora qualche parola sulla schermata blu della morte, su che cosa è e perché viene visualizzata.
Questa schermata segnala un errore irreversibile che comporta l’arresto forzato e improvviso del sistema operativo.

La peculiarità della BSOD, infatti, è di non fornire segnali “premonitori”:
mentre si sta utilizzando normalmente il computer (magari si sta giocando a Fortnite, o si sta scrivendo un documento con Word o si chatta con i propri amici con WhatsApp Web) il sistema si arresta e, nel giro di qualche istante, compare la schermata blu con tanto di Windows stop code.
A questo punto, bisognerà avere i “riflessi pronti”:
prima che il sistema si riavvi, si dovrà individuare il codice errore e appuntarselo, così da poter scoprire come risolvere il problema alla radice.

Come visualizzare problemi Windows 10

Nel caso in cui non si riuscisse individuare il codice errore o non si avesse un fogliettino su cui appuntarsi il Windows stop code, si può ricorrere allo strumento di Segnalazione dei problemi.
Porta il cursore del mouse verso la barra del menu Start, clicca all’interno del campo di ricerca e digita la frase “Visualizza tutte le segnalazioni dei problemi”.
Dopo aver cliccato sul risultato più adeguato, si aprirà una nuova finestra nella quale sono raccolte tutte le segnalazioni di errore generate dai vari software installati sul tuo disco rigido.

Nell’elenco che compare nella colonna Origine, cerca la voce Windows e gli errori segnalati come “Arresto imprevisto del sistema”.
Facendo doppio click su questa voce, accederai ai dettagli dell’errore e potrai scoprire anche qual è lo stop code che l’ha provocato.




Come risolvere problemi schermata blu Windows

Ora che hai il codice, sei pronto a scoprire come risolvere errori stop code Windows 10.
Entra in questa pagina dell’assistenza Microsoft e segui la procedura guidata:
qui potrai risolvere i problemi relativi agli errori con schermata blu più comuni.

Verifica che il codice che hai appuntato sia presente nella lista iniziale e, se così fosse, scegli se il problema compare dopo l’installazione di un aggiornamento o durante l’uso del dispositivo.
A seconda della situazione in cui si presenta la BSOD, riceverai indicazioni sull’origine del problema e le istruzioni dettagliate per risolverlo.

In alternativa, potresti analizzare il file Dump di Windows per capire qual è la causa della BSOD.
Puoi controllarlo con il programma gratuito BlueScreenView, che puoi scaricare da qui.
Dopodiché, ti basterà cercare su internet i problemi di compatibilità di quel componente hardware con Windows 10 ed eventualmente aggiornare i suoi driver o apportare le modifiche consigliate.

windows lento




windows lento

Windows 10 lento

Dopo l’aggiornamento, potresti aver notato Windows 10 lento.
Per via di alcune impostazioni e del nuovo assistente personale Cortana, su molti computer, magari un po’ datati e con componenti hardware per Windows 7, W10 risulta rallentato durante l’avvio, il caricamento dei dati, la navigazione su internet, lo spegnimento o il riavvio.

Fortunatamente, però, la maggior parte delle volte, è possibile risolvere il problema senza fare upgrade.
Potrebbe essere sufficiente modificare alcune impostazioni che sono attive per impostazione predefinita.
In questa guida, ti spiego quali sono e come configurarle.

Windows 10 lento

Per velocizzare Windows 10, in questo caso, dovrebbe essere sufficiente cambiare alcune impostazioni di sistema.
Spesso, infatti, posso dirti che il problema correlato a Windows 10 lento è spesso legato a:

  • WUDO
  • Cortana
  • Avvio rapido
  • Applicazioni e programmi di terze parti

Quindi, per evitare che il PC vada a scatti, devi analizzare questi parametri.
Continua a leggere gli approfondimenti che trovi di seguito per capire come procedere.




WUDO

Il protocollo WUDO (Windows Update Delivery Optimization) potrebbe essere la causa di Windows 10 lento su internet.
Esso ha il compito di velocizzare il download di Windows Update.

Praticamente, WUDO converte in seeders gli utenti (come te ad esempio), che offrono, a loro discapito, parte della connessione internet ad altri utenti, al fine di ottimizzare lo scaricamento degli aggiornamenti.
Si può dire, appunto, che questo è un sistema peer-to-peer a tutti gli effetti.

Perciò, dal momento che WUDO è attivo per default su connessioni non a consumo (es.
ADSL o Fibra ottica) nelle versioni Home e Pro, tale protocollo potrebbe aumentare la latenza (Latency Gap) e, di conseguenza, causare la situazione in cui internet va lento su Windows 10.

Dovresti quindi disattivarlo per migliorare la navigazione internet e renderla scattante come lo era con Windows 7. Per fare questo, prima di tutto devi seguire il percorso Menu Start > Impostazioni > Aggiornamento e sicurezza > Windows Update e cliccare su Opzioni avanzate.
Poi, devi selezionare l’opzione Scegli come recapitare gli aggiornamenti.
Per ultimo, devi disattivare WUDO mettendo su Off l’opzione Aggiornamento da più posizioni.




Adesso, dopo aver riavviato il computer, la velocità di internet dovrebbe tornare normale.

Cortana

L’assistente personale di Microsoft è utilissimo.
Purtroppo però, su molti computer, soprattutto attivando il comando “Hey Cortana”, esso provoca il problema Windows 10 lento in fase di caricamento.
Ovvero, il sistema operativo risulta pigro nell’eseguire applicazioni, programmi o altri comandi.
Ciò, si verifica maggiormente su PC portatili, notebook, laptop e tablet W10.

Per risolvere questa situazione, soprattutto se non hai il microfono integrato nel PC o comunque non effettui mai ricerche con la voce, ti consiglio per prima cosa di disabilitare Ehi Cortana.
Poi, se dopo averlo fatto notassi ancora dei rallentamenti, dovresti anche disattivare Cortana.

Facendo ciò, dovresti notare un netto miglioramento dopo il riavvio del PC.
Se desideri dettagli circa le procedure da mettere in pratica, segui la guida dedicata.




Avvio rapido

Se invece hai il problema Windows 10 lento in fase di avvio, potrebbero essere diverse le cause.
Tuttavia, tra le soluzioni più comuni, c’è l’Avvio rapido. In pratica, si tratta di un’opzione di Windows che permette di massimizzare la resa dei componenti hardware e software in fase di avvio.

Per attivare l’avvio rapido, in primo luogo devi seguire il percorso Start > Tutte le app > Sistema Windows > Pannello di controllo > Hardware e suoni > Opzioni risparmio energia.
Subito dopo, devi cliccare su Specifica cosa avviene quando si preme il pulsante di alimentazione.

In quella schermata, devi abilitare la sezione Impostazioni arresto cliccando su Modifica le impostazioni attualmente non disponibili.
Per concludere, devi attivare le opzioni Avvio rapido e Ibernazione, scegliere Salva cambiamenti, spegnere e riaccendere il computer.
Così facendo, dovresti risolvere.
Per approfondire, leggi questo tutorial.

Applicazioni e programmi di terze parti

Sempre riguardo il problema di Windows 10 lento a caricare o a spegnersi, un’altra causa potrebbe essere rappresentata da programmi ed applicazioni di terze parti.
Infatti, se hai notato rallentamenti dopo aver installato vari software, è probabile che uno di essi rallenti il sistema.




Per effettuare la verifica, devi avviare Windows 10 in modalità provvisoria.
Puoi farlo, andando in Start > Impostazioni > Aggiornamento e sicurezza > Ripristino e cliccando, sotto la voce Avvio avanzato, l’opzione Riavvia ora.

Ci sono diverse modalità di avvio provvisorio W10, che ti ho descritto in questa guida.
Scegli quella che più è consona alle tue esigenze.

Dopo aver attivato la Safe Mode, il sistema operativo verrà caricato con i driver e le impostazioni di base.
Se il sistema operativo risulta veloce quando è attiva la modalità provvisoria, significherebbe, probabilmente, che il problema è rappresentato da un’applicazione esterna.

A questo punto, dovresti essere riuscito a risolvere il problema.
In caso contrario, ti suggerisco di fare un backup del PC W10 e, subito dopo, di eseguire un’installazione pulita di W10, così da essere certo che i file di sistema siano integri e aggiornati.




windows




windows

Come velocizzare Windows 10 al massimo

IMMAGINE QUI 1

Windows 10, per Microsoft, è stato davvero un grande successo.
Si tratta della versione più performante del celebre sistema operativo, che ha soddisfatto anche gli utenti (o almeno, buona parte di essi).
Le prestazioni e la stabilità, fattori chiave di questa ascesa negli anni, hanno assicurato una compatibilità estesa con tutti i PC, anche con […]

velocizzare windows vista e windows




velocizzare windows vista e windows

Ormai ci hai fatto l’abitudine:
premi il tasto di accensione del tuo PC, vai in bagno per farti la doccia, poi ritorni, apri il PDF che ti ha mandato il tuo collega, vai in cucina per fare colazione, torni nel tuo “ufficio domestico” e passi così il resto della tua giornata lavorativa.
Come dici?
Sei stanco della situazione e vorresti capire come velocizzare il computer per ridurre al minimo questi “tempi morti”?
Se hai risposto in maniera affermativa a questa domanda, sei capitato nella guida giusta al momento giusto!

Nei prossimi paragrafi, infatti, ti darò alcuni consigli pratici grazie ai quali potrai velocizzare il tuo computer e rendere meno estenuante l’attesa durante la sua fase di avvio iniziale.
Ovviamente non aspettarti miracoli:
se il tuo computer ha un hardware datato non potrai farlo “volare”, ma facendo un po’ di manutenzione e utilizzando alcuni strumenti inclusi “di serie” su Windows e macOS dovresti riuscire a migliorare la situazione.

Coraggio:
direi di non perdere altro tempo prezioso in chiacchiere e di passare subito all’azione.
Sei d’accordo?
Bene, allora mettiti bello comodo, prenditi tutto il tempo necessario per concentrarti sula lettura dei prossimi paragrafi e, cosa ancora più importante, attua i consigli che ti darò.
Ti assicuro che i risultati non tarderanno ad arrivare.
Buona lettura e buon divertimento!

Indice

  • Disabilitare l’esecuzione automatica dei programmi superflui
  • Verificare la presenza di virus e malware
  • Aggiornare i software
  • Deframmentare il disco
  • Ridurre le animazioni di sistema
  • Eliminare i file inutili
  • Ripristinare il sistema
  • Sostituire componenti hardware

Disabilitare l’esecuzione automatica dei programmi superflui

IMMAGINE QUI 1




Uno dei primi accorgimenti che devi adottare per velocizzare il computer è quello di disattivare l’esecuzione automatica dei programmi superflui.
Questa operazione permette di liberare un po’ di RAM e, di conseguenza, velocizzare l’avvio del computer e le sue prestazioni generali.

Per disattivare l’esecuzione automatica dei programmi su Windows, richiama lo strumento Gestione attività premendo contemporaneamente i tasti Ctrl+Alt+Canc sulla tastiera del PC e poi facendo clic sulla voce Gestione attività nel menu che si apre.
In alternativa, cerca “gestione attività” nella barra di ricerca di Windows (situata in basso a sinistra), oppure fai clic destro in un punto della barra delle applicazioni in cui non sono presenti icone di programmi e seleziona la voce Gestione attività o Avvia gestione attività dal menu contestuale.

Nella finestra principale di Gestione attività, clicca su Più dettagli per visualizzare tutte le informazioni disponibili (se necessario), dopodiché fai clic sulla scheda Avvio e disabilita tutti i programmi che non vuoi avviare in modo automatico all’accensione del computer.
In che modo?
Facendo clic destro su ognuno di essi e poi selezionando la voce Disabilita dal menu contestuale o, se preferisci, pigiando sull’apposito pulsante situato in basso a destra.

IMMAGINE QUI 2




Se utilizzi un PC su cui è installato Windows 7 o una versione precedente del sistema operativo Microsoft, puoi disattivare l’avvio automatico dei programmi superflui pigiando i tasti Win+R sulla tastiera, in modo da richiamare il pannello Esegui…, dando poi il comando msconfig e selezionando la voce Avvio dalla finestra che si apre.
Se vuoi saperne di più, leggi il mio tutorial su come velocizzare l’avvio di Windows 7.

Anche su macOS è possibile disattivare i programmi che vengono eseguiti all’avvio.
Per farlo, recati in Preferenze di sistema (l’icona grigia raffigurante gli ingranaggi collocata sul Dock), fai clic sulla voce Utenti e gruppi e, dopo esserti accertato che il tuo account utente sia evidenziato, seleziona la scheda Elementi login.

Individua, quindi, i programmi superflui che non vuoi vengano eseguiti automaticamente all’avvio del sistema, fai clic prima sull’icona di ciascuno di essi e poi sul pulsante (–) collocato in basso a sinistra.
Facile, vero?

IMMAGINE QUI 3




Oltre a disattivare i programmi superflui che vengono eseguiti automaticamente all’avvio del sistema, ti suggerisco di disinstallare tutti i software che non ti servono più.
Come dici?
Non sai come procedere?
La lettura delle guide in cui mostro come eliminare software inutili e come disinstallare programmi ti chiarirà ogni dubbio.

Verificare la presenza di virus e malware

IMMAGINE QUI 4

E se tutti i rallentamenti di cui tanto ti stai tanto lamentando fossero il risultato dell’azione di qualche software malevolo?
Beh, se utilizzi un PC Windows, questa è un’ipotesi alquanto probabile, dal momento che virus e malware spesso danno origine a malfunzionamenti di questo genere.

Cosa puoi fare per verificare la presenza di virus e malware?
La risposta è scontata:
esegui una bella scansione dell’intero sistema con l’antivirus che hai installato sul tuo computer e, se dovessero malauguratamente essere rilevate delle minacce, effettuane subito la rimozione utilizzando gli strumenti messi a tua disposizione dall’antivirus stesso.




Se desideri approfondire l’argomento (e magari provare nuovi antivirus), ti consiglio le letture in cui parlo dei migliori antivirus gratuiti e dei migliori antivirus a pagamento:
lì troverai informazioni utili sulle caratteristiche e le funzionalità di ciascuno di essi e potrai innalzare il livello di sicurezza del tuo PC effettuando delle scansioni regolari.
Per fare in modo che l’antivirus intercetti ed eventualmente elimini software sospetti, però, è necessario che tu lo tenga costantemente aggiornato.
Intesi?

Aggiornare i software

IMMAGINE QUI 5

I software vengono aggiornati costantemente e, oltre a ricevere nuove feature, spesso ricevono anche degli importanti miglioramenti nei quali vengono corretti dei bug (ovvero degli errori di funzionamento) che possono dare origine a rallentamenti e malfunzionamenti vari.
Alla luce di quanto , aggiornare il sistema operativo installato sul tuo PC (oltre che i programmi installati sullo stesso) è di fondamentale importanza per velocizzarlo.

Sul tuo PC è installata una versione di Windows un po’ datata?
Per tua sfortuna, Windows Vista e Windows XP non vengono più supportati e, fra alcuni anni, accadrà la stessa cosa anche per Windows 8.1 e Windows 7 per i quali è ancora attivo il supporto Extended che terminerà, rispettivamente, il 10 gennaio 2023 e 14 gennaio 2020.
Windows 10, la versione più recente del sistema operativo di Microsoft, naturalmente riceve aggiornamenti su base regolare.




Per avviare la ricerca degli aggiornamenti su Windows 10, recati nel menu Impostazioni (l’icona dell’ingranaggio che si trova nella barra laterale del menu Start), vai su Aggiornamento e sicurezza e seleziona Windows Update dalla barra laterale di sinistra.
Su Windows 7, invece, cerca Windows Update nel menu Start e seleziona il primo risultato della ricerca. Per maggiori dettagli e informazioni riguardo agli aggiornamenti di Windows, consulta l’approfondimento che ho interamente dedicato all’argomento.

IMMAGINE QUI 6

Se ti interessa avere informazioni sugli aggiornamenti che riguardano macOS, sappi che anche Apple rilascia con una certa frequenza aggiornamenti che risolvono bug e migliorano le prestazioni del sistema.

Se vuoi sincerarti della disponibilità di nuovi aggiornamenti, fai clic sul logo Apple collocato in alto a sinistra (nella barra dei menu), fai clic sulla voce Informazioni su questo Mac e poi pigia sul bottone Aggiornamento Software… così da verificare la presenza di eventuali nuovi aggiornamenti disponibili.




IMMAGINE QUI 7

Se ti interessa approfondire l’argomento e avere ulteriori informazioni su come aggiornare macOS, non dimenticarti di dare un’occhiata al tutorial che ho dedicato all’argomento.

Deframmentare il disco

IMMAGINE QUI 8

Un altro accorgimento utile per ottimizzare e velocizzare il computer è deframmentare il disco. Man mano che si utilizza un PC, i dati salvati al suo interno finiscono col frammentarsi.
Questo è un problema che riguarda prettamente i dischi meccanici e i file system usati da Windows, come l’NTFS e il FAT32, decisamente meno le unità SSD e i file system usati da macOS.




Ma cos’è la frammentazione dei dati?
Te lo spiego brevemente.
Per mancanza di spazi contigui sul disco, i dati vengono salvati in modo frammentato e, di conseguenza, il sistema impiega molto più tempo per trovarli. In che modo la deframmentazione pone rimedio a questo problema?
Probabilmente lo avrai già intuito:
individua i file frammentati e li riordina al fine di permettere al sistema operativo di trovarli più velocemente.

Ti stai chiedendo come effettuare la procedura di deframmentazione?
In realtà Windows la effettua in modo automatico.
Se hai modificato le impostazioni predefinite di Windows e la deframmentazione non viene fatta automaticamente, apri il menu Start, cerca “deframmenta e ottimizza unità” nel menu che si apre e clicca sulla voce pertinente alla ricerca fatta.

Nella finestra Ottimizza unità, pigia sul pulsante Modifica impostazioni, metti la spunta sulle voci Esegui in base a una pianificazione (scelta consigliata) e Notifica in caso di tre esecuzioni pianificate consecutive non completate e seleziona l’opzione Ogni settimana dal menu a tendina Frequenza.
Per salvare i cambiamenti appena apportati, clicca sul bottone OK e il gioco è fatto.

IMMAGINE QUI 9




Se ti interessa approfondire l’argomento e vuoi avere altre informazioni su come deframmentare il PC, leggi pure la guida in cui spiego nel dettaglio come procedere.
Come già accennato, su macOS non è necessaria alcuna operazione di questo genere.

Ridurre le animazioni di sistema

IMMAGINE QUI 10

Il tuo computer è un po’ datato?
Un altro accorgimento che senz’altro ti sarà utile per velocizzarlo è quello di ridurre gli effetti grafici che possono rallentarlo (e non poco).
Vediamo insieme come procedere sia su Windows che su macOS.

Per ridurre gli effetti grafici su Windows, recati nel Pannello di controllo classico (cercando quest’ultimo all’interno del menu Start e selezionando il primo risultato della ricerca), fai clic sulla voce Sistema e sicurezza (in alto a sinistra) e, nella finestra che si apre, fai clic sulla voce Sistema e poi su Impostazioni di sistema avanzate (situata nella barra laterale di sinistra).




Nella finestra Proprietà di sistema, fai clic sulla scheda Avanzate e poi pigia sul bottone Impostazioni che è all’interno della sezione Prestazioni.
Dopodiché clicca su Opzioni prestazioni, fai clic sulla scheda Effetti visivi, togli la spunta dalle voci corrispondenti alle animazioni di sistema (es.
Animazioni sulla barra delle applicazioni, Mostra ombreggiature delle finestre, etc.) e pigia sui pulsanti Applica OK per salvare le modifiche appena fatte.

IMMAGINE QUI 11

Su macOS, invece, per ridurre le animazioni di sistema, recati in Preferenze di sistema (l’icona grigia con gli ingranaggi situata sul Dock), fai clic sulla voce Accessibilità, seleziona la voce Monitor e apponi il segno di spunta sull’opzione Riduci la trasparenza, così da ridurre l’effetto trasparenza applicato per impostazione predefinita.

Se vuoi disattivare anche le animazioni relative all’apertura e alla chiusura delle finestre, fai clic sulla voce Dock  (sempre dalla finestra principale delle Preferenze di sistema), togli la spunta dalle opzioni Ingrandimento e Animazione all’apertura delle applicazioni e il gioco è fatto.




IMMAGINE QUI 12

Ora che hai disattivato o quantomeno ridotto le animazioni di sistema, dovresti notare una maggiore fluidità, soprattutto nell’apertura e nella chiusura delle finestre dei programmi aperti.

Eliminare i file inutili

IMMAGINE QUI 13

Eliminare i file inutili non velocizza automaticamente il PC (a meno che non sia abbia una scarsa dotazione di RAM e il sistema necessiti del disco per archiviare alcuni file temporanei), ma comunque riduce le probabilità di incappare in errori e nel funzionamento di determinati programmi, quindi meglio tenere quanto più spazio libero possibile.




Per eliminare file inutili sul tuo PC Windows, richiama l’utility Pulizia Disco, disponibile su tutte le edizioni del sistema operativo sviluppato da Microsoft. Apri, quindi, il menu Start, cerca “pulizia disco” e fai clic sull’elemento corrispondente alla ricerca fatta. Nella finestra che si apre, seleziona la lettera di unità sulla quale desideri agire (es.
C:) e pigia sul bottone OK.

Per concludere, metti la spunta sulle voci corrispondenti agli elementi che vuoi rimuovere (es.
File temporanei Internet, Programmi scaricatiCestino, etc.) e clicca sul pulsante OK così da procedere alla loro rimozione.
Facile, vero?

IMMAGINE QUI 14

Anche su macOS puoi rimuovere facilmente i file inutili ricorrendo a un utility di sistema presente su tutti i Mac aggiornati a macOS Sierra (e versioni successive).
Sto parlando di Gestione spazio che puoi richiamare nel seguente modo:
fai clic sul logo Apple situato in alto a sinistra (nella barra dei menu), clicca sulla voce Informazioni su questo Mac, seleziona la scheda Archiviazione e pigia sul pulsante Gestisci….




A questo punto, per fare un po’ di “pulizia”, clicca sulla scheda Consigli situata nella barra laterale di sinistra e poi esegui le azioni che ritieni opportune per liberare un po’ di spazio.

IMMAGINE QUI 15

Oltre alle funzioni presenti “di serie” su Windows e macOS, puoi liberare file inutili ricorrendo ad alcune affidabilissime soluzioni di terze parti, come il famoso CCleaner.
Se ti va di approfondire la conoscenza di software di questo tipo, leggi il tutorial in parlo dei programmi per liberare spazio su disco.

Ripristinare il sistema

IMMAGINE QUI 16




Il tuo computer continua a essere lento come una lumaca nonostante tu abbia già applicato tutti i suggerimenti che ti ho dato nei paragrafi precedenti?
Se questi malfunzionamenti sono generati da problemi legati al software, hai un solo modo per risolverli:
ripristinare il sistema.

Ti garantisco che non si tratta di un’operazione troppo complicata da portare a termine, soprattutto se seguirai le “dritte” contenute nei tutorial in cui spiego come ripristinare Windows 10, come ripristinare Windows 8, come ripristinare Windows 7, come ripristinare Windows XP e come ripristinare macOS.

Sostituire componenti hardware

IMMAGINE QUI 17

Se dopo aver ripristinato il sistema noti ancora rallentamenti e malfunzionamenti vari, evidentemente il problema è di natura hardware.
Mi spiace per te ma l’unica cosa che puoi fare per velocizzare il PC è sostituire i componenti hardware, RAM e hard disk in primis.




Aumentando la memoria RAM, ad esempio, potrai migliorare la velocità durante l’utilizzo di programmi che richiedono risorse elevate per funzionare fluidamente o nei multi-tasking piuttosto “impegnativi”.
Sostituendo un disco meccanico con un’unità a stato solido (SSD), invece, aumenterai notevolmente la velocità di avvio del sistema, di accesso ai file e di esecuzione dei programmi.

Se non hai idea di quali siano le migliori RAM e i migliori SSD da acquistare, leggi gli approfondimenti che ti ho appena linkato:
al loro interno troverai dei validi consigli sugli acquisti da fare per migliorare le prestazioni del tuo computer.

velocizzare windows per gaming




velocizzare windows per gaming

Come velocizzare Windows 10 al massimo

Windows 10, per Microsoft, è stato davvero un grande successo.
Si tratta della versione più performante del celebre sistema operativo, che ha soddisfatto anche gli utenti (o almeno, buona parte di essi).
Le prestazioni e la stabilità, fattori chiave di questa ascesa negli anni, hanno assicurato una compatibilità estesa con tutti i PC, anche con quelli meno recenti.
Non ti nego, comunque, che in alcuni casi, potrebbe essere necessario velocizzare Windows 10 al massimo.

La prima situazione che mi viene in mente, riguarda senza dubbio i computer più datati che, per funzionare al meglio, necessitano di diverse ottimizzazioni.
Anche i più recenti però, dopo un po’ di tempo, potrebbero aver bisogno di una ripulita.
Ti consiglio pertanto di seguire i consigli descritti in questo tutorial, in modo da avere sempre prestazioni al top.

Come velocizzare Windows 10 al massimo

Windows 10 è stato rilasciato circa 5 anni fa, e con Windows XP, è sicuramente una delle versioni del sistema operativo Microsoft più apprezzate dagli utenti.
Dopo alcuni “incidenti di percorso”, infatti, l’azienda americana è finalmente riuscita a realizzare una release stabile e performante.

Oltre ai PC più performanti, ad oggi, visto anche il passaggio da Windows 7 a Windows 10, non è raro che questo sistema operativo giri sui PC che dispongono di componenti hardware limitati.
Sebbene questa versione riesca, in qualche modo, a “rivitalizzare” le macchine più vecchie (non ai livelli di Linux), potrebbe essere comunque necessaria una piccola modifica software o hardware affinché tutto funzioni alla grande.
Vediamo allora di cosa si tratta.




Indice

  • Edizioni di Windows 10 che si possono ottimizzare
  • In che modo è possibile ottimizzare Windows 10
  • Verifica iniziale dei servizi attivi su Windows 10
    • Bloccare le app W10 eseguite all’avvio del PC
  • Come ottimizzare la velocità di Windows 10
    • Disattivare il risparmio energetico
    • Disattivare Cortana
    • Pulire e aggiornare i driver della scheda video
    • Installare gli aggiornamenti
    • Modificare l’aspetto e le prestazioni di Windows
    • Pulizia del disco
  • Utility per ottimizzare Windows 10
  • Velocizzare Windows 10 dopo aggiornamento
  • Velocizzare Windows 10 con SSD
  • Velocizzare Windows 10 con poca RAM
  • Velocizzare Windows 10 su PC vecchi
  • Tool per misurare le prestazioni di Windows 10
Edizioni di Windows 10 che si possono ottimizzare

Prima di spiegarti come velocizzare Windows 10, volevo analizzare con te le versioni attualmente disponibili, al fine di capire se queste possono, in qualche modo, fare la differenza.

Per adattarsi alle varie esigenze degli utenti, infatti, il sistema operativo Microsoft viene rilasciato in varie edizioni.
Ecco quali sono:

  • Windows 10 Home:
    è la versione base del sistema operativo Microsoft e include tutte le funzioni che possono essere utilizzate in ambiente domestico;
  • Windows 10 Pro:
    per l’ambiente business, sarebbe bene puntare a Windows 10 Pro.
    Questa versione infatti contiene anche delle funzionalità studiate specificatamente per il lavoro, come Desktop Remoto, BitLocker, backup su rete locale e possibilità di unire il PC ad una rete di dominio;
  • Windows 10 Pro for Workstation:
    questa edizione è stata studia appositamente per le alte prestazioni dei server professionali.
    Essa supporta anche i processori più avanzati, come quelli delle serie Intel Xeon e AMD Epyc, e fino a 6 TB di RAM.

Come puoi capire da ciò che ti ho appena detto, le versioni di Windows 10 si differenziano soprattutto per le funzionalità business, e non per la possibilità di ottimizzare il sistema operativo.
Indipendentemente dalla versione installata sul tuo PC, dunque, non avrai limitazioni.
Dovrai solo metterti comodo e leggere i prossimi paragrafi.

In che modo è possibile ottimizzare Windows 10

Come spesso accade nel mondo della tecnologia, sono disponibili più soluzioni per ottimizzare Windows 10.
La più semplice da attuare (e quella meno costosa) prevede di agire sulla parte software.
In questo modo, migliorando e ottimizzando dei particolari ben precisi, è possibile garantirsi un aumento delle prestazioni generali.




Ovviamente però, il metodo più efficace per sveltire Windows 10 al massimo, è quello di mettere mano alla parte hardware.
In questo modo, soprattutto se avessi un PC relativamente datato, vedresti le vere potenzialità di questo sistema operativo.
Per fare l’upgrade dei componenti fisici, ovviamente, dovresti acquistarli.

In ogni caso, ti consiglio di installare almeno un SSD e, se necessario, ampliare la RAM.
Consulta anche le specifiche della scheda madre del tuo PC, così da verificare la presente di porte SATA 6 o NVMe, che ti garantirebbero velocità di lettura/scrittura elevate.

Verifica iniziale dei servizi attivi su Windows 10

Alcuni processi di sistema attivi in background influenzano negativamente la velocità del tuo PC.
Per accelerare le prestazioni di Windows 10, dunque, è necessario effettuare un check up iniziale di questi servizi.
Ricordati però che, se non sai quello che stai facendo, sarebbe meglio che tu ti informassi o lasciassi perdere, così da evitare di fare danni o perdere dati preziosi.
Procedi a tuo rischio ed a tua totale responsabilità.

Come ti dicevo, uno dei fattori che influenza maggiormente le prestazioni di Windows 10 riguarda i servizi attivi in background, soprattutto quelli con avvio automatico.
In questo caso, bloccarli è davvero semplice.




Per prima cosa, premi il tasto Windows sulla tua tastiera, digita Gestione attività e fai clic sul primo risultato.
Nella finestra che apparirà sullo schermo, premi sulla scheda Servizi.
Qui, vengono elencati tutti i processi che sono attualmente in esecuzione a bordo del PC.
Non è facile riconoscere quelli che si possono chiudere:
quindi, per evitare di fare un pasticcio, ti consiglio, prima di procedere in tal senso, di cercare le funzionalità di un determinato servizio sulle varie pagine wiki.

Una volta individuato il servizio da spegnere, apri la sua scheda, clicca su Arresta ed impostalo, poi, su Disabilitato.
In questo modo, il servizio non verrà più eseguito, fin quando ovviamente, non sarai tu ad avviarlo manualmente.

Bloccare le app W10 eseguite all’avvio del PC

Altrettanto impatto possono averlo le applicazioni che vengono eseguite all’avvio del PC Windows 10.
Queste sono raggruppate sotto la scheda Avvio e, solitamente, sono poco numerose.
Accanto ad ognuna delle applicazioni, comunque, è riportato il grado di impatto sul sistema operativo, che può essere alto, medio o basso.

Per evitare che le app più pesanti si avviino automaticamente con il sistema operativo, premi con il tasto destro del mouse sopra di esse e fai clic su Disabilita.




In questo modo, riuscirai a togliere i servizi inutili che erano attivi in background ed a velocizzare Windows 10 in fase di avvio.

Come ottimizzare la velocità di Windows 10

Ciò che ti ho appena mostrato, è solo la “punta dell’iceberg” delle ottimizzazioni software che si possono eseguire per velocizzare Windows 10 (per fortuna).
Dietro a questa pratica, infatti, c’è un ecosistema di tweak e applicativi che, spesso, non è familiare neanche a chi ha buone conoscenze informatiche.

Nei prossimi paragrafi, tuttavia, ce la metterò tutta per cercarti di spiegare, nel modo più semplice possibile, come procedere.
Ti senti pronto?
E allora dai, cominciamo subito.

Disattivare il risparmio energetico

Come tutte le versioni di Windows, anche su Windows 10 è attivo il risparmio energetico in modalità Bilanciata (impostazione predefinita).
Per disattivarlo, o meglio, per attivare la modalità Prestazioni elevate e velocizzare Windows 10, è sufficiente scegliere tale opzione dal percorso Pannello di controllo > Risparmio energetico.




Questa operazione ti permetterà di rendere sempre massime (100%) le prestazioni della CPU e della scheda grafica.
Ciò è l’ideale quando si deve velocizzare Windows 10 per gaming o per attività di lavoro intense (ad esempio, per un rendering particolare).

Se decidi di fare questo, ti consiglio di monitorare la temperatura dei componenti e, se necessario, di installare un dissipatore con raffreddamento migliore.

Disattivare Cortana

L’assistente personale sviluppato da Microsoft potrebbe influire sulle prestazioni del computer.
Soprattutto l’opzione “Ehi, Cortana”, andrebbe disattivata.
Questa opzione, infatti, lascia in ascolto Cortana in tutte le schermate, ad esempio anche quando giochi.

Per velocizzare Windows 10, dunque, ti suggerisco di spegnere tale funzione.
Per farlo, basta andare nelle Impostazioni di Cortana e mettere su Off l’opzione “Ehi, Cortana”.
Approfondisci consultando la guida alla disattivazione di Ehi Cortana.




Se invece volessi massimizzare le prestazioni del PC, potresti anche disabilitare Cortana totalmente, a maggior ragione se non disponi di un microfono.
Per fare ciò, leggi la guida in cui ho spiegato come disattivare Cortana su Windows 10.

Pulire e aggiornare i driver della scheda video

La scheda video, o la GPU integrata nel processore, deve sempre essere aggiornata.
Non appena è disponibile un aggiornamento, non esitare ad installarlo.
Spesso infatti, vengono migliorate le prestazioni di schede grafiche o GPU proprio grazie ai driver.

Perciò, se devi velocizzare Windows 10, non esitare a eseguire una pulizia completa dei driver AMD o NVIDIA, seguita da un’installazione ex novo degli ultimi driver disponibili. Per trovarli, usa i siti dei produttori di GPU:

  • Driver Nvidia
  • Driver AMD

Installare gli aggiornamenti

Molte volte, gli utenti hanno quasi paura di installare gli aggiornamenti di Windows 10.
Non solo, questo accade spesso anche per quanto riguarda Android e iOS.
In realtà, gli aggiornamenti, soprattutto a bordo di un PC, possono migliorare le prestazioni e rendere il sistema più stabile.
Non dimenticare inoltre che gli update garantiscono anche una maggiore sicurezza contro le minacce esterne.




Non hai mai aggiornato Windows 10?
Allora, è arrivato il momento di rimediare.
Premi il pulsante Windows sulla tua tastiera e digita la parola “aggiornamenti”.
Nella barra che compare a destra dello schermo, clicca su Verifica la disponibilità di aggiornamenti.
Poi, premi il pulsante analogo nella pagina successiva.

Se sono presenti aggiornamenti per Windows 10, l’interfaccia ti chiederà di scaricarli e poi installarli.
Al termine della procedura, con tempistiche variabili a seconda dei dati da scaricare, ti verrà chiesto di riavviare il PC.

Se invece non ci sono update disponibili, troverai una schermata che ti dirà che gli ultimi aggiornamenti sono stati installati.

Modificare l’aspetto e le prestazioni di Windows

Vuoi ottenere il massimo da un PC non troppo performante?
Allora, dovrai regolare l’aspetto e le prestazioni di Windows attraverso l’apposito menu.
Per accedervi, digita “Prestazioni” nella barra di ricerca e seleziona il primo risultato che ti si presenta davanti.




Nella schermata che si aprirà, potrai decidere cosa impostare fra varie combinazioni ed aspetti visivi.
Essi vanno ad incidere sulla qualità grafica del sistema operativo (a livello di GUI, per intendersi).

Se non riesci a velocizzare il tuo PC Windows 10 in nessun modo, o se non sapessi cosa modificare, ti consiglio di selezionare l’opzione Regola in modo da ottenere le prestazioni migliori e di confermare la scelta selezionando Applica.
Ricordati però che, in questo modo, tutti i meravigliosi effetti visivi di Windows 10 verranno meno.

Pulizia del disco

Dopo anni di utilizzo, è normale che all’interno del tuo disco fisso si siano accumulati tantissimi dati obsoleti.
Questi possono influenzare negativamente le prestazioni di Windows 10 e, almeno mensilmente, sarebbe meglio rimuoverli.

Per fare ciò, apri l’Esplora file del sistema operativo e fai clic con il tasto destro del mouse sul disco fisso su cui è installato Windows.
Qui, premi su Proprietà e scegli Pulizia disco.
Ora, devi selezionare i file che vuoi eliminare.
Le scelte a tua disposizione sono tutte sicure, e non perderai nulla d’importante eliminando i file.




Se vuoi effettuare una pulizia più approfondita, invece, premi su Pulizia file di sistema, in modo da poter eliminare anche i file residui delle installazioni di Windows.
Ricordati però che, così facendo, se riscontrassi problemi, non potresti più ripristinare il PC a una versione precedente.
Cerca quindi di fare un backup di Windows 10 prima di procedere.

Utility per ottimizzare Windows 10

Soprattutto qualche anno fa, era davvero molto utile utilizzare dei programmi per ottimizzare Windows 10.
Con il passare del tempo, queste soluzioni sono diventate meno utilizzate dagli utenti, poiché Windows 10 dispone già di strumenti di pulizia proprietari tra le app predefinite.
Ciò non toglie, però, che ci siano ancora delle ottime applicazioni per eseguire questa pratica.

Il loro scopo, è principalmente quello di andare a velocizzare Windows 10 in maniera automatica e indiretta, eliminando i file spazzatura, i file di cache, e migliorando le impostazioni di sistema.

Se sei curioso di provare queste alternative, ti consiglio di installare Ccleaner, una delle alternative più semplici da utilizzare in questo campo.




Velocizzare Windows 10 dopo aggiornamento

Dopo l’aggiornamento di Windows 10, molti utenti si trovano difficoltà nel raggiungere le stesse prestazioni che avevano in precedenza.
Questo è dovuto all’accumularsi progressivo dei file ridondanti che, come ti ho mostrato poco fa, avviene senza che tu possa farci nulla.

Per velocizzare Windows 10 dopo l’update, quindi, nella maggior parte dei casi, basterà pulire il disco fisso o eseguire la deframmentazione.
Ricordati però di creare un punto di ripristino, da cui poter ripartire in caso si presentassero problemi.

Velocizzare Windows 10 con SSD

Gli SSD hanno notevolmente rivoluzionato il mercato dei PC.
Queste memorie a stato solido, infatti, hanno velocità di scrittura e lettura dei dati nettamente superiori rispetto agli hard disk tradizionali.

Se ancora non sei passato a questa periferica, dunque, ti consiglio di pensarci bene, anche perché, i prezzi sono notevolmente più bassi rispetto al passato.
Peraltro, effettuare l’upgrade è veramente un gioco da ragazzi, come ti ho mostrato anche nella mia guida dedicata a come clonare hard disk su SSD.




I benefici che si possono ottenere installando un SSD sono davvero tanti.
Ecco i più importanti:

  • Avvio di Windows 10 più rapido;
  • Velocità di programmi, giochi e applicativi Windows 10 maggiore;
  • Miglioramento della velocità nel multitasking;
  • Maggiore velocità nel caricamento dei file e nell’apertura delle cartelle.

Stai pensando seriamente di “fare il grande salto”?
Allora, di seguito, ti suggerisco un SSD di tipo SATA economico e veloce, che potrebbero fare al caso tuo.

Offerta

IMMAGINE QUI 1

Samsung Memorie MZ-76E500 860 EVO SSD Interno da 500 GB, SATA, 2.5″

Vedi offerta su Amazon

Velocizzare Windows 10 con poca RAM

Avere un PC con poca RAM non è mai un piacere, soprattutto se lo si usa quotidianamente, magari per lavoro.
In questo caso, ci sono ben poche cose che si possono fare per arginare il problema, visto che il limite è correlato alla parte hardware.
Tralasciando l’ovvio upgrade della RAM, potresti cambiare i software che utilizzi normalmente, che potrebbero essere pesanti per il tuo computer.

Se navighi spesso in rete, ad esempio, potresti provare a utilizzare un browser diverso da Chrome che, sebbene sia uno dei migliori, su alcuni PC datati potrebbe risultare lento.
Le alternative ad esso, potrebbero essere Opera Browser oppure Firefox.




Inoltre, se ancora non lo avessi fatto, potresti agire sui servizi e sulle applicazioni che si aprono automaticamente all’avvio del sistema operativo.
Queste, infatti, vanno a occupare immediatamente una certa quantità di RAM, e non fanno altro che peggiorare le prestazioni.
Leggi l’approfondimento sulla verifica dei servizi attivi che trovi qualche paragrafo più su.

Come ultima spiaggia poi, se proprio non volessi cambiare il tuo PC, non ti rimane che abbandonare Windows 10 e provare una delle tante distribuzioni Linux.
Ce ne sono alcune, appunto, che potrebbero “calzare a pennello” in questa situazione.
Leggi la guida alle migliori distro Linux per capire di cosa sto parlando.

Velocizzare Windows 10 su PC vecchi

Tutte le metodiche che ti ho appena descritto possono essere utilizzate per velocizzare i PC vecchi con Windows 10.
Tieni conto, però, dell’obsolescenza:
dopo circa cinque anni, soprattutto se il PC è di fascia media o bassa, i margini di miglioramento della velocità di calcolo sono davvero esigui.

Se non vuoi proprio comprare un nuovo PC, dovrai rassegnarti a ottenere delle prestazioni non sempre all’altezza delle aspettative.
Invece, nel caso in cui avessi margine per un nuovo acquisto, ti consiglio di dare un’occhiata al modello proposto di seguito.




Offerta

IMMAGINE QUI 2

Megaport PC-Gaming AMD Ryzen 5 2600 • Windows 10 • GeForce GTX1050Ti 4GB • 1000GB HDD • 16GB RAM • pc da gaming • pc fisso • pc desktop • pc gaming assemblato gaming desktop computer gaming

Vedi offerta su Amazon

Tool per misurare le prestazioni di Windows 10

Hai applicato tutti i consigli che ti ho dato fino a questo momento e adesso vuoi capire quali sono le reali prestazioni del tuo PC?
Bene, perché ho un paio di suggerimenti perfetti per l’occasione.

Di seguito, ti suggerisco due software per testare la potenza di calcolo (potenza computazionale) del tuo PC W10:

  • UserBenchmark – questo è in assoluto il software più leggero e semplice da utilizzare.
    Una volta scaricato da questo indirizzo e installato, ti basterà avviare lo strumento per ottenere, in pochi minuti, un’analisi abbastanza precisa circa le prestazioni del tuo PC Windows 10, con tanto di confronto con i dati degli stessi componenti hardware testati dagli altri utenti;
  • Geekbench – questo celebre programma per il benchmark consente di testare approfonditamente tutte le componenti del PC, e non si limita solo al processore.
    Può essere scaricato gratuitamente da questa pagina.

Usando questi tool prima e dopo aver messo in pratica i consigli che ti ho appena dato per velocizzare Windows 10, avrai modo di analizzare i miglioramenti ottenuti circa le prestazioni generali.
Inoltre, potrai capire se il tuo PC è idoneo per eseguire determinate attività di calcolo.

velocizzare lavvio di windows ritardandone lavvio dei programmi




velocizzare lavvio di windows ritardandone lavvio dei programmi

Il tuo computer preistorico incomincia a mostrare i segni del tempo e il principale problema riscontrato riguarda una notevole lentezza che si può notare nel suo avvio.
Purtroppo è normale e le cause possono essere diverse.
In primo luogo devi sapere che la maggior parte dei programmi che installi sul tuo computer hanno delle funzionalità e dei servizi intrinsechi che fanno sì che questi si avvino in automatico all’accessione del computer.
Si tratta di una funzionalità che, in linea teorica, è pensata per un avvio più rapido del software stesso.
Il rovescio della medaglia?
Sui computer di vecchia data questo può causare rallentamenti.

Ora che hai compreso meglio alcune delle caratteristiche principali del tuo computer, immagino che tu voglia sapere come velocizzarlo all’avvio, in modo tale da rimandare ancora di qualche anno l’acquisto di un nuovo dispositivo tecnologico.
Bene, se le cose stanno così allora sappi che sono assolutamente in grado di aiutarti:
posso spiegarti cosa fare per disattivare i programmi che si avviano in automatico e come eseguire altre procedure di ottimizzazione del computer.

Prima di cominciare mi preme sottolineare una cosa:
non aspettarti miracoli, specialmente in caso di un computer particolarmente datato! Ad ogni modo ciò non significa che tu non possa fare niente di concreto per velocizzare il tuo computer all’avvio:
seguendo i miei consigli potrai eseguire alcune ottimizzazioni ma, in alcuni casi, la sostituzione del computer o dei componenti hardware è ciò che dà maggiori risultati.
Fatta quest’importante e necessaria premessa direi che possiamo iniziare; buona lettura e buon “lavoro.”

Indice:

  • Disabilita i programmi in avvio automatico
  • Effettua la deframmentazione
  • Ottimizza il sistema operativo
  • Aggiorna i componenti hardware

Disabilita i programmi in avvio automatico

IMMAGINE QUI 1




Per velocizzare il computer all’avvio la prima soluzione che voglio fornirti è quella di disabilitare i programmi non necessari che hanno una funzionalità di avvio automatico.
Eseguire questa specifica operazione può servire in caso in cui tu abbia installato dei software che occupano molte risorse del tuo computer rallentandolo quindi nel suo processo di accensione.

Questa procedura può essere effettuata su computer Windows ma anche su computer Mac anche se, nell’ultimo caso, bisogna considerare che i computer dotati del sistema operativo Apple presentano maggiori ottimizzazioni predefinite e quindi richiedono meno manutenzione in questi termini.

Ad ogni modo, se vuoi disabilitare programmi in avvio automatico e stai utilizzando un computer Windows segui le istruzioni che ti fornirò nelle righe che seguono.

Se il tuo computer Windows è aggiornato all’ultima versione del sistema operativo, Windows 10, allora per prima cosa devi avviare il Task Manager di Windows ovvero il pannello chiamato anche Gestione attività.




Per effettuare quest’operazione puoi premere la combinazione di tasti CTRL+Maiusc+Esc o CTRL+Shift+Esc dalla tastiera del tuo computer oppure puoi fare clic con il tasto destro del mouse sulla barra delle applicazioni di Windows e, dal menu a tendina che vedrai a schermo, fare clic sulla dicitura Gestione attività.

Una volta che avrai avviato il pannello del Task Manager di Windows dovrai fare clic sulla scheda chiamata Avvio in modo tale da visualizzare l’elenco di tutti i programmi che si avviano all’esecuzione del computer.

Per valutare quali sono i programmi che hanno un maggiore impatto sull’avvio del tuo computer e che quindi potrebbero essere responsabili di un rallentamento, fai clic sulla scheda Impatto di avvio in modo tale da ordinare l’elenco dei programmi e visualizzare così a colpo d’occhio quelli che hanno un impatto di avvio più elevato.

Una volta che avrai individuato i programmi che si avviano in automatico potrai disabilitarli facendo clic con il tasto destro del mouse su di essi e poi facendo clic sulla dicitura Disabilita.




Il mio consiglio è quello di disabilitare la maggior parte dei programmi che si avviano in automatico ad eccezione di quelli che sono relativi alla sicurezza del tuo computer come per esempio l’antivirus e il firewall.

Ad ogni modo tieni sempre presente che, in caso di dubbi, puoi fare una ricerca su Google in modo tale da capire l’utilità di un software.
Inoltre, nel caso in cui tu avessi erroneamente hai disabilitato un programma essenziale puoi risolvere e riabilitarlo in qualsiasi momento.

Attraverso la sezione avvio del Task Manager fai quindi clic con il tasto destro del mouse su un programma disabilitato e poi premi sul pulsante Abilita per riattivarlo.

Utilizzando il Task Manager puoi anche recarti anche nella sezione Servizi:
tramite questa sezione puoi arrestare alcuni servizi aggiuntivi non necessari.




Si tratta però di una procedura più “dedicata” e più adatta agli utenti esperti.
Di conseguenza, prima di effettuare l’arresto di un servizio facendo clic con il tasto destro del mouse su di esso e premendo sul pulsante Arresta, fai una ricerca approfondita su Google in modo tale da capire il funzionamento del servizio che vorresti disattivare.

Su computer Mac, invece, è possibile gestire i programmi che si avviano in automatico facendo clic su Preferenze di sistema, applicazione che presenta il simbolo di un ingranaggio ed è situata nella barra Dock.

Fai poi clic sull’icona utenti e gruppi che vedrai a schermo e poi seleziona il tuo nome utente che puoi vedere nella barra laterale di sinistra.

Accedi poi alla scheda Elementi login in modo tale che potrai visualizzare la lista di tutti i programmi che si avviano in automatico quando accendi il tuo computer Mac.




Tramite questa sezione puoi rimuovere un programma superfluo dall’avvio automatico cliccando sulla sua icona e poi sul pulsante [-] che è situato in basso.

Mi raccomando, prima di rimuovere un programma dall’avvio automatico del tuo computer Mac effettua sempre una ricerca su Google per capire il reale funzionamento del software in questione.

In caso di errori puoi facilmente tornare sui tuoi passi e aggiungere un programma precedentemente rimosso dall’avvio automatico:
sempre dalla sezione Elementi login che ti ho indicato ti basterà premere sul pulsante [+] situato in basso in modo tale da individuare il programma tramite la cartella Applicazioni di macOS.

Effettua la deframmentazione

IMMAGINE QUI 2




Una procedura molto importante da effettuare per risolvere i problemi di un computer lento e per fare quindi in modo che il computer si velocizzi all’avvio è relativa alla deframmentazione.

Si tratta di una procedura da non sottovalutare che va però effettuata soltanto sui computer dotati di hard disk con disco magnetico mentre non va effettuata su computer dotati di SSD in quanto questi dispositivi non richiedono alcuna procedura di deframmentazione.

Inoltre la deframmentazione non è necessaria sui computer Mac in quanto questi risultano già ottimizzati e sono comunque meno soggetti alla deframmentazione dei dati grazie alle connotazioni intrinseche del sistema operativo Apple.

Tieni inoltre presente che la procedura di deframmentazione non è in grado di fare miracoli ma che comunque può essere valida per l’ottimizzazione dei tempi di accensione.




Per effettuare la deframmentazione del tuo computer puoi scegliere per prima cosa se utilizzare un programma predefinito già presente sul tuo computer Windows.

Per fare ciò devi per prima cosa fare clic sulla barra di ricerca di Cortana oppure sull’icona con il simbolo di una lente d’ingrandimento (Cerca).
Digita poi deframmenta e ottimizza unità nel campo di testo che vedrai a schermo e fai clic sul risultato corrispondente al termine della ricerca.

In questo modo si avvierà lo strumento di deframmentazione predefinito presente sul tuo computer Windows e potrai per prima cosa effettuare un’analisi per vedere se vi sono dei dati che vanno dei frammentati:
fai quindi clic sul pulsante Analizza e poi una volta che l’analisi sarà completata fai clic sul pulsante Ottimizza per avviare la deframmentazione dell’Hard Disk.

Nel caso in cui volessi avviare una deframmentazione periodica e fare in modo che questa avvenga in automatico fai clic sul pulsante Modifica impostazioni che vedrai a schermo e poi apponi il segno di spunta in corrispondenza della dicitura Esegui in base a una pianificazione.




Inoltre potrai scegliere di impostare un periodo di tempo predefinito relativo alla procedura di deframmentazione:
puoi quindi scegliere se vuoi che la deframmentazione venga automaticamente eseguita Ogni giornoOgni settimana oppure Ogni mese.
Per confermare la scelta fai clic sul pulsante Ok.

Lo strumento di deframmentazione predefinito del tuo computer Windows è soltanto uno tra i software in grado di effettuare una deframmentazione del computer; se lo desideri puoi approfondire l’argomento leggendo la mia guida intitolata come deframmentare il PC nella quale ti ho parlato di come eseguire la deframmentazione utilizzando software di terze parti.

Ottimizza il sistema operativo

IMMAGINE QUI 3

Se vuoi fare in modo che il tuo computer sia più veloce durante la sua accensione devi evitare il più possibile l’installazione di software legati all’ottimizzazione; può sembrare un controsenso ma non tutti i programmi di ottimizzazione sono in grado di svolgere il loro lavoro senza appesantire il tuo computer.




Di conseguenza se vuoi ottimizzare il tuo computer puoi rivolgerti ad alcuni pochi ma buoni e fidati software e utilizzare questi per eseguire alcune specifiche procedure di ottimizzazione che riguardano l’avvio.

Tra i programmi ti consiglio di utilizzare per svolgere alcune operazioni di ottimizzazione senza che queste intacchino le prestazioni del tuo computer vi è il noto software chiamato CCleaner.

Si tratta di un programma di cui ti ho parlato in maniera approfondita in una mia guida dedicata all’ottimizzazione del computer per quanto riguarda la dicitura che ti permette di liberare spazio su disco.

In questo caso però puoi avvalerti dello strumento Pulizia di CCleaner per eliminare i dati temporanei più vecchi che sono stati generati dal tuo computer nella cartella Prefetch.
Si tratta di una procedura secondaria che comunque può risultare utile per velocizzare il computer all’avvio.




Per effettuare questa procedura dovrai quindi aver precedentemente installato scaricato il software CCleaner e poi dovrai clic sulla sezione Pulizia che è situato barra di sinistra.

Dopodiché scorri la lista delle voci che vedrai a schermo e apponi il segno di spunta in corrispondenza della dicitura Vecchi dati prefetch che potrai vedere in corrispondenza della sezione Avanzate.

Per avviare la pulizia del tuo computer dovrai premere sul pulsante Analizza e poi su Avvia pulizia.

Aggiorna i componenti hardware

IMMAGINE QUI 4




Hai seguito correttamente tutte le procedure che ti ho indicato nel corso di questo tutorial ma noti dei miglioramenti significativi nel tuo computer?
Se le cose stanno così è possibile che tu debba optare per la soluzione più drastica ma anche quella più efficace ovvero la sostituzione dei componenti hardware del tuo computer.

Nello specifico, per quanto riguarda la possibilità di velocizzare il computer all’avvio, il mio consiglio è quello di sostituire il tuo hard disk con un SSD.

A questo proposito, se hai bisogno di maggiori spiegazioni a riguardo e vuoi un consiglio su quale SSD acquistare, allora leggi la mia guida nella quale ti parlo di quelli che sono le migliori unità a stato solido.

vedere e sentire i film e i video che non si vedono o non si sentono su windows




vedere e sentire i film e i video che non si vedono o non si sentono su windows

Non si vede nulla! Anzi, inizia a sentirsi l’audio, ma continua a non vedersi nulla.
Parlo dei film che ti ha appena passato il tuo amico Emanuele:
hai provato a riprodurli con Windows Media Player e l’altro player video installato sul tuo PC, quelli con cui hai sempre guardato senza problemi i tuoi filmati, ma questi si ostinano a non voler funzionare! Brutta situazione, lo so.
Fortuna però che a tutto, o quasi, vi è rimedio.
Mi chiedi quale?
Beh, che domande:
basta ripristinare i video danneggiati.
Se la cosa ti interessa, posso spiegarti come riuscirci, sia su Windows che su Mac, con questa mia guida.

La risoluzione al tuo problema è piuttosto semplice:
quasi tutti i film e i video sono compressi per occupare poco spazio attraverso i cosiddetti codec.
Senza troppi tecnicismi, se il codec con cui è stato compresso il video non è installato sul tuo computer, non è possibile vederlo e sentirlo. Come facilmente deducibile, basta dunque installare il codec che manca per riprodurre senza problemi il video che non si vede e non si sente.
Volendo, è anche possibile evitare l’istallazione di tali risorse ricorrendo all’uso di player video (ed audio) che integrano i codec mancanti “di serie” e che dunque consentono di riprodurre praticamente qualsiasi cosa.

In altri casi ancora, invece, le difficoltà riscontrate possono essere riconducibili a problematiche legate solo ed esclusivamente al file video di riferimento che risulta essere corrotto.
In queste circostanze, è possibile provare ad usare degli appositi programmi in grado di far fronte alla cosa.
Insomma, come puoi notare tu stesso le ragioni in base alle quali un video può dare problemi di riproduzione sono tra le più disparate ma la problematica può essere arginata senza particolari peripezie.
Per saperne di più continua pure a leggere, trovi spiegato tutto nelle righe successive.
Buona lettura e… buon “lavoro”.

Indice

  • Codec per ripristinare i video danneggiati
    • K-Lite Codec Pack (Windows)
    • Flip4Mac (Mac)
  • Player per riprodurre i video danneggiati
    • VLC (Windows/Mac)
    • GOM Player (Windows)
  • Programmi per ripristinare i video danneggiati
    • Stellar Phoenix Video Repair (Windows/Mac)
    • Digital Video Repair (Windows)

Codec per ripristinare i video danneggiati

Vuoi ripristinare i video danneggiati in modo tale da poterteli “gustare” senza problemi con i tuoi player preferiti (es.
Windows Media Player su Windows oppure QuickTime su Mac)?
Allora scarica subito i codec utili allo scopo che trovi indicati qui di seguito e vedrai che in un battibaleno riuscirai a far fronte ala cosa.




K-Lite Codec Pack (Windows)

IMMAGINE QUI 1

Se stai utilizzando un PC con su installato Windows, puoi affidarti a K-Lite Codec Pack per reperire i codec mancati utili alla riproduzione dei tuoi file video.
Si tratta infatti di un programma del tutto gratuito che installa sul computer i codec più utilizzati per comprimere film e video. Dopo aver installato K-Lite Codec Pack, il 99% dei film e dei video che i tuoi amici ti passeranno o che andrai a scaricare da Internet potranno dunque essere riprodotti senza alcun problema mediante qualsiasi player multimediale impiegato sul computer.

Per effettuare il download, visita in primo luogo la pagina Web dedicata dopodiché fai clic sul pulsante Download posto in alto a destra e, nella pagina che si apre, clicca sul collegamento Download K-Lite Codec Pack 14.1 FULL.

Al termine dello scaricamento, chiudi il player video con cui stavi provando a riprodurre il tuoi filmati ed avvia il file eseguibile appena ottenuto in modo tale da procedere con l’installazione di K-Lite Codec Pack.
La procedura è molto semplice:
clicca su Si, premi sul pulsante Next per cinque volte consecutive, poi su Accept, su Install ed infine su Finish per terminare il processo di installazione.
Non ti resta quindi che prendere i pop-corn e goderti il film (che a questo punto risulterà visibile senza problemi) avviandone la riproduzione così come fai di consueto.




Flip4Mac (Mac)

IMMAGINE QUI 2

Stai usando un Mac e non riesci a riprodurre in nessun modo un dato file video?
Molto probabilmente è perché utilizza dei codec caratteristici del versante Windows.
Per risolvere facilmente la cosa puoi affidarti a Flip4Mac.
Si tratta di un plugin che consente di visualizzare i file video in formato WMV usando QuickTime.
Non è gratis (costa circa 10 dollari circa) ma se pensi possa esserti d’aiuto sono sicuramente soldi ben spesi.

Puoi acquistarlo e scaricarlo direttamente dal sito Internet della software house.
Per quel che concerne l’installazione, apri il file ottenuto e segui la semplice procedura guidata proposta su schermo.

Player per ripristinare i video danneggiati

Se non vuoi o non puoi installare dei codec video appositi sul tuo computer, sono ben felice di comunicarti che non per questo devi darti per vinto.
Puoi sempre riuscire a ripristinare i video danneggiati ricorrendo all’uso di un player che integra di serie tutto ciò di cui ha bisogno, senza dover effettuare ulteriori installazioni.
Trovi quelli che a parer mio rappresentato i migliori della categoria proprio qui di seguito.




VLC (Windows/Mac)

IMMAGINE QUI 3

Tra le risorse appartenenti alla categoria in oggetto a mio avviso meritevoli di essere utilizzate per ripristinare la normale visualizzazione dei video che sembrano essere danneggiati vi è VLC Media Player (altrimenti conosciuto come VideoLAN).
Si tratta di un media player molto noto ed apprezzato che consente di riprodurre tutti i principali formati di file multimediali (non solo video ma anche audio) senza il minimo problema e che, come anticipato, non richiede l’installazione di codec esterni.
Funziona sia su Windows che su Mac (oltre che su Linux e device mobile), è facilissimo da usare e per di più è gratis.

Per installarlo sul tuo computer, provvedi in primo luogo a collegarti al sito Internet del programma e clicca sul pulsante Scarica VLC.
A download completato apri il file eseguibile ottenuto e, nella finestra che si apre, fai clic prima su  e poi su OK.
Clicca quindi sul pulsante Avanti per tre volte consecutive e concludi il setup pigiando prima su Installa e poi su Fine.
Avvia poi il software mediante la sua icona che è stata aggiunta al desktop.

Se invece stai usando un Mac, dopo aver effettuato il download di VLC apri il pacchetto .dmg ottenuto e trascina l’icona del programma nella cartella Applicazioni di  macOS.
Successivamente fai clic destro sull’icona del programma (sempre nella cartella Applicazioni di macOS) e seleziona Apri per due volte consecutive in modo tale da avviarlo andando però ad aggirare le limitazioni di Apple imposte nei confronti degli sviluppatori non autorizzati.




Una volta visualizzata la finestra di VLC sullo schermo, trascina al suo interno il file video che non riuscivi a riprodurre e vedrai che potrai finalmente guardarlo senza problemi.
Per gestirne la riproduzione (play, pausa, stop, volume ecc.) ti basta usare i pulsanti appositi che trovi nella parte in basso della finestra.

GOM Player (Windows)

IMMAGINE QUI 4

VLC non è stato di tuo gradimento e cerchi uno strumento alternativo per il tuo PC?
Allora il consiglio che mi sento di darti è quello di affidarti a GOM Player.
Si tratta di un player video (ed audio) gratuito, abbastanza leggero, veloce e di semplice impiego.
Similmente a VLC, integra la quasi totalità dei codec più importanti motivo per cui consente di riprodurre senza problemi qualsiasi formato di file video (oltre che audio).
È disponibile solo per i computer basati sui sistemi operativi di casa Microsoft (oltre che per dispositivi mobili).

Per scaricarlo sul tuo computer, collegati al sito Internet del programma e clicca sul pulsante PC GOM Player Free Download che sta in alto.
A scaricamento ultimato, apri il file eseguibile ottenuto, clicca su Si e poi su OK per confermare l’uso della lingua italiana.
Clicca quindi su Avanti, su Accetto e poi ancora su Avanti per due volte di fila.
Declina infine l’invito ad installare eventuali programmi extra (es.
GOM Audio) cliccando sul pulsante Decline o su quello Cancel.




Ad installazione completata, avvia il player mediante la sua icona che è stata aggiunta al desktop, trascina all’interno della finestra del programma il filmato che prima non riuscivi a visualizzare e vedrai che la riproduzione dello stesso verrà immediatamente avviata.
Per gestirla, puoi avvalerti dei pulsanti che trovi nella parte in basso della finestra (play, pausa, stop, volume ecc.).

Programmi per ripristinare i video danneggiati

Se poi l’utilizzo di codec ad hoc oppure quello di player multimediali in grado di “digerire” praticamente qualsiasi formato video non restituisce i risultati sperati, molto probabilmente la cosa è riconducibile al fatto che il file video di riferimento risulta essere danneggiato nel vero e proprio senso del termine.
E allora?
Come risolvere?
Semplice, anzi di più:
usando dei programmi in grado di “riparare” tali file.
Vediamo subito quali e come usarli.

Stellar Phoenix Video Repair (Windows/Mac)

IMMAGINE QUI 5

La prima risorsa utile allo scopo che voglio invitarti a provare è Stellar Phoenix Video Repair.
Trattasi di un programma a pagamento (ma fruibile in versione trial a costo zero, quella che ho impiegato io per redigere questo passo) funzionante sia su Windows che su Mac grazie al quale è possibile riparare i file video corrotti ripristinandone immagini e suoni.
Supporta i formati WMV, ASF, MOV, MP4, M4V, 3G2, 3GP, F4Vo, MP4, MOV, M4V, M4A e F4V e consente inoltre di agire su più elementi in contemporanea.




Per scaricarlo subito sul tuo computer, collegati alla relativa pagina di download e clicca sul pulsante Try it Free dopodiché attendi qualche istante affinché la procedura venga avviata e completata.

Successivamente apri il file eseguibile ottenuto, clicca su Si, pigia sul bottone Next, seleziona la voce I accept the agreement e premi ancora su Next per quattro volte consecutive.
Per concludere, premi su Install, su Finish e su Si.

Se stai usando un Mac, apri il pacchetto in formato .dmg ottenuto e trascina l’icona dell’applicazione che trovi nella finestra del Finder che si apre nella cartella Applicazioni di macOS dopodiché facci clic destro e premi su Apri per due volte di fila in modo tale da avviare il programma andando ad aggirare le limitazioni imposte da Apple nei confronti degli sviluppatori non autorizzati.

A questo punto, a prescindere dal sistema operativo in uso, clicca sul pulsante Add File al centro della finestra del programma e seleziona “a mano” il file video relativamente al quale vuoi intervenire.
Clicca poi sul pulsante Repair in fondo a destra così da dare il via al processo di riparazione.




A procedura ultimata, vedrai apparire un avviso su schermo indicante la cosa.
Tu clicca su Ok e se il filmato che prima non era visibile è stato recuperato potrai salvarne una copia “funzionante” sul tuo computer selezionando la relativa casella e cliccando sul bottone Save repaired Files in basso a destra.

Se invece il file video era particolarmente danneggiato e dunque non è stato ancora possibile recuperarlo, dovrai fare clic sul collegamento Advance Repair posto in corrispondenza del nome del file in elenco e dovrai poi seguire la procedura guidata proposta per effettuare un ulteriore tentativo di riparazione.

Digital Video Repair (Windows)

IMMAGINE QUI 6

Se possiedi un PC Windows, in alternativa al programma di cui sopra puoi affidarti a Digital Video Repair.
È gratuito e consente di intervenire solo sui video in formato MP4, MOV e AVI che sono stati danneggiati da virus o corrotti da errori e/o crash del sistema.
È facilissimo da usare e l’operazione ha quasi sempre una buona riuscita.
L’unica cosa di cui è bene tener presente è che propone l’installazione di RelevantKnowledge, un adware di una società che conduce indagini sul Web.
Per evitarlo, è sufficiente declinare l’invito alla sua “aggiunta” in fase di setup.




Per servirtene, collegati innanzitutto alla pagina di download del software e seleziona il collegamento Download che sta in fondo a destra.
A scaricamento ultimato, apri il file eseguibile ottenuto, clicca su Si e su Next.
Seleziona la voce I accept the agreement e clicca ancora su Next per tre volte.
Spunta l’opzione Decline (in modo tale da evitare l’installazione del summenzionato RelevantKnowledge), premi su Next, su Install e porta a termine il setup compilando il rapido questionario che ti viene proposto, pigiando su Next e su Finish.

Avvia poi Digital Video Repair cliccando sulla sua icona che è stata aggiunta al menu Start ed una volta visualizzata la finestra del programma sul desktop, premi sul pulsante Input File e seleziona il file video di riferimento.
Clicca quindi sul pulsante Check & Repair! ed attendi che il software analizzi il filmato e ne effettui la riparazione.

A procedura completata, troverai una copia del file video riparato nella stessa posizione del file d’origine ma contrassegnato della dicitura (copy) nel nome.
Più facile di così?

trasformare windows xp in windows vista




trasformare windows xp in windows vista

Non so quante volte te l’ho detto:
Windows XP è un sistema operativo ormai obsoleto, vecchio e pericoloso! Microsoft non lo aggiorna più da tempo e utilizzarlo significa esporre il proprio computer ad attacchi informatici di ogni genere:
un suicidio tecnologico in pratica.
Inoltre molti programmi non supportano più XP e non funzionano se non si aggiorna a una versione di Windows più recente.

Come dici?
Sei perfettamente a conoscenza di tutti questi problemi ma, usando un computer molto vecchio, accetti il rischio di convivere con un sistema come XP?
Come vuoi… ma almeno rendi un po’ più accattivante il desktop del tuo PC! Non so te, ma io sono sempre stato molto affascinato dalla grafica di Vista, il sistema che Microsoft ha rilasciato dopo XP (ormai anch’esso obsoleto, ma sempre bello da vedere!):
perché non trasformi il tuo desktop per farlo assomigliare a quello, molto più elegante, di Windows Vista?
Ti assicuro che si tratta davvero di un gioco da ragazzi:
non devi far altro che installare Vista Transformation Pack, un software gratuito che contiene al suo interno tutto il necessario per trasformare il look di Windows XP in quello di Windows Vista (icone, temi per il desktop, wallpaper, gadget per il desktop e così via).

Ti stuzzica come idea?
Bene, allora lascia che ti dia una mano a raggiungere il tuo obiettivo.
Prenditi cinque minuti di tempo libero, leggi con attenzione le indicazioni che sto per darti e scopri come trasformare Windows XP in Vista gratis seguendole passo dopo passo.
Resterai piacevolmente sorpreso dal risultato che riuscirai ad ottenere e dal look che il tuo desktop avrà dopo aver installato il Transformation Pack.
Buona lettura e, soprattutto, buon divertimento!

Indice

  • Informazioni preliminari
  • Operazioni preliminari:
    creazione di un punto di ripristino
  • Trasformare XP in Vista
  • Ripristinare il look di Windows XP

Informazioni preliminari

IMMAGINE QUI 1




Prima di spiegarti come trasformare Windows XP in Vista, ci tengo a fare delle precisazioni importanti:
il Vista Transformation Pack modifica dei file di sistema e aggiunge a XP delle applicazioni che servono a emulare alcune funzioni di Vista (es.
la barra laterale sul desktop o il menu Start con la ricerca incorporata).
Tutto questo porta a un aumento del lavoro svolto da RAM e CPU e, di conseguenza, a un potenziale rallentamento dei computer più datati.

Altra cosa da tenere in considerazione è che la modifica dei file di sistema potrebbe portare al mantenimento di qualche “residuo” di Vista (es.
le icone delle cartelle o qualche voce in inglese nel menu Start) anche in seguito alla disinstallazione del Vista Transformation Pack.

Insomma, procedi solo se sei realmente intenzionato a mantenere il look di Vista sul tuo PC, se non usi il tuo computer per lavoro e solo se hai un CD d’installazione di XP a portata di mano (in quanto potresti dover formattare XP in caso di problemi).
Io non mi assumo alcuna responsabilità circa eventuali problemi o rallentamenti del computer dovuti all’installazione del Vista Transformation Pack, intesi?
Se per te è tutto chiaro, direi di procedere.

Operazioni preliminari:
creazione di un punto di ripristino

IMMAGINE QUI 2




Come ampiamente sottolineato in precedenza, Vista Transformation Pack modifica alcuni file di sistema.
Prima di installarlo sul tuo PC, dunque, provvedi a creare un punto di ripristino che ti aiuterà, in caso di bisogno, a riportare XP allo stato in cui era prima dell’installazione del programma.

Per creare un punto di ripristino su Windows XP, clicca sul pulsante Start collocato nell’angolo in basso a sinistra dello schermo e seleziona le voci Tutti i programmi > Accessori > Utilità di sistema > Ripristino configurazione di sistema dal menu che si apre.

Nella finestra che viene visualizzata sullo schermo, metti il segno di spunta accanto alla voce Crea un punto di ripristino, dopodiché pigia sul pulsante Avanti, digita il nome che vuoi assegnare al punto di ripristino nell’apposito campo di testo e fai clic prima sul pulsante Crea e poi su Chiudi per terminare la procedura.

Trasformare XP in Vista

IMMAGINE QUI 3




Adesso puoi passare all’azione e trasformare Windows XP in Vista usando Vista Transformation Pack.
Il primo passo che devi compiere è scaricare il programma sul tuo PC:
collegati, quindi, a questa pagina del sito Computer Bild e clicca prima sul pulsante Fenster schließen (se necessario) e poi su Download e Download starten.

A download completato, apri il pacchetto zip che contiene Vista Transformation Pack, estraine il contenuto in una cartella di tua scelta e avvia l’eseguibile Vista Transformation Pack 9.0.1.exe.
Nella finestra che viene visualizzata sullo schermo, togli il segno di spunta dalla voce Set Windows X’s Live as default home page (per evitare di cambiare l’home page del tuo browser) e clicca sul pulsante Next.

IMMAGINE QUI 4

Apponi, dunque, il segno di spunta accanto alla voce I accept the terms in the license agreement per accettare le condizioni d’uso di Vista Transformation Pack e clicca sul pulsante Next per due volte consecutive.




A questo punto, assicurati che ci sia selezionata l’opzione Install Vista Transformation Pack into the Windows OS (per preservarti la possibilità di ripristinare i file di sistema di XP in caso di rimozione del programma) e clicca su Next, dopodiché indica se utilizzi uno schermo 4:3 (opzione Normal screen) o un monitor 16:9 (opzione Wide screen), lascia l’impostazione relativa ai DPI sul valore predefinito e pigia ancora una volta su Next.

IMMAGINE QUI 5

Nella finestra successiva, seleziona la voce Express mode, clicca sul pulsante Next, seleziona tutte le opzioni eccetto Hide shutdown/logoff buttons text for slim buttons (a meno che tu non voglia nascondere i testi dei pulsanti di spegnimento nel menu Start) e vai ancora avanti cliccando su Next.

Ora devi scegliere quali personalizzazioni applicare al desktop e quali programmi aggiuntivi installare per replicare il look di Vista su XP, tenendo conto del fatto che ogni programma aggiuntivo comporta un consumo di risorse in più.




  • Vistalize basic desktop theme components (cursors, sounds scheme, etc.), per usare cursori e suoni di Vista.
  • Use TrueTransparency to emulate Aero glass border, per avere le finestre con bordi trasparenti.
    Richiede un processore da almeno 2.0 GHz e almeno 512MB di RAM.
  • Use ViOrb to fill visual style’s missing parts of start orb, per visualizzare il pulsante Start rotondo (richiede almeno 128MB di RAM).
  • Use large icon size (48 pixels) with larger spacing, per visualizzare le icone più grandi sul desktop.
  • Lclock, per avere l’orologio in stile Vista (richiede almeno 128MB di RAM).
  • Visual Tooltip, per avere le anteprime delle finestre al passaggio del mouse sui pulsanti della taskbar (richiede almeno 512MB di RAM e un processore da almeno 1.2GHz).
  • WinFlip, per avere il menu di selezione delle finestre in stile Vista (richiede almeno 512MB di RAM e un processore da almeno 1.6GHz).
  • Gavatx’s Rainbar, per avere la barra laterale sul desktop (richiede almeno 256MB di RAM e un processore da almeno 1.GHz).
  • ViStart, per avere il menu Start in stile Vista (richiede almeno 256MB di RAM e un processore da almeno 800MHz).
  • ViSplore, per avere l’Esplora Risorse in stile Vista (richiede almeno 512MB di RAM e un processore da almeno 1.6GHz).

Una volta selezionate tutte le opzioni di tuo interesse, clicca sul pulsante Next, poi su Transform e attendi che vengano copiati sul PC tutti i file del Transformation Pack.

IMMAGINE QUI 6

Al termine del setup, fai clic su Finish, poi su OK e il sistema si riavvierà.
Al nuovo avvio di Windows, dovresti notare già il cambiamento di look per la schermata di login, le icone e altri elementi del desktop (es.
la barra laterale).

Se lo sfondo del desktop e la barra delle applicazioni sono ancora in stile XP, fai così:
avvia il centro di controllo del Vista Transformation Pack facendo doppio clic sulla sua icona presente sul desktop (operazione necessaria solo se il programma non si è avviato già automaticamente), clicca sulla voce Vistalize user account, assicurati che ci sia il segno di spunta accanto alla voce Visual style e clicca sul pulsante Apply Vistalization.




Nella finestra che si apre, seleziona Windows Aero dal menu Finestre e pulsanti, clicca sul pulsante Applica ed entro qualche secondo avrai barra delle applicazioni e finestre in stile Vista.
In alternativa, se al tema Aero preferisci quello “classic” (che non simula l’effetto trasparente ai bordi delle finestre), seleziona la voce Windows Vista Basic dal menu a tendina Finestre e pulsanti anziché Windows Aero.

Per cambiare lo sfondo del desktop, invece, seleziona la scheda Desktop, seleziona lo sfondo di tuo interesse tra quelli disponibili (quello predefinito di Vista si chiama img24) e clicca su Applica per applicarlo.

IMMAGINE QUI 7

Missione compiuta! Adesso dovresti avere un PC in perfetto stile Windows Vista.
Dal menu Start (semi-trasparente e con un campo di ricerca al suo interno) alle icone del desktop, passando per il pannello di controllo e l’Esplora Risorse, tutto dovrebbe essere uguale all’elegante sistema lanciato da Microsoft nel 2007.




In caso di problemi, puoi provare a ripristinare l’installazione di alcuni file di sistema aprendo il centro di controllo di Vista Transformation Pack, cliccando sul pulsante Repair system files, mettendo il segno di spunta accanto alla voce Light processing (per ripristinare solo i file modificati di recente) o accanto alla voce Full processing (per ripristinare tutti i file) e pigiando sul bottone Perform repairing.

Ripristinare il look di Windows XP

IMMAGINE QUI 8

In caso di ripensamenti, se hai trovato Vista Transformation Pack troppo “pesante” o il look di Vista ti ha stancato dopo qualche giorno, puoi ripristinare il look di Windows XP disinstallando il programma dal tuo PC.

Apri, dunque, il centro di controllo del Vista Transformation Pack facendo doppio clic sulla sua icona presente sul desktop, pigia sul bottone Remove Vista Transformation Pack collocato in basso a destra, metti il segno di spunta accanto alla voce Backup system files e clicca prima su Perform uninstalling e poi su OK per riavviare il PC e completare la rimozione del Transformation Pack.




Al nuovo avvio di Windows, clicca sul pulsante OK per confermare l’utilizzo del tema per il desktop predefinito di XP e dovresti ritrovarti con il look classico del vecchio sistema Microsoft.
Qualora così non fosse e/o ci fossero ancora dei residui del Vista Transformation Pack sul PC (es.
qualche icona in stile Vista o la barra laterale del desktop), usa il punto di ripristino che hai creato all’inizio del tutorial.

Per ripristinare Windows usando il punto di ripristino che hai creato all’inizio della guida, clicca sul pulsante Start seleziona le voci Tutti i programmi > Accessori > Utilità di sistema > Ripristino configurazione di sistema dal menu che si apre.

Nella finestra che viene visualizzata sullo schermo, metti il segno di spunta accanto alla voce Ripristina uno stato precedente del computer, clicca su Avanti, seleziona il punto di ripristino di tuo interesse e clicca nuovamente su Avanti per utilizzarlo.
Il sistema si riavvierà ancora una volta e, al nuovo accesso a Windows, tutto dovrebbe essere tornato al suo posto.

temi windows




temi windows

Ormai sei affezionato a Windows 7.
Ti trovi talmente bene con questa versione del sistema operativo Microsoft che hai deciso di saltare a piè pari sia Windows 8 che Windows 8.1.
A dirla tutta, però, sei un po’ stufo del suo aspetto estetico.

Ti capisco.
Per quanto sia decisamente gradevole alla vista, alla lunga anche l’interfaccia Aero di Windows 7 può stancare.
Per fortuna, però, esistono dei bellissimi temi per il desktop che permettono di rimediare al problema in pochissimi click rivoluzionando l’aspetto di scrivania, finestre e barra delle applicazioni.

Se vuoi saperne di più e, soprattutto, vuoi scoprire come applicare i migliori temi Windows 7 sul tuo PC, continua a leggere.
Ci occuperemo prima dei temi ufficiali disponibili sul sito Internet di Microsoft e poi di quelli non ufficiali – più avanzati e particolari – che si possono trovare in giro per il Web.

Cominciamo dalle cose più semplici, ossia dai temi Windows 7 ufficiali che si possono scaricare dal sito di Microsoft.
Si tratta di pacchetti totalmente gratuiti composti da sfondi per il desktop e stili colorati per le finestre e la barra delle applicazioni.
Sono ispirati a varie tematiche:
luoghi del mondo, animali, natura, stagioni dell’anno, videogiochi e altro ancora.




Sfogliali tutti e, quando ne trovi uno che ti piace, clicca sul link Dettagli collocato sotto la sua anteprima per scoprire tutti i wallpaper che contiene.
Successivamente, fai click sul pulsante Scarica il tema e aspetta che il tema venga scaricato sul tuo computer.
Ad operazione completata, apri con un semplice doppio click il file con estensione .theme appena prelevato dal sito Microsoft e il look del sistema si trasformerà istantaneamente.

Per visualizzare tutti i temi installati sul tuo PC (ce ne sono alcuni inclusi “di serie” nel sistema operativo), clicca con il tasto destro del mouse in un punto qualsiasi del desktop in cui non sono presenti icone e seleziona la voce Personalizza dal menu che compare.
Nella finestra che si apre, clicca sull’immagine di anteprima del tema che vuoi utilizzare e questo entrerà subito in funzione.

IMMAGINE QUI 1

Se sei davvero stufo del solito look di Windows, non puoi far altro che rivolgerti ai temi Windows 7 non ufficiali, i quali, però, per essere applicati richiedono l’installazione di una piccola utility denominata UXTheme Multi-patcher.




Collegati dunque al sito ufficiale di UXTheme Multi-patcher e clicca sul link UXTheme Multi-Patcher 10.0 with Fixer per scaricare il software sul tuo computer.
A download completato apri, facendo doppio click su di esso, l’archivio uxpatcher.zip, ed avvia il programma UXTheme Multi-Patcher 10.0.exe contenuto al suo interno.

Nella finestra che si apre, elimina la spunta dalla voce Set Windows X’s Live as default home page per evitare che venga sostituita la pagina iniziale del browser e clicca prima sul pulsante Patch e poi su OK per completare il processo d’installazione.
Riavvia il computer per rendere effettive le modifiche.

IMMAGINE QUI 2

Ora puoi applicare temi Windows 7 non ufficiali sul tuo computer.
Il miglior sito dal quale puoi scaricarli è DevintART, ma prima di “avventurarti” da solo fra le sue pagine lascia che te ne segnali alcuni che ho trovato particolarmente interessanti.




  • +1 – un tema “dark” molto moderno.
    Annulla le trasparenze dell’interfaccia di Windows e la rende molto più minimal, con un leggero tocco di Metro UI (l’interfaccia della Start Screen di Windows 8).
  • Bello – un elegantissimo tema quasi totalmente bianco che accentua le trasparenze della barra delle applicazioni e delle finestre.
  • Static – un tema molto colorato, vagamente ispirato alla Metro UI, con finestre dark semi-trasparenti e colori accesi (verde, blu, rosso) per gli altri elementi dell’interfaccia.
  • Windows 8 VS – emula l’aspetto del desktop di Windows 8 rimuovendo gli angoli arrotondati delle finestre.
  • Maverick – un tema ispirato alla grafica di Ubuntu Linux.
  • Luna Port – l’interfaccia del buon vecchio Windows XP, con la barra delle applicazioni blu, fatta rivivere su Windows 7.
  • HUSH – un tema molto originale e dai tratti molto essenziali.
    Elimina le trasparenze in favore di un colore grigio uniforme che risulta molto elegante e riposante per gli occhi.
  • Longhorn Revealed – tema ispirato a Windows Longhorn, versione preliminare di Windows presentata da Microsoft nel 2006 (prima del lancio di Vista).
  • Mac OS X Lion Inspirat – emula il look di Mac OS X su Windows 7.

IMMAGINE QUI 3

Applicare i temi non ufficiali per Windows 7 non è facile quanto utilizzare quelli disponibili sul sito Internet di Microsoft, anche perché ognuno di essi può contenere un numero di file e cartelle variabili.

Innanzitutto, devi estrarli dall’archivio zip, 7z o rar che li contiene.
Dopodiché devi essere bravo a individuare i file giusti da copiare nella cartella dei temi di Windows.

  • Un file con estensione .theme (es.
    temadiprova.theme).
  • Una cartella avente il nome del tema situata nel medesimo percorso del file .theme (es.
    Tema di prova).

IMMAGINE QUI 4




Questi due elementi, come accennato prima, vanno copiati all’interno della cartella dei temi di Windows 7:
C:\Windows\Resources\Themes.
Ad operazione completata, devi fare doppio click sul file .theme (es.
temadiprova.theme) e il look di Windows si trasformerà nel giro di pochi secondi.

Una volta fatto questo lavoro, troverai tutti i temi non ufficiali installati sul tuo computer nel pannello Personalizza accessibile dal desktop di Windows e potrai passare da uno all’altro con un semplice click sulla loro immagine di anteprima.

temi per windows xp gratis da scaricare in italiano




temi per windows xp gratis da scaricare in italiano

OK, ti capisco.
Per il momento hai deciso di non passare a Windows 7 perché ti trovi bene con Windows XP, il tuo computer va veloce e tutti i programmi che ti interessano funzionano a meraviglia… ma almeno cerca di cambiare il look del tuo sistema operativo, sono quattro anni che è sempre lo stesso!

Se vuoi dire addio alla classica barra delle applicazioni blu e all’odioso sfondo con le colline, non devi far altro che procurarti uno dei tanti temi per Windows XP gratis da scaricare in Italiano che si trovano in giro per il Web.
Si installano facilmente e non appesantiscono il PC.
Se non sai dove reperirli, ti do io qualche dritta.

Innanzitutto, devi sapere che per applicare temi per Windows XP gratis al tuo sistema devi modificare un file di sistema denominato “uxtheme.dll”.
Ma non preoccuparti, nulla di difficile.
Per farlo, basta affidarsi al programma gratuito Uxtheme Multi-patcher e cliccare su un solo pulsante.

Per scaricare Uxtheme Multi-patcher sul tuo PC, collegati a questa pagina Web e clicca sulla voce Softpedia Mirror (US).
A scaricamento ultimato apri, facendo doppio click su di esso, l’archivio appena scaricato (uxpatcher.zip) e avvia il programma UXTheme Multi-Patcher 7.1.exe presente in esso.
Nella finestra che si apre, clicca sul pulsante Patch e riavvia il sistema per applicare le necessarie modifiche al file “uxtheme.dll”.




IMMAGINE QUI 1

Al nuovo accesso al sistema, sarai in grado di scaricare e applicare liberamente tutti i temi per Windows XP gratis che vorrai.
Eccoti dunque una bella selezione di temi che ti permetteranno di trasformare il look del tuo Windows XP in quello di un altro sistema operativo o di un sistema completamente originale e bellissimo da vedere!

Vista Perfection X4 – un tema praticamente perfetto ispirato a Windows Vista.

IMMAGINE QUI 2




Leopard X – per trasformare l’aspetto di XP in quello di Mac OS X Snow Leopard.

IMMAGINE QUI 3

OSX Tiger V – per trasformare l’aspetto di XP in quello di Mac OS X Tiger.

IMMAGINE QUI 4




Ubuntu XP – porta su Windows XP lo stile di Ubuntu Linux.

IMMAGINE QUI 5

DUO – un perfetto mix tra lo stile di Windows Vista e quello di Mac OS X.

IMMAGINE QUI 6




Clearlooks Gummy – un tema semplice ed elegante declinato in tantissime colorazioni.
È ispirato all’ambiente Gnome dei sistemi Linux.

IMMAGINE QUI 7

SlanXP 2.0 – un bellissimo tema nero elegante e minimale.

IMMAGINE QUI 8




Aurum – un altro tema “dark” davvero molto originale e bello da vedere.

IMMAGINE QUI 9

Delta VS – elegantissimo tema in argento e nero.

IMMAGINE QUI 10




Kupo XP – per chi ama gli stili minimali.
È disponibile in verde, blu, arancione, rosso e rosa.

IMMAGINE QUI 11

Per applicare i temi scaricati al tuo Windows XP, non devi far altro che aprire gli archivi scaricati ed estrarne il contenuto nella cartella C:WindowsResourcesThemes del tuo computer.
Apri quindi, facendo doppio click su di essi, i file con estensione msstyles estratti dagli archivi dei temi e clicca sul pulsante Applica della finestra che si apre per applicarli al desktop.

In alcuni casi, gli archivi dei temi non contengono dei file msstyles ma dei programmi.
Aprili tramite doppio click e segui le procedure guidate che ti vengono proposte per installarli nel sistema e applicarli.
In altri casi, oltre al tema, negli archivi scaricati troverai dei programmi aggiuntivi per abbellire il desktop.
Sta a te scegliere se usarli o meno seguendo le istruzioni di ciascun tema.




temi per windows personalizzare xp e vista con i temi grafici




temi per windows personalizzare xp e vista con i temi grafici

Non ne posso più dei soliti colori del mio PC Windows! Questa notte ho addirittura avuto un incubo.
Mi sono alzato per la paura e non sono più riuscito ad addormentarmi.
Grrrrrr! In fin dei conti, dopo tanto tempo passato ad usare sempre la stessa interfaccia grafica sul computer, la cosa mi sembra più che naturale.
Ci vorrebbe proprio una bella “svecchiata”.
Ma come?
Semplice (molto più di quel che possa sembrare):
andando a cambiare tema su Windows.
La cosa interesserebbe anche te e vorresti quindi scoprire come riuscirci?
Allora leggi questo mio tutorial dedicato all’argomento e vedrai che non te ne pentirai.

Concedimi qualche minuto del tuo prezioso tempo libero oltre che della tua attenzione e provvederò ad indicarti, in maniera semplice ma al tempo stesso dettagliata, i vari passaggi che bisogna compiere per portare a termine l’impresa, qualunque sia la versione di Windows in uso sul tuo computer, dalla più recente alla più datata.
Insieme, andremo a scoprire come fare per scaricare ed applicare nuovi temi resi ufficialmente disponibili da Microsoft, come modificarne le caratteristiche secondo esigenza ed anche come fare per applicare al sistema temi di terze parti, stravolgendo in tutto e per tutto l’aspetto del sistema.

Come dici?
Temi di non essere all’altezza del compito in quanto ancora troppo poco esperto in fatto di informatica e nuove tecnologie?
Ma dai, non fare il fifone! A parte il fatto che qui con te ci sono io, pronto e ben disponibile a fornirti tutte le info del caso ma poi non vedo proprio di cosa ti allarmi se qualche riga più su ti ho anticipato il fatto che si tratta di una pratica alla portata di tutti.
Suvvia dunque, non temporeggiamo oltre ed iniziamo immediatamente a darci da fare.
Ti auguro, come mio solito, buona lettura ed anche buon divertimento!

Indice

  • Temi ufficiali
    • Scaricare e installare nuovi temi
    • Modificare i temi
  • Temi non ufficiali
    • Reperire i temi
    • Patchare il sistema
    • Applicare i temi

Temi ufficiali

Ti interesa capire come cambiare tema sul tuo PC Windows andando ad installare una o più delle risorse grafiche rese ufficialmente disponibili dalla stessa Microsoft?
Si?
Bene, allora leggi le istruzioni sul da farsi che trovi di seguito e scoprii subito in che modo procedere.




Tieni però presente che le indicazioni che trovi qui sotto valgono solo per Windows 10, 8/8.x e 7.
Per quel che concerne le precedenti versioni dell’OS, devi fare riferimento alle indicazioni per l’installazione dei temi non ufficiali che trovi nella seconda parte della guida.

Scaricare e installare nuovi temi

IMMAGINE QUI 1

Se vuoi cambiare tema sul tuo PC Windows, la prima mossa che devi effettuare è quella di collegarti alla sezione dedicata ai temi grafici, appunto, annessa al sito Internet di Microsoft.
Per riuscirci, puoi utilizzare qualsiasi browser Web (es.
Chrome).
Clicca poi clic sul collegamento Scarica che trovi sotto l’anteprima del tema che più preferisci tra i tanti disponibili così da effettuarne subito il download sul tuo PC.

I temi proposti al primo collegamento alla pagina sono quelli in primo piano, vale a dire quelli di maggior rilievo al momento, ma se dandogli una rapida occhiata non sembra essercene nessuno che ti attira, puoi filtrali per categoria cliccando sul nome di quella di tuo interesse (Animali, Film, Piante e fiori ecc.) dall’elenco posto a sinistra.




Una volta completato il download del tema apri, facendoci doppio clic sopra, il file ottenuto (nometema.themepack) così da accedere alla schermata per la selezione dei temi di Windows ed impostare subito quello appena scelto sul tuo PC.
A conferma del buon esito dell’operazione, verrà emesso anche un suono di notifica.

Se poi una volta impostato un dato tema desideri modificarlo con un altro precedentemente scaricato oppure con uno di quelli “di serie”, non dovrai far altro che accedere alla sezione dedicata alla personalizzazione dell’interfaccia di Windows facendo clic destro in un qualsiasi punto del desktop senza icone e selezionare la voce Personalizza dal menu che appare. Dopodiché dovrai selezionare il tema di tuo interesse tra quelli annessi all’elenco che ti verrà mostrato.

Tieni presente che se quello che stia usando è un PC Windows 10, per accedere alle impostazioni di cui sopra devi recarti nel menu Start, cecare il Pannello di controllo e cliccare sulla voce Cambia tema.

Facendo invece clic in un punto vuoto del desktop e selezionando la voce Personalizza dal menu che appare ti ritroverai al cospetto di una finestra diversa da quella sopra descritta.
In tal caso, clicca dunque sulla voce Temi posta a sinistra e seleziona il tema che preferisci dalla nuova schermata visualizzata.




Modificare i temi

IMMAGINE QUI 2

Seguendo le indicazioni che ti ho fornito nel passo precedente sei finalmente riuscito a cambiare tema su Windows.
Se però c’è qualche elemento grafico del tema che non ti sodisfa in maniera particolare e desideri modificare la cosa a tuo gusto sono ben felice di comunicarti che è fattibile.
Per riuscirci, provvedi in primo luogo a recarti nella sezione di Windows dedicata alla gestione dei temi facendo clic destro in un qualsiasi punto vuoto del desktop e scegliendo poi la voce Personalizza dal menu che si apre.

Nella finestra apparsa su schermo, seleziona il tema relativamente al quale è tua intenzione intervenire facendo clic sulla sua anteprima in corrispondenza della sezione Temi personalizzati dopodiché pigia sulle voci che trovi in basso per apportare tutti i cambiamenti del caso.

Cliccando su Sfondo del desktop puoi selezionare le immagini del tema da usare come sfondo, puoi inserirne di nuove previo clic sul bottone Sfoglia nell’ulteriore schermata visualizzata, puoi impostarne la posizione, scegliere ogni quanto tempo cambiare lo sfondo e se abilitare oppure no la riproduzione in maniera casuale.
Per confermare ed applicare le scelte fatte, pigia sul pulsante Salva modifiche posto in basso.




Andando a fare clic su Colore finestre puoi impostare un colore diverso per le finestre di Windows e personalizzarne in maniera completa le caratteristiche ed i vari elementi che le compongono.
Per confermare ed applicare le modifiche, pigia prima sul pulsante Applica e poi su OK nella nuova finestra che si è aperta.

Cliccando su Suoni, invece, puoi selezionare dei suoni di sistema diversi per il tema scelto impostando la combinazione che preferisci dal menu a tendina Combinazione: oppure puoi impostarne di nuovi personalizzati selezionando il file audio di riferimento dalla sezione Eventi: e cliccando poi sul pulsante Sfoglia….
Per confermare ed applicare le modifiche, pigia prima sul pulsante Applica e poi su quello OK nella parte in basso della finestra su schermo.

Premendo su Screen saver puoi poi applicare uno screen saver diverso da quello eventualmente previsto per il tema scelto selezionandone uno tra i vari elencati nel menu Screen saver nella finestra visualizzata.
Ti segnalo inoltre la possibilità di regolarne tutte le impostazioni premendo sul relativo pulsante Impostazioni… e quella di definire il tempo di attesa prima che il salvaschermo diventi attivo.
Ricordati infine di confermare ed applicare tutte le varie modifiche apportate pigiando sui pulsanti Applica e OK.

Tieni presente che se quello che stai usando è un computer con su installato Windows 10, per accedere alla sezione per la personalizzazione dei temi appena descritta devi recarti nel Pannello di controllo richiamando quest’ultimo dal menu Start e devi poi pigiare sulla voce Cambia tema nella finestra che ti viene mostrata.




Facendo invece clic destro in un punto senza icone del desktop e scegliendo Personalizza dal menu che appare potrai personalizzare il tema applicato selezionando prima la voce Temi sulla sinistra e poi intervenendo sulle varie voci ed impostazioni annesse alla nuova schermata visualizzata.

Temi non ufficiali

Come anticipato in apertura, è possibile cambiare tema su Windows anche andando ad installare delle risorse non ufficiali capaci di stravolgere completamente l’interfaccia grafica dell’intero sistema.

Per fare ciò, occorre però sfruttare degli appositi programmi di terze parti per patchare l’OS e scaricare i file relativi ai temi da installare da siti Internet dedicati a risorse di questo tipo.
Per saperne di più continua pure a leggere, trovi indicazioni dettagliate al riguardo proprio qui di seguito.

Reperire i temi

IMMAGINE QUI 3




La maggior parte dei siti Internet che offrono temi grafici per Windows sono o a pagamento o ancora peggio veicoli per virus e spyware.
Un portale del tutto gratuito da cui scaricare temi grafici per Windows senza alcun rischio per la sicurezza è DeviantART.
Non ne hai mai sentito parlare?
Strano, è davvero molto noto.
Si tratta di un portale che raccoglie sfondi, icone, skin e varie altre risorse grafiche per computer (e non solo), temi inclusi.

Per servirtene per il tuo scopo, provvedi dunque a collegarti alla home page del sito e, dalla sezione Categories situata sulla sinistra, clicca su Customization, poi su Skins & Themes, su Windows Utilities ed infine su Visual Styles.

Nella pagina che a questo punto ti viene mostrata, fai clic sulla voce More… posta in alto a sinistra, in corrispondenza della sezione Sort dopodiché clicca sul collegamento Popular All Time in modo tale da visualizzare tutti i temi grafici disponibili, altrimenti usa i filtri annessi sempre alla stessa sezione per visualizzare i temi più popolari delle ultime 24 ore, quelli aggiunti di recente ecc.

Volendo, puoi anche effettuare una ricerca per parola chiave sfruttando l’apposita barra posta sotto la dicitura Search sulla sinistra.  Ad esempio, se vuoi rendere la grafica di Windows XP come quella di Windows Vista, digita la parola vista.




Esplora dunque l’elenco completo dei temi che ti viene proposto ed una volta individuata qualche risorsa che pensi possa piacerti, fai clic sulla relativa anteprima.
Nella pagina che si pare, prendi visione di tutte le caratteristiche del tema leggendo la descrizione che trovi nella parte in basso, da’ uno sguardo all’immagine di anteprima ingrandita della risorsa scelta cliccando sulla stessa nella parte in alto della pagina e procedi con il download pigiando sul bottone Download apposito posto in alto a destra.

Patchare il sistema

IMMAGINE QUI 4

Una volta trovati i temi grafici che vuoi applicare al sistema e con cui è tua intenzione andare a stravolgere in toto l’interfaccia di Windows, puoi finalmente procedere con il download del programma che ti consentire di fare ciò.
Di strumenti di questo tipo sulla piazza ve ne sono diversi ma personalmente ti consiglio di rivolgerti a Download UXTheme Multi-Patcher.
È gratis e funziona su tutti gli OS, da Windows 10 a Windows XP.

Per sfruttarlo, provvedi in primo luogo a collegarti al sito Internet del software e pigia sul collegamento Download UXTheme Multi-Patcher 15.0 che trovi a fondo pagina, sotto la scritta Download. A scaricamento ultimato, estrai l’archivio compresso ottenuto in una qualsiasi posizione sul PC dopodiché avvia il file eseguibile presente al suo interno e clicca su Si.




Nella finestra che appare sul desktop, se stai usando Windows 10 oppure Windows 8/8.x spunta la casella che trovi accanto alla dicitura Use Aero glass transparency hack for Windows 8/8.1/10, rimuovi la spunta dall’ulteriore casella sottostante (quella con accanto scritto Set Windows X’s Live as default homepage) per evitare che la home page impostata sul tuo browser venga rimpiazzata dopodiché clicca sul bottone Patch e poi su OK per completare il setup.

Completata la procedura di installazione del programma, provvedi a riavviare il computer per fare in modo che le modifiche apportate vengano effettivamente applicate.
Ecco fatto!

Applicare i temi

IMMAGINE QUI 5

A prescindere dal sistema operativo impiegato, una volta reperito il tema non ufficiale con cui desideri modificare l’interfaccia grafica del tuo computer ed una volta installato il programma summenzionato, puoi passare all’azione vera e propria andando ad applicare i temi.
La procedura da intavolare è la stessa per tutti gli OS Microsoft.
Vediamo dunque in che modo occorre procedere.




Innanzitutto, estrai l’archivio compresso del tema in una cartella qualsiasi del tuo computer.
Al suo interno puoi trovare o un file chiamato NOMETEMA.msstyles o una cartella con il nome del tema, che contiene al suo interno il file NOMETEMA.msstyles e la cartella Shell.

Apri dunque la cartella C:WindowsResourcesThemes e copia al suo interno il file NOMETEMA.msstyles, se è presente solo questo nell’archivio estratto, oppure l’intera cartella, che contiene al suo interno il file NOMETEMA.msstyles e la cartella Shell, se è presente quest’ultima nell’archivio estratto,

Dopo aver copiato il file NOMETEMA.msstyles o la cartella che lo contiene, fai doppio clic su NOMETEMA.msstyles e poi su Applica nella finestra che si apre per applicare il tema a Windows.
Et voilà!

temi per windows personalizzare windows gratis




temi per windows personalizzare windows gratis

Sebbene siano state rilasciate delle versioni del sistema operativo di casa Microsoft ben più recenti ed aggiornate, sul PC nel tuo studio continui ancora a tenere installato Windows 7.
Considerando il fatto che sono ormai anni che lo utilizzi che ne diresti di dargli una bella “rinfrescata”?
No, tranquillo, non ti sto suggerendo di effettuare l’upgrade a Windows 8 oppure a Windows 10 (anche se a parer mio faresti bene a prendere in seria considerazione l’ipotesi tenendo conto del fatto che ne guadagneresti in performance ma soprattutto in sicurezza) bensì di modificare il tema di default con uno più affine alla tua personalità, con sfondi, colori e suoni dedicati alle cose che più preferisci, dai film alle automobili, passando per le più importanti città del mondo e gli animali.

Come dici?
La trovata ti sembra davvero buona ma non hai la benché minima idea di come riuscirci?
Ma di questo non devi preoccuparti, posso fornirti io tutte le spiegazioni di cui hai bisogno.
Concedimi qualche minuto del tuo prezioso tempo e provvederò ad illustrarti come installare temi su Windows 7.
Io so come fare, senza perdere più di 30 secondi.
Prima che tu possa allarmarti e pensare a chissà quale complessa procedura ci tengo però a farti presente sin da subito che non dovrai fare nulla di particolarmente difficoltoso, te lo assicuro.

Insieme, quindi, andremo a scoprire come fare per aggiungere nuovi temi prelevandoli direttamente dalla galleria messa a disposizione dalla stessa Microsoft ma anche come fare per aggiungerne di terze parti.
Chiaramente, oltre che indicarti come effettuarne l’installazione sarà mia premura spiegarti anche come fare per poter selezionare ed applicare tutti quelli che hai scaricato secondo esigenza agendo dalle impostazioni di sistema ed anche come apportavi eventuali modifiche.
Insomma, alla fine avrai senz’altro un quadro piuttosto completo della situazione.
Sei pronto?
Si?
Ottimo! Al bando le ciance e procediamo.

Indice

  • Installare i temi ufficiali
  • Selezionare altri temi installati
  • Modificare i temi installati
  • Installare i temi non ufficiali

Installare i temi ufficiali

IMMAGINE QUI 1




Se vuoi installare nuovi temi sul tuo PC Windows 7, il primo fondamentale passo che devi compire è quello di collegarti direttamente dal tuo computer alla sezione dedicata del sito Internet di Microsoft.
Per riuscirci, puoi fare clic sul collegamento che ti ho appena fornito ed usare qualsiasi browser Web (es.
Internet Explorer).

In alternativa ai passaggi di cui sopra, puoi cliccare sul pulsante Start (quello con la bandierina di Windows) che sta nella parte in fondo a sinistra della taskbar, pigiare sulla voce Pannello di controllo che trovi nella parte destra del menu visualizzato, premere sulla voce Cambia tema che trovi in corrispondenza della sezione Aspetto e personalizzazione (se non riesci a visualizzarla, abilita la visualizzazione per categoria usando il menu in alto ad sta nella finestra che si è aperta) e cliccare sulla dicitura Altri temi online che trovi annessa alla sezione Temi personali.

A questo punto, a prescindere dalla metodica adottata per accedere alla galleria dei temi, clicca sul collegamento Scarica presente sotto l’anteprima del tema che più preferisci tra i tanti disponibili in modo tale da effettuarne subito il download sul tuo computer.

Se ad un primo colpo d’occhio non riesci a trovare nessun tema che ti piace, filtrali per categoria selezionando quella di tuo interesse dall’elenco sulla sinistra.
I temi proposti al primo collegamento alla pagina sono quelli in primo piano, vale a dire quelli di maggior rilievo al momento, ma selezionando una delle varie categorie puoi visionare solo quelli relativi agli animali, all’arte, alla fotografia e via discorrendo.
Ci sono anche i temi panoramici (per le configurazione dual screen) e quelli con suoni personalizzati.
Per ciascun tema viene indicato il numero complessivo di immagini che comprende.




A scaricamento del tema ultimato apri, facendo doppio clic su di esso, il file appena ottenuto (nometema.themepack) per accedere alla schermata di selezione dei temi ed impostare automaticamente il tema per Windows 7 appena reperito.
A conferma della buona riuscita dell’operazione, verrà emesso anche un suono di notifica.
Ecco fatto! Il tema è stato applicato ed ora puoi finalmente “gustarti” Windows 7 in una veste tutta nuova.
Contento?

Selezionare altri temi installati

IMMAGINE QUI 2

Hai scaricato più di un tema dalla galleria apposita resa disponibile da Microsoft e seguendo le istruzioni che ti ho fornito nel passo precedente sei risuscito ad installarli ed applicarli di volta in volta ma ora vorresti sapere come fare per selezionare quello che più preferisci al di là della procedura di download e di installazione?
Nessun problema, posso spiegarti anche questo.

Innanzitutto, accedi alla sezione apposita delle impostazioni di Windows 7 facendo clic sul pulsante Start (quello con la bandierina di Windows) che si trova nella parte in fondo a sinistra della barra delle applicazioni, clicca sulla voce Pannello di controllo annessa alla parte destra del menu che si è aperto e clicca sulla dicitura Cambia tema che trovi in corrispondenza della sezione Aspetto e personalizzazione (se non riesci a visualizzarla, abilita la visualizzazione per categoria usando il menu in alto a destra nella finestra aperta su schermo).




Se vuoi sveltire i passaggi di cui sopra, puoi collegarti alla sezione dedicata alla personalizzazione di Windows 7 facendo clic con il pulsante destro del mouse in un punto vuoto del desktop e selezionando la voce Personalizza dal menu che compare.

Adesso, seleziona il tema che intendi utilizzare tra i vari disponibili.
Quelli che hai appena scaricato li trovi tutti in corrispondenza della sezione Temi personali al centro della finestra.
Una volta fatta la tua scelta, il tema verrà immediatamente applicato al sistema.
A conferma della cosa, verrà emesso anche un suono di notifica.
Chiudi la finestra aperta su schermo ed è fatta.
Più facile di così?

Qualora la cosa ti interessasse, ti faccio notare che nella finestra per la selezione dei temi, unitamente a quelli appena scaricati, ce ne sono altri già disponibili “di serie” su Windows 7.
Per la precisione, quelli sotto la dicitura Temi Aero sono i temi predefiniti con le finestre trasparenti, mentre i Temi di base e a contrasto elevato sono i temi predefiniti senza le finestre trasparenti.
Il tema denominato Windows 7 è quello di default, puoi cliccarci sopra nel caso in cui desiderassi ripristinarlo.

Modificare i temi installati

IMMAGINE QUI 3




Dopo essere riuscito ad installare nuovi temi sul tuo Windows 7 puoi anche modificare alcuni elementi di quello che hai scelto di applicare al sistema in modo tale da andare a personalizzare ancora di più Seven.
Vediamo subito come riuscirci, i passaggi da compire sono piuttosto semplici, non hai assolutamente nulla di cui preoccuparti.

In primo luogo, recati nella sezione di Windows 7 dedicata alla scelta dei temi come visto insieme nel passo precedente.
Puoi dunque riuscirci facendo clic sul pulsante Start sulla taskbar, cliccando su Pannello di controllo nel menu che si apre e poi sulla voce Cambia tema nella finestra su schermo oppure facendo clic destro in un qualsiasi punto del desktop senza icone e scegliendo Personalizza dal menu contestuale che si pare.

Seleziona quindi il tema scaricato ed installato relativamente al quale intendi andare ad agire facendo clic sulla sua anteprima che trovi in corrispondenza della sezione Temi personalizzati dopodiché clicca sui pulsanti presenti nella parte bassa della finestra.

Per essere più precisi, facendo clic sul pulsante Sfondo del desktop puoi scegliere le immagini del tema da usare com sfondo, puoi aggiungerne di nuove a tuo piacimento previo clic sul bottone Sfoglia nella nuova schermata visualizzata, puoi impostare la posizione delle immagini, puoi scegliere ogni quanto tempo cambiare immagine e se abilitare oppure no la riproduzione casuale.
Per confermare ed applicare le modifiche apportate, clicca sul bottone Salva modifiche in basso.




Cliccando invece sul pulsante Colore finestre puoi impostare una colorazione differente per le finestre di Windows 7 personalizzandone in tutto e per tutto le caratteristiche (barra del titolo, collegamenti ipertestuali, icone, pulsanti, elementi selezionati ecc.).
Per applicare e salvare le modifiche apportate, clicca prima sul bottone Applica e poi su quello OK nella finestra su schermo che è andata ad aprirsi.

Premendo invece sul pulsante Suoni puoi scegliere dei suoni di sistema differenti per il tema scelto selezionando la combinazione che preferisci dal menu a tendina Combinazione: oppure puoi impostare di nuovi completamente personalizzati selezionando il suono di riferimento dalla sezione Eventi: e cliccando poi sul bottone Sfoglia….
Per applicare e confermare le modifiche, premi prima sul bottone Applica e poi su quello OK presenti nella parte in basso della finestra visualizzata.

Facendo clic sul pulsante Screen saver puoi impostare un salvaschermo a piacere diverso da quello previsto per il tema in uso scegliendo tra i vari annessi al menu a tendina Screen saver nella nuova finestra che si è aperta.
Puoi altresì regolarne le impostazioni pigiando sul relativo bottone Impostazioni… e puoi definire il tempo di attesa prima che questo si attivi.
Anche in tal caso, per applicare e confermare le modifiche premi sui pulsanti Applica e OK presenti in basso.

Installare i temi non ufficiali

IMMAGINE QUI 4




I temi per Windows 7 resi disponibili dalla stessa Microsoft non son riusciti a soddisfarti e vorresti dunque installarne altri di terze parti?
Puoi farlo.
Per riuscirci, però, devi ricorrere all’uso di un programmino apposito e totalmente gratuito denominato UxTheme Patch for Windows 7 preposto proprio allo scopo in questione.
Adesso ti spiego subito come fare per servirtene ma, ti avviso, il procedimento da mettere in pratica è un tantino più macchinoso rispetto a quello visto nelle precedenti righe con i temi ufficiali.
Ad ogni modo, nulla di particolarmente complicato o che sia fuori dalla tua portata, non temere.

Innanzitutto, collegati al sito Internet del programma e clicca sul collegamento Download UXTheme Multi-Patcher 15.0 che trovi in basso, in corrispondenza della sezione Download. A scaricamento completato, estrai l’archivio compresso ottenuto in una qualsiasi posizione di Windows dopodiché avvia il file eseguibile presente al suo interno.

Nella finestra che si apre, elimina la spunta dalla casella presente accanto alla voce Set Windows X’s Live as default home page per evitare che venga sostituita la pagina iniziale del browser e clicca prima sul pulsante Patch e poi su OK per completare il setup.
Riavvia dunque il computer per rendere effettive le modifiche apportate.

Al nuovo accesso al sistema potrai finalmente installare temi non ufficiali su Windows 7.
Per riuscirci, devi in primo luogo preoccuparti di procurarti i temi da usare.
Puoi reperirli online, su siti Internet dedicati alla personalizzazione di Windows, come nel caso del famosissimo deviantART che, appunto integra una sezione dedicata.




Una volta reperiti i temi di tuo interesse, estraili dall’archivio compresso in cui sono contenuti dopodiché cerca di individuare i file giusti da copiare nella cartella dei temi di Windows:
un file con estensione .theme (es. temadiprova.theme) ed una cartella avente il nome del tema situata nel medesimo percorso del file .theme (es. Tema di prova).

Una volta trovati i file di cui sopra, copiali all’interno della cartella dei temi di Windows 7: C:\Windows\Resources\Themes.
Ad operazione ultimata, ti basterà fare doppio clic sul file .theme (es. temadiprova.theme) e l’aspetto del tuo PC con su installato Windows 7 verrà subito modificato.

Troverai poi tutti i temi non ufficiali installati sul tuo PC nella medesima sezione delle impostazioni di Windows 7 dedicate alla personalizzazione del sistema in cui risultano presenti anche tutti gli altri temi, quelli ufficiali scaricati dal sito Microsoft e quelli già inclusi in Seven.

temi per windows da scaricare gratis in italiano




temi per windows da scaricare gratis in italiano

Al contrario di tanti tuoi amici, tu utilizzi Windows 7 già da un bel po’ e sei ormai stanco della solita grafica del nuovo sistema di Microsoft.
Desidereresti tanto modificare l’aspetto del desktop del tuo sistema operativo, come facevi su Windows XP, ma non sai come fare senza perdere le trasparenze e i bellissimi effetti speciali di Aero.

Non preoccuparti, su Internet ci sono tantissimi temi per Windows 7 da scaricare gratis in Italiano grazie ai quali personalizzare il look di Windows senza perdere le trasparenze o altre caratteristiche dell’interfaccia del sistema.
 Se sei d’accordo, te ne vorrei proporre alcuni fra i più carini e riusciti che sono riuscito a trovare.
Eccoli in dettaglio.

Prima di applicare temi per Windows 7 al tuo desktop, devi modificare un file di sistema denominato “uxtheme.dll” utilizzando il software gratuito NiwradSoft UxTheme Patcher.
Collegati quindi al sito Internet su cui è ospitato il programma e clicca sulla voce Download File (sulla destra) per scaricare quest’ultimo sul tuo PC.
 A download ultimato apri, facendo doppio click su di esso, l’archivio appena scaricato (NiwradSoft_UxTheme_Patcher_1_4_by_Niwradsoft.zip), avvia il programma NiwradSoft UxTheme Patcher 1.4.exe e, nella finestra che si apre, clicca sul pulsante Next.

Metti dunque il segno di spunta accanto alla voce I accept the terms of the license agreement per accettare le condizioni di utilizzo del programma e fai click prima su Next e poi su Patch e Finish per modificare i file di sistema e riavviare il PC.
Se hai un sistema operativo a 64 bit, utilizza il programma Uxtheme Multi-patcher 7.1 (basta avviarlo e cliccare su Patch).




IMMAGINE QUI 1

Al nuovo accesso al sistema, sarai libero di personalizzare la tua scrivania virtuale con tanti bei temi per Windows 7 da scaricare gratis in Italiano.
Eccone qualcuno tra i più belli che si trovano in rete:
grazie ad essi, potrai trasformare il look del tuo Windows 7 e renderlo del tutto originale o simile a quello di altri sistemi operativo molto famosi.

Leopard Mod for Windows7 Final – un tema completo e molto ben realizzato per trasformare il look di Windows 7 in quello di Mac OS X Leopard.

IMMAGINE QUI 2




Vista VS for Windows 7 FINAL – se hai nostalgia del tema grafico di Windows Vista, questo è decisamente il tema che fa per te.

IMMAGINE QUI 3

Luna port to Windows 7 -Aero- – anche se sei passato a Windows 7, il buon vecchio XP è ancora nel tuo cuore?
Installa questo tema per il desktop e ti sembrerà di usarlo ancora!

IMMAGINE QUI 4




Windows 7 Ubuntu –  per trasformare l’aspetto di Windows 7 in quello del sistema operativo Ubuntu Linux (vecchia versione).

IMMAGINE QUI 5

Maverick for Win7 – per trasformare l’aspetto di Windows 7 in quello del sistema operativo Ubuntu Linux (versione aggiornata).

IMMAGINE QUI 6




Office 2010 VS – porta lo stile del nuovo Office 2010 sul desktop di Windows 7.

IMMAGINE QUI 7

Lucid for Win 7 – un tema che porta le trasparenze al massimo e rende il desktop di Windows 7 più “pulito” ed ordinato.

IMMAGINE QUI 8




Relax – un tema essenziale per rilassare gli occhi e riordinare la scrivania di Windows.

IMMAGINE QUI 9

Clean D – un tema molto elegante con sfumature di bianco e grigio e forme decise.

IMMAGINE QUI 10




White Line – per chi ama lo stile dark/metallizzato ma non vuole rinunciare all’eleganza.

IMMAGINE QUI 11

Per applicare i temi per Windows 7 scaricati da Internet al tuo sistema, non devi far altro che aprire gli archivi scaricati ed estrarne il contenuto nella cartella C:WindowsResourcesThemes (i file con estensione “.theme” devono stare da soli, mentre gli altri file del tema devono risiedere in cartelle separate).
Apri quindi, facendo doppio click su di essi, i file con estensione .theme estratti dagli archivi e il tuo nuovo tema sarà applicato.

Talvolta, gli archivi dei temi contengono dei programmi:
aprili, facendo doppio click su di essi, e segui le procedure guidate che ti vengono proposte per installarli nel sistema.
In altri casi, negli archivi scaricati troverai dei programmi aggiuntivi e dei componenti di sistema modificati per abbellire il desktop.
Scegli tu se usarli o meno (seguendo le istruzioni include in ciascun tema).




sviluppare app windows phone




sviluppare app windows phone

Ti piacerebbe creare un’applicazione per Windows Phone 8 attraverso la quale promuovere il tuo sito Internet ma non hai conoscenze avanzate in termini di programmazione?
Non disperare.
Anche tu puoi creare una app per il sistema operativo di Microsoft.

Tutto quello che devi fare è rivolgerti ad una soluzione semplificata che ti consenta di sviluppare un’applicazione mediante una procedura guidata, senza digitare una singola linea di codice.
Esiste, ed è perfino gratuita.
Se vuoi sapere di che si tratta e vuoi imparare come sviluppare app per Windows Phone utilizzandola, continua a leggere.

Se vuoi scoprire come sviluppare app per Windows Phone e non hai molta dimestichezza con i linguaggi di programmazione, ti consiglio di dare un’occhiata a Windows Phone App Studio.
Si tratta di un servizio online gratuito offerto da Microsoft che permette di realizzare applicazioni per Windows Phone 8 in maniera estremamente semplice (senza scrivere nemmeno una riga di codice) agendo direttamente dal browser.
Dispone di vari modelli preimpostati da cui partire per realizzare la propria app e di una comodissima procedura guidata per creare un’applicazione totalmente nuova partendo da zero.

Per utilizzare Windows Phone App Studio, collegati a questa pagina, fai click sul pulsante Start building ed esegui l’accesso al servizio utilizzando i dati del tuo account Microsoft (Outlook.com/Hotmail).
Successivamente, accetta di collegare il tuo account ad App Studio cliccando su e conferma la tua registrazione al servizio cliccando su Register.




Nella pagina che si apre, fai click sul pulsante Create app e scegli se creare un’applicazione partendo da un modello preimpostato (selezionando uno dei live tile collocati sotto la dicitura create an app from a template oppure se creare una app “vuota”, cliccando sulla voce create an empty app.
A questo punto, devi digitare il nome dell’applicazione che intendi creare, una descrizione breve delle sue funzioni e caricare la sua icona (in formato PNG) cliccando sul pulsante Logo collocato in basso a sinistra.
A procedura ultimata, clicca su Next per proseguire nello sviluppo del tuo progetto.

IMMAGINE QUI 1

A questo punto, a seconda della scelta che hai fatto all’inizio (partire da un modello preimpostato o creare un’applicazione vuota) devi sviluppare app per Windows Phone selezionando gli elementi da aggiungere nell’applicazione.

Nel caso dei modelli predefiniti, troverai già diversi oggetti nell’editor (Story, News, ecc.) che dovrai personalizzare cliccando sulle rispettive icone.
Ad esempio, per le pagine con le news potrai scegliere l’indirizzo sorgente del feed RSS dal quale la app deve attingere le notizie da visualizzare.




Nel caso delle app “vuote”, devi aggiungere manualmente sezioni, menu ed oggetti cliccando sul pulsante + collocato in alto a destra e selezionando la voce Add section (per aggiungere una sezione) o la voce Add menu (per aggiungere un menu) dal menu che compare.

Successivamente, potrai modificare tutte le sezioni e i menu aggiunti all’applicazione selezionando gli elementi da inserire in essi:
RSS per le notizie da feed RSS, HTML per elementi in HTML, Bing per le ricerche di Bing, e così via.

Recandoti nella scheda Configure App Style potrai poi selezionare i colori e gli altri dettagli estetici dell’applicazione per renderla più accattivante sotto il punto di vista grafico.

IMMAGINE QUI 2




Al termine della creazione della tua app, recati nella scheda Generate di Windows Phone App Studio e clicca sul pulsante Generate app per avviare la creazione del suo pacchetto d’installazione.
Ci vorranno alcuni minuti, ad ogni modo ti verrà inviata una email quando il processo verrà terminato.

Avrai così la possibilità di scaricare la tua applicazione e il suo codice sorgente (da utilizzare in Visual Studio) sul PC.
Per installarla sul tuo Windows Phone, dovrai prima scaricare l’SDK della piattaforma da questa pagina Web, installarla sul computer, collegare il telefono al PC ed aprire Windows Phone Developer Registration per autorizzare il tuo account.

Per pubblicare la tua app sul Windows Store, dovrai registrare un account dev Microsoft seguendo le indicazioni presenti in questa pagina.
Il canone annuale da pagare per avere un account di questo tipo è di 37 euro.

Se qualche passaggio non ti è chiaro, puoi vedere in maniera pratica come funziona Windows Phone App Studio grazie ad uno dei tanti video-tutorial disponibili su YouTube.
Quando poi ti sentirai pronto ad approfondire l’argomento, ti consiglio di dare un’occhiata alla guida di HTML.it che spiega come sviluppare applicazioni per Windows Phone in Visual Studio.




stampare in pdf con windows




stampare in pdf con windows

Come installare una stampante PDF su Windows

Il formato PDF (portable document format) è un formato grafico universale, adatto cioè ad essere visualizzato in maniera identica su ogni dispositivo, sia fisso che mobile.
Devi sapere infatti che ogni sistema operativo ha il proprio modo di gestire le periferiche (audio, video, stampanti, etc.), e quindi è perfettamente possibile che un documento creato su una piattaforma appaia sensibilmente diverso quando viene aperto su un’altra.
Ciò si verifica perché le informazioni contenute nei nostri file, a differenza di quanto accade nella vita reale, non vengono archiviate nella stessa forma in cui le visualizziamo, ma vanno ricostruite di volta in volta.
È come se le pagine di un libro venissero ristampate ogni volta che le sfogli, e questo è esattamente quello che succede quando apri una pagina web:
il browser legge un codice, presente sul sito che vuoi visitare, da cui ricava le istruzioni riguardanti il contenuto del testo, il suo carattere, le immagini da caricare, etc; quindi, il programma chiederà al sistema operativo di visualizzare queste informazioni, nei limiti in cui esso ne sia effettivamente capace.

Sviluppato da Adobe a partire dal 1993, il formato PDF si propone di superare almeno in parte questi limiti, consentendo all’utente di creare dei file tendenzialmente immodificabili, contenenti informazioni grafiche e/o testuali riproducibili, in maniera inalterata, su più configurazioni diverse.
L’impatto di questa metodica di archiviazione è stato rivoluzionario, ed ha trovato immediato riscontro in tutto il mondo, col risultato che, al giorno d’oggi, moltissimi Stati, inclusa l’Italia, hanno emanato leggi che impongono l’uso del formato PDF (in particolare secondo lo standard internazionale denominato PDF/A, di cui ti parlerò tra poco) per l’archiviazione digitale dei documenti della Pubblica Amministrazione.
Ecco perché potrebbe essere utile installare una stampante PDF su Windows, affinché tu possa convertire i tuoi documenti in un formato conforme agli standard.
Vediamo allora come fare.

Come installare una stampante PDF su Windows

Sui sistemi Windows, il salvataggio in PDF e (soprattutto) in PDF/A avviene tradizionalmente attraverso l’uso di una stampante virtuale, che opera come un software di conversione sfruttando la stessa tecnologia driver delle stampanti reali.
In questa guida, quindi, ti spiegherò come installare e gestire una o più stampanti virtuali in PDF sul tuo PC, per consentirti di sfruttare al massimo le ampie possibilità offerte dal formato.
Analizzeremo inoltre le principali caratteristiche dei software gratuiti più popolari che offrono questo genere di servizi in ambiente Windows.

Ti ricordo che le mie guide hanno solo finalità illustrative, e non sarò responsabile dell’effettivo funzionamento dei programmi e delle funzionalità di cui ti parlerò, sebbene li abbia testati:
per ogni delucidazione dovrai quindi rivolgerti ai rispettivi sviluppatori.




Indice

  • Come funzionano le stampanti virtuali in PDF su Windows
  • Versioni Windows compatibili
  • Le stampanti virtuali in PDF necessitano di driver?
  • Stampanti PDF per Windows
    • Stampante PDF di Microsoft
    • Stampante PDF di Adobe
    • Foxit Reader
    • PDF24 Creator
  • Stampanti PDF/A per Windows
  • Ripristinare stampante PDF su Windows
Come funzionano le stampanti virtuali in PDF su Windows

Una stampante virtuale è semplicemente una stampante di tipo software, che però il sistema operativo considera reale grazie ad uno stratagemma facilmente spiegabile:
come puoi immaginare, tutte le stampanti sono periferiche (come il monitor, le casse audio, etc.), e di conseguenza, il sistema operativo ha bisogno di istruzioni precise per comunicare con esse, compito assolto da alcune righe di codice comunemente chiamate driver; e poiché, dunque, solo il driver è in grado di interfacciarsi con la stampante, è possibile programmarne uno che finga di comunicare con una stampante che, in realtà, non esiste, “ingannando” il sistema operativo.

Perché fare una cosa simile?
In passato, il motivo principale era l’assoluta assenza di standardizzazione tra le periferiche, la stessa che ha portato alla nascita del formato PDF:
ogni computer – e ogni stampante! – aveva i propri limiti hardware e software, e chi scriveva una lettera sul PC di casa formattandola con determinate caratteristiche grafiche, poteva ritrovarsela stampata in maniera totalmente diversa in ufficio.
Per aggirare questo problema, la stessa Adobe aveva inventato, nei primi anni ’80 del secolo scorso, il formato PostScript, che consentiva di tradurre il testo formattato in un file contenente istruzioni precise, leggibili da qualunque stampante compatibile, anche installata su un computer con altro sistema operativo.

Non essendo pensabile che tutti i software di videoscrittura si adattassero a questi standard, prevedendo un salvataggio diretto dei PostScript, fu sperimentata con successo la creazione di stampanti virtuali:
una volta installata la stampante “finta”, bastava chiedere al software di videoscrittura di inviare a questa stampante il file richiesto, ed esso, invece di venire stampato, veniva convertito in formato PostScript da parte del driver, per essere poi comodamente salvato sul PC (c.
d.
“stampa su file”).

Praticamente, in questo modo è possibile convertire qualsiasi documento in qualunque formato, purché il software che ha creato l’originale consenta appunto di “stamparlo”.
Quando si diffuse il formato PDF, sembrò quindi logico servirsi di questa tecnologia, perché consentiva praticamente a qualunque programma di procedere alla conversione.




Oggi la situazione è mutata rispetto al passato, quando la creazione dei PDF era possibile solo attraverso un programma di Adobe chiamato Acrobat.
Ormai, diversi programmi di videoscrittura, come ad es.
Microsoft Word e Open Office Writer, consentono nativamente l’esportazione in PDF.
L’uso di una stampante virtuale, quindi, si rende necessario solo se si desidera impostare analiticamente le caratteristiche del PDF finale, o se il programma d’origine non è tra quelli che consentono il salvataggio diretto in PDF.

Versioni Windows compatibili

Tutte le versioni di Windows attualmente in commercio consentono l’installazione di stampanti virtuali utili a creare PDF.
Inoltre, poiché una stampante virtuale viene percepita dal sistema operativo in maniera analoga a una stampante reale, è possibile trattarla esattamente allo stesso modo, e condividerla sulla rete domestica al fine di servirsene su più computer.

Ti consiglio, tuttavia, di usare una versione di Windows recente, che non abbia terminato il cosiddetto ciclo EOL (end-of-life), se non vuoi avere problemi durante la creazione del file PDF.
Sebbene possa funzionare comunque, sappi che gli sviluppatori di programmi terzi non continueranno a mantenerli per tutte le vecchie versioni del sistema operativo.
E dunque, con una versione di Windows non aggiornata, potresti riscontrare dei bug.

Se vuoi qualche esempio su quale versione utilizzare per la stampa in PDF, ecco le edizioni consigliate:




  • Windows 7, sebbene non più supportato, puoi ancora usarlo per stampare in PDF, ma cerca di passare da W7 a W10 il prima possibile;
  • Windows 8 e Windows 8.1, stesso discorso di W7;
  • Windows 10, qualsiasi versione (Pro, Home o altre);
  • Windows Server 2016 o 2019, ormai sono installati su buona parte dei server (anche se mi è capitato di vedere in giro ancora Windows Server 2012 R2);

Ripeto, per assurdo, potresti usare anche installare una stampante PDF su Windows XP o Windows Vista, ma potrebbe funzionare in maniera limitata.

Le stampanti virtuali in PDF necessitano di driver?

Come ti ho già spiegato, le stampanti virtuali in PDF sono a tutti gli effetti dei software che dipendono da un driver, mettendo a disposizione, al contempo, un pannello di gestione più intuitivo e con più funzionalità rispetto alla classica schermata di esportazione in PDF.

In buona sostanza, quindi, ti basterà installare un pacchetto software come quelli che ti illustrerò nei prossimi paragrafi per veder comparire la relativa stampante virtuale in PDF.
Esatto, sarà un’installazione automatica, e tu non dovrai assolutamente metterti alla ricerca di un driver.

Considera, poi, che esistono anche soluzioni più “spartane”, che non includono questo tipo di interfaccia, ma si tratta di ipotesi ormai desuete, che non ti consiglio di installare, se non per un una stampa rapida che non necessita di configurazione delle preferenze; Microsoft Print to PDF, la stampante virtuale inclusa nelle ultime versioni di Windows, appartiene a questa categoria, e te ne parlerò tra poco.




Stampanti PDF per Windows

Diamo quindi uno sguardo sull’attuale panorama delle stampanti virtuali gratuite per Windows, gratuite e non.
Ti preciso che ho selezionato questi prodotti software sulla base della loro diffusione, e che farò riferimento alle caratteristiche che essi hanno al momento in cui scrivo; per verificare l’effettiva qualità dei loro servizi, dovrai rivolgerti ai rispettivi sviluppatori.

Comunque, in ogni punto, ho cercato di aggiungere la procedura di installazione della stampante PDF su Windows, oltre a una breve descrizione circa le funzionalità di tale software.
Prosegui la lettura per approfondire la faccenda.

Stampante PDF di Microsoft

Fino all’uscita di Windows 10, l’unico modo possibile per salvare in PDF senza l’ausilio di software di terze parti era quello di sfruttare la funzione interna di salvataggio, presente in Microsoft Office.
Oggigiorno, però, Microsoft ha messo a disposizione dei propri utenti una stampante virtuale in PDF preinstallata e di facilissimo uso, chiamata Microsoft print to PDF.
Qualora mai nel tuo computer Windows 10 questa funzione non dovesse comparire (cosa accaduta a molti utenti in seguito ad alcuni aggiornamenti) puoi leggere l’ultimo paragrafo di questa guida, dove ti spiegherò cosa fare.

L’uso della stampante virtuale Microsoft è semplicissimo:
ti basta aprire il documento che desideri convertire in PDF con il programma predefinito (ad esempio un documento di Word o di Excel, o anche uno che hai creato con Libre Office o Open Office); poi, tramite lo stesso programma, clicca sul pulsante Stampa (solitamente File > Stampa) oppure esegui la combinazione Ctrl + P.
Quando apparirà la finestra di stampa, seleziona la stampante denominata Microsoft Print to PDF, clicca Stampa, seleziona il percorso di salvataggio e conferma.




Così facendo, visualizzerai un file di tipo PDF sul Desktop, o comunque nel punto in cui l’hai salvato.
Aprendolo, ti accorgerai che l’esportazione in PDF è avvenuta fedelmente.

Purtroppo, però, come ti accorgerai usando spesso questa stampante, ci sono poche preferenze, che consentono al massimo di impostare il numero di pagine da stampare o il relativo intervallo.
Si tratta dunque di un servizio un po’ troppo basico, e per questa ragione, non ha intaccato l’ampio mercato dei software di terze parti.

Stampante PDF di Adobe

Anche se Adobe ha ormai consentito l’uso generalizzato della tecnologia PDF, perdendone il controllo, il vecchio pacchetto Acrobat non è stato dismesso, anzi, è stato oggetto di radicali aggiornamenti (anche dal punto di vista grafico), e consente oggi di sottoscrivere un abbonamento mensile o annuale per disporre della cosiddetta stampante PDF di Adobe.

Purtroppo, questa stampante non è accessibile con Adobe Acrobat in versione gratuita.
Dunque, dati i costi non facilmente accessibili (che partono da un minimo di 15,85 euro al mese), questa soluzione non sembra pensata per un’utenza domestica, ma offre l’indubbio vantaggio di avere un prodotto di altissima qualità, creato dalla stessa società titolare del formato PDF.




Insomma, se il tuo obiettivo è quello di installare una stampante PDF su Windows per il tuo business, e prevedi di farne un uso quotidiano, potresti avvalerti della stampante PDF di Adobe.
Si tratta di una delle migliori, che peraltro è integrata perfettamente con il lettore PDF.
Se fossi indeciso, potresti sempre attivare la prova gratuita, come descritto in questa pagina del sito Adobe.

Foxit Reader

Circa 20 anni fa, quando il salvataggio in PDF era legato ancora all’uso di Acrobat, un programmatore indipendente creò la Foxit Software, che distribuisce come prodotto di punta una suite chiamata Foxit Reader, gratuitamente scaricabile a questo link.
È una delle migliori alternative ad Adobe Acrobat.

Foxit Reader è un programma multipiattaforma, le cui funzioni, quasi totalmente gratuite, possono essere espanse acquistando dei pacchetti aggiuntivi.
L’installazione comporta l’immediata creazione di una stampante virtuale, accessibile da qualunque programma come ti ho già spiegato (fai riferimento alle istruzioni date per Microsoft Print to PDF).
In aggiunta, la parte software offre un programma di visualizzazione/creazione PDF molto avanzato, anche se un po’ caotico.

Una delle caratteristiche più utili di Foxit Reader, è l’immediatezza con cui consente di aggiungere righe di testo al PDF, attraverso la funzione Macchina da scrivere, molto utile alla compilazione della modulistica prestampata.




Ovviamente, puoi modificare un PDF con Foxit e salvarlo direttamente, oppure puoi stamparlo virtualmente tramite un’altra stampante virtuale, come quella Microsoft, esattamente come faresti con qualunque altro programma.

PDF24 Creator

PDF24 Creator è un software gratuito sviluppato in Germania, che vanta un numero sempre crescente di download ed è distribuito in 32 lingue dal sito PDF24.org.
La sua fortuna, piuttosto recente in Italia, deriva dalla possibilità di manipolare in maniera immediata e intuitiva i PDF, anche già esistenti, unendone più in uno, aggiungendo o togliendo pagine, ruotandole, etc., nonché consentendo all’utente di comprimere i file per una maggiore fruibilità su Internet (nonostante, però, la considerevole ed inevitabile perdita di qualità).

Esattamente come Foxit Reader, PDF24 si presenta come stampante virtuale accompagnata da un software di gestione, dall’aspetto piuttosto spartano ed intuitivo.
Esso non dispone comunque delle stesse funzionalità di editing grafico di Foxit Reader, quindi si tratta di due prodotti che possono (o devono, a seconda delle esigenze) convivere per dare un’esperienza completa.

Stampanti PDF/A per Windows

Il formato PDF si presta al salvataggio di molti tipi di dati diversi, ma un’eccessiva quantità di funzioni rischia, ovviamente, di peggiorare la stabilità complessiva dell’archiviazione nel lungo periodo, in cui dev’essere garantita la leggibilità delle informazioni.
Per questa ragione, nel 2005 è stato definito lo standard PDF/A, che semplifica notevolmente la struttura del formato ed è l’unico (formalmente) accettato dalla Pubblica Amministrazione.




Se adoperi Microsoft Office, puoi salvare in PDF/A semplicemente premendo il pulsante Opzioni, che comparirà nella finestra di salvataggio non appena selezionerai la voce PDF; quindi, nella finestra che si aprirà, selezionerai lo standard come ti mostro nello screen qui sotto, e procederai normalmente al salvataggio.

Per verificare se il PDF sia stato salvato nel formato richiesto, ti basterà aprirlo con un programma di lettura come Adobe Reader, che ti segnalerà subito con un’avvertenza in alto se il PDF è o meno conforme a questo standard.
In alternativa, per un controllo accurato, usa la guida per vedere se PDF è PDF/A.

Per il resto, quasi tutte le stampanti in PDF (diverse però da Microsoft print to PDF) consentono di salvare in PDF/A, attuando semplici accorgimenti.

In Foxit Reader, ad esempio, per salvare in PDF/A, devi navigare nel Pannello di controllo di Windows, attraverso il percorso Impostazioni > Stampanti e scanner > Foxit Reader PDF Printer, e accedere alla scheda di Gestione > Preferenze di stampa.
Nella finestra che si aprirà, seleziona PDF/A come impostazione predefinita, ed il gioco è fatto.




In PDF24, invece, devi impostare la qualità di PDF/A attraverso l’apposita applicazione, semplicemente cliccando sull’opzione Personalizza, presente nella finestra di salvataggio.
Una volta selezionata, si aprirà un’altra finestra, da cui potrai impostare lo standard PDF/A e, cliccando su Continua, procedere al salvataggio.

In entrambi i software, ovviamente, la funzione di salvataggio in PDF/A può essere adoperata per convertire in questo formato un PDF normale, ma dovrai aspettarti una possibile perdita di dati.
Per fare una prova, quindi, ti suggerisco di duplicare il file PDF.

Ripristinare stampante PDF su Windows

Le stampanti virtuali, esattamente come quelle reali, possono dare problemi legati alla gestione dei dati da parte del driver, che potrebbe andare in sovraccarico, soprattutto se intendi convertire una grande quantità di informazioni.

In questo caso, ti basterà accedere alla coda di stampa e bloccare i processi attivi che l’hanno intasata, semplicemente navigando nelle Impostazioni di Windows 10, su Stampanti e scanner, cercando nella finestra la stampante bloccata e cliccando su Apri coda.
Se non riuscissi a risolvere, prova anche a pulire lo spooler di stampa.




Invece, qualora tu dovessi installare o reinstallare una stampante PDF, come Microsoft print to PDF, potresti farlo semplicemente accedendo a Impostazioni > Stampanti e scanner e scegliendo l’opzione Aggiungi una stampante.

Così facendo, partirà l’installazione guidata della stampante su Windows, come fosse una stampante fisica, cosa che evidentemente non è.
Quindi, dovrai premere il link Stampante non in elenco, che comparirà dopo alcuni secondi di ricerca; nella successiva finestra che si aprirà, seleziona l’impostazione per aggiungere manualmente il driver.
La porta di stampa sarà ovviamente virtuale, e quindi dovrai selezionare la voce Stampa su file, che troverai nell’apposito elenco.

A questo punto, ti basterà selezionare il driver Microsoft print to PDF (o un altro proprietario, correlato al software installato), che comparirà in un’apposita finestra.
Qualora mai tu non dovessi trovarlo in elenco, un pulsante Windows Update ti consentirà di risolvere il problema e concludere l’installazione; puoi ovviamente aggiungere, dalla stessa finestra, anche un driver di terze parti.

Avrai così reinstallato la stampante PDF su Windows e potrai utilizzarla secondo le metodiche descritte qualche paragrafo fa.




stampante in pausa su windows




stampante in pausa su windows

Stampante in pausa su Windows:
come risolvere

Spesso, potresti imbatterti nel problema della stampante in pausa su Windows.
Quando una stampante va offline o comunque si blocca in stampa, una delle cause più frequenti che ferma i documenti in coda, potrebbe essere proprio questa.
Pur essendo stata installata nel modo giusto sul PC, la stampante potrebbe bloccarsi da un momento all’altro.

Fortunatamente, dovresti riuscire a risolvere questo errore in autonomia.
In questa guida, ti spiego come fare.
Premetto, comunque, che queste procedure sono valide per tutte le versioni di Windows, compresi ad esempio Windows 7 e Windows 10.

Stampante in pausa su Windows

Stampa sospesa o stampa offline

Se visualizzi un’avvertenza che ti dice che la stampante è in pausa su Windows, innanzitutto devi controllare che non ci siano problemi di connessione.
Quindi, dopo aver spento e riacceso la stampante, controlla che il cavo di rete o il cavo USB sia collegato normalmente.
Oppure, se è collegata via wireless, verifica lo stato del WiFi.

Invece, nel caso in cui si trattasse di una stampante condivisa, accertati che il computer o il Mac al quale è collegata sia acceso e connesso alla rete locale.
In aggiunta, prima di procedere, dovresti anche impostare la stampante come predefinita.




Fatto ciò, da PC, devi seguire il percorso Pannello di controllo > Hardware e suoni > Dispositivi e stampanti.
In questa schermata, devi trovare la stampante che non funziona, cliccare con il tasto destro su di essa e scegliere Visualizza stampa in corso per aprire la coda di stampa.

Adesso, devi cliccare sulla voce Stampante e controllare che non siano selezionate le opzioni Usa stampante offline e Sospendi stampa.
Se fossero attive, devi disabilitarle entrambe cliccandoci sopra. In quest’ultimo caso, dovresti aver ripristinato la stampa dei documenti.
Se così non fosse, continua a leggere.

Spooler

Dopo aver effettuato le operazioni di cui sopra, se nulla ti avesse aiutati, dovresti provare ad annullare le stampe in coda e provare a bypassare oppure a pulire lo spooler della stampante in pausa su Windows.

Per annullare i documenti, sempre nel menu Stampante, devi cliccare su Elimina tutti i documenti e confermare cliccando .
Se però non riuscissi a farlo, consulta la guida dedicata in cui ti spiego come pulire lo spooler dal system32.




Se dopo la pulizia dello spooler avessi altre grane, prova a bypassarlo.
Per fare questo, prima di tutto devi tornare in Dispositivi e Stampanti, cercare la stampante, cliccare con il tasto destro su di essa e scegliere Proprietà stampante.

Poi, devi spostarti nella scheda Avanzate e cambiare la scelta da Utilizza lo spooler in modo da accelerare il processo di stampa a Invia direttamente alla stampante.
Subito dopo, per confermare le modifiche, devi cliccare su Applica.

Altre soluzioni per risolvere il problema

Una volta che hai eseguito le operazioni consigliate, dovresti essere riuscito a ripristinare la stampante in pausa su Windows.
Tuttavia, se così non fosse, ti consiglio di controllare il firewall del tuo antivirus e di reinstallare la stampante con il driver ufficiale più recente.

Per ultimo, se avessi altri problemi, potresti chiedere il parere ad un tecnico specializzato in Canon, HP, Xerox, Brother o nel marchio a cui fa riferimento la tua stampante.
È probabile, infatti, che quel modello non sia più supportato dal sistema operativo che stai utilizzando, sia questo Windows, Ubuntu o macOS.




spooler stampa windows




spooler stampa windows

Come pulire lo spooler di stampa su Windows

In certi casi, potresti aver bisogno di pulire lo spooler di stampa su Windows.
Se la stampante è andata improvvisamente offline o comunque la sua coda di stampa è in pausa, una delle cause più comuni, potrebbe essere legata proprio allo spooler.

Sarebbe meglio, pertanto, disattivare lo spooler di stampa su Windows, pulire la coda di stampa dal system32 e subito dopo riavviare il servizio.
In questa guida, ti spiego per filo e per segno come procedere.
Premetto che puoi usare questi comandi in tutte le versioni di Windows, compresi ad esempio Windows 7 e Windows 10.

Come pulire lo spooler di stampa su Windows

Disattivazione dello spooler di stampa

  • Aprire il Prompt dei comandi
  • Digitare la seguente stringa e premere Invio:
  • net stop spooler

    Questo comando, interromperà l’esecuzione dello spooler.

    Pulizia dello spooler di stampa dal system32

  • Aprire il Prompt dei comandi
  • Scrivere la seguente stringa e premere Invio:
  • del /F /q  %SYSTEMROOT%\system32\spool\PRINTERS\*.*

    Con questo comando, verrà pulita l’intera cronologia di stampa.
    Perciò, tutti i documenti inviati alla stampante saranno eliminati.




    Riavvio dello spooler di stampa

    Infine, devi ripristinare lo spooler per riprendere la stampa dei documenti.
    Per fare questo, sempre dal Prompt dei comandi, devi digitare la stringa che vedi di seguito e schiacciare Invio:

    net start spooler

    In questo modo, sarai riuscito a resettare la cronologia di stampa sul tuo computer.
    Ciò, è utile soprattutto quando i documenti rimangono bloccati nello spooler e impediscono la stampa di qualsiasi altro lavoro.

    solitario windows




    solitario windows

    Utilizzi un PC equipaggiato con Windows 8/8.1 e ci sei rimasto male quando hai scoperto che nel sistema operativo non ci sono più installati “di serie” i tuoi amati solitari di carte?
    Usi Windows 10 e hai disinstallato per errore il nuovo solitario di Microsoft?
    Niente panico, a tutto c’è rimedio!

    Devi sapere, infatti, che il solitario Windows è disponibile per il download all’interno del Microsoft Store e che può essere prelevato direttamente da lì senza spendere neppure un centesimo.
    Rispetto al vecchio solitario, quello di Windows 7 o XP, presenta un’interfaccia grafica totalmente rinnovata, ma non ha assolutamente nulla da invidiare al suo predecessore, anzi.
    Inoltre ci sono tanti altri giochi su Internet che potrebbero sostituire i classici Klondike e Spider senza alcun problema.

    Se vuoi saperne di più, continua pure a leggere:
    nelle righe successive, ti spiegherò come fare per riavere i solitari di Microsoft all’interno di Windows 8/8.1 e come scaricare nuovamente il solitario su Windows 10 (su cui, invece, è già incluso “di serie”), qualora lo avessi rimosso per errore.
    Ti indicherò anche a quali giochi alternativi, altrettanto validi, potrai eventualmente rivolgerti.
    In tutti i casi, non ho dubbi, alla fine potrai dirti ben contento e soddisfatto del risultato ottenuto.
    Scommettiamo?

    Indice

    • Solitario Windows classico
    • Solitario Windows alternativo
      • 123 Free Solitaire
      • Solitaire 3D
    • Solitario Windows online
      • World of Solitaire
      • Net Solitaire
      • Solitario di Google

    Solitario Windows classico

    IMMAGINE QUI 1




    Vuoi ripristinare il solitario Windows su un PC equipaggiato con Windows 10Windows 8/8.1?
    Nulla di più facile.
    Come ti dicevo in apertura, basta scaricare Microsoft Solitaire Collection, ovvero la raccolta di solitari che la stessa Microsoft ha reso disponibile direttamente sul Microsoft Store ed è fatta.
    Il gioco in questione include ben cinque solitari differenti:
    Klondike, FreeCell, Spider, TriPeaks e Pyramid.

    Diversamente dalla variante “storica” del solitario, Microsoft Solitaire propone anche delle sfide su base quotidiana che prevedono il raggiungimento di vari obiettivi per guadagnare monete e trofei.
    Si può usare gratuitamente, ma eventualmente è disponibile anche in una variante a pagamento (che costa 1,99 euro/mese oppure 14,99 euro/anno) che non include le pubblicità e aumenta il numero delle monete disponibili nelle sfide.

    Per scaricare il solitario sul tuo computer, collegati alla sezione ad esso dedicata sul Microsoft Store online, pigia sul pulsante Ottieni e, una volta visualizzata sul desktop la finestra del Microsoft Store, clicca sul pulsante Installa, dopodiché se necessario effettua l’accesso al tuo account Microsoft (se non ne possiedi già uno, puoi rimediare subito leggendo la mia guida incentrata su come creare un account Microsoft).

    Ad installazione completata, avvia Microsoft Solitaire Collection selezionando la sua icona dal menu Start (su Windows 10) o dalla Start Screen (su Windows 8/8.1), previo clic sul pulsante con la bandierina di Windows situato nella parte in fondo a sinistra della barra delle applicazioni.




    Nella finestra che si apre, scegli quindi il tipo di solitario in cui desideri cimentarti (es.
    Klondike o Spider), facendo clic sul relativo pulsante posto in corrispondenza della sezione Partite (in alto), e inizia a giocare.
    Selezionando la voce Sfide dal menu iniziale del gioco, è altresì possibile cimentarsi, come ti accennavo nelle righe precedenti, in sfide a tempo contro altri utenti online.

    Se, invece, vuoi intervenire sulle impostazioni di gioco, pigia sul pulsante con le tre linee in orizzontale in alto a sinistra e, dal menu che compare, fai clic sulla voce Opzioni.
    Ti segnalo anche la possibilità di modificare l’aspetto del solitario recandoti nella sezione Temi, accessibile sempre dal medesimo menu.

    Solitario Windows alternativo

    Il solitario reso disponibile direttamente da Microsoft non ti ha convinto in maniera particolare o comunque sia cerchi delle valide alternative a quest’ultimo?
    Allora da’ subito un’occhiata ai titoli di sviluppatori terzi appartenenti alla medesima categoria che ho provveduto a segnalarti qui di seguito.
    Sono sicuro che riuscirai a trovarne almeno uno in grado di attirare la tua attenzione.

    123 Free Solitaire

    IMMAGINE QUI 2




    Se preferisci giocare a un solitario di stampo prettamente classico in fatto di interfaccia, non pensarci su due volte e installa 123 Free Solitaire:
    si tratta di una raccolta gratuita di solitari comprendente Klondike, Diplomat, Spider, FreeCell, Pyramid e altri popolarissimi giochi di carte funzionante senza il benché minimo problema su tutte le versioni di Windows.
    Da notare che è eventualmente disponibile in una variante a pagamento (costa 19,95$), la quale include alcune feature extra.

    Per scaricarlo sul tuo PC, collegati al suo sito Internet ufficiale e clicca sul pulsante Free Downlad.
    A download ultimato, apri il pacchetto d’installazione di 123 Free Solitaire (es.
    123freesolitaire-vxxxx-setup.exe) e, nella finestra che compare sul desktop, clicca prima sul pulsante  e su quello Next.
    Seleziona, quindi, la voce I accept the agreement e clicca ancora sul pulsante Next per due volte, poi sul bottone Install e, per concludere, su quello Finish. Se stai usando Windows 10, invece, puoi scaricare la versione del gioco disponibile sul Microsoft Store, che è pensata in maniera specifica per il più recente sistema operativo dell’azienda di Redmond.

    Ora che visualizzi la finestra del solitario sul desktop, non ti resta che scegliere il gioco che preferisci (Pyramid, Spider, Flower Garden ecc.) dall’elenco che ti viene proposto, fare clic sul pulsante OK e… divertirti!

    Durante il gioco, puoi avviare una nuova partita o scegliere un nuovo solitario pigiando sulla voce Game (in alto a sinistra) e cliccando sui pulsanti New game e Select a Solitaire.
    Per modificare l’aspetto del solitario, invece, clicca sulla voce Appearance (sempre in alto) e apporta le personalizzazioni che preferisci al retro delle carte e al tavolo da gioco usando i pulsanti e le voci disponibili.




    Puoi altresì accedere alle opzioni del gioco e intervenire su queste ultime, in modo tale da personalizzare il solitario come meglio credi, facendo clic sulla voce Tools (che si trova sempre nella parte in alto della finestra) e poi sul pulsante Options.

    Solitaire 3D

    IMMAGINE QUI 3

    Un altro bel solitario Windows che vale sicuramente la pena provare è Solitaire 3D, il quale include alcuni dei giochi di carte più amati dagli utenti di tutto il mondo:
    Klondike, Spider, Pyramid, Frog e molti altri ancora.
    Funziona su tutte le versioni di Windows (oltre che su macOS) e, come facilmente intuibile dal nome stesso, si differenza dagli altri solitari che ti ho già proposto per la sua grafica tridimensionale.
    Di base è gratis, ma eventualmente è disponibile in una variante a pagamento (costa 9,95$) comprensiva di alcune funzioni extra.

    Per scaricarlo sul tuo PC, collegati al suo sito Internet ufficiale, clicca sul collegamento Mac/PC che si trova a destra e poi su quello Download Windows Version che compare sullo schermo.
    A scaricamento completato, apri il pacchetto d’installazione del gioco (es. FreeSolitaire3D.exe) e, nella finestra che si apre, fai clic sul pulsante Si.
    Pigia, dunque, sul bottone Next, seleziona la voce I accept the agreement e pigia ancora sul pulsante Next per altre quattro volte di fila.
    Porta poi a termine il setup facendo clic sui pulsanti Install e Finish.




    A questo punto, avvia Solitaire 3D facendo doppio clic sul relativo collegamento che è stato aggiunto sul desktop e regola, tramite la finestra che compare sullo schermo, le impostazioni di gioco (modalità di visualizzazione, suoni ecc.), dopodiché pigia sul bottone Play. Una volta visualizzata la schermata principale del gioco, pigia sul bottone New Player situato in basso a sinistra.
    Digita poi il nickname che vuoi usare nel campo Player Name, indica la tua nazionalità tramite il menu a tendina Country e pigia sul pulsante Continue.

    Seleziona, adesso, il tipo di solitario a cui vuoi giocare scegliendolo dall’elenco sulla sinistra e pigia sul pulsante New posto in alto a destra per avviare una nuova partita. Se, invece, vuoi modificare il tavolo da gioco usato, il retro delle carte, il tipo di visualizzazione e via discorrendo, pigia sul bottone Options nella schermata principale del gioco oppure, a solitario avviato, fai clic sul tasto Menu situato in alto a destra e seleziona la voce Options dal menu che si apre.

    Solitario Windows online

    Non puoi scaricare e installare nuovi giochi sul tuo computer ma non riesci proprio a frenare la tua voglia di giocare a solitario?
    Non è un problema! Puoi divertirti anche direttamente e comodamente dalla finestra del browser, usando uno dei solitari online che ho provveduto a segnalarti qui di seguito.
    Spero che ti piacciano!

    World of Solitaire

    IMMAGINE QUI 4




    La prima tra le soluzioni online che ti suggerisco di prendere in considerazione è World of Solitaire.
    Offre una vasta gamma di solitari, tra cui Klondike, Spider, FreeCell  Pyramid, tutti giocabili in maniera gratuita e senza doversi obbligatoriamente registrare (la creazione di un account è utile solo per il conteggio dei punti e per mantenere in memoria le preferenze).
    Da notare che il sito è basato sulla tecnologia HTML5, il che significa che funziona senza problemi con qualsiasi browser e con qualsiasi sistema operativo (Windows incluso, ovviamente) senza necessitare di Flash Player, Java o altri plugin.

    Per iniziare a giocare, ti basta recarti sul sito Internet di World of Solitaire.
    Il solitario proposto per impostazione predefinita è il Klondike.
    Se vuoi selezionarne uno diverso, ti basta fare clic sul pulsante Scegli partita situato in alto a sinistra, cliccare sul nome del gioco che vuoi avviare e pigiare sul sul bottone Gioca, per dare il via a una nuova partita con il solitario scelto.

    Per regolare le impostazioni e modificare l’aspetto del solitario usa, invece, le voci annesse alla finestra alla quale puoi accedere facendo clic sul pulsante Opzioni posto in alto a destra.

    Net Solitaire

    IMMAGINE QUI 5




    Un altro bel solitario online che ti invito a provare è Net Solitaire.
    Include Klondike, Spider, Pyramid, FreeCell e molti altri, tutti giocabili a costo zero e senza doversi registrare.
    Non comprende alcun genere di opzioni ma ha una gradevolissima interfaccia utente.
    Anche in tal caso, il sito è basato sulla tecnologia HTML5 e quindi non richiede plugin esterni per funzionare.

    Per iniziare a giocare, collegati alla pagina principale di Net Solitaire e clicca sul nome del solitario che preferisci tra quelli disponibili nell’elenco al centro della pagina.
    Per cambiare, successivamente, tipo di solitario, fai clic sul pulsante Games che si trova in basso a sinistra, mentre per ricominciare da capo la partita corrente fai clic sul bottone New.

    Solitario di Google

    IMMAGINE QUI 6

    Sapevi che digitando delle speciali keyword nella barra di Google è possibile giocare al solitario, il Klondike per essere precisi, direttamente dal browser Web e, soprattutto, direttamente dal famoso motore di ricerca?
    No?
    Beh, ora ne sei al corrente.
    Se la cosa ti interessa, ti spiego subito in che modo procedere.




    In primo luogo, visita la home page di Google, dopodiché digita il termine solitario oppure le parole solitaire game nella barra di ricerca situata al centro e schiaccia il tasto Invio sulla tastiera del computer.
    Nella pagina di risultati delle ricerche che a questo punto ti sarà mostrata, clicca sulla voce Fai clic per giocare che trovi annessa al rettangolo con l’anteprima del solitario posta in alto.

    Nella finestra che si apre, seleziona il livello di difficoltà che preferisci tra Facile e Difficile, attendi qualche secondo affinché vengano distribuite le carte e potrai cominciare a giocare.
    Non ci sono particolari opzioni, le uniche disponibili sono quelle per disattivare e riattivare gli effetti audio (facendo clic sull’icona con l’altoparlante in alto a destra), per annullare l’ultima mossa fatta (facendo clic sulla voce Annulla in basso a sinistra) e per ricominciare da capo la partita (facendo clic sulla voce Nuovo in basso a destra).

    sincronizzare due cartelle su windows




    sincronizzare due cartelle su windows

    Copia e incolla, copia e incolla, copia e incolla.
    Scusa se te lo dico, ma solo a guardarti mi viene una sonnolenza pazzesca.
    Possibile che, con tutti gli strumenti tecnologici esistenti sul Web, tu sincronizzi ancora il contenuto delle tue cartelle preferite copiando ed incollando manualmente ogni singolo file da una parte all’altra?
    Mi dispiace ma lasciamelo dire, sei ancora fermo alla preistoria!

    Ok, d’accordo, ho capito, ti aiuto io.
    Se vuoi sapere come sincronizzare le tue cartelle e vuoi dare un taglio a questo enorme spreco di tempo, puoi trovare alcune pratiche soluzioni in questo tutorial che ho realizzato.
    Ti ho infatti parlato di alcuni strumenti di facile utilizzo che, disponibili per computer Windows e Mac ti permettono di sincronizzare due cartelle con un paio di semplici clic e in maniera del tutto automatica.

    Come dici?
    L’argomento è di tuo interesse e vorresti saperne di più?
    Non vuoi assolutamente pagare un centesimo per sincronizzare i tuoi documenti su più cartelle?
    Stai tranquillo, non devi assolutamente preoccuparti.
    Nel corso di questo tutorial ti fornirò tutte le indicazioni passo dopo passo in modo tale che tu possa riuscire facilmente nel tuo intento, attraverso l’utilizzo di software e strumenti gratuiti.
    Sei pronto per iniziare?
    Ti auguro una buona lettura.

    Indice:

    • Come sincronizzare cartelle con Gruppo Home
    • Software per sincronizzare cartelle
      • Dropbox (Windows/macOS)
      • OneDrive (Windows/macOS)
      • Backup e sincronizzazione di Google Drive (Windows/macOS)

    Come sincronizzare cartelle con Gruppo Home

    IMMAGINE QUI 1




    Il primo metodo che ti consiglio di utilizzare se possiedi due computer con sistema operativo Windows è quello relativo alla funzionalità nativa di Windows, denominata Gruppo Home.
    Potrai quindi fare in modo che i due computer possano condividere e sincronizzare delle cartelle in rete, in modo tale da condividere facilmente file multimediali e documenti reciprocamente.

    A differenza dei metodi di condivisione e sincronizzazione di file e cartelle online, questa funzionalità non richiedere una connessione a Internet attiva, ma soltanto che i due computer siano all’interno della stessa rete, come quella domestica.
    Dovrai quindi connettere i tuoi computer in rete tramite cavo di rete LAN oppure in Wi-Fi, magari con l’utilizzo di un router.

    Inoltre, i file saranno accessibili solo e soltanto se il computer dal quale leggere i file sarà accesso; in caso contrario, la cartella e i file non saranno raggiungibili.
    Ti consiglio, in ogni caso, di prendere visione di questa mia guida su come collegare due PC, così da renderti conto se la procedura di connessione è stata effettuata correttamente.
    In caso contrario, attieniti alla guida che ti ho indicato, così da non commettere alcun errore.

    Dopo aver collegato quindi i PC nella stessa rete, potrai quindi iniziare con la configurazione del Gruppo Home.
    Dovrai, come prima cosa, raggiungere il Pannello di controllo di Windows, facendo clic sul pulsante Start e selezionando la voce Pannello di Controllo.
    In Windows 10, dovrai invece fare clic sul pulsante Cerca (icona con il simbolo di una lente d’ingrandimento) che situato nella Barra delle Applicazioni.
    Dovrai poi digitare il termine pannello di controllo e fare clic sul risultato di ricerca corrispondente.




    Dopo aver aperto il Pannello di Controllo, fai clic sulla voce Rete e Internet e seleziona poi quella indicante la dicitura Gruppo Home.
    Nella nuova finestra che ti si aprirà, fai clic sul pulsante Crea un gruppo Home e segui la procedura che ti verrà mostrata.
    Seleziona poi tutti gli elementi del tuo computer che vuoi condividere, apponendo il segno di spunta su ognuno di essi, e conferma il tutto facendo clic sul pulsante Avanti.

    Copia da qualche parte la password che visualizzerai, senza la quale non potrai permettere agli altri PC di accedere al Gruppo Home appena creato.
    Concludi poi la procedura, facendo clic sul pulsante Fine.

    Su un qualsiasi altro computer Windows collegato alla stessa rete del precedente computer, esegui la stessa procedura fin adesso indicata.
    All’interno però del pannello Gruppo Home, troverai un pulsante diverso, denominato Partecipa ora.
    Facendo clic su di esso, dovrai seguire la procedura a schermo che ti richiederà l’inserimento della password che ti eri appuntato prima.

    In questo modo avrai permesso l’accesso ai computer Windows allo stesso gruppo di condivisione, permettendo quindi la sincronizzazione delle cartelle e dei file tra i PC.
    Per visualizzare i contenuti da sincronizzare, dovrai trasferire file e cartelle all’interno di quelle condivise, che troverai aprendo Esplora Risorse e facendo clic sulla voce Gruppo Home, che trovi nella barra di sinistra.




    Puoi anche condividere file e cartelle singole, facendo clic con il tasto destro del mouse su di essi e selezionando la voce Condividi con.
    Seleziona poi la voce
     Gruppo home (visualizzazione) oppure Gruppo home (visualizzazione e modifica).

    Software per sincronizzare cartelle

    Dropbox (Windows/macOS)

    IMMAGINE QUI 2

    Dropbox è un servizio gratuito di archiviazione in cloud che ti permette di conservare una copia dei tuoi file e cartelle in uno spazio virtuale.
    Tali file risulteranno accessibili direttamente da interfaccia Web oppure tramite applicazione.

    In quest’ultimo caso, puoi effettuare il download del tool dedicato per permetterti la sincronizzazione di file e cartelle tra il servizio di cloud di Dropbox e il tuo PC.
    Puoi scaricare il tool d’installazione tramite il sito Web ufficiale, sia per computer con sistema operativo Windows che per quelli con sistema operativo macOS.
    In questa guida affronterò l’installazione sui dispositivi Windows.




    Dopo aver prelavato il file d’installazione, fai doppio clic con il tasto sinistro del tuo mouse su di esso e fai clic sul pulsante , nella finestra di Controllo dell’Account Utente di Windows.
    Attendi poi che vengano scaricati tutti i file necessari per l’installazione e che questa venga completata.

    Dopo che Dropbox sarà stato installato, si avvierà una finestra nella quale dovrai inserire i tuoi dati di accesso.
    Se non hai ancora registrato un account Dropbox, puoi farlo tramite questo link.

    Dopo averli inseriti, fai clic sul pulsante Accedi.
    Si avvierà quindi una nuova finestra dove dovrai fare clic sul pulsante Apri il mio Dropbox e poi sul pulsante Guida introduttiva.
    Visualizza quindi la guida che ti viene presentata a schermo, proseguendo con il clic sul pulsante Avanti per tre volte, e concludendo la procedura facendo clic sul pulsante Termina.

    Ti verrà quindi aperta una finestra di Esplora Risorse che ti mostrerà i contenuti del tuo cloud virtuale, nel caso in cui siano presenti dei file.




    Per sincronizzare quindi le cartelle o i file del tuo PC sul tuo Dropbox, dovrai semplice trascinarli all’interno della cartella Dropbox.
    Quando il file o la cartella sarà stata sincronizzata, noterai un segno di spunta verde su di esso.
    Puoi anche decidere di fare clic con il tasto destro del mouse sul file o la cartella da sincronizzare e selezionare la voce Sposta in Dropbox.

    OneDrive (Windows/macOS)

    IMMAGINE QUI 3

    Anche il servizio cloud di Microsoft, OneDrive, permette di archiviare e sincronizzare online file e cartelle dal proprio PC.
    Il servizio è gratuito ed è richiesto un account Microsoft per poterlo utilizzare.
    Se non ne possiedi uno, puoi leggere la mia guida su come creare un account Microsoft.

    Se sei interessato, ti avviso che il software (o meglio l’applicazione) è già installata sul tuo computer con Windows 10.
    Nel caso però non sia più presente oppure possiedi Windows 7 o Windows 8/8.1, puoi scaricare il software gratuito per la sincronizzazione di file e cartelle tramite questo link.
    Se invece possiedi un computer con sistema operativo macOS, puoi scaricare l’app dal Mac App Store di Apple.




    Dopo aver effettuato l’eventuale download e installazione dell’applicazione OneDrive, accedi con le credenziali del tuo account Microsoft.
    Verifica anche che il percorso standard per la sincronizzazione in locale sia adeguato alle tue esigenze, in caso contrario potrai cambiarlo, tramite il pulsante Cambia posizione.

    Dopo aver fatto clic sul pulsante Avanti, dovrai selezionare gli elementi da sincronizzare.
    Effettua quindi la tua scelta e fai clic su Avanti.
    Fai quindi clic sul pulsante Apri la mia cartella OneDrive per visualizzare il contenuto sincronizzato (se presente in cloud).
    Potrai aprire la cartella di OneDrive sul tuo computer accedendo a Esplora risorse di Windows e selezionando, dalla barra laterale di sinistra, la voce OneDrive.

    Tutti i file e le cartelle potranno essere trasferiti su OneDrive, tramite trascinamento degli stessi all’interno della cartella locale di OneDrive.

    Backup e sincronizzazione di Google Drive (Windows/macOS)

    IMMAGINE QUI 4




    Un altro tool che può fare al caso tuo è Backup e sincronizzazione di Google.
    Questo strumento ti permette di sincronizzare le cartelle del tuo cloud di Google Drive con il tuo PC.

    A tal proposito, ti ricordo che lo spazio di archiviazione messo a disposizione gratuitamente da Google Drive è pari a 15 GB e che eventualmente è possibile espanderlo a pagamento, sottoscrivendo un abbonamento al servizio Google One.
    Quest’ultimo presenta prezzi a partire da 1,99€/mese, per ottenere uno spazio di storage pari a 100 GB.
    Lo spazio massimo acquistabile, invece, è di 30 TB, al prezzo di 299,99€/mese.

    Inoltre, come per gli altri servizi menzionati sopra, anche in questo caso dovrai munirti di un account, più precisamente di account Google, senza il quale non potrai usufruire del servizio.
    Puoi fare riferimento alla mia guida su come creare un account Google, se dovessi riscontrare qualche problema nella creazione dell’account menzionato.

    Per effettuare il download di questo software, puoi raggiungere questa pagina Web e fare clic su Scarica, nel riquadro Backup e Sincronizzazione. Prosegui puoi facendo clic sul pulsante Accetta e scarica per iniziare il download.
    In questa guida, effettuerò l’installazione di questo software per i computer con sistema operativo Windows.




    Fai doppio clic con il tasto sinistro del tuo mouse sul file che hai scaricato e fai clic su , nella finestra di Controllo dell’account utente di Windows.
    Attendi quindi che vengano scaricati tutti i file necessari e che venga completata l’installazione.
    Fai poi clic su Chiudi e poi su Inizia.

    Accedi quindi con le tue credenziali di accesso Google.
    Fai poi clic sul pulsante Ok e seleziona le cartelle da sincronizzare sul cloud Google Drive.
    Conferma poi la scelta, facendo clic sul pulsante Avanti.

    Nella prossima schermata dovrai selezionare le cartelle del tuo cloud Google Drive che vuoi rendere disponibili sul tuo PC.
    Dopo averle selezionate fai clic sul pulsante Avvia.

    Per accedere alla cartella di Google Drive dal tuo PC, apri Esplora risorse e selezionare la voce Google Drive che trovi nella barra laterale di sinistra.
    Trascina quindi i file all’interno di questa cartella, per sincronizzarli automaticamente online con il tuo account Google Drive.




    server dns non risponde windows




    server dns non risponde windows

    Server DNS non risponde Windows 10

    Se hai intenzione di risolvere l’errore per il quale il server DNS non risponde Windows 10, potrei esserti d’aiuto.
    Improvvisamente, il tuo PC ha smesso di navigare su internet.
    Non avendo toccato nulla, hai fatto partire lo strumento per la risoluzione dei problemi.
    Dalla diagnosi, è saltato fuori che il server DNS non risponde Windows 10.
    Non sapendo più cosa fare, prima di chiamare un tecnico, ti sei giocato la carta del web.
    Ed ecco che, dopo varie ricerche, sei finito sul mio blog.

    In questa guida, ti spiego appunto come risolvere l’errore server DNS non risponde Windows 10.
    Ti illustro una serie di soluzioni che potrebbero aiutarti a debellare il problema.
    Allora, se hai un pò di tempo da dedicarmi, direi che possiamo cominciare.

    Server DNS non risponde Windows 10

    L’errore server DNS non risponde Windows 10 può essere causato da diversi fattori.
    La prima cosa che devi fare è controllare se gli altri dispositivi connessi alla rete tramite WiFi o LAN riescono a navigare in internet.
    Se funzionano, significa che il problema è limitato al tuo computer.
    In caso contrario, potrebbero esserci dei problemi sul router.

    Dopo aver effettuato il test, procedi leggendo i passaggi che trovi di seguito per risolvere l’errore server DNS non risponde Windows 10.




    Indice

    • Impostare i DNS manualmente
    • Rinnovare indirizzo IP e pulire la cache DNS
    • Aggiornare i driver della scheda di rete
    • Reset delle impostazioni di rete
    • Disattivare Antivirus e Firewall
    • Altre soluzioni per il PC
    • Riavviare il router
    • Aggiornare il firmware del router
    • Contattare l’ISP
    Impostare i DNS manualmente

    Per risolvere l’errore server DNS non risponde Windows 10, prova innanzitutto a impostare i DNS manualmente.
    Spesso, i DNS dell’ISP hanno problemi di vario tipo.
    Magari stanno facendo dei lavori in centrale, oppure c’è un sovraccarico di banda sul loro sistema.
    Per evitare tutto questo e velocizzare internet, dovresti quindi cambiare i DNS su Windows 10.

    Procedi aprendo l’Esegui e digitando il comando control.exe /name Microsoft.NetworkAndSharingCenter.
    Una volta eseguito il comando, si aprirà il Centro connessioni di rete e condivisione.
    Clicca Modifica opzioni scheda e trova la scheda di rete che stai utilizzando.
    Può essere di tipo Ethernet o Wi-Fi.
    La riconoscerai perché c’è scritto Connesso.
    Adesso, clicca con il tasto destro del mouse sulla scheda di rete e scegli Proprietà.
    Dopodiché, fai doppio click su IPv4.
    In quella sezione, scegli Utilizza i seguenti indirizzi server DNS e imposta DNS primario e DNS secondario.
    Poi, clicca Ok e dopo Applica.

    Se non sai quali DNS mettere, ti consiglio di utilizzare quelli di Google, che sono 8.8.8.8 e 8.8.4.4, oppure quelli di OpenDNS, che corrispondono a 208.67.222.222 e 208.67.220.220.
    Sono entrambi veloci.
    La differenza, è che quest’ultimi ti permettono anche di filtrare eventuali siti web.

    Una volta che hai impostato i DNS, riavvia il computer.
    Dopo il login, l’errore server DNS non risponde Windows 10 dovrebbe essere scomparso.
    Quindi, dovresti riuscire a navigare in internet.
    Se così non fosse, continua a leggere.




    Rinnovare indirizzo IP e pulire la cache DNS

    Un’altra soluzione efficace che puoi usare per risolvere l’errore server DNS non risponde Windows 10, è quella che prevede il rinnovo indirizzo IP, forzando il lease DHCP, e la pulizia della cache DNS.
    Ti sembreranno cose difficili da fare.
    In realtà, basta che apri il prompt dei comandi come amministratore (cmd) e lanci questi comandi:

    ipconfig /release

    ipconfig /renew

    ipconfig /flushdns

    Dopo averlo fatto, riavvia il PC e prova a connetterti a internet.
    Se ancora non funzionasse, riapri cmd come amministratore e lancia questi comandi:

    netsh int ip reset c:\resetlog.txt

    netsh winsock reset

    ipconfig /flushdns

    Con il primo comando, farai il reset TCP/IP.
    Il secondo, ripristinerà il socket Windows.
    L’ultimo eseguirà nuovamente la pulizia della cache DNS.
    Quando li hai eseguiti, riavvia il PC.
    Una volta fatto ciò, dovresti aver risolto l’errore server DNS non risponde Windows 10.
    Nel caso avessi ancora problemi, prosegui con la lettura.

    Aggiornare i driver della scheda di rete

    Una scheda di rete con driver obsoleti potrebbe far comparire l’errore server DNS non risponde Windows 10.
    Vai nella Gestione dispositivi, trova la scheda di rete ed effettua la disinstallazione.
    Dopodiché, riavvia il computer.
    In questo modo, il sistema operativo troverà in automatico i driver più recenti per la tua scheda di rete wireless o ethernet.




    Fatto ciò, prova a vedere se riesci a collegarti a internet.
    Se tutto funzionasse, sei a posto.
    In caso contrario, collegati al sito ufficiale del produttore della scheda di rete e scarica gli ultimi driver per il tuo sistema operativo.
    Vedi se Windows 10 è a 32 o a 64 bit prima di scaricarli, in modo da essere sicuro di ottenere la giusta versione.
    Quando li hai installati, riavvia di nuovo il PC e riprova a connetterti a internet.
    Se il problema server DNS non risponde Windows 10 fosse scomparso, a posto così.
    Altrimenti, continua a leggere.

    Reset delle impostazioni di rete

    Qualche applicazione, a tua insaputa, potrebbe aver modificato le impostazioni di rete, generando così l’errore server DNS non risponde Windows 10.
    Per essere sicuro che non sia così, dovresti ripristinare le impostazioni di rete di Windows 10.
    Non preoccuparti, i dati e le altre opzioni rimarranno intatte.
    Verranno riportate ai valori predefiniti soltanto le impostazioni di rete.

    Procedi seguendo il percorso menu Start > Impostazioni > Rete e Internet.
    In quella sezione, clicca Stato.
    Poi, seleziona Ripristino della rete, clicca Ripristina e conferma scegliendo .
    Windows 10 si riavvierà automaticamente.
    Attendi che riparta, effettua il login e prova a connetterti a internet.
    Se la connessione fosse ripartita, sei a posto.
    In caso contrario, continua a leggere.

    Disattivare Antivirus e Firewall

    Se nemmeno il reset della rete avesse aiutato, potrebbero esserci degli Antivirus o dei Firewall sul PC che stanno causando l’errore server DNS non risponde Windows 10.
    Prova a disattivare temporaneamente la protezione di queste applicazioni per vedere se internet riparte.
    Se così fosse, controlla o ripristina le impostazioni di antivirus e firewall.
    In caso contrario, passa al punto successivo.




    Altre soluzioni per il PC

    Le soluzioni più comuni per risolvere l’errore server DNS non risponde Windows 10 erano quelle che ti ho appena suggerito.
    Tuttavia, potresti provare anche quelle che ho fornito nella guida per risolvere la configurazione IP non valida WiFi Windows 10.
    Inoltre, potresti guardare quelle che ho elencato nella guida in cui ti ho aiutato a risolvere il problema non è possibile connettersi a questa rete Windows 10.
    Quei metodi, potrebbero fare al caso tuo.
    Poi, se non riuscissi ancora a venirne a capo, procedi leggendo il punto successivo.

    Riavviare il router

    Dopo averle provate tutte sul PC, se visualizzi ancora l’errore server DNS non risponde Windows 10, dovresti provare a riavviare il router.
    Per fare ciò, puoi trovare l’indirizzo IP del router, collegarti ad esso e riavviarlo da browser.
    In alternativa, puoi spegnerlo e riaccenderlo manualmente.
    Quando hai fatto, attendi che tutti i LED della connessione siano verdi.
    Dopodiché, vedi se riesci a navigare in internet.
    Nel caso avessi ancora problemi, continua a leggere.

    Aggiornare il firmware del router

    Un altro problema che potrebbe generare l’errore server DNS non risponde Windows 10, è correlato al firmware del router non aggiornato.
    Dovresti controllare la sua versione ed effettuare l’aggiornamento a quella più recente per vedere se il problema sparisce.

    Se hai un modem router fornito dall’ISP, come ad esempio quello di TIM o di Fastweb, chiama l’operatore e chiedigli di effettuare l’aggiornamento del router.
    Dovrebbero riuscire a farlo anche a distanza.
    Invece, se hai comprato un modem router custom di marca ASUS, Netgear, Cisco, DrayTek, TP-Link, D-Link, MikroTik, Ubiquiti Networks o altre, puoi aggiornarlo in autonomia.
    Collegati al sito ufficiale del produttore e scarica il firmware.
    Poi, collegati al router, fai un backup della configurazione e installa il firmware.
    Per ultimo, riavvia il router.
    Dopo averlo fatto, la connessione internet dovrebbe ripartire.
    Se così non fosse, passa al punto successivo.




    Contattare l’ISP

    Arrivato a questo punto, se visualizzi ancora l’errore server DNS non risponde Windows 10 e non riesci a navigare in internet con nessun dispositivo, è molto probabile che l’ISP (Internet Service Provider) abbia qualche problema in centrale.
    Per scoprirlo, contatta il call center e chiedi a loro.
    Effettueranno delle verifiche e ti aiuteranno a risolvere il problema nel più breve tempo possibile.

    scaricare windows




    scaricare windows

    Dopo aver visto l’ennesima schermata blu della morte (BSOD) hai preso la tua decisione:
    formatterai il computer e reinstallerai tutto partendo da zero.
    Beh, capisco la frustrazione, però vacci piano prima di passare a misure così drastiche.

    Hai già fatto un backup di tutti i dati presenti sul PC?
    Ti sei assicurato che il dischetto d’installazione di Windows sia a portata di mano e, soprattutto, funzioni ancora come si deve?
    Ecco, lo sapevo, hai appena inserito il DVD di Windows 7 nel computer e il dischetto risulta illeggibile.
    Va bene, dai, non andare in panico.
    Se vuoi posso darti una mano a scoprire come scaricare Windows 7 da Internet e riversarlo su un DVD o una chiavetta USB per formattare il PC.

    Ti assicuro che è una procedura semplicissima e che ti richiederà pochissimi minuti.
    Il costo?
    Beh, assolutamente nulla, ma al momento dell’installazione dovrai attivare la tua copia di Windows usando un product key valido, quindi usando una licenza che hai già acquistato regolarmente o che dovrai acquistare dopo aver scaricato il sistema operativo.
    Tutto chiaro?
    Bene, allora direi di non perderci più in chiacchiere e di passare subito all’azione.
    Ecco tutti i passaggi che devi compiere.

    Download Windows 7

    IMMAGINE QUI 1




    Microsoft ha messo a disposizione dei suoi utenti un servizio che permette di scaricare le immagini ISO di Windows 7 in varie lingue (fra cui l’italiano).
    Basta collegarsi al sito del colosso americano e immettere il product key della propria copia di Windows.
    Al momento in cui scrivo funziona solo per le versioni retail del sistema operativo, ossia solo per le copie di Windows acquistate separatamente nei negozi e non per quelle preinstallate sui computer (OEM).

    Per scaricare Windows 7 dal sito Internet di Microsoft, collegati a quest’ultimo, digita il product key della tua copia di Windows (il codice alfanumerico di 25 caratteri che si trova nella confezione del sistema operativo o nell’e-mail di conferma ricevuta dopo l’acquisto) nel campo Immetti il codice Product Key e clicca sul pulsante Verifica.
    Verrà avviata prima la verifica del codice inserito e poi il download della ISO di Windows.

    Creazione del DVD di Windows 7

    IMMAGINE QUI 2

    Se il tuo computer è dotato di un’unità ottica (cioè di un lettore/masterizzatore DVD), dopo aver scaricato l’immagine ISO di Windows 7 puoi creare un dischetto d’installazione del sistema operativo utilizzando ImgBurn, un eccellente software gratuito per la masterizzazione.




    Per scaricarlo sul tuo PC, collegati al suo sito Internet ufficiale e clicca prima sulla voce Mirror x – Provided by MajorGeeks e poi su Download@MajorGeeks.
    Dopodiché avvia il pacchetto d’installazione denominato SetupImgBurn_x.x.exe e clicca prima su  e poi su Next.

    Accetta quindi le condizioni d’uso del programma, mettendo il segno di spunta accanto alla voce I accept the terms of the License Agreement, e clicca prima su Next 6 volte consecutive e poi su  e Finish per completare il setup.
    Se durante il processo d’installazione di ImgBurn ti viene proposto di scaricare software promozionali aggiuntivi (es. Ad-AwareREACHit), rifiuta mettendo la spunta accanto alle voci Installazione personalizzata e Non accetto e deselezionando tutto il resto.

    Ad installazione completata, scarica il pacchetto della lingua per tradurre ImgBurn in italiano e copia il file italian.lng che contiene nella cartella Computer > C:
    > Program Files (x86) > ImgBurn > Languages
    .

    Per concludere, avvia ImgBurn e clicca sul pulsante Masterizza un’immagine.
    Nella finestra che si apre, clicca sull’icona della cartella gialla, scegli il file ISO di Windows 7 e pigia sull’icona grande con i due CD per avviarne la masterizzazione.




    Creare chiavetta USB Windows 7

    IMMAGINE QUI 3

    Se preferisci, puoi copiare l’immagine ISO di Windows 7 su una chiavetta USB e installare il sistema operativo da questo supporto (anziché creare il DVD).
    A tal scopo ti consiglio di provare l’utility gratuita Windows 7 USB DVD Download Tool che puoi scaricare collegandoti al suo sito ufficiale e cliccando sul pulsante download collocato sulla destra.

    A download completato, apri il pacchetto d’installazione del software (Windows7-USB-DVD-Download-Tool-Installer-en-US.exe) e porta a termine il setup cliccando sui pulsanti EseguiNextInstall e Finish.

    A questo punto, inserisci la chiavetta su cui riversare i file d’installazione di Windows 7 nel computer:
    deve avere una capacità di almeno 4GB e non deve contenere nessun file importante, in quanto verrà formattata durante la procedura.




    Avvia quindi Windows 7 USB/DVD Download tool, pigia sul pulsante Browse e seleziona l’immagine ISO di Windows 7, dopodiché fai click su NextUSB Device (accertati che ci sia selezionata l’unità USB giusta) e Begin Copying e prenderà automaticamente il via la procedura di creazione della tua chiavetta USB con Windows 7.

    Nota: per utilizzare Windows 7 USB DVD Download Tool devi aver installato sul PC il .Net Framework 2.0 di Microsoft (o superiori).

    Installare Windows 7

    IMMAGINE QUI 4

    Dopo aver provveduto a scaricare Windows 7 e aver creato un supporto con i file d’installazione del sistema operativo rimane una sola cosa da fare:
    riavviare il computer e formattare tutto!




    Accertati dunque di aver messo in salvo tutti i tuoi dati, inserisci nel computer il DVD o la chiavetta USB creata in precedenza e riavvia la macchina.
    All’accensione del PC dovrebbe partire automaticamente il setup di Windows 7 o quantomeno dovrebbe comparire la scritta Premere un tasto per avviare da DVD ROM…

    Se all’avvio del PC non parte il setup di Windows 7, devi accedere al BIOS del computer e impostare l’unità DVD o quella USB come unità di boot primaria. Non è una procedura complessa.
    Si tratta di trovare la voce giusta nel menu di configurazione del BIOS e cambiare l’ordine di avvio mettendo l’hard disk del computer in seconda posizione anziché prima (in favore dell’unità DVD o USB).

    Se poi stai tentando di installare Windows 7 su un computer molto recente che utilizza l’UEFI al posto del classico BIOS, potresti dover disattivare il Secure Boot e abilitare la modalità Legacy BIOS in quest’ultimo. Trovi maggiori informazioni a riguardo nella mia guida su come entrare nel BIOS.

    Una volta avviata l’installazione di Windows, per formattare il PC devi selezionare l’opzione Personalizzata (utenti esperti), scegliere il disco di destinazione del sistema operativo (es.
    Disco 0 Partizione 1) e cliccare sulle voci Opzioni unità (in basso a destra), Formatta e OK.
    Per istruzioni più dettagliate consulta il mio tutorial su come formattare Windows 7.




    Come scaricare una virtual machine di Windows 7

    IMMAGINE QUI 5

    Ti serve una copia di Windows 7 da installare in una virtual machine?
    Nessun problema, Microsoft offre delle macchine virtuali di Windows 7 già pronte all’uso che si possono importare gratuitamente in tutti i principali software di virtualizzazione:
    VirtualBox, VMWare, Parallels ecc.

    Per scaricare una virtual machine di Windows 7, collegati a questa pagina del sito Internet di Microsoft e seleziona una delle opzioni disponibili nel menu a tendina collocato sulla sinistra: IE8 on Win7 per scaricare una copia di Windows 7 che include Internet Explorer 8, IE9 on Win7 per scaricare una copia di Windows 7 che include Internet Explorer 9, IE10 on Win7 per scaricare una copia di Windows 7 che include Internet Explorer 10 oppure IE11 on Win7 per scaricare una copia di Windows 7 che include Internet Explorer 11.

    Dopodiché scegli il software di virtualizzazione che intendi utilizzare dal menu a tendina adiacente (VirtualBoxVagrantHyperVVPCVMWareParallels) e clicca sul pulsante di download che compare in basso per scaricare la tua virtual machine.
    A scaricamento completato, estrai la virtual machine dall’archivio che la contiene e importala nel tuo software di virtualizzazione preferito seguendo la procedura standard prevista da quest’ultimo.
    Per maggiori informazioni a riguardo consulta il mio tutorial su come virtualizzare un sistema operativo.




    Nota: le virtual machine scaricate dal sito Internet di Microsoft sono in lingua inglese e hanno una scadenza di 90 giorni.
    È possibile bypassare facilmente questo limite creando degli snapshot delle macchine virtuali e ripristinandoli dopo la scadenza, ma è bene essere a conoscenza della loro esistenza.

    scaricare tutti gli aggiornamenti di windows




    scaricare tutti gli aggiornamenti di windows

    Ti sarà sicuramente capitato di voler scaricare gli aggiornamenti di Windows tutti in un colpo solo, evitando che il sistema stia sempre a ricercare e scaricare gli aggiornamenti nei momenti meno opportuni.
    Magari non hai una connessione tanto veloce e non puoi permetterti di avere la banda Internet occupata quando ti serve.
    Può anche capitare che hai bisogno di scaricare gli aggiornamenti di Windows manualmente per poterli installare su un computer non connesso a Internet.

    Se è questo il genere di problemi in cui sei incappato, posso allora rincuorarti, perché in questa guida ti parlerò di come scaricare gli aggiornamenti di Windows in un colpo solo così da tenere il tuo PC sempre aggiornato.
    Non dovrai quindi preoccuparti se hai poche conoscenze nel campo informatico, in quanto i passaggi che ti illustrerò sono davvero semplici da comprendere e adatti anche ai meno esperti.

    Se vuoi quindi garantire al tuo PC con sistema operativo Windows gli ultimi aggiornamenti pubblicati, non devi fare altro che dedicarmi alcuni minuti del tuo tempo.
    Siediti quindi comodamente e leggi attentamente i passaggi che ti indicherò.
    Ti auguro una buona lettura.

    Indice:

    • Cenni preliminari
    • Come scaricare gli aggiornamenti cumulativi di Windows 10
    • Come scaricare gli aggiornamenti cumulativi di Windows 8.1
    • Come scaricare gli aggiornamenti cumulativi di Windows 7

    Cenni preliminari

    IMMAGINE QUI 1




    Avere un PC sempre aggiornato è la soluzione migliore per evitare bug e falle di sistema che possono essere sfruttati da malintenzionati.
    Quello che ti consiglio è di tenere sempre aggiornato il tuo PC, scaricando gli ultimi aggiornamenti che Microsoft pubblica per il suo sistema operativo Windows.

    A tal proposito, ti consiglio di prendere visione del contenuto pubblicato a questo link, che rimanda al sito ufficiale Microsoft.
    Potrai quindi prendere informarti sulle date di fine supporto delle varie versioni del sistema operativo Windows.

    Quando il supporto giunge al termine, ti consiglio di passare alla versione più aggiornata di Windows, così da garantirti sempre gli ultimi aggiornamenti per il tuo PC.
    Se possiedi Windows 10, le varie versioni vengono pubblicate periodicamente e sono scaricabili gratuitamente tramite il pannello Windows Update.

    Come scaricare gli aggiornamenti cumulativi di Windows 10

    IMMAGINE QUI 2




    Se possiedi un sistema operativo Windows 10, sarei contento di sapere che puoi scaricare gli aggiornamenti cumulativi che vengono pubblicati di regola mensilmente.

    Gli aggiornamenti per Windows 10, così come per le altre versioni di Windows, vengono scaricati tramite lo strumento Windows Update.
    Scaricare gli aggiornamenti tramite questa funzionalità di Windows è semplice:
    dovrai semplicemente accedere alle Impostazioni di Windows, facendo clic sul pulsante Start che trovi nell’angolo in basso a sinistra e selezionando l’icona con il simbolo di un ingranaggio.

    Dopo aver effettuato l’accesso al pannello delle Impostazioni di Windows, dovrai selezionare la voce Aggiornamento e sicurezza e fare poi clic sulla voce Windows Update dalla barra laterale di sinistra.

    Fai poi clic sul pulsante Verifica disponibilità aggiornamenti, per verificare se sono disponibili dei pacchetti di aggiornamento da scaricare sul tuo PC.
    Tramite questa pratica però scaricherai i singoli aggiornamenti che vengono pubblicati nell’arco del mese.




    Nel caso invece tu voglia effettuare il download manuale dei pacchetti cumulativi di aggiornamento, ti consiglio allora di fare clic a questo link che rimanda alla Cronologia degli aggiornamenti cumulativi che sono stati pubblicati periodicamente da Microsoft fin dal lancio della prima versione di Windows 10.

    IMMAGINE QUI 3

    Prima però di effettuare il download di uno dei tantissimi pacchetti disponibili, è necessario effettuare prima la verifica che riguarda il numero di versione e la build del tuo sistema operativo Windows 10.

    Per fare ciò, premi la combinazione di tasti Windows + R dalla tastiera del tuo computer e digita il termine winver.
    Ti apparirà una finestra sulle Informazioni di Windows che mostrerà il numero della versione e la build di Windows 10.




    Puoi controllare il numero di versione anche accedendo alle Impostazioni di Windows, facendo clic sull’icona con il simbolo di un ingranaggio che trovi nel pannello Start di Windows.

    Dopo aver avviato la finestra delle Impostazioni di Windows, fai clic sulla dicitura Sistema e scorri l’elenco di voci nella barra laterale di sinistra.
    Individua la voce Informazioni su e scorri le informazioni che ti appariranno nella sezione di destra.
    Tra quelle che ti appariranno, individua le voci Versione e Build sistema operativo.

    IMMAGINE QUI 4

    Dopo aver individuato il numero di versione e il numero di build, ritorna al link che ti ho fornito precedentemente relativo alla Cronologia degli aggiornamenti cumulativi di Windows 10.




    Dalla pagina del sito Microsoft che ti si è aperta, dalla barra laterale di sinistra individua la versione corrispondente a quella che possiedi e che hai precedentemente individuato.
    Fai clic su di essa per visualizzare l’elenco degli aggiornamenti cumulativi.

    Quello che dovrai fare adesso è scaricare il pacchetto con il numero di build superiore rispetto a quello della tua versione di Windows 10.
    Se possiedi per esempio il numero di build 16299.248 per la versione 1709, dovrai scaricare il più recente, che è il pacchetto 16299.402 per la versione 1709.

    Fai quindi clic sulla voce corrispondente del pannello di sinistra, nell’esempio KB4093105, e scorri la pagina fino alla fine.
    Individua la sezione How to get this update (Come ottenere questo aggiornamento) e fai clic sulla dicitura Microsoft Update Catalog.
    Verrai rimandato in una sezione dove potrai scaricare l’aggiornamento cumulativo che hai selezionato.

    Potresti però visualizzare a schermo diverse versioni da scaricare.
    Tieni infatti conto che, se il tuo sistema è a 64 bit, dovrai scaricare il pacchetto indicante x64; se invece il tuo sistema è a 32bit, dovrai scaricare quello indicante x86.




    Inoltre, potrebbe apparirti la voce Aggiornamento cumulativo oppure Aggiornamento delta:
    scaricare l’uno o l’altro può essere indifferente, ma se non hai una connessione veloce, ti consiglio allora l’Aggiornamento delta, che contiene solo le modifiche che sono state apportante al sistema operativo.

    Una volta che avrai individuato il pacchetto da scaricare, fai clic sul corrispondente tasto Download.

    IMMAGINE QUI 5

    Ti verrà aperta una finestra dove dovrai fare clic sul link che ti appare, così da scaricare un file con estensione MSU.
    Dopo aver scaricato il file, fai doppio clic su di esso e poi fai clic sul pulsante .
    Attendi quindi la fine dell’installazione dell’aggiornamento e, nel caso in cui ti venisse chiesto, fai clic sul pulsante Riavvia.




    Se dovessi avere problemi nell’installazione dei pacchetti di Aggiornamento delta, prova invece a effettuare il download del pacchetto Aggiornamento cumulativo.

    Come scaricare gli aggiornamenti cumulativi di Windows 8.1

    IMMAGINE QUI 6

    Se possiedi invece un sistema operativo Windows 8.1, la procedura è simile a quella indicata per Windows 10.
    Dovrai quindi innanzitutto raggiungere il seguente link che rimanda alla Cronologia degli aggiornamenti cumulativi pubblicati da Microsoft per il suo sistema operativo Windows 8.1.

    Dalla barra laterale di sinistra, fai clic sulla voce più aggiornata contenente l’anno e il mese più recente e la dicitura Monthly Rollup.




    Fai quindi clic sulla voce del pannello di sinistra che rispecchia i requisiti che ti ho indicato e scorri la pagina fino alla fine.
    Dovrai individuare la sezione How to get this update (Come ottenere questo aggiornamento) e poi fai clic sulla voce Microsoft Update Catalog.

    Nella sezione in cui sei stato reindirizzato, dovrai scegliere la versione da scaricare.
    Scarica quindi la versione indicante la dicitura x64, se possiedi un sistema operativo a 64bit, oppure x86, se il tuo sistema è a 32bit.
    Fai quindi clic sul corrispondente pulsante Download per avviare lo scaricamento del file.

    Nella finestra che ti appare, fai clic sul link per scaricare un file con estensione MSU.
    Dopo averlo scaricato, fai doppio clic su di esso e poi fai clic sul pulsante .
    Attendi quindi la fine dell’installazione dell’aggiornamento e, nel caso in cui ti venisse chiesto, fai clic sul pulsante Riavvia.

    Come scaricare gli aggiornamenti cumulativi di Windows 7

    IMMAGINE QUI 7




    Se possiedi invece un sistema operativo Windows 7, ti sarà possibile scaricare dei pacchetti di aggiornamenti cumulativi in modo veramente semplice.

    La prima cosa che devi fare, è assicurarti che sul tuo sistema operativo Windows 7 sia installato il Service Pack 1.
    Per verificarlo, usa la combinazione di tasti Windows + R dalla tastiera del tuo PC e digita il termine winver.
    Nella finestra che ti apparirà, individua se è presente la dicitura Service Pack 1.

    IMMAGINE QUI 8

    Se così non fosse, dovrai allora effettuare il download di questo pacchetto tramite questo link che rimanda al sito Web ufficiale Microsoft.




    Aperta la pagina, seleziona la lingua Italiano e fai poi clic sul pulsante Scarica.
    Metti quindi il segno di spunta accanto alla casella del file da scaricare:
    puoi scaricare il file ISO e masterizzarlo oppure scaricare i singoli pacchetti, in base all’architettura (x86 o x64) del tuo sistema.
    Fai quindi clic sul pulsante Avanti per iniziare il download e, una volta completato, avvia la procedura di installazione del Service Pack 1.

    Segui le istruzioni che ti verranno indicate a schermo:
    la procedura è semplice, ma richiederà del tempo affinché tutti i singoli aggiornamenti vengano installati.
    Quando l’installazione sarà completata, il tuo PC verrà riavviato e una schermata di configurazione apparirà a schermo, al termine della quale, potrai continuare a utilizzare normalmente il tuo PC.

    IMMAGINE QUI 9

    Effettuata questa procedura, potrai procedere per l’installazione del Convenience Rollup del Service Pack 1, che contiene ulteriori aggiornamenti per il tuo sistema.
    Prima però dovrai scaricare l’Aggiornamento stack di manutenzione di Windows 7.




    Fai quindi clic su questo link e scorri la pagina fino a individuare la sezione Area download Microsoft.
    Scarica quindi uno dei pacchetti in base alla versione di Windows 7 da te posseduta, facendo clic sulla corrispondente dicitura Download del pacchetto.
    Scarica quindi la versione x64, se possiedi un sistema a 64bit, oppure x86, se a 32bit.

    Dopo aver scaricato il pacchetto, fai doppio clic su di esso e poi fai clic sul pulsante .
    Attendi quindi la fine dell’installazione dell’aggiornamento e procedi poi al riavvio del computer, facendo clic sul pulsante Riavvia.

    Adesso che hai predisposto il sistema, potrai effettuare il download e l’installazione del Convenience Rollup del Service Pack 1.
    Fai clic a questo link che rimanda al catalogo di Windows per il download degli aggiornamenti.

    Fai quindi clic sul pulsante Download in corrispondenza della versione del sistema operativo da te in possesso.
    Se possiedi Windows 7 a 32bit, dovrai scaricare l’aggiornamento dove non è riportata alcuna versione (Aggiornamento per Windows 7); se possiedi invece Windows 7 a 64bit, dovrai scaricare quello contenente la dicitura x64.




    Dopo aver scaricato il file, fai doppio clic su di esso e fai poi clic sul pulsante .
    Attendi quindi che venga effettuata l’installazione di tutti gli aggiornamenti presenti nel pacchetto e fai poi clic sul pulsante Riavvia.

    risolvere configurazione ip non valida wifi windows




    risolvere configurazione ip non valida wifi windows

    Risolvere configurazione IP non valida WiFi Windows 10

    Se hai intenzione di risolvere configurazione IP non valida WiFi Windows 10, potrei aiutarti io.
    Dopo aver collegato il tuo computer alla rete wireless, potresti non essere riuscito a connetterti a internet.
    In particolare, hai notato una strana avvertenza che dice “WiFi non dispone di una configurazione IP valida”, seguita dalla notifica “Internet non disponibile, protetta”.

    Questo problema, ti impedisce di navigare in internet.
    Allora, ho voluto aiutarti a risolverlo subito per riprendere così il tuo operatore senza una prolungata interruzione.
    L’ho fatto scrivendo questa guida, nella quale troverai sicuramente una soluzione definitiva al caso.

    Risolvere configurazione IP non valida WiFi Windows 10

    Ci sono diverse soluzioni che permettono di risolvere configurazione IP non valida WiFi Windows 10.
    La prima prova che dovresti fare, è connettere una cavo LAN e testare che internet funzioni.
    Se funzionasse, significherebbe che il problema è relativo alla rete wireless. In caso contrario, vorrebbe dire che anche la rete ethernet ha dei problemi.

    Dopo il primo test, riattiva il WiFi.
    Poi, segui gli approfondimenti che ho inserito di seguito, nell’ordine in cui sono messi.




    Indice

    • Refresh IP Windows 10
    • DHCP Windows 10
    • IP statico Windows 10
    • Disattivare Firewall Windows 10
    • Disattivare Antivirus Windows 10
    • Ripristino della rete Windows 10
    Refresh IP Windows 10

    La prima soluzione al problema della configurazione Wi-Fi non valida, consiste nel fare un refresh dell’indirizzo IP.
    A volte, il computer potrebbe avere un indirizzo IP che è già stato assegnato ad altri dispositivi connessi in rete.
    Durante la prima configurazione, l’altro dispositivo poteva essere spento.
    Tuttavia, quando lo si accende, entrambi i dispositivi creano un conflitto di indirizzi IP sulla rete locale.

    Per risolvere questo errore, potresti quindi provare a riassegnare l’indirizzo IP automatico al computer.
    Per fare ciò, innanzitutto devi cliccare con il tasto destro del mouse sul menu Start e selezionare l’opzione Prompt dei comandi (amministratore).
    Poi, quando si apre il terminale, devi digitare il seguente comando e premere Invio:

    ipconfig/release

    Subito dopo, inserisci quest’altro comando e premi di nuovo Invio:

    ipconfig/renew

    Infine, digita Exit e schiaccia Invio per uscire dal terminale.
    Dopo il refresh, la connessione dovrebbe ripartire e l’errore “WiFi non dispone di una configurazione IP valida” dovrebbe essere sparito.
    Se così non fosse, continua a leggere.




    DHCP Windows 10

    Il secondo metodo che potrebbe risolvere configurazione IP non valida WiFi Windows 10, prevede la configurazione del DHCP.
    Si tratta di tornare alle impostazioni di default previste da Microsoft.

    Il DHCP Windows 10, infatti, non è altro che la configurazione di un indirizzo IP automatico o dinamico.
    In questo modo, è possibile lasciar decidere al router, o meglio, al server DHCP, quale indirizzo IP libero assegnare al computer.
    Ci sono un po’ di svantaggi facendo questo, ma niente che possa compromette la tua navigazione in internet.

    Quindi, potresti intanto provare a mettere il PC in DHCP per vedere se così funziona e, in seguito, riassegnare un indirizzo IP statico.
    Per ulteriori informazioni sull’indirizzo IP manuale, consulta la guida dedicata.

    Per attivare il DHCP Windows 10, esegui la combinazione di tasti Windows + X e clicca Connessioni di rete.
    Poi, clicca con il tasto destro sulla scheda di rete wireless e scegli Proprietà.
    Dopodiché, scegli Protocollo Internet versione 4 (TCP/IPv4) e clicca Proprietà.




    In questa sezione, metti le scelte su Ottieni automaticamente un indirizzo IP e Ottieni indirizzo server DNS automaticamente.
    Infine, clicca Ok per confermare le modifiche.

    A questo punto, la rete wireless dovrebbe connettersi senza più generare l’errore “WiFi non dispone di una configurazione IP valida”.
    Se ciò non accadesse, procedi leggendo il punto successivo.

    IP statico Windows 10

    Un’altra procedura per risolvere configurazione IP non valida WiFi Windows 10 è l’impostazione di un indirizzo IP statico.
    Al contrario del DHCP, questo tipo di configurazione ti permette di assegnare un indirizzo IP statico al computer.
    Devi assicurarti di metterne uno libero e che non sia nel range degli indirizzi impostati per il server DHCP.
    Per vedere questo basta che ti colleghi al router.

    Quando hai reperito l’indirizzo IP libero, puoi assegnarlo al tuo PC.
    Per fare ciò, devi innanzitutto eseguire la combinazione di tasti Windows + X.
    Dopodiché, devi cliccare Connessioni di rete, individuare la scheda Wi-Fi, cliccare con il tasto destro su di essa e scegliere Proprietà.
    Poi, devi selezionare la voce Protocollo Internet versione 4 (TCP/IPv4) e scegliere Proprietà.




    In questa sezione, devi cliccare Utilizza il seguente indirizzo IP, inserirlo nel campo Indirizzo IP, digitare la Subnet mask e il Gateway predefinito.
    Infine, dato che ci sei, metti pure i DNS statici.
    Puoi farlo cliccando Utilizza i seguenti indirizzi server DNS, inserendo il primario in Server DNS preferito e il secondario in Server DNS alternativo.

    Per concludere e salvare le modifiche, clicca Ok.
    Per ulteriori informazioni sui DNS, vedi la guida in cui ti spiego come cambiare DNS Windows 10.

    Dopo aver impostato questi parametri, l’errore “WiFi non dispone di una configurazione IP valida” dovrebbe essere sparito.
    Invece, se vedessi ancora la notifica dell’IP non valido Windows 10, procedi la lettura.

    Disattivare Firewall Windows 10

    Un’altra soluzione al problema, potrebbe essere quella di disattivare il firewall di Windows Defender temporaneamente.
    Per disattivare tutti i firewall presenti nel computer, devi aprire il Prompt dei comandi (amministratore), digitare il seguente comando e premere Invio:




    netsh advfirewall set allprofiles state off

    Questo comando, invece, ti servirà per riattivare il firewall:

    netsh advfirewall set allprofiles state on

    Se l’errore “WiFi non dispone di una configurazione IP valida” sparisse, contatta il produttore del firewall, controlla se ci sono aggiornamenti o ripristinalo alle impostazioni predefinite.
    In caso contrario, continua la lettura.

    Disattivare Antivirus Windows 10

    Se il firewall non fosse, per risolvere configurazione IP non valida WiFi Windows 10 potresti provare a disattivare l’antivirus o l’antimalware temporaneamente.
    Per fare questo, in genere basta individuare l’icona del proprio antivirus sulla barra laterale (a destra), cliccare con il tasto destro su di essa e scegliere Disabilita la protezione.

    Nel caso in cui tu non riuscissi a farlo, consulta la documentazione dell’antivirus o richiedi il supporto tecnico allo sviluppatore del software.




    Se facendo ciò l’errore “WiFi non dispone di una configurazione IP valida” scomparisse, effettua un aggiornamento dell’antivirus e verifica che sia compatibile con Windows 10.

    Ripristino della rete Windows 10

    L’ultima soluzione per risolvere il problema, è quella di eseguire il ripristino della rete.
    Devi considerare questa procedura solo se gli altri metodi che ti ho suggerito non hanno avuto effetto.

    Per effettuare il ripristino della rete, prima di tutto devi seguire il percorso Start > Impostazioni > Rete internet > Stato.
    In questa sezione, devi cliccare su Ripristino della rete e dopo Ripristina.
    Infine, devi confermare l’operazione cliccando .

    Il sistema verrà riavviato.
    Se tutto è andato come previsto, l’errore “WiFi non dispone di una configurazione IP valida” deve essere scomparso.
    Altrimenti, fai un backup del sistema operativo ed esegui un’installazione pulita di Windows 10 per risolvere in modo definitivo.




    ripristino windows




    ripristino windows

    Statistiche alla mano, Windows 7 è uno tra i sistemi operativi più utilizzati al mondo.
    Nonostante Microsoft ne abbia rilasciato versioni più recenti, molti utenti continuano a preferirlo per la sua stabilità e l’altissimo grado di compatibilità raggiunto con applicazioni e periferiche nel corso degli ultimi anni. Insomma, si tratta di un prodotto molto solido e affidabile… ma naturalmente non è infallibile.
    Ogni tanto può dunque essere necessario effettuare ripristino Windows 7 per riportare lo stato del sistema a una situazione precedente (prima dell’installazione di un software o un driver, per esempio) ed io oggi sono qui per spiegarti come fare.

    Prima che tu possa spaventarti e pensare a chissà cosa, ci tengo a farti presente sin da subito che effettuare ripristino Windows 7 è in realtà un’operazione abbastanza semplice da eseguire e che per la messa a segno della quale non è indispensabile che tu sia uno “smanettone”, almeno non attenendoti ai passaggi che trovi indicati di seguito.
    Per riuscire nell’impresa sono infatti sufficienti una manciata di minuti di tempo libero ed un minimo di concentrazione e di attenzione, nient’altro

    Segui dunque le indicazioni che trovi qui sotto e ti assicuro che non ti farai trovare impreparato quando il tuo computer “deciderà” di funzionare male costringendoti a ricorrere alle maniere forti.
    Sei pronto?
    Si?
    Benissimo! Allora mettiamo al bando le ciance e cominciamo.

    Prima di fornirti tutte le spiegazioni del caso, mi sembra doveroso fare immediatamente chiarezza su un punto.
    Esistono diverse opzioni di ripristino Windows 7 che possono rivelarsi più o meno valide ed efficaci a seconda di quelle che sono le tue necessità.
    Puoi infatti effettuare ripristino Windows 7 sfruttando i punti di ripristino del sistema oppure puoi riuscire nel tuo intento utilizzando il sistema di backup che consente di creare immagini dell’OS da usare all’occorrenza.




    Qualora la situazione fosse particolarmente “disperata”, puoi inoltre ripristinare il tuo PC con su Windows 7 inserendo il disco di installazione del sistema operativo all’avvio o, come ultima spiaggia, effettuando una vera e propria formattazione.
    A te la scelta.

    Uso dei punti di ripristino

    IMMAGINE QUI 1

    Una delle procedure di ripristino Windows 7 più affidabili e semplici da affrontare è quella che consente di riportare il sistema a uno stato precedente lasciando intatti i documenti salvati sul PC.
    Si tratta dell’operazione maggiormente indicata quando Windows sembra diventare instabile in seguito all’installazione di un nuovo programma o nuovi driver.

    Per portare il tuo computer a uno stato precedente, clicca sul pulsante Start e digita il termine ripristino nel campo di ricerca annesso al menu che compare.
    Seleziona dunque la voce Ripristino configurazione di sistema con il mouse e, nella finestra che si apre, scegli la data a cui vuoi riportare Windows.




    Come opzione predefinita ti viene proposta la data più vicina a quella odierna ma se preferisci puoi selezionare un punto di ripristino precedente apponendo un segno di spunta accanto alla voce Scegli un punto di ripristino diverso e cliccando sul pulsante Avanti.
    I punti di ripristino vengono creati automaticamente da Windows ogni qualvolta che viene apportata una modifica consistente al sistema, ad esempio quando viene installata o rimossa un’applicazione o quando vengono scaricati aggiornamenti da Windows Update.

    Una volta scelta la data a cui desideri riportare il sistema operativo, clicca ancora su Avanti e poi su Fine ed attendi che il PC si occupi di fare il resto.
    L’operazione prevede un riavvio del computer e ha una durata variabile a seconda della quantità di dati da ripristinare.
    Tieni conto che solitamente più indietro si va con il calendario e più tempo ci vuole per concludere la procedura.

    Al termine della procedura di ripristino, ti ritroverai dinanzi il desktop di Windows 7 ed una finestra indicante il fatto che il ripristino ad uno stato precedente del sistema è stato effettuato.

    Uso del sistema di backup

    IMMAGINE QUI 2




    Forse non tutti lo sanno, ma Windows 7 include un sistema di backup che permette di creare immagini del sistema operativo da salvare su DVD o hard disk esterni e utilizzare all’occorrenza per riportare il computer a uno stato precedente.
    Con questo sistema di ripristino Windows 7 si cancella completamente il contenuto attuale dell’hard disk (o della partizione su cui c’è installato Windows) e si riportano sistema, programmi e documenti allo stato in cui erano al momento in cui è stata realizzata l’immagine di backup.
    Un po’ come avviene con Time Machine su Mac (se ben ricordi, te ne ho parlato nella mia guida su come effettuare un backup con Time Machine).

    Per creare un’immagine di ripristino di Windows 7, clicca sul pulsante Start, dopodiché digita il termine ripristino nel campo di ricerca annesso al menu che compare e seleziona la voce Backup e ripristino con il mouse.
    Nella finestra che si apre, fai clic sull’opzione Crea un’immagine del sistema situata nella barra laterale di sinistra e seleziona l’unità di destinazione del backup fra hard disk esterno (te lo consiglio) o DVD (tieni conto che ce ne potrebbero volere molti).

    A questo punto, clicca prima sul pulsante Avanti, poi su Avvia backup e attendi che la copia dei dati venga portata a termine.
    L’operazione potrebbe durare un bel po’ di minuti.
    Tieni presente che sui drive selezionati verrà riversato per intero il contenuto della partizione su cui è installato Windows.

    Una volta creata l’immagine di backup di Windows, è possibile utilizzarla per ripristinare lo stato del computer in vari modi.
    Quello più semplice consiste nel tornare nel pannello Backup e Ripristino come visto poc’anzi e nel recarsi poi in Ripristina le impostazioni di sistema o l’intero computer.
    Successivamente clicca su Metodi di ripristino avanzati, seleziona Utilizza un’immagine di sistema creata in precedenza per ripristinare il computer e scegli il backup da utilizzare.




    Uso del disco di installazione

    IMMAGINE QUI 3

    Se il sistema non si avvia correttamente, è possibile effettuare il ripristino Windows 7 inserendo nel computer il suo DVD di installazione ed effettuando il boot da quest’ultimo.
    Se non sai come si fa, inserisci semplicemente il dischetto nel PC, riavvia e premi un tasto qualsiasi sulla tastiera non appena vedi il messaggio Premere un tasto per avviare da CD-ROM a DVD-ROM… comparire sullo schermo.
    Se incontri problemi, prova ad impostare il drive DVD come unità di boot primaria seguendo le indicazioni che trovi nella mia guida su come impostare il BIOS.

    Una volta avviato il DVD di installazione di Windows 7, clicca prima sul pulsante Avanti per confermare l’utilizzo della lingua italiana e poi su Ripristina il computer.
    Apponi quindi il segno di spunta accanto alla voce Ripristinare il computer utilizzando un’immagine del sistema creata in precedenza, clicca su Avanti e seleziona il backup da utilizzare.

    Formattazione

    IMMAGINE QUI 4




    Puoi anche adottare una soluzione più drastica e reinstallare completamente Windows 7 cancellando applicazioni e impostazioni (ma conservando i file salvat i sull’hard disk del computer).
    Per fare ciò, inserisci il disco di installazione di Windows 7 nel lettore CD/DVD del tuo computer, riavvia il PC e poi premi un tasto qualsiasi sulla tastiera quanto appare il messaggio a schermo Premere un tasto per avviare da CD-ROM a DVD-ROM….

    Una volta avviato il DVD di installazione del sistema, clicca sul pulsante Avanti nella prima schermata del setup, pigia su Installa e poi seleziona l’opzione Personalizzata (Utenti esperti).
    Qualora richiesto, provvedi inoltra a selezionare l’edizione del sistema che vuoi reinstallare (es. Windows 7 Home Premium) e poi clicca sul pulsante Avanti.

    Accetta quindi le condizioni di utilizzo del sistema mettendo il segno di spunta sulla casella collocata accanto alla voce Accetto le condizioni di licenza e clicca ancora una volta su Avanti per proseguire con l’installazione di Windows 7.

    Ora clicca sul pulsante Personalizzata (Utenti esperti), seleziona la partizione su cui è installato attualmente Windows e clicca prima su Avanti e poi su OK per avviare l’installazione di Windows 7.
    L’operazione di installazione del sistema richiederà qualche minuto e diversi riavvii, attendi pazientemente e segui la procedura guidata di primo avvio del sistema per configurare il tuo account utente.




    Provvedi inoltre a digitare il numero di serie della copia di Windows 7 in tuo possesso che trovi stampato sulla confezione di vendita del dischetto di installazione di Seven, clicca su Usa impostazioni consigliate e regola i settaggi relativi a fuso orario e rete.
    Al termine della procedura, vedrai finalmente apparire il desktop “lindo e pinto” di Windows 7.
    Se necessiti di maggiori dettagli, da’ uno sguardo al mio tutorial su come reinstallare Windows 7.

    riparare il registro di sistema di windows




    riparare il registro di sistema di windows

    Fermo.
    Non fare nulla di avventato.
    Posa quel disco d’installazione di Windows! Sì, lo so, il tuo computer è lento come una lumaca e i messaggi di errore spuntano fuori come funghi, ma la soluzione potrebbe essere meno drastica di quello che pensi. Il problema potrebbe infatti risiedere nel solo registro di sistema che, a lungo andare, si riempie di errori che causano il rallentamento dell’OS e l’insorgere di molti problemi, fra cui quelli da te rilevati.
    Per cui, prima di compiere azioni di cui poi potresti pentirti, il consiglio che mi sento di darti è quello di provare a pulire il registro di sistema di Windows e vedere se magari in questo modo riesci a risolvere.

    Come dici?
    Sei perfettamente d’accordo con me ma non essendo ancora molto esperto in fatto di informatica e nuove tecnologie temi che la cosa sia fuori dalla tua portata?
    Ma dai, non fare il fifone, ci sono io qui con te, pronto e ben disponibile a fornirti le spiegazioni di cui hai bisogno.
    Quello che dovrai fare non sarà altro che prenderti qualche minuto di tempo libero per te, posizionarti bello comodo dinanzi il tuo fido computer e leggere con la massima attenzione tutte le istruzioni sul da farsi che trovi qui sotto.
    Ti anticipo subito che per riuscire nell’impresa basta scaricare ed utilizzare alcuni appositi programmini che, a discapito delle apparenze, sono semplicissimi da usare e non richiedono competenze tecniche particolari.

    Allora?
    Posso sapere che cosa ci fai ancora li impalato?
    Inizia subito a concentrarti sulla lettura di quanto riportato qui di seguito e vedrai che alla fine non te ne pentirai.
    Ah, quasi dimenticavo:
    per completezza d’informazione, oltre a spiegarti come procedere usando questo o quell’altro software apposito provvederò ad indicarti come fare per effettuare la pulizia del registro di sistema in maniera, diciamo, manuale.
    La cosa è un tantino più articolata e richiede un minimo di attenzione in più ma comunque nulla di impossibile, non temere.

    Indice

    • Software per pulire il registro di sistema di Windows
      • Free Error Cleaner
      • CCleaner
      • Registry Life
    • Pulire il regista di sistema di Windows manualmente

    Software per pulire il registro di sistema di Windows

    Innanzitutto, cerchiamo di capire come fare per pulire il registro di sistema di Windows utilizzando apposti programmi.
    Di seguito trovi indicati ed esplicati quelli che a parer mio rappresentano i migliori della categoria.
    Sono piuttosto semplici da imputare ma, mi raccomando, usali sempre in maniera coscienziosa.
    Intesi?




    Free Error Cleaner

    Il primo tra i programmi utili per effettuare la pulizia del registro di sistema di Windows che voglio consigliarti di provare è Free Error Cleaner.
    Si tratta di un software gratuito che, appunto, consente di riparare facilmente il registro di sistema e far tornare le prestazioni del PC ai livelli del passato.
    Vediamo in dettaglio come funziona.

    Come primo passo, collegati alla pagina di download del programma e fai clic sul collegamento Download here che trovi in corrispondenza della dicitura Free Error Cleaner version 3.xx.
    A scaricamento ultimato, apri il file .exe ottenuto e clicca su Si.
    Nella finestra che si apre premi sul pulsante Next, accetta le condizioni di utilizzo del programma mettendo il segno di spunta accanto alla voce I accept the agreement e fai clic prima su Next per quattro volte consecutive e poi su Install e Finish per terminare la procedura d’installazione.

    IMMAGINE QUI 1

    Avvia quindi il programma facendo doppio clic sulla sua icona che è stata aggiunta al desktop (oppure richiamalo mediante il menu Start) dopodiché premi su Si in risposta all’avviso che vedi apparire e pigia sul pulsante Start Scan collocato nella parte in basso a destra della schermata di Free Error Cleaner per avviare la ricerca di errori nel registro di Windows e, a procedura completata, clicca prima su Next e poi su Repair Page e Repair Now ! per riparare gli errori trovati nel registro di sistema.




    IMMAGINE QUI 2

    Premi poi sul pulsante Finished per tornare alla schermata principale del programma, mentre se vuoi annullare i cambiamenti effettuati da Free Error Cleaner nel registro di Windows fai clic su Restore, seleziona la data dell’ultima riparazione effettuata dall’elenco, pigia sul pulsante Restore collocato in basso a destra e rispondi OK a tutti gli avvisi che compaiono.

    Nota: Quando ti viene chiesto di registrare la copia del programma, fai clic sul collegamento apposito, compila il modulo che ti viene proposto dopodiché inserisci il codice ottenuto nel campo su schermo.
    La registrazione è gratuita così come l’uso del software ma se non viene effettuata il programma non risulterà più utilizzabile.

    CCleaner

    Il programma di cui ti ho parlato poc’anzi non ti ha convinto e cerchi una valida alternativa?
    Allora prova CCleaner e vedrai che non te ne pentirai.
    Non ne hai mai sentito parlare?
    Strano, è famosissimo.
    Ad ogni modo non c’è problema, rimediamo subito.
    Trattasi di un software per sistemi operativi Windows (oltre che per Mac) il cui scopo principale è quello di liberare spazio su disco eliminando i file inutili salvati sul PC ma che si rivela altrettanto efficiente anche per disinstallare i programmi senza lasciare tracce, rimuovere i dischi in maniera sicura, eliminare i file doppi e molto altro ancora, compreso pulire il registro di sistema dalle voci inutili.
    È gratis ma è disponibile anche in due varianti a pagamento con features extra.




    Per servirtene per il tuo scopo, visita innanzitutto il sito Internet del programma e fai clic sul collegamento CCleaner.com che trovi in corrispondenza della colonna Free.
    Aspetta quindi che la procedura di scaricamento di CCleaner venga avviata e completata dopodiché apri il file .x ottenuto e pigia sul bottone .
    Imposta poi l’italiano come lingua tramite il menu a tendina in alto, rimuovi la spunta relativa all’installazione di eventuali software aggiuntivi non utili allo scopo, fai clic prima su Installa ed in seguito su Avvia CCleaner.

    IMMAGINE QUI 3

    Una volta visualizzata la finestra di CCleaner sullo schermo, clicca sulla scheda Registro posta a sinistra e pigia sul bottone Trova problemi che sta in basso a destra.
    Attendi dunque che il programma riesca ad individuare tutte le voci del registro di sistema da riparare e poi clicca su Ripara problemi selezionati… ed indica se intendi effettuare o meno il backup del registro di sistema rispondendo alla domanda che vedi apparire.
    Successivamente pigia su Ripara selezionati e per concludere premi su Chiudi.

    IMMAGINE QUI 4




    Come ti dicevo qualche riga più su, pulizia del registro di sistema a parte CCleaner permette di effettuare svariate altre operazioni utili perla manutenzione e la cura di Windows.
    Se la cosa ti interessa e desideri dunque approfondire il funzionamento del software, ti suggerisco di consultare il mio tutorial dedicato in via specifica all’argomento: come scaricare e utilizzare CCleaner.

    Registry Life

    Un altro ottimo software al quale puoi appellarti per pulire il registro di sistema di Windows in alternativa a quelli summenzionati è Registry Life. È gratis, in italiano, compatibile con tutte le versioni di Windows ed è in grado di adempire al compito a cui è preposto in maniera impeccabile.
    Diversamente dalle risorse di cui sopra, effettua in maniera automatica il backup dei dati del registro per cui in caso di problemi è sempre possibile far fronte alla cosa.

    Mi chiedi come si utilizza?
    Te lo indico subito.
    Innanzitutto, collegati al sito Internet del programma e clicca sul pulsante Get It! che sta al centro dello schermo.
    Attendi dunque qualche istante affinché venga scaricato il file d’installazione di Registry Life dopodiché aprilo e pigia su Esegui e su Si.

    Adesso, clicca sul pulsante Avanti, seleziona la voce Accetto i termini del contratto di licenza e pigia ancora su Avanti.
    Rimuovi eventuali segni di spunta relativi all’installazione di programmi aggiuntivi, pigia ancora su Avanti, poi su Installa e per concludere premi su Fine.




    IMMAGINE QUI 5

    Ora che visualizzi la finestra del programma sul desktop, clicca sul pulsante Run registry check, attendi che l’analisi dl registro di sistema di Windows venga avviata e portata a termine e poi clicca sul bottone Fix problems e successivamente su Finish.

    IMMAGINE QUI 6

    Una volta visualizzata nuovamente la finestra principale del programma, clicca anche sul pulsante Run optimization per apportare tutte le varie eventuali ottimizzazioni possibili al registro, premi poi su Perform registry optimization e successivamente su OK.
    A procedura ultimata, fai clic sul bottone Close.




    Pulire il regista di sistema di Windows manualmente

    Passiamo ora alla pulizia manuale del registro di sistema.
    La cosa è fattibile ma, com potrai intuire da solo, richiede un minimo di pazienza e di attenzione in più oltre che una conoscenza approfondita delle voci su cui intervenire.
    Ad ogni modo, io prevederò a spiegarti come procedere ma tu, mi raccomando, effettua solo le operazioni di cui sei sicuro e se qualcosa non ti è chiaro non improvvisare ma cerca prima di documentarti il più possibile (oppure lascia perdere e rivolgiti ad uno dei software di cui sopra).

    Innanzitutto fai clic sul pulsante Start (quello con la bandierina di Windows) nella parte in fondo a sinistra della barra delle applicazioni, cerca ed avvia Esegui, digita regedit nel campo vuoto che trovi accanto alla voce Apri: della nuova finestra a schermo e poi clicca prima su OK ed in seguito su Si

    Adesso dovresti ritrovarti al cospetto dell’editor del registro di sistema.
    L’interfaccia è organizzata in due sezioni:
    a sinistra trovi quella che va usata per accedere a tutta la struttura di cartelle, mentre a destra c’è quella che ti permette di visionare i valori individuali.

    Prima di compiere qualsiasi operazione ti consiglio però di eseguire un backup dei dati del registro di sistema facendo clic sulla dicitura File in alto a sinistra della finestra, scegliendo Esporta… dal menu che si apre, assegnando un nome al file (es.
    Backup del registro di sistema), indicando la posizione sul tuo computer in cui effettuarne il salvataggio e pigiando su Salva.
    Prima di salvare il backup, assicurati che in corrispondenza della dicitura Intervallo di esportazione risulti selezionata la voce Tutto (ed in caso contrario selezionala tu!).




    IMMAGINE QUI 7

    Qualora poi dovessero insorge dei problemi, potrai poi ripristinare il backup (il file con estensione .reg a cui hai assegnato il nome a piacere) importandolo nel registro di sistema cliccando prima sulla voce File e poi su quella Importa…

    A questo punto, puoi finalmente cominciare ad intervenire sul registro di sistema nel senso stretto del termine.
    Innanzitutto rimuovi tutte le voci relative ai software non più installati sul computer.
    Espandi quindi la chiave HKEY_CURRENT_USER pigiando sulla relativa freccetta, espandi la chiave Software e cerca tutte quelle chiavi che contengono il nome dei software che hai rimosso dal tuo PC.
    Quando trovi una chiave relativa ad un dato programma, facci clic destro sopra e scegli Elimina dal menu che si apre.

    IMMAGINE QUI 8




    Esegui poi una ricerca dei software in base al loro nome, il loro nome eseguibile e/o il nome delle loro cartelle e rimuovi tutte le voci facenti riferimento ai programmi già disinstallati.
    Per riuscirci, premi sul menu Modifica, clicca su Trova…, digita il testo usato per cercare le voci dell’applicazione nel campo vuoto e pigia su OK. Tutti le voci trovate nel registro di sistema facenti riferimento ai criteri di ricerca saranno evidenziate.
    Puoi rimuoverle pigiando semplicemente Canc sulla tastiera del computer.

    IMMAGINE QUI 9

    Vediamo infine come eliminare gli elementi di avvio indesiderati.
    Per fare ciò, espandi le chiavi Computer\ HKEY_LOCAL_MACHINE\ SOFTWARE\ Microsoft\ Windows\ CurrentVersion, evidenza la chiave Run, individua i valori da rimuovere nella sezione sinistra, facci clic destro sopra e clicca su Elimina dal menu che appare. Esegui le operazioni che ti ho appena indicato anche nella posizione HKEY_CURRENT_USER per portare a termine tutta la procedura.

    rimuovere password windows




    rimuovere password windows

    Come rimuovere password Windows 10

    Quando sei sicuro di non essere spiato dagli altri, potresti decidere di rimuovere password Windows 10.
    Se il tuo PC non corre il rischio di essere violato da qualcuno e tu non hai la necessita di usare le credenziali di accesso al sistema per altri servizi, potresti eliminare la schermata di login.

    Per toglierla definitivamente, devi cancellare la password dal sistema operativo Microsoft.
    Nella guida che segue ti spiego quali sono i metodi che ti consentono di farlo.

    Come rimuovere password Windows 10

    Ci sono due modi per eliminare la password da W10.
    Puoi usarli su tutte le versioni di Windows 10, comprese ad esempio la versione Pro e Home.
    Probabilmente, però, avrai delle limitazioni se l’account che andrai a modificare è gestito dall’amministratore di una rete di dominio.

    Negli approfondimenti successivi, potrai vedere come modificare la password per cancellarla completamente.
    Tuttavia, dovrai disporre di un account amministratore ed il PC non deve far parte di una rete di dominio.
    Altrimenti, non riuscirai a procedere.




    • Login automatico W10
    • Disattivazione password accesso W10
      • Password
      • PIN
      • Password grafica
    • Sospensione
    • Schermata di blocco
    Login automatico W10

    Il metodo più sicuro per rimuovere password Windows 10 all’accesso, è il login automatico.
    Grazie ad esso, puoi fare in modo che l’utente acceda automaticamente al sistema memorizzando le credenziali d’accesso, le quali non ti verranno più richieste quando accendi il computer.

    Per attivarlo, devi innanzitutto eseguire la combinazione tasto Windows + R, scrivere il comando che vedi di seguito e poi premere Invio:

    netplwiz

    Entrerai nelle impostazioni Account utente.
    In questa sezione, per togliere la password e fare in modo che l’utente acceda in automatico all’avvio, devi selezionare l’utente con un click, disattivare l’opzione Per utilizzare questo computer è necessario che l’utente immetta il nome utente e la password e scegliere Applica.

    Ora, ti verrà chiesto di inserire la password per due volte consecutive, a conferma delle modifiche effettuate.
    Quando hai concluso l’inserimento, devi premere su Ok.




    A questo punto, devi accedere al percorso Menu start > Impostazioni > Account > Opzioni di accesso e mettere su Mai l’opzione Richiedi l’accesso.
    Questo, serve per rimuovere password Windows 10 anche quando riattivi il PC dopo una tua assenza o a seguito di una sospensione.
    Hai fatto.

    Infine, ti ricordo che quando attivi il login automatico, la password che viene memorizzata nel registro non è criptata.
    Per ulteriori informazioni, potresti leggere quest’altra guida.

    Disattivazione password accesso Windows 10

    Se invece vuoi eliminare la schermata di login per disabilitare la password di Windows 10, disattivare l’accesso con PIN e con password grafica, per prima cosa devi accedere al percorso Menu start > Impostazioni > Account > Opzioni di accesso.

    Vedrai così le opzioni Password, PIN e Password grafica.
    Prosegui la lettura per capire nel dettaglio come disattivare questi metodi di autenticazione.




    Password

    Per cancellare le credenziali, devi innanzitutto andare alla voce Password, cliccare su Modifica, inserire la Password corrente dell’account e premere su Avanti.

    Poi, nella schermata Modifica password, per togliere la password a Windows 10, devi cliccare su Avanti, senza digitare caratteri nel campo Nuova password.
    Per concludere la procedura, devi scegliere Fine.

    Infine, ti ricordo che se decidi di togliere la password, non potrai aggiungere altre opzioni d’accesso.

    PIN

    Per eliminare il PIN, devi andare sotto la voce PIN e premere su Rimuovi per due volte.
    Poi, devi inserire la password del tuo account e confermare cliccando su Ok.




    Password Grafica

    Per togliere l’accesso tramite foto preferita, devi cancellare la password di Windows 10 andando sotto la voce Password grafica e cliccando Rimuovi.

    Sospensione

    Se vuoi sapere come disattivare la password di Windows 10 perché non vuoi che ti venga richiesta dopo la sospensione del PC, è davvero semplice risolvere.
    Tutto quello che devi fare, è seguire il percorso Menu start > Impostazioni > Account e cliccare Opzioni di accesso.

    In quella sezione, trova la voce Richiedi l’accesso e, nel menu sottostante, cambia l’opzione da Alla riattivazione del PC dalla sospensione a Mai.
    A partire dalla prossima modalità sleep, la password non ti verrà più richiesta.

    Schermata di blocco

    Per eliminare la password di W10 dalla schermata di blocco, l’unica soluzione è quella di modificare il comportamento del tasto di alimentazione del PC.
    A partire dalla Windows 10 Anniversary Update, non si può più disabilitare la schermata di login.
    Prima, lo si poteva fare dal Registro di sistema, mediante le Group Policy oppure rinominando la cartella Microsoft.LockApp nelle SystemApps.
    Tuttavia, al momento in cui scrivo, su Windows 10 Pro e altre versioni questi metodi non funzionano più.




    Detto ciò, l’unica soluzione rimasta per disattivare password Windows 10 alla schermata di login, è quella di evitare l’attivazione della schermata di login stessa.
    Per procedere, vai nel Pannello di controllo e clicca Opzioni risparmio energia.
    Poi, seleziona Specifica comportamento pulsanti di alimentazione.
    In quella schermata, imposta Quando viene premuto il pulsante di alimentazione su Disattivazione schermo e clicca Ok.

    Da questo momento, quando vuoi bloccare lo schermo manualmente, anziché cliccare Blocca, premi il pulsante di spegnimento e rilascialo immediatamente (altrimenti il PC si spegnerà di colpo).
    Così facendo, lo schermo diventerà nero.
    Se proverai a premere un tasto della tastiera o a muovere mouse, lo schermo si accenderà di nuovo e vedrai il Desktop o le finestre aperte.
    Come potrai notare, quindi, la schermata di login non si attiverà.
    Al momento, questo è il metodo migliore per risolvere il problema.

    registrare una videochiamata di windows live messenger ModPagespeed=off




    registrare una videochiamata di windows live messenger ModPagespeed=off

    Sei hai fatto clic su questa mia guida, probabilmente è perché almeno una volta ti sarà capitato di pensare alla possibilità registrare una videochiamata che effettui tramite il tuo computer o tramite un tuo dispositivo mobile.
    Probabilmente il motivo è dato dal fatto che hai degli amici lontani o dei parenti che non vedi quasi mai e vorresti registrare la videochiamata che effettui con loro.
    In questo modo, magari, potresti riguardarla nei momenti di malinconia oppure mostrarla ai tuoi nonni, giusto per farti un esempio, che non sono molto ferrati con la tecnologia.

    Nel caso in cui ciò che ho descritto corrisponde alle tue esigenze e hai quindi necessità di registrare una videochiamata, immagino che tu sia una persona che non ha molte esperienza e praticità con la tecnologia.
    È così?
    Beh, non devi preoccuparti.
    Il mio compito è proprio quello di aiutarti a risolvere questo tuo problema e permetterti di raggiungere il tuo obiettivo.

    Quello che però ti chiedo di fare è di prestare molta attenzione a tutti i passaggi che ti indicherò nei prossimi paragrafi, in quanto ti indicherò alcuni programmi e applicazioni che potrebbero fare al caso tuo, garantendoti un risultato soddisfacente.
    Sei pronto per iniziare?
    Ti consiglio di metterti seduto comodo, ti auguro una buona lettura.

    Indice:

    • Come registrare una videochiamata da PC
      • Bandicam
      • Altri programmi per registrare una videochiamata
    • Come registrare una videochiamata da smartphone e tablet
      • Android
      • iOS

    Come registrare una videochiamata da PC

    Bandicam

    IMMAGINE QUI 1




    Il primo programma che ti consiglio di scaricare è Bandicam in quanto questo software permette di registrare l’audio e video dal proprio computer in base all’area impostata dall’utente. È distribuito sulle piattaforme Windows in modo gratuito e puoi scaricarlo tramite il seguente link.
    Puoi anche decidere di acquistare una licenza per sbloccare il limite di minuti di registrazione (nella versione gratuita il limite è di 10 minuti) e per rimuovere il watermark impresso a filigrana sul video.

    Dopo aver fatto clic al link che ti ho fornito, che rimanda al sito Web ufficiale, fai clic sul pulsante Download, nel menu orizzontale in alto. Verrai quindi indirizzato nella sezione Download del sito Web, dove dovrai fare clic sul pulsante rosso Download Bandicam.
    Si aprirà così una nuova schermata dove si avvierà automaticamente il download del file d’installazione.

    Dopo aver scaricato il file, fai doppio clic su di esso e fai poi clic sul pulsante , dalla finestra di Controllo dell’account utente di Windows.
    Nella finestra d’installazione, seleziona la lingua Italiano e fai clic sul pulsante OK. Fai poi clic sui pulsanti AvantiAccetto, ancora Avanti e, per concludere, Installa Fine.

    Se Bandicam non si sarà aperto automaticamente, fai clic sulla sua icona sul desktop.
    Nella schermata principale del programma, devi adesso selezionare uno dei pulsanti per impostare l’area di acquisizione del video. Puoi scegliere di acquisire il video dalla tua webcam o da una qualsiasi fonte esterna (Registrazione periferica) o di una schermata di gioco (Registrazione gioco).
    Dato che il tuo intento è invece quello di registrare una videochiamata, dovrai allora selezionare uno dei due pulsanti mostrati a schermo:
    Area rettangolare oppure Schermo intero.




    Se sceglierai quest’ultima opzione, verrà effettuata la registrazione del tuo intero desktop e di tutte le finestre che sono aperte al momento della registrazione; scegliendo invece l’opzione Area rettangolare, che ti consiglio, potrai definire un’area prestabilita del tuo schermo, nella quale verrà registrato tutto quello che apparirà al suo interno.

    Fai quindi clic su Area rettangolare per far apparire un riquadro; fai poi clic sull’icona con il simbolo di un triangolo, nell’angolo in alto a sinistra del riquadro.
    Ti verrà mostrato un menu contestuale dove dovrai selezionare la voce Dimensione e poi Dimensione personalizzata.

    Indica quindi i valori della dimensione del riquadro che dovrà contenere la schermata della videochiamata; fai quindi clic su Ok per definire l’area del rettangolo.
    Trascina poi il rettangolo sopra l’attuale finestra del programma con il quale stai eseguendo la videochiamata e fai poi clic sul pulsante Rec.

    Il riquadro adesso avrà un bordo di colore rosso per indicarti che la registrazione è in corso.
    Puoi in qualsiasi momento mettere in pausa la registrazione, facendo clic sul pulsante Pausa (simbolo con due linee verticali) oppure interrompere la registrazione, facendo clic sul pulsante Stop (simbolo di un quadrato).




    Quando avrai finito di registrare, troverai il video all’interno della cartella Bandicam, che si trova in Documenti di Windows.
    Se vuoi personalizzare le impostazioni, puoi utilizzare la tab Generale, FPS e Video.

    Altri programmi per registrare una videochiamata

    IMMAGINE QUI 2

    Per registrare una videochiamata sul tuo computer, puoi quindi risolvere il problema velocemente installando un software per catturare le schermate del tuo desktop.
    Il programma che ti ho indicato nel paragrafo precedente è uno tra questi, ma ne esistono tantissimi altri che puoi utilizzare.
    Qui di seguito te ne indico alcuni che potrebbero fare al caso tuo.

    • Snagit (Windows/macOS) – è un software per registrare gli elementi che compaiono sul monitor ed è disponibile a pagamento sia su Windows che su macOS.
      Puoi utilizzarlo per registrare l’intero desktop o una porzione di esso, potendo quindi ritagliare perfettamente l’area della videochiamata.
      Se vuoi effettuare una prova gratuita, puoi scaricare la versione di prova (trial) e valutare quindi le sue funzionalità.
    • Ecamm Call Recorder (macOS) – è disponibile in due versioni:
      una per Skype e una per FaceTime.
      Ognuna di queste si integra con i rispettivi programmi per effettuare la registrazione delle videochiamate eseguite.
      Se sei interessato, puoi scaricarlo a pagamento oppure provare la versione gratuita per la valutazione delle sue funzionalità.
    • Camtasia (Windows/macOS) – è un software per il montaggio video che possiede una funzionalità per la registrazione dello schermo.
      Questo software è disponibile sia su Windows che su macOS, previo acquisto di una licenza a pagamento.
      Puoi però scaricare una versione di valutazione e verificare se è adatto alle tue esigenze.
    • Skype (Windows/macOS) – se la tua intenzione è quella di registrare le videochiamate effettuate su Skype, devi sapere che, a partire dalla versione 8, il celebre software VoIP di casa Microsoft permette di fare ciò in maniera nativa:
      basta pigiare sul pulsante + collocato in basso a destra e selezionare l’apposita voce dal menu che si apre.
      Se vuoi saperne di più, leggi la mia guida su come registrare Skype.

    Come registrare una videochiamata da smartphone e tablet

    Android

    IMMAGINE QUI 3




    Su smartphone e tablet con sistema operativo Android, puoi registrare una videochiamata tramite applicazioni esterne o tramite la funzionalità interna del tuo dispositivo, se presente.

    Non tutti i dispositivi Android hanno infatti una funzione di default per la registrazione dello schermo; a tal proposito, in questa mia guida ti parlerò di come utilizzare la funzionalità Registra schermo in quanto questa è presente sul dispositivo da me in possesso (uno smartphone Huawei).

    Per attivare la funzionalità di registrazione nativa, scorri con il tuo dito dall’alto verso il basso, in corrispondenza del bordo superiore dello schermo del tuo dispositivo. Ti verrà mostrato il Centro Notifiche e i pulsanti per l’esecuzione rapida di alcune funzionalità.
    Fai quindi tap sull’icona indicante la dicitura Registra schermo e attendi la fine del breve conto alla rovescia per far partire la registrazione del video.

    Effettuando questa procedura durante una videochiamata, questa verrà registrata e poi salvata nella memoria del tuo dispositivo.
    Se non possiedi invece una funzionalità nativa per la registrazione dello schermo, puoi allora utilizzare delle applicazioni adibiti allo scopo.
    Una tra queste è AZ Screen Recorder, disponibile gratuitamente nel Play Store di Android.




    Dal tuo dispositivo, fai quindi tap sul link che ti ho fornito, per aprire direttamente il Play Store; pigia poi sul pulsante Installa, attendi la fine del download e dell’installazione dell’app e premi sul pulsante Apri, per avviare quest’ultima.

    Avviata l’applicazione, ti verranno mostrate delle icone sul lato dello schermo.
    Fai quindi tap sul pulsante Impostazioni e verifica che l’opzione Registra l’audio sia attiva. Dopo aver verificato che l’opzione sia attiva, fai tap sulla freccia indietro per tornare alla schermata principale del tuo cellulare.

    IMMAGINE QUI 4

    Avvia ora la videochiamata con la tua applicazione preferita e fai poi tap sull’icona di AZ Screen Recorder che vedi sul lato del tuo schermo. Fai dunque tap sull’icona rossa con il simbolo di una videocamera e, nella schermata che si aprirà, pigia sul pulsante Avvia adesso.
    Si avvierà quindi un conto alla rovescia, al termine del quale partirà la registrazione.




    Per interrompere la registrazione, apri il Centro Notifiche del tuo dispositivo Android, con uno swipe dall’alto verso il basso, in corrispondenza del margine alto dello schermo, e fai tap sul pulsante Pausa o sul pulsante Arresta.

    Nota: se vuoi registrare una videochiamata di Skype, sappi che puoi compiere quest’operazione usando direttamente l’applicazione ufficiale del servizio per Android.
    Tutto quello che devi fare è pigiare sul pulsante + presente nella schermata della chat e selezionare la voce Avvia registrazione dal menu che si apre.

    iOS

    IMMAGINE QUI 5

    Per avviare invece la registrazione di una videochiamata su iPhone o iPad, puoi utilizzare la funzione incorporata all’interno di iOS. Per attivarla, dalla schermata principale del tuo device, fai tap sull’icona Impostazioni; scorri quindi le voci e seleziona quella indicante la dicitura Centro di controllo.
    Dopo aver fatto tap su di essa, fai tap poi sulla voce Personalizza controlli.




    In questa schermata, individua la funzionalità Registrazione schermo e fai tap sul pulsante verde a fianco ad essa, per aggiungerla al tuo Centro di controllo.

    Adesso, avvia la videochiamata con la tua applicazione preferita e poi fai uno swipe dal basso verso l’alto in corrispondenza del margine inferiore dello schermo del tuo dispositivo. Potrai quindi visualizzare una nuova icona con un cerchio al suo interno:
    fai tap su di essa e attendi la fine del breve conto alla rovescia per avviare la registrazione.
    Esci quindi dal Centro di controllo per registrare tutto quello che comparirà sullo schermo, inclusa la tua videochiamata.

    Per bloccare la registrazione, dovrai nuovamente raggiungere il Centro di controllo e fare tap sul pulsante di registrazione.

    Nota: se è tua intenzione registrare una videochiamata di Skype, sappi che puoi riuscirci usando l’applicazione ufficiale del servizio per iOS.
    Tutto quello che devi fare è pigiare sul pulsante + presente nella schermata della chat e selezionare la voce Avvia registrazione dal menu che si apre.




    registrare una videochiamata di windows live messenger




    registrare una videochiamata di windows live messenger

    Sei hai fatto clic su questa mia guida, probabilmente è perché almeno una volta ti sarà capitato di pensare alla possibilità registrare una videochiamata che effettui tramite il tuo computer o tramite un tuo dispositivo mobile.
    Probabilmente il motivo è dato dal fatto che hai degli amici lontani o dei parenti che non vedi quasi mai e vorresti registrare la videochiamata che effettui con loro.
    In questo modo, magari, potresti riguardarla nei momenti di malinconia oppure mostrarla ai tuoi nonni, giusto per farti un esempio, che non sono molto ferrati con la tecnologia.

    Nel caso in cui ciò che ho descritto corrisponde alle tue esigenze e hai quindi necessità di registrare una videochiamata, immagino che tu sia una persona che non ha molte esperienza e praticità con la tecnologia.
    È così?
    Beh, non devi preoccuparti.
    Il mio compito è proprio quello di aiutarti a risolvere questo tuo problema e permetterti di raggiungere il tuo obiettivo.

    Quello che però ti chiedo di fare è di prestare molta attenzione a tutti i passaggi che ti indicherò nei prossimi paragrafi, in quanto ti indicherò alcuni programmi e applicazioni che potrebbero fare al caso tuo, garantendoti un risultato soddisfacente.
    Sei pronto per iniziare?
    Ti consiglio di metterti seduto comodo, ti auguro una buona lettura.

    Indice:

    • Come registrare una videochiamata da PC
      • Bandicam
      • Altri programmi per registrare una videochiamata
    • Come registrare una videochiamata da smartphone e tablet
      • Android
      • iOS

    Come registrare una videochiamata da PC

    Bandicam

    IMMAGINE QUI 1




    Il primo programma che ti consiglio di scaricare è Bandicam in quanto questo software permette di registrare l’audio e video dal proprio computer in base all’area impostata dall’utente. È distribuito sulle piattaforme Windows in modo gratuito e puoi scaricarlo tramite il seguente link.
    Puoi anche decidere di acquistare una licenza per sbloccare il limite di minuti di registrazione (nella versione gratuita il limite è di 10 minuti) e per rimuovere il watermark impresso a filigrana sul video.

    Dopo aver fatto clic al link che ti ho fornito, che rimanda al sito Web ufficiale, fai clic sul pulsante Download, nel menu orizzontale in alto. Verrai quindi indirizzato nella sezione Download del sito Web, dove dovrai fare clic sul pulsante rosso Download Bandicam.
    Si aprirà così una nuova schermata dove si avvierà automaticamente il download del file d’installazione.

    Dopo aver scaricato il file, fai doppio clic su di esso e fai poi clic sul pulsante , dalla finestra di Controllo dell’account utente di Windows.
    Nella finestra d’installazione, seleziona la lingua Italiano e fai clic sul pulsante OK. Fai poi clic sui pulsanti AvantiAccetto, ancora Avanti e, per concludere, Installa Fine.

    Se Bandicam non si sarà aperto automaticamente, fai clic sulla sua icona sul desktop.
    Nella schermata principale del programma, devi adesso selezionare uno dei pulsanti per impostare l’area di acquisizione del video. Puoi scegliere di acquisire il video dalla tua webcam o da una qualsiasi fonte esterna (Registrazione periferica) o di una schermata di gioco (Registrazione gioco).
    Dato che il tuo intento è invece quello di registrare una videochiamata, dovrai allora selezionare uno dei due pulsanti mostrati a schermo:
    Area rettangolare oppure Schermo intero.




    Se sceglierai quest’ultima opzione, verrà effettuata la registrazione del tuo intero desktop e di tutte le finestre che sono aperte al momento della registrazione; scegliendo invece l’opzione Area rettangolare, che ti consiglio, potrai definire un’area prestabilita del tuo schermo, nella quale verrà registrato tutto quello che apparirà al suo interno.

    Fai quindi clic su Area rettangolare per far apparire un riquadro; fai poi clic sull’icona con il simbolo di un triangolo, nell’angolo in alto a sinistra del riquadro.
    Ti verrà mostrato un menu contestuale dove dovrai selezionare la voce Dimensione e poi Dimensione personalizzata.

    Indica quindi i valori della dimensione del riquadro che dovrà contenere la schermata della videochiamata; fai quindi clic su Ok per definire l’area del rettangolo.
    Trascina poi il rettangolo sopra l’attuale finestra del programma con il quale stai eseguendo la videochiamata e fai poi clic sul pulsante Rec.

    Il riquadro adesso avrà un bordo di colore rosso per indicarti che la registrazione è in corso.
    Puoi in qualsiasi momento mettere in pausa la registrazione, facendo clic sul pulsante Pausa (simbolo con due linee verticali) oppure interrompere la registrazione, facendo clic sul pulsante Stop (simbolo di un quadrato).




    Quando avrai finito di registrare, troverai il video all’interno della cartella Bandicam, che si trova in Documenti di Windows.
    Se vuoi personalizzare le impostazioni, puoi utilizzare la tab Generale, FPS e Video.

    Altri programmi per registrare una videochiamata

    IMMAGINE QUI 2

    Per registrare una videochiamata sul tuo computer, puoi quindi risolvere il problema velocemente installando un software per catturare le schermate del tuo desktop.
    Il programma che ti ho indicato nel paragrafo precedente è uno tra questi, ma ne esistono tantissimi altri che puoi utilizzare.
    Qui di seguito te ne indico alcuni che potrebbero fare al caso tuo.

    • Snagit (Windows/macOS) – è un software per registrare gli elementi che compaiono sul monitor ed è disponibile a pagamento sia su Windows che su macOS.
      Puoi utilizzarlo per registrare l’intero desktop o una porzione di esso, potendo quindi ritagliare perfettamente l’area della videochiamata.
      Se vuoi effettuare una prova gratuita, puoi scaricare la versione di prova (trial) e valutare quindi le sue funzionalità.
    • Ecamm Call Recorder (macOS) – è disponibile in due versioni:
      una per Skype e una per FaceTime.
      Ognuna di queste si integra con i rispettivi programmi per effettuare la registrazione delle videochiamate eseguite.
      Se sei interessato, puoi scaricarlo a pagamento oppure provare la versione gratuita per la valutazione delle sue funzionalità.
    • Camtasia (Windows/macOS) – è un software per il montaggio video che possiede una funzionalità per la registrazione dello schermo.
      Questo software è disponibile sia su Windows che su macOS, previo acquisto di una licenza a pagamento.
      Puoi però scaricare una versione di valutazione e verificare se è adatto alle tue esigenze.
    • Skype (Windows/macOS) – se la tua intenzione è quella di registrare le videochiamate effettuate su Skype, devi sapere che, a partire dalla versione 8, il celebre software VoIP di casa Microsoft permette di fare ciò in maniera nativa:
      basta pigiare sul pulsante + collocato in basso a destra e selezionare l’apposita voce dal menu che si apre.
      Se vuoi saperne di più, leggi la mia guida su come registrare Skype.

    Come registrare una videochiamata da smartphone e tablet

    Android

    IMMAGINE QUI 3




    Su smartphone e tablet con sistema operativo Android, puoi registrare una videochiamata tramite applicazioni esterne o tramite la funzionalità interna del tuo dispositivo, se presente.

    Non tutti i dispositivi Android hanno infatti una funzione di default per la registrazione dello schermo; a tal proposito, in questa mia guida ti parlerò di come utilizzare la funzionalità Registra schermo in quanto questa è presente sul dispositivo da me in possesso (uno smartphone Huawei).

    Per attivare la funzionalità di registrazione nativa, scorri con il tuo dito dall’alto verso il basso, in corrispondenza del bordo superiore dello schermo del tuo dispositivo. Ti verrà mostrato il Centro Notifiche e i pulsanti per l’esecuzione rapida di alcune funzionalità.
    Fai quindi tap sull’icona indicante la dicitura Registra schermo e attendi la fine del breve conto alla rovescia per far partire la registrazione del video.

    Effettuando questa procedura durante una videochiamata, questa verrà registrata e poi salvata nella memoria del tuo dispositivo.
    Se non possiedi invece una funzionalità nativa per la registrazione dello schermo, puoi allora utilizzare delle applicazioni adibiti allo scopo.
    Una tra queste è AZ Screen Recorder, disponibile gratuitamente nel Play Store di Android.




    Dal tuo dispositivo, fai quindi tap sul link che ti ho fornito, per aprire direttamente il Play Store; pigia poi sul pulsante Installa, attendi la fine del download e dell’installazione dell’app e premi sul pulsante Apri, per avviare quest’ultima.

    Avviata l’applicazione, ti verranno mostrate delle icone sul lato dello schermo.
    Fai quindi tap sul pulsante Impostazioni e verifica che l’opzione Registra l’audio sia attiva. Dopo aver verificato che l’opzione sia attiva, fai tap sulla freccia indietro per tornare alla schermata principale del tuo cellulare.

    IMMAGINE QUI 4

    Avvia ora la videochiamata con la tua applicazione preferita e fai poi tap sull’icona di AZ Screen Recorder che vedi sul lato del tuo schermo. Fai dunque tap sull’icona rossa con il simbolo di una videocamera e, nella schermata che si aprirà, pigia sul pulsante Avvia adesso.
    Si avvierà quindi un conto alla rovescia, al termine del quale partirà la registrazione.




    Per interrompere la registrazione, apri il Centro Notifiche del tuo dispositivo Android, con uno swipe dall’alto verso il basso, in corrispondenza del margine alto dello schermo, e fai tap sul pulsante Pausa o sul pulsante Arresta.

    Nota: se vuoi registrare una videochiamata di Skype, sappi che puoi compiere quest’operazione usando direttamente l’applicazione ufficiale del servizio per Android.
    Tutto quello che devi fare è pigiare sul pulsante + presente nella schermata della chat e selezionare la voce Avvia registrazione dal menu che si apre.

    iOS

    IMMAGINE QUI 5

    Per avviare invece la registrazione di una videochiamata su iPhone o iPad, puoi utilizzare la funzione incorporata all’interno di iOS. Per attivarla, dalla schermata principale del tuo device, fai tap sull’icona Impostazioni; scorri quindi le voci e seleziona quella indicante la dicitura Centro di controllo.
    Dopo aver fatto tap su di essa, fai tap poi sulla voce Personalizza controlli.




    In questa schermata, individua la funzionalità Registrazione schermo e fai tap sul pulsante verde a fianco ad essa, per aggiungerla al tuo Centro di controllo.

    Adesso, avvia la videochiamata con la tua applicazione preferita e poi fai uno swipe dal basso verso l’alto in corrispondenza del margine inferiore dello schermo del tuo dispositivo. Potrai quindi visualizzare una nuova icona con un cerchio al suo interno:
    fai tap su di essa e attendi la fine del breve conto alla rovescia per avviare la registrazione.
    Esci quindi dal Centro di controllo per registrare tutto quello che comparirà sullo schermo, inclusa la tua videochiamata.

    Per bloccare la registrazione, dovrai nuovamente raggiungere il Centro di controllo e fare tap sul pulsante di registrazione.

    Nota: se è tua intenzione registrare una videochiamata di Skype, sappi che puoi riuscirci usando l’applicazione ufficiale del servizio per iOS.
    Tutto quello che devi fare è pigiare sul pulsante + presente nella schermata della chat e selezionare la voce Avvia registrazione dal menu che si apre.




    recuperare un account di windows live messenger rubato o bloccato




    recuperare un account di windows live messenger rubato o bloccato

    Da stamani non riesci più ad accedere al tuo account Hotmail?
    Nel provare a effettuare il login, ti viene detto che i dati inseriti sono errati?
    I tuoi colleghi ti hanno appena contattato per chiederti spiegazioni su delle “strane” email che hai inviato loro in mattinata?
    Se hai risposto in modo affermativo ad almeno una di queste domande, ci sono buone probabilità che il tuo account sia stato rubato.

    Ti trovi forse in una situazione senza via d’uscita?
    Assolutamente no! Se mi dedichi qualche minuto del tuo tempo libero, posso mostrarti come recuperare un account Hotmail rubato tramite una procedura di recupero password molto semplice e immediata.
    Per completezza di informazione, poi, ti spiegherò come puoi evitare che questa situazione si ripeta in futuro suggerendoti alcune efficaci misure di sicurezza che possono scongiurare accessi non autorizzati alla propria casella di posta elettronica.

    Allora, sei pronto per cominciare?
    Bene, allora non perdiamo ulteriore tempo prezioso e addentriamoci subito nel cuore di questo tutorial.
    Mettiti bello comodo, prenditi tutto il tempo che ti serve per concentrarti sulla lettura dei prossimi paragrafi, attua i consigli che ti darò e vedrai che riuscirai a rientrare in possesso del tuo account Hotmail.
    Ti auguro buona lettura e ti faccio un grosso in bocca al lupo per tutto!

    Indice

    • Verificare se l’account Hotmail è stato rubato
    • Recuperare l’account Hotmail rubato
    • Come proteggere l’account Hotmail

    Verificare se l’account Hotmail è stato rubato

    Verificare se il proprio account Hotmail è stato rubato è essenziale per procedere, eventualmente, al suo recupero.
    Per effettuare tale verifica, collegati a questa pagina Web, digita il tuo indirizzo email nell’apposito campo di testo e fai clic sul pulsante blu Avanti.
    Dopodiché immetti la password d’accesso al tuo account Microsoft e fai clic sul pulsante blu Accedi.




    A questo punto, fai clic sul pulsante SMS a [il numero di telefono che hai indicato in fase di registrazione], digita le ultime quattro cifre del tuo numero di telefono nell’apposito campo di testo e clicca sul pulsante Invia codice.
    Il team di Microsoft ti invierà un SMS contenente un codice numerico, grazie al quale potrai confermare la tua identità:
    inseriscilo nel campo di testo Codice e clicca sul bottone Verifica per completare l’operazione.

    IMMAGINE QUI 1

    Se non hai modo di confermare la tua identità attraverso il numero di cellulare, ad esempio perché hai cambiato numero di cellulare e non hai aggiornato tale informazione nell’account, clicca su una tra le altre opzioni che ti vengono mostrate, per esempio Usa un codice di verifica dall’app per dispositivi mobili E-mail a [indirizzo email alternativo], a seconda delle opzioni di conferma dell’identità che hai impostato per il tuo account.

    Se non puoi utilizzare nessuna di queste soluzioni, fai clic sul link Non ho alcune di queste info e segui le istruzioni che visualizzi a schermo, per procedere alla verifica della tua identità.




    Non appena avrai effettuato questa verifica, avrai accesso alla lista completa degli accessi che sono stati effettuati nell’ultimo mese.
    Se visualizzi accessi eseguiti da dispositivi che non sono tuoi, evidentemente il tuo account è stato rubato.

    Clicca quindi sul link Proteggi account (sotto la voce L’attività non è familiare?, in corrispondenza dell’accesso sospetto) e segui le istruzioni che visualizzi a schermo, per mettere in sicurezza la tua casella di posta elettronica:
    si tratta di reimpostare la password e verificare le informazioni di sicurezza relative all’account.

    IMMAGINE QUI 2

    Dopo aver portato a termine la procedura per reimpostare la password, potrai finalmente ritornare in possesso del tuo account Hotmail e utilizzarlo in tutta sicurezza.
    Se, invece, non sei riuscito ad eseguire la procedura di verifica appena descritta, evidentemente il cybercriminale che ti ha rubato l’account ha anche provveduto a modificarne la password.
    Puoi trovare informazioni utili su come procedere in questo caso nel capitolo successivo del tutorial.




    Recuperare account Hotmail rubato

    Se stai leggendo questo capitolo del tutorial, evidentemente il tuo account Hotmail è stato rubato e non sei ancora riuscito a rientrarvi perché il cybercriminale che se ne è impossessato ha anche modificato la sua password d’accesso.
    In questo caso, come puoi recuperare il tuo account Hotmail rubato?
    Te lo spiego subito.

    Per prima cosa, collegati alla pagina d’accesso del sito Outlook.com (come ti ho già spiegato nel mio tutorial su come accedere a Hotmail, adesso Microsoft ha racchiuso tutti i suoi servizi di posta elettronica in Outlook.com), fai clic sul pulsante Accedi (situato verso il centro della pagina, sulla destra), digita nell’apposito campo di testo l’indirizzo email che ti è stato rubato e fai clic sul pulsante blu Avanti.

    A questo punto, ti verrà chiesto di digitare la password per accedere al tuo account.
    Dal momento che la chiave d’accesso è stata modificata dal ladro che si è impossessato dell’account, fai clic sul link Ho dimenticato la password che è collocato nella parte inferiore del modulo di accesso.

    IMMAGINE QUI 3




    Nella pagina che si apre, il team di Microsoft ti chiederà di confermare l’indirizzo email per il quale desideri recuperare l’account.
    Dopo averlo digitato, fai clic sul pulsante Avanti e scegli una delle opzioni che servono per  verificare la tua identità.

    Apponi il segno di spunta su voci quali Invia e-mail a [indirizzo email], SMS a [numero di telefono]Usa la mia app di autenticazione e segui poi le istruzioni che visualizzi a schermo per procedere.
    Ad esempio, se hai deciso di verificare la tua identità tramite il tuo numero di telefono, digita nell’apposito campo di testo le ultime 4 cifre del numero di telefono e poi clicca sul pulsante blu Invia il codice.
    Nel giro di pochi minuti, riceverai un codice numerico:
    digitalo nel campo di testo Immetti il codice e poi fai clic sul pulsante Avanti.

    Se non hai modo di confermare la tua identità attraverso il numero di cellulare (ad esempio perché hai cambiato numero di cellulare e non hai aggiornato tale informazione nel tuo account), clicca sul link Non ho alcune di queste info e segui le istruzioni che visualizzi a schermo per procedere all’identificazione della tua identità.

    IMMAGINE QUI 4




    Nel caso in cui tu abbia impostato un codice di recupero dell’account, digitalo nel successivo campo di testo e poi fai clic sul pulsante Usa codice di recupero. Se, invece, non l’hai impostato, premi su No.

    In quest’ultimo caso, per poter rientrare in possesso del tuo account, devi compilare un modulo dedicato al suo recupero.
    Controlla innanzitutto che, nel campo Indirizzo e-mail, telefono o nome Skype, vi sia indicato il corretto indirizzo email da recuperare, poi immetti un indirizzo e-mail diverso da quello che stai tentando di ripristinare nel campo di testo sottostante, denominato Indirizzo e-mail di contatto.

    Nel campo di testo in corrispondenza della voce Immetti i caratteri che vedi, digita quindi il codice CAPTCHA che ti viene mostrato sullo schermo.
    Se non riesci a decifrare il codice, fai clic sul pulsante Nuovo, così da generarne un altro o, se preferisci, clicca sul pulsante Audio per ascoltare un codice sonoro.
    Dopo aver digitato il codice, fai nuovamente clic sul bottone Avanti.

    Come ultima operazione, digita il codice di recupero ottenuto all’indirizzo email alternativo, nel successivo campo di testo che ti viene mostrato, e fai clic sul pulsante Verifica.




    IMMAGINE QUI 5

    Adesso puoi finalmente reimpostare la tua password e rientrare in possesso del tuo account.
    Per farlo, digita una password sicura nel campo Nuova password, ripetila nel campo Conferma la password e clicca sul bottone Avanti.

    Se tutto è andato per il verso giusto, visualizzerai il rassicurante messaggio “Il tuo account è stato recuperato“.
    Per concludere, clicca dunque sul bottone Avanti ed esegui l’accesso inserendo la tua email e la tua nuova password nel modulo d’accesso.

    Pur seguendo scrupolosamente le procedure descritte sopra non sei riuscito a rientrare in possesso del tuo account Hotmail?
    In tal caso ti suggerisco di visitare la pagina di assistenza che Microsoft ha allestito sul suo sito Internet:
    lì troverai altre informazioni che ti saranno utili per recuperare l’account.




    Come proteggere l’account Hotmail

    IMMAGINE QUI 6

    Dopo aver avuto subìto il furto del tuo account Hotmail, scommetto che non vorrai ripetere un’esperienza del genere, vero?
    Allora lascia che ti dia qualche consiglio su come proteggere un account Hotmail ed evitare il furto delle credenziali d’accesso a quest’ultimo.

    • Usa una password sufficientemente sicura — per essere considerata sicura, la password dev’essere composta da almeno 15-20 caratteri (il “minimo sindacale” è di 8 caratteri, ma più la password è lunga, più sarà difficile da intercettare) e deve contenere numeri, lettere (sia minuscole che maiuscole) e simboli,.
      Inoltre NON deve contenere elementi riconducibili a te (es.
      la tua data di nascita, i nomi dei tuoi familiari, etc.) e deve essere diversa dalle password utilizzate per altri account.
      Se vuoi avere qualche suggerimento in più su come creare password sicure, leggi l’approfondimento che ho pubblicato sull’argomento.
    • Abilita l’autenticazione a due fattori — in questo modo, anche se qualcuno dovesse malauguratamente intercettare la tua password, non potrà accedere al tuo account perché non avrà la seconda chiave d’accesso, che verrà inviata dal team di Microsoft via SMS sul numero di cellulare indicato in fase di attivazione.
      Per abilitare l’autenticazione a due fattori sul tuo account, recati nella pagina Impostazioni di sicurezza ed esegui il login con il tuo account Microsoft.
      Dopodiché fai clic sulla voce Imposta verifica in due passaggi (nella sezione Verifica in due passaggi) e segui le istruzioni a schermo.

    recuperare product key di microsoft office e windows




    recuperare product key di microsoft office e windows

    Hai deciso di reinstallare Windows, stavi per formattare il computer ma un secondo prima di cominciare la procedura ti sei accorto che non hai appuntato i numeri di serie per registrare le tue copie del sistema e della suite Microsoft. Devi rinunciare ai tuoi programmi?
    Giammai! In situazioni come queste recuperare product key è possibile, eccome.
    Per fare ciò basta infatti utilizzare alcuni programmi gratuiti disponibili in Rete grazie ai quali puoi, appunto, risalire al numero di serie di Windows ma anche di altri programmi, come ad esempio Microsoft Office, senza andare a scovare fogli e confezioni nascoste in chissà quale cassetto.
    Utilizzi OS X e vorresti recuperare il numero seriale di uno specifico software in uso sul tuo Mac?
    Beh, non preoccuparti… tra i software che sto per indicarti c’è qualcosa che può fare anche al caso tuo.

    Prima che tu possa spaventarti e pensare a chissà cosa ci tengo a farti presente sin da subito che contrariamente alle apparenze utilizzare questi programmi grazie ai quali recuperare product key non è affatto complicato.
    Tutti, infatti, posso servirsi di tali risorse senza andare incontro a problemi e senza inutili perdite di tempo. Si tratta infatti di strumenti estremamente semplici da usare e che non richiedono alcuna conoscenza tecnica:
    basta scaricarli sul computer, avviarli e tutti i codici vengono elencati come per magia.

    Premesso ciò, se sei dunque realmente interessato a capire che cosa bisogna fare per poter recuperare product key così come ti ho appena indicato ti suggerisco prenderti qualche minuto di tempo libero, di sistemarti ben comodo dinanzi al tuo computer e di concentrarti sulla lettura di questo tutorial.
    Sono sicuro che alla fine potrai dirti più che soddisfatto e che in caso di necessità sarai anche pronto e ben disponibile a fornire ai tuoi amici tutte le spiegazioni del caso per ottenere il medesimo risultato.
    Scommettiamo?

    Magical Jelly Bean Keyfinder

    Il primo programma che ti suggerisco di sfruttare per recuperare product key è Magical Jelly Bean Keyfinder.
    Si tratta di un software a costo zero che agisce andando a “prelevare” il seriale del sistema operativo e della copia di Office in uso agendo direttamente sul registro di sistema di Windows.
    Il programma è inoltre disponibile in una versione compatibile con OS X e permette di recuperare product key anche su Mac intervenendo su numerosi programmi, tra cui quelli a marchio Adobe.
    Il suo utilizzo è estremamente semplice ed eventualmente è disponibile anche in un’edizione a pagamento comprensiva di alcune funzionalità extra.
    Per poter essere impiegato il programma necessita di una rapida installazione.




    Per poter recuperare product key con Magical Jelly Bean Keyfinder è innanzitutto necessario scaricare il software sul computer su cui è tua intenzione agire.
    Se utilizzi un PC Windows puoi fare ciò clicca qui in modo tale da collegarti subito alla pagina Web principale di Magical Jelly Bean Keyfinder dopodiché pigia sul pulsante Download che trovi collocato accanto alla voce Installer v2.0.10.10 (1.1 Mb) ed attendi che il programma venga scaricato sul tuo computer.
    Se invece stai utilizzando un Mac puoi collegarti alla pagina di Download del programma cliccando qui dopodiché pigia sulla voce Download Now presente in corrispondenza della scritta Free per scaricare subito il software.

    A download completato, se stai utilizzando Windows installa il software facendo doppio clic sul file KeyFinderInstaller.exe, pigia poi su Si e successivamente su Next.
    Apponi quindi il segno di spunta accanto alla voce I accept the agreement e poi fai nuovamente clic sul pulsante Next per tre volte di seguito.
    Pigia ora sulla casella presente accanto alla voce Custom Installation (Advanced) rimuovi i due segni di punta dalle caselle sottostanti al fine di evitare l’installazione di programmi aggiuntivi ed indesiderati sul tuo computer e poi fai clic su Next.
    Per finire pigia prima su Install e poi sul pulsante Finish.
    Se invece stai usando OS X apri il file MacProductKeyFinder.dmg che è stato appena scaricato sul tuo computer dopodiché trascina l’icona del programma nella cartella Applications annessa alla finestra che è andata ad aprirsi sulla scrivania.

    A prescindere dal fatto che tu stia utilizzando Windows oppure un Mac, ad installazione completata avvia il programma, seleziona la voce relativa al prodotto relativamente al quale intendi recuperare product key dalla colonna sinistra della finestra dello stesso e nella parte destra troverai indicato il seriale.

    IMMAGINE QUI 1




    Se lo ritieni necessario, puoi anche salvare in un file di testo i dati indicati oppure puoi effettuarne la stampa sfruttando gli appositi comandi collocati nella parte alta della finestra del software.

    Lazesoft Windows Key Finder

    Anche Lazesoft Windows Key Finder è un ottimo software per recuperare product key.
    Si tratta di un’applicazione gratuita e open source grazie alla quale è possibile trovare il numero seriale di tutte le versioni di Windows ma anche di Office.
    Il programma non richiede installazioni per poter funzionare e consente inoltre di esportare e stampare i codici che trova.

    Per recuperare product key con Lazesoft Windows Key Finder clicca qui in modo tale da collegarti alla pagina Web ufficiale del software dopodiché pigia sul pulsantee Free Download Now ed attendi che la procedura di download dello stesso venga avviata e portata a termine.

    A download completato, fai doppio clic sul file WindowsKeyFinder.exe che è stato appena scaricato ed attendi l’apertura della finestra del software.
    Una volta visualizzata la finestra di Lazesoft Windows Key Finder il product key della tua copia di Windows e di Office dovrebbe esserti mostrato a schermo, nel riquadro collocato sulla parte sinistra.




    IMMAGINE QUI 2

    A seconda di quelle che sono le tu necessità puoi quindi scegliere di salvare il seriale in un file di testo pigiando sul pulsante Save oppure puoi effettuarne la stampa immediata semplicemente facendo clic su Print.
    Più facile di così?

    SterJo Key Finder

    La soluzione per recuperare product key che ti ho già suggerito non ha saputo attirare in maniera particolare la tua attenzione?
    No?
    Beh, allora prova a dare uno sguardo a SterJo Key Finder.
    Si tratta di un’altra applicazione gratuita che permette di recuperare Product Key e product ID dalle versioni più recenti di Windows e Microsoft Office con estrema facilità. Non richiede alcuna procedura d’installazione per funzionare e può essere usato anche con altri software, come ad esempio Microsoft Works, Photoshop, AutoCAD e molti videogame targati Microsoft.
    Insomma…  è una vera manna dal cielo!

    Per recuperare product key con SterJo Key Finder il primo passo che devi compiere è quello di fare clic qui in modo tale da poterti subito collegare alla pagina Web di download del programma.
    In seguito, clicca sul pulsante Portable che risulta collocato in basso ed attendi che il software venga scaricato sul tuo computer.




    Adesso, apri l’archivio keyfinder.zip che contiene il programma, estraine il contenuto in una cartella qualsiasi e avvia l’applicazione KeyFinder.exe presente al suo interno.

    Nella finestra che a questo punto ti verrà mostrata sul desktop troverai l’elenco con tutti i codici trovati da SterJo Key Finder.
    Trovi indicato ciascun prodotto per il quale è stato individuato il product key in corrispondenza della colonna Product Name mentre trovi il relativo numero seriale in corrispondenza della colonna Product Key.

    IMMAGINE QUI 3

    Se lo ritieni opportuno, puoi esportare tutti i product key individuato in un file di testo cliccando sull’icona del floppy disk collocata in alto a sinistra nella finestra del programma.
    Ti segnalo inoltre la possibilità di estrapolare i product ID da altre installazioni di Windows (utile per i sistemi dual-boot) selezionando la voce File dalla parte in alto a sinistra della finestra del software, pigiando poi su Recover keys from e cliccando su External Windows directory dal menu che ti viene mostrato.




    NirSoft ProduKey

    Un’altra ottima soluzione per recuperare product key consiste nel ricorrere all’uso di NirSoft ProduKey.
    Si tratta di uno dei programmi più celebri appartenenti a questo genere che consente di recuperare il numero seriale di Windows e quello dei prodotti della famiglia Office.
    È opportuno tener presente che per quanto riguarda le edizioni più recenti di Windows il programma non permette di visualizzare l’informazione desiderata se si utilizza Microsoft Volume Licensing.

    Per recuperare product key con NirSoft ProduKey la prima cosa che devi fare è quella di cliccare qui in modo tale da poterti subito collegare al sito Internet ufficiale del software.
    Successivamente scorri sino in fondo la pagina Web che ti viene mostrata e poi fai clic sul collegamento Download ProduKey (In Zip file).
    Attendi quindi qualche istante affinché il download del pacchetto in formato ZIP contente il programma venga prima avviato e poi completato dopodiché apri il file produkey.zip, estraine il contenuto in una cartella qualsiasi e avvia l’eseguibile ProduKey.exe.

    Aspetta poi l’apertura della finestra del programma ed una volta visualizzata sul desktop troverai indicato il prouct key di Windows e quello degli eventuali prodotti Office in tuo possesso in corrispondenza della colonna Product Key.

    IMMAGINE QUI 4




    Ora che sei riuscito a recuperare product key, per poterne effettuare il salvataggio forma di file di testo seleziona il seriale di tuo interesse con la combinazione di tasti Ctrl+A e poi clicca sull’icona del floppy disk che si trova in alto a sinistra.
    Se anziché effettuare il salvataggio di uno specifico numero seriale intendi copiarlo nella clipboard di Windows cliccaci sopra con il tasto destro del mouse e poi seleziona la voce Copy Product Key dal menu che ti viene mostrato.
    Successivamente incolla il seriale ottenuto, utilizzando la combinazione di tasti CTRL+V, ove ritieni più opportuno.

    Enchanted Keyfinder

    In conclusione ti voglio parlare di Enchanted Keyfinder, un programma gratuito e open source per sistemi operativi Windows che non viene aggiornato più da parecchio tempo ma riesce comunque a “captare” i product key di tutte le versioni più recenti del sistema operativo di casa Microsoft e le edizioni di Office fino alla 2010.

    Per scaricare il programma sul tuo computer clicca qui per collegarti alla pagina Web di download dello stesso dopodiché fai clic pulsante verde Download.
    A download completato apri, facendo doppio clic su di esso, l’archivio appena scaricato ed estraine il contenuto in una cartella qualsiasi.

    Accedi quindi alla cartella EKeyfinder appena estratta dall’archivio e avvia il programma keyfinder.exe per accedere alla schermata principale di Enchanted Keyfinder.




    Nella finestra che si apre, potrai recuperare product key semplicemente cliccando sul nome del tuo sistema operativo o della versione di Office installata sul tuo PC e individuando la voce CD Key: collocata nella parte destra della schermata principale di Enchanted Keyfinder.

    IMMAGINE QUI 5

    Tra le altre informazioni visualizzate dal software ci sono anche il codice identificativo del prodotto, il nome del computer, il nome della persona a cui è intestata la licenza del programma e la descrizione del mezzo tramite cui si è installato il software o sistema operativo.

    Dopo essere riuscito a recuperare product key, puoi eventualmente esportare i dati trovati da Enchanted Keyfinder in un file di testo, selezionando la voce Save As… dal menu File, e stampare questi ultimi, selezionando la voce Print sempre annessa al menu File.




    recuperare la versione precedente di un file o di una cartella su windows vista




    recuperare la versione precedente di un file o di una cartella su windows vista

    Calma e coraggio.
    Fattene una ragione.
    Tuo figlio ha aperto la relazione di lavoro che avevi scritto ieri, ne ha cancellato il contenuto e l’ha riempita di tante lettere prive di senso.
    Ha solo tre anni.
    Cosa ti aspettavi di più?
    Fortuna però che su Windows e Mac son disponibili delle funzioni concepite proprio per far fronte in maniera efficace a situazioni di questo tipo e grazie alle quali puoi dunque riuscire a ripristinare la versione precedente di un file nel giro di pochi clic.
    In alternativa, è possibile sfruttare dei programmi appositi.
    Fantastico, non ti pare?
    Se la cosa ti interessa e desideri saperne di più continua pure a leggere, trovi maggiori dettaglio al riguardo proprio qui di seguito.

    Con questo mio tutorial di oggi desidero infatti illustrarti, in maniera semplice ma al tempo stesso dettagliata, come fare per poter sfruttare la funzionalità in oggetto sul tuo fido computer oltre che eventuali software utili allo scopo.
    In questo modo, riuscirai a far fronte alle modifiche accidentali apportate a questo o a quell’altro file oltre che a quelle eseguite con cognizione di causa ma riguardo cui hai poi avuto dei ripensamenti.
    Insomma, qualsiasi siano le tue esigenze vedrai che riuscirai a risolvere in maniera egregia.

    Lo so, magari in questo momento starai pensando che la cosa è troppo complicata per te, poco esperto in fatto di informatica e nuove tecnologie, ma posso assicurarti che la situazione non è come sembra.
    Utilizzare le funzionalità in questione è facilissimo, molto più di quel che tu possa immaginare.
    Se non mi credi, leggi le istruzioni riportate qui sotto e mettile in pratica, vedrai che alla fine sarai pronto a darmi ragione.
    Allora?
    Cominciamo?
    Si?
    Grandioso.
    Al bando le ciance e mettiamoci all’opera.
    Buona lettura e… buon “lavoro”.

    Indice

    • Ripristinare la versione precedente di un file su Windows
      • Funzione “di serie”
      • ShadowExplorer
    • Ripristinare la versione precedente di un file su Mac
      • Funzione “di serie”
      • Disk Drill
    • Ripristinare il computer ad uno stato precedente

    Ripristinare la versione precedente di un file su Windows

    Stai utilizzando un PC Windows?
    Allora leggi le istruzioni su come ripristinare la versione precedente di un file che trovi qui di seguito.
    Come anticipato in apertura, l’operazione è fattibile sia sfruttando le funzionalità integrate nel sistema che ricorrendo all’uso strumentazioni terze.
    A te la scelta!




    Funzione “di serie”

    IMMAGINE QUI 1

    A partire da Vista, tutte le modifiche apportate ad un file vengono salvate dal sistema e diventa dunque possibile recuperare lo stato precedente in cui questo si trovava in un preciso momento. Puoi così recuperare la tua relazione di lavoro allo stato in cui si trovava ieri, quando hai finito di scriverla.
    Lo stesso discorso vale per le cartelle. Immagina di aver cancellato un file da una cartella.
    Ripristinando dunque la versione precedente della cartella in cui si trovava il file prima della cancellazione, puoi recuperarlo, pur avendolo eliminato.

    Per usufruire della funzionalità in oggetto, tutto quello che devi fare altro non è che recarti nella posizione in cui si trova l’elemento relativamente al quale è tua intenzione intervenire, farci clic destro sopra e scegliere, dal menu contestuale che si apre, la voce Proprietà. Nella finestra che successivamente andrà ad aprirsi sul desktop, seleziona la scheda Versioni precedenti, individua la versione del file che vuoi ripristinare, selezionala, clicca sul bottone Ripristina… che sta in basso poi su quello OK per confermare l’operazione.

    Se poi prima di ripristinare una data versione di un file desideri visualizzarne un’anteprima, dopo averla selezionata clicca sul bottone Apri/Anteprima che trovi sempre nella parte in basso della finestra aperta sul desktop.




    Nota: Se non riesci a visualizzare la scheda Versioni precedenti su Windows 10 o su Windows 8/8.x, devi prima abilitare la cronologia dei file nelle impostazioni di Windows.
    Per riuscirci, digita cronologia file nel campo di ricerca annesso al menu Start, clicca sul risultato corrispondente e configura il servizio seguendo le indicazioni su schermo.

    ShadowExplorer

    IMMAGINE QUI 2

    In alternativa alla soluzione di cui sopra, puoi recuperare la versione precedente di un dato file o di una data cartella ricorrendo all’uso di ShadowExplorer, un software gratuito di terze parti funzionane su tutte le versioni di Windows e di facilissimo impiego. Consente di navigare tra le varie copie shadow dei file che sono state generate dal sistema per recuperare questo o quell’altro elemento ed annullare dunque le modifiche apportate agli stessi.
    Vediamo più in dettaglio come sfruttarlo.

    Innanzitutto, collegati al sito Internet del programma e clicca sul collegamento ShadowExplorer 0.9 Installer che sta in cima, sotto la voce Latest Version:, per scaricare il programma.
    Al termine del download, apri il file d’installazione appena ottenuto e clicca su Esegui, poi su Si e successivamente su OK per confermare la scelta della lingua italiana.
    Clicca dunque su Avanti, seleziona la voce Accetto i termini del contratto di licenza e clicca ancora su Avanti per quattro volte di fila dopodiché premi su Installa e per concludere su Fine.




    Una volta visualizzata la finestra principale del programma sul desktop, fai clic sui menu a discesa in alto a sinistra e seleziona l’unità di riferimento ed una data ed un orario antecedenti a quelli del “disastro”.
    Dopo averlo fatto, utilizzando la parte sinistra della finestra di ShadowExplorer, sfoglia le cartelle del tuo computer alla ricerca della versione precedente del tuo documento o file.

    Una volta che l’hai trovato, fai clic destro su di esso e seleziona la voce Export….
    Nella finestra che si apre, seleziona una cartella del tuo computer in cui salvare la versione precedente del file e fai clic sul pulsante OK per avviare il processo di recupero della versione precedente dell’elemento selezionato.
    Puoi anche recuperare allo stesso identico modo una intera cartella.

    Nota: Il programma è disponibile anche in versione portable, che non necessita di installazioni.
    Se la preferisci, nella pagina di download del software fai clic sul collegamento Portable presente sotto la dicitura Latest Version:.
    Dopodiché estrai l’archivio ZIP ottenuto in una qualsiasi posizione di Windows, avvia il file eseguibile presente al suo interno e serviti di ShadowExplorer così come ti ho indicato nelle precedenti righe andando però a saltare i passaggi relativi all’installazione che, in tal caso, non è necessario eseguire.

    Ripristinare la versione precedente di un file su Mac

    Anche se stai utilizzando un Mac puoi riuscire a ripristinare la versione precedente di un file sfruttando le funzionalità già incluse in macOS o, in alternativa, ricorrendo all’uso di strumenti di terze parti.
    In entrambi i casi, i passaggi da compiere sono semplicissimi e non occorre disporre di competenze tecniche particolari.
    Per saperne di più continua pure a leggere.




    Funzioni “di serie”

    IMMAGINE QUI 3

    Se vuoi ripristinare la versione precedente di uno o più file su Mac puoi avvalerti di Time Machine, un’utility già installata su tutti i computer a marchio Apple che, come lascia intendere il nome stesso, consente di “viaggiare nel tempo” in modo da visualizzare le vecchie versioni dei file e ripristinarle o salvarle all’occorrenza.
    Sempre con Time Machine, è altresì possibile recuperare tutti i dati personali, le impostazioni e i programmi installati dopo aver formattato il Mac o sostituito il suo disco fisso, il tutto in maniera estremamente semplice.

    Per servirtene per il tuo scopo, è innanzitutto necessario che l’utility risulti configurata sul computer.
    Per maggiori dettagli al riguardo, puoi fare riferimento alle indicazioni che ho provveduto a fornirti nella mia guida dedicata all’argomento.

    Effettuato il passaggio preliminare di cui sopra, per poter ripristinare la versione precedente di un file o di una cartella, devi fare clic sull’icona del programma (l’orologio con la freccia circolare attorno) presente nella parte in alto a destra della barra dei menu di macOS e devi selezionare la voce Entra in Time Machine.




    Nella schermata che successivamente vedrai apparire, servirti della speciale finestra del Finder per selezionare il file o la cartella che ti interessano dopodiché scegli il backup da ripristinare usando la barra temporale che trovi nella parte destra dello schermo.

    Dopo aver scelto la versione del file da ripristinare, facci clic destro sopra e scegli Ripristina [nome] su dal menu contestuale che si apre avendo cura di indicare la cartella in cui effettuare il salvataggio.
    A ripristino eseguito, potrai uscire da Time Machine cliccando sul pulsante Annulla sotto la finestra del Finder

    Disk Drill

    IMMAGINE QUI 4

    Non avevi configurato Time Machine e dunque non puoi avvalerti delle funzionalità offerte da quest’ultimo?
    Hai necessità di ripristinare la versione precedente di un file che hai cancellato e sfruttando le funzioni già incluse in macOS non sei riuscito a risolvere?
    Allora rivolgiti a Disk Drill e vedrai che non te ne pentirai.




    Trattasi infatti di uno dei migliori software di recupero dati per computer Apple disponibile sulla piazza.
    Consente di recuperare file di ogni genere da hard disk, unità SSD, chiavette USB, memory card SD e altre unità formattate in FAT, NTFS o HFS+.
    È a pagamento, costa 79 euro, ma è disponibile in una versione di prova (quella che ho usato io per redigere questo passo) che permette di scoprire quali file si possono recuperare (mostrandone un’anteprima ma non permettendo di esportarli).

    Per effettuare il download della versione di prova di Disk Drill, collegati al sito Internet del programma e pigia sul bottone Scarica gratis. A download ultimato, apri il pacchetto in formato .dmg appena ottenuto che contiene l’applicazione, copia l’icona di Disk Drill nella cartella Applicazioni di macOS ed avvia il programma facendo clic destro sulla sua icona e scegliendo Apri per due volte consecutive (in questo modo andrai ad aggirare le limitazioni imposte da Apple nei confronti degli sviluppatori non autorizzati).

    Nella finestra che vedrai poi apparire sulla scrivania, clicca sul bottone Inizia, digita la password del tuo account utente su macOS e schiaccia Invio per accedere alla schermata principale di Disk Drill.
    Individua quindi l’unità relativamente alla quale è tua intenzione andare ad agire e fai clic sul sul bottone Recupera collocato accanto al nome di quest’ultima.

    Una volta che il software avrà completato la procedura d’analisi dell’unità scelta, non dovrai far altro che individuare i file da recuperare espandendo le cartelle elencate nella finestra di Disk Drill o sfruttando la barra di ricerca in alto.
    Clicca poi sull’icona dell’occhio accanto ai nomi dei vari file per visualizzarne un’anteprima e, per concludere, premi sul pulsante Recupera per esportarli in una cartella previo acquisto della versione completa del programma.




    Ripristinare il computer ad uno stato precedente

    IMMAGINE QUI 5

    Se i file che hai necessità di ripristinare ad uno stato precedente sono particolarmente numerosi, invece che intervenire singolarmente su ognuno di essi potresti anche valutare l’ipotesi di andare ad agire sull’intero sistema.
    Per riuscirci, su Windows puoi avvalerti della funzione Ripristino configurazione di sistema, mentre su Mac puoi sempre sfruttare la già menzionata utility Time Machine.

    Se la cosa ti interessa e desideri dunque scoprire in che modo procedere sia in un caso che nell’altro, puoi fare riferimento alla mia guida su come ripristinare il PC mediante cui ho provveduto a parlarti della quesitone con dovizia di particolari.
    Mi raccomando, dagli almeno uno sguardo.
    Anche in tal caso, non temere, si tratta di una pratica piuttosto semplice da compiere, sebbene in apparenza possa sembrare il contrario.

    recuperare i file cancellati dal cestino windows




    recuperare i file cancellati dal cestino windows

    Stai cercando disperatamente la relazione di lavoro che avevi preparato la settimana scorsa ma, niente, non riesci a trovarla! Noooo! Ora che ci pensi bene, l’altro giorno hai dato una bella sistemata sul PC e hai diligentemente svuotato il Cestino del computer. Evidentemente hai fatto troppa pulizia, ma non c’è motivo per cedere al panico.
    Seguendo le indicazioni contenute in questa guida puoi infatti provare a recuperare file cancellati dal Cestino ricorrendo all’uso di alcuni appositi programmi disponibili sia per computer Windows che per Mac OS X.

    Prima di indicarti quali strumenti utilizzare per riuscire “nell’impresa” voglio però che tu ti schiarisca un po’ le idee a riguardo. Quando si eliminano file o cartelle, i dati non vengono immediatamente rimossi dal disco rigido:
    lo spazio che era occupato dai dati eliminati viene infatti indicato come libero e il sistema può sovrascriverlo con nuovi file, ma fino a quando lo spazio non viene sovrascritto con nuove informazioni è possibile ripristinare i dati precedenti. Non sempre è quindi possibile recuperare i dati cancellati, ma- come si suol dire – tentar non nuoce. Ecco quindi che l’uso di alcuni software “ad hoc” può rivelarsi una valida soluzione per cercare di recuperare file cancellati dal Cestino nel giro di qualche clic.

    Fatta chiarezza a riguardo, se sei quindi effettivamente interessato a scoprire che cosa fare per provare a recuperare file cancellati dal Cestino ti suggerisco di prenderti una decina o poco più di minuti di tempo libero, di metterti seduto ben comodo dinanzi al tuo fido computer e di concentrarti sulla lettura delle righe successive.
    Come ti ho già detto, non posso assicurarti che riuscirai nel tuo intento ma di certo se seguirai le mie dritte le possibilità di recuperare file cancellati dal Cestino saranno decisamente elevate.
    Pronto?
    Si?
    Molto bene, allora bando alle ciance e iniziamo!

    Recuperare file cancellati dal Cestino di Windows

    Se utilizzi un PC Windows puoi affidare le tue speranze di recupero dei dati cancellati a Recuva, un’applicazione gratuita prodotta da Piriform (la stessa azienda produttrice di CCleaner, quel programma di cui ti ho parlato in maniera approfondita nella mia guida su come scaricare e utilizzare CCleaner) che consente di ripristinare qualsiasi tipo di file da hard disk, chiavette USB e altre unità di memorizzazione.
    È completamente in italiano ed è semplicissimo da utilizzare anche per chi non è molto esperto di PC.




    Per poter recuperare file cancellati dal Cestino con Recuva il primo passo che devi compiere è quello di effettuare il download del programma sul tuo computer.
    Per fare ciò, clicca qui dopodiché scorri la pagina Web che ti viene mostrata e clicca sul pulsante verde Free Download posto sulla sinistra.
    Successivamente pigia sulla voce CCleaner.com, clicca sul bottone Start Download ed attendi qualche istante affinché il programma venga scaricato sulla tua postazione multimediale.

    A download completato, avvia il pacchetto d’installazione del programma, clicca su Si e, una volta visualizzata la finestra della procedura guidata di setup del software, seleziona l’Italiano dal menu per la scelta della lingua collocato in basso a destra e fai clic sul bottone Next. Successivamente, pigia su Avanti per due volte consecutive, apponi un segno di spunta accanto alla voce No thanks, I don’t need CCleaner e clicca ancora una volta sul pulsane Avanti.
    Per concludere, pigia sul pulsante Fine.

    IMMAGINE QUI 1

    Aspetta poi qualche istante affinché la finestra di Recuva risulti visibile a schermo (nel caso in cui il programma non si avviasse automaticamente fai doppio clic sull’icona dello stesso che è stata aggiunta sul desktop) dopodiché clicca sul bottone Avanti, seleziona la tipologia di file che intendi recuperare scegliendo tra ImmaginiMusicaDocumentiVideoCompressoEmail o Tutti i file e clicca ancora sul pulsante Avanti.




    IMMAGINE QUI 2

    Metti poi il segno di spunta sulla casella collocata accanto alla posizione in cui intendi ricercare i file cancellati da recuperare scegliendo tra Non sono sicuro per tutte le posizioni, Su card multimediale o iPod, nei Documenti, nel Cestino oppure su In una posizione specifica (da indicare attraverso l’apposito campo di testo), clicca ancora su Avanti e poi premi Avvia per far partire la ricerca.

    Attendi quindi che la procedura di ricerca venga ultimata e, nell’elenco che successivamente ti verrà mostrato, metti il segno di spunta accanto al nome del file che intendi recuperare.
    Clicca poi sul pulsante Recupera…, seleziona la cartella in cui vuoi salvare il file e clicca su OK per due volte consecutive per confermare l’operazione.

    IMMAGINE QUI 3




    I file che si possono recuperare senza problemi sono quelli con il bollino verde accanto.
    Quelli con il bollino giallo sono recuperabili ma quasi sicuramente danneggiati mentre quelli contraddistinti dal bollino rosso purtroppo sono corrotti e non si possono più ripristinare.

    Se non riesci a trovare i file di cui avevi bisogno, prova ad avviare nuovamente Recuva e ad effettuare tutti i passaggi già visti per cercare di recuperare file cancellati dal Cestino avendo però cura, questa volta, di apporre un segno di spunta sulla casella collocata accanto ala voce Attiva scansione approfondita che risulta visibile subito dopo aver indicato la tipologia di documenti da cercare.
    Si tratta di una speciale funzionalità che, così come suggerisce lo stesso nome, esegue una scansione più approfondita del percorso o dell’unità di riferimento.
    Tieni però presente che trattandosi di un processo di scansione più “approfondito” potrebbe impiegare oltre un’ora per essere portato a termine nel caso dei drive molto grandi.

    Recuperare file cancellati dal Cestino di OS X

    Se utilizzi un Mac e vuoi recuperare file cancellati dal Cestino ti consiglio vivamente di provare Disk Drill che ahimè è a pagamento, normalmente costa 79,00 euro, ma è disponibile in una versione di prova gratuita che permette di testarne l’efficacia (ossia di scoprire quali file sarebbe in grado di estrarre e visualizzarne un’anteprima tramite QuickLook). Il programma è estremamente semplice da usare, supporta tutti i file system, è in grado di recuperare dati da qualsiasi dispositivo di archiviazione e consente di agire su tutte le tipologie di file.
    Insomma, è una vera e propria manna dal cielo.

    Per scaricarlo sul tuo computer, clicca qui per collegarti al suo sito Internet e clicca poi sul bottone Scarica la versione gratuita.
    Attendi quindi che il download del pacchetto di installazione del programma venga avviato e portato a termine dopodiché apri il file diskdrill.dmg che contiene il software e, agendo dalla finestra che ti viene mostrata sula scrivania, trascina l’icona di Disk Drill nella cartella Applications di OS X per installare il programma sul tuo Mac.




    IMMAGINE QUI 4

    A questo punto, per avviare la ricerca dei file da ripristinare, apri Disk Drill facendo clic sulla sua icona che è stata aggiunta al Launchpad, rimuovi le spunte da tutte le voci selezionate nella finestra che compare e clicca su Continue e Stay with Disk Drill per accedere alla finestra principale dell’applicazione.

    Pigia dunque sul bottone Recupera collocata accanto all’icona dell’hard disk del tuo Mac e attendi che vengano trovati tutti i file recuperabili (potrebbero volerci diversi minuti, nel caso cerca di portare pazienza).
    Ad operazione completata, espandi le cartelle Found files e Reconstructed files per sfogliare tutti i dati trovati da Disk Drill in base alla loro posizione originale (es.
    cartella Documenti, cartella Library ecc.)  o alla loro tipologia (immagini, video, documenti ecc.) e clicca sull’icona dell’occhio collocata accanto ai loro nomi per visualizzarne un’anteprima in tempo reale.

    IMMAGINE QUI 5




    Se hai acquistato la versione completa del software, puoi avviare il recupero dei file semplicemente apponendo il segno di spunta accanto ai loro nomi, cliccando sul pulsante Recupera collocato in alto a destra e selezionando la cartella in cui esportarli.

    Altre soluzioni per recuperare file cancellati dal Cestino

    I software per recuperare file cancellati dal Cestino che ti ho proposto in questa guida non sono stati di tuo gradimento?
    Beh, prima di gettare definitivamente la spugna ti suggerisco di dare un’occhiata al mio tutorial su recupero dati hard disk, in cui oltre ad illustrati il funzionamento del già citato Recuva ho provveduto a spiegarti come fare per usare l’ottimo Wise Data Recovery.

    IMMAGINE QUI 6

    Se invece possiedi un computer a marchio Apple puoi leggere la mia guida su come recuperare file cancellati su Mac.
    in cui ti ho spiegato come utilizzare Lazesoft Mac Data Recovery che è meno intuitivo ed efficace di Disk Drill ma che in molte occasioni riesce a portare ugualmente a casa il risultato.




    IMMAGINE QUI 7

    Puoi inoltre consultare la mia guida dedicata a come recuperare file cancellati da hard disk esterno se hai la necessità di provare a recuperare file cancellati intervenendo su un disco rigido collegato esternamente al tuo computer.
    Se invece hai la specifica esigenza di intervenire sui dati che risultavano archiviati sul cellulare puoi provare a ricorrere all’uso degli strumenti che ti ho indicato nella mia guida su come recuperare file cancellati dal cellulare.

    prompt dei comandi come amministratore windows




    prompt dei comandi come amministratore windows

    Prompt dei comandi come amministratore Windows 10

    Spesso, potresti aver bisogno di eseguire il prompt dei comandi come amministratore Windows 10.
    Per lanciare comandi che necessitano di privilegi amministrativi, come ad esempio quello per formattare l’hard disk, non puoi usare il cmd dell’utente standard.
    Pur essendo connesso con un account che è associato al gruppo degli Amministratori, i programmi, le app e i tool vengono sempre aperti con le opzioni di sicurezza ordinarie.
    Questo, a meno che tu non utilizzi un account Amministratore.
    Se vuoi aprirle come super user, devi specificarlo.
    Il problema, è che non sai come si fa a lanciare il Terminale in modalità root.
    Dunque, ti sei affidato al web per venirne a capo.
    Tant’è che sei capitato quaggiù.

    Nella guida seguente, ti spiego infatti come eseguire il prompt dei comandi come amministratore Windows 10.
    Ti dico quali sono le procedure più comuni che consentono di lanciare il cmd con privilegi amministrativi.

    Premetto che buona parte dei metodi elencati sono validi anche per i computer che hanno altre versioni di Windows.
    Sono compresi, ad esempio, Windows Vista, Windows 7, Windows 8, Windows 8.1, Windows Server e altre build.
    Detto ciò, sei sei d’accordo, non resta che cominciare.

    Prompt dei comandi come amministratore Windows 10

    Per lanciare il prompt dei comandi come amministratore Windows 10, ci sono diversi metodi.
    In questa guida, ho inserito quelli più comuni e rapidi che consentono di farlo.
    Li trovi tutti di seguito.
    Dunque, leggi ed applica quello che ritieni migliore da usare sul tuo PC.
    Il risultato, sarà il medesimo.




    Prima di cominciare, però, voglio ricordarti di verificare, dopo aver applicato una delle procedure qui sotto, che il prompt dei comandi sia effettivamente eseguito come amministratore.
    È facile scoprirlo.
    Quando si apre la finestra del Terminale, guarda il percorso.
    Se c’è scritto C:\Windows\System32, vuol dire che è lanciato come amministratore.
    Se invece c’è scritto C:\Users\nome.utente, significa che la console si è aperta con i permessi utente standard.

    Infine, tieni presente che durante l’apertura del cmd in modalità root, potrebbe comparire l’avvertenza UAC (User Account Control).
    Se la vedessi, non devi far altro che confermare l’esecuzione del prompt dei comandi come amministratore Windows 10 scegliendo .

    Indice

    • Power User Menu
    • Esplora risorse
    • Collegamento sul Desktop
    • Ricerca Windows
    • Menu Start
    • Task Manager
    Power User Menu

    Il primo metodo che puoi usare per aprire il prompt dei comandi come amministratore Windows 10, è quello che si avvale del Power User Menu.
    Si tratta di un menu nascosto che appare vicino al menu Start.
    Puoi aprirlo effettuando la combinazione di tasti Windows + X.
    Tra le opzioni elencate, dovresti vedere Prompt dei comandi (amministratore).
    Basta che lo clicchi per eseguirlo.

    Se invece non riesci a trovare l’opzione suggerita, è probabile che tu abbia installato una versione uguale o successiva alla Windows 10 Creators Update.
    In questo caso, per lanciare il prompt dei comandi come amministratore Windows 10, potresti avvalerti dell’opzione Windows PowerShell (amministratore).
    Si tratta di un tool pressoché identico al cmd, ma con più funzionalità.
    Con esso, puoi eseguire gli stessi comandi.
    Ma se sei fedele al vecchio cmd e ti trovi meglio con esso, non preoccuparti, puoi sempre rimediare.
    Invece di modificare il Registro di sistema, passa al punto successivo e usa un metodo differente.




    Esplora risorse

    L’Esplora risorse è uno dei metodi meno reattivi per aprire il prompt dei comandi come amministratore Windows 10.
    Tuttavia, è pur sempre una valida scelta.
    Apri il File Manager e segui il percorso C:\Windows\System32.
    In quella cartella, scorri finché non trovi l’applicazione cmd.exe.
    Quando la vedi, fai doppio click su di essa.
    In alternativa, premi il tasto destro del mouse sopra il programma e seleziona Esegui come amministratore.

    Così facendo, potresti visualizzare l’avvertenza UAC (User Account Control).
    Basta che clicchi per confermare l’avvio dell’interfaccia a riga di comando in modalità root.

    Collegamento sul Desktop

    Creare un collegamento sul Desktop per eseguire il prompt dei comandi come amministratore Windows 10 è forse il metodo migliore che puoi utilizzare.
    Soprattutto se lo dovrai aprire spesso.
    Puoi generarlo in due modi:
    tramite l’Esplora risorse oppure mediante la creazione guidata.

    Se vuoi utilizzare l’Esplora risorse, segui i passaggi indicati nel punto precedente.
    Arriverai così al percorso C:\Windows\System32.
    Quando sei lì e hai trovato cmd.exe, clicca su di esso con il tasto destro del mouse.
    Poi, scegli Invia a e dopo Desktop (crea collegamento).




    In alternativa, puoi posizionarti sul Desktop, cliccare con il tasto destro del mouse nel vuoto, selezionare Nuovo e dopo Collegamento.
    Partirà così la procedura guidata.
    Inserisci il percorso che ti ho suggerito adesso, ovvero C:\Windows\System32.
    Infine, scegli Avanti, metti un nome a piacere, tipo  “cmd admin“, e concludi l’operazione.

    Arrivato a questo punto, in entrambi i casi, avrai creato un collegamento sul Desktop del cmd amministratore.
    Basta che lo clicchi due volte per aprire il prompt dei comandi come amministratore Windows 10.

    Ricerca Windows

    Un altro metodo rapido per lanciare il prompt dei comandi come amministratore Windows 10, è quello che prevede l’uso della Ricerca Windows.
    Premi il tasto Windows per avviare il menu Start.
    Dopodiché, digita “cmd“.
    Tra i risultati di ricerca, apprirà il Prompt dei comandi.
    Tutto quello che devi fare per lanciarlo in modalità root, è cliccare con il tasto destro su di esso e scegliere Esegui come amministratore.

    Menu Start

    È possibile anche avvalersi del Menu Start per eseguire il prompt dei comandi come amministratore Windows 10.
    Dal momento che si tratta di un’applicazione di sistema, la trovi nella lista app.
    Nell’elenco, è un pò nascosta, ma c’è.
    Scorri fino alla lettera S e clicca Sistema Windows per espandere la cartella.
    Lì dentro, trovi Prompt dei comandi.
    Clicca con il tasto destro su tale applicazione, scegli Altro e dopo Esegui come amministratore.




    Task Manager

    Uno dei miei metodi preferiti per aprire il prompt dei comandi come amministratore Windows 10, è quello che si avvale del Task Manager.
    Da qualsiasi applicazione o programma, oppure anche dal Desktop, esegui la combinazione Ctrl + Alt + Canc.
    Poi, clicca Gestione attività.
    Una volta che sei dentro il Task Manager, puoi lanciare il prompt dei comandi come amministratore Windows 10 in due modi.
    Puoi cliccare File > Esegui nuova attività, scrivere cmd, selezionare Crea attività con privilegi amministrativi e scegliere Ok.
    In alternativa, se sei un geek, puoi cliccare File, tenere premuto Ctrl e scegliere Esegui nuova attività.

    In entrambi i casi, partirà il Prompt dei comandi come amministratore Windows 10.
    Adesso, puoi lanciare tutti i comandi root che ti pare.

    programmi per windows xp




    programmi per windows xp

    I programmi da avere assolutamente sui PC con Windows XP.

    FreeRAM XP Pro

    IMMAGINE QUI 1

    Fortunatamente, in Windows 7 e Vista la situazione è cambiata, ma Windows XP ha una gestione della RAM che presenta diverse lacune.
    Questo fa sì che alcuni programmi chiusi lascino in memoria alcuni dati che occupano inutilmente spazio sulla RAM.
    FreeRAM XP Pro è un programmino gratuito che evita ciò ottimizzando e pulendo la RAM del computer quando lo desidera l’utente o quando viene raggiunta una determinata soglia di occupazione della memoria.
    Fra i programmi per Windows XP è quasi un must-have, soprattutto per chi ha un PC piuttosto datato.
    Scarica da qui.

    Iobit Smart Defrag

    IMMAGINE QUI 2




    Anche per quanto riguarda la deframmentazione del disco fisso, Windows XP non brilla per efficienza.
    Rispetto alle funzioni incluse in Windows 7 e Vista, l’utility per la deframmentazione del disco inclusa in XP non esegue opere di manutenzione in maniera automatica e, anche quando azionata manualmente, non riesce ad ottimizzare le prestazioni del sistema al massimo.
    Iobit Smart Defrag pone rimedio a questo problema offrendo una soluzione gratuita estremamente efficiente ed efficace per deframmentare il disco fisso.
    Si accomoda nell’area di notifica ed ottimizza automaticamente il sistema nei momenti di inattività.
    Scarica da qui.

    Safe XP

    IMMAGINE QUI 3

    Safe XP è un piccolo programma gratuito e no-install che permette di ottimizzare Windows e rendere più sicuro il sistema regolando parametri relativi a funzionalità, servizi, media player e tutto quello che può rappresentare un fastidio o addirittura una minaccia per l’utente.
    Il programma si presenta come una schermata in cui sono elencate tutte le funzioni che si possono disattivare per ottimizzare Windows XP, l’utente può scegliere manualmente quali spuntare oppure affidarsi ai settaggi consigliati dal software cliccando sul pulsante Reccomended Settings collocato in basso a destra.
    Da usare con cautela.
    Scarica da qui.

    Windows Live Essentials

    IMMAGINE QUI 4




    Si tratta della famosissima suite di programmi gratuiti realizzata da Microsoft per incontrare le esigenze degli utenti in ambito di multimedialità ed Internet.
    Include un visualizzatore ed editor di foto (Raccolta Foto), un programma per la messaggistica istantanea (Windows Live Messenger), un programma per scrivere sui blog (Live Writer), un client di posta elettronica (Live Mail) ed altro ancora.
    Rispetto alla versione per Windows 7 e Vista, purtroppo manca l’ottimo software per la modifica dei video Windows Live Movie Maker che non è stato reso compatibile con il buon vecchio Windows XP.
    Tutti i software sono in Italiano e non si devono installare per forza tutti.
    Scarica da qui.

    WinXP Manager

    IMMAGINE QUI 5

    Come suggerisce abbastanza facilmente il suo nome, WinXP Manager è un programma all-in-one che permette di gestire ogni aspetto del sistema operativo Microsoft.
    Fornisce informazioni dettagliate sul sistema in uso e sull’hardware da cui è composto il PC, ottimizza il computer agendo su hard disk, RAM e registro, aumenta la sicurezza del sistema disattivando le funzionalità rischiose per la privacy e molto altro ancora.
    Il software è a pagamento ma è disponibile in una versione di prova gratuita che permette di testarne le funzionalità per un periodo di 15 giorni.
    Purtroppo è solo in lingua inglese.
    Scarica da qui.

    xp-AntiSpy

    IMMAGINE QUI 6




    Uno di quei programmi per Windows XP che non dovrebbero mancare mai su un PC.
    si tratta infatti di una piccola utility (disponibile anche in versione no-install) che permette di rendere più veloce e sicuro Windows XP disattivando alcune delle funzionalità del sistema operativo.
    Agisce su registro di sistema, servizi, media player, Internet Explorer e molti altri reparti del sistema.
    È completamente in Italiano e per usarlo basta mettere il segno di spunta accanto alle opzioni desiderate.
    È importante accettare la richiesta fatta dal programma in avvio per la creazione di un punto di ripristino.
    Scarica da qui.

    programmi per windows rt




    programmi per windows rt

    I migliori programmi per Windows RT.

    Toolbox for Windows 8

    IMMAGINE QUI 1

    Come suggerisce molto facilmente il suo nome, Toolbox for Windows 8 è una app gratuita per Windows RT e Windows 8 che include vari strumenti che si possono usare contemporaneamente (suddividendo la schermata in più parti).
    Permette di navigare in Internet con un browser, effettuare calcoli con una calcolatrice, convertire unità di misura, navigare su Facebook, registrare nemo vocali, impostare e visualizzare promemoria, visualizzare l’ora con vari fusi orari, consultare le informazioni meteo e perfino disegnare.
    Scarica da qui.

    Dropbox

    IMMAGINE QUI 2




    Il servizio di cloud storage Dropbox è ormai divenuto uno strumento di lavoro indispensabile per moltissimi utenti.
    Con la app ufficiale per Windows RT, è possibile usarlo, e quindi avere i propri file sempre a disposizione, anche sui tablet che vengono commercializzati solo con la versione RT di Windows.
    L’applicazione funziona solo quando c’è una connessione Internet attiva e permette di visualizzare le anteprime di foto e documenti al volo.
    Non è perfetta, ma per gli utenti di Dropbox è un assoluto must-have da installare appena acceso il tablet.
    Scarica da qui.

    Evernote

    IMMAGINE QUI 3

    Evernote è un popolarissimo servizio per creare e gestire annotazioni disponibile per Windows, Mac OS X, Android, iPhone, iPad ed altre piattaforme.
    Era naturale che ne nascesse anche una versione per Windows RT che consente di gestire, aggiungere e modificare le annotazioni salvate sul proprio account sincronizzandole con tutti gli altri dispositivi su cui è stato installato il programma.
    È ottimizzato perfettamente per i tablet, risultando quindi molto intuitivo e comodo da utilizzare.
    Scarica da qui.

    Skype

    IMMAGINE QUI 4




    Uno dei programmi per Windows RT che non devono mai mancare su un nuovo tablet equipaggiato con il sistema operativo Microsoft è Skype, il celeberrimo programma per telefonare via Internet e chattare diventato di proprietà del colosso di Redmond.
    Con Skype per Windows RT è possibile chiamare i proprio amici effettuando video chat e conversazioni locali, chattare e perfino scambiare file al volo.
    Tutto attraverso un’interfaccia utente studiata appositamente per i touch-screen molto semplice e comoda da usare.
    Scarica da qui.

    Facebook Touch

    IMMAGINE QUI 5

    Facebook è il social network più usato al mondo ed è impensabile non farci qualche visita tramite il proprio tablet con Windows RT ma, si sa, usare Facebook sui dispositivi portatili via browser non è comodissimo.
    Meglio una app, come la gratuita Facebook Touch, che permette di navigare su Facebook, chattare con i propri amici, postare contenuti e gestire pagine in maniera estremamente facile e veloce.
    Non ha tutte le funzionalità della app ufficiale di Facebook per altre piattaforme, come iOS e Android, ma funziona molto bene ed è abbastanza comoda da usare.
    Scarica da qui.

    NextGen Reader

    IMMAGINE QUI 6




    NextGen Reader è un ottimo reader di feed RSS per Windows RT che permette di leggere comodamente i feed di Google Reader attraverso l’interfaccia touch del sistema operativo Microsoft.
    Per utilizzarlo, basta immettere i dati del proprio account Google e attendere qualche istante affinché avvenga la sincronizzazione delle notizie da leggere.
    Il software è a pagamento nella sua versione completa (costa 2,49 euro) ma è disponibile in una versione di prova gratuita che permette di testarne tutte le funzioni sopportando qualche banner pubblicitario.
    Scarica da qui.

    programmi per windows gratis italiano




    programmi per windows gratis italiano

    Hai da poco installato Windows 7 su un tuo vecchio PC e ti piacerebbe ricevere qualche dritta riguardo i software da usare per poter sfruttare al meglio questa versione del sistema operativo Microsoft?
    Allora direi proprio che sei capitato sulla guida giusta, al momento giusto.
    Pensa un po’ che coincidenza… con questo mio tutorial di oggi volevo giust’appunto indicarti quelli che ritengo essere i migliori programmi per Windows 7 gratis in italiano.

    Nelle righe successive, infatti, trovi una serie di utili programmi per compiere le operazioni più svariate su Windows 7:
    dal photo editing alla masterizzazione, passando per la manutenzione del sistema, la riproduzione di file audio e video e molto altro ancora.
    Devi solo scegliere le risorse che ritieni possano fare maggiormente al caso tuo, scaricarle, installarle (se necessario) e cominciare subito a servirtene.

    Allora?
    Posso sapere che cosa ci fai ancora lì impalato?
    Posizionati bello comodo, prenditi qualche minuto di tempo libero tutto per te e inizia a concentrarti sulla lettura di quanto riportato qui di seguito.
    Sono sicuro che alla fine potrai dirti ben contento e soddisfatto di quanto appreso.
    Che ne dici, scommettiamo?

    Indice

    • Programmi per modificare foto gratis in italiano per Windows 7
      • GIMP
      • Paint.NET
    • Programmi per masterizzare gratis in italiano per Windows 7
      • ImgBurn
      • CDBurnerXP
    • Programmi per riparare Windows 7 gratis in italiano
      • CCleaner
      • IObit Advanced SystemCare Free
    • Programmi per ripristinare Windows 7 gratis in italiano
      • EaseUS Todo Backup
      • Windows 7 USB/DVD Download tool
    • Altri programmi per Windows 7 gratis in italiano

    Programmi per modificare foto gratis in italiano per Windows 7

    Sei alla ricerca di qualche software utile per modificare foto e immagini varie?
    Allora metti subito alla prova i programmi per Windows 7 gratis in italiano che ho provveduto a segnalarti qui sotto.
    Sono sicuro che sapranno soddisfarti.




    GIMP

    IMMAGINE QUI 1

    Il primo tra i software gratuiti e in lingua italiana per modificare le foto che ti invito a provare su Windows 7 è GIMP.
    Non ne hai mai sentito parlare?
    Strano, è famosissimo.
    Ad ogni modo non c’è problema, rimediamo subito.

    GIMP è un celebre programma di natura open source, da molti considerato come la migliore controparte a costo zero di Photoshop, che offre numerosi strumenti di editing fotografico avanzati e consente di ottenere risultati pari (o quasi) a quelli restituiti dalle ben più blasonate soluzioni commerciali.

    Per scaricare il software sul tuo PC, collegati al suo sito Internet ufficiale e fai clic prima sul bottone Download x.x.xx e poi sul collegamento Download GIMP x.x.xx directly.
    A scaricamento completato, apri il file .exe ottenuto e clicca prima sul pulsante e, successivamente, sui bottoni OK, Installa e Fine.




    A questo punto dovresti finalmente trovarti al cospetto della finestra principale del programma. A sinistra è presente il pannello degli strumenti, che integra tutti i tool necessari per ritoccare gli elementi dell’immagine (per utilizzarne uno, devi selezionarlo e agire direttamente sull’area di lavoro che contiene la foto), mentre a destra ci trovi il pannello dei livelli che permette di gestire i vari livelli della foto.

    Per aprire una tua foto e cominciare a modificarla, seleziona la voce Apri dal menu File (in alto a sinistra) e importa nell’applicazione l’immagine di tuo interesse.

    Per scoprire tutte le altre potenzialità di questo software e per comprendere come fare per utilizzare gli innumerevoli strumenti presenti in esso, ti suggerisco di consultare le mie guide specifiche su come usare GIMP e su come modificare le foto con GIMP.

    Paint.NET

    IMMAGINE QUI 2




    Anche Paint.NET fa parte della schiera di programmi per modificare foto a costo zero e con interfaccia in lingua italiana che, a mio avviso, faresti bene a prendere in considerazione.

    Si tratta di un software che nasce come versione “riveduta e corretta” del classico Paint di Microsoft e che nel giro di breve tempo è riuscito a diventare uno dei programmi per fotoritocco di maggior successo tra gli utenti alle prime armi, in quanto facilissimo da usare e comprensivo di strumenti utili per regolare colori e luminosità delle foto, per correggere gli occhi rossi ecc.

    Per scaricare Paint.NET sul tuo PC, visita il sito Internet del programma e clicca sul collegamento paint.net x.x.xx posto in alto a destra, sotto la voce Free Download Now.

    A scaricamento completato, estrai l’archivio ZIP ricavato, apri il file .exe presente al suo interno, clicca sul pulsante Si nella finestra che si apre e, se vedi comparire un avviso relativo al fatto che occorre scaricare e installare Microsoft .NET Framework 4.7, acconsenti alla cosa, in quanto è indispensabile per il corretto funzionamento del software.
    In seguito, spunta la voce Rapida, premi sul pulsante Avanti, metti la spunta sulla casella Accetto e clicca sui pulsanti Avanti e Fine per concludere il setup.




    Ora che visualizzi la finestra del software sul desktop, pigia sulla voce Apri dal menu File (in alto a sinistra) e seleziona la foto presente sul tuo computer sulla quale desideri andare ad agire.
    Serviti poi degli strumenti presenti nel pannello in alto a sinistra per selezionare porzioni di foto, disegnare ecc.
    Il pannello dei colori posto in basso a sinistra, invece, ti permette di selezionare il colore dello strumento di disegno che hai eventualmente scelto di utilizzare, mentre in basso a destra ci trovi il pannello dei livelli che consente di gestire i livelli dell’immagine.

    Ulteriori modifiche e regolazioni sulla foto aperta possono essere apportate usando i menu e le relative opzioni sulla barra dei menu.
    Ad esempio, se hai bisogno di regolare la luminosità della tua foto, clicca sul menu Regolazioni, seleziona la voce Luminosità e apporta tutte le modifiche del caso dalla finestra che si apre.

    A modifiche ultimate, seleziona la voce Salva con nome dal menu File e scegli la posizione, il nome e il formato che desideri assegnare all’immagine appena editata.
    Facile, vero?

    Programmi per masterizzare gratis in italiano per Windows 7

    Hai bisogno di masterizzare CD e DVD con Windows 7 e non sai quali software usare per riuscirci?
    Allora metti immediatamente alla prova le soluzioni, sempre a costo zero e in lingua italiana, che trovi indicate ed esplicate qui sotto.




    Per completezza d’informazione, ti faccio altresì notare che la maggior parte delle operazioni di masterizzazione possono essere compiute su Windows 7 anche senza ricorrere all’uso di software terzi.
    Per approfondimenti in tal senso, ti rimando alla lettura della mia guida su come masterizzare con Windows 7.

    ImgBurn

    IMMAGINE QUI 3

    Tra i software a costo zero per la masterizzazione su Windows 7 (e su tutte le altre versioni del sistema operativo di casa Microsoft), ImgBurn merita senza dubbio alcuno di essere almeno provato.

    Si tratta di un rinomato programma che permette di masterizzare CD, DVD e Blu-Ray.
    Offre funzioni dedicate principalmente alla creazione e alla masterizzazione di file immagine ma si presta bene anche alla creazione di dischi con contenuti vari.




    Per effettuarne il download sul tuo PC, recati sul sito Internet del programma, clicca sul bottone Mirror x – Provided by MajorGeeks e, nella pagina che si apre, seleziona la voce Download@MajorGeeks.
    Recati poi su quest’altra pagina e attendi che il download del file per tradurre l’interfaccia di ImgBurn in italiano venga avviato e completato.

    In seguito, apri il file .exe ricavato e, nella finestra che si apre, fai clic sui pulsanti Si e Next.
    Seleziona poi la voce I accept the terms of the License Agreement, clicca ancora sul bottone Next (per quattro volte di fila) e concludi il setup pigiando sui pulsanti Si e Close.

    Estrai quindi il file italian.lng dall’archivio ZIP per la traduzione precedentemente scaricato e copialo nel percorso C:\Program Files\ImgBurn\Languages.
    Se ti viene chiesto di confermare l’esecuzione dell’operazione, clicca sul pulsante Continua.

    Adesso, inserisci il dischetto che vuoi masterizzare nel masterizzatore collegato al PC, avvia ImgBurn tramite il collegamento che è stato aggiunto sul desktop o mediante il menu Start, e scegli, dalla finestra che si apre, l’operazione che intendi eseguire.
    Puoi masterizzare un file immagine oppure file e cartelle selezionando, rispettivamente, le voci Masterizza un’immagine o Masterizza file e cartelle.




    Nel primo caso, clicca sull’icona della cartella gialla che si trova in alto a sinistra, seleziona il file immagine da masterizzare, imposta una velocità di scrittura mediante il menu a tendina in basso a destra e pigia sul pulsante con il dischetto con la freccia blu e il foglio accanto per avviare la procedura di masterizzazione.

    Per masterizzare un disco con dati vari, invece, trascina i file di tuo interesse nel riquadro bianco in alto a sinistra, definisci la velocità di scrittura del disco dalla scheda Periferica e fai clic sul pulsante con il dischetto con la freccia blu e il foglio accanto per avviare la procedura di masterizzazione.

    Da notare che il programma include anche funzioni ad hoc, accessibili sempre dalla finestra principale, per creare l’immagine di un disco, per creare una nuova immagine partendo dai file salvati sul computer, per verificare l’integrità di CD e DVD e per sfogliare il contenuto dei dischi.

    CDBurnerXP

    IMMAGINE QUI 4




    Un altro tra i programmi per Windows 7 gratis e in italiano che dovresti considerare per effettuare operazioni di masterizzazione è CDBurnerXP: si tratta di un software freeware, facilissimo da usare, abbastanza leggero e perfettamente funzionante anche sulle versioni di Windows più datate, come Windows 7, che consente di effettuare operazioni di masterizzazione di vario tipo.
    Da notare che è altresì disponibile in una variante no-install.

    Per scaricare CDBurnerXP sul tuo PC, collegati al sito Internet del programma, fai clic sulla voce Più opzioni download situata in alto e sul collegamento 64 bit (se stai usando Windows a 64 bit) oppure su quello 32 bit (compatibile x64) (se stai usando Windows a 32 bit) che trovi in corrispondenza della dicitura Versione Portable.

    A download completato, estrai l’archivio ZIP ottenuto, apri il file .exe presente al suo interno e, nella finestra che compare sul desktop, clicca sul pulsante OK per confermare l’uso della lingua italiana.

    Ora che visualizzi la finestra principale del software sullo schermo, inserisci il dischetto da masterizzare nel lettore CD/DVD collegato al computer e scegli l’operazione che intendi eseguire selezionando la relativa voce.
    Puoi creare un disco con dati vari (Disco Dati), un DVD video compatibile con i principali lettori (DVD Video), un disco audio (Disco Audio) oppure puoi masterizzare delle immagini ISO (Masterizza immagine ISO).
    Una volta fatta la tua scelta, pigia sul bottone OK in basso a destra.




    Successivamente, se hai scelto di creare un disco di dati o un CD musicale, trascina i file da masterizzare nel riquadro che si trova in fondo alla nuova finestra che si apre, clicca sull’icona del dischetto con il segno di spunta accanto collocata in alto a sinistra e poi fai clic sul bottone Masterizza per avviare il trasferimento dei dati.

    Se, invece, hai scelto di masterizzare un DVD video, indica il nome che vuoi assegnare al disco, la cartella VIDEO_TS di riferimento e regola (se vuoi) le altre impostazioni disponibili.
    Dopodiché avvia la procedura di scrittura pigiando sul pulsante Masterizza.

    Per quel che concerne la masterizzazione delle immagini ISO, ti basta selezionare il file di riferimento pigiando sul pulsante Sfoglia, regolare le altre impostazioni disponibili e pigiare sul pulsante Masterizza.

    Per completezza d’informazione, ti segnalo che dalla finestra principale di CDBurnerXP puoi anche selezionare l’opzione Copia disco, che ti permette di copiare i dischi audio e dati inserti nel masterizzatore del PC, e quella Cancella disco, che consente di eliminare tutti i dati presenti sui supporti riscrivibili.




    Programmi per riparare Windows 7 gratis in italiano

    Passiamo ora ai programmi per riprare Windows 7, vale a dire quelli utili per rimettere in sesto il PC andando a correggere errori vari, rimuovere file inutili, pulire il registro di sistema ecc.
    Trovi segnalati proprio qui di seguito quelli che a mio avviso costituiscono i migliori della categoria.

    CCleaner

    IMMAGINE QUI 5

    CCleaner è un vero e proprio must-have, non solo sui PC con Windows 7 ma anche su tutte le altre versioni del sistema operativo dell’azienda di Redmond.
    È una delle più apprezzate soluzioni gratuite per la pulizia e la manutenzione del computer che, in pochissimi clic, provvede a rimuovere tutti i file inutili e/o temporanei dal disco fisso e riparare gli errori presenti nel registro di sistema.

    Al contrario di altre soluzioni simili, è sicuro e crea sempre dei backup delle modifiche effettuate al registro per poter tornare indietro in caso di problemi.
    Da notare che di base è gratis (altrimenti non starei neppur qui a segnalartelo), ma eventualmente è disponibile anche in variante a pagamento (con un costo a partire da 25,95 euro), la quale include feature aggiuntive, come ad esempio il monitoraggio dei file in tempo reale.




    Per scaricare CCleaner sul tuo PC, recati sul sito Internet del programma e fai clic sul pulsante Scarica che posto nella colonna Free. A scaricamento ultimato, apri il file .exe ricavato e, nella finestra che si apre sul desktop, clicca sul pulsante .
    Imposta poi l’italiano nel menu di selezione della lingua che si trova in alto a destra, rimuovi la spunta relativa all’installazione di programmi extra (in basso a sinistra) e fai clic sui bottoni Installa e Avvia CCleaner.

    Ora che visualizzi la finestra principale del software sul desktop, per rimuovere dal computer i file “spazzatura”, la cronologia dei browser e altri dati superflui, clicca sulla scheda Pulizia, pigia sul bottone Avvia pulizia e conferma l’esecuzione dell’operazione cliccando sul bottone OK. Prima di avviare l’operazione di pulizia, puoi altresì scegliere quali file eliminare e quali no, selezionando o deselezionando le voci nella barra laterale di sinistra, nelle schede Windows e Applicazioni.

    Sempre prima di avviare l’operazione di pulizia, se lo ritieni necessario puoi anche solo analizzare il disco, senza cancellare nulla, così da capire quanto spazio potresti liberare.
    Per riuscirci, pigia sul bottone Analizza.

    CCleaner, come ti dicevo, consente inoltre di effettuare la pulizia del registro di sistema di Windows.
    Per compiere quest’operazione, seleziona la voce Registro nella parte sinistra della finestra, pigia sul pulsante Trova problemi posto in basso a destra e aspetta che vengano individuate tutte le voci del registro di sistema corrotte o obsolete.




    In seguito, clicca sul pulsante Ripara problemi selezionati, rispondi in maniera affermativa quando ti viene chiesto se vuoi effettuare il backup del registro di sistema (in modo tale da poterlo ripristinare qualora dovessero esserci dei) e fai clic sui pulsanti Ripara selezionati e Chiudi.
    Mi raccomando però, sfrutta questa funzione solo se sai bene dove mettere le mani, altrimenti lascia perdere, onde evitare inutili rischi per la stabilità del sistema.

    IObit Advanced SystemCare Free

    IMMAGINE QUI 6

    IObit Advanced SystemCare Free è una delle più popolari applicazioni per la manutenzione del PC disponibili per Windows.
    Ha un’interfaccia utente molto curata attraverso la quale tutti gli utenti, dai principianti agli esperti, possono ottimizzare facilmente le prestazioni del computer.

    Rimuove i file inutili dall’hard disk, i collegamenti corrotti, gli errori dal registro di sistema e tutti quegli elementi che possono influire negativamente sul funzionamento e le prestazioni di Windows.
    Si può scegliere se pulire l’intero sistema con un singolo clic, lasciando al software il compito di fare tutto, oppure se avviare manualmente i singoli tool inclusi nel pacchetto.




    Per scaricarlo sul tuo PC, recati sul sito Internet del programma, fai clic sui pulsanti Free Download e, nella nuova pagina che si apre, pigia sul bottone Download. A scaricamento completato, apri il file .exe ricavato e, nella finestra che ti viene mostrata su schermo, clicca sui pulsanti Esegui, Si e Installa. Seleziona poi l’opzione No, grazie per evitare l’installazione di programmi extra indesiderati, pigia sul pulsante Avanti e nuovamente su quello No, grazie per evitare l’iscrizione alla newsletter.

    Ora che visualizzi la finestra principale del software, seleziona le operazioni che intendi effettuare dalla parte in basso della stessa (es.
    Pulizia del registro, Pulizia della privacy, Cancella i file spazzatura ecc.) e clicca sul pulsante Scan (in alto) per eseguire l’analisi e la pulizia del disco.

    Ti segnalo anche che selezionando le schede Accelerazione, Protezione e Casella degli strumenti poste nella parte in alto della finestra del programma puoi, rispettivamente, apportare migliorie di varo tipo per velocizzare il funzionamento del PC, abilitare alcune funzioni incluse nel software per la protezione del sistema e accedere ai singoli strumenti per pulire e ottimizzare Windows.

    Programmi per ripristinare Windows 7 gratis in italiano

    Stai cercando dei programmi che ti consentano di ripristinare Windows 7 in caso di problemi oppure di formattare il sistema in maniera semplice e veloce?
    Beh, allora faresti bene a servirti delle risorse ad hoc che ho provveduto a segnalarti di seguito.
    Vedrai, ti saranno sicuramente di grande aiuto.




    Tieni comunque presente che, funzioni di software terzi a parte, Windows integra una pratica utility per la creazione e la gestione dei punti di ripristino che può essere utile, appunto, per riportare l’OS ad uno stato precedente.
    Per ulteriori dettagli a riguardo, ti rimando alla lettura della mia guida su come creare un punto di ripristino su Windows 7 mediante cui ho provveduto a parlarti della questione con dovizia di particolari.

    EaseUS Todo Backup

    IMMAGINE QUI 7

    Hai bisogno di creare (e successivamente ripristinare) l’immagine del disco di Windows 7 o di una partizione?
    In tal caso, ti consiglio di rivolgerti a EaseUS Todo Backup, uno dei migliori software della categoria.
    È facilissimo da usare, supporta anche le versioni di Windows più datate (come Windows 7) e, ovviamente, è gratis.
    Eventualmente, è però disponibile in una variante a pagamento (costa 27 euro) comprensiva di feature extra, come la possibilità di trasferire il sistema clonato su un PC diverso.

    Per servirtene, collegati al sito Internet del programma e clicca sui pulsanti Utenti Free/Home e Scarica gratis.
    Compila poi il modulo che ti viene proposto con il tuo indirizzo di posta elettronica e clicca sul pulsante Prova Todo Backup Free e su quello con su scritto Scarica per procedere con il download.




    A scaricamento ultimato, apri il file .exe appena ottenuto e, nella finestra che compare sul desktop, fai clic sui pulsanti , OK, Avanti e Accetto.
    Clicca poi sul bottone Avanti per altre tre volte consecutive e, per concludere, premi sul pulsante Fine.

    Ora che visualizzi la finestra del programma sullo schermo, declina pure l’invito a passare alla versione a pagamento dello stesso ed espandi il menu laterale facendo clic sul pulsante con le tre linee in orizzontale collocato in alto a sinistra, dopodiché seleziona la voce Backup disco/partizione da quest’ultimo.

    Seleziona quindi il disco o la partizione che intendi clonare, fai clic sul pulsante Sfoglia (in basso) per scegliere il percorso di destinazione dell’immagine e pigia sul bottone Procedi per avviare la procedura.
    Se vuoi, puoi cliccare preventivamente sul pulsante Opzioni backup (in basso a sinistra) e regolare le impostazioni avanzate relative al backup, come il livello di compressione dei dati e la crittografia.

    Ti segnalo, inoltre, che il programma mette a disposizione dei suoi utilizzatori altre utili funzioni per il ripristino di Windows, quali la possibilità di creare un backup del sistema, dei file e un backup rapido, tutte accessibili selezionando le voci dedicate annesse al summenzionato menu laterale.




    Windows 7 USB/DVD Download tool

    IMMAGINE QUI 8

    Un altro strumento che ti invito a prendere in considerazione è Windows 7 USB/DVD Download tool.
    Si tratta di un software gratuito distribuito direttamente da Microsoft che, come lascia intendere lo stesso nome, consente di creare una “speciale” chiavetta USB mediante cui poter effettuare l’installazione di Windows 7, cosa che torna decisamente utile in cui risulti necessario agire su un computer su cui non è possibile sfruttare l’unità ottica.

    Per servirtene, recati sulla relativa pagina per il download, clicca sul pulsante Scarica, seleziona la casella accanto alla voce Windows7-USB-DVD-Download-Tool-Installer-it-IT.exe nell’elenco sulla sinistra e clicca sul bottone Avanti, in modo tale da scaricare la versione italiana del programma sul tuo PC.

    A scaricamento avvenuto, apri il file .exe ricavato e, nella finestra che compare sul desktop, clicca sui pulsanti Avanti, Installa e Termina.
    Avvia poi il software richiamandolo dal menu Start e fai clic sul pulsante Si.




    Una volta visualizzata la finestra principale di Windows 7 USB/DVD Download tool, clicca sul pulsante Sfoglia per selezionare l’immagine ISO di Windows 7 da usare per creare la chiavetta avviabile di Seven (se non la possiedi già, puoi crearla seguendo le istruzioni sul da farsi che ti ho fornito nella mia guida incentrata proprio su come creare immagine ISO).

    Successivamente, fai clic sul pulsante Avanti, collega una chiavetta USB vuota da almeno 4 GB, pigia sul bottone Dispositivo USB nella finestra del programma e, infine, sul pulsante Copia, in modo tale da avviare la copia dei file dall’immagine ISO alla chiavetta USB.

    Altri programmi per Windows 7 gratis in italiano

    IMMAGINE QUI 9

    Hai trovato molto interessanti le risorse di cui ti ho già parlato ma cerchi altri software utili per poter sfruttare al meglio il tuo PC con su installato Windows 7?
    Non c’è problema, posso linkarti delle mie rassegne di programmi che di certo potranno farti comodo in tal senso.




    Se hai bisogno di qualche software per riprodurre i tuoi file video, puoi leggere il mio post sui programmi per visualizzare video, mentre nel mio articolo sui programmi per ascoltare musica ci trovi segnalati, come intuibile, una sfilza di software adibiti alla riproduzione audio.
    Per la visualizzazione delle immagini, invece, ti consiglio la lettura della mia guida dei programmi per aprire foto.

    Cerchi degli strumenti che ti consentano di redigere testi e lavorare al PC?
    In tal caso, faresti bene a leggere queste mie rassegne: programmi per scrivere gratis e programmi per ufficio gratis.

    Se poi necessiti di soluzioni utili per preservare la sicurezza del tuo PC, ti consiglio vivamente di consultare la mia guida sui migliori antivirus gratis e il mio post sugli anti malware gratis.

    programmi per windows gratis




    programmi per windows gratis

    Programmi gratis must-have per Windows 7.

    Windows Essentials

    IMMAGINE QUI 1

    Windows Essentials è una collezione imperdibile di programmi per Windows 7 gratis sviluppata da Microsoft che include numerose applicazioni dedicate a multimedia, Internet e comunicazione.
    Fra queste ci sono il software di messaggistica istantanea Messenger, il video editor Movie Maker, il programma per organizzare foto Raccolta foto, lo strumento di cloud storage SkyDrive e il blog editor da desktop Writer.
    Anche se sono inclusi tutti nello stesso pacchetto, i programmi di Windows Essentials si possono installare anche singolarmente.
    È disponibile anche per Windows XP, Vista e Windows 8.
    Scarica da qui.

    Sunrise Seven

    IMMAGINE QUI 2




    Sunrise Seven è un programma per la personalizzazione e l’ottimizzazione di Windows 7 che permette di regolare tanti parametri nascosti del sistema operativo Microsoft.
    Grazie ad esso, è possibile modificare l’aspetto del pulsante Start e della taskbar di Windows 7, regolare le impostazioni di protezione relative al controllo account utente, modificare le proprietà del menu Start, visualizzare/modificare le informazioni OEM del computer e velocizzare le prestazioni di Windows modificando o disattivando delle funzioni del sistema operativo.
    Purtroppo è solo in lingua inglese, da usare con cautela da parte dei meno esperti.
    Scarica da qui.

    Logon Screen

    IMMAGINE QUI 3

    Come lascia intuire abbastanza facilmente il suo nome, Logon Screen è un piccolo programma gratuito che permette di modificare la schermata di logon di Windows 7.
    Per chi non lo sapesse, la schermata di logon è la schermata iniziale in cui bisogna inserire la password di accesso a Windows che compare quando si accende il computer o si torna a lavorare dopo lo stand-by.
    È completamente in italiano ed è facilissimo da usare anche per gli utenti menu esperti.
    Si integra anche nel menu contestuale del desktop, in modo che si possibile modificare la schermata di logon con un semplice click destro sulla scrivania di Windows.
    Scarica da qui.

    Microsoft Security Essentials

    IMMAGINE QUI 4




    Microsoft Security Essentials è uno dei migliori antivirus gratuiti disponibili per Windows.
    Essendo stato sviluppato dalla stessa Microsoft, si integra alla perfezione con il sistema operativo non rallentando il computer e non andando in conflitto con le misure di sicurezza standard incluse in Windows 7, Vista ed XP (gli OS per cui è disponibile).
    È completamente in italiano ed è estremamente efficace.
    Scansiona automaticamente il sistema una volta a settimana e monitora costantemente tutte le operazioni che si svolgono sul computer bloccando tempestivamente eventuali minacce.
    Scarica da qui.

    Glary Utilities

    IMMAGINE QUI 5

    Pur non essendo un programma disegnato specificatamente per Windows 7, in quanto perfettamente funzionante anche su XP, Vista e Windows 8, Glary Utilities è uno di quei software che non dovrebbero mai mancare su un computer Windows.
    Si tratta, infatti, di una delle migliori suite per la manutenzione del sistema all-in-one che permette in un solo click di liberare spazio sul disco, eliminare errori dal registro di sistema, debellare malware.
    eliminare i programmi superflui dall’avvio automatico ed altro ancora.
    Dopo averlo usato, Windows torna a scattare come alla prima accensione del PC.
    Scarica da qui.

    Windows 7 Codecs

    IMMAGINE QUI 6




    La versione di Windows Media Player inclusa in Windows 7 dispone nativamente di tutti i codec necessaria riprodurre i principali formati di file audio e video.
    Eppure ci sono determinati tipi di file, come alcuni film in alta definizione scaricati da Internet, che il programma non riesce a digerire bene.
    Qui entra in gioco Windows 7 Codecs, un pacchetto gratuito di codec ottimizzato per Windows 7 che installa nel sistema operativo di Microsoft tutti i componenti necessari a riprodurre praticamente ogni formato di file multimediale oggi esistente.
    È disponibile anche in versione ottimizzata per i sistemi a 64 bit.
    Scarica da qui.

    programmi per windows




    programmi per windows

    Seguendo i consigli che ti ho fornito nel mio tutorial dedicato all’argomento sei finalmente riuscito a formattare il tuo PC Windows.
    Date le circostanze, hai ben pensato di cogliere l’occasione al balzo per rinnovare il parco software del tuo computer.
    Ottima idea, davvero! Tuttavia se ora sei qui e stai leggendo questa guida mi pare evidente il fatto che tu sia desideroso di ricevere qualche utile dritta al riguardo.

    Come dici?
    Le cose stanno esattamente in questo modo e vorresti dunque sapere se posso darti una mano o meno indicandoti quelli che sono i migliori programmi per Windows attualmente presenti sulla piazza?
    Ma certo che si, ci mancherebbe altro.
    Era esattamente quello che intendevo fare con questo articolo.
    Posizionati quindi bello comodo dinanzi il tuo fido computer e cerchiamo di scegliere insieme i migliori programmi per Internet, lavoro, multimedialità e altre importanti finalità.

    Ti assicuro che ne varrà la pena, quindi direi di non perdere altro tempo in chiacchiere e di vedere subito quali sono le più interranti risorsa da scaricare per avere un PC comodo, sicuro e divertente da usare.
    Ti auguro, come mio solito, buona lettura e ti faccio un grande, anzi un grandissimo in bocca al lupo per tutto.
    Are you ready?

    Indice

    • Come scaricare ed installare i programmi
    • Migliori programmi
      • Internet
      • Produttività
      • Multimedia
      • Manutenzione e sicurezza
    • Come disinstallare i programmi

    Come scaricare ed installare i programmi

    IMMAGINE QUI 1




    Prima di indicarti quelli che ritengo essere i più interessanti ed utili programmi per Windows, mi sembra doveroso spiegarti come fare per poter scaricare ed installare tali software.

    I programmi per Windows, che possono essere sia gratis che a pagamento (fruibili mediante singolo acquisto oppure in abbonamento) possono essere reperiti in rete oppure, previo download del relativo file, oppure negli store, sia fisici che digitali, ed in tal caso vengono generalmente distribuiti su supporti fisici, quali dischetti oppure pendrive.

    Per quel che concerne il download dei programmi dal Web, è sempre bene prestare particolare attenzione alle fonti ed alla compatibilità con la versione di Windows impiegata.
    I programmi scaricati potrebbero infatti non funzionare correttamente in quanto destinati ad una versione diversa dell’OS da quella in uso sul computer o, nella peggiore delle ipotesi, potrebbero essere portatori di virus ed altre minacce informatiche in grado di mettere a soqquadro il PC.
    Quindi… occhio!

    Solo nel caso specifico di Windows 8/8.x e di Windows 10, è possibile fare riferimento anche al Microsoft Store, uno store dedicato pieno zeppo di applicazioni d’ogni genere certificate direttamente dall’azienda di Redmond, perfettamente compatibili con il sistema in uso ed organizzate in pratiche categorie.
    In tal caso, per eseguire il download occorre disporre di un account Microsoft (a tal proposito, ti invito a leggere il mio post dedicato proprio a come creare un account Microsoft).




    Per quel che concerne la procedura di installazione, nel caso dei programmi scaricati da Internet basta fare doppio clic sul relativo file di installazione e seguire il setup guidato che viene proposto su schermo.
    Nella maggior parte dei casi è sufficiente cliccare sempre su Avanti o su Next.

    Per quanto riguarda i programmi su dischetto e su supporti rimovibili, occorre prima inserire il disco o collegare il supporto al PC, accedere al relativo contenuto (se non viene proposto in automatico) tramite l’Esplora risorse/Esplora file e procedere con l’installazione così come indicato poc’anzi.

    Da notare poi che esistono anche programmi che non necessitano di installazione.
    In tal caso si parla di software di natura portable.
    Possono dunque essere eseguiti direttamente ed eventualmente anche trasportati ed usati direttamente da chiavetta USB.

    Le applicazioni disponibili sul Microsoft Store, invece, si possono installare semplicemente facendo clic sul pulsante con il prezzo (nel caso delle applicazioni a pagamento) oppure su quello con su scritto Gratis (nel caso delle app gratuite).




    Migliori programmi

    Ora che hai le idee perfettamente chiare riguardo il come scaricare ed installare nuovi programmi per Windows, direi che sei finalmente pronto per passare allo step successivo:
    scoprire le risorse per te più interessanti per il tuo computer e scaricarle.
    Trovi dunque quelli che ritengo essere i migliori software proprio qui di seguito, organizzati per categoria d’appartenenza.
    Buon divertimento e buon download!

    Internet

    Ormai, gran parte del nostro tempo speso davanti al PC lo passiamo connessi ad Internet.
    Ecco perché comincerei proprio da questo tema vedendo insieme quali sono i migliori programmi per Windows dedicati alla navigazione Web e alla comunicazione online.

    • Browser – Anche se Internet Explorer nelle ultime versioni ha fatto molti passi in avanti ed Edge, il browser “di serie” di Windows 10 è piuttosto efficiente, io ti suggerisco vivamente di affidarti a Chrome.
      Il navigatore sviluppato da Google è velocissimo, visualizza perfettamente il 99% dei siti Web e le sue funzioni di base (già molto interessanti) possono essere estese tramite estensioni gratuite.
      Collegando il proprio browser all’account Google, è possibile inoltre sincronizzare impostazioni, segnalibri, estensioni e cronologia con più computer e dispositivi in maniera totalmente gratuita.
      Per altre valide alternative, leggi il mio articolo incentrato sui migliori browser.

    IMMAGINE QUI 2

    • Scaricare file – Con il diffondersi delle connessioni veloci è naturale sfruttare il proprio tempo libero passato al PC per scaricare file dalla grande rete.
      A tal scopo, ti segnalo uTorrent, il rinomato client per il download dei file Torrent, appunto, grazie al quale puoi scaricare film, giochi, musica e quant’altro mediante la rete BitTorrent.
      Per ulteriori alternative, ti invito a sfogliare le mie rassegne di programmi per scaricare musica, programmi per scaricare video e programmi per scaricare giochi che ho preparato per te.
      Se poi cerchi un buon download manager per scaricare programmi e file da Internet al massimo della velocità, scegli il tuo software preferito fra questi programmi per download.
    • Posta elettronica – Per quanto riguarda la posta elettronica, a meno che non si abbiano particolari esigenze dal punto di vista aziendale, il mio consiglio è quello di utilizzare Thunderbird.
      Qualora non ne avessi sentito mai parlare, Thunderbird è un ottimo client e-mail gratuito ed open source sviluppato da Mozilla (che sviluppa anche Firefox).
      È molto facile da configurare, non consuma eccessive risorse e le sue funzioni possono essere ampliate tramite l’utilizzo di estensioni gratuite.
      Per altre valide alternative, da’ uno sguardo al mio articolo dedicato ai programmi per posta elettronica.

    IMMAGINE QUI 3




    • Comunicazione in tempo reale – Considerata la “dipartita” di Windows Live Messenger dopo tanti anni di onorato servizio, il programma su cui ora andrebbe concentrata l’attenzione di chi vuole chattare o videochiamare su Windows è Skype (di proprietà della stessa Microsoft). Per altre valide alternative, guarda queste mie rassegne di programmi per chattare e programmi per videochiamate.

    Produttività

    Adesso passiamo ai programmi per Windows dedicati alla produttività, ossia ai lavori da ufficio e ad altri compiti che possono riguardare la sfera professionale.
    Eccoli!

    • File PDF – I documenti in formato PDF sono molto diffusi in ambito lavorativo, quindi riuscire a leggerli rapidamente e – perché no?
      – a modificarli è importantissimo.
      Per queste due esigenze, mi sento di consigliarti Sumatra PDF, un lettore di PDF ultra-essenziale che si apre in un batter d’occhio anche sui computer più datati, e Nitro Reader, un’altra applicazione gratuita (ma eventualmente disponibile anche in variante a pagamento con funzioni extra) che permette di visualizzare, modificare e creare PDF da vari tipi di file.
      Per altre soluzioni, consulta queste liste di programmi per aprire PDF, programmi per evidenziare PDF e programmi per PDF che ho preparato per te.

    IMMAGINE QUI 4

    • Scrittura, Fogli di calcolo e Presentazioni Microsoft Office rimane ancora oggi la suite per ufficio più avanzata disponibile per Windows, tuttavia esiste LibreOffice che offre una valida alternativa gratuita a quest’ultimo.
      In LibreOffice puoi trovare un programma per redigere documenti, uno per i fogli di calcolo, uno per le presentazioni ed altre applicazioni molto funzionali e ben realizzate, tutte in italiano e in grado di visualizzare/modificare i file di Office.
      Per altre valide soluzioni o se cerchi applicazioni per ufficio singole, guarda queste rassegne di programmi per ufficio e programmi per scrivere.
    • Archivi compressi – Altri tipi di file con cui ci si ritrova spesso a che fare in ufficio (ma non solo) sono gli archivi compressi.
      Ecco il motivo per cui ti consiglio di scaricare e installare subito sul tuo PC 7-Zip, un ottimo programma gratuito che permette di estrarre file ZIP, RAR, 7Z e molti altri formati di archivi compressi e di zippare file facilmente.
      Per altre valide alternative, guarda queste rassegne di programmi per aprire file ZIP, programmi per aprire file RAR e programmi per unzippare file.

    IMMAGINE QUI 5

    • Masterizzazione e Backup – A casa o sul posto di lavoro, è importante masterizzare i propri documenti e crearne delle copie di sicurezza.
      A tal scopo ti segnalo ImgBurn, uno dei più popolari software per masterizzare a costo zero focalizzato soprattutto sulla copia di CD/DVD e sulla masterizzazione di file immagine in vario formato.
      Altre soluzioni interessanti puoi poi trovarle nelle mie guide sui programmi per masterizzare, programmi per duplicare CD e programmi per backup.

    Multimedia

    Per fortuna, su Windows non si lavora soltanto.
    Ci si può anche svagare guardando un film, sfogliando le proprie foto o ascoltando buona musica.
    Ecco i programmi migliori per farlo.




    • Video – Se non vuoi perdere tempo fra codec non disponibili e file non supportati, ti consiglio di guardare i tuoi video con VLC. Si tratta di un popolarissimo media player gratuito ed open source che permette di riprodurre tutti i principali formati di file video senza necessitare di codec esterni.
      Funziona anche con i video in streaming e i contenuti in HD.
      Per quanto riguarda l’editing video, ossia la possibilità di modificare e creare filmati con il PC, mi sento di consigliarti VideoPad.
      È a pagamento (ma si può provare gratis per un periodo limitato) e risulta essere abbastanza semplice ed affidabile.
      Nelle rassegne programmi per vedere video e programmi per editing video trovi altri software che potrebbero interessarti.

    IMMAGINE QUI 6

    • Musica: Nella gestione e nella riproduzione della musica su Windows io preferisco usare Foobar2000 che è uno dei player audio a costo zero più versatili e potenti.
      Supporta tutti i principali formati di file audio ed ha un’interfaccia minimalista.
      Per quanto riguarda invece la modifica dei file audio non potresti trovare soluzione migliore di Audacity, che è completamente gratuito e permette di “editare” i file audio a 360 gradi.
      Altre soluzioni molto valide sono elencate nelle gallery programmi per ascoltare musica e programmi per editing audio.

    IMMAGINE QUI 7

    • Foto – Per quanto concerne le foto, se le vuoi visualizzare rapidamente ti consiglio IrfanView, che supporta tutti i principali formati di file grafici.
      Se invece cerchi qualcosa per il fotoritocco, naturalmente ti consiglio Photoshop o, se cerchi un’alternativa gratuita, GIMP che offre gran parte delle funzionalità di Photoshop tramite un’interfaccia utente molto facile da usare.
      Altri programmi che puoi prendere in considerazione sono quelli elencati nelle guide programmi per visualizzare foto e programmi per editing foto.

    Manutenzione e Sicurezza

    Con l’andar del tempo, è risaputo, il PC finisce col rallentarsi, per questo è importante effettuare delle operazioni di manutenzione costanti.
    Così come è importante usare un buon antivirus e mantenere il proprio sistema al sicuro contro le minacce informatiche che ogni giorno possono arrivare da Internet.
    Eccoti qualche consiglio a riguardo.

    • Manutenzione – Il miglior programma per migliorare le prestazioni di Windows è senza ombra di dubbio CCleaner, che permette di cancellare i file inutili dall’hard disk del PC e di correggere gli errori presenti nel registro di sistema.
      Tuttavia, puoi dare uno sguardo a queste rassegne di programmi per ottimizzare il computer, programmi per velocizzare il PC e programmi per pulire il registro per trovare qualche altra valida soluzione adatta allo scopo.

    IMMAGINE QUI 8




    • Sicurezza – In ambito di sicurezza, il mio consiglio è di evitare le suite a pagamento (che possono rallentare il sistema) e sostituirle con antivirus gratis e leggeri, come Bitdefender ed Avast.
      Inoltre, ti consiglio di scaricare Malwarebytes Anti-Malware e di usarlo per fare una scansione circa una volta al mese.
      Altri programmi per la sicurezza informatica puoi trovarli nelle mie guide i migliori antivirus e programmi per eliminare virus.

    Come disinstallare i programmi

    IMMAGINE QUI 9

    Ci hai ripensato e vuoi sbarazzarti di uno o più dei programmi che hai scaricato installato?
    La cosa è fattibile e, ti dirò di più, è anche molto semplice.

    Per riuscire nel tuo intento ti basta fare clic sul pulsante Start (la bandierina di Windows sulla taskbar), richiamare il Pannello di controllo dal menu che si apre e fare clic su Disinstalla un programma (se non riesci a visualizzare la voce in questione, abilita la visualizzazione Categoria nel menu in alto a destra).

    Seleziona poi il programma che intendi rimuovere dall’elenco che appare, clicca sul bottone Disinstalla in alto e segui la procedura di disinstallazione guidata che ti viene proposta su schermo.
    Generalmente è sufficiente cliccare sempre su Avanti o su Next.




    Tieni presente che nel caso specifico di alcuni programmi la procedura di rimozione non può essere eseguita dal Pannello di controllo ma occorre scaricare uno specifico pacchetto di disinstallazione, solitamente disponibile direttamente sul sito Internet dello sviluppatore di riferimento.

    Inoltre, nel caso specifico di Windows 10 è possibile procedere conta rimozione di programmi ed applicazioni anche dalle impostazioni del sistema.
    Per fare ciò, richiama il menu Start previo clic sul pulsante apposito annesso alla barra delle applicazioni, seleziona Impostazioni (l’icona con l’ingranaggio), clicca su Sistema nella finestra apparsa sul desktop e scegli App e funzionalità a sinistra.

    Seleziona poi l’applicazione relativamente alla quale desideri andare ad agire dall’elenco sulla destra e premi sul bottone Disinstalla che vedi comparire per due volte di fila.
    Et voilà!

    Per maggiori informazioni riguardo le pratiche in questione, fa’ pure riferimento al mio post su come disinstallare un programma mediante cui ho provveduto a parlarti della questione con dovizia di particolari.




    programmi per windows




    programmi per windows

    I migliori programmi per Windows 8.

    AccuWeather

    IMMAGINE QUI 1

    Come facilmente intuibile dal suo nome, si tratta della app per Windows 8 di AccuWeather, un servizio di previsioni meteorologiche davvero spettacolare che permette di tenere sempre sotto controllo temperature e clima della propria città… ma non solo! È possibile infatti visualizzare lo stato attuale e le previsioni del tempo per le città di tutto il mondo con una grafica animata mozzafiato e tante informazioni interessanti, come ad esempio le attività ideali da svolgere durante il giorno.
    Completamente in italiano e sempre aggiornata minuto dopo minuto.
    Gratis.
    Scarica da qui.

    CookBook

    IMMAGINE QUI 2




    CookBook è uno dei programmi per Windows 8 più popolari del momento.
    Si tratta di una sorta di libro delle ricette virtuale che dà accesso ad una vastissima libreria di ricette adatte ad ogni gusto ed esigenza gratuita al 100%.
    È possibile sfogliare le pietanze sia in base alla tipologia (primi, secondi, antipasti, dessert, ecc.) sia in base agli ingredienti che si hanno a disposizione.
    Purtroppo per il momento non è stato ancora tradotto in italiano ma è comunque una risorsa utilissima per tutti gli appassionati di cucina.
    Scarica da qui.

    Desktop Remoto

    IMMAGINE QUI 3

    Desktop remoto è l’applicazione ufficiale di Windows 8 che permette di comandare a distanza altri PC equipaggiati con il sistema operativo Microsoft.
    È gratuita al 100% e può essere usata anche da tablet e dispositivi ibridi, in modo da avere il comando del proprio computer di casa anche quando ci si trova in vacanza, in ufficio o a cena con gli amici.
    È molto facile da utilizzare ed è già stata localizzata completamente in italiano.
    Scarica da qui.

    eBay

    IMMAGINE QUI 4




    Anche eBay fa parte dei primi programmi per Windows 8 con una app gratuita che semplifica tutte le operazioni effettuabili sul celebre sito di aste online.
    Consente di cercare oggetti, partecipare ad aste, inserire annunci e molto altro ancora.
    Ha una grafica estremamente semplice da usare, molto colorata, ed è stata tradotta completamente in italiano per essere utilizzata su eBay Italia senza alcun tipo di problema.
    Scarica da qui.

    FlightAware

    IMMAGINE QUI 5

    FlightAware è un’applicazione gratuita per Windows 8 disegnata su misura per tutti gli appassionati di volo ed aerei.
    Permette infatti di visualizzare tutti i voli di linea in corso su una mappa interattiva che viene aggiornata in tempo reale.
    Consente di monitorare i cieli di tutto il mondo facilmente e, a parte qualche piccolo difetto di gioventù, è davvero molto ben fatta.
    Non è stata ancora tradotta in italiano ma non bisogna essere dei maestri di inglese per usarla al massimo delle sue potenzialità.
    Scarica da qui.

    MetroTwit

    IMMAGINE QUI 6




    MetroTwit è semplicemente la migliore applicazione Twitter per Windows 8.
    Attraverso la sua interfaccia elegante e semplice da usare, in pieno stile Windows 8, permette di visualizzare i tweet di tutti i propri amici, le menzioni ricevute e molte altre notizie dal social network del volatile azzurro.
    È strutturata su più colonne personalizzabili all’interno delle quali è possibile visualizzare gli aggiornamenti in base a keyword o utenti specifici.
    Al momento manca ancora la traduzione in italiano ma non dovrebbe tardare ad arrivare.
    Scarica da qui.

    programmi per usare windows su mac




    programmi per usare windows su mac

    Sono ormai diversi giorni che hai abbandonato il mondo Windows in favore di macOS.
    Puoi ritenerti ben contento e soddisfatto della scelta fatta e non c’è nulla che, almeno per il momento, possa farti avere eventuali ripensamenti al riguardo.
    Peccato solo che alcuni software non “girino” anche su Mac e che giocoforza tu sia costretto a doverli usare.

    E allora?
    Come fare per ovviare senza dover necessariamente abbandonare, almeno momentaneamente, il mondo Apple?
    La risposta è semplice:
    affidati a dei programmi per usare Windows su Mac e il gioco è fatto! Sì, hai letto bene:
    esistono dei software che consentono di usare Windows e/o i programmi progettati per il sistema operativo Microsoft senza abbandonare l’ambiente di lavoro di macOS e, soprattutto, senza dover usare altri computer.
    Se ti va, adesso te ne segnalo alcuni tra i migliori.

    Come dici?
    Ti piacerebbe saperne di più?
    Grandioso.
    Allora facciamo così:
    prenditi qualche minuto di tempo libero tutto per te, posizionati bello comodo e concentrati sulla lettura di quanto riportato qui di seguito.
    Sono sicuro che alla fine potrai dirti ben contento e soddisfatto di quanto appreso. Contrariamente a quel che tu possa pensare, di strumenti abiti allo scopo ne esistono diversi, sia gratis che a pagamento, e, nella maggior parte dei casi, sono anche piuttosto semplici da usare.
    Come intuibile, però, le risorse commerciali sono in grado di offrire prestazioni più avanzate.
    Ora però basta chiacchierare e passiamo all’azione.
    Buona lettura!

    Indice

    • Boot Camp
    • Parallels Desktop
    • VirtualBox
    • Wineskin
    • Crossover
    • PlayOnMac

    Boot Camp

    IMMAGINE QUI 1




    Quando si parla di programmi per usare Windows su Mac, è praticamente impossibile non cominciare da Boot Camp.
    Incluso “di serie” in tutte le versioni di macOS, si tratta di un software che aiuta gli utenti Mac a installare una copia di Windows sul proprio computer creando una partizione apposita sull’hard disk.

    Basta avviarlo per accedere a una comodissima procedura guidata che predispone il computer per l’installazione di Windows (senza cancellare dati o alterare macOS) e scarica tutti i driver necessari al funzionamento del sistema operativo Microsoft su una chiavetta USB.

    Per potertene servire, avvia l’utility facendo clic sull’icona Assistente Boot Camp che trovi nella cartella Altro del Launchpad e, nella finestra che si apre, pigia sul bottone Continua.
    Metti quindi il segno di spunta accanto alle voci Crea un disco d’installazione di Windows 7 o versione successiva, Scarica software di supporto Windows più recente da Apple e Installa Windows 7 o versione successiva (se non è già presente), dopodiché fai nuovamente clic su Continua.

    Premi, quindi, sul pulsante Sfoglia, seleziona l’immagine ISO di Windows e scegli l’icona della chiavetta USB su cui vuoi copiare i file del sistema operativo dal menu Disco di destinazione (l’unità verrà formattata, per cui verifica di non avere file importanti conservati sulla pendrive).




    IMMAGINE QUI 2

    A questo punto, clicca per due volte di fila sul pulsante Continua e attendi che Assistente Boot Camp provveda a creare la chiavetta USB con Windows e tutti i driver necessari a farlo funzionare correttamente.
    La procedura durerà circa 15-20 minuti (la cosa, comunque, dipende anche dalla velocità della connessione a Internet impiegata).

    A processo ultimato, ti verrà chiesto di digitare la password del tuo account utente per attivare Boot Camp sul Mac.
    Successivamente, dovrai fare clic sul bottone Aggiungi assistente e, tramite l’indicatore su schermo, dovrai provvedere a impostare lo spazio che deve occupare la partizione di Windows sul Mac.
    Per concludere, clicca sul pulsante Installa.

    Il Mac verrà riavviato e partirà la procedura per installare Windows, praticamente quella che bisogna seguire normalmente quanto si installa il sistema operativo di casa Microsoft su un qualsiasi altro PC, come ti ho spiegato anche nel mio articolo dedicato a come installare Windows.




    IMMAGINE QUI 3

    Durante la procedura, quando ti verrà chiesto di selezionare la partizione da usare per l’installazione dell’OS, scegli quella denominata BOOTCAMP.
    Una volta fatto ciò, il setup di Windows ti dirà che l’unità non è utilizzabile.
    Clicca allora sulla dicitura Opzioni unità e formatta la partizione facendo clic sull’opzione apposita.

    Completata la procedura d’installazione di Windows, serviti di Esplora File per navigare nella chiavetta USB impiegata per il setup, apri la cartella BootCamp in essa contenuta e avvia il programma setup.exe per installare i driver necessari per far funzionare correttamente l’OS.
    Alla fine, ti verrà chiesto di riavviare il Mac.
    Al nuovo accesso a Windows, potresti dover completare il setup dei driver seguendo altre rapide procedure guidate.

    A configurazione completata, per determinare quale sistema operativo usare premi il tasto alt all’avvio del Mac e continua a tenerlo premuto fin quando non compare il menu di selezione del sistema operativo, da cui, appunto, potrai fare la tua scelta.




    Parallels Desktop

    IMMAGINE QUI 4

    Parallels Desktop è uno dei programmi di virtualizzazione più completi e usati in ambiente Mac.
    Con esso, è possibile creare delle macchine virtuali sulle quali installare qualsiasi sistema operativo e programma si desideri.
    È estremamente facile da utilizzare e si integra perfettamente con macOS, al punto che consente di richiamare direttamente le applicazioni installate nelle virtual machine con Windows dalla barra Dock del Mac.

    Il programma è a pagamento (si può scegliere tra l’acquisto individuale al prezzo di 99,99 euro a vita, oppure l’abbonamento che al prezzo di 79,99 euro/anno consente di avere sempre la versione più aggiornata del software), ma è disponibile in una versione di prova gratuita che permette di testarne tutte le funzioni per un periodo di 14 giorni.

    Per servirtene sul tuo Mac, collegati al sito Internet del programma e pigia sul pulsante Scarica la versione di prova gratuita posto al centro.
    Dopodiché, nella nuova pagina che si apre, clicca sul pulsante Scarica adesso.




    Una volta completata la procedura di download del programma, apri il pacchetto .dmg ricavato e fai doppio clic sull’icona di Parallels Desktop nella finestra che si apre, in modo tale da far partire la procedura di setup.
    Clicca, quindi, sul pulsante Accetta per accettare i termini e le condizioni di utilizzo del software, digita la password del tuo account utente e attendi che Parallels venga installato sul Mac.

    IMMAGINE QUI 5

    A processo ultimato, se non possiedi già una copia di Windows 10 sul tuo Mac e vuoi scaricarla (e installarla) al momento, clicca sul pulsante Installa Windows e attendi che il download venga completato e che la relativa procedura di setup venga avviata.

    Se invece disponi già di una copia di Windows 10 oppure se vuoi installare una versione diversa dell’OS, fai clic sul bottone Salta e, tramite l’ulteriore finestra che si apre, scegli se installare Windows (ma volendo anche un altro OS) da un DVD oppure da un file immagine o se trasferire Windows da un PC, dopodiché fai clic sul bottone Avanti in basso a destra.




    Nel primo caso, indica se prelevare l’OS da un DVD, da un file d’immagine oppure da un’unità USB o, ancora, clicca sul bottone Trova automaticamente per permettere a Parallels Desktop di individuare in automatico la sorgente corretta e clicca su Avanti.
    Successivamente, inserisci la chiave di licenza del sistema nel campo apposito (oppure se preferisci immetterla successivamente deseleziona la relativa casella) e fai nuovamente clic sul bottone Avanti.

    Indica ora se intendi usare la macchina virtuale per operazioni di produttiva oppure solo per i giochi, in modo tale da configurarne correttamente l’uso, e pigia ancora sul bottone Avanti.
    Per concludere, digita il nome che vuoi assegnare alla macchina virtuale e specificane il relativo percorso su macOS, scegli se creare o meno un alias sulla scrivania del Mac e premi sul bottone Crea.

    IMMAGINE QUI 6

    Se poi intendi personalizzare le impostazioni predefinite prima di procedere con l’installazione, spunta l’opzione apposita e regola tutti i parametri relativi al funzionamento della macchina virtuale tramite l’ulteriore finestra che si apre.




    In seguito, verrà avviata la procedura d’installazione di Windows, al termine della quale potrai utilizzare l’OS richiamandolo tramite il collegamento apposito sul desktop oppure selezionandone il nome dall’elenco che ti viene mostrato facendo clic destro sull’icona del programma sulla barra Dock e sulla voce Centro di controllo dal menu che si apre.

    VirtualBox

    IMMAGINE QUI 7

    VirtualBox è un popolarissimo software di virtualizzazione gratuito, open source e disponibile per tutte le principali piattaforme, quindi non solo per macOS ma anche per Windows e Linux.
    Grazie a esso, è possibile utilizzare Windows su Mac in maniera abbastanza semplice e senza problemi particolari in termini di prestazioni.
    Non offre la stessa integrazione con macOS di Parallels, ma difficile chiedere di meglio a un prodotto gratuito.

    Mi chiedi come fare per potertene servire?
    Te lo dico subito.
    In primo luogo, collegati al sito Internet del programma e pigia sul pulsante Download VirtualBox x.x che si trova al centro dello schermo.
    Nella pagina che si apre, seleziona il collegamento OS X hosts, in modo tale da avviare lo scaricamento del software.




    A download ultimato, apri il pacchetto .dmg ottenuto e, nella finestra che ti viene mostrata sulla scrivania, fai doppio clic sull’icona di VirtuaBox.pkg.
    Nell’ulteriore finestra che si apre, premi sul bottone Continua e su quello Installa, digita la password del tuo account utente su macOS e clicca sul bottone Chiudi.

    IMMAGINE QUI 8

    Se vedi comparire un avviso relativo all’estensione di sistema bloccata, apri Preferenze di sistema facendo clic sulla relativa icona (quella con l‘ingranaggio) posta sulla barra Dock, pigia sull’icona si Sicurezza e Pivacy e premi sul pulsante Consenti che trovi nella parte in basso della finestra.
    Dopodiché avvia nuovamente la procedura d’installazione di VirtualBox.

    Adesso, fai clic sull’icona di VirtualBox che è stata aggiunta al Launchpad per avviare il programma, pigia sul pulsante Nuova in alto a sinistra, indica il nome che vuoi assegnare alla macchina virtuale e, servendoti degli appositi menu a tendina, specifica il tipo e la versione del sistema operativo da installare.
    Dopodiché fai clic sul pulsante Continua.




    Successivamente, indica la quantità di RAM che intendi allocare alla macchina virtuale e pigia nuovamente sul pulsante Continua.
    Regola poi le impostazioni relative al disco fisso virtuale (per impostazione predefinita risulta selezionata l’opzione Crea subito un nuovo disco fisso virtuale) e premi sul bottone Crea.

    IMMAGINE QUI 9

    Segui, dunque, la procedura guidata proposta per indicare il tipo di file del disco fisso da usare, il sistema di archiviazione impiegato per lo stesso, la posizione del file e la sua dimensione facendo sempre clic su Continua e, alla fine, su Crea.

    Adesso, fai doppio clic sul nome della macchina virtuale che trovi nella parte sinistra della finestra principale di VirtualBox, seleziona, mediante l’ulteriore schermata che compare, il file ISO o il DVD del sistema operativo e pigia sul bottone Start.
    Verrà poi avviata l’installazione di Windows, così come di solito avviene quando si installa l’OS su un qualsiasi PC (come ti ho spiegato anche nel passo dedicato a BootCamp, a inizio guida).




    A processo ultimato, tramite la schermata di VirtualBox aperta potrai, cominciare a usare Windows.
    Successivamente, potrai richiamare l’OS facendo doppio clic sul suo nome nella finestra principale del software.

    Wineskin

    IMMAGINE QUI 10

    Wineskin è un software gratuito e open source che permette di usare applicazioni e giochi per Windows su Mac senza dover creare un’intera macchina virtuale con appositi software, come Parallels o VirtualBox.

    Non è semplicissimo da utilizzare a primo acchito, ma in Rete si trovano moltissimi tutorial su come sfruttarlo al meglio per riprodurre su macOS giochi e applicazioni per Windows.
    Una volta configurato correttamente, i software per l’OS di casa Microsoft vengono eseguiti e gestiti come applicazioni Mac native.




    Per servirtene sul tuo Mac, collegati alla pagina per il download del programma e pigia sul collegamento Wineskin Winery 1.7 (click me to download), in modo tale da avviarne lo scaricamento. A download ultimato, estrai l’archivio ZIP appena ottenuto, trascina l’icona del programma nella cartella Applicazioni di macOS, fai clic destro su di essa e seleziona Apri per due volte consecutive, in modo tale da avviare il software andando però ad aggirare le limitazioni che Apple impone verso le applicazioni provenienti da sviluppatori non certificati.

    Ora che visualizzi la finestra principale del programma, pigia sul bottone [+] posto a sinistra, premi sul pulsante Download e Install e poi su quello OK nelle finestre che si aprono, in modo tale da installare un motore Wineskin.

    IMMAGINE QUI 11

    Adesso, pigia sul pulsante Create New Blank Wrapper nella finestra principale del software, digita, nel campo apposito, il nome del programma Windows o del gioco che vuoi usare su Mac e fai clic sul bottone OK.
    Pigia poi sui pulsanti Install nelle finestre che si aprono per installare i componenti aggiuntivi necessari al funzionamento dell’applicazione e, per concludere, fai clic sul bottone OK.




    Recati ora nella posizione sul tuo Mac in cui è stata creata l’applicazione (per impostazione predefinita, il percorso corretto è Users/nome_utente/Applications/Wineskin) e spostala nella cartella Applicazioni di macOS.
    Facci poi doppio clic sopra e seleziona Install Software dalla finestra che si apre.
    Seleziona, dunque, il file .exe del software o del gioco per Windows di tuo interesse facendo clic sul pulsante Choose Setup Executable, segui la procedura proprietaria d’installazione che ti viene proposta e clicca su OK nella finestra di Wineskin.

    IMMAGINE QUI 12

    Successivamente potrai avviare il programma o il gioco facendo clic sulla relativa icona che è stata aggiunta alla cartella Applicazioni (e al Launchpad) in sostituzione di quella dell’applicazione Wineskin precedentemente creata.

    Crossover

    IMMAGINE QUI 13




    Crossover è un programma per eseguire applicazioni e giochi per Windows su Mac che si presenta come un’alternativa semplificata a Wineskin per gli utenti che non hanno molta voglia di configurare manualmente i parametri dei software da emulare e sono disponibili a pagare pur di eseguire giochi/applicazioni disegnati per l’OS di Microsoft.
    Il software, infatti, è a pagamento (il costo della licenza base è pari a 32 euro), ma è disponibile in una versione di prova gratuita che permette di testarne tutte le funzioni per un periodo di 30 giorni.

    Per usare Crossover sul tuo Mac, collegati al sito Internet del programma e fai clic sul pulsante Download Free Trial che trovi accanto al nome di quest’ultimo.
    Compila, quindi, i campi su schermo digitando il tuo nome e il tuo indirizzo e-mail e fai clic sul bottone Download Trial Now, in modo tale da scaricare la versione di prova del programma sul tuo Mac.

    A scaricamento ultimato, estrai l’archivio ZIP ottenuto, trascina l’icona del programma nella cartella Applicazioni di macOS, fai clic destro su di essa e scegli Apri per due volte consecutive, in modo tale da aggirare le restrizioni che Apple impone verso le applicazioni provenienti da sviluppatori non certificati.
    Dopodiché fai clic sul bottone Prova Ora.

    IMMAGINE QUI 14




    Nella finestra del programma che ti viene mostrata a schermo, fai clic sul bottone Installa un’Applicazione Windows, digita il nome dell’applicazione o del gioco che vuoi installare, seleziona il risultato pertinente dall’elenco proposto e pigia sul bottone Installa.
    Se invece disponi già del file d’installazione di un programma, seleziona la scheda Seleziona un file d’installazione e seleziona, appunto, il relativo file d’installazione.

    IMMAGINE QUI 15

    Attendi, dunque, qualche istante affinché venga avviata la procedura vera e propria di setup del programma o del gioco per Windows, dopodiché pigia su Fatto nella finestra di CrossOver.
    In seguito, potrai avviare il software Windows facendo doppio clic sulla sua icona, che sarà stata aggiunta alla schermata di principale di CrossOver.

    PlayOnMac

    IMMAGINE QUI 16




    PlayOnMac è un software gratuito molto facile da usare che permette di eseguire giochi e applicazioni per Windows su Mac senza perdere troppo tempo con le configurazioni manuali. Gode, infatti, di un database di software dal quale l’utente può scegliere quali giochi o applicazioni installare sul proprio Mac e poi configura tutto in maniera automatica.

    Per usarlo, collegati al suo sito Internet ufficiale e clicca sul pulsante Download PlayOnMac collocato in alto a destra, in modo tale da scaricare il programma sul tuo Mac. A download ultimato, estrai il pacchetto .dmg appena ottenuto e trascina l’icona del programma nella cartella Applicazioni di macOS, tramite la finestra che si è aperta su schermo.
    Successivamente, fai clic destro su di essa e seleziona Apri per due volte di fila, per avviare PlayOnMac andando ad aggirare le limitazioni di Apple verso le applicazioni provenienti da sviluppatori non certificati.

    IMMAGINE QUI 17

    Ora che visualizzi la finestra principale del programma, pigia sul bottone Yes e segui la procedura guidata per installare il componente aggiuntivo XQuartz, indispensabile per poter far funzionare PlayOnMac in maniera corretta.




    In seguito, porta in primo piano la finestra principale di PlayOnMac che nel frattempo si è aperta, clicca sul pulsante Install collocato sulla barra degli strumenti e scegli il programma o il gioco che vuoi installare.
    Puoi cercarlo digitandone il nome nel campo apposito oppure puoi esplorare le varie categorie disponibili.

    IMMAGINE QUI 18

    Una volta fatta la tua scelta, pigia sul bottone Install in basso a destra, sul pulsante Next per due volte di fila e segui la procedura guidata che ti viene proposta.
    La maggior parte dei programmi e dei giochi possono essere scaricati direttamente da Internet, per altri, invece, ti verrà chiesto di selezionare il relativo file d’installazione.

    Una volta completato il setup, potrai accedere a software e giochi installati selezionandoli nella parte destra della finestra principale di PlayOnMac e premendo poi sul bottone Run collocato in cima.
    Facile, vero?




    programmi per personalizzare windows




    programmi per personalizzare windows

    I migliori programmi per personalizzare Windows 7.

    Ultimate Windows Customizer

    IMMAGINE QUI 1

    Ultimate Windows Customizer è uno dei migliori programmi per personalizzare Windows 7, attraverso il quale è possibile impostare vari parametri (più o meno nascosti) del sistema operativo Microsoft.
    Include sezioni dedicate ad Esplora Risorse, menu contestuale, raccolte, logon, pulsante Start, barra delle applicazioni, Windows Media Player e molto altro ancora.
    Non influisce negativamente sulle prestazioni del PC e permette anche di cambiare la schermata di accesso a Windows 7 in pochissimi click.
    Per scongiurare qualsiasi tipo di rischio, crea delle copie di backup del registro di sistema che possono essere ripristinate all’occorrenza.
    Scarica da qui.

    Windows 7 Boot Updater

    IMMAGINE QUI 2




    Windows 7 Boot Updater è un programma gratuito che consente di impostare immagini di sfondo e scritte personalizzate nella schermata di avvio del sistema operativo in maniera facile e veloce.
    La sua interfaccia è molto intuitiva e si suddivide in due schede:
    quella dedicata alla schermata di avvio di Windows 7 e quella dedicata alla schermata di ripresa dallo stand-by.
    Consente non solo di personalizzare l’immagine di sfondo della schermata di boot ma anche i testi, i colori e i font presenti in essa e nella schermata di ripresa dallo stand-by.
    Non richiede installazioni per poter funzionare.
    Scarica da qui.

    Logon Screen

    IMMAGINE QUI 3

    Come lascia intuire in maniera abbastanza facile il suo nome, Logon Screen è un’applicazione gratuita che permette di cambiare lo sfondo nella schermata di logon di Windows 7.
    Ha dalla sua un’estrema semplicità di utilizzo e l’integrazione sia nel Pannello di controllo che nel menu contestuale di Windows 7 che la rendono veramente comoda.
    Non modifica i file di sistema ed è molto sicura.
    Funziona indistintamente su tutte le edizioni di Windows 7.
    Scarica da qui.

    IconPackager

    IMMAGINE QUI 4




    IconPackager è un programma molto popolare fra gli appassionati di personalizzazione del desktop.
    Si tratta, infatti, di una delle migliori applicazioni per cambiare le icone su Windows attraverso la quale è possibile modificare non solo le icone del desktop ma anche quelle di file e cartelle utilizzando dei comodi set pronti all’uso.
    Il software è a pagamento ma è disponibile in una versione di prova gratuita che permette di testarne tutte le funzioni per un periodo di 30 giorni.
    Scarica da qui.

    Picturethrill

    IMMAGINE QUI 5

    Windows 7 include una utilissima funzione per la rotazione automatica degli sfondi del desktop, ma per utilizzarla occorre prima scaricare tutti i wallpaper che si desidera usare e racchiuderli in un’unica cartella.
    Picturethrill è un’applicazione gratuita che elimina questa incombenza provvedendo a scaricare ed applicare automaticamente sfondi da Internet, da siti come Bing, NASA, National Geographic ed altri che pubblicano quotidianamente wallpaper di straordinaria qualità.
    Funziona egregiamente su tutte le edizioni di Windows 7 ed è compatibile anche con Windows 8.
    Scarica da qui.

    Finestra Virtual Desktops

    IMMAGINE QUI 6




    Una delle principali mancanze di Windows 7 nei confronti di sistemi operativi alternativi, come OS X e Linux, è la mancanza di desktop virtuali.
    Finestra Virtual Desktops è una fantastica applicazione gratuita che sopperisce a questa mancanza introducendo numerose scrivanie virtuali al sistema operativo di casa Microsoft.
    Queste scrivanie si possono organizzare e “sfogliare” con estrema facilità grazie alle scorciatoie da tastiera e non pesano eccessivamente sulle performance del computer.
    Supporta l’interfaccia Aero e le anteprime della taskbar.
    Scarica da qui.

    programmi per ottimizzare windows




    programmi per ottimizzare windows

    Il tuo computer ti sembra incredibilmente lento rispetto a quando l’hai acquistato?
    Beh, se si tratta di un PC Windows e non l’hai curato a dovere, è una cosa piuttosto normale.
    L’accumularsi di software superflui impostati per l’esecuzione automatica, una cattiva gestione del disco e – chissà – una potenziale infezione da virus o malware potrebbero aver, infatti, compromesso le prestazioni del tuo computer in maniera seria.

    Scommetto che, vista la situazione, vorresti sapere quali sono i programmi per ottimizzare Windows ai quali puoi rivolgerti per rimediare al problema, giusto?
    Allora sono lieto di dirti che sono qui proprio per soddisfare questa tua curiosità e consigliarti quelli che, a mio modesto avviso, sono i migliori strumenti che puoi adoperare per rimettere in sesto il tuo PC.

    Te lo anticipo già:
    non ti consiglierò molti tool esterni, in quanto la maggior parte di essi sono inutili, se non addirittura dannosi.
    Ti suggerirò, invece, come sfruttare al meglio le utility e le funzioni incluse in Windows, in modo da da spingere al massimo le prestazioni del sistema senza appesantirlo con altro software superfluo.
    Coraggio allora:
    ritagliati cinque minuti di tempo libero, leggi con attenzione le indicazioni che trovi di séguito e cerca di metterle in pratica.
    A me non resta altro da fare, se non augurarti una buona lettura e farti un grosso in bocca al lupo per tutto!

    Indice

    • Strumenti predefiniti di Windows
      • Gestione avvio automatico
      • Disinstallazione software superflui
      • Deframmentazione e ottimizzazione disco
      • Risoluzione dei problemi
    • Software per ottimizzare Windows
      • Antivirus
      • Antimalware
      • CCleaner
    • Consigli utili per ottimizzare Windows

    Strumenti predefiniti di Windows

    Come già detto poc’anzi, i primi programmi per ottimizzare Windows che ti consiglio di provare sono quelli inclusi “di serie” nel sistema operativo, grazie ai quali è possibile ridurre il carico di CPU e RAM all’accensione del PC, ottimizzare le prestazioni del disco e molto altro ancora.
    Per saperne di più, continua a leggere:
    trovi spiegato tutto qui sotto!




    Gestione avvio automatico

    IMMAGINE QUI 1

    Ridurre il numero di programmi impostati per l’avvio automatico è la prima mossa da fare per velocizzare il PC.
    Come facilmente intuibile, infatti, più software vengono eseguiti in background all’avvio di Windows e più aumenta il carico di lavoro per CPU e RAM, con conseguente calo delle prestazioni generali del sistema operativo.

    Detto questo, per gestire i programmi impostati per l’avvio automatico su Windows 10 o Windows 8.x, fai clic destro sulla barra delle applicazioni (la barra posta in fondo allo schermo) e seleziona la voce Gestione attività dal menu che si apre.

    Nella finestra che ti viene proposta, clicca quindi sulla voce Più dettagli, in modo da rivelare tutte le sezioni dell’utility Gestione attività, e seleziona la scheda Avvio, che permette di gestire i software impostati per l’avvio automatico.
    A questo punto, individua i software superflui ed eliminali dall’esecuzione automatica, facendo clic sui loro nomi e poi sul pulsante Disabilita, in basso a destra.




    Se, invece, utilizzi Windows 7, devi seguire una procedura diversa:
    clicca sul pulsante Start (l’icona della bandierina collocata nell’angolo in basso a sinistra dello schermo), digita msconfig nel campo di ricerca presente nel menu che compare a schermo e dai Invio.
    Nella finestra che si apre, clicca quindi sulla scheda Avvio, rimuovi la spunta dalle applicazioni che desideri disattivare e il gioco è fatto.

    Nel disattivare i software impostati per l’esecuzione automatica, fai attenzione a non disabilitare antivirus, firewall, altri software per la sicurezza e/o componenti di sistema.
    Se sei incerto sull’identità di un processo, effettua una ricerca su Google per colmare i tuoi dubbi.

    Disinstallazione software superflui

    IMMAGINE QUI 2

    Liberare spazio sul disco non influisce direttamente sulla velocità del sistema operativo (a meno che lo spazio non venga ridotto al punto da impedire a Windows l’utilizzo del file di paging, cioè di quel file che viene generato quando non c’è abbastanza RAM a disposizione e il sistema operativo deve scrivere parte delle informazioni che sarebbero destinate alla RAM sul disco).
    Tuttavia, disinstallare le applicazioni superflue, cioè quelle che non si usano, è sempre una buona idea.




    Per procedere in tal senso su Windows 10, recati nel menu delle impostazioni, facendo clic prima sul pulsante Start (l’icona della bandierina collocata nell’angolo in basso a sinistra dello schermo) e poi sull’icona dell’ingranaggio presente nel menu che compare a schermo.
    Nella finestra successiva, vai quindi su App, in modo da visualizzare la lista dei programmi installati sul PC, clicca sul nome del programma da cancellare, premi sul pulsante Disinstalla per due volte consecutive e poi segui le indicazioni a schermo, per completare la procedura (in genere, si tratta di cliccare sempre su Avanti/Next).

    Se utilizzi una versione meno recente di Windows, devi procedere tramite il Pannello di controllo, che puoi richiamare effettuando una semplice ricerca nel menu Start (quello che si apre cliccando sull’icona della bandierina collocata nell’angolo in basso a sinistra dello schermo).
    Nel Pannello di controllo, devi poi selezionare la voce Disinstalla un programma, in modo da visualizzare la lista dei software installati sul PC, devi cliccare sul nome del programma da cancellare e quindi sul pulsante Disinstalla, che si trova in alto.

    Se qualche programma dà errori o non vuole saperne di cancellarsi tramite la procedura standard prevista da Windows, segui le indicazioni presenti nel mio tutorial su come disinstallare un programma definitivamente.

    Deframmentazione e ottimizzazione disco

    IMMAGINE QUI 3




    I sistemi Windows utilizzano il file system NTFS che, sebbene offra performance maggiori rispetto al vecchio FAT32, è soggetto alla frammentazione:
    ciò significa che, con l’andar del tempo, i dati presenti sull’unità finiscono con il frammentarsi (quindi con l’occupare spazio non contiguo sul disco), rallentando le operazioni di apertura di file e programmi da parte del sistema operativo stesso.

    Per risolvere questo problema (che affligge in particolar modo i vecchi dischi meccanici e non le moderne unità SSD, che sono molto più veloci rispetto a questi ultimi), Windows provvede ad eseguire una deframmentazione automatica del disco, che per gli SSD si trasforma in una generica opera di ottimizzazione, tesa a prolungare la vita delle unità in questione (che, come noto, hanno dei cicli di scrittura limitati).

    Se vuoi essere sicuro di sfruttare al massimo il disco presente nel tuo computer, devi quindi accedere alle impostazioni di Windows e controllare se la deframmentazione/ottimizzazione automatica del disco è attiva.
    A tal scopo, clicca sul pulsante Start (l’icona della bandierina collocata nell’angolo in basso a sinistra del desktop), digita il termine “deframmenta” nel campo di ricerca che compare sullo schermo e seleziona il primo risultato mostrato.

    Nella finestra che ora ti viene proposta, clicca sul nome del disco su cui è installato Windows (presumibilmente C:), premi sul pulsante Modifica impostazioni (in basso a destra), spunta la casella Esegui in base a una pianificazione, scegli ogni quanto eseguire l’ottimizzazione del disco, tramite l’apposito menu a tendina (ti consiglio ogni settimana); spunta anche la casella Aumenta la priorità dell’attività in caso di tre esecuzioni pianificate consecutive non completate e clicca sul pulsante OK, per salvare le impostazioni.




    Per finire, se vuoi avviare un’ottimizzazione del disco sul momento, seleziona l’unità di tuo interesse (presumibilmente C:) e clicca sul pulsante Ottimizza, collocato in basso a destra.
    Se qualche passaggio non ti è chiaro e/o vuoi qualche informazione in più su come deframmentare il disco, leggi il tutorial che ho dedicato interamente a quest’argomento.

    Risoluzione dei problemi

    IMMAGINE QUI 4

    Forse non tutti ne sono a conoscenza, ma Windows include degli strumenti che permettono di esaminare vari aspetti del sistema e risolvere automaticamente i problemi più comuni legati a questi ultimi.
    Basta selezionare l’area su cui andare ad agire (es.
    Programmi o Hardware e suoni) e seguire le indicazioni a schermo.

    Per accedere agli strumenti di Risoluzione dei problemi su Windows, clicca sul pulsante Start (l’icona della bandierina collocata nell’angolo in basso a sinistra dello schermo), cerca il Pannello di controllo nel menu che si apre e seleziona il primo risultato della ricerca.
    Nella finestra successiva, digita il termine “risoluzione” nel campo di ricerca collocato in alto a destra, scegli l’icona Risoluzione dei problemi dai risultati della ricerca e seleziona una delle aree su cui agire, per avviare la relativa procedura guidata per la risoluzione degli errori.




    Le aree su cui è possibile andare ad agire sono le seguenti:
    Programmi (con la possibilità di eseguire programmi creati per le versioni precedenti di Windows), Hardware e suoni (con la possibilità di utilizzare una stampante, risolvere i problemi relativi alla registrazione audio e risolvere i problemi relativi alla riproduzione audio), Rete e Internet (con la possibilità di stabilire una connessione a Internet e accedere a file e cartelle condivisi su altri computer) e Sistema e sicurezza (con la possibilità di risolvere i problemi relativi a Windows Update, eseguire attività di manutenzione e migliorare la gestione del risparmio energia).

    Software per ottimizzare Windows

    Se è vero che gli strumenti integrati in Windows possono fare tanto per migliorare le prestazioni del sistema, anche i programmi di terze parti hanno la loro importanza:
    quali?
    In che modo vanno utilizzati?
    Continua a leggere e lo scoprirai!

    Antivirus

    IMMAGINE QUI 5

    Gli antivirus ricoprono un ruolo importantissimo nell’ottimizzazione del computer:
    da un lato, proteggono il sistema da virus e altri tipi di malware che potrebbero rallentarne le prestazioni (oltre che rappresentare un pericolo per la privacy e per i dati).
    Dall’altro, l’utilizzo di un antivirus molto esigente in termini di risorse hardware può portare a un importante rallentamento delle attività quotidiane.




    Per avere un PC veloce, dunque, devi assicurarti di usare un antivirus efficace, aggiornato e che non sia troppo “pesante”.
    Le versioni più recenti di Windows includono Windows Defender, un antivirus molto leggero che negli ultimi test comparativi si è rivelato anche molto efficace, quindi il mio consiglio sarebbe quello di utilizzare quest’ultimo, ma non mancano le alternative valide.

    Se vuoi verificare che Windows Defender funzioni correttamente sul tuo PC e utilizzi Windows 10, clicca sul pulsante Start (l’icona della bandierina collocata nell’angolo in basso a sinistra dello schermo), cerca il termine “sicurezza” nel menu che si apre e seleziona Sicurezza di Windows dai risultati della ricerca.

    Nella finestra che si apre, clicca su Protezione da virus e minacce, quindi su Gestisci impostazioni e, se necessario, attiva le levette relative alle opzioni Protezione in tempo reale e Protezione fornita dal cloud.
    Successivamente, torna nel menu Sicurezza di Windows e avvia una scansione completa del PC, cliccando sulla voce Opzioni di analisi, mettendo la spunta sull’opzione Analisi completa e cliccando sul pulsante Avvia analisi.

    Se utilizzi una versione di Windows che non include Windows Defender o, comunque, preferisci rivolgerti a soluzioni di terze parti, ti consiglio Bitdefender free, che è molto efficace e leggero su CPU e RAM:
    te ne ho parlato in maniera dettagliata in un mio tutorial dedicato.




    Antimalware

    IMMAGINE QUI 6

    Gli antivirus, per quanto efficaci, possono lasciar passare alcuni software malevoli, spesso “minori”, che però possono influire anch’essi in maniera negativa sulle prestazioni del sistema.
    È il caso, ad esempio, dei browser hijacker, cioè quei malware che modificano le impostazioni del programma di navigazione in Internet dirottando l’utente su siti pieni di pubblicità.

    Per debellare queste e altre minacce, bisogna utilizzare un antimalware, come ad esempio Malwarebytes, che è tra le migliori soluzioni della categoria.
    Malwarebytes è disponibile in due versioni:
    una gratuita, di base, che permette di scansionare il sistema solo su richiesta (modalità più che sufficiente per quelle che sono le esigenze di un utente standard), e una a pagamento (39,99 euro/anno), che include anche un modulo di protezione in tempo reale.

    Per scaricare la versione gratuita di Malwarebytes, collegati al sito Internet del programma e clicca prima sul pulsante Download gratuito e poi su quello con su scritto Scarica subito.
    A scaricamento completato, apri il file .exe ottenuto e, nella finestra che si apre, premi in sequenza sui pulsanti , OK, Computer uso personale, Continua, Accetta e installa e Fine, in modo da concludere il setup.




    A questo punto, avvia il programma, scegli se accettare o rifiutare la prova gratuita delle funzioni Pro del software e clicca sul pulsante Scansione, per avviare una scansione antimalware del PC.

    Se qualche passaggio non ti è chiaro e/o vuoi maggiori informazioni sul funzionamento di Malwarebytes, consulta la guida che ho dedicato al programma.

    CCleaner

    IMMAGINE QUI 7

    CCleaner è uno dei pochi programmi per ottimizzare Windows che mi sento di consigliare.
    È gratuito (nella sua versione base, che non include la funzione di aggiornamento automatico e altri piccoli extra, che sono ad appannaggio delle versioni a pagamento, le quali vengono offerte con prezzi a partire da 19,95 euro) e offre una vasta gamma di funzioni:
    cancellazione dei file inutili dal disco, pulizia del registro di sistema, gestione dei programmi impostati per l’esecuzione automatica, cancellazione dei file doppi, bonifica dello spazio libero sul disco e molto altro ancora.




    Per scaricarlo sul tuo PC, collegati al suo sito Internet ufficiale e clicca sul pulsante Scarica, posto in corrispondenza della colonna Free della tabella presente in pagina.

    A download completato, avvia il file .exe ottenuto e, nella finestra che si apre, clicca sul pulsante .
    Seleziona, dunque, l’italiano dal menu a tendina per la scelta della lingua (in alto a destra) e premi su Installa e Avvia CCleaner, per completare l’installazione del programma e avviare quest’ultimo.

    A questo punto, il primo passo che ti consiglio di compiere è quello di disattivare la funzione di monitoraggio in tempo reale di CCleaner, che esamina (in maniera secondo me superflua) lo stato del sistema per capire quando entrare in azione.
    Clicca, quindi, sul pulsante Opzioni posto nella barra laterale di sinistra, vai su Pulizia intelligente e togli la spunta dalle caselle Avvisami se ci sono file superflui da eliminare e Attiva Pulizia Intelligente (rispondendo all’avviso che compare).

    Adesso, per avviare la pulizia del disco, clicca sul pulsante Pulizia avanzata presente nella barra laterale di sinistra, quindi su quello Analizza e, se il risultato della scansione ti convince, premi sul bottone Avvia pulizia, per confermare la cancellazione dei file trovati dal programma.
    Nella barra laterale di sinistra puoi anche selezionare gli elementi da cercare e, dunque, cancellare:
    se non sai dove mettere le mani, però, ti consiglio di lasciare attive le impostazioni predefinite.




    Se vuoi eseguire la pulizia del registro di sistema (altra operazione che ti consiglio di compiere solo se sai bene dove mettere le mani), clicca sul pulsante Registro presente nella barra laterale di sinistra e clicca prima sul pulsante Trova problemi e poi su quello Ripara problemi selezionati, accettando di creare un backup del registro (da ripristinare in caso di necessità).

    Le altre funzioni, come quelle per gestire i programmi impostati per l’avvio automatico e trovare i file duplicati, sono disponibili nella sezione Strumenti del programma, accessibile sempre mediante la barra laterale di sinistra.

    Se qualche passaggio non ti è chiaro e/o vuoi maggiori informazioni sul funzionamento di CCleaner, consulta il tutorial che ho dedicato al programma.

    Consigli utili per ottimizzare Windows

    IMMAGINE QUI 8




    In conclusione, ecco una lista di consigli vari che, se seguiti, ti permetteranno sicuramente di migliorare la velocità del tuo PC.

    • Cambiare il disco meccanico con un SSD – se il tuo computer è equipaggiato con un classico hard disk meccanico, nulla lo velocizzerà come l’installazione di un SSD.
      Valuta, dunque, l’ipotesi di acquistare un’unità di questo tipo e sostituiscila (o associala) al disco meccanico, installandoci Windows sopra.
      Nella mia guida all’acquisto dedicata agli SSD puoi trovare consigli relativi al drive da acquistare, mentre la mia guida su come clonare un hard disk su SSD potrebbe esserti utile per riversare i dati dal disco meccanico all’unità a stato solido.
    • Aumentare la RAM – altra modifica hardware che potrebbe giovare, e non poco, alle performance del tuo PC è un aumento della memoria RAM.
      Per sapere in dettaglio come aumentare la RAM del computer, leggi il tutorial che ho dedicato all’argomento.
    • Non usare software di ottimizzazione all-in-one – anche se può sembrare un controsenso, lo ribadisco:
      evita i software per l’ottimizzazione del sistema! La maggior parte di essi, soprattutto se usati da utenti poco esperti, possono infatti finire col compromettere il corretto funzionamento di Windows (magari in séguito alla cancellazione di file o chiavi di registro che non andavano toccati) e possono rallentare il sistema a causa delle loro operazioni di monitoraggio.
      Inoltre, molti software che su Internet vengono spacciati come “miracolosi” per le performance del PC, in realtà nascondono malware.
    • Non mettere le mani sul registro di sistema – pulire il registro di Windows è un’operazione potenzialmente utile, ma non così impattante sulle reali performance di Windows.
      È molto più facile comprometterlo e creare danni, piuttosto che migliorare sensibilmente le prestazioni del PC.
      Alla luce di ciò, evita questa pratica, a meno che tu non sappia davvero bene dove stai mettendo le mani.
    • Usare applicazioni “leggère” – un buon modo per velocizzare il funzionamento generale del PC è utilizzare programmi “leggeri” al posto di quelli che sono noti per la loro “fame” di CPU e RAM.
      Nel mio tutorial su come velocizzare il computer lento ti ho fatto qualche esempio pratico di alternativa “leggera” ai software più usati in vari ambiti (navigazione Web, elaborazione di documenti ecc.).
    • Aggiornare il sistema operativo – è importante per avere un sistema sicuro e performante.
      Se non sai come fare, leggi questo mio tutorial.

    programmi per ottimizzare windows




    programmi per ottimizzare windows

    Possiedi un vecchio computer con Windows 7 che ormai comincia ad arrancare e ti piacerebbe sapere se esiste qualche software utile per ottimizzarne le prestazioni, andando ad agire su hard disk, RAM, audio e quant’altro?
    Beh, direi allora che sei capitato sulla guida giusta, al momento giusto.
    Se mi concedi qualche istante del tuo prezioso tempo, infatti, posso indicarti tutti quelli che, a mio modesto avviso, rappresentano i migliori programmi per ottimizzare Windows 7 presenti su piazza.

    Si tratta di programmi totalmente gratuiti, alcuni dei quali già inclusi in Windows o macOS, che permettono di migliorare il funzionamento dell’OS velocizzando il funzionamento generale del computer… a patto, chiaramente, che i rallentamenti, gli errori e le altre eventuali difficoltà riscontate non siano riconducibili a guasti di natura hardware.

    Allora?
    Si può sapere che cosa ci fai ancora lì impalato?
    Posizionati bello comodo dinanzi la tua fida postazione di lavoro e inizia subito a mettere alla prova i tool che trovi segnalati nelle righe che seguono.
    Spero vivamente che, alla fine, tu possa ritenerti ben contento e soddisfatto di quanto appreso oltre che, ovviamente, dei risultati ottenuti!

    Indice

    • Programmi per ottimizzare la pulizia su Windows 7
      • Pulizia disco
      • CCleaner
    • Programmi per ottimizzare la RAM su Windows 7
      • Memory Cleaner
      • RAMRush
    • Programmi per ottimizzare Windows 7 per audio
      • Windows Media Player
      • FxSound Enhancer
    • Programmi per ottimizzare Windows 7 per gaming
      • Wise Game Booster
      • Game Fire

    Programmi per ottimizzare la pulizia su Windows 7

    Iniziamo questo excursus tra i migliori programmi per ottimizzare Windows 7 parlando di quelli utili alla pulizia del disco, alla correzione degli errori nel registro di sistema ecc.
    Li trovi qui di seguito.




    Pulizia disco

    IMMAGINE QUI 1

    Il primo strumento che ti invito a prendere in considerazione è quello che permette di rimuovere gli elementi che occupano inutilmente spazio sul disco fisso, cioè Pulizia disco.
    Come forse già saprai, si tratta di un tool già incluso in Windows 7 (e nelle altre versioni del sistema operativo) che permette, in pochi clic, di eliminare tutti i file temporanei e i dati non più utili presenti sul disco fisco.

    Per servirtene, apri il menu Start facendo clic sul pulsante con la bandierina di Windows posto sulla taskbar, digita “pulizia disco” nel campo di ricerca del menu che si apre e fai clic sul risultato corrispondente.
    Nella finestra successiva, apponi un segno di spunta accanto alle voci relative agli elementi che desideri eliminare dal disco (es.
    File temporanei Internet, Pagine Web offline ecc.) e poi fai clic sul pulsante OK per avviarne la cancellazione.

    Se, prima di effettuare la pulizia del sistema, vuoi visualizzare i file coinvolti, pigia sul bottone Visualizza file, situato in basso.
    Se, invece, vuoi sbarazzarti anche dei file di sistema diventati ormai inutili (es.
    i file residui degli aggiornamenti di Windows), puoi riuscirci pigiando sul bottone Pulizia file di sistema (posto sempre in basso).
    In questo caso, però, se non sai bene dove mettere le mani, ti suggerisco di lasciar perdere, onde evitare di fare danni.




    CCleaner

    IMMAGINE QUI 2

    Se la risorsa già inclusa in Windows 7 non ti sembra soddisfacente, puoi affidarti a CCleaner per dare una bella ripulita al disco fisso del tuo computer:
    si tratta, infatti, di uno dei programmi gratuiti per ottimizzare i sistemi Windows (e non solo) più famosi al mondo.
    Permette di cancellare i file temporanei e/o superflui presenti sull’hard disk e di riparare gli errori nel registro di sistema (creando anche delle copie di backup dello stesso), il tutto in una manciata di clic.

    È gratuito, ma eventualmente è disponibile anche in una variante a pagamento (con un costo a partire da 25,95 euro) comprensiva di funzionalità extra, come il monitoraggio del sistema in tempo reale per la cancellazione dei file inutili. Come tutti i programmi del suo genere, non va usato con leggerezza, in ogni caso assicura un grado di sicurezza generalmente alto.

    Per scaricare CCleaner sul tuo PC, visita il sito Internet del programma e clicca sul bottone Scarica, che trovi nella colonna Free. A download completato, apri il file .exe ottenuto e pigia sul pulsante nella finestra che si apre sul desktop. Imposta poi l’italiano nel menu di selezione della lingua (in alto a destra), togli la spunta relativa all’installazione di programmi extra (in basso a sinistra) e clicca sui pulsanti Installa e Avvia CCleaner.




    Una volta visualizzata la finestra principale del software sullo schermo, per cancellare i file inutili presenti sul disco, seleziona la scheda Pulizia (a sinistra), clicca sul bottone Avvia pulizia e conferma l’esecuzione dell’operazione, pigiando sul pulsante OK.

    Se, prima di avviare l’operazione, desideri scegliere personalmente quale tipologia di file rimuovere e quali no, seleziona o deseleziona, secondo le tue esigenze, le voci presenti nella barra laterale di sinistra, nelle schede Windows e Applicazioni.
    Se però non sai bene dove mettere le mani, ti consiglio di lasciare tutto così com’è, onde evitare di far danni.

    Sempre prima di avviare l’operazione di pulizia, puoi effettuare anche la sola analisi del disco, per capire quanto spazio potresti effettivamente liberare, facendo clic sul bottone Analizza.

    Per quel che concerne, invece, la pulizia del registro di sistema, fa’ così: seleziona la scheda Registro nella parte sinistra della finestra del software, clicca sul pulsante Trova problemi situato in basso a destra e attendi che vengano individuate tutte le voci del registro di sistema corrotte o obsolete.




    Successivamente, fai clic sul pulsante Ripara problemi selezionati, acconsenti alla creazione di un file di backup del registro di sistema (in modo tale da poterlo ripristinare qualora dovessero esserci dei problemi) e, per concludere, pigia sui bottoni Ripara selezionati e Chiudi.

    Ti segnalo, inoltre, che recandoti nella scheda Strumenti del software, puoi accedere a utili funzioni per disinstallare i programmi, cercare i file duplicati, effettuare la bonifica dei drive ecc.
    Per maggiori informazioni al riguardo, fa’ riferimento al mio tutorial su come scaricare e utilizzare CCleaner.

    Programmi per ottimizzare la RAM su Windows 7

    Passiamo adesso ai programmi per ottimizzare Windows 7 in grado di andare ad agire sulla RAM, liberandola da tutti i “residui” che possono lasciare i programmi durante e dopo la loro esecuzione.

    Memory Cleaner

    IMMAGINE QUI 3




    La gestione della RAM di Windows 7 è già abbastanza buona di per sé, ma quando si usano dei computer piuttosto datati e con poca memoria a disposizione, possono sorgere problemi di rallentamenti e memoria piena.
    Tenendo conto di ciò, l’uso di uno strumento quale Memory Cleaner si rivela quanto mai “azzeccato”.

    Questo piccolo programma gratuito, permette di migliorare le prestazioni di Windows 7 agendo, appunto, sulla RAM, sia in maniera manuale o automatica. Per scaricarlo, recati sul sito Internet del programma e clicca sul pulsante Download Now.
    Dopodiché apri il file .exe ottenuto e, nella finestra che compare sul desktop, clicca prima sul pulsante Si per due volte consecutive e poi sul bottone Accept.

    A questo punto, ti ritroverai dinanzi la finestra principale del programma:
    per liberare la RAM, clicca prima sul bottone Trim Processes’ Working Set e poi sul pulsante Clear System Cache. Se vuoi, come ti dicevo prima, puoi anche automatizzare il processo per librare la RAM:
    per riuscirci, seleziona la scheda Options posta nella parte in alto della finestra del programma e scegli le opzioni che preferisci per far entrare in azione autonomamente Memory Cleaner.

    Per la precisione, spuntando le opzioni Trim Processes’ Working Set when usage exceeds 80% e Clear System Cache when usage exceeds 80%, puoi impostare il programma in modo che ottimizzi la RAM quando occupata almeno all’80%, mentre selezionando le voci Processes’ Working Set every 5 minutes e Clear System Cache every 5 minutes, puoi impostare il programma in modo che ottimizzi la RAM ogni 5 minuti indipendentemente dalla percentuale di memoria occupata.




    RAMRush

    IMMAGINE QUI 4

    In alternativa al software di cui ti ho già parlato, puoi affidarti a RAMRush:
    si tratta di un programma a costo zero che consente di pulire e deframmentare la RAM del PC in maniera incredibilmente facile e veloce.
    È molto semplice da usare e si può gestire direttamente dall’area di notifica di Windows 7.
    Inoltre, provvede a fornire dei grafici aggiornati in tempo reale con lo stato di CPU e memoria.

    Per servirtene, recati sul sito Internet del programma e clicca sul collegamento Download RAMRush situato al centro, in modo tale da scaricarlo sul tuo PC. A download ultimato, apri il file .exe ottenuto e clicca sul pulsante nella finestra che vedi comparire sul desktop. Pigia poi sul bottone Next, seleziona la voce I accept the agreement e clicca ancora sul pulsante Next per quattro volte consecutive, dopodiché pigia sul bottone Install e su quello Finish.

    A questo punto, dovresti trovare l’icona del programma (una finestra di colore nero) accanto all’orologio di Windows:
    portandoci sopra il puntatore del mouse, potrai visualizzare, nella finestra che andrà ad aprirsi, i grafici relativi a CPU e RAM.
    Per liberare subito la memoria occupata inutilmente, clicca sulla voce Start Optimize.




    Per impostazione predefinita, comunque, il programma entra in azione in maniera automatica quando la quantità di memoria disponibile è inferiore all’8% della RAM totale.
    Se vuoi, puoi disattivare questa funzione dalle impostazioni del programma:
    per riuscirci, seleziona la voce Options, sempre annessa alla finestra di RAMRush, e togli la spunta dalla casella che trovi in corrispondenza della sezione Optimze.
    Clicca poi sul pulsante OK per fare in modo che le modifiche apportate vengano effettivamente applicate.

    Programmi per ottimizzare Windows 7 per audio

    Stai cercando dei programmi per ottimizzare Windows 7 in grado di intervenire sull’audio del PC?
    Allora i software che fanno al caso tuo sono quelli che trovi indicati qui sotto.
    Provali subito e vedrai che non te ne pentirai!

    Windows Media Player

    IMMAGINE QUI 5

    Tra i programmi che consentono di migliorare la qualità dell’ascolto dei file audio su Windows 7 (e non solo), ti invito innanzitutto a prendere in considerazione Windows Media Player.
    Forse non tutti lo sanno, ma il player multimediale predefinito di Windows 7 include delle funzioni ad hoc per modificare l’equalizzazione dei brani in fase di riproduzione, che tornano particolarmente utili per lo scopo in questione.




    Per accedere all’equalizzatore di Windows Media Player, non devi far altro che aprire il programma cercandolo nel menu Start, avviare la riproduzione del brano di tuo interesse dalla libreria (ti basta farci doppio clic sopra) e passare alla visualizzazione In esecuzione, cliccando sull’icona con i tre quadratini e la freccia che si trova in basso a destra.

    Successivamente, fai clic destro sulla copertina del brano in esecuzione, seleziona le voci Caratteristiche avanzate > Equalizzatore grafico dal menu che compare e, se necessario, attiva l’equalizzatore pigiando sull’apposita voce.
    In seguito, seleziona uno dei preset disponibili nel menu Predefinite, oppure modifica “a mano” le barre dell’equalizzatore, e il gioco è fatto.

    FxSound Enhancer

    IMMAGINE QUI 6

    Se cerchi uno strumento che vada oltre Windows Media Player e che ti consenta, dunque, di ottimizzare l’audio in generale sul tuo PC, non puoi non provare FxSound Enhancer:
    si tratta di un programma che funge da equalizzatore sull’intero sistema, andando ad aumentare il volume in generale e offrendo tutta una serie di funzionalità correlate al suono capaci di aggiungere più chiarezza a quest’ultimo.
    Costa 49,99 dollari, ma lo si può scaricare in versione di prova funzionante senza limitazioni per 7 giorni.




    Per scaricare la trial del software sul tuo PC, collegati al sito Internet del programma, clicca sul pulsante Download Free Trial che si trova al centro e su quello con su scritto Download now. A scaricamento ultimato, apri il file .exe ottenuto e fai clic sul pulsante Si nella finestra che si apre.
    In seguito, pigia sui pulsanti Next e I Agree, clicca ancora su Next e acconsenti all’installazione dei driver necessari per far funzionare il programma, pigiando sui pulsanti Installa.
    Rimuovi poi la spunta relativa all’invio della statistiche anonime (se la cosa non ti interessa), pigia sul pulsante Next per altre due volte e, per concludere, clicca sul bottone Finish.

    Ora che visualizzi la finestra del software sul desktop, chiudi l’avviso relativo al passaggio alla versione a pagamento dello stesso e quello relativo all’immissione del tuo indirizzo email per ricevere aggiornamenti e FxSound Enhancer entrerà subito in azione andando a migliorare l’audio del computer.

    Se vuoi selezionare un preset specifico, fai clic sulla voce Presets in alto a sinistra fa’ la tua scelta dal menu che si apre. Se, invece, vuoi intervenire personalmente sugli effetti e sull’equalizzatore, seleziona, rispettivamente, le schede Effects e EQ poste a sinistra e intervieni sulle impostazioni visibili su schermo.

    Quando e se lo vorrai, potrai interrompere il funzionamento del programma, facendo clic sul pulsante Power situato in basso al centro della finestra dello stesso.




    Programmi per ottimizzare Windows 7 per gaming

    Per concludere, voglio segnalarti i programmi per ottimizzare Windows 7 per il gaming.
    Se utilizzi il tuo PC anche per giocare, allora i software che ho provveduto a segnalarti qui sotto potranno senz’altro esserti di grande aiuto.

    Wise Game Booster

    IMMAGINE QUI 7

    Il primo programma per ottimizzare il gaming su Windows 7 che ti consiglio di provare è Wise Game Booster:
    si tratta di un software gratuito, dall’interfaccia utente tradotta in lingua italiana, molto semplice da usare e che interviene andando a chiudere tutti quei processi e servizi che non sono necessari quando il PC viene usato per giocare.

    Per scaricare Wise Game Booster sul tuo PC, recati sul sito Internet del programma e clicca sul bottone Free Download.
    A download completato, apri il file .exe ottenuto, fai clic sul pulsante Si nella finestra che si apre sul desktop, seleziona la voce Accetto i termini del contratto di licenza e fai clic sul pulsante Avanti per due volte di fila.
    Dopodiché premi sui bottoni Installa, Fine e Si.




    Ora che visualizzi la finestra del software sul desktop, puoi permettere a quest’ultimo di individuare in automatico i giochi da aggiungere facendo clic sul pulsante Cerca gioco.
    In alternativa, puoi aggiungere i giochi di tuo interesse “manualmente”, pigiando sul bottone Aggiungi gioco e selezionando il loro percorso d’installazione.

    In seguito, clicca sul pulsante Ottimizza tutto situato in basso per eseguire un’ottimizzazione dei giochi aggiunti.
    Ulteriori strumenti utili per ottimizzare le performance del sistema sono annessi alle schede Ottimizza sistema, Ottimizza processi e Ottimizza servizi, i quali servono per migliorare le prestazioni del computer, chiudendo eventuali servizi o processi non necessari.

    Game Fire

    IMMAGINE QUI 8

    Un altro software che ti invito a considerare per ottimizzare il funzionamento di Windows 7 per il gaming è Game Fire:
    si tratta di un programma che, appunto, offre vari strumenti dedicati all’ottimizzazione delle risorse del computer durante il gaming.
    Di base è gratuito, ma è disponibile anche in una variante a pagamento (29,95 dollari) comprensiva di funzioni extra, come il potenziamento del PC in tempo reale.




    Per effettuarne il download della versione gratuita di Game Fire sul computer, collegati al sito Internet del programma, fai clic prima sul pulsante Download Now, poi su quello Free Download e, infine, sul bottone Download Now.

    A scaricamento ultimato, apri il file .exe ottenuto e clicca sui pulsanti  e Next nella finestra che si apre. Apponi, poi, il segno di spunta sulla voce relativa all’accettazione dei termini del servizio, fai clic sul pulsante Next per altre due volte consecutive e sul bottone Install.
    A questo punto, avvia poi il software facendo clic su Finish.
    Se durante il setup ti viene chiesto di installare il .NET Framework 4.5, acconsenti.
    È indispensabile per il funzionamento del programma.

    Ora che visualizzi la finestra del software sullo schermo, seleziona il gioco che vuoi ottimizzare, facendo clic sul bottone Scan for Games, selezionando il titolo di tuo interesse e pigiando sul pulsante OK per aggiungerlo.
    Successivamente, avvia l’ottimizzazione automatica con le impostazioni predefinite pigiando sul pulsante Turn On Game Mode.
    Tutto qui!

    passare da xp a windows




    passare da xp a windows

    Come passare da Windows XP a Windows 10

    Dopo un bel po’ di tempo, hai deciso di fare un upgrade del sistema operativo, passando dalla preistoria all’era moderna “tutto d’un fiato”.
    E adesso, vorresti sapere come si fa a passare da XP a Windows 10 gratuitamente, non è vero?
    Bene, se è così e se vuoi, potrei aiutarti io a farlo.
    Come la maggior parte degli utilizzatori di Windows XP, anche tu forse, per passare da XP a Windows 10 avrai deciso di cambiare il PC comprandone uno nuovo.
    Lo hai fatto perché, oltre ai componenti hardware troppo obsoleti per rispettare i requisiti minimi di sistema, l’architettura del tuo processore era a 32 bit.
    Sebbene Windows 10 32-bit è disponibile, hai deciso di “fare un salto di qualità” cambiando tutto (e hai fatto bene).

    Pertanto, per trasferire i file Windows in maniera sicura, dopo aver fatto un backup e aver eseguito un’installazione pulita di Windows 10 sul nuovo PC, dovrai collegarli in simultanea sulla stessa rete locale per passare da XP a Windows 10. Adesso, ti spiegherò cosa devi fare in dettaglio.

    Come passare da Windows XP a Windows 10

    Cosa c’è da sapere

    • i programmi e le applicazioni non verranno trasferiti, dovranno essere reinstallati.
    • è consigliato eseguire un backup dei file prima di passare da XP a Windows 10
    • devi collegare i PC sulla stessa rete locale per eseguire l’operazione

    Come trasferire i file da PC XP a PC W10

  • Collegare entrambi i PC sulla stessa rete locale (quello vecchio e quello nuovo)
  • Disattivare salvaschermi, ibernazione e altre impostazioni di risparmio energetico
  • Scaricare e installare PCmover Express da questo indirizzo sul vecchio computer e su quello nuovo (ora è a pagamento ma costa davvero)
  • Avviare PCmover sul vecchio computer e seguire la procedura guidata
  • Come metodo di trasferimento scegliere Rete
  • Ad un certo punto, vedrai un’avvertenza che ti dirà di proseguire sul nuovo computer
  • Avviare PCmover sul nuovo computer e inserire l’indirizzo email
  • Collegandosi alla rete locale, identificare e selezionare il vecchio computer
  • Attendere il caricamento delle informazioni e poi scegliere la procedura Standard per trasferire i file
  • Avviare il trasferimento dei dati e attendere il completamento dell’operazione
  • Riavviare il nuovo PC
  • Fatto!
  • Cosa verrà trasferito automaticamente

    Passare da XP a Windows 10 con la procedura Standard di PCmover Express, ti permetterà trasferire quasi gratis:
    file, cartelle, dati delle applicazioni, email e impostazioni.

    Note

    • è richiesta una connessione internet Wi-Fi o ethernet
    • puoi trasferire file da XP a Windows 10 anche se il vecchio OS è a 32 bit e il nuovo è a 64bit.
    • i file su cloud storage come DropBox o OneDrive non verranno trasferiti (non sono persi, puoi trasferirli usando il tuo account)
    • il tempo di trasferimento varia a seconda della dimensione totale dei file

    Questa, è la procedura più veloce e sicura per passare da XP a Windows 10 in maniera pressoché gratuita e, soprattutto, senza rischiare.
    Dopo aver trasferito tutti i file, le cartelle, i dati, le email e le impostazioni, non devi fare altro che installare i programmi che non sono stati installati su Windows 10 poiché, magari, erano incompatibili.
    Fatto questo, sul nuovo PC, dovresti controllare che tutte le impostazioni siano state ripristinate correttamente.
    Dopodiché, avrai finito e potrai usare il nuovo PC normalmente.




    non e possibile connettersi a questa rete windows




    non e possibile connettersi a questa rete windows

    Non è possibile connettersi a questa rete Windows 10

    Non è possibile connettersi a questa rete Windows 10 è un errore davvero comune.
    A causa di un bug, molto simile a quello che dice “internet non disponibile, protetta”, le schede di rete wireless installate su molti portatili e tablet di vari produttori non riescono ad operare come dovrebbero su Windows 10.

    Si crea un loop infinito durante l’inserimento della password Wi-Fi, per colpa del quale, anche se la chiave di cifratura è corretta, a un certo punto, viene visualizzata un’avvertenza che ti dice che è impossibile connettersi alla rete.
    È davvero fastidioso e quasi invalidante.
    Più che altro, obbliga l’utente a mettere il cavo ethernet per navigare in internet.
    E se in quel momento non ce l’avessimo?
    Un bel problema insomma.
    Essendo capitato pure a me, ho voluto aiutarti rivelandoti le soluzioni che mi hanno permesso di risolvere il problema.

    Non è possibile connettersi a questa rete Windows 10

    Quando compare l’errore non è possibile connettersi a questa rete Windows 10, si va nel panico.
    Più che altro, perché non si può nemmeno cercare una soluzione in rete, dal momento che internet non funziona.

    Fortunatamente, però, hai anche lo smartphone con l’offerta 4G/5G.
    E se sei qui, significa che in qualche modo te la sei cavata.
    Ottimo! Allora vediamo di risolvere questo grattacapo.
    Di seguito, trovi tutte le procedure più efficaci per eliminare il problema.
    Non ti resta che incrociare le dita e cominciare a leggere.
    Spero per te che tu riesca a venirne a capo.
    Buona fortuna.




    Indice

    • Driver scheda di rete
    • Risparmio energetico
    • Antivirus
    • Ripristino TCP/IP Stack e attivazione RSS
    • Ripristino impostazioni di rete
    Driver scheda di rete

    La prima cosa da fare per tentare di risolvere l’errore non è possibile connettersi a questa rete Windows 10, è aggiornare il driver della scheda di rete wireless.
    Vai sul sito ufficiale del produttore della tua scheda wireless, tipo ASUS, Realtek o Broadcom, e scarica l’ultimo driver disponibile per la tua versione di Windows 10.
    Leggi come vedere se Windows 10 è 32 o 64 bit se non sei sicuro di quale versione scegliere.

    Una volta che hai scaricato il driver, decomprimi il pacchetto ZIP in una cartella.
    Poi, apri l’Esplora risorse, vai in Questo PC, clicca nel vuoto con il tasto destro del mouse e scegli Proprietà.
    Dopodiché, seleziona Gestione dispositivi.

    Nella lista dei dispositivi wireless, espandi la sezione Rete e trova la scheda di rete wireless tra quelle che appaiono.
    Quando l’hai individuata, clicca con il tasto destro del mouse su di essa e scegli Aggiorna driver.
    Fatto ciò, seleziona Cerca software del driver nel computer e inserisci manualmente il percorso del driver.
    Dunque, clicca Ok e attendi.

    A questo punto, se vedi scritto che il driver è aggiornato, perfetto.
    Riavvia il computer e prova a connetterti al Wi-Fi.
    L’errore non è possibile connettersi a questa rete Windows 10 dovrebbe essere sparito.
    Se così non fosse, disinstalla il dispositivo (puoi farlo sempre da lì) e riavvia il computer.
    Così facendo, il PC provvederà ad installare il driver in automatico.
    Nel caso avessi ancora problemi, continua a leggere.




    Risparmio energetico

    Un altro fattore da cui potrebbe dipendere il bug non è possibile connettersi a questa rete Windows 10, è il risparmio energetico.
    Ti sembrerà strano, ma Windows 10 è configurato in modo e maniera tale che in certe occasioni “killa” la scheda di rete wireless.

    Per evitare che questo avvenga, clicca con il tasto destro sull’icona del Wi-Fi che appare sulla barra delle applicazioni (in basso a destra).
    Poi, vai nel Centro connessioni di rete e condivisione.
    Quindi, clicca Modifica impostazioni scheda, trova l’interfaccia Wi-Fi, fai click con il tasto destro del mouse su di essa e scegli Proprietà.
    Dopodiché, seleziona Configura e spostati nella scheda Risparmio energia.
    A quel punto, disattiva l’opzione Consenti al computer di spegnere il dispositivo per risparmiare energia.

    Dopo aver fatto ciò, vai anche nella sezione Sistema e sicurezza del Pannello di controllo.
    Là dentro, dovresti vedere il profilo Bilanciato.
    Clicca Modifica impostazioni combinazione e dopo Cambia impostazioni avanzate risparmio energia.
    Quindi, fai doppio click su Impostazioni scheda wireless e scegli Prestazioni massime.
    Conferma le modifiche ed esci.
    Dopo il riavvio del PC, il Wi-Fi dovrebbe funzionare.
    Se invece visualizzi ancora l’errore non è possibile connettersi a questa rete Windows 10, prosegui la lettura.

    Antivirus

    In varie occasioni, l’errore è impossibile collegarsi a questa rete Windows 10 potrebbe comparire per colpa dell’antivirus.
    Ebbene sì, molti anti-malware impostano delle regole firewall un po’ troppo aggressive, per le quali, a volte, non si riesce a collegarsi nemmeno alla propria rete wireless.




    Per capire se è colpa dell’antivirus, vai sulla barra delle applicazioni, trova l’icona del tuo antivirus, clicca con il tasto destro del mouse su di essa e disabilita la protezione (temporaneamente).
    Dopodiché, prova a connetterti al Wi-Fi.

    Se ci riesci, vuol dire che devi investigare la causa all’interno dell’antivirus.
    In caso contrario, significa che il problema è di altra natura.
    Dunque, riattiva la protezione e leggi il punto successivo.

    Ripristino TCP/IP Stack e attivazione RSS

    Una delle soluzioni più efficaci per eliminare l’errore non è possibile connettersi a questa rete Windows 10, è quella che prevede il ripristino del TCP/IP stack e l’attivazione di RSS tramite cmd.
    Si tratta del Receive Side Scaling, una funzione che permette di bilanciare il carico della rete tra più core.

    In contemporanea, bisogna anche disattivare l’euristica di ridimensionamento (TCP Windows Scaling Heuristics) e il TCP Autotuning.
    Per farlo, apri il cmd in root mode, ovvero il prompt dei comandi come amministratore.
    In alternativa, puoi usare PowerShell (come nell’esempio).




    Dopodiché, lancia questi comandi:

    netsh int tcp set heuristics disabled
    netsh int tcp set global autotuninglevel=disabled
    netsh int tcp set global rss=enabled
    netsh int tcp show global

    L’ultimo comando, dovrebbe darti questo output:

    Parametri globali TCP
    ———————————————-
    Stato Receive-Side Scaling :
    enabled

    Se così fosse, dovresti essere riuscito a risolvere il problema non è possibile connettersi a questa rete Windows 10.
    Prima di provare a collegarti, riavvia Windows 10.

    A questo punto, come ti dicevo, prova a connetterti alla rete Wi-Fi.
    Se ci riesci, ottimo.
    Altrimenti, leggi la guida per risolvere configurazione IP non valida Windows 10.
    In essa, troverai altri metodi che fanno al caso tuo.
    Se dopo averli provati il PC non funziona ancora, procedi con il ripristino delle impostazioni di rete (vedi sotto).




    Ripristino impostazioni di rete

    L’ultimo metodo con il quale dovresti riuscire a dirimere l’errore non è possibile connettersi a questa rete Windows 10, è quello che si avvale del ripristino delle impostazioni di rete.
    Windows 10 consente all’utente di reimpostare anche solo le configurazioni correlate al network.
    Dal momento che non hai altra chance, dovresti provare così.

    Per effettuare il ripristino, recati nelle Impostazioni e clicca Rete e internet.
    In quella sezione, clicca Stato, scegli Ripristino della rete, seleziona Ripristina e infine Ok.

    Il computer si riavvierà in automatico e la rete Wi-Fi dovrebbe tornare operativa.
    Leggi come ripristinare impostazioni di rete Windows 10 e questa pagina del supporto Microsoft per ulteriori informazioni.

    muoversi senza mouse su windows




    muoversi senza mouse su windows

    Oh no! Le pile del tuo mouse wireless si sono di nuovo scaricate e non riesci a trovare quelle di riserva.
    Come dici?
    Temi di non poter continuare a utilizzare il PC a causa di questo contrattempo?
     Non dirlo neanche per scherzo! Ci sono molti modi di usare il computer senza ricorrere all’uso del mouse.

    Che tu abbia un PC Windows o un Mac, poco importa:
    in entrambi i casi hai varie “strade” che puoi intraprendere per utilizzare il computer senza ricorrere al mouse.
    Qualche esempio?
    Ti accontento subito.
    Se mi dedichi qualche minuto del tuo tempo libero, posso spiegarti come usare il PC senza mouse ricorrendo alle funzioni di accessibilità integrate nel sistema operativo del tuo computer, utilizzando alcune comode scorciatoie da tastiera e persino adoperando il tuo smartphone come mouse remoto.

    Allora, sei curioso di scoprire di più sull’argomento?
    Sì?
    Fantastico! Tutto ciò che devi fare è metterti bello comodo, leggere con molta attenzione le istruzioni contenute nei prossimi paragrafi e, cosa ancora più importante, attuare le “dritte” che ti darò.
    Non mi resta altro che augurarti buona lettura e, soprattutto, buon divertimento!

    Indice

    • Funzioni di accessibilità
      • Windows
      • macOS
    • Scorciatoie da tastiera
      • Windows
      • macOS
    • Soluzioni alternative
      • Usare un touchpad
      • Usare lo smartphone come mouse remoto

    Funzioni di accessibilità

    Sia su Windows che su macOS sono presenti alcune funzioni di accessibilità (pensate soprattutto per gli utenti che hanno problemi di vista e/o di udito) grazie alle quali è possibile usare il PC senza mouse controllando il puntatore con il tastierino numerico.
    Vediamo subito come sfruttarle.




    Windows

    IMMAGINE QUI 1

    Su Windows è possibile muovere il puntatore del mouse con i tasti numerici della tastiera sfruttando la funzione Controllo puntatore. Per attivarla, recati nel Pannello di controllo classico (clicca, quindi, sul pulsante Start, cerca “pannello di controllo” nel menu che si apre e seleziona il primo risultato della ricerca), fai clic sull’icona Accesso facilitato, clicca sulla voce Modifica funzionamento del mouse, metti la spunta sull’opzione Attiva Controllo puntatore e poi fai clic sui pulsanti Applica e OK per salvare le modifiche appena apportate.

    Come puoi notare, accanto all’orologio (nell’angolo in basso a destra della barra delle applicazioni) è comparsa l’icona di un mouse, a dimostrazione del fatto che l’opzione Controllo puntatore è attiva. Da questo momento in poi, puoi utilizzare il tastierino numerico per muovere il cursore del mouse.
    Comodo, vero?

    Se desideri modificare la velocità del puntatore, clicca sulla voce Imposta Controlla puntatore e, nella schermata che si apre, imposta la velocità massima e l’accelerazione del puntatore tramite le apposite barre di regolazione e poi salva le modifiche cliccando sui bottoni Applica e OK.




    Per disabilitare la funzione appena attivata, recati nuovamente in Pannello di controllo > Accesso facilitato > Modifica funzionamento del mouse, togli la spunta dall’opzione Attiva Controllo puntatore e poi clicca sui bottoni Applica e OK per salvare le modifiche.

    macOS

    IMMAGINE QUI 2

    Anche su macOS è presente una funzione che permette di controllare il puntatore del mouse tramite il tastierino numerico.
    Sei curioso di scoprire come attivarla?
    Te lo spiego subito.

    Tanto per cominciare, recati in Preferenze di sistema (l’icona grigia con gli ingranaggi situata nel Dock), fai clic sulla voce Accessibilità (l’icona dell’omino bianco su sfondo azzurro), sposta il cursore del mouse sulla barra laterale di sinistra, scorri l’elenco delle opzioni presenti nella stessa e poi fai clic sulla voce Mouse e trackpad situata in fondo. Nella schermata che si apre, metti la spunta sulla voce Abilita “Tasti mouse” e il gioco è fatto.




    Se desideri modificare le impostazioni relative alla funzione appena attivata, clicca sul pulsante Opzioni… collocato in alto a destra della finestra Accessibilità e seleziona il ritardo iniziale e la velocità massima che preferisci di più servendoti delle apposite barre di regolazione.

    Per disattivare la funzione “Tasti mouse”, recati nuovamente in Preferenze di sistema > Accessibilità > Mouse e trackpad e togli la spunta dall’opzione Abilita “Tasti Mouse”.

    Scorciatoie da tastiera

    IMMAGINE QUI 3

    Uno dei modi migliori per usare il PC senza mouse è quello di ricorrere alle scorciatoie da tastiera.
    Detto in altre parole, puoi utilizzare i tasti di scelta rapida e alcune combinazioni di tasti specifiche per eseguire operazioni che solitamente vengono fatte con il mouse.




    Windows

    Ecco alcune delle principali combinazioni di tasti per compiere alcune operazioni generali su Windows.

    • Ctrl+X per tagliare l’elemento selezionato.
    • Ctrl + C per copiare l’elemento selezionato.
    • Ctrl + V per incollare l’elemento selezionato.
    • Ctrl + Z per annullare un’operazione.
    • Alt + Tab per spostarsi tra le applicazioni aperte.
    • Alt + F4 per chiudere l’elemento attivo o uscire dall’applicazione attiva.
    • Tasto Windows + L per bloccare il PC.
    • Tasto Windows + D per visualizzare e nascondere il desktop.
    • F2 per rinominare l’elemento selezionato.
    • F3 per ercare un file o una cartella in Esplora File.
    • F4 per visualizzare l’elenco della barra degli indirizzi in Esplora File.
    • F5 per aggiornare la finestra attiva.
    • F6 per scorrere gli elementi della schermata in una finestra o sul desktop.
    • F10 per attivare la barra dei menu nell’applicazione attiva.
    • Ctrl + F4 per chiudere il documento attivo (nelle applicazioni a schermo intero e che ti consentono di tenere aperti più documenti contemporaneamente).
    • Ctrl + A per selezionare tutti gli elementi in un documento o una finestra.
    • Ctrl + D (o Canc) per eliminare l’elemento selezionato e spostarlo nel Cestino.
    • Ctrl + R (o F5) per aggiornare la finestra attiva.
    • Ctrl + Y per ripetere un’operazione.
    • Ctrl + freccia destra per spostare il cursore all’inizio della parola successiva.
    • Ctrl + freccia sinistra per spostare il cursore all’inizio della parola precedente.
    • Ctrl + freccia giù per spostare il cursore all’inizio del paragrafo successivo.
    • Ctrl + freccia su per spostare il cursore all’inizio del paragrafo precedente.
    • Ctrl + Alt + Tab per usare i tasti di direzione per passare da un’applicazione aperta a un’altra.
    • Alt + Maiusc + tasti di direzione per spostare nella direzione specificata un gruppo o un riquadro quando ha lo stato attivo nel menu Start.
    • Ctrl + Maiusc + tasti di direzione nel menu Start, permette di spostare un riquadro in un altro.
    • Ctrl + tasti di direzione per ridimensionare il menu Start quando è aperto.
    • Ctrl + tasto di direzione (per spostarsi su un elemento) + barra spaziatrice per selezionare più elementi singoli in una finestra o sul desktop.
    • Ctrl + Maiusc + un tasto di direzione per selezionare un blocco di testo.
    • Ctrl + Esc per aprire il menu Start.
    • Ctrl + Maiusc + ESC per aprire lo strumento Gestione attività.
    • Ctrl + Maiusc per cambiare il layout di tastiera (se ne sono disponibili diversi).
    • Maiusc + F10 per visualizzare il menu di scelta rapida per l’elemento selezionato.
    • Maiusc + qualsiasi tasto di direzione per selezionare più elementi in una finestra o sul desktop oppure il testo in un documento.
    • Ctrl + Canc per eliminare l’elemento selezionato senza spostarlo nel Cestino.
    • Freccia destra per aprire il menu successivo a destra o un sottomenu.
    • Freccia sinistra per aprire il menu successivo a sinistra o chiudere un sotto-menu.
    • Esc per interrompere o uscire dall’attività corrente.

    Se desideri sapere quali altre scorciatoie da tastiera puoi utilizzare su Windows 10, Windows 8.1 e Windows 7, clicca qui per collegarti alla pagina del sito Internet di Microsoft contenente l’elenco completo.
    Ti consiglio anche di consultare le linee guida dei programmi che usi frequentemente per apprendere le abbreviazioni specifiche messe a disposizione da questi ultimi.

    macOS

    Ecco alcune delle principali combinazioni di tasti per compiere alcune operazioni generali su macOS.

    • cmd + x per rimuovere l’elemento selezionato e copiarlo negli appunti.
    • cmd + c per copiare l’elemento selezionato negli appunti (funziona anche per i file nel Finder).
    • cmd + v per incollare i contenuti degli appunti nel documento o nell’app corrente (funziona anche per i file nel Finder).
    • cmd + z per annullare il comando precedente.
      Per eseguire di nuovo il comando annullato, è possibile premere cmd + maiusc + z.
      In alcuni programmi è possibile annullare e ripristinare comandi multipli.
    • cmd + a per selezionare tutti gli elementi.
    • cmd + f per cercare elementi in un documento o per aprire una finestra Cerca.
    • cmd + g per cercare l’occorrenza successiva dell’elemento cercato in precedenza.
      Per cercare l’occorrenza precedente, premi cmd + maiusc + g.
    • cmd + h per nascondere le finestre dell’applicazione in primo piano.
      Per visualizzare l’applicazione in primo piano e nascondere tutte le altre applicazioni, invece, premi cmd + opzione + h.
    • cmd + m per ridurre a icona la finestra in primo piano sul Dock.
      Per ridurre a icona tutte le finestre dell’applicazione in primo piano, invece, premi cmd + opzione + m.
    • cmd + n per aprire un nuovo documento o una nuova finestra.
    • cmd + o per aprire l’elemento selezionato o una finestra di dialogo per selezionare un file da aprire.
    • cmd + p per stampare il documento corrente.
    • cmd + s per salvare il documento corrente.
    • cmd + w per chiudere la finestra in primo piano.
      Per chiudere tutte le finestre del programma in uso, premi cmd + opzione + w.
    • cmd + q per uscire dal programma in uso.
    • opzione + cmd + esc per forzare la chiusura di un programma.
    • cmd + barra spaziatrice per richiamare/nascondere il campo di ricerca Spotlight.
    • cmd + tabulatore per passare al programma successivo usato più di recente fra quelli aperti.
    • maiusc + cmd + tilde (~) per passare alla finestra successiva usata più di recente dell’applicazione in primo piano.
    • maiusc + cmd + 3 per acquisire un’istantanea dell’intera schermata.
    • cdm + virgola (,) per aprire le preferenze dell’applicazione in primo piano.

    Se desideri sapere quali altre scorciatoie da tastiera puoi utilizzare su macOS, clicca qui per collegarti alla pagina del sito Internet di Apple che le elenca tutte.  Ti suggerisco anche di leggere le linee guida dei programmi che usi con maggior frequenza, in modo tale da acquistare dimestichezza con le abbreviazioni specifiche messe a disposizione da questi ultimi.




    Soluzioni alternative

    Le soluzioni che ti ho indicato nei paragrafi precedenti non ti hanno entusiasmato?
    Beh, allora dai un’occhiata alle soluzioni alternative elencate proprio qui sotto e vedrai che non te ne pentirai.

    Usare un touchpad

    IMMAGINE QUI 4

    Un modo per usare il computer senza mouse è quello di ricorrere a un touchpad, Se hai a disposizione un portatile Windows o un MacBook, il touchpad è integrato nel computer stesso (un po’ più giù della tastiera).
    A meno che tu non abbia disattivato il touchpad (se hai disattivato il touchpad, clicca qui per scoprire come attivarlo nuovamente), puoi utilizzare questa periferica di input per muovere il cursore, senza dover necessariamente collegare un mouse esterno.

    Se, invece, utilizzi un PC fisso, puoi acquistare un touchpad esterno da collegare al computer.
    In commercio ne esistono diversi e puoi acquistarli sia nei negozi fisici che nei principali store online (es.
    Amazon).
    In alternativa, puoi acquistare tastiere che integrano al loro interno delle aree sensibili al tocco, dei veri e propri touchpad da tastiera.
    Se ricordi, te ne ho già parlato nella guida all’acquisto dedicata alle migliori tastiere.




    IMMAGINE QUI 5

    Rii Mini X1 Wireless (Layout Italiano) – Mini Tastiera con Mouse touch…

    Vedi offerta su Amazon

    IMMAGINE QUI 6

    Logitech K400 Plus Tastiera Wireless con Touchpad per Windows, Android…

    Vedi offerta su Amazon

    Usare lo smartphone come mouse remoto

    IMMAGINE QUI 7

    Un’altra soluzione che puoi adottare per usare il PC senza mouse è quella di utilizzare lo smartphone come mouse remoto.
    Sia su Google Play Store che su App Store, infatti, sono presenti alcune app gratuite che permettono di utilizzare il proprio cellulare a mo’ di “telecomando per PC” le quali sfruttano la connessione Wi-Fi.
    Una delle più famose in assoluto è Remote Mouse:
    lascia che ti spieghi come utilizzarla al meglio.

    Tanto per cominciare, scarica Remote Mouse sul tuo dispositivo Android o iOS e avvia l’applicazione pigiando sulla sua icona.
    Dopodiché scarica il client ufficiale di Remote Mouse sul tuo computer:
    clicca qui per collegarti alla pagina di download di Remote Mouse, pigia sul pulsante Scaricalo subito e, nel riquadro che si apre, fai clic sul pulsante Windows per scaricare la versione per Windows o Mac per collegarti alla pagina del Mac App Store da cui scaricare il programma.




    Su Windows, apri il pacchetto d’installazione del software (RemoteMouse.exe) e clicca prima sul pulsante  e poi su OK, Next e Finish per completare il setup.
    Su macOS, invece, esegui il download direttamente dal Mac App Store:
    clicca sul pulsante Vedi nel Mac App Store presente nella pagina che si è aperta nel browser e, nella finestra che si apre, fai clic sul pulsante Ottieni/Installa l’app e attendi il download del programma.

    IMMAGINE QUI 8

    Non appena avrai installato e avviato Remote Mouse sia sul tuo dispositivo mobile che sul PC (e aver collegato entrambi alla stessa rete Wi-Fi), sei finalmente pronto per utilizzare il tuo “mouse wireless”:
    pigia sul nome del computer che vuoi comandare a distanza e poi sposta il cursore trascinando il dito sullo schermo del tuo device.

    Per simulare il clic destro del mouse, fai tap con due dita sullo schermo dello smartphone; per accedere alle altre funzioni messe a disposizione da Remote Mouse, invece, pigia sui pulsanti collocati in alto, che servono a digitare del testo, avviare programmi e quant’altro.
    Ti ricordo che alcune feature di Remote Mouse (come quella che permette di gestire i controlli multimediali da remoto) sono disponibili effettuando acquisti in-app, a partire da 2,29 euro per elemento.




    mostrare la password nascosta sotto gli asterischi windows




    mostrare la password nascosta sotto gli asterischi windows

    L’altro giorno, navigando in rete con il tuo browser Web preferito, hai deciso di salvare la password per accedere a quel sito che frequenti spesso in modo tale da non doverla digitare manualmente ogni volta.
    Peccato solo che adesso tu abbia dimenticato la parola chiave scelta e che quindi qualora volessi loggarti al portale da un computer diverso dal tuo la situazione si complicherebbe (e non poco) per ovvie ragioni.
    L’unico sistema per riuscire a far fronte alla cosa sarebbe quello di leggere la password sotto gli asterischi.
    Ma come riuscirci?
    Beh, se segui le istruzioni contenute in questa mia guida sull’argomento potrai scoprirlo subito.

    Tutto ciò che dovrai fare non sarà altro che ricorrere all’uso di alcuni programmi ed add-on per il browser concepiti giust’appunto per lo scopo in oggetto.
    Ce ne sono sia per Windows che per Mac.
    Quello che questi strumenti fanno è “semplicemente” prelevare le password salvate nei vari moduli e renderle visibili.
    Insomma, una vera e propria manna dal cielo in circostanze quali quelle di cui sopra.

    Chiaramente, la cosa è scontata ma è sempre bene sottolinearla, risorse di questo tipo vanno impiegate solo ed esclusivamente sul proprio computer e non su quello altrui, almeno non senza aver ricevuto prima esplicito consenso da parte del legittimo proprietario.
    Intesi?
    Si?
    Bene.
    Allora suggerirei di non temporeggiare oltre e di passare finalmente all’azione.
    Posizionati ben comodo dinanzi il PC ed inizia immediatamente a concentrarti sulla lettura di quanto riportato qui di seguito.
    Ne vedremo delle belle.
    In bocca al lupo!

    Indice

    • Snadboy’s Revelation (Windows)
    • Nirsoft Bullet PassView (Windows)
    • Accesso Portachiavi (macOS)
    • Password Revealer (Chrome)
    • Show/hide passwords (Firefox)
    • Dritte utili per evitare di dimenticare le password

    Snadboy’s Revelation (Windows)

    La prima tra le risorse utili allo scopo di cui desidero parlarti è Snadboy’s Revelation.
    Si tratta di un programma gratuito specifico per sistemi operativi Windows che consente di recuperare le password dimenticate permettendo di visualizzare quelle nascoste dietro gli asterischi, appunto.
    È piuttosto leggero, di semplicissimo impiego e non richiede configurazioni per poter funzionare.
    Vediamo più in dettaglio come sfruttarlo.




    Innanzitutto, collegati alla pagina di download del programma presente sul sito Internet di Softpedia e clicca sul bottone Download posto in alto a sinistra dopodiché pigia sul pulsante Softpedia Mirror (US) ed attendi qualche istante affinché lo scaricamento del programma venga avviato e portato a termine.

    A download ultimato, estrai in una qualsisia posizione del tuo computer l’archivio ZIP ottenuto ed avvia il file eseguibile presente al suo interno.
    Clicca quindi su Si, su Next per quattro volte di fila e successivamente su Finish per completare il setup.
    Ad installazione ultimata, avvia il programma richiamandolo dal menu Start.

    IMMAGINE QUI 1

    Adesso, fai clic sul simbolo con il cerchio con una croce all’interno che trovi nella finestra del software apparsa sul desktop, accanto alla dicitura ‘Circled +’ Cursor, e continuando a tenere premuto trascinalo sugli asterischi.
    Così facendo, la password nascosta sotto gli asterischi ti verrà mostrata nel campo di testo della finestra principale di Snadboy’s Revelation.
    Fantastico, vero?




    IMMAGINE QUI 2

    Cliccando poi sul bottone Copy to clipboard, la password verrà copiata nella clipboard e potrai incollarla dove ritieni sia più opportuno, usando la combinazione Ctrl+V o richiamando la funzione apposita annessa al menu contestuale.

    Nirsoft Bullet PassView (Windows)

    In alternativa al software di cui sopra puoi appellarti a Nirsoft Bullet PassView, un programmino gratuito per sistemi operativi Windows utile anch’esso per leggere le password celate sotto gli asterischi.
    Consente di scovare le password salvate nel sistema, sui vari programmi impiegati, ed in Internet Explorer rendendole tutte visibili in un’apposita finestra.

    Per utilizzarlo, provvedi innanzitutto a scaricare il programma sul tuo computer collegandoti alla relativa pagina di download e facendo clic sul collegamento Download BulletsPassView in Zip file.
    Pigia poi sul link Italian che trovi nella tabella sottostate per scaricare il file di traduzione in lingua italiana del programma.
    Successivamente estrai entrambi gli archivi compressi ottenuti nella medesima posizione ed avvia il file BulletPassView.exe.




    IMMAGINE QUI 3

    Nella finestra del programma che a questo punto vedrai apparire sul desktop, ti sarà mostrato l’elenco completo di tutte le password salvate sul tuo computer, in corrispondenza della colonna Password.
    Il programma o il servizio corrispondente ti saranno indicati invece in corrispondenza della colonna Titolo Finestra.
    Nel caso in cui non dovesse comparire alcun dato, prova a ricaricare la finestra delle programma pigiando sul pulsante con il foglio bianco e le due frecce che sta in alto.

    IMMAGINE QUI 4

    Selezionando uno o più elementi in lista puoi anche copiarli nella clipboard di Windows richiamando il menu Modifica che sta in alto e scegliendo Copia Elementi Selezionati, mentre per copiare le sole password devi cliccare su Copia Password Selezionata.
    In alternativa, puoi usare i pulsanti che trovi sulla barra degli strumenti.




    Ti segnalo poi che se vuoi puoi apportare ulteriori personalizzazioni al funzionamento del programma recandoti nel menu Opzioni che trovi sempre in alto ed abilitando o disabilitando le funzioni di tuo interesse o di cui non intendi usufruire.
    Puoi ad esempio scegliere di attivare l’emissione di un “beep” ad ogni password scovata, di abilitare la visualizzazione delle password salvate in Internet Explorer ecc.

    Accesso Portachiavi (macOS)

    Se invece quello che stati utilizzando è un Mac, sono ben contento di comunicarti che per leggere le password sotto gli asterischi puoi avvalerti di uno strumento apposito già incluso in macOS:
    Accesso Portachiavi.
    Si tratta di una risorsa che, come facilmente intuibile dal nome stesso, consente di archiviare le password dell’utente e le informazioni degli account e di visualizzare, al momento opportuno, tali dati.
    L’unica cosa di cui occorre tener conto è che non permette di svelare quanto riportato sotto gli asterischi nei vari campi d’immissione ma bisogna accedere all’applicazione e fare esplicita richiesta della cosa da li.

    Per servirtene per il tuo scopo, avvia dunque Accesso Portachiavi selezionando la sua icona (quella con le chiavi) dalla cartella Altro del Launchpad (altrimenti richiamala tramite Spotlight, mediante Siri oppure accedendo alla cartella Applicazioni > Utility).

    IMMAGINE QUI 5




    Nella finestra che successivamente vedrai apparire sulla scrivania, seleziona la categoria di riferimento nella barra laterale di sinistra e poi la voce Password, individua dunque il nome del servizio o comunque sia della risorsa di tuo interesse e facci doppio clic sopra.
    Volendo, puoi anche aiutarti con il campo di ricerca in alto a destra.

    Nell’ulteriore finestra che andrà ad aprisi, spunta la casella che trovi accanto alla voce Mostra la password che sta in basso, digita la password relativa al tuo account utente su macOS nell’ulteriore finestra che si apre e clicca su OK.
    Se richiesto, digita nuovamente nome utente e password di macOS e clicca sul pulsante Consenti dopodiché potrai finalmente visualizzare la password di riferimento nel campo apposito.

    IMMAGINE QUI 6

    Per copiare la password svelta nella clipboard del Mac, facci doppio clic sopra ed usa la combinazione di tasti cmd + c o, in alternativa, facci clic destro sopra e scegli Copia dal menu che si apre.
    Potrai poi incollarla ove ritieni più opportuno usando la combinazione cmd + v oppure il comando Incolla accessibile dal menu contestuale di macOS.




    Password Revealer (Chrome)

    Hai bisogno di leggere le password sotto gli asterischi che hai salvato in Google Chrome e non ti va di installare programmi ad hoc sul tuo computer?
    Allora il consiglio che mi sento di darti è quello di affidarti a Password Revealer, un’estensione per il browser di “big G” che funziona in maniera pressoché simile al summenzionato Snadboy’s Revelation.

    Mi chiedi come fare per poter sfruttare quest’estensione?
    Te lo indico subito.
    Innanzitutto collegati, utilizzando Google Chrome, alla pagina dedicata all’estensione presente sul Chrome Web Store dopodiché clicca sul pulsante + Aggiungi e conferma le tue intenzioni di installare l’add-on premendo su Aggiungi estensione.

    IMMAGINE QUI 7

    Successivamente recati sul sito Internet relativamente al quale hai salvato i dati di accesso e che vengono immessi in maniera automatica nei relativi campi, portaci sopra il puntatore e… come per magia vedrai apparire la password prima celata.
    Più comodo di così?




    IMMAGINE QUI 8

    Per disattivare il funzionamento quando non utile ti basta cliccare sulla relativa icona (quella con gli asterischi e la lente d’ingrandimento) che è stata aggiunta alla barra degli strumenti di Chrome, premere poi su Gestisci estensioni dal menu che si apre e portare su OFF l’interruttore nella nuova scheda del browser visualizzata.

    Show/hide passwords (Firefox)

    Invece che Chrome utilizzi Firefox e stai cercando qualcosa di simile alla risorsa di cui sopra?
    Allora ti invito a provare subito Show/hide passwords.
    Si tratta di un add-on per il browser Web del “panda rosso” che una volta installato aggiunge una nuova opzione sotto i campi dedicati all’immissione della password per, appunto, rendere visibile quanto riportato sotto gli asterischi per i dati di login salvati nel navigatore.

    Per servirete, provvedi in primo luogo a collegarti alla pagina Web dedicata all’add-on sfruttando Firefox.
    Pigia poi sul bottone Aggiungi a Firefox e conferma l’installazione dell’estensione premendo su Installa dopodiché clicca su OK.




    IMMAGINE QUI 9

    Adesso, recati sul sito Internet a cui desideri accedere e per il quale in passato hai provveduto ad effettuare il salvataggio dei dati di login nel browser e clicca sulla scritta Show che trovi in corrispondenza del campo per l’immissione della password.
    Così facendo, la parola segreta associata a quel dato account ti verrà subito mostrata.

    IMMAGINE QUI 10

    Per celare nuovamente la password dietro gli asterischi, clicca sulla scritta Hide apparsa al posto di quella Show precedentemente visualizzata ed è fatta.
    Più facile di così?




    Dritte utili per evitare di dimenticare le password

    Per concludere in bella, come si suol dire, voglio segnalarti alcuni strumenti che possono farti comodo per evitare di dover ricorrere ad una o più delle risorse di cui sopra.
    Per essere precisi, sto parlando di software in grado di svolgere la funzione di password manager, che puoi dunque utilizzare per archiviare e custodire tutte le tue password ed accedervi al momento più opportuno.

    IMMAGINE QUI 11

    Di seguito trovi indicante quelle che a parer mio rappresentato alcune tra le migliori risorse della categoria.

    • 1Password (Windows/Mac) – Famoso programma per il salvataggio di password e devi dati sensibili.
      Offre spazio illimitato per l’archiviazione dei dati ed 1GB per eventuali documenti da allegare.
      Integra anche il sistema di autenticazione a due fattori per una maggiore protezione e sicurezza.
      Per usarlo occorre però sottoscrivere un abbonamento su base annuale.
    • KeePass (Windows) – Trattasi di un ottimo gestore per le password realizzato mediante progetto open source.
      È molto semplice da usare, ha un’interfaccia utente facilmente comprensibile ed è completamente gratis.
      È disponibile sia in versione Installer che portable.
    • LastPass (Browser) – Ottimo servizio per memorizzare e gestire le password fruibile sotto forma di estensione per browser (tutti quelli più diffusi).
      Le password vengono salvate in cloud sui server di LastPass ed i vari campi vengono compilati automaticamente.
      È fruibile gratuitamente ma eventualmente è possibile scegliere di sottoscrivere un abbonamento per accedere a funzionalità extra.

    Per ulteriori dettagli riguardo il funzionamento dei programmi di cui sopra e per scoprire quali altri tools hai dalla tua, ti invito a leggere il mio articolo su come memorizzare le password sul computer ed il mio post dedicato ai programmi per password.




    miglior tablet windows guida allacquisto




    miglior tablet windows guida allacquisto

    Ti piace trascorrere il tuo tempo sul divano navigando su internet, consultando le tue e-mail o guardando qualche video su YouTube?
    Hai appena comprato o provato un iPad ma ti è sembrato troppo limitato dal suo sistema operativo iOS?
    Insomma, se ti serve un computer di piccole dimensioni da portare sempre con te ma non vuoi accettare nessun compromesso quello che ti serve è un tablet Windows 10.
    Ci sono diversi tipi di prodotto che possono soddisfare le tue esigenze, ma in questa pagina ti spiegherò come orientarti nella ricerca e scegliere il migliore.

    I tablet esistono da parecchi anni ma è stato Steve Jobs a rilanciare la categoria nel 2010 con il primo iPad.
    Si trattava all’epoca di un dispositivo molto limitato nelle funzionalità, migliorato di anno in anno con nuovi modelli e rinnovato nelle caratteristiche software presenti.
    iPad è rimasto tuttavia sempre molto limitato, così come i tablet Android, tuttavia parallelamente a questi dispositivi “mobile” si sono diffusi tablet ben più completi e versatili grazie all’uso di un sistema operativo della famiglia Microsoft Windows.
    I più recenti utilizzano oggi Windows 10.

    Un tablet Windows 10 ha diverse caratteristiche avanzate che i tablet iOS e Android non possono avere.
    Con un tablet Windows 10 puoi ad esempio lanciare tutte le applicazioni che utilizzi sul PC di casa, e non surrogati con funzionalità simili, ma proprio le stesse applicazioni con la stessa interfaccia utente e le stesse impostazioni.
    Inoltre puoi eseguire i giochi che utilizzi sul PC, utilizzare le stesse periferiche (chiavette USB, modem esterni).
    Hai, insomma, tantissimi vantaggi se scegli di utilizzare un tablet Windows 10, e ovviamente anche qualche svantaggio.

    Indice

    • Come scegliere un tablet Windows 10
      • Caratteristiche tecniche
      • Tablet o 2-in-1
    • Quale tablet Windows 10 comprare?
      • Migliore tablet Windows 10 economico (meno di 250€)
      • Migliore tablet Windows 10 di fascia media (meno di 600€)
      • Migliore tablet Windows 10 di fascia alta (più di 600€)

    Come scegliere un tablet Windows 10

    IMMAGINE QUI 1

    Le caratteristiche da prendere in considerazione prima di scegliere un tablet Windows 10 sono parecchie.
    Cominciamo dal prezzo:
    il budget che hai a disposizione è naturalmente una delle discriminanti maggiori nell’acquisto di un tablet Windows 10, visto che si tratta di un prodotto che può costare cifre molto diverse, partendo da alcune decine di euro fino ad arrivare a superare anche il migliaio di euro.




    La stessa definizione di tablet Windows 10 è molto vaga, visto che ci sono diverse tipologie di prodotti che possono avere caratteristiche e destinazioni d’uso molto diverse.
    Ci sono tablet tradizionali, dotati solo della parte contenente lo schermo, ma anche tablet più complessi che si avvicinano come concezione ad un notebook vero e proprio.
    Con Windows 10 una tastiera è quasi d’obbligo, soprattutto se ti serve un computer veramente versatile e capace di supportare tutte le possibilità offerte dal sistema operativo di Microsoft.

    Per navigare e usare qualche semplice app un iPad o un tablet Android sono più che sufficienti, ma è proprio con le funzioni più avanzate che un tablet Windows 10 dà il meglio di sé.
    Alcuni esempi?
    L’elaborazione di foto in post-produzione, da eseguire meglio con un mouse, o la stesura di lunghi testi o l’organizzazione di estesi database, in cui il connubio mouse e tastiera è insostituibile.
    Puoi scegliere di acquistare mouse e tastiera separatamente, tuttavia ti consiglio di pensarci due volte e comprare una soluzione che offre già in dotazione almeno una tastiera originale.

    Caratteristiche tecniche

    Fatte queste doverose premesse, vediamo insieme quali sono le caratteristiche tecniche più importanti che bisogna prendere in considerazione nell’acquisto di un tablet, e più precisamente di un tablet equipaggiato con Windows 10.

    IMMAGINE QUI 2




    • Display:
      lo schermo è la parte più importante di un tablet e quindi bisogna valutarlo con estrema attenzione.
      Sono diverse le variabili di cui bisogna tener conto.
      • Dimensioni: le dimensioni dello schermo influiscono non solo sul grado di portabilità di un tablet, ma anche sulle operazioni che si possono svolgere su quest’ultimo.
        Un tablet da 7 o 8 pollici, ad esempio, è perfetto per la lettura di libri o pagine Web e per giocare in mobilità, ma risulta troppo piccolo per lavorarci.
        I tablet da 9-10 pollici rappresentano quella giusta via di mezzo che permette di lavorare, leggere testi e di fruire di contenuti multimediali (es.
        film o serie TV) in maniera agevole senza rinunciare alla portabilità.
        I tablet da 11 o 12 pollici sono da considerarsi come dei sostituti dei notebook, difatti spesso vengono forniti con delle basi o delle cover con tastiera, e rinunciano a un bel po’ di portabilità in favore di un’area di lavoro più ampia e comoda da usare.
        La scelta, in questo caso, va fatta esclusivamente in base alle proprie esigenze e necessità.
      • Tipo di pannello: I display dei tablet con Windows 10 possono essere basati su tecnologie differenti.
        La maggior parte di essi si basa sulla tecnologia LCD IPS che assicura una buona visibilità sotto la luce del sole e una riproduzione dei colori molto fedele alla realtà, ma ci sono anche tablet basati sulla più avanzata tecnologia AMOLED/Super AMOLED che non ha retroilluminazione e quindi riduce i consumi energetici, migliora il rapporto di contrasto (in quanto i pixel neri sono effettivamente spenti) ma ha qualche problemino sotto la luce del sole e nella riproduzione dei colori (che a volte risultano troppo saturi). Occhio perché i pannelli LCD IPS che si trovano sui tablet economici non sono sempre di buona fattura.
        In alcuni casi ci si ritrova a che fare con display poco reattivi e/o con angoli di visione piuttosto ristretti.
      • Risoluzione: la risoluzione rappresenta il numero di pixel che il display del tablet contiene e più è elevata e maggiore è la definizione del pannello.
        Le risoluzioni vengono misurate in pixel per pixel, dove il primo numero rappresenta il numero di pixel del lato lungo, mentre il secondo quello del lato corto.
        Esistono diversi standard per le risoluzioni dei tablet, fra cui i più diffusi sono HD (1280×720) e Full HD (1920×1080), entrambi con rapporto prospettico di 16:9.
        Un tablet con un display di grandi dimensioni (10 o 12 pollici, ad esempio) necessita di una risoluzione superiore alla HD, altrimenti si vedrà poco definito, mentre un tablet da 7 o 8 pollici può avere una risoluzione inferiore e non sarà un grande problema.
        Se la qualità video è importante per te, scegli un dispositivo che supporta almeno la risoluzione Full HD.
        Tieni inoltre in considerazione la densità di pixel, un valore che si esprime in ppi (pixel per pollice) e che indica, per l’appunto, il numero di pixel che vengono riprodotti in ogni pollice di schermo:
        più alto è questo valore e più definiti sono i contenuti visualizzati sul display del tablet.
    • Hardware integrato:
      con il nome di hardware si intendono tutte le componenti elettroniche presenti nel dispositivo che stabiliscono il livello di performance, l’affidabilità e la compatibilità che avrà il sistema.
      La componente più importante è certamente il SoC, un microprocessore che contiene tutto il necessario per il funzionamento del resto del sistema, e che gestisce le varie operazioni che vengono svolte.
      Il SoC contiene la CPU (che elabora le attività, i programmi e tutto quello che avviene sul computer), la GPU (che si occupa dei calcoli grafici), e altri componenti necessari per la gestione, ad esempio, delle unità di archiviazione e delle connessioni wireless e cablate del sistema.
    • Memorie:
      all’interno della categoria dell’hardware rientrano anche le memorie, che però non fanno parte del SoC.
      Su un tablet è molto difficile che le varie componenti elettroniche possano essere sostituite, quindi la scelta delle memorie è estremamente delicata, così come quella di CPU e GPU.
      Se acquisti un tablet Windows 10 con un quantitativo di RAM o una memoria di storage troppo basso non avrai modo di sostituire i banchetti successivamente e te lo dovrai tenere così com’è.
      Windows 10 funziona bene a partire da 2 GB di RAM, ma se vuoi un sistema più scattante ti consiglio di non scendere sotto i 4 GB.
      La RAM, infatti, è dove vengono ospitati temporaneamente i dati dei processi in esecuzioni e averne poca significa andare incontro a rallentamenti vistosi nella gestione di più applicazioni in contemporanea (o nella gestione di applicazioni particolarmente complesse).
      Per quanto riguarda l’archiviazione, più ce n’è e meglio è, anche se tutto dipende dalla tua possibilità di spesa e dalle tue esigenze.
      Attenzione però perché i dischi presenti nei tablet possono essere di vario genere.
      Sui tablet economici è facile trovare memorie di tipo eMMC che sono simili alle schede SD e hanno prestazioni mediocri.
      Sui tablet di fascia media e di fascia alta è invece possibile trovare degli SSD che assicurano prestazioni molto elevate (se vuoi saperne di più, leggi il post che ho dedicato proprio agli SSD).
    • Batteria:
      ogni tablet ha una batteria, altrimenti non potresti utilizzarlo in giro.
      Anche in questo caso, più è elevato l’amperaggio della batteria – quindi la capacità di quest’ultima, che viene espressa in milliampereora (mAh) – e meglio è.
      Considera tuttavia che i tablet Windows 10 utilizzano dei processori più avanzati rispetto a quelli con iOS e Android, e che hanno richieste energetiche superiori.
      A parità di batteria un tablet con Windows 10 solitamente ha un’autonomia operativa inferiore, anche se ultimamente i processori dei tablet Windows 10 (che spesso sono prodotti da Intel) stanno migliorando parecchio sul fronte dell’efficienza energetica.
      I dati rilasciati dalle compagnie sull’autonomia dei tablet Windows 10 sono solitamente gonfiati, anche se paragonati l’un l’altro ti possono dare un’idea di come si comporta ogni modello sul fronte dell’autonomia.
    • Connettività:
      è molto importante anche l’aspetto della connettività.
      Quasi tutti i tablet Windows 10 hanno buone caratteristiche per quanto riguarda la connettività wireless, ma non viene sempre garantita la compatibilità con le reti a 5GHz (dual-band) o con i più recenti standard delle reti Wi-Fi, come il wireless AC che permette di trasferire dati all’interno della rete locale fino a un massimo di 1.3Gbps.
      Ancora più raro è il supporto alla rete 3G/4G che consente di collegarsi alla rete dati dei cellulari usando un’apposita SIM e sottoscrivendo un apposito piano dati.
      Alcuni tablet sono dotati anche del supporto a una tecnologia denominata Miracast che permette di proiettare video o l’intero desktop del dispositivo in modalità wireless sul televisore.
      Per usufruire della tecnologia Miracast sul televisore bisogna usare un TV dotato del supporto a quest’ultima o acquistare un ricevitore esterno.
      Per maggiori informazioni a riguardo, dai un’occhiata al mio tutorial su come trasmettere lo schermo.
    • Porte:
      il supporto alle periferiche esterne dipende da modello a modello.
      Verifica sempre la presenza di almeno una porta USB lungo la scocca, la disponibilità di slot per le schede SD e la presenza di varie connessioni per display esterni (es.
      HDMI/microHDMI) che possono trasformare il tablet in una macchina multimediale a tutto tondo, per la riproduzione di film o anche di videogiochi sul televisore o su un monitor più grande.
      I tablet utilizzano spesso connessioni proprietarie per il modulo tastiera, e possono utilizzare solo quelle ufficiali.
      In alternativa puoi collegare una tastiera USB tradizionale, ma non te lo consiglio visto che la disponibilità di porte USB su un tablet Windows 10 è spesso scarsa, e andresti in molti dei casi ad occupare l’unica disponibile.
      Altra cosa importante da sapere è che le porte USB non sono tutte uguali, possono avere formati e prestazioni differenti.
      • USB Full Size:
        è la porta USB in formato standard (USB A).
        A seconda della generazione di USB supportata può garantire prestazioni diverse nel trasferimento dati:
        la tecnologia USB 3.1 di seconda generazione assicura una velocità di trasferimento dati fino a 1250 MB/sec, la tecnologia USB 3.0 (detta anche USB 3.1 di prima generazione) permette di trasferire dati fino a 625MB/sec, mentre la tecnologia USB 2.0 arriva a 60MB/sec.
      • MicroUSB/MiniUSB:
        sono porte USB di dimensioni più ridotte.
        Hanno le stesse prestazioni delle porte USB standard (a parità di tecnologie USB supportate) e possono essere usate anche per la carica del tablet.
        Prevedono l’utilizzo di adattatori per la connessione di chiavette e altri dispositivi in formato standard.
      • USB Type-C:
        si tratta del formato di porta USB più moderno e versatile.
        Può essere usato per la connessione di dispositivi USB, per la ricarica e in alcuni casi anche per i collegamenti video.
        Supporta le stesse velocità di trasferimento dati delle porte USB di altro tipo.
        Per usare chiavette e dispositivi USB in formato standard (USB A) richiede l’utilizzo di appositi adattatori.
    • Supporto alla penna:
      alcuni tablet, come ad esempio il Surface di Microsoft, dispongono del supporto alla penna.
      Ciò significa che permettono di scrivere e disegnare sullo schermo in maniera molto precisa.
      Le penne più precise sono quelle di tipo attivo, che in genere vanno a batteria (quindi vanno ricaricate di tanto in tanto) e sono pensate per modelli specifici di tablet.
      Poi ci sono delle penne passive che funzionano un po’ su tutti i tablet, costano pochissimo e non hanno batterie interne, ma come facilmente intuibile sono poco precise (possono essere usate al massimo per evidenziare testi o compiere altre operazioni dove non è richiesta tantissima precisione).
    • Audio:
      se intendi usare il tuo prossimo tablet per la fruizione di contenuti multimediali, come ad esempio film e serie TV, informati anche circa il comparto audio del dispositivo.
      I tablet che danno maggiori soddisfazioni in termini di prestazioni multimediali sono quelli con due o più speaker.
      A un maggior numero di speaker, infatti, equivale un audio più potente e avvolgente.
    • Layout della tastiera:
      se acquisti un tablet dotato di base o cover con tastiera, prima di cliccare su “Acquista ora”, verifica che il layout della tastiera sia quello italiano (QWERTY con lettere accentate).
      Alcuni tablet disponibili online, infatti, sono di importazione e hanno dei layout per la tastiera differenti da quello italiano, ad esempio QWERTY americano senza lettere accentate, QWERTZ tedesco o AZERTY francese.
    • Versione del sistema operativo: i tablet con Windows 10 possono essere equipaggiati con versioni differenti del sistema operativo Microsoft, più precisamente possono essere forniti con Windows 10 HomeWindows 10 ProWindows 10 S.
      Le differenze tra Windows 10 Home e Windows 10 Pro non sono tantissime:
      nel Pro ci sono alcune funzionalità avanzate come la cifratura del disco tramite tecnologia Bitlocker e il desktop remoto che non sono disponibili in Windows 10 Home, ma nell’uso quotidiano del sistema le differenze sono davvero minime (maggiori info qui).
      Windows 10 S, invece, è assai più limitato in quanto consente di usare solo le applicazioni scaricate dal Windows Store.
      Per usare i classici software in formato exe scaricati da Internet devi usare Windows 10 Home o Windows 10 Pro.
      Un capitolo a parte lo meritano poi i tablet dual-boot, i quali consentono di eseguire Windows 10 e Android contemporaneamente scegliendo di volta in volta quale sistema far partire.

    Tablet o 2-in-1

    IMMAGINE QUI 3

    Adesso veniamo alla differenza tra tablet e dispositivi 2-in-1, detti anche dispositivi convertibili.
    Un tablet Windows 10 è un dispositivo che all’apparenza sembra un semplice display portatile visto che è composto solamente da un display e una scocca posteriore.
    Dove sta il trucco, o per meglio dire la magia come diceva Steve Jobs nel 2010 sul suo primo iPad originale?
    Niente trucco e niente magia ovviamente, visto che fra la scocca e il display, grazie alla miniaturizzazione, c’è un computer per intero.
    Fra i componenti hardware integrati troviamo una piccola scheda madre con tutto l’occorrente necessario per il funzionamento di un PC:
    una CPU con integrata anche la parte della GPU, un controller audio e un grosso pacco batterie che ha il compito di garantire il corretto funzionamento del dispositivo anche se si è distanti da una presa di corrente.
    Come ti ho spiegato poco fa la scelta di un tablet dipende principalmente da queste diverse caratteristiche.

    La caratteristica principale di un tablet Windows 10 è la sua versatilità.
    Puoi farci tutto quello che faresti con un personal computer tradizionale, solo che puoi farlo lontano dalle prese di corrente (come con un computer portatile) e in totale libertà.
    Puoi portarlo sul divano, consultarlo mentre guardi la TV, oppure in cucina per leggere la ricetta del pasto che stai preparando.
    Un tablet è solitamente piccolo, leggero e maneggevole, ma grazie a Windows 10 puoi lanciare tutte le applicazioni, anche quelle più vecchie e complesse, che usi solitamente sul tuo computer.
    Con Windows 10 puoi anche installare app semplici attraverso Windows Store, in modo da avere il meglio dei vecchi sistemi Windows, con le sue app a finestra, e al tempo stesso il meglio che offre l’informatica moderna con le app cosiddette “universali”, cioè pensate per PC, smartphone e tablet insieme.

    IMMAGINE QUI 4

    Come ti dicevo prima utilizzare un sistema con Windows 10 senza tastiera fisica non è il massimo, e la tastiera virtuale presente su schermo non offre la stessa velocità che può dare una tastiera fisica.
    È per questo che da subito i tablet Windows 10 sono stati sostituiti con soluzioni cosiddette ibride, che vengono chiamate gergalmente 2-in-1.
    Perché 2-in-1?
    Il motivo è presto spiegato:
    si tratta di computer che possono essere utilizzati in due modalità.
    La prima è la modalità tablet tradizionale, ovvero con il solo modulo che contiene l’hardware e il display, mentre la seconda è la modalità computer portatile.
    Collegando una tastiera dedicata al modulo display è possibile utilizzare il tablet come se fosse un portatile tradizionale.

    Questo consente di avere il meglio dei due mondi:
    da una parte la comodità del tablet e la sua grande leggerezza, dall’altra la versatilità del computer portatile che ti permette di terminare il tuo lavoro in un tempo notevolmente ridotto.
    Nel tempo si sono diffuse anche molte altre soluzioni, come 3-in-1, 5-in-1, ma non complichiamoci la vita! Il concetto è sempre lo stesso, solo che un 3-in-1 ad esempio offre la possibilità di posizionare display e tastiera in più posizioni differenti che offrono un’esperienza d’uso specifica e diversa fra di loro.




    Quale tablet Windows 10 comprare

    La scelta di un tablet Windows 10 è molto personale, visto che il tablet è, come lo smartphone, un dispositivo quasi intimo.
    Ti consiglio tuttavia di scegliere una soluzione con tastiera dedicata visto che molto presto ne potresti desiderare una per aumentare la tua produttività.
    Prima di tutto stabilisci un budget oltre il quale non vuoi andare, e scegli il modello che risponde meglio alle tue esigenze.
    Come ti dicevo prima esistono tablet da poche centinaia di euro e tablet, come il famoso Surface Pro, che possono superare facilmente i 1000 euro.

    Migliore tablet Windows 10 economico (meno di 250€)

    Chuwi Hi8 Air

    IMMAGINE QUI 5

    Iniziamo con il prodotto più economico che ti consiglio, il Chuwi Hi8 Air:
    si tratta di un tablet senza troppi fronzoli con doppio sistema operativo, Android 5.1 e Windows 10.
    Implementa il processore Intel Atom x5-Z8350 con 2 GB di RAM e 32 GB di spazio di archiviazione, mentre il display da 8″ supporta la risoluzione Full HD, pari a 1920×1200 pixel.
    Non è di certo il miglior tablet in circolazione, ma per quello che costa vale la pena dare un’occhiata!

    Teclast X80 Pro

    IMMAGINE QUI 6

    Il tablet Teclast X80 Pro proviene dalla Cina e dispone sia di Windows 10 Home che di Android 5.1.
    Il processore integrato è un Intel Atom Z8300 da 1,44 GHz.
    Dispone di due fotocamere da 2 megapixel e di uno schermo da 8 pollici a risoluzione 1920 x 1200 pixel, e anche in questo modello puoi installare schede micro-SD per espandere lo spazio di archiviazione.
    È compatibile con reti Wi-Fi e Bluetooth e offre sia una porta USB standard che una porta USB Type-C.
    La batteria è da 3800 mAh.
    Le sue misure sono pari a 208.6 x 122.4 x 8.9 mm per 328 grammi di peso.

    IMMAGINE QUI 7

    Teclast X80 Pro 8 pollici Windows 10 + Android 5.1 Intel Atom X5 Z8300…

    Vedi offerta su Amazon

    Lenovo MIIX 320

    IMMAGINE QUI 8




    Lenovo MIIX 320 è uno dei tablet più economici che puoi trovare su Amazon, ed utilizza la piattaforma Intel Atom x5 abbinata ad un display IPS con risoluzione HD.
    Il processore viene supportato da 2 GB di RAM e 32 GB di storage su memoria eMMC, e il sistema operativo è Windows 10 Home.
    Questo computer può essere utilizzato sia come tablet, sia come notebook utilizzando il modulo tastiera offerto in dotazione che aggiunge anche due porte USB.
    L’autonomia in uso è di circa 10 ore.

    Chuwi Hi10 Air

    IMMAGINE QUI 9

    Un altro tablet economico e molto convincente fra quelli con Windows 10 è il Chuwi Hi10 Air, che viene venduto sia senza dock tastiera, sia con (e costa solo poco di più).
    Questo modello fa uso di un pannello da 10,1″ a risoluzione Full HD e rapporto prospettico di 16:10, e utilizza un processore Intel Atom x5-Z8350 con 4 GB di RAM e 64 GB di spazio di archiviazione su tecnologia eMMC.
    Fra le connessioni che mette a disposizione abbiamo Wi-Fi, Bluetooth, micro-USB e USB Type-C.
    Lo spessore nel punto massimo è di soli 8,5 mm se si esclude il modulo con la tastiera che ti propongo qui di seguito.

    IMMAGINE QUI 10

    CHUWI Hi10 Air Tablet PC 10.1 pollici Windows 10 OS (Intel Cherry Trai…

    Vedi offerta su Amazon

    IMMAGINE QUI 11

    CHUWI Hi10 Air (Tablet 2 in 1) Tablet PC 10.1 Pollici Windows 10 OS (I…

    Vedi offerta su Amazon

    Alldocube iwork 10 Pro

    IMMAGINE QUI 12

    Questo 2-in-1 integra un display da 10,1″ con supporto alla risoluzione 1920×1200 pixel.
    Dispone di doppio sistema operativo, Windows 10 + Android 5.1, e si basa anch’esso su piattaforma Intel Atom x5-Z8350 con 4 GB di RAM e 64 GB di spazio di archiviazione.
    Alldocube iwork 10 Pro ha inoltre due fotocamere, entrambe da 2 MP, e implementa diverse soluzioni di connettività:
    oltre alla presenza di porte USB C e Micro-HDMI abbiamo anche Wi-Fi di tipo n e Bluetooth 4.1.
    La batteria integrata è di 6.500 mAh e consente di riprodurre video per un massimo di 6 ore continuative.

    IMMAGINE QUI 13

    ALLDOCUBE iwork10 Pro 2-in-1 Tablet PC con tastiera, schermo IPS 1920x…

    Vedi offerta su Amazon

    Teclast Tbook 10s

    IMMAGINE QUI 14




    Mantenendoci sui prodotti estremamente economici abbiamo il Teclast Tbook 10s, che viene venduto senza modulo tastiera (costa circa 30 euro).
    Si tratta di un 2-in-1 che adotta un buon display da 10,1” a risoluzione Full HD, con matrice touch e tecnologia IPS.
    Può essere utilizzato sia con Windows 10, sia con Android, ed entrambi i sistemi operativi sono offerti già preinstallati.
    La piattaforma hardware conta un processore Intel Atom x5-Z8350 con 4 GB di RAM e 64 GB di storage, e c’è il supporto a Wi-Fi, Bluetooth e porta HDMI.

    IMMAGINE QUI 15

    Teclast Tbook 10s 10.1 “Tablet PC 2 in 1 Intel Cherry Trail Z8350 Quad…

    Vedi offerta su Amazon

    Alcatel Plus 10

    IMMAGINE QUI 16

    Un altro prodotto molto interessante in questa fascia di prezzo è l’Alcatel Plus 10, tablet con tastiera e display da 10″ HD (1280×800 pixel) con tecnologia IPS touchscreen.
    Questo modello viene venduto con Windows 10 Home e può essere utilizzato in modalità dock, comoda ad esempio per guardare filmati senza avere alcuna distrazione nella parte frontale del dispositivo.
    Il tablet di Alcatel usa un processore Intel Cherry Trail quad-core da 1,92 GHz, 2 GB di RAM, 32 GB di storage, e si può collegare sia al WiFi, sia al 4G con modalità Hotspot.

    Chuwi Hi12

    IMMAGINE QUI 17

    Chuwi Hi12 è un tablet cinese molto interessante perché integra un display da ben 12 pollici con una risoluzione elevatissima, anche superiore allo standard Full HD (2160×1440 pixel).
    Il tablet Windows 10 utilizza un processore Intel Atom Z8300 e ha una batteria da ben 11000 mAh.
    Supporta connessioni Wi-Fi e Bluetooth 4.0, ed ha 4GB di RAM e 64 GB di storage integrato.
    Lungo la scocca troviamo anche diverse opzioni di connettività e porte USB (anche 3.0).
    Misura 29.670 x 20.280 x 0.890 cm per 852 grammi di peso.




    Cube iWork 10 Pro

    IMMAGINE QUI 18

    Mantenendoci sotto i 250 euro abbiamo anche il buon Cube iWork 10 Pro, modello cinese con diagonale da 10,1” e risoluzione 1920×1200 pixel, quindi derivata dalla Full HD ma con lato corto un po’ più lungo dello standard.
    Questo modello integra sia Windows 10, sia Android, e dispone di un processore Intel Atom x5 supportato da 4 GB di RAM e 64 GB di spazio di archiviazione.
    Lungo la scocca abbiamo anche due fotocamere da 2 MP e la possibilità di espandere lo storage interno con una microSD (da acquistare separatamente).

    Migliore tablet Windows 10 di fascia media (meno di 600€)

    Acer Switch One 10

    IMMAGINE QUI 19

    Un altro 2-in-1 che ti consiglio in questa lista è l’Acer Switch One 10, che adotta un display da 10,1″ a risoluzione 1280×800 pixel).
    Viene fornito con un modulo tastiera aggiuntivo che può essere collegato o staccato dal modulo principale, che integra un processore Intel Atom x5-Z8350 da 1,44 Ghz, 2 GB di RAM e una memoria eMMC da 64 GB.
    Fra le porte integrate abbiamo una micro-HDMI, una micro-USB 2.0, una USB 2.0 e uno slot per microSD.
    Windows 10 è preinstallato, e c’è il supporto a Wi-Fi e Bluetooth.




    IMMAGINE QUI 20

    Acer One 10 S1003-19ZA Notebook 2 in 1 con Processore Intel Atom Quad …

    Vedi offerta su Amazon

    Alldocube KNote

    IMMAGINE QUI 21

    Un modello di fascia media dall’ottimo rapporto qualità-prezzo è l’Alldocube Knote, tablet che viene proposto con una cover tastiera dedicata.
    Sotto la scocca abbiamo una CPU Intel Apollo Lake N3450 quad-core, che viene abbinata a 4 GB di RAM e 64 GB di spazio di archiviazione attraverso memoria flash eMMC.
    Il display è un buon Full HD da 11,6” con matrice touch, e abbiamo anche due fotocamere da 5 e 2 MP per le videochiamate.
    L’autonomia dichiarata in riproduzione video è, invece, di circa 4 ore.

    ASUS Transformer Book T101HA

    IMMAGINE QUI 22

    ASUS Transformer Book T101HA è uno dei migliori tablet Windows 10 fra i modelli più economici.
    Adotta un pannello da 10,1” a risoluzione HD (1280 x 800 pixel) e ha una base con tastiera rimovibile.
    Nel modulo con il display implementa un processore Intel Atom x5-Z8350, 4 GB di RAM, 64 GB di spazio d’archiviazione e una batteria che garantisce un massimo di 7 ore di autonomia.
    La fotocamera frontale è da 2 MP, mentre fra le connessioni supportate abbiamo Wi-Fi di tipo ac e Bluetooth.
    Pesa circa 1 chilogrammo e Windows 10 è fornito al primo avvio.




    IMMAGINE QUI 23

    Asus Transformer T101HA-GR036T Notebook Convertibile, Display da 10.1″…

    Vedi offerta su Amazon

    Jumper EZpad 6 Pro

    IMMAGINE QUI 24

    Fra i modelli di fascia intermedia ti consiglio anche il Jumper EZpad 6 Pro, tablet cinese con Windows 10 disponibile al primo avvio.
    Viene proposto con un modulo tastiera accessorio, che deve essere acquistato separatamente, mentre per quanto riguarda le specifiche tecniche abbiamo un display da 11,6” a risoluzione Full HD (ovviamente touch), processore Intel Apollo Lake quad-core, 6 GB di RAM e 64 GB di spazio di archiviazione espandibile attraverso lo slot microSD integrato.

    IMMAGINE QUI 25

    Jumper EZpad 6 Pro Tablet PC Windows 10 CPU Apollo Lake RAM 6GB DDR3L …

    Vedi offerta su Amazon

    Teclast Tbook 16 Power

    IMMAGINE QUI 26

    Teclast Tbook 16 Power è un 2-in-1 dual-boot equipaggiato con Windows 10 e Android 6.0.
    Il suo prezzo, a seconda se lo si acquista dagli store cinesi o da quelli occidentali, oscilla tra 260 e oltre 500 euro.
    Personalmente te lo consiglio fino a 300-350 euro, anche perché le sue specifiche tecniche non sono davvero niente male.
    Ha uno schermo IPS da 11.6″ e 1920 x 1080 pixel, un processore Intel Atom x7-Z8750 Quad-core da 1.6GHz basato su architettura Cherry Trail, 8GB di RAM, 64GB di eMMC (espandibile fino a 128GB con le microSD) e una batteria da 8.500 mAh con un’autonomia massima di 7 ore.
    Il suo comparto fotografico è affidato a una coppia di fotocamere da 5MP e 2MP, mentre il suo set di porte comprende 1 porta USB-C, 1 porta USB 3.0 e 1 porta microHDMI.
    Misura 30.30 x 17.95 x 1.00 cm per 898 grammi di peso.




    IMMAGINE QUI 27

    Teclast Tbook 16 64GB Black tablet – tablets (29.5 cm (11.6″), 1920 x …

    Vedi offerta su Amazon

    Microsoft Surface Go

    IMMAGINE QUI 28

    Se vuoi un’esperienza d’uso di tipo premium e non vuoi spendere un capitale, allora non posso che suggerirti il Microsoft Surface Go.
    In questa fascia di prezzo è fra le migliori soluzioni che puoi acquistare:
    è il fratellino minore di Surface Pro e dispone di un valido display da 10” a risoluzione 1800×1200 pixel con aspect-ratio di 3:2 e tecnologia produttiva proprietaria PixelSense.
    La tastiera, a mio avviso indispensabile, è da acquistare a parte, mentre Windows 10 è fornito naturalmente in dotazione dalla stessa Microsoft.
    Questo modello dispone di autenticazione via riconoscimento del volto grazie alla fotocamera frontale da 5 MP.

    IMMAGINE QUI 29

    Microsoft Surface Go Tablet 1824, Processore Pentium Gold 2,3 GHz, 4 G…

    Vedi offerta su Amazon

    IMMAGINE QUI 30

    Microsoft Surface Go Tablet, Processore Pentium, 8 GB di RAM, SSD da 1…

    Vedi offerta su Amazon

    Acer Switch 3

    IMMAGINE QUI 31

    Fra i modelli dei produttori più famosi ti consiglio anche l’Acer Switch 3, che fa uso di un display da 12” a risoluzione Full HD e processore Intel Pentium N4200 con architettura quad-core.
    Per quanto concerne l’aspetto delle memorie abbiamo 4 GB di RAM per il multitasking e 64 GB di eMMC per lo spazio di archiviazione.
    Questo modello supporta la possibilità di scrivere attraverso un pennino capacitivo di tipo attivo, e c’è una porta USB Type-C per la connessione di periferiche compatibili con lo standard.
    Fra le peculiarità di questo modello anche il supporto delle reti Wi-Fi più veloci su standard ac.




    Lenovo Yoga Book

    IMMAGINE QUI 32

    Lenovo Yoga Book è un prodotto pressoché unico nel suo genere.
    Si tratta di un 2-in-1 che da una parte propone un classico display da 10.1″ con 1920 x 1080 pixel di risoluzione e dall’altra non una base con tastiera, bensì un digitalizzatore Wacom che può essere usato a mo’ di tastiera virtuale o come una tavoletta grafica per disegnare e prendere appunti.
    È possibile perfino poggiare un blocco note di carta sul digitalizzatore e scrivere o disegnare a mano:
    il tablet acquisisce tutto in maniera automatica.
    Naturalmente la penna che permette di scrivere e disegnare sul digitalizzatore è inclusa nel prezzo. Il resto delle specifiche tecniche comprende:
    un processore Intel Atom x5-Z8550 Quad-core da 2.4GHz, una scheda grafica Intel HD Graphics 400, 4GB di RAM, 64 GB di memoria interna eMMC espandibile tramite microSD e una coppia di fotocamere da 8 e 2MP.
    Sono inoltre presenti 1 porta microUSB e 1 porta micro-HDMI.
    Le misure del device sono pari a 256.6 x 9.6 x 170.8 per 690 grammi di peso.
    Il sistema operativo può essere Windows 10 o Android (non in dual boot, bisogna scegliere l’uno o l’altro).

    Migliore tablet Windows 10 di fascia alta (più di 600€)

    Samsung Galaxy Tab Pro S

    IMMAGINE QUI 33

    Se non accetti compromessi e vuoi un computer molto performante e con un display bellissimo, Samsung Galaxy Tab Pro S può fare al caso tuo.
    Lo schermo è un SuperAMOLED Full HD+ con una risoluzione da 2160×1440 pixel, mentre come CPU troviamo un Intel Core m3-6Y30 Dual-core da 2.2 GHz con 4GB di RAM e 128 o 256 GB di storage integrato.
    Supporta le reti AC più veloci e la tastiera con touchpad è offerta in dotazione (tra l’altro non ha bisogno di alimentazione).
    Non mancano due fotocamere da 5 megapixel e il supporto al Bluetooth 4.1 LE.
    La batteria assicura fino a 10 ore di autonomia.

    IMMAGINE QUI 34

    Samsung Galaxy TabPro S Tablet da 12″ FHD SuperAMOLED, Processore Inte…

    Vedi offerta su Amazon

    Samsung Galaxy Book 10,6″

    IMMAGINE QUI 35




    Il 2-in-1 Samsung Galaxy Book viene offerto come proposta di base con display da 10,6″.
    Si caratterizza per l’ottimo SuperAMOLED progettato in casa, e caratterizzato dalla risoluzione nativa di 1920×1280 pixel.
    Il modello che ti suggerisco di seguito usa connessione Wi-Fi di tipo ac dual-band, una fotocamera anteriore da 5 MP, 4 GB di RAM e una memoria da 64 GB espandibile via microSD.
    La batteria è da 4.000 mAh, mentre sotto la scocca troviamo un processore Intel Core m3 dual-core.
    In dotazione Samsung offre anche la S-Pen e la cover tastiera.
    Si tratta di un modello non proprio recentissimo, ma ancora oggi si fa valere soprattutto grazie al display integrato.

    Acer Switch Alpha 12

    IMMAGINE QUI 36

    Acer Switch Alpha 12 è un tablet Windows 10 premium con display da 12 pollici con tecnologia LCD IPS Multi-touch.
    La risoluzione esatta supportata è di 2160×1440 pixel, mentre sono disponibili diverse configurazioni con hardware e processori diversi.
    In questo caso ti consiglio la variante con Intel Core i3-6006u, molto più potente dei processori Intel Atom dei modelli meno costosi.
    La CPU è supportata da una memoria RAM da 4GB e un SSD da 128GB per l’archiviazione dei dati, e lungo la scocca c’è anche una porta USB di tipo C.

    Acer Switch 5

    IMMAGINE QUI 37

    L’Acer Switch 5 adotta un ottimo display IPS funzionante anche mediante le dita dalla diagonale di 12” e con supporto alla risoluzione 2160×1440 pixel.
    Si tratta di un computer molto performante grazie all’utilizzo di processori Intel Core a basso consumo energetico:
    qui ti consiglio le versioni con processori Intel Core i5-7200U e i5-7500U, di settima generazione,c on 8 GB di RAM e 256 o 512 GB di storage integrato.
    Questo modello viene venduto con una Active Pen in dotazione, una batteria da 10 ore di autonomia e Windows 10 in versione Pro.




    IMMAGINE QUI 38

    Acer Switch 5 SW512-52P-5151 Notebook 2 in 1 con Processore Intel Core…

    Vedi offerta su Amazon

    Samsung Galaxy Book 12″

    IMMAGINE QUI 39

    Samsung Galaxy Book è un ottimo 2-in-1 di Samsung, proposto nelle varianti da 10,6 e 12″.
    Qui ti suggerisco la variante da 12”, caratterizzata da un bellissimo display SuperAMOLED dalla risoluzione di 2160 x 1440 pixel.
    L’autonomia dichiarata dal produttore è di circa 11 ore nella versione con processore Intel Core i5 dual-core, mentre sul fronte memorie troviamo modelli da 4 e 8 GB di RAM e da 128 o 256 GB di storage.
    Questo computer dispone di due porte USB Type-C, di un sensore d’impronte e di uno slot per schede microSD.
    Il peso di 750 grammi lo rende un ottimo compagno in mobilità, e c’è anche una versione con modem 4G integrato.

    IMMAGINE QUI 40

    Samsung Galaxy Book Tablet, 12.0, 128 GB Espandibili, WIFI, Nero [Vers…

    Vedi offerta su Amazon

    Lenovo Miix 630

    IMMAGINE QUI 41

    Un modello molto interessante di tablet con Windows 10 S integrato è il Lenovo Miix 630, che fa uso non di un processore Intel, ma di un processore Qualcomm Snapdragon 835, lo stesso che trovavamo nella scorsa generazione degli smartphone Android.
    Questa soluzione consente di avere un computer più sottile e leggero rinunciando solo a una piccolissima parte delle prestazioni nell’uso di tutto i giorni.
    Questo tablet con cover tastiera dedicata dispone di un display da 12,3” a risoluzione Full HD, 8 GB di RAM e di uno storage da 128 GB.
    La sua peculiarità è però l’autonomia operativa:
    grazie al processore Snapdragon, infatti, può raggiungere le 20 ore.
    Integra anche un modem 4G, per rimanere senza connessi alla connessione ad internet.
    La penna digitale per prendere gli appunti a mano libera è offerta in dotazione.

    IMMAGINE QUI 42

    Lenovo Miix 630 Notebook Convertibile, Display 12,3″ HD, Processore Qu…

    Vedi offerta su Amazon

    Microsoft Surface Pro

    IMMAGINE QUI 43




    Microsoft Surface Pro è il sistema Microsoft ultra-portatile della scorsa generazione ed è equipaggiato con uno display PixelSense da 12,3″ avente una risoluzione di 2736 x 1824 pixel.
    Veniva equipaggiato con diverse configurazioni:
    processori Intel Core m3, i5 o i7 di settima generazione, RAM da 4 a 16GB, storage da 128GB, 256GB, 512GB o 1TB.
    Completano la scheda tecnica del device una batteria da 13.5 ore in riproduzione video, una fotocamera frontale da 5MP con riconoscimento dei volti e un set di porte composto da:
    1 USB 3.0 full-size, 1 slot per microSD e 1 Mini DisplayPort.
    La Surface Pen per scrivere e disegnare sul tablet in maniera estremamente precisa è inclusa nel prezzo, la cover con tastiera purtroppo no.

    Microsoft Surface Pro 6

    IMMAGINE QUI 44

    Microsoft Surface Pro 6 è il re di tutti i tablet Windows 10, quello che di più si avvicina al concetto di tablet che può sostituire realmente un computer portatile.
    Fa uso di un display PixelSense da 12,3″ con aspect-ratio di 3:2 e una risoluzione di 2736 x 1824 pixel.
    Sin dal lancio commerciale è disponibile con diverse configurazioni:
    il processore può essere Intel Core i5-8250U o Intel Core i7-8650U, e può essere abbinato con 8 o 16 GB di RAM o da 128 GB fino a 1 TB di spazio di archiviazione su SSD ultra-performanti.
    Questo nuovo modello viene proposto anche nel colore Nero e propone un’autonomia operativa decisamente affidabile anche per coprire l’intera giornata senza alcuna ricarica.
    Fra gli accessori opzionali abbiamo sia la Cover con tasti Signature, altamente consigliata, e la penna capacitiva di tipo attivo.
    Surface Pro 6 è uno dei migliori tablet con Windows in assoluto ed è capace di sostituire un portatile senza troppe restrizioni.
    Se vuoi spendere un po’ di meno ti consiglio l’altrettanto buono Microsoft Surface Pro di cui ti ho parlato poco sopra.

    Microsoft Surface Pro 6 Tablet, Processore Core i5, 8 GB di RAM, SSD d…

    Vedi offerta su Amazon

    Microsoft Surface Pro 6 Tablet, Processore Core i7, 8 GB di RAM, SSD d…

    Vedi offerta su Amazon

    IMMAGINE QUI 45

    Microsoft Surface Pro 6 Tablet, Processore Core i7, 8 GB di RAM, SSD d…

    Vedi offerta su Amazon

    miglior browser per windows




    miglior browser per windows

    Il browser Web che stai utilizzando in questo momento per navigare su Internet ti ha proprio stufato.
    Sei sicuro che in giro si possa trovare di meglio e sei quindi alla ricerca di un browser che riesca a dare il meglio di sé per utilizzarlo sul tuo PC Windows 10.
    Beh se le cose stanno effettivamente così, sarai felice di sapere che non hai affatto motivo di preoccuparti.
    Come potrai evincere dalla lettura di questa mia guida, esistono diversi tipi di browser per PC Windows 10, hai soltanto l’imbarazzo della scelta.

    Proprio con lo scopo di venire incontro alle tue esigenze, in questo tutorial voglio dedicarmi completamente ai programmi per la navigazione in Internet, parlandoti nel dettaglio di quelli che considero i migliori browser per Windows 10 attualmente disponibili sulla piazza.

    La guida che ho scritto è pensata per aiutarti nella scelta del browser da utilizzare; di conseguenza ti consiglio di metterti seduto comodo e di prenderti qualche minuto di tempo libero per leggere con attenzione le righe che seguiranno.
    Vedrai che, anche se non ti ritieni esperto di tecnologia e del Web riuscirai sicuramente a capire quale browser è più adatto a te e a quelle che sono le sue esigenze.
    Sei pronto per iniziare?
    Ti auguro come al solito una buona lettura.

    Google Chrome

    IMMAGINE QUI 1




    Dovendo realizzare una guida in cui parlare nel dettaglio di quelli che sono i migliori browser per Windows 10 è impossibile non pensare a Google Chrome come a una tra le prime scelte.
    Il motivo è da attribuirsi alla fama di questo browser gratuito e alla sua compatibilità e integrazione con i principali servizi Google.

    Google Chrome è un browser sviluppato da Google (l’azienda proprietaria dell’omonimo motore di ricerca) ed è sicuramente uno tra i browser migliori in assoluto anche per via delle sue funzionalità complete.

    Se stai cercando un browser che navighi su Internet veloce come un fulmine, allora Google Chrome è la scelta giusta.
    Oltre alla comprovata velocità di navigazione e di caricamento delle pagine Web, Google Chrome è un browser molto utilizzato per via della possibilità di installare uno spropositato numero di estensioni; in questo modo sarà possibile estendere le sue già numerose funzionalità.
    Google Chrome è a conti fatti un browser pensato per essere personalizzato.

    Tra le altre caratteristiche degne di menzione per Google Chrome vi è la sua funzionalità di aggiornamenti automatici che permette di ottenere sempre le ultime migliorie per il programma di navigazione.
    Google Chrome permette inoltre l’accesso al browser tramite account Google in modo tale da poter trovare sempre sincronizzati tutti i dati di navigazione come preferiti e cronologia dei siti visitati.




    Da sottolineare inoltre l’integrazione nativa con il plugin Adobe Flash Player, il supporto a Google Chromecast e la sua disponibilità praticamente ovunque:
    oltre ad essere disponibile su PC Windows 10, Google Chrome è presente anche su Mac e dispositivi mobili con sistema operativo Android e iOS, riuscendo sempre a dare il meglio di sé.

    Sottolineo però il fatto che sia sbagliato pensare che Google Chrome sia un browser privo di difetti.
    La sua pecca è sicuramente l’eccessivo consumo di memoria RAM oltre che di batteria; questo potrebbe essere un problema nel caso decidessi di utilizzare Google Chrome su un PC Windows 10 dotato di componenti hardware low cost.

    Bisogna inoltre tenere presente le pecche a livello di privacy di Google Chrome; i dati di navigazione degli utenti sono tracciati dalla multinazionale di Mountain View.

    Mozilla Firefox

    IMMAGINE QUI 2




    Tra i migliori browser presenti sul mercato bisogna assolutamente citare Mozilla Firefox, browser storico da sempre considerato acerrimo nemico e concorrente di Google Chrome.
    Mozilla Firefox è un ottimo browser, specialmente se consideriamo le sue caratteristiche open source e multi piattaforma.

    Venduto al mondo molto prima di Google Chrome, Mozilla Firefox è sempre stato un browser caratterizzato dalla presenza di estensioni pensate per estenderne le funzionalità.
    Dovendo però parlare più nel dettaglio di questo browser, bisogna anche elogiarne la sua volontà costante di rispettare della privacy degli utenti.
    Firefox è un browser che si è sempre distinto per la sua volontà di tutelare gli utenti e che non raccoglie quindi i dati sulla navigazione, a differenza di Google Chrome.

    Come la stragrande maggioranza dei browser presenti nel mercato, anche Mozilla Firefox si è reso disponibile all’utilizzo su diverse altre piattaforme desktop e mobile con un sistema di aggiornamenti automatici.
    Questo può essere sicuramente considerato un pregio, dal momento che, effettuando la creazione di un account gratuito, è possibile accedere al browser ed effettuare la sincronizzazione di preferiti, segnalibri e cronologia.

    Ciò che differenzia maggiormente Mozilla Firefox è la sua caratteristica open source:
    questa sua funzionalità fa in modo che vi siano impostazioni tecniche più flessibili; è possibile agire per personalizzare il browser da cima a fondo, ma bisogna sapere dove mettere le mani.




    Volendo sottolineare anche i difetti di questo browser Web, e non soltanto i pregi, bisogna senz’altro dire che Mozilla Firefox pecca nella velocità di caricamento dei siti Internet e delle relative pagine Web, per lo meno rispetto a Google Chrome che si è sempre distinto per la sua velocità.

    Paragonando Mozilla Firefox rispetto ad altri browser, invece, bisogna attribuire a Firefox il merito di essere un browser leggero; il suo utilizzo non porta ad un dispendioso consumo di prestazioni hardware e batteria.

    Microsoft Edge/Internet Explorer

    IMMAGINE QUI 3

    Passiamo ora ai browser di casa Microsoft:
    Edge e Internet Explorer cito per prima cosa Microsoft Edge in quanto nuovo nato nell’azienda di Redmond.
    Presentato come browser ottimizzato per computer con sistema operativo Windows 10, Microsoft Edge è senz’altro un ottimo browser.




    Non c’è paragone con Internet Explorer; lo storico browser ormai considerato obsoleto andrà presto in pensione (anche se al momento in cui scrivo su Windows 10 è ancora presente e funzionante Internet Explorer 11).

    Come dicevo, ci sono differenze sostanziali in questo browser per Windows 10:
    Microsoft Edge è un browser leggero e abbastanza rapido nella navigazione.
    Quello che ritengo rappresenti il suo punto di forza è la sua ottimizzazione anche su PC con hardware di fascia bassa e con sistema operativo Windows 10.
    È quindi in definitiva anche un ottimo browser su dispositivi mobili dotati del sistema operativo Widows 10 come per esempio i convertibili 2 in 1.

    Al momento non è forse così diffuso su altre piattaforme anche se la strategia di promozione di Microsoft ha fatto sì che il browser sia approdato anche su dispositivi mobili Android e iOS (si tratta però ancora di una versione in beta e c’è bisogno ancora di tempo affinché il browser funzioni alla perfezione su mobile).

    Al momento attuale, Microsoft Edge può essere considerato un ottimo browser, ma a mio avviso, ha bisogno ancora di tempo per competere a pieno con i rivali Google Chrome e Mozilla Firefox.




    Per quanto sia dotato di funzionalità interessanti (come la possibilità di inserire appunti nelle pagine Internet, l’integrazione con Cortana e la possibilità di salvare gli articoli da leggere in un secondo momento in una speciale sezione), Microsoft Edge è un browser ancora povero di estensioni.

    Per quanto riguarda Internet Explorer  11, mi sento di citarlo soltanto in quanto ritengo che sia giusto scartarlo o utilizzarlo se proprio non si hanno altre possibilità:
    se si desidera utilizzare un browser sviluppato da Microsoft la scelta prioritaria ricade appunto su Microsoft Edge.

    Opera

    IMMAGINE QUI 4

    Passando ad altri browser meno conosciuti ma altrettanto validi bisogna assolutamente includere Opera.
    Si tratta di un browser leggero, altrettanto degno di nota e ricco di potenzialità.
    Purtroppo bisogna dire che non è molto conosciuto e che gli aggiornamenti per l’introduzione di nuove funzionalità procedono molto a rilento.




    Inoltre il browser non è ancora compatibile ovunque:
    vi sono alcuni siti Internet che non lo supportano ed è possibile riscontrare alcuni bug nel corso del suo utilizzo quotidiano.

    Sicuramente arrivati a questo punto ti starai chiedendo perché te lo consiglio, viste le problematiche elencate.
    Il motivo è da attribuirsi alle potenzialità di questo browser che, in seguito ai suoi lenti ma efficienti aggiornamenti, ha visto man mano l’introduzione di funzionalità secondarie molto interessanti.

    Tra questi vi è la possibilità di attivare un’opzione per il risparmio ulteriore della batteria, lo strumento VPN nella modalità riservata, la modalità turbo che velocizza il caricamento delle pagine Web e lo strumento per realizzare screenshot direttamente integrato nel browser.

    Ti segnalo inoltre la possibilità di installare una serie di estensioni usufruendo dello store digitale Add-On di Opera.
    Il browser Opera si basa sulla stessa infrastruttura di Google Chrome, quindi le estensioni sono praticamente identiche.




    Opera è disponibile anche su dispositivi mobili Android e iOS con anche la versione Opera Mini, più leggera e ottimizzata in particolar modo per dispositivi mobili low cost.

    Vivaldi Browser

    IMMAGINE QUI 5

    Vivaldi è un browser minimale, leggerissimo e completamente modificabile e personalizzabile, senza dover mettere mano al codice di sviluppo.
    Se in possesso di un computer con sistema operativo Windows 10 su cui qualsiasi altro browser elencato in questa guida va a fatica?
    Allora prova Vivaldi e vedrai che non avrai alcun tipo di problema a navigare su Internet.

    Come ti ho anticipato, Vivaldi è un browser che punta tutto sull’esperienza utente, regalando una navigazione fluida, minimale con l’utilizzo di un programma di navigazione semplice e davvero intuitivo.




    Bisogna inoltre tenere presente che si tratta di un browser open source basato sul codice Chromium (dal quale è stato creato Google Chrome).
    Malgrado la sua impopolarità, il suo sviluppo basato su Chrome assicura a Vivaldi la piena compatibilità sul Web e la presenza delle stesse estensioni del browser di Google.

    Di contro bisogna però dire che la velocità di Vivaldi non è sicuramente il suo punto di forza e che le sue funzionalità sono abbastanza basilari.
    Il browser è disponibile soltanto su Windows 10.

    miglior antivirus windows




    miglior antivirus windows

    Il tuo amico esperto in fatto di computer te lo aveva detto:
    installa un buon antivirus sul tuo PC Windows 10 o prima o poi ti ritroverai a dover fare i conti con qualche insidiosa minaccia informatica.
    Detto, fatto! Vista la situazione ti sei dunque finalmente deciso a procurarti un programma antivirus per il tuo fido computer.
    Non tanto per riparare al danno fatto, perché a quello ci hai già pensato il tuo amico, appunto, quanto perché vorresti evitare che una situazione analoga si verifichi nuovamente.

    Come dici?
    Le cose stanno esattamente in questo modo e ti piacerebbe dunque sapere se per quel che concerne la scelta di un valido software per la protezione del computer posso darti una mano?
    Ma certo che si, sta’ tranquillo! Se mi concedi qualche minuto del tuo prezioso tempo libero posso infatti guidarti nell’identificazione del miglior antivirus Windows 10.

    Partendo dal presupposto che di programmi di questo tipo ne esistono parecchi e che sono tutti più o meno efficienti ed affidabili, quello che intendo fare oggi, con questo mio articolo, è innanzitutto spiegarti come consultare i test di comparazione appositi ed in secondo luogo illustrarti, sulla base delle statistiche ricavate, quali sono i prodotti più “gettonati” della categoria.
    Tutto chiaro?
    Si?
    Grandioso! Direi allora di mettere le chiacchiere da parte e di passare subito all’azione.
    Buona lettura!

    Indice

    • Test di comparazione
    • Migliori antivirus
      • Avast
      • AVG
      • Avira
      • Bitdefender
      • Altri antivirus

    Test di comparazione

    Come anticipato in apertura, per cercare di individuare qual è il miglior antivirus per Windows 10 attualmente presente sulla piazza è praticamente indispensabile affidarsi ai summenzionati test di comparazione che, come facilmente intuibile, altro non fanno che andare a mettere a confronto tra loro i motori degli antivirus di maggiori rilievo analizzandone più aspetti.
    Mi chiedi quali?
    Te lo spiego subito.




    Innanzitutto viene verificata l’efficacia della protezione in tempo reale, vale a dire il numero di minacce che sono capaci di bloccare quando attivi sul PC.
    Vengono poi conteggi i falsi positivi, ovvero le segnalazioni di presunte minacce informatiche che si sono rivelate infondate, dopodiché viene verificato l’impatto che gli antivirus hanno sulle prestazioni del computer.
    Considerando tutte queste “variabili”, il miglior antivirus è dunque quello che riesce a garantire il più elevato grado di protezione senza però gravare molto sulle performance del sistema e senza segnalare un eccessivo numero di falsi positivi.

    Premesso ciò, la domanda, a questo punto, sorge abbastanza spontanea:
    quali sono i test per la comparazione degli antivirus ai quali è possibile fare riferimento?
    La risposta è presto data:
    AV-Comparatives ed AV-Test.

    AV-Comparatives è un’azienda austriaca indipendente che ogni mese pubblica un confronto riguardante il grado di efficacia dei principali antivirus presenti sul mercato che può essere consultato direttamente online, mediante questa pagina, sotto forma di grafico.

    IMMAGINE QUI 1




    Il grafico è organizzato in barre di vari clori.
    Le barre verdi indicano la percentuale di virus e malware bloccati da ogni antivirus esaminato, le barre rosse stanno invece ad indicare le minacce non rilevate dai programmi presi in considerazione dal test e le barre gialle indicano virus e malware bloccati dai prodotti in oggetto previo intervento dell’utente. Portando il cursore sulla parte colorata di ciascuna barra, viene visualizzato un fumetto che indica, rispettivamente, la percentuale di minacce bloccate, rilevate e bloccate dagli utenti.
    Nella parte alta della pagina Web visualizzata ci sono invece il logo dell’azienda produttrice dell’antivirus ed un link al suo sito Internet ufficiale.

    Per impostazione predefinita, gli antivirus sono ordinati in ordine alfabetico ma volendo posso essere organizzati per efficacia selezionando la voce by value dal menu a tendina Sort:
    che sta in alto.
    Per visionare invece la classifica degli antivirus in base alle loro performance occorre seleziona la voce Performance test dal menu a tendina Test:.

    Per visionare le comparazioni effettuate da AV-Test, l’altro sito di riferimento a cui ho accennato e che puoi sfruttare per un ulteriore raffronto, devi visitare questa pagina.
    Se preferisci ordinare i software in base al loro grado di efficacia fai clic sulla voce Protection che sta in alto, mente se preferisci visualizzare una classifica degli antivirus più veloci e che vanno a gravare meno devi fare clic su Performance.
    Vuoi consultare la classifica degli antivirus in base ai falsi positivi?
    Allora clicca su Usability ed è fatta.

    IMMAGINE QUI 2




    Se invece desideri ricevere maggiori dettagli riguardo il funzionamento uno specifico antivirus ed ai risultati raggiunti dallo stesso devi fare clic sul suo nome nell’elenco che sta sulla sinistra.

    Migliori antivirus

    Una volta visionati i report dei summenzionati siti Internet che mettono a confronto le performance degli antivirus, possiamo finalmente andare alla ricerca del miglior antivirus per Windows 10 passando in rassegna quelli che, tenendo cono dei vari fattori già indicati, ritengo sia il caso di prendere in considerazione.
    Li trovi qui di seguito.
    Ce ne sono sia di gratuiti che a pagamento (e nella quasi totalità dei casi è possibile scaricarne una versione di prova a costo zero).
    A te la scelta!

    Avast

    Iniziamo passando in rassegna Avast, uno dei più celebri ed affidabili strumenti di protezione per i sistemi operativi Windows attualmente presenti sulla piazza.
    È in grado di proteggere il sistema in maniera completa e di controllare le prestazioni di Windows rimuovendo software obsoleti e facendo fronte ai più svariati problemi.
    È anche dotato anche di una bella interfaccia utente!

    IMMAGINE QUI 3




    È disponibile in varie versioni:
    una gratuita e tre a pagamento. Unitamente a tutto quanto accennato in precedenza, la versione gratuita è capace di bloccare virus e malware, di ricercare i punti deboli della connessione Wi-Fi e di proteggere le password.
    Un gradino più su va a collocarsi la versione Pro del programma, che è a pagamento, e che, in aggiunta a quanto già detto, permette di evitare i siti contraffatti per acquisti più sicuri e di eseguire in maniera sicura le app sospette.

    La variante Internet Security, a pagamento, è invece l’ideale per coloro che navigano spesso in rete poiché garantisce un elevato grado di protezione anche online, mentre la versione Premier, anch’essa a pagamento, offre in aggiunta alcune interessanti opzioni pensate per garantire una protezione ancora più completa ed un elevato livello di privacy, sia sul PC che in rete.

    AVG

    Un altro antivirus degno di nota che puoi utilizzare per proteggere al meglio il tuo PC con su installato Windows 10 è AVG.
    Stiamo parlando di un nome storico in fatto software per la protezione dalle minacce informatiche che può contare su un ottimo motore di scansione oltre che su tutta una ricca serie di funzionalità.
    Offre una protezione del sistema operativo a 360 gradi ed ha un’interfaccia utente altamente intuitiva.

    IMMAGINE QUI 4




    È disponibile in tre varianti:
    una gratuita e due a pagamento. La versione gratuita è capace di bloccare virus, spyware, ransomware e malware oltre che gli allegati email non sicuri, i download malevoli ed i collegamenti poco raccomandabili.
    È altresì in grado di rilevare i problemi relativi alle prestazioni del computer e riceve tutti gli aggiornamento di sicurezza direttamente in tempo reale.

    Le soluzioni a pagamento, Internet Security e Ultimate, offrono, come facilmente intuibile, un grado di protezione più avanzato.
    Integrano infatti un firewall potenziato, la protezione per le cartelle personali ed un sistema tramite il quale è possibile evitare di incappare in siti contraffatti per pagamenti più sicuri.
    Windows 10 a parte, queste due versioni offrono inoltre la possibilità di sfruttare le apposite app per smartphone e per Mac.

    Avira

    Ti suggerisco di prendere in considerazione anche l’idea di utilizzare Avira per proteggere il tuo PC con su installato Windows 10.
    Si tratta di un altro colosso nel campo degli antivirus in grado di proteggere il computer in maniera semplice ma efficace contro tutte le più diffuse minacce informatiche.
    È molto facile da usare ed il suo motore di scansione risulta essere decisamente affidabile.

    IMMAGINE QUI 5




    È disponibile in più varianti:
    una gratuita ed altre a pagamento.
    La versione gratuita offre un livello di protezione base basata sul cloud, uno scanner sempre attivo ed un sistema di safe browsing.
    Un gradino più su c’è la versione Pro, a pagamento, che integra alcune funzioni aggiuntive, come ad esempio la possibilità di controllare quali dispositivi rimovibili possono connettersi al computer e l’utilizzo di un sistema automatizzato per l’analisi dei malware per aumentare la risposta alle cyber minacce.

    Altri prodotti antivirus della medesima azienda dedicata alla sicurezza informatica che ti suggerisco di provare sono la Internet Security Suite e la Total Security Suite che non solo offrono un ottimo livello di protezione da virus ed altre minacce ma integrano anche un firewall e nel secondo caso anche un sistema di VPN per navigare in rete preservando la privacy, senza restrizioni geografiche.

    Bitdefender

    Altra ottima risorsa candidata al titolo di miglior antivirus per Windows 10 è senza ombra di dubbio Bitdefender.
    È disponibile in più varianti:
    una gratuita, di base, ed altre a pagamento.

    IMMAGINE QUI 6




    La versione gratuita è molto semplice da usare, offre il controllo in tempo reale del sistema, ha un motore di scansione efficace e performante ed è in grado di lavorare senza rallentare il sistema.
    Ha altresì una bella interfaccia utente, essenziale, elegante ed anche sufficientemente intuitiva, tramite cui è possibile svolgere tutte le operazioni.

    Le versioni a pagamento del programma che invece io ti consiglio di prendere in considerazione per il tuo PC Windows 10 sono la Plus e la Internet Security.
    Tutte e due le soluzioni offrono un grado di protezione completa senza intaccare le risorse di sistema, un sistema di protezione da ransomware multilivello, un sistema antipishing ed antifronde e tutta una serie di appositi strumenti capaci di garantire un elevato livello di privacy per l’utente, sia durante l’uso quotidiano del computer che in rete.

    Andando ancor più nello specifico, la versione Plus rappresenta la soluzione ideale per chi utilizza il computer perlopiù offline, mentre l’Internet Security è pensata in maniera specifica per chi naviga spesso in rete.

    Altri antivirus

    Per concludere, voglio segnalarti altre soluzioni antivirus per Windows 10 che a mio modesto avviso sono meritevoli di essere citate in un articolo interamente dedicato all’argomento.
    Le trovi qui di seguito.
    Anche in tal caso ce ne sono sia di gratuite che a pagamento (con la possibilità di effettuare il download della relativa versione di prova).
    Scegli l’antivirus che ritieni possa fare maggiormente al caso tuo e scaricalo subito!




    IMMAGINE QUI 7

    • Panda (gratis ed a pagamento) – Antivirus celebre soprattutto per il suo elevato tasso di efficacia anche se lascia passare un po’ troppi falsi positivi.
    • ESET (a pagamento) – Ottimo antivirus disponibile in differenti soluzioni capace di mettere al sicuro da virus, spyware e ransomware.
      Ha inoltre un’interfaccia semplice ma, questo va detto, offre un minor numero di funzioni extra rispetto alla concorrenza.
    • F-Secure (a pagamento) – È in grado di offrire prestazioni di alto livello e di proteggere il PC in modo completo.
      Ha anche un’interfaccia utente gradevole e moderna.
    • McAfee (a pagamento) – Un altro buon antivirus per sistemi operativi Windows capace di proteggere contro virus, furti d’identità e violazione della privacy oltre che da programmi indesiderati.

    miglior antivirus gratis windows




    miglior antivirus gratis windows

    Hai da poco comperato un nuovo PC con su installato Windows 10 e stai cercando un buon antivirus a costo zero per proteggere al meglio il sistema operativo ed i dati in uso in esso archiviati?
    Beh, direi allora che sei capitato sulla guida giusta, al momento giusto.
    Con questo mio articolo di oggi intendo infatti guidarti nella scelta e nella procedura di download di quello che per il tuo PC può rappresentare il miglior antivirus gratis Windows 10.
    Contento?

    Chiariamoci però sin da subito su di un punto.
    La quasi totalità dei software appartenenti alla categoria in questione sono perfettamente in grado di proteggere al meglio il sistema operativo su cui vengono installati, ragion per cui un “vincitore” in senso assoluto non esiste.
    Ci sono però dei programmi per la protezione del computer che, tenendo conto del grado di “appesantimento” che hanno su Windows, del numero di falsi allarmi generati e di altri vari fattori possono risultare più efficienti a tal scopo.
    È dunque facilmente deducibile il fatto che gli antivirus da preferire sono quelli che offrono il miglior bilanciamento tra efficacia e prestazioni.

    Detto ciò, direi quindi di non perdere ulteriore tempo prezioso e di entrare immediatamente nel vivo di questo articolo.
    Prenditi qualche minuto di tempo tutto per te, mettiti bello comodo e concentrati sulla lettura delle indicazioni che trovi qui di seguito.
    Ho stilato l’elenco dei programmi in oggetto tenendo conto dei test comparativi appositi effettuati più di recente e che, per l’appunto, permettono di avere una panoramica completa sul grado di efficacia e di incidenza sulle prestazioni del sistema di tutti i principali antivirus sul mercato.
    Ti auguro, come mio solito, una buona lettura!

    Indice

    • Avast
    • AVG
    • Avira
    • Bitdefender
    • Altri antivirus gratis per Windows 10
    • Antivirus per altri sistemi oprativi Windows

    Avast

    Il primo tra i programmi antivirus presenti sulla piazza a cui voglio suggerirti di prestare attenzione è Avast.
    Si tratta di un nome molto noto in questo segmento, in particolar modo per la sua soluzione gratuita, vale a dire quella su cui intendo concentrarmi in queste righe.
    Il software antivirus a costo zero dell’azienda, denominato Free Antivirus, è in grado di proteggere il sistema in maniera completa, di controllare in modo costante tutte le attività che vengono svolte sul PC ed anche di ottimizzare le prestazioni di Windows 10 eliminando eventuali software obsoleti e facendo fronte a problematiche di vario genere.




    IMMAGINE QUI 1

    Per effettuarne subito il download sul tuo computer, collegati al suo sito Internet ufficiale, pigia sul pulsante Download gratuito ed aspetta affinché il download del programma venga avviato e portato a termine.

    Successivamente avvia il pacchetto d’installazione dell’antivirus, denominato avast_free_antivirus_setup_online_htmlit.exe, e segui la semplice procedura di setup. Clicca quindi sul pulsante , su quello Installa e successivamente pigia su Prosegui.
    Clicca poi su Continua e seleziona il link No, non desidero proteggere il mio telefono Android (se la questione ti interessa, puoi consultare il mo articolo sui miglior antivirus Android mediante cui ho provveduto a parlarti in maniera approfondita della cosa) ed aspetta che la finestra principale di Avast risulti visibile a schermo.

    Per portare a termine tutta la procedura, provvedi ad attivare la tua copia gratuita di Avast pigiando prima sul pulsante Attiva sul lato sinistro, poi sul bottone Seleziona sotto la voce Avast Free Antivirus ed infine sul collegamento No, grazie.
    Dopodiché clicca sulla dicitura Registrati in alto a destra e segui le indicazioni proposte sullo schermo per creare subito il tuo account.
    Tieni presente che se non lo fai il software smetterà di funzionare dopo 30 giorni.




    Una volta visualizzata la schermata principale del programma potrai poi avviare una scansione immediata dell’intero sistema cliccando sul pulsante Esegui scansione intelligente (il cui modus operandi può eventualmente essere modificato accedendo alla sezione Protezione) e potrai regolare tutto quel che concerne privacy e prestazioni del sistema cliccando sulle apposite schede poste sulla sinistra.

    AVG

    Un altro ottimo antivirus, stando a quanto segnalato dai test comparativi ma anche in base alla mia esperienza ed a quella di molti altri utenti, è AVG.
    È in grado di assolvere alla perfezione al compito a cui è preposto e può contare su un ottimo sistema di scansione.
    L’unico problema, se così vogliamo chiamarlo, della versione gratuita dell’antivirus, quella denominata, AntiVirus FREE, è che disturba un po’ troppo l’utente mostrando avvisi di vario genere.
    Per il resto, non ha nulla da invidiare alla concorrenza.

    IMMAGINE QUI 2

    Per effettuare il download dell’antivirus, collegati al suo sito Internet ufficiale, clicca sul bottone verde Download gratuito ed attendi qualche istante affinché il pacchetto d’installazione del programma venga scaricato sul computer.




    Successivamente apri il file AVG_Protection_Free_xx.exe, clicca sul pulsante ed attendi che vengano scaricati da Internet tutti i componenti necessari al funzionamento del software.
    A scaricamento completo, fai clic sul bottone Prosegui e clicca su Installa la protezione di base quando ti viene chiesto che genere di protezione vuoi applicare al tuo PC.
    Aspetta poi che l’installazione del software venga portata a termine unitamente al download della componente antivirus (potrebbe volerci un po’, t’avviso!).

    Al termine del download, clicca sull’icona Scansione computer di AVG per avviare una scansione completa del sistema.
    Se vuoi personalizzare la modalità d’esecuzione della scansione, prima di avviarla puoi anche cliccare sull’icona dell’ingranaggio nella schermata principale del programma e scegliere se effettuare una scansione approfondita, una scansione di unità USB/DVD, una scansione di specifici file o cartelle o una scansione delle prestazioni.
    Per imposizione predefinita, la scansione che viene effettuata facendo clic sull’apposito pulsante è quella dell’intero computer.

    Se vuoi, puoi anche programmare una scansione di Windows 10 ogni volta che accedi il PC selezionando l’opzione Scansione all’avvio o, ancora, puoi pianificarne l’esecuzione pigiando sull’apposito bottone in basso.

    Avira

    In un articolo tutto incentrato sull’individuazione di quello che è il miglior antivirus gratis per Windows 10 è praticamente impossibile non citare Avira ed il suo Free Antivirus, almeno non stando a quelli che sono i risultati dei test di comparazione.
    Si tratta infatti di un antivirus che offre un livello di efficacia molto alto sebbene rispetto agli altri software ad hoc già menzionati sebbene possa risultare leggermente più difficile da “digerire” per Windows, ma si tratta di una differenza praticamente quasi impercettibile.




    IMMAGINE QUI 3

    Per effettuare il download dell’antivirus sul tuo computer, collegati al sito Internet ufficiale di Avira e fai clic sul pulsante Download gratuito posto al centro dello schermo.
    A download ultimato, apri il pacchetto d’installazione denominato avira_it_av_xx__ws.exe e clicca prima su Accetta e installa e successivamente su .

    A questo punto, verrà avviato il download del programma dopodiché verrà eseguita in automatico installazione dell’antivirus.
    Puoi monitorare lo stato d’avanzamento della procedura facendo clic sull’icona rossa con l’ombrello nell’area di notifica di Windows.
    Considera che la procedura potrebbe andare avanti per un po’ visto che dovranno essere scaricati da Internet circa 130 MB di dati.

    Tieni altresì presente che durante la fase di download dell’antivirus ti verrà proposto di scaricare alcuni programmi aggiuntivi (ed inutili ai fini della protezione contro i virus sul PC), quali:
    Phantom VPN per navigare in maniera sicura tramite una VPN, Avira System Speedup per ottimizzare il PC, il componente aggiuntivo per il browser SafeSearch Plus e Avira Software Updater per scaricare gli aggiornamenti per i programmi installati su windows 10.
    Io ti suggerisco di chiudere la finestra dell’installazione cliccando sul pulsante “x” collocato in alto a destra e quindi di non scaricarli ma ovviamente la scelta finale spetta a te.




    Quando il download dell’antivirus risulterà finalmente completo potrai avviare un controllo completo del sistema facendo clic sull’icona di Avira nell’area di notifica di Windows e selezionando la voce Free antivirus dal menu che vedi comparire.
    Scegli poi la voce System scanner dalla barra di sinistra, pigia su Local drives, clicca sul pulsante con lente d’ingrandimento e la bandierina di Windows ed attendi l’esito della prima scansione.

    Bitdefender

    Passiamo ora a Bitdefender, il famosissimo antivirus per Windows 10 (e non solo) disponibile anche in una versione gratuita, quella chiamata Antivirus Free Edition, in grado di unire in modo impeccabile un motore di scansione estremamente efficace a performance elevate che però non vanno a gravare sulla fluidità del sistema.
    Da notare anche la bella interfaccia utente di cui è dotato ed il fatto che tutte le azioni possono essere effettuate da un’unica finestra alla quale è possibile accedere facendo clic sull’apposita icona annessa all’area di notifica di Windows.

    IMMAGINE QUI 4

    Per scaricare la versione gratuita di Bitdefender sul tuo PC, collegati al sito del programma e clicca sul pulsante Scarica subito.
    A download completato, apri il pacchetto d’installazione bitdefender_online.exe, pigia sul bottone  e attendi qualche istante affinché vengano scaricati da Internet tutti i componenti necessari all’installazione del software.




    Compila poi il modulo che ti viene proposto a schermo in modo tale da creare subito un account gratuito per poter utilizzare il programma e clicca sul bottone Create account.
    Successivamente porta in primo piano l’altra finestra dell’antivirus che si è aperta e fai clic sul pulsante Install.
    Attendi dunque che la procedura di installazione venga avviata e completata dopodiché clicca su Not now.

    Per concludere,  fai clic destro sull’icona di Bitdefender presente nell’area di notifica di Windows e seleziona il bottone System Scan dal menu che compare per avviare una scansione completa del sistema.
    Più facile di così?

    Altri antivirus grati per Windows 10

    Come anticipato in apertura, per stilare l’articolo in questione ho fatto riferimento ai test comparativi realizzati da AV Comparatives e AV-Test, due aziende che ogni mese pubblicano online dei report riguardanti il grado di efficacia degli antivirus in base alla loro efficacia della protezione in tempo reale, dei falsi positivi e dell’incidenza sulle prestazioni del computer.

    Affidandoti a tali report puoi dunque scoprire ulteriori antivirus da provare in alternativa a quelli che ti ho già proposto ma che, come già ribadito, proprio in base ai risultati fornirti da tali test sono quelli che al momento in cui sto scrivendo quest’articolo offrono la migliore resa.
    Ad ogni modo, se vuoi sperimentare altre soluzioni nessuno ti vieta di farlo.




    Per quel che concerne la consultazione dei report, nel caso di quello fornito da AV Comparatives si tratta di un grafico strutturato in barre di vari colori.
    Quelle verdi indicano la percentuale di virus e malware bloccati da ogni antivirus esaminato, quelle rosse stanno invece ad indicare le minacce non rilevate dai programmi presi in considerazione dal test, mentre quelle gialle indicano virus e malware bloccati dai prodotti in oggetto previo intervento dell’utente. Portando il cursore sulla parte colorata di ogni barra puoi anche visionare la percentuale di minacce bloccate, rilevate e bloccate dagli utenti.

    IMMAGINE QUI 5

    Gli antivirus sono ordinati in ordine alfabetico ma puoi anche organizzarli per efficacia facendo clic sula voce by value dal menu a tendina Sort: collocato in alto.
    Se invece vuoi visualizzare la classifica degli antivirus in base alle performance devi fare clic sulla voce Performance test dal menu a tendina Test:.

    IMMAGINE QUI 6




    I risultati annessi al report di da AV-Test, invece, possono essere ordinati in base al loro grado di efficacia facendo clic sulla voce Protection in alto, mentre facendo clic sulla voce Performance puoi visualizzare prima gli antivirus considerati più veloci.
    Per ordinare gli antivirus sin base ai falsi positivi devi invece fare clic su Usability.

    Antivirus per altri sistemi oprativi Windows

    Possiedi anche altri PC con su installata una versione di Windows diversa dalla 10?
    Vorresti dare una mano ad un tuo amico riguardo l’installazione di un buon antivirus sul suo computer con una versione un po’ più “vetusta” dell’OS di casa Microsoft e non sai cosa consigliargli?
    Allora fai così:
    consulta il mio articolo dedicato in maniera generica agli antivirus Windows ed il mio post sui migliori antivirus gratis e segui i consigli in essi contenuti.

    IMMAGINE QUI 7

    Diciamo che in linea di massima valgono gli stessi suggerimenti che ti ho fornito nelle righe precedenti ma chiaramente leggendo gli articoli che ti ho appena indicato puoi approfondire ulteriormente la questione. Purtroppo Windows 10 non è l’unico OS ad essere colpito da malware, spyware e varie altre minacce informatiche per cui disporre di un buon antivirus è cosa saggia e giusta anche sulle versioni precedenti del sistema operativo dell’azienda di Redmond.




    masterizzare dvd windows




    masterizzare dvd windows

    Hai appena acquistato un computer equipaggiato con Windows 8, vuoi copiare alcuni file su un DVD vuoto ma non sai come fare su questa versione del sistema operativo Microsoft?
    Volevi masterizzare un film su DVD ma non riesci a trovare DVD Maker su Windows 8?
    Nessun problema.

    Con la guida di oggi, scopriremo insieme come masterizzare un DVD con Windows 8 per realizzare dei comuni dischetti di dati o dei veri e propri DVD video visualizzabili con qualsiasi lettore da salotto.
    In entrambi i casi si tratta di un gioco da ragazzi, quindi non perdiamo altro tempo e passiamo subito all’azione!

    Se vuoi imparare come masterizzare un DVD con Windows 8 per realizzare un dischetto con dati di vario genere al suo interno, il primo passo che devi compiere è inserire il DVD vuoto nel masterizzatore e cliccare prima sulla voce Tocca per scegliere l’operazione per DVD vuoti che compare in alto a destra e poi su Masterizza file su disco.
    Se dopo aver inserito il dischetto nel PC non vedi comparire le opzioni relative alla masterizzazione, apri l’Esplora File, recati in Computer e dopo aver fatto click destro sull’icona dell’unità DVD seleziona la voce Apri AutoPlay dal menu che compare.

    Nella finestra che si apre, metti il segno di spunta accanto alla voce Con un lettore CD/DVD, clicca sul pulsante Avanti e trascina i file che intendi masterizzare sul dischetto nella finestra che si è appena aperta.
    Ad operazione completata, seleziona la scheda Strumenti dischi dell’Esplora File e clicca sul pulsante Completa masterizzazione.




    Digita infine il titolo che vuoi assegnare al DVD nell’apposito campo di testo, scegli la velocità di masterizzazione dal menu a tendina sottostante e clicca sul pulsante Avanti per avviare la copia dei dati sul disco.

    IMMAGINE QUI 1

    Se stai cercando un modo per masterizzare DVD con Windows 8 per creare dei DVD video, affidati a Free Video to DVD Converter, un programma gratuito che permette di convertire tutti i principali formati di file video in DVD compatibili con qualsiasi player da salotto.
    Per scaricarlo sul tuo PC, collegati al sito del programma e clicca sul pulsante Scarica.

    A download completato apri, facendo doppio click su di esso, il file appena scaricato (FreeVideoToDVDConverter.exe) e, nella finestra che si apre, fai click prima su Esegui e poi su OK, e Avanti.
    Accetta quindi le condizioni di utilizzo del programma, mettendo il segno di spunta accanto alla voce Accetto i termini del contratto di licenza, e clicca su Avanti per due volte consecutive.




    IMMAGINE QUI 2

    A questo punto, metti il segno di spunta accanto alla voce Installazione personalizzata e toglila da tutte le altre (per evitare l’installazione di software promozionali aggiuntivi).
    Dopodiché fai click su Avanti, togli la spunta dalla voce relativa a SpeedUpMyPC e clicca ancora Avanti per due volte consecutive e poi su Installa e Fine per concludere il setup ed avviare Free Video to DVD Converter.
    Se al termine dell’installazione ti viene chiesto di scaricare il .Net Framework 3.5 di Microsoft, accetta cliccando sul pulsante Scarica e installa questa funzionalità.

    Per masterizzare un DVD video con Free Video to DVD Converter, fai click sul pulsante Aggiungi file per selezionare il film da copiare sul disco, imposta la voce DVD PAL dal menu a tendina Formati e seleziona la cartella in cui salvare il film convertito cliccando sul pulsante […].
    Clicca infine su Crea DVD e Continua per avviare la conversione del video e poi su Masterizza per avviare la creazione del dischetto.

    login automatico windows




    login automatico windows

    Come attivare il login automatico su Windows 10

    Se ti sei stancato di inserire la password quando accendi il PC, oltre che rimuoverla, potresti attivare il login automatico su Windows 10.
    Se necessiti di un codice d’accesso per altre operazioni di sistema e il tuo computer non è a rischio di spionaggio, potresti fare in modo che l’utente acceda automaticamente, memorizzando le credenziali d’accesso.

    Per configurare questo meccanismo, devi attivare l’accesso automatico nelle impostazioni del sistema operativo.
    In questa guida, ti spiego come si fa. Premetto che questa operazione è valida anche per Windows 7, Windows 8 e Windows 8.1, sia a 32 che a 64 bit.

    Come attivare il login automatico su Windows 10

    All’avvio

    Per rimuovere la password di sistema all’avvio e abilitare il login automatico su Windows 10, innanzitutto devi verificare che il tuo PC sia su gruppo e non su dominio, altrimenti non potresti configurare questo tipo di accesso.

    Per eseguire questo controllo, basta andare in Questo PC, ovvero nelle vecchie Risorse del computer, cliccare nello spazio bianco della finestra con il tasto destro del mouse e scegliere Proprietà.
    Nella schermata che compare, puoi vedere se il computer è su dominio o su un gruppo di lavoro.




    Dopo la verifica, devi anche assicurarti di conoscere la parola o i caratteri alfanumerici usati per accedere.

    Se hai queste informazioni, dal Desktop, puoi eseguire la combinazione tasto Windows + R, digitare il comando netplwiz e premere Invio per accedere alle impostazioni Account utente.

    In questa schermata, devi selezionare con un click l’utente che vuoi far accedere automaticamente, il quale verrà evidenziato di colore blu.
    Ora, per attivare l’accesso automatico su Windows 10, devi soltanto togliere la spunta dall’opzione “Per utilizzare questo computer è necessario che l’utente immetta il nome e la password” e scegliere Applica.

    A questo punto, ti sarà chiesto di inserire per due volte la Password di sistema, che non è uguale al PIN dell’account Microsoft.
    Dopo averla inserita, per concludere la configurazione, devi cliccare su Ok.




    Quando lo schermo è spento

    Ora, devi fare in modo che il login automatico Windows 10 venga abilitato anche per la riattivazione del PC a seguito di una sospensione o di un periodo di assenza.

    Per fare ciò, devi seguire il percorso Impostazioni > Account > Opzioni di accesso e mettere su Mai l’opzione Richiedi l’accesso.

    Quando hai configurato l’accesso, non ti resta che riavviare Windows 10 e verificare che l’utente in questione riesca ad accedere automaticamente.

    Infine, devi sapere che quando attivi l’accesso automatico, la password memorizzata nel registro di sistema non sarà crittografata.
    Quindi, qualcuno potrebbe vederla se riuscisse ad accedere ad esso.




    limitare lorario di utilizzo di un computer con windows xp o windows vista




    limitare lorario di utilizzo di un computer con windows xp o windows vista

    I tuoi figli sono sempre collegati a Internet e trascorrono le loro giornate a chattare e giocare con i loro “amici virtuali”.
    Finché sei in tempo, ti consiglio di imporre loro dei limiti nell’utilizzo del tuo computer.
    E se non vogliono ascoltare le tue parole, ecco come agire con le maniere forti! Usando un semplice trucco, è possibile limitare le ore durante le quali i tuoi figli possono utilizzare il tuo computer.
    In questo modo puoi, ad esempio, fare in modo che i tuoi figli non possano accedere al tuo computer il sabato, quando dovrebbero stare all’aria aperta, oppure ogni giorno dopo le 22, quando dovrebbero andare a letto.
    Le combinazioni possibili sono moltissime.

    Il tutto, su Windows e su macOS, senza spendere nemmeno un centesimo.
    Sì, hai letto bene! Senza spendere nemmeno un centesimo e, inoltre, senza dover installare programmi aggiuntivi sul computer, visto che basta usare le funzioni di parental control incluse “di serie” nelle versioni più recenti dei sistemi operativi Microsoft e Apple.
    Se vuoi saperne di più, non ti resta che continuare a leggere:
    trovi spiegato tutto qui sotto.

    Solo una piccola precisazione prima di cominciare:
    gli strumenti illustrati nella guida bloccano l’accesso al computer negli orari scelti dai genitori, ma non effettuano il logout automatico se il computer è già in uso.
    Chiaro?
    Bene, allora direi che possiamo procedere!

    Indice

    • Limitare l’orario di utilizzo di un computer Windows
      • Account Microsoft
      • Account locale
    • Limitare l’orario di utilizzo di un Mac

    Limitare l’orario di utilizzo di un computer Windows

    IMMAGINE QUI 1




    Vuoi limitare l’orario di utilizzo del computer e utilizzi un PC equipaggiato con Windows?
    In questo caso, hai due strade a tua disposizione:
    puoi sfruttare i controlli parentali di Windows 10, che consentono di configurare gli orari di utilizzo del computer tramite un semplice pannello Web (solo per gli account connessi a un account Microsoft), oppure dei comandi del Prompt, per agire sugli account locali non connessi ad alcun account Microsoft.
    Per maggiori dettagli, continua a leggere.

    Account Microsoft

    Se utilizzi un PC equipaggiato con Windows 10, ti consiglio vivamente di sfruttare le funzioni di controllo parentale incluse in quest’ultimo.
    Funzioni che, però, sono disponibili solo per gli account Microsoft e non per gli account locali.
    Se tu non hai ancora associato un account Microsoft al tuo account utente su Windows 10, scopri come fare seguendo le indicazioni presenti nel mio tutorial su come modificare un account Microsoft.

    Successivamente, per procedere con l’attivazione dei controlli parentali, clicca sul pulsante Start (l’icona della bandierina collocata nell’angolo in basso a sinistra dello schermo), accedi alle impostazioni di Windows 10 (l’icona dell’ingranaggio che si trova sul lato sinistro del menu che si apre) e, nella finestra che viene visualizzata sullo schermo, clicca sull’icona Account.

    A questo punto, seleziona la voce Famiglia e altre persone dalla barra laterale di sinistra e, se non hai ancora creato un account utente per tuo figlio, pigia sul pulsante Aggiungi un membro della famiglia.




    IMMAGINE QUI 2

    Nella finestra che si apre, metti il segno di spunta accanto alla voce Aggiungi un bambino, clicca sul pulsante Avanti e inserisci i dati dell’account Microsoft dell’utente in questione.

    Se tuo figlio (o comunque la persona per la quale stai creando l’account con controlli parentali) non è ancora in possesso di un account Microsoft, anziché pigiare sul pulsante Avanti, fai clic sulla voce La persona che desidero aggiungere non ha un indirizzo e-mail e compila il modulo che ti viene proposto inserendo, nei rispettivi campi di testo, indirizzo email (@outlook.it) da creare, password da utilizzare per accedere a quest’ultimo, Paese di residenza e data di compleanno.

    Ora, vai avanti, digita un numero di telefono o un indirizzo email alternativo da usare per proteggere l’account e pigia prima sul pulsante Avanti per due volte consecutive e poi su Chiudi per concludere la procedura.
    Se non vuoi ricevere email promozionali da parte di Microsoft e non vuoi condividere i tuoi dati a fini pubblicitari, togli la spunta dalle opzioni presenti nella schermata Scopri le sue preferenze.




    IMMAGINE QUI 3

    Una volta creato l’account a cui limitare l’accesso al computer, selezionalo dal menu Famiglia e altre persone e clicca sulla voce Gestisci le impostazioni della famiglia online (in basso) per accedere alla pagina Web per la gestione dei controlli parentali di Windows 10.

    Una volta visualizzata la pagina per la gestione dei controlli parentali di Windows 10, individua il nome dell’utente per il quale desideri limitare l’uso del PC (es.
    tuo figlio), clicca sul link Tempo davanti allo schermo e sposta su Attiva la levetta relativa all’opzione Usa una pianificazione del tempo davanti allo schermo.

    Comparirà una tabella, in basso, con i giorni della settimana e gli orari di pianificazione dell’utilizzo del PC.
    Usa, quindi, i menu a tendina presenti nella colonna Ore consentite per specificare il tempo di utilizzo del computer consentito per ogni giorno della settimana (si va da un minimo di 30 minuti a un massimo di 12 ore) e poi clicca sui rettangoli blu relativi alle fasce orarie per indicare gli orari in cui consentire l’inizio e la fine dell’utilizzo del PC.




    IMMAGINE QUI 4

    Una volta selezionati gli orari, devi pigiare sul pulsante Aggiungi e poi su Salva per salvare le modifiche.
    Se sono presenti orari predefiniti già impostati per il giorno della settimana selezionato, rimuovili facendo clic sull’icona del cestino.

    IMMAGINE QUI 5

    Se vuoi, puoi anche impostare lo stesso orario di inizio e fine dell’utilizzo del PC per più giorni della settimana.
    Per fare ciò, clicca sulla voce Aggiungi orario a più giorni (che si trova in basso a destra), specifica gli orari da te desiderati nei campi Da e A e seleziona i giorni della settimana in cui applicarli mettendo il segno di spunta sulle apposite voci.
    Infine, clicca sul pulsante Salva per rendere effettive le modifiche.




    IMMAGINE QUI 6

    In caso di ripensamenti, potrai modificare le impostazioni del parental control usando la tabella di cui ti ho appena parlato o disattivarlo completamente spostando su Disattiva la levetta relativa all’opzione Usa una pianificazione del tempo davanti allo schermo.

    Account locale

    IMMAGINE QUI 7

    Se vuoi limitare l’orario di utilizzo del computer a un account locale e/o utilizzi una versione di Windows precedente alla 10, puoi agire dal Prompt dei comandi.
    Clicca, quindi, sul pulsante Start (l’icona della bandierina collocata nell’angolo in basso a sinistra dello schermo), digita cmd nel menu che si apre e avvia il Prompt dei comandi con privilegi da amministratore facendo clic destro sul primo risultato della ricerca e selezionando la voce Esegui come amministratore dal menu che si apre.




    A questo punto se, ad esempio, vuoi fare utilizzare il computer a tuo figlio solo sabato e domenica fra le ore 14 e 18, scrivi il seguente comando e premi il tasto Invio sulla tastiera.

    NET USER figlio /times:S-D,14-18

    Nel comando devi sostituire la parola figlio con il nome esatto dell’account utente che hai creato per tuo figlio.
    È possibile anche creare delle regole su misura per ogni giorno.
    Se vuoi, ad esempio, permettere l’accesso al tuo computer solamente giovedì dalle 18.00 alle 19 e venerdì dalle 15.00 alle 17.00, puoi dare il seguente comando.

    NET USER figlio /times:G,18-19;V,15-17




    Qualora non lo avessi ancora capito, i giorni della settimana e gli orari in cui è possibile utilizzare il computer con l’account creato per i figli sono indicati dopo la voce /times:.
    I giorni della settimana devono essere indicati con le loro abbreviazioni: L, G, V, S, D stanno rispettivamente per Lunedì, Giovedì, Venerdì, Sabato e Domenica.
    Per Martedì e Mercoledì bisogna invece usare le abbreviazioni MA e ME.
    L’orario in cui è possibile utilizzare il computer deve essere indicato dopo il nome del giorno della settimana, da cui è separato con una virgola.

    Per eliminare tutte le restrizioni di orario su di un account, basta dare il seguente comando:

    NET USER figlio /times:all

    Lo so, è un po’ macchinosa come procedura, ma in fin dei conti non è complicata, anzi!




    Limitare l’orario di utilizzo di un Mac

    IMMAGINE QUI 8

    Se vuoi limitare l’orario di utilizzo di un Mac, apri Preferenze di sistema (l’icona dell’ingranaggio che si trova sulla barra Dock) e seleziona la voce Controlli parentali dalla finestra che si apre.

    A questo punto, se non hai ancora creato un account utente per tuo figlio (o comunque per la persona alla quale intendi imporre dei limiti nell’uso del computer), apponi il segno di spunta accanto alla voce Crea un nuovo account utente con controlli parentali e clicca sul pulsante Continua.

    IMMAGINE QUI 9




    Dopodiché digita la password di amministrazione del Mac, pigia sul pulsante Sblocca e compila il modulo che ti viene proposto con tutti i dati dell’account da creare:
    Età, Nome completo, Nome account, Password (da ripetere poi nel campo di testo successivo) e Suggerimento per la password (facoltativo).
    Superato questo step, clicca sul pulsante Crea utente per passare alla pianificazione degli orari di utilizzo del computer.

    IMMAGINE QUI 10

    Per stabilire i giorni e gli orari in cui rendere il Mac utilizzabile da tuo figlio (o comunque dalla persona per la quale hai creato il nuovo account utente), recati nella scheda Durata e apponi il segno di spunta accanto a una o più voci fra quelle disponibili.

    • Limita l’uso durante i giorni lavorativi a – per consentire l’accesso al computer solo dal lunedì al venerdì per il numero di ore specificato (tramite la barra di regolazione adiacente).
      La fascia oraria in cui rendere il computer utilizzabile va poi specificata nei campi di testo collocati accanto alla voce Giorni feriali (voce che deve essere spuntata).
    • Limita l’uso durante il fine settimana a – per consentire l’accesso al computer il sabato e la domenica per il numero di ore specificato (tramite la barra di regolazione adiacente).
      La fascia oraria in cui rendere il computer utilizzabile va poi specificata nei campi di testo collocati accanto alla voce Fine settimana (voce che deve essere spuntata).

    IMMAGINE QUI 11




    Successivamente, in caso di ripensamenti, potrai modificare le impostazioni relative al controllo parentale tornando nell’apposita sezione di Preferenze di sistema, cliccando sull’icona del lucchetto collocata in basso a sinistra, digitando la password di amministrazione del Mac e selezionando il nome dell’utente al quale limitare le attività (es.
    tuo figlio) dalla barra laterale di sinistra.

    Nota: tramite le altre schede presenti nel menu dei controlli parentali, puoi impostare anche i limiti di utilizzo relativi ad app (utilizzo di Mail, Fotocamera e altre app), Web (quindi i siti da bloccare), Store (app e contenuti multimediali da scaricare/acquistare) e privacy (calendari, promemoria ecc.).

    internet va lento windows disattivare wudo




    internet va lento windows disattivare wudo

    Internet va lento Windows 10:
    disattivare WUDO

    Dopo aver effettuato l’aggiornamento del sistema operativo, parecchi utenti si sono accorti che internet va lento Windows 10. La colpa, nella maggio parte dei casi, è correlata a un’opzione denominata WUDO (attiva per default), che causa un rallentamento della connessione internet dell’utente.

    Ma come fa WUDO a rallentare internet?
    In poche parole, questa funzione ha il compito di prelevare una parte della connessione per offrirla gratis a chi sta scaricando gli aggiornamenti di sistema.
    Esatto, si tratta di una specie di sistema peer to peer attivo in background.
    Vediamo come funziona in dettaglio e come si può spegnere.

    Internet va lento Windows 10:
    disattivare WUDO

    Il problema di internet lento Windows 10 è dovuto al protocollo di velocizzazione del download di Windows Update.
    Si chiama WUDO (Windows Update Delivery Optimization) ed ha il compito di convertire in seeders tutti gli utenti i quali offriranno parte della propria connessione domestica a chi sta scaricando gli aggiornamenti del sistema operativo per rendere più rapido il loro download.

    Questa opzione è attiva per impostazione predefinita.
    In questo modo, Microsoft ha creato sistema peer to peer su W10, proprio come avviene per i Torrent.
    Esso però aumenta la latenza della connessione (Latency Gap) e i picchi di traffico sulla banda, causando così instabilità nella navigazione e problemi per i quali poi internet va lento Windows 10.
    Prosegui la lettura per capire come disattivarlo.




    Requisiti e Precisazioni

    • Microsoft non preleva la tua connessione ad internet senza il tuo permesso, era tutto scritto nel policy che hai accettato prima dell’installazione del sistema operativo
    • WUDO applica i parametri soltanto a connessioni non a consumo (quelle che hanno banda illimitata)
    • Internet va lento Windows 10 soprattutto nelle versioni Home e Pro, poiché è abilitato in tutte le connessioni, mentre nelle versioni Education ed Enterprise l’opzione WUDO è attiva sono sulla rete locale
    • L’ottimizzazione recapito di Windows Update verifica l’autenticità dei file scaricati da altri PC prima di installarli

    Disattivazione di WUDO su Windows 10

    1.
    Aprire il Menu Start
    2.
    Seguire il percorso Impostazioni > Aggiornamento e Sicurezza > Windows Update
    3.
    Fare click sul link Opzioni avanzate
    4.
    Sotto l’opzione “Scegli come installare gli aggiornamenti” cliccare sul link “Scegli come recapitare gli aggiornamenti
    5.
    Troverete l’opzione “Aggiornamento da più posizioni” che recita:

    “Scarica gli aggiornamenti di Windows e le app da altri PC oltre a Microsoft.
    In questo modo puoi velocizzare i download di app e aggiornamenti.”

    e poi:

    “Quando questa opzione è attivata, il PC può anche inviare parti di aggiornamenti di Windows e app scaricati in precedenza ai PC nella rete locali o ai PC in Internet, asseconda dell’opzione selezionata di seguito.”




    6.
    Compreso cos’è e come funziona, puoi disattivare WUDO impostando su Off il flag di fianco ad esso, che diventerà “Disattivato
    7.
    Fine!

    Configurazione di WUDO su Windows 10

    È possibile lasciare attivo WUDO anche nelle versioni Home e Pro configurando l’ottimizzazione recapito di Windows Update solo su rete locale (come nelle versione Education e Enterprise).
    Per farlo basterà:

  • Lasciare su “Attivato” il flag sotto la voce “Aggiornamento da più Posizioni
  • Spostare la scelta “Recupera gli aggiornamenti da Microsoft e scarica gli aggiornamenti da e invia gli aggiornamenti a” su “PC nella rete locale” (inizialmente è configurata su “PC nella rete locale e su Internet”)
  • Fatto!
  • In questo modo, il sistema di delivery optimization lavorerà soltanto sulla rete locale e la condivisione della banda internet sarà davvero ridotta.

    Differenza tra WUDO e un sistema peer-to-peer

    Il sistema peer to peer comunemente usato sui torrent permette di limitare la banda, il numero di connessioni massime e di modificare tutti i suoi parametri in modo tale da non sovraccaricare la connessione.




    WUDO invece no ed è per questo che internet va lento Windows 10.
    Senza aver pieno controllo della gestione di questo sistema di velocizzazione è un po’ difficile collaborarci ed accettare la sua attivazione.

    Cosa fare se internet va lento su Windows 10

    In futuro, anche voi potreste beneficiare del sistema WUDO e dei seeders che velocizzano il download degli updates.
    Perciò, vi consiglio di disattivare WUDO soltanto nei momenti in cui si necessita di tutta la potenza della connessione domestica (es.
    per gaming online), altrimenti lasciatelo attivo.

    Se per voi il problema è la sicurezza, posso dirvi che Microsoft garantisce la massima affabilità, tuttavia potete anche installare una VPN.
    Invece, se il problema fosse correlato alla velocità di internet, potresti applicare i trucchi che ti ho già consigliato per velocizzare Windows 10.

    installare windows xp e windows vista sullo stesso computer




    installare windows xp e windows vista sullo stesso computer

    Qualche giorno fa ho avuto la necessità di usare un particolare programma, perfettamente funzionante sul mio vecchio PC con Windows XP, sul mio nuovo PC che ha per sistema operativo Windows Vista, scoprendo, con un pizzico d’amarezza, che non funziona.

    Ho provato in tutti i modi a farlo funzionare ma non c’è stato proprio nulla da fare.
    Mi sono quindi dovuto rimboccare le maniche e provvedere ad installare il buon vecchio Windows XP sul mio nuovo PC in cui è installato Windows Vista.

    Con un piccolo trucco, è possibile fare coabitare i due sistemi operativi sullo stesso computer e avere la possibilità di scegliere all’accensione quale utilizzare per la nostra sessione di lavoro.
    In questo modo possiamo avere Windows XP e Windows Vista sullo stesso computer.
    Geniale, no?

    Creare una nuova partizione sul disco fisso

    La prima cosa da fare per installare Windows XP su un computer dove è già presente Windows Vista è creare una nuova partizione sul disco fisso.




    Non ti fare spaventare dai paroloni:
    l’operazione che devi fare non è altro che una divisione virtuale, in diverse parti, dello spazio che hai sul tuo disco fisso.
    E’ un po come prendere una torta rettangolare, tagliarla a metà in diagonale e dire agli amici che si tratta di due torte triangolari.

    Per compiere questa semplice operazione puoi usare uno strumento integrato in Windows Vista, ma prima devi essere sicuro di aver fatto il log-in con un profilo dotato di privilegi di amministratore (se usi solo tu il PC su cui stai lavorando allora è probabile che sia così).
    Fai quindi click sul menu Start, scrivi msconfig e poi premi il tasto Invio sulla tastiera del tuo computer.

    IMMAGINE QUI 1

    Nella finestra appena comparsa, clicca sulla scheda Strumenti, poi sulla voce Disabilita controllo dell’account utente ed infine sul pulsante Esegui situato nella parte bassa a destra.




    Adesso puoi chiudere tutte le finestre aperte e passare al vero e proprio partizionamento del disco fisso.
    Per farlo, recati nel Pannello di Controllo tramite il menu Start, clicca sulla voce Sistema e manutenzione, poi su Strumenti di amministrazione ed infine fai doppio click su Gestione Computer.

    A questo punto clicca sulla voce Gestione Disco che trovi nella parte in basso a sinistra della finestra, sotto la cartella chiamata Archiviazioni.

    IMMAGINE QUI 2

    Come avrai notato, in questa schermata ci sono dei riquadri relativi alle partizioni che ha il tuo disco (nel mio caso ce ne sono diverse, in quanto io ho già partizionato più volte il mio disco fisso, ma nel tuo caso dovrebbe essercene una sola o al massimo due).




    Adesso fai click destro sul riquadro relativo alla partizione dov’è installato Vista (probabilmente C:) e seleziona la voce Riduci Volume.

    Nella finestrella appena comparsa specifica in MB (ricordando che 1GB equivale a 1.024MB) le dimensioni che vuoi dare alla partizione che dovrà ospitare Windows XP e clicca sul pulsante Riduci per poi aspettare il completamento dell’operazione (potrebbe volerci qualche minuto).
    Io ti consiglio almeno 20GB, ovvero 20.480MB.

    Ora rendi effettivo il partizionamento e valida la nuova unità disco facendo click destro sulla partizione colorata in bianco e nero e selezionando la voce Nuovo volume semplice.
    Clicca sul pulsante Avanti ed assegna al nuovo volume tutto lo spazio liberato (ovvero gli almeno 20GB).

    Nello step successivo devi scegliere la lettera da assegnare alla nuova unità.
    Io ti consiglio di accettare la lettera che viene proposta di default ma puoi mettere la lettera che preferisci.




    Infine, nelle opzioni di formattazione, lascia tutto invariato (NTFS e cluster standard), attivando però la formattazione rapida (in modo da risparmiare minuti preziosi).
    Per quanto riguarda il nome da dare alla partizione, scegline uno qualsiasi, ad esempio XP.

    Installare Windows XP su un computer con Vista

    IMMAGINE QUI 3

    Adesso devi installare Windows XP inserendo il suo CD-ROM nel computer e riavviando il sistema.
    Al riavvio, quando ti verrà chiesto, premi un qualsiasi tasto della tastiera del tuo computer per avviare l’installazione del sistema operativo.

    Se non appare la richiesta di premere un tasto della tastiera del tuo computer e parte Windows Vista, bisogna cambiare l’unità di avvio del tuo computer, mettendo al primo posto l’unità CD-ROM, per fare in modo che venga avviata l’installazione di Windows XP.




    Segui le istruzioni a video e quando ti viene chiesto in quale partizione installare XP seleziona quella creata in precedenza (ad esempio:
    D:
    Partizione2 (Xp) [NTFS]
    ).
    Alla richiesta successiva, relativa alla formattazione ed al file system, seleziona NTFS oppure lascia tutto così com’è (visto che dovrebbe già essere in NTFS trattandosi di un PC recente).

    Adesso segui tutta la procedura guidata ed installa il caro vecchio Windows XP.

    Come recuperare Windows Vista

    Come avrai ben notato dopo aver installato Windows XP, Windows Vista sembra essere sparito dal computer, ma non temere:
    bastano pochi semplici passi per farlo ricomparire.

    IMMAGINE QUI 4




    La prima cosa da fare è quella di inserire il DVD d’installazione di Windows Vista nel PC e riavviare il sistema.
    Al riavvio, quando ti verrà chiesto, premi un qualsiasi tasto della tastiera del tuo computer per avviare la procedura d’installazione/ripristino del sistema operativo.

    Adesso, dopo aver superato la schermata iniziale sulla lingua, scegli l’opzione Ripristina il computer e seleziona l’unità C:.
    Clicca poi sul tasto Fine per riavviare il PC.
    Al riavvio, dovrebbe comparire un nuovo menu che ti permette di scegliere se avviare Windows XP o Windows Vista.

    IMMAGINE QUI 5

    Nel malaugurato caso in cui qualcosa è andato storto e all’avvio del PC non compare la schermata per scegliere il sistema da avviare, ma viene avviato Windows Vista, fai click sul menu Start e digita cmd nella barra di ricerca.




    Adesso fai click con il tasto destro del mouse sul risultato, seleziona la voce Esegui come amministratore e nella finestra appena comparsa dai i seguenti comandi in sequenza (premendo il tasto Invio della tastiera del computer alla fine di ognuno di essi).

    Bcdedit /set {ntldr} device partition=c:

    Bcdedit /set {ntldr} path ntldr

    Bcdedit /displayorder {ntldr} /addlast




    Ecco fatto! Adesso dovrebbe essere finalmente tutto a posto e potrai goderti il tuo PC con ben due sistemi operativi installati e con la possibilità di scegliere quale avviare ogni volta che accendi il computer.

    installare whatsapp su windows




    installare whatsapp su windows

    Come installare WhatsApp su Windows

    Oltre a usare WhatsApp Web, puoi scaricare il client Desktop per installare WhatsApp su Windows.
    È ormai passato un po’ di tempo da quando è stato introdotto il programma WhatsApp Desktop per Windows 10.

    Proprio per farti capire come funziona, così come ho fatto nella guida a WhatsApp per macOS, ho voluto scrivere questo tutorial.
    Leggendolo, riuscirai ad attivare una sessione di WhatsApp da PC tramite il software ufficiale.
    Premetto che questa guida è valida per Windows 8, Windows 8.1 e Windows 10.
    Detto ciò, direi che possiamo cominciare.

    Come installare WhatsApp su Windows

    Se vuoi installare WhatsApp su Windows, devi prima di tutto scaricare il pacchetto d’installazione dal sito ufficiale.
    Quando ti sei collegato, devi cliccare sul pulsante verde Download per Windows per avviare il download dell’applicazione desktop.
    Al termine del download, vedrai il file WhatsAppSetup.exe.
    Basta aprirlo e attendere per concludere l’installazione.
    Il PC farà tutto in automatico.

    Conclusa l’installazione, vedrai un collegamento sul desktop denominato WhatsApp con l’icona ufficiale.
    Il programma dovrebbe aprirsi in automatico dopo la prima installazione, ma per le volte successive sarà necessario fare doppio click sul collegamento per avviarlo.




    Come collegare WhatsApp Desktop al proprio account WhatsApp

    A questo punto, devi soltanto sincronizzare il tuo account per usare WhatsApp su Windows.
    Per farlo, devi scannerizzare il codice QR che vedi sul client con il tuo iPhone, telefono Android o altro dispositivo supportato, proprio come quando ti connetti a WhatsApp Web.

    Precisamente, devi aprire WhatsApp sul tuo cellulare, seguire il percorso Impostazioni > WhatsApp Web per far partire la fotocamera e puntare l’obiettivo verso il codice QR.

    Automaticamente, il tuo profilo verrà associato a WhatsApp su Windows.
    Prima di connetterti però, fai attenzione alla spunta Resta connesso.
    Questa opzione è attiva per impostazione predefinita e serve per memorizzare l’accesso al client desktop, al fine di evitare la continua scansione del codice QR ogni volta che lo apri.
    È utile, lo so, ma ti consiglio di abilitarla solo quando sei sicuro che nessuno stia cercando di spiarti con WhatsApp Web.

    Come chattare con WhatsApp Desktop

    Quando hai effettuato l’accesso, puoi utilizzare il client ufficiale di WhatsApp su Windows per scrivere, inviare e ricevere messaggi, creare chat e gruppi, modificare profilo e stato, vedere le Info contatto o Info gruppo, visualizzare le chat archiviate, zoomare la chat, silenziare, archiviare, eliminare o marcare le conversazioni, registrare e ascoltare note vocali, cancellare messaggi, inserire emoticon e inviare foto, video, file e documenti.
    Non solo, potrai anche visualizzare gli aggiornamenti allo stato e fare molte altre cose interessanti.




    Nelle Impostazioni, puoi vedere i contatti bloccati e, nella sezione Notifiche, puoi abilitare gli Avvisi desktop, i Suoni e l’opzione Mostra anteprima, che ti permette di vedere o nascondere il contenuto dei messaggi nelle notifiche.

    Infine, nella sezione Aiuto, puoi attivare il flag Scarica aggiornamenti beta per vedere nuove funzionalità di WhatsApp Desktop prima degli altri utente.
    Questo, a patto di essere consapevoli che si avrà un’applicazione meno stabile.

    impostare google su microsoft edge windows




    impostare google su microsoft edge windows

    Come impostare Google su Microsoft Edge in Windows 10

    In attesa di una versione basata sul progetto Chromium, il browser Microsoft Edge è ancora il predefinito di Windows 10.
    Una volta avviato il sistema operativo, all’inizio, per navigare su internet con il PC si può utilizzare soltanto Edge o Internet Explorer (quest’ultimo nascosto nel menu delle applicazioni).
    Potrebbe anche andarti bene per quello che devi farci, ci mancherebbe.
    Tuttavia, c’è un problema rilevante:
    su Edge è configurato Bing come motore di ricerca predefinito.
    Lo stesso vale per la ricerca su Edge tramite Cortana.
    Essendo abituato a fare ricerche con Google, ti sei chiesto (giustamente) come impostare Google su Microsoft Edge in Windows 10.
    Ed ecco che sei arrivato sul mio blog.

    Nella guida che segue, ti spiego appunto cosa devi fare per configurare il motore di ricerca Google Italia, quindi www.google.it, come predefinito nel browser Microsoft Edge.
    Così facendo, potrai eseguire ricerche dalla barra degli indirizzi e da Cortana utilizzando Google anziché Bing.
    Hai qualche minuto da dedicarmi?
    Ok, allora possiamo cominciare.

    Come impostare Google su Microsoft Edge in Windows 10

    Se vuoi passare da Bing a Google su Microsoft Edge o su Cortana, innanzitutto devi sapere che si può fare quasi tutto senza utilizzare programmi o estensioni di terze parti.
    In ogni caso, devi decidere se impostare la ricerca Google per la barra degli indirizzi, per la pagina predefinita di avvio o per entrambe.

    Oltre a queste due procedure, è necessario seguirne un’altra per configurare la ricerca Google su Microsoft Edge anche quando si utilizza la ricerca vocale o testuale tramite Cortana.
    Sto parlando quindi della ricerca dal menu start o tramite il comando “Ehi, Cortana”.
    Vediamo dunque come procedere.




    Indice

    • Configurare Google su Edge come pagina iniziale predefinita
    • Configurare Google su Edge nella barra degli indirizzi
    • Configurare Google su Edge per la ricerca con Cortana
    • Browser Windows 10 alternativi per la ricerca Google predefinita
    Configurare Google su Edge come pagina iniziale predefinita

    La prima cosa che ti consiglio di fare per impostare Google su Microsoft Edge Windows 10 è configurare il sito www.google.it come pagina iniziale predefinita.
    Per fare ciò, innanzitutto apri il browser Edge.
    Dopodiché, clicca sull’icona con i tre pallini (in alto a destra) e scegli l’opzione Impostazioni.

    In quella sezione, alla voce Generale, trova l’opzione Imposta la home page e clicca su Pagina Iniziale.
    Quindi, scegli l’opzione Una pagina specifica, digita la URL https://www.google.it e clicca su Salva.

    Fatto ciò, sempre nelle Impostazioni, alla voce Personalizza, trova l’opzione Apri Microsoft Edge con e impostala su Una o più pagine specifiche.
    Poi, nel campo Immetti un URL, digita https://www.google.it e clicca Salva.
    Puoi fare lo stesso anche per l’opzione Apri nuove schede con (facoltativo).
    Fatto ciò, una volta che avrai riavviato Edge, apparirà Google come sito web predefinito all’avvio.

    Configurare Google su Edge nella barra degli indirizzi

    Per mettere Google come motore di ricerca predefinito nella barra degli indirizzi di Microsoft Edge, non devi faticare troppo.
    Dopo aver aperto il browser, collegati a google.it.
    Poi, clicca sul pulsante con i tre pallini e scegli la voce Impostazioni.
    Quindi, clicca l’opzione Avanzate.




    Nella schermata successiva, ti appariranno varie opzioni.
    Scorri finché non visualizzi Ricerca barra degli indirizzi.
    Poi, clicca sul pulsante Cambia provider di ricerca.
    In quella schermata, clicca sull’opzione Cerca con Google (individuato), indirizzo www.google.it e seleziona Imposta come predefinito.
    Se lo desideri, potresti anche selezionare Bing e scegliere Rimuovi, ma non è necessario.
    Completata l’operazione e riavviato Microsoft Edge, la barra degli indirizzi utilizzerà Google come motore di ricerca predefinito.

    Configurare Google su Edge per la ricerca con Cortana

    Ed ecco che arriva la parte più difficile per impostare Google su Microsoft Edge Windows 10.
    Infatti, la ricerca Google con Cortana dal menu start o tramite il comando vocale “Ehi, Cortana”, non è prevista nel sistema operativo.
    Per sbloccarla, è necessario utilizzare un programma di terze parti gratuito e un’estensione per il browser internet Chrome.

    Innanzitutto, scarica e installa il browser Google Chrome cliccando qui.
    Dopodiché, segui le istruzioni a video che ti vengono consigliate per impostare Google Chrome come browser predefinito su Windows 10.
    Se avessi ancora dubbi, consulta la mia guida per cambiare il browser principale su Windows 10.

    Fatto ciò, scarica e installa da questo indirizzo il programma gratuito EdgeReflector.
    Alla fine dell’installazione, ti apparirà la finestra “Come vuoi aprire questo file?”.
    Scegli l’opzione EdgeReflector e clicca Ok.




    Adesso, apri Google Chrome e installa l’estensione gratuita Chrometana, che trovi a questo link.
    Configura quindi Chrometana cliccando sulla sua icona (in alto a destra), scegliendo Opzioni e impostando Google come browser predefinito di ricerca.
    In questa maniera, Chrometana effettuerà il redirect delle ricerche Bing verso Google.

    A questo punto, apri il menu Start e scrivi un termine di ricerca.
    Visualizzerai ancora l’anteprima di ricerca web con Bing.
    Tuttavia, se fai click sulla chiave di ricerca per farla aprire sul web, si aprirà con Google Chrome e la query verrà redirezionata da Bing a Google.

    L’unica pecca che potresti trovare con questa configurazione è che i risultati di ricerca vengono redirezionati a google.com anziché a google.it.
    Se desideri redirezionarli a Google Italia, apri Chrometana, vai nelle Opzioni e scegli Impostazioni avanzate.
    Quindi, scegli il motore di ricerca personalizzato e impostalo su Google Italia.

    Browser Windows 10 alternativi per la ricerca Google predefinita

    Se non vuoi più impostare Google su Microsoft Edge in Windows 10 perché ti sembra una cosa troppo complicata, potresti sempre utilizzare un browser compatibile con Windows 10 che utilizza la ricerca Google per impostazione predefinita.
    Ce ne sono tanti ovviamente, ma non posso che consigliarti Google Chrome.




    Una volta che hai installato Google Chrome, impostalo come browser predefinito di Windows 10.
    La pagina iniziale e la barra degli indirizzi saranno già configurate per cercare con Google.
    Perciò, non dovrai far nulla.

    Tuttavia, se desideri cercare con Google tramite Cortana, dovrai sempre installare EdgeReflector e Chrometana come ti ho suggerito nel punto precedente.
    Altrimenti, sebbene tu abbia impostato Chrome come browser predefinito, si aprirà ugualmente Microsoft Edge e la ricerca web verrà effettuata con Bing.

    gadget per windows da scaricare gratis




    gadget per windows da scaricare gratis

    Non so tu, ma io sono un po’ stanco dei soliti gadget presenti sul desktop di Windows 7.
    Per carità, non metto in discussione l’utilità del calendario o dell’orologio, ma ho voglia di qualcosa di diverso, qualcosa di altrettanto utile ma che non sappia di “già visto”.
    Anche tu sei d’accordo?

    Allora non perdere altro tempo e scopri insieme a me alcuni dei gadget per Windows 7 da scaricare gratis che si trovano su Internet.
    Grazie ad essi potrai ampliare le funzionalità del desktop di Windows, renderlo più bello da guardare e più divertente da usare.
    Ecco tutto.

    Come probabilmente già saprai, per installare un nuovo gadget per Windows 7 sul tuo sistema, non devi far altro che collegarti al sito Windows Live Gallery (troverai i link diretti per ciascun gadget) utilizzando Internet Explorer e cliccare prima sul pulsante Download (che si trova sulla destra) e poi su Installa, Apri e Installa per veder comparire il nuovo gadget sulla scrivania.

    Ciò detto, ecco alcuni gadget per Windows 7 da scaricare gratis che potrebbero interessarti.
    Sono adatti a vari scopi e a varie esigenze, quindi credo che troverai sicuramente qualcosa che fa per te.




    IMMAGINE QUI 1

    System Monitor II:
    si tratta di un praticissimo gadget che permette di avere sempre a portata di click e di monitorare costantemente lo stato del computer.
    Grazie ad esso, ti basterà un’occhiata per sapere quanta RAM stanno consumando i programmi in esecuzione sul tuo PC e se il processore del tuo computer sta andando sotto sforzo.

    IMMAGINE QUI 2

    Auto Translator:
    un piccolo ma utilissimo traduttore basato sul servizio di traduzione online di Bing, il motore di ricerca di Microsoft.
    Permette di tradurre sia singole parole che intere frasi in tutte le lingue del mondo.




    IMMAGINE QUI 3

    Drive Manager:
    permette di accedere con un solo click a tutti gli hard disk e i drive presenti nel computer.
    Grazie ad esso, si possono compiere “al volo” operazioni quali la pulizia del disco, il backup, la deframmentazione, la formattazione e molto altro ancora.

    IMMAGINE QUI 4

    Minibrowser:
    un vero e proprio browser in miniatura grazie al quale visitare tutti i propri siti Internet preferiti senza muoversi dal desktop.
    Le sue dimensioni sono regolabili nelle impostazioni (accessibili cliccando sull’icona a forma di chiave inglese).




    IMMAGINE QUI 5

    My To-Do List:
    per appuntare in maniera semplice, simpatica ma estremamente organizzata tutte le cose da fare nell’arco della giornata.

    IMMAGINE QUI 6

    Drag&Drop Print:
    basta trascinare qualsiasi file all’interno di questo gadget (immagini, documenti di Office, ecc.) e, quasi come per magia, questo verrà stampato.




    IMMAGINE QUI 7

    Launch Control:
    un pannello personalizzabile dal quale accedere a tutte le funzioni principali del sistema operativo, le applicazioni più usate e molte funzioni utili.
    Permette anche di spegnere il PC con un solo click.

    Per accedere al pannello di controllo dei gadget per Windows 7, quello in cui poter richiamare, organizzare e disinstallare i gadget, non devi far altro che cliccare con il pulsante destro del mouse in un punto vuoto del desktop di Windows e selezionare la voce Gadget dal menu che si apre.

    formattare il pc windows




    formattare il pc windows

    Il tuo computer con Windows 8 ha cominciato a fare le “bizze”?
    Mostra un mucchio di errori e ti sembra molto lento?
    Potresti provare a ripristinare il sistema seguendo le indicazioni presenti nella mia guida sull’argomento, ma se nemmeno quella soluzione dà i frutti sperati ti rimane solo la formattazione.

    A tal proposito, oggi ti propongo una guida su come formattare il PC Windows 8 grazie alla quale vedere insieme come formattare l’hard disk del computer ed installare una nuova copia di Windows su di esso.

    Si tratta di un’operazione molto più semplice di quello che immagini ma, attenzione, perché attuandola verranno cancellati tutti i dati presenti sul PC. Questo significa che prima di andare avanti devi assolutamente creare una copia di sicurezza di tutti i tuoi file

    Per poter formattare Windows 8 devi procurarti un disco d’installazione del sistema operativo o una chiavetta USB su cui sono stati copiati i file per l’installazione di quest’ultimo.




    Se non disponi di DVD o chiavette USB per l’installazione di Windows 8 o Windows 8.1, puoi crearne una scaricando questa piccola utility dal sito Internet di Microsoft e scegliendo il tipo di media da creare.
    Usarla è semplicissimo.
    A download completato apri, facendo doppio click su di esso, il file appena scaricato (es. OSGS14-WindowsSetupBox-32bitand64bit-English-4141408) e digita il product key della tua copia di Windows 8/8.1.

    Successivamente, scegli se creare un drive USB o un file ISO (quindi un DVD) per l’installazione del sistema operativo e segui le istruzioni su schermo.
    Nel caso della chiavetta USB, non dovrai far altro che collegare al computer una chiavetta con almeno 4GB di spazio libero e attendere che la copia dei file giunga al termine.
    Se decidi di creare un dischetto, invece, dovrai aspettare la creazione del file ISO e masterizzare quest’ultimo su un DVD vuoto usando qualsiasi software adatto allo scopo (leggi la mia guida su come masterizzare file ISO, se non sai come fare).

    IMMAGINE QUI 1

    A questo punto, per avviare la formattazione, inserisci nel computer la chiavetta USB o il DVD con i file d’installazione del sistema operativo che hai appena creato e riavvia il PC: in questo modo dovrebbe avviarsi automaticamente il setup di Windows 8/8.1.




    Qualora così non fosse e partisse normalmente la copia di Windows già installata sul PC, entra nel BIOS e cambia l’ordine di avvio impostando come primo dispositivo per il boot il drive CD/DVD o la porta USB.
    Ti ho spiegato dettagliatamente come fare nel mio tutorial su come entrare nel BIOS.

    IMMAGINE QUI 2

    Ci siamo! Ora non ti rimane che procedere all’installazione di Windows 8 selezionando l’italiano dal menu per la scelta della lingua e cliccando prima su Avanti e poi su Installa.
    Digita quindi il product key della tua copia del sistema operativo, clicca nuovamente su Avanti e accetta le condizioni di utilizzo del sistema operativo mettendo il segno di spunta accanto alla voce Accetto le condizioni di licenza.

    A questo punto, fai click ancora una volta su Avanti e seleziona la voce Personalizzata dalla schermata che si apre.
    Clicca dunque sull’icona del drive su cui vuoi installare Windows (es.
    Disco locale C:), seleziona l’opzione Opzioni unità (avanzate) > Formatta per formattare la partizione e clicca sul pulsante Avanti per avviare l’installazione del sistema operativo.
    Se qualche passaggio non ti è chiaro, approfondisci l’argomento leggendo la mia guida su come installare Windows 8.




    Al termine dell’installazione (ci vorranno all’incirca 20 minuti), ti verrà proposta la procedura di configurazione iniziale di Windows 8 nella quale creare impostare le preferenze del sistema (colore Start Screen, connessione Internet da utilizzare, fuso orario, account utente, ecc.) e poi potrai cominciare a lavorare con il tuo sistema operativo nuovo di zecca.

    fare backup windows




    fare backup windows

    Come fare backup Windows 10

    Per creare una copia dei dati che sono salvati sul tuo hard disk, prima di eseguire l’installazione pulita, devi sapere come fare backup Windows 10.
    Se hai parecchi file importanti nel tuo PC, spesso, per evitare grane, è meglio salvarli esternamente su un’unità collegata in rete, su un dispositivo di archiviazione USB o su DVD vergini.

    Potresti salvare i dati del PC Windows 10 creando un’immagine del sistema operativo, che sarà provvidenziale nel caso in cui tu, ad esempio, dovessi eseguire un ripristino a causa di un malware di tipo ransomware, come è stato, in passato, Cryptolocker.
    Procedendo con la lettura, puoi capire come fare.

    Come fare backup Windows 10

    Se vuoi salvare una copia delle tue informazioni archiviate nel computer, puoi eseguire il backup di Windows 10 creando un’immagine di sistema.
    Per farlo, prima di tutto devi collegare il dispositivo di archiviazione, formattato in NTFS e di dimensioni adeguate, che userai per eseguire il salvataggio, oppure annotarti il percorso di rete dove andrà caricato il backup, altrimenti inserire il DVD.

    Dopodiché, devi seguire il percorso Menu start > Tutte le app > Sistema Windows > Pannello di controllo, cliccare su Sistema e sicurezza e scegliere l’opzione Backup e ripristino (Windows 7).
    Poi, devi cliccare l’opzione Crea immagine di sistema per avviare la procedura guidata.




    Partirà lo strumento che ti permette di effettuare il salvataggio dei dati del computer Windows 10.
    Visualizzerai infatti la schermata Specificare il percorso in cui salvare il backup.

    Adesso, devi scegliere una delle opzioni Su un disco rigido, Su uno o più DVD o In un percorso di rete, per selezionare l’unità dove desideri archiviare l’intera copia di sistema.
    Quando hai scelto, puoi cliccare su Avanti.

    Facendo ciò, apparirà la schermata Selezionare le unità da includere nel backup, che ti permetterà di scegliere le partizioni e le unità da salvare.
    Tieni a mente che quelle essenziali per l’esecuzione di Windows saranno incluse in automatico.
    Comunque, una volta selezionate, puoi proseguire cliccando Avanti.

    L’ultima schermata, è quella che ti chiede di Confermare le impostazioni di backup.
    Infatti, ti verrà mostrato il percorso che hai scelto per l’archiviazione e le unità che verranno salvate.
    Inoltre, visualizzerai una stima della dimensione che verrà occupata dall’immagine di sistema dopo la creazione.




    Se i parametri che hai inserito sono corretti, puoi avviare il backup di Windows 10 cliccando sul pulsante Avvia backup.

    A questo punto, devi solo attendere.
    Durante l’attesa, puoi utilizzare il computer normalmente.

    eliminare la password di accesso windows




    eliminare la password di accesso windows

    Sei stanco di digitare la password di Windows ogni volta che accendi il PC?
    Hai dimenticato la password del tuo PC e sei disperato perché temi di perdere l’accesso tutti i tuoi dati?
    Tranquillo… non c’è bisogno di gettarsi nello sconforto, non ancora almeno! Seguendo le indicazioni che sto per darti, dovresti infatti riuscire ad eludere la password di Windows e a ripristinare l’accesso ai tuoi dati in maniera alquanto semplice.
    Inoltre, se lo vorrai, potrai fare in modo che il sistema non ti chieda più la password in fase d’accesso.
    Tutto in pochissimi clic.

    Come facilmente intuibile, la procedura per eliminare la richiesta della password all’accensione del PC ha una percentuale di successo del 100% (in quanto richiede l’accesso preventivo a Windows, con la password giusta).
    Quella per bypassare una password dimenticata, invece, può avere un esito variabile, a seconda del sistema in uso e del tipo di account da “sbloccare” (se locale oppure online, cioè collegato a un account Microsoft).

    Tutto chiaro?
    Bene, allora direi di mettere da parte le chiacchiere e di passare subito all’azione:
    prenditi cinque minuti di tempo libero, metti in atto le indicazioni che sto per darti e prova a sbloccare così l’accesso al tuo computer.
    Ci tengo a sottolineare TUO computer, in quanto l’accesso non autorizzato ad account altrui rappresenta una grave violazione della privacy e, in alcuni casi, perfino un reato.
    Io non mi assumo alcuna responsabilità al riguardo.
    Intesi?
    Perfetto, allora procediamo!

    Indice

    • Eludere la richiesta di password di Windows
    • Recupero della password dell’account Microsoft
    • Programmi per bypassare la password di Windows
      • KON-BOOT
      • Offline NT Password & Registry Editor

    Eludere la richiesta di password di Windows

    IMMAGINE QUI 1




    Cominciamo dalle cose più semplici, ossia da come eludere la richiesta della password all’avvio di Windows.
    Se sei stanco di digitare la password ogni volta che accendi il PC o lo risvegli dallo standby, puoi rimuovere la richiesta di autenticazione andando a modificare le impostazioni del sistema operativo.

    Premi, quindi, la combinazione di tasti Win+R sulla tastiera del tuo PC, in modo da richiamare il pannello Esegui… di Windows, digita il comando netplwiz nella finestra che si apre e premi il tasto Invio.
    A questo punto, seleziona la scheda Utenti dalla finestra che viene visualizzata sullo schermo, seleziona il tuo account utente, togli il segno di spunta dalla voce Per utilizzare questo computer è necessario che l’utente immetta il nome e la password, clicca sui pulsanti Applica e OK e digita la password di accesso a Windows.
    Da questo momento in poi, non ti verrà più chiesta la password di accesso al sistema.

    Quasi inutile dire che la procedura appena illustrata non è affatto consigliata, in quanto garantisce libero accesso al PC da parte di chiunque:
    pensaci bene prima di metterla in pratica e, in caso di ripensamenti, provvedi subito a reimpostare la richiesta della password in Windows.
    Per fare ciò, dai nuovamente il comando netplwiz nel pannello Esegui… e rimetti la spunta sulla voce Per utilizzare questo computer è necessario che l’utente immetta il nome e la password.

    Recupero della password dell’account Microsoft

    IMMAGINE QUI 2




    Hai perso la password di un account utente connesso a un account Microsoft su Windows 10 o Windows 8.x?
    In tal caso potresti riuscire a ripristinare l’accesso al sistema richiedendo il reset della password dell’account Microsoft.

    Per compiere quest’operazione, clicca qui in modo da collegarti alla pagina d’accesso dell’account Microsoft, digita il tuo nome utente (cioè l’indirizzo email associato all’account) nell’apposito campo di testo e clicca prima sul pulsante Avanti e poi sulla voce Ho dimenticato la password che compare più in basso.

    Fatto ciò, apponi il segno di spunta accanto alla voce Ho dimenticato la password, fai clic su Avanti, digita il codice captcha che viene visualizzato in basso, premi Avanti e digita il codice di conferma che hai ricevuto via SMS, via email o che hai generato tramite la tua app per la generazione dei codici.

    Per usare un’opzione di verifica diversa rispetto a quella predefinita, fai clic sulla voce Usa un’opzione di verifica diversa e scegli se ricevere un’email, un SMS o se generare un codice tramite app spuntando una delle apposite opzioni.
    Dopodiché, a seconda dell’opzione scelta, digita la parte finale del tuo numero di cellulare o la parte iniziale del tuo indirizzo email nel campo di testo che compare sullo schermo e clicca sul pulsante Invia codice per proseguire.




    Per concludere, immetti il codice che hai ricevuto via email, via SMS o che hai generato tramite app, pigia su Avanti e, se hai attivato la verifica in due passaggi sul tuo account, ripeti l’operazione.
    Inserisci, dunque, la nuova password che vuoi usare per accedere al tuo account Microsoft nei campi Nuova password e Conferma la password e dai conferma pigiando sul pulsante Avanti.

    Missione compiuta! Adesso dovresti riuscire ad accedere al tuo PC con Windows 10 o Windows 8.x usando la nuova password che hai impostato per l’account Microsoft.

    Programmi per bypassare la password di Windows

    Se sul tuo PC utilizzi un account di Windows offline e non ricordi la password per accedere a quest’ultimo, puoi provare a risolvere il problema usando uno dei programmi elencati di seguito:
    si tratta di software che, una volta eseguiti da chiavetta USB o da CD/DVD, permettono di sbloccare gli account di Windows e accedere a questi ultimi senza digitare alcuna password.
    Non assicurano sempre il 100% di successo, ma in molte situazioni riescono a raggiungere il loro scopo:
    provali e scopri se fanno al caso tuo.

    KON-BOOT

    IMMAGINE QUI 3




    KON-BOOT è una delle soluzioni più avanzate per bypassare la password di Windows, difatti non è disponibile gratuitamente e per scaricarla occorre sborsare cifre a partire da 27$ (per la licenza home).
    Assicura lo sblocco degli account offline su tutte le versioni di Windows e degli account online su Windows 8.x.
    Su Windows 10, invece, lo sblocco degli account online è supportato solo in maniera sperimentale e, per giunta, solo nella versione commerciale del software (che costa di più).
    Altra cosa importante da sottolineare è che i file cifrati con BitLocker non vengono decodificati, che quindi restano inaccessibili.

    Per acquistare, e poi scaricare, la versione più recente di KON-BOOT, collegati al sito ufficiale del programma e clicca prima sulla voce KON-BOOT WIN presente in alto e poi sul bottone BUY NOW collocato al centro della pagina.
    Prima di avviare il download del software, disattiva l’antivirus o questo ti impedirà di scaricarlo (e in seguito di utilizzarlo).

    IMMAGINE QUI 4

    A scaricamento completato, collega al computer la chiavetta USB su cui intendi copiare KON-BOOT (la chiavetta non dev’essere molto capiente, ma dovrà essere formattata, quindi non deve contenere file importanti), apri l’archivio che contiene il programma ed estraine il contenuto in una cartella di tua scelta, dopodiché avvia l’eseguibile KonBootInstaller.exe e rispondi e OK agli avvisi che compaiono sullo schermo.




    Nella finestra che si apre, usa il menu a tendina Available USB drives per selezionare l’unità della chiavetta USB, clicca sul pulsante Install to USB stick (with UEFI support), poi su  e attendi qualche secondo affinché KON-BOOT venga copiato sulla pen drive.

    IMMAGINE QUI 5

    Se l’utility integrata in KON-BOOT non ti permette di copiare i file del programma sulla chiavetta USB a causa di qualche errore, prova a utilizzare YUMI:
    un software gratuito e portatile (quindi che non richiede installazioni per poter essere utilizzato) che permette di creare chiavette USB auto-avvianti con uno o più sistemi operativi al loro interno.

    Per copiare KON-BOOT sulla tua pen drive con YUMI, avvia il programma in questione e fai clic sul pulsante Next.
    Utilizza, quindi, il menu a tendina Step 1 per selezionare l’unità della chiavetta USB, il menu a tendina Step 2 per selezionare l’opzione Kon-Boot Purchased e il pulsante Browse per selezionare l’immagine ISO di KON-BOOT.
    Per selezionare l’immagine ISO, devi navigare nella cartella kon-bootCD, digitare il nome kon-bootCD.iso nel campo Nome file e selezionare il nome del file dai suggerimenti automatici che compaiono durante la digitazione.
    A questo punto, clicca sui pulsanti Create, attendi che la copia dei file venga portata a termine e chiudi la finestra del programma cliccando sugli appositi bottoni.




    IMMAGINE QUI 6

    Una volta ottenuta la tua chiavetta auto-avviante con KON-BOOT, devi copiare alcuni file al suo interno.
    Entrando più nel dettaglio, devi copiare il file konbootFLOPPY > konbootFLOPPY.img dalla cartella di download di KON-BOOT alla cartella multiboot > kon-bootCD della chiavetta USB e la cartella EFI che si trova nella cartella kon-bootUSB di KON-BOOT nella directory principale della pen drive.

    Fatto ciò, puoi effettuare il boot dalla chiavetta e attendere che compaia la schermata di benvenuto di KON-BOOT (una schermata nera con la scritta Kon-Boot for Windows in alto).
    Una volta visualizzata la schermata in questione, premi un tasto qualsiasi sulla tastiera del PC, attendi l’avvio di Windows ed effettua l’accesso all’account di cui avevi dimenticato le credenziali lasciando in bianco il campo relativo alla password.
    Et voilà! Adesso sei entrato nuovamente nel tuo account e puoi impostare una nuova password d’accesso a quest’ultimo.

    Se utilizzi un PC recente equipaggiato con il sistema UEFI anziché con il classico BIOS, per effettuare il boot dalla chiavetta di KON-BOOT devi prima accedere alle impostazioni dell’UEFI e disattivare la funzione Secure Boot (quella che impedisce di effettuare il boot da sistemi sprovvisti di firma digitale).
    Per accedere al menu di configurazione dell’UEFI da Windows 10, clicca sul pulsante Start e seleziona l’icona dell’ingranaggio che si trova sulla sinistra nel menu che viene visualizzato sullo schermo.




    IMMAGINE QUI 7

    Dopodiché vai su Aggiornamento e sicurezza > Ripristino e clicca sul pulsante Riavvia ora relativo alle opzioni di Avvio avanzato.
    Successivamente, seleziona le voci Risoluzione dei problemi, Opzioni avanzate e Impostazioni firmware UEFI e fai clic sul pulsante Riavvia.
    Una volta entrato nel menu dell’UEFI, seleziona la scheda Security, poi la voce Secure Boot menu e imposta l’opzione Secure boot su Disabled.
    Fatto ciò, imposta l’unità USB come unità di boot primaria andando nella scheda Boot e il gioco è fatto.
    Se qualche passaggio non ti è chiaro, consulta il mio tutorial su come entrare nel BIOS/UEFI in cui ti ho spiegato come accedere al menu di configurazione dell’UEFI e come regolare le impostazioni relative al Secure Boot e ai dispositivi di avvio.

    Offline NT Password & Registry Editor

    IMMAGINE QUI 8

    Se non vuoi spendere soldi per bypassare la password di Windows e utilizzi una versione datata del sistema operativo Microsoft, ad esempio Windows 7, puoi rivolgerti a Offline NT Password & Registry Editor:
    un altro programma da avviare tramite CD, DVD o chiavetta USB che consente di rimuovere la password di accesso a Windows, fino alla versione 7 del sistema redmondiano.




    Per scaricare Offline NT Password & Registry Editor, collegati al sito ufficiale del programma e clicca sul primo link che trovi sotto la voce Download, ad esempio cd140201.zip, se desideri copiare il software su un CD o un DVD.
    Se invece desideri copiare il programma su una chiavetta USB, clicca sul secondo link, ad esempio usb140201.zip .

    A download completato, apri l’archivio zip che contiene Offline NT Password & Registry Editor, estraine il contenuto in una cartella di tua scelta e procedi come segue.

    • Se hai scaricato la versione di Offline NT Password & Registry Editor da copiare su CD o DVD, avvia il tuo software di masterizzazione preferito (io ti consiglio ImgBurn), apri il file ISO cd140201.iso in esso e masterizzalo su un dischetto vuoto.
      Se non sai come fare, aiutati con le indicazioni contenute nel mio tutorial su come masterizzare file ISO.
    • Se hai scaricato la versione di Offline NT Password & Registry Editor da copiare su chiavetta USB, scarica uno dei programmi che ti ho consigliato nel mio tutorial su come creare dispositivi USB bootabili (es.
      Rufus) e dà loro “in pasto” l’immagine del software.
      In alternativa, apri il Prompt dei comandi come amministratore ed esegui il comando X:syslinux.exe -ma X:, dove al posto di X: devi mettere la lettera dell’unità della chiavetta USB.

    IMMAGINE QUI 9

    Ad operazione completata, effettua il boot dal dischetto o dalla pen drive che hai ottenuto, premi il tasto Invio e, quando Offline NT Password & Registry Editor ti chiede qual è la partizione in cui è installato Windows, digita 1 e dai Invio per due volte di seguito.




    Fatto ciò, digita nuovamente 1 e dai Invio per scegliere l’opzione di reset della password, ripeti l’operazione e digita il nome dell’account che vuoi sbloccare (tutti gli account dovrebbero essere elencati sullo schermo).
    Per finire, premi Invio, digita 1, dai nuovamente Invio per resettare la password di Windows ed esci da Offline NT Password & Registry Editor dando i seguenti comandi: !qyn ed exit.

    Al nuovo accesso a Windows, non dovrebbe esserti più chiesta la password per entrare nel sistema.
    Se qualche passaggio non ti è chiaro, prova a dare un’occhiata al mio tutorial specifico su come bypassare la password di Windows 7.

    effetti grafici per windows media player scaricali gratis




    effetti grafici per windows media player scaricali gratis

    Cosa danno stasera in TV?
    Un film di avventura?
    Una partita di calcio?
    Allettante, ma io preferisco guardarmi una bella canzone sul mio PC! Sì, hai capito bene, io le canzoni le “guardo”.
    E no, non sono impazzito. Sono semplicemente rimasto folgorato dalla bellezza dagli effetti per Windows Media Player disponibili gratuitamente su Internet, delle straordinarie animazioni che vengono visualizzate ogni qual volta si ascolta un brano musicale nel lettore multimediale dei PC con su installato il sistema operativo di casa Microsoft.

    Da spettacolari effetti grafici astratti a magici paesaggi innevati, c’è davvero di tutto e per tutti i gusti.
    Basta scaricarli ed installarli ed è fatta.
    Come dici?
    La cosa interesserebbe anche te e vorresti dunque capire dove trovare i summenzionati effetti grafici per Windows Media Player e soprattutto come poterli scaricare gratis?
    Beh, leggi questa mia guida dedicata proprio all’argomento in oggetto e lo scoprirai subito.
    Sono sicuro che alla fine potrai dirti ben contento e soddisfatto di quanto appreso, qualsiasi sia la versione di Windows in uso sul tuo computer.

    Allora?
    Che ne diresti di mettere finalmente le chiacchiere da parte e di entrare nel vivo della questione?
    Si?
    Grandioso.
    Non perdiamo altro tempo ed iniziamo immediatamente a darci da fare.
    Posizionati bello comodo dinanzi il tuo fido computer ed inizia a concentrarti sulla lettura di questo tutorial.
    Ti auguro buon download, buon divertimento e ti faccio un grande in bocca al lupo per tutto.
    Are you ready?

    Indice

    • Scaricare gli effetti grafici
    • Installare gli effetti grafici
    • Usare, modificare e gestire gli effetti grafici
    • Alternative a Windows Media Player

    Scaricare gli effetti grafici

    Ti stai chiedendo come fare per scaricare degli effetti grafici gratuiti per Windows Media Player?
    La risposta è decisamente ben più semplice di quel che tu possa immaginare:
    ti basta visitare la sezione del sito Internet di Microsoft dedicata proprio alla tipologia di risorse in questione ed è fatta.




    Quindi, provvedi innanzitutto a visitare questa pagina Web annessa al sito di Microsoft, scorri l’elenco dei vari effetti grafici disponibili, individua quello che preferisci e clicca sul collegamento Download presente sotto il suo nome per effettuare il download sul tuo computer.
    Una volta fatto ciò, il download dell’effetto graffio scelto partirà in maniera automatica ed il relativo file eseguibile (nome dell’effetto grafico.exe) verrà salvato nella cartella Download del tuo computer (se non hai apportato modifiche alle impostazioni di default del browser in uso).

    IMMAGINE QUI 1

    Tieni presente che per alcuni effetti grafici (es WhiteCap) dopo aver fatto clic sulla voce Download si aprirà una nuova pagina Web, quella del sito Internet dello sviluppatore della risorsa scelta.
    In tal caso, per effettuarne il download dovrai eseguire un passaggio aggiuntivo:
    cliccare nuovamente sulla voce (o sul pulsante) Download nella nuova pagina che si è aperta.

    Oltre che così come ti ho appena indicato, ti segnalo che puoi richiamare la pagina Web mediante cui scaricare nuovi effetti grafici per Windows Media Player a costo zero anche direttamente dal player stesso.
    Per riuscirci, clicca sulla voce Strumenti annessa alla barra dei menu di Windows Media Player, seleziona la voce Download dal menu che si apre e poi quella Effetti grafici dall’ulteriore menu visualizzato.
    Si aprirà dunque la finestra del browser predefinito e potrai procedere in egual maniera a quanto indicato nelle precedenti righe.




    IMMAGINE QUI 2

    Se non riesci a compiere i passaggi di cui sopra perché non visualizzi la barra dei menu di Windows Media Player, provvedi preventivamente a cliccare sulla voce Organizza che sta nella parte in alto a sinistra della finestra del programma, a selezionare la voce Layout dal menu che si apre ed a fare clic sull’opzione Mostra barra dei menu.

    Installare gli effetti grafici

    Hai compiuto i passaggi di cui sopra ed hai dunque provveduto a scaricare tutti gli effetti grafici per Windows Media Player di tuo gradimento?
    Benissimo! Ora, però, per poterli sfruttare devi installarli.
    Mi chiedi come riuscirci?
    Te lo indico subito, è molto più facile di quello che può sembrare.

    Tutto ciò che devi fare altro non è che aprire, facendoci doppio clic opera, il file eseguibile scaricato in precedenza, cliccare su Si e, se ti viene proposta una procedura guidata d’installazione (come di solito accade quando devi installare un nuovo programma sul computer) portala a termine premendo su Next e/o sugli altri pulsanti apparsi su schermo.




    IMMAGINE QUI 3

    Ad ogni modo, tieni presente che generalmente l’installazione avviene in automatico e dopo aver aperto il file eseguibile basta seguire l’avanzamento della procedura ed eventualmente cliccare sul pulsante OK per terminare il tutto.

    Usare, modificare e gestire gli effetti grafici

    Una volta effettuata l’installazione degli effetti grafici, sei finalmente pronto a servirtene per rendere più accattivanti le riproduzioni dei tuoi brani musicali preferiti.
    Puoi altresì regolarne le impostazioni d’uso come meglio credi ed impostare questo o quell’altro effetto grafico scaricato secondo esigenza.
    Vediamo subito in che modo riuscirci.

    Per quel che concerne la visualizzazione degli effetti grafici scaricati, avvia la riproduzione di un file musicale qualsiasi ed abilità la modalità di visualizzazione In esecuzione, selezionando l’omonima voce dal menu Visualizza annesso alla barra dei menu di Windows Media Player.




    Fai quindi clic destro al centro della finestra, seleziona la voce Effetti grafici dal menu contestuale che compare, clicca sul nome relativo all’effetto grafico appena installato e se necessario seleziona l’eventuale ulteriore personalizzazione dall’altro menu che si apre dopodiché goditi lo spettacolo.
    Fantastico, vero?

    IMMAGINE QUI 4

    Ti segnalo che dal medesimo menu per la selezione degli effetti grafici puoi anche scegliere di abilitare quelli già inclusi “di serie” in Windows Media Player che, sebbene decisamente meno “pirotecnici” di quelli che è possibile scaricare da Internet, fanno comunque la loro figura e contribuiscono ad abbellire e rendere decisamente più accattivante la riproduzione dei brani.

    Volendo, puoi anche personalizzare alcuni degli effetti grafici installati, selezionando innanzitutto la voce Opzioni… dal menu Strumenti di Windows Media Player.
    Nella finestra che si apre, seleziona poi la scheda Plug-in, clicca sulla voce relativa all’effetto grafico che intendi personalizzare e fai clic sul pulsante Proprietà.
    Serviti dunque dell’ulteriore finestra che vedi apparire su schermo per apportare tutte le varie ed eventuali personalizzazioni del caso.




    IMMAGINE QUI 5

    Se invece dopo aver scaricato ed installato un dato effetto grafico per Windows Media Player ci hai ripensato e vuoi rimuoverlo, ti comunico che la cosa è fattibile.
    Per riuscirci, ti basta recarti in Opzioni… > Strumenti, selezionare la scheda Plug-in, cliccare sul nome dell’effetto grafico di riferimento, premere sul bottone Rimuovi che sta a destra nell’ulteriore finestra visualizzata sul desktop e dare conferma dell’esecuzione dell’operazione.

    Da notare che per alcuni effetti grafici installati la procedura di disinstallazione appena descritta non è valida in quanto il pulsante Rimuovi non risulta abilitato.
    Di conseguenza, non è possibile procedere come appena descritto.
    In tal caso, per rimuovere un effetto grafico occorre cliccare sul pulsante Start (quello con la bandierina di Windows) che sta nella parte in fondo a sinistra della barra delle applicazioni, cercare Esegui, digitare cmd.exe nel campo Apri: annesso alla finestra comparsa sul desktop e poi fare clic sul bottone OK così da accedere al Prompt dei comandi di Windows ed intervenire da li.

    IMMAGINE QUI 6




    Nella finestra apparsa a questo punto sul desktop, digita CD /d “%Programfiles%\Windows Media Player\Visualizations” e poi schiaccia il pulsante Invio sulla tastiera.
    Adesso, digita DIR per aprire l’elenco delle directory ed individua il nome della DLL dell’effetto da rimuovere cercandola in Esplora risorse/Esplora file facendo clic sulla cartella gialla sulla barra delle applicazioni, poi su Questo PC/Computer a sinistra, facendo doppio clic sul nome della partizione su cui è installato Windows, su Programmi (x86) (su Windows a 64 bit) oppure su Programmi (x32) (su Windows a 32 bit), su Windows Media Player e successivamente su Visualizations.

    IMMAGINE QUI 7

    Una volta trovato il nome della DLL dell’effetto di riferimento, digita nel Prompt dei comandi la stringa regsvr32.exe  -u  <nomefile.dll> (al posto di nomefile.dll devi digitare il nome della corrispondente DLL) dopodiché schiaccia il tasto Invio sulla tastiera.

    Provvedi infine ad eliminare il file corrispondente (ti basta trascinarlo nel Cestino di Windows) recandoti nella cartella di riferimento, solitamente collocata in Programmi (x86) (su Windows a 64 bit) oppure in Programmi (x32) (su Windows a 32 bit), come visto nelle righe precedenti.




    Se la procedura appena descritta ti restituisce un errore o comunque sia se cerchi un’alternativa ai passaggi appena indicati, ti comunico che puoi disinstallare gli effetti che non ti piacciono più anche dal Registro di sistema.
    Per riuscirci, cerca quest’ultimo nel menu Start digitando regedit e cliccando poi sul risultato corrispondente dopodiché recati in HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE\WOW6432Node\Microsoft\MediaPlayer\Objects\Effects. Fai quindi clic destro sul nome della cartella dell’effetto da cancellare e scegli Elimina dal menu che appare.

    IMMAGINE QUI 8

    Successivamente verifica se in corrispondenza del percorso HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE\Microsoft\MediaPlayer\Objects\Effects sono presenti ulteriori chiavi di registro facenti riferimento all’effetto grafico appena eliminato (oppure se non riesci a trovare nulla nel percorso precedente esamina quest’altro).
    Qualora così fosse, procedi in maniera analoga a quanto visto insieme qualche riga più in modo tale da effettuare la rimozione completa dell’effetto.

    Alternative a Windows Media Player

    Per quanto funzionale e pratico possa risultare, in realtà Windows Media Player non è il miglior lettore multimediale che si possa impiegare su Windows.
    Anzi, molto probabilmente è uno dei meno pratici e leggeri in circolazione.
    Se vuoi un suggerimento, prova a valutare delle alternative, ce ne sono diverse, tutte molto appetibili.
    Qui di seguito ho provveduto ad indicarti quelle che a parer mio rappresentano le migliori della categoria.




    C’è ad esempio VLC, che è è un eccellente media player gratuito e open source capace di riprodurre tutti i principali formati di file video e audio.
    È estremamente leggero, rapido e funziona su tutti i sistemi operativi Windows (e non solo) senza necessitare di codec esterni.
    Per scaricarlo sul tuo PC, collegati al suo sito Internet ufficiale e clicca sul pulsante Scarica VLC.

    A download ultimato, apri il pacchetto d’installazione denominato vlc-xx-win32.exe clicca in sequenza sui pulsanti OK, Avanti (tre volte consecutive), Installa e Fine.

    IMMAGINE QUI 9

    C’è poi MPC-HC, un altro media player a costo zero e di natura open source che va a contraddistinguersi per il supporto a un numero di file praticamente sconfinato oltre che per la sua estrema leggerezza.
    Diversamente dal summenzionato VLC è disponibile solo per sistemi operativi Windows ma la cosa non credo che al momento risulti essere particolarmente rilevante per te.




    Per scaricare MPC-HC sul tuo PC, collegati al suo sito Internet ufficiale e pigia sul bottone MPC-HC – Download Now.
    A scaricamento ultimato, apri il pacchetto d’installazione denominato MPC-HC.xx.x86.exe e fai clic sui pulsanti , OK, Avanti (cinque volte consecutive), Installa nella finestra apparsa sul desktop.
    Porta poi a termine il setup pigiando su Fine.

    IMMAGINE QUI 10

    Ulteriori soluzioni di questo tipo puoi poi trovarle nel mio articolo dedicato proprio ai programmi per ascoltare musica e nel mio tutorial dedicato ai programmi per gestire musica.
    Mi raccomando, dagli almeno uno sguardo.

    dock su windows avviare programmi e documenti piu facilmente




    dock su windows avviare programmi e documenti piu facilmente

    Per utilizzare al meglio Windows e risparmiare del tempo utile per avviare i programmi e i documenti con i quali lavori più di frequente, puoi utilizzare RocketDock.
    Si tratta di un programma gratuito che mostra una barra simile a quella di macOS, chiamata Dock, alla quale è possibile “agganciare” i programmi e i documenti presenti sul PC.

    Per avviare questi ultimi, basta semplicemente fare clic sulla loro icona nel Dock.
    Detto in altre parole, l’utilizzo del Dock permette di velocizzare l’apertura di programmi e documenti perché non occorre distrarsi fra ventimila menu o cartelle! Per ascoltare la musica, ad esempio, basta fare clic sull’icona di Windows Media Player, mentre per navigare su Internet basta un semplice clic sull’icona di Chrome.

    Bello, vero?
    Allora non perdere altro tempo:
    ritagliati cinque minuti tutti per te, segui le indicazioni che sto per darti e scopri come usare RocketDock per velocizzare il tuo lavoro quotidiano con il PC.
    Scommetto che resterai piacevolmente sorpreso dai vantaggi che ti darà questa piccola, versatile barra visualizzata sul tuo desktop.

    Indice

    • Requisiti minimi
    • Scaricare e installare RocketDock
    • Come funziona RocketDock
    • Come configurare RocketDock
    • In caso di problemi

    Requisiti minimi

    IMMAGINE QUI 1




    Sul sito Internet di RocketDock, si legge che per utilizzare il programma bisogna avere un computer equipaggiato con almeno 10MB di RAM libera, un processore da almeno 500 MHz e una versione di Windows compresa tra 2000, XP, Vista e 7.

    In realtà, in base ai test che ho effettuato, il software funziona egregiamente anche su Windows 10 e anche sulla versione a 64 bit di questo sistema operativo, nonostante il supporto per i sistemi a 64 bit non sia ufficialmente presente in RocketDock.

    Riassumendo, possiamo dunque dire che RocketDock non viene più aggiornato da tempo, potrebbe mostrare dei malfunzionamenti sui sistemi non supportati ufficialmente (es.
    Windows 10 o altre versioni di Windows a 64 bit), ma all’atto pratico risulta utilizzabile senza problemi anche su questi ultimi.

    Scaricare e installare RocketDock

    Per utilizzare un Dock simile a quello di macOS sul tuo PC, prima di tutto, collegati al sito Internet di RocketDock e fai clic sul pulsante Download presente in alto.
    Nella pagina che si apre, fai clic su Download RocketDock! per scaricare RocketDock.




    IMMAGINE QUI 2

    Per installare RocketDock, devi fare semplicemente fare doppio clic sul suo file d’installazione (RocketDock-vxx.exe) e rispondere all’avviso che compare sullo schermo.
    Nella prima finestra, seleziona Italiano e poi fai clic su OK.
    Nella finestra successiva, fai clic su Avanti e poi seleziona Accetto i termini del contratto di licenza.

    A questo punto, non ti resta che fare sempre clic su Avanti e poi su Installa per avviare l’installazione vera e propria.
    Al termine dell’installazione, devi fare clic su Fine per chiudere la finestra.

    IMMAGINE QUI 3




    Come funziona RocketDock

    Non ti resta, ora, che avviare RocketDock e cominciare a personalizzarlo in base alle tue esigenze.
    Apri quindi il programma (tramite la sua icona presente nel menu Start di Windows) e aspetta che la barra Dock venga visualizzata nella parte alta del desktop.

    Ora puoi spostarti fra le icone contenute nel Dock usando il mouse e fare clic su una di esse per aprire il programma, la cartella o il documento corrispondente.

    IMMAGINE QUI 4

    Se vuoi, puoi aggiungere un programma, una cartella o un documento al Dock semplicemente selezionando la sua icona, trascinandola sulla barra e rilasciando poi il clic del mouse. 




    IMMAGINE QUI 5

    In modo altrettanto semplice puoi rimuovere i contenuti presenti “di serie” nel Dock.
    Come si fa?
    Te lo spiego subito.
    Effettua un clic prolungato sull’icona da rimuovere, trascinala fuori dal Dock e rilascia la pressione del tasto del mouse:
    l’icona scomparirà nel nulla.

    IMMAGINE QUI 6

    Dopo aver aggiunto un elemento al Dock, sia esso un programma, un file o una cartella, puoi modificarne l’icona in maniera semplicissima.
    Tutto quello che devi fare è cliccare con il tasto destro del mouse su di esso e selezionare la voce Impostazioni icona dal menu che compare.




    Nella finestra che si apre, pigia sul pulsante [+] collocato sulla sinistra e scegli la cartella che contiene l’icona da utilizzare.
    Dopodiché clicca sul nome della cartella nel riquadro di sinistra, scegli l’icona che vuoi applicare all’elemento del Dock che hai selezionato e pigia sul pulsante OK per salvare i cambiamenti.

    Come icona puoi usare qualsiasi file PNG.
    Se vuoi dei consigli circa i siti da usare per scaricare icone in formato PNG, leggi il mio post su dove trovare icone gratis.

    IMMAGINE QUI 7

    Una volta aggiunte al Dock e personalizzate, le icone presenti nella barra possono essere anche riordinate liberamente:
    basta selezionarle, tenere premuto il clic sinistro e spostarle nel punto della barra che più si desidera.




    Altra cosa interessante da sapere è che è possibile sfruttare l’icona del Cestino presente in RocketDock per visualizzare i file cancellati dal PC (ma non ancora eliminati del tutto) e per cancellarli definitivamente.
    Per visualizzare il contenuto del Cestino, fai semplicemente clic sull’icona relativo a quest’ultimo.
    Per svuotarlo, invece, fai clic destro sulla sua icona e seleziona la voce Svuota cestino dal menu che si apre.

    IMMAGINE QUI 8

    Come configurare RocketDock

    Appresi tutti i dettagli relativi al funzionamento di RocketDock, puoi passare alla configurazione più avanzata del programma.
    Facciamo subito qualche esempio pratico.

    Ti sembra invasivo che RocketDock occupi costantemente la parte superiore dello schermo?
    Nessun problema.
    Puoi fare in modo che la barra compaia solo nel momento in cui ti sposti con il mouse nella parte alta del desktop.
    Tutto quello che devi fare è cliccare con il tasto destro del mouse in un punto “vuoto” del Dock (ad esempio lo spazio della barra con il separatore centrale) e scegliere l’opzione Nascondi automaticamente barra dal menu che si apre.




    IMMAGINE QUI 9

    Stesso discorso vale se vuoi cambiare la posizione del Dock:
    fai clic destro in un punto “vuoto” della barra (ad esempio lo spazio dove c’è separatore centrale), vai su Posizione schermo e seleziona una delle opzioni disponibili nel menu che si apre:
    Sopra, Sotto, Sinistra o Destra.

    Inoltre, cliccando sull’icona Impostazioni barra presente nel Dock (il martello che si trova sulla destra) e scegliendo la voce Posizione dalla finestra che si apre, puoi modificare la posizione della barra in orizzontale e verticale usando le barre di regolazione Offset e Offset verticale.

    IMMAGINE QUI 10




    Nel menu Impostazioni barra puoi modificare anche l’aspetto e il grado di opacità del Dock.
    Tutto quello che devi fare è selezionare la voce Stile dalla barra laterale di sinistra e usare il menu a tendina Tema per scegliere il tema grafico da usare per il Dock e la barra di regolazione Opacità per regolarne il grado di opacità.

    Cliccando, poi, sui pulsanti Seleziona font, Colore ombra e Colore linea puoi scegliere il font da utilizzare per i testi presenti nella barra Dock e i colori per le ombre e i bordi di queste ultime.

    IMMAGINE QUI 11

    Per modificare il grado di opacità, le dimensioni delle icone e l’effetto di zoom da riprodurre al passaggio del mouse, seleziona la voce Icone dalla barra laterale di sinistra.
    Dopodiché sfrutta la barra di regolazione Opacità per scegliere il grado di opacità del Dock, la barra di regolazione Dimensioni per impostare le dimensioni delle icone e il menu a tendina Effetto al passaggio per scegliere il tipo di zoom da riprodurre al passaggio del mouse.




    Utilizzando le barre di regolazione collocate sotto le voci Ingrandimento, Gamma ingrandimento e Tempo ingrandimento, poi, puoi impostare la percentuale di ingrandimento delle icone al passaggio del mouse, la gamma dello zoom (cioè lo spazio orizzontale occupato da quest’ultimo) e i tempi dell’animazione da riprodurre durante l’ingrandimento delle icone.
    Per salvare le modifiche effettuate, clicca sul pulsante OK.

    IMMAGINE QUI 12

    Selezionando la voce Aspetto dalla barra laterale di sinistra, puoi impostare anche il tipo di animazione che le icone devono riprodurre quando in evidenza (es.
    quando i relativi programmi devono attirare l’attenzione dell’utente per mostrare degli avvisi).
    Basta scegliere una delle voci presenti nel menu a tendina Effetto evidenziazione icona e cliccare sul pulsante OK per salvare i cambiamenti.

    IMMAGINE QUI 13




    Vuoi fare in modo che RocketDock parta in automatico all’accensione del computer?
    Allora fai clic sulla icona Impostazioni barra (l’icona con il martello), seleziona la voce Generale dalla barra laterale di sinistra, metti il segno di spunta accanto all’opzione Attiva all’avvio e pigia su OK per salvare i cambiamenti.

    IMMAGINE QUI 14

    Se, al contrario, desideri chiudere temporaneamente RocketDock perché non ti serve, fai clic destro in un punto “vuoto” della barra e seleziona la voce Esci dal menu che compare.

    In caso di problemi

    Qualora RocketDock non dovesse funzionare correttamente sul tuo PC, puoi rimuoverlo completamente adoperando il pannello di controllo di Windows.




    Clicca quindi sul pulsante Start di Windows (l’icona della bandierina collocata nell’angolo in basso a sinistra dello schermo), cerca ”pannello di controllo” nel menu che si apre e seleziona l’icona del Pannello di controllo dai risultati della ricerca.

    A questo punto, vai su Disinstalla un programma, seleziona RocketDock dalla finestra che si apre e procedi con la rimozione del programma cliccando prima sul pulsante Disinstalla (in alto) e poi sempre su , e OK.

    IMMAGINE QUI 15

    Se utilizzi un PC equipaggiato con Windows 10, puoi disinstallare RocketDock anche dal pannello Impostazioni del PC.
    Per accedervi, clicca sul pulsante Start di Windows (l’icona della bandierina collocata nell’angolo in basso a sinistra dello schermo) e seleziona l’icona dell’ingranaggio dal menu che si apre (sulla sinistra).




    Vai quindi su App, seleziona RocketDock dalla schermata che si apre e clicca prima su Disinstalla per due volte consecutive e poi su , e OK.

    disattivare ehi cortana windows




    disattivare ehi cortana windows

    Come disattivare il comando Ehi Cortana su Windows 10

    Dopo aver trovato attivo l’assistente personale di Windows, l’hai utilizzato per un po’ di tempo.
    Poi, un amico ti è venuto a dire che lasciando abilitato il comando “Ehi Cortana”, conosciuto anche in inglese come “Hey, Cortana”, l’assistente personale ti ascolta in tutte le schermate.
    A te, questa cosa non è piaciuta.
    Pertanto, hai deciso di disattivare Ehi Cortana sul tuo PC Windows 10.

    Per essere precisi, vorresti soltanto spegnere il comando vocale Ehi Cortana, così da evitare questo tipo di tracciamento automatico.
    Tuttavia, vorresti lasciare abilitato l’assistente personale per effettuare ricerche con la voce tramite il microfono.
    In questa guida, appunto, ti spiegherò soltanto come spegnere il comando Ehi Cortana.
    Se avessi bisogno di disattivare completamente l’assistente personale, invece, leggi la guida dedicata alla disattivazione dell’assistente personale di Windows.
    Ciò premesso, direi che possiamo iniziare.

    Come disattivare il comando Ehi Cortana su Windows 10

    Se vuoi disattivare Ehi Cortana Windows 10, controlla innanzitutto che sia abilitato l’assistente personale.
    Puoi eseguire questa verifica semplicemente aprendo il menu start.
    Ti accorgerai subito della presenza di Cortana al posto del cerca, che ti suggerirà di effettuare una ricerca vocale.

    In alternativa, controlla che funzioni il comando che richiama l’assistente personale da ogni interfaccia, per l’appunto “Ehi, Cortana”.




    Se l’assistente personale fosse abilitato, così come il comando vocale di cui abbiamo parlato finora, puoi procedere a disattivare soltanto Ehi Cortana su Windows 10.

    Per fare ciò, apri il menu Start e scegli Impostazioni, rappresentata dall’icona di un ingranaggio.
    Quindi, seleziona l’opzione Cortana (visibile solo se l’assistente personale è attivo).

    Nella sezione Parla con Cortana, trova la voce Ehi Cortana.
    Quindi, imposta su Disattivato l’opzione Permetti a Cortana di rispondere a “Ehi Cortana”.

    Dopo aver effettuato questa operazione, disconnetti il tuo PC oppure riavvialo.
    Una volta che rientrerai nel tuo account, se proverai a dire “Ehi, Cortana”, sarà come “parlare al muro”.




    disattivare cortana windows




    disattivare cortana windows

    Come disattivare Cortana su Windows 10

    Se non ritieni essenziale l’uso dell’assistente personale, potresti decidere di disattivare Cortana Windows 10.
    Per velocizzare il PC durante il gioco o per rendere in generale più rapido il sistema operativo Microsoft, puoi evitare l’uso dei comandi vocali.
    Soprattutto ne nemmeno disponi di un microfono integrato nel computer.

    Insomma, se credi che il comando l’assistente personale di Windows stia rallentando di gran lunga il tuo computer, non resta che scoprirlo provando a disabilitarlo.
    In questo tutorial, ti dico cosa devi fare se utilizzi Windows 10, qualsiasi versioni, quindi Home, Pro, Enterprise o un’altra.
    Premetto che se utilizzerai la procedura che trovi sotto, non dovrai anche disattivare il comando Ehi Cortana.
    Infatti, disabilitando completamente Cortana, automaticamente, disattiverai pure il comando che lo attiva da ogni interfaccia.
    Ciò premesso, direi che possiamo cominciare.

    Come disattivare Cortana su Windows 10

    Prima di disabilitare Cortana su W10, devi sapere che facendolo, eliminerai tutte le info memorizzate in locale.
    Tuttavia, gli Appunti rimarranno salvati, così come le info archiviate nel cloud.

    Per spegnere Cortana su Windows 10, bisogna passare o dalle Group Policy di Windows, nei casi di Windows 10 Professional o Enterprise, oppure dal Registro di sistema.
    Dal momento che quest’ultimo metodo vale per tutte le versioni di Windows, ti mostrerò soltanto questo metodo.




    Disattivazione Cortana dal Registro di sistema di Windows 10

    Per disattivare Cortana Windows 10, devi passare dal Registro di sistema.
    Puoi aprirlo tramite l’Esegui, che puoi lanciare effettuando la combinazione di tasti Windows + R.
    Ti basterà scrivere il comando regedit e premere Invio.

    Quando visualizzi il Registro di sistema, segui questo percorso:

    HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE\Policies\Microsoft\Windows\Windows Search

    Se non trovassi la cartella denominata Windows Search, creala pure cliccando con il tasto destro del mouse sulla cartella Windows, scegliendo Nuovo e poi Chiave.
    Chiamala appunto Windows Search (rispettando le lettere maiuscole e gli spazi).

    Una volta creata o individuata la cartella Windows Search, cliccaci sopra con il tasto destro del mouse e scegli l’opzione Nuovo e poi valore DWORD (32 bit).
    Chiamalo AllowCortana (rispettando le maiuscole e senza spazi) e imposta il suo valore a 0 (zero) e su Esadecimale.
    Quindi, clicca Ok per salvare le modifiche.




    Adesso, avrai correttamente disabilitato l’assistente personale Cortana su Windows 10.
    Per verificare che tutto sia andato a buon fine, puoi disconnetterti e accedere di nuovo al tuo utente oppure puoi riavviare il computer.

    Riattivare Cortana dal Registro di sistema di Windows 10

    Se in futuro cambiassi idea e volessi riattivare Cortana su Windows 10, potresti semplicemente tornare nel percorso sopracitato, individuare la voce AllowCortana nella cartella Windows Search e impostare il suo valore a 1.

    Dopo aver riavviato il PC oppure dopo esserti disconnesso ed aver avuto nuovamente accesso al tuo account, Cortana riprenderà a funzionare.

    desktop virtuali su windows come averli




    desktop virtuali su windows come averli

    Sogno o son desto?
    Hai appena aperto la trecentesima finestra sul tuo desktop e il PC non è ancora esploso.
    Complimenti, non me lo aspettavo! Ma dimmi, con tutte quelle finestre aperte, riesci a mantenere i nervi saldi quando devi visualizzarne una in particolare?
    No?
    Lo immaginavo.
    Ecco perché oggi voglio spiegarti come creare desktop virtuali su Windows.

    Come dici?
    Non hai mai sentito parlare dei desktop virtuali?
    Allora rimediamo subito! Come indica il loro stesso nome, i desktop virtuali non sono altro che delle scrivanie aggiuntive a quella principale di Windows, che aiutano a mantenere un certo ordine sul proprio PC.
    I desktop virtuali, infatti, permettono di aprire tante finestre su altrettante scrivanie senza “intasare” quella principale del PC.
    Inoltre, creare dei desktop virtuali può aumentare notevolmente la produttività sul lavoro o a scuola, dal momento che si può passare da una scrivania all’altra in pochi clic o, in altri casi, utilizzando una combinazione di tasti della tastiera o delle comode gesture da eseguire sul touchpad.

    Ti anticipo già che è possibile creare desktop virtuali sia utilizzando una funzione presente di default su tutti i PC aggiornati a Windows 10 che scaricando dei programmi ad hoc che estendono questa funzionalità anche ai PC nei quali è presente una versione di Windows meno recente.
    Allora, sei già ai “posti di comando”, pronto per iniziare?
    Sì?
    Fantastico! Mettiti bello comodo, prenditi tutto il tempo necessario per concentrarti sulla lettura dei prossimi paragrafi e vedrai che, se seguirai scrupolosamente le mie “dritte”, riuscirai a creare e gestire scrivanie virtuali senza alcuna difficoltà.
    Buona lettura!

    Indice

    • Creare desktop virtuali su Windows 10
    • Altre soluzioni per creare desktop virtuali
      • Sysinternals Desktops
      • VirtuaWin

    Creare desktop virtuali su Windows 10

    IMMAGINE QUI 1




    Se vuoi creare desktop virtuali su Windows 10, puoi utilizzare la funzione Visualizzazione attività che Microsoft ha integrato nella versione più recente del suo celebre sistema operativo.
    Ti stai chiedendo come utilizzarla per creare desktop virtuali?
    Te lo spiego subito.

    Tanto per cominciare, clicca sul pulsante relativo alla funzione Visualizzazione attività (l’icona raffigurante tre rettangoli che è situata in basso a sinistra, a fianco alla barra di ricerca di Cortana).
    Se non visualizzi l’icona di Visualizzazione attività, probabilmente hai modificato alcune impostazioni di Windows 10 relative all’aspetto della barra delle applicazioni.
    In tal caso, fai clic destro in un punto qualsiasi della barra delle applicazioni (stai attento a non fare clic destro sull’icona di qualche programma presente nella stessa), seleziona la voce Mostra pulsante Visualizzazione attività nel menu che si apre e, come per “magia”, comparirà l’icona in questione.

    IMMAGINE QUI 2

    Adesso, per creare un nuovo desktop virtuale, clicca sull’icona di Visualizzazione attività e clicca sul pulsante (+) Nuovo desktop situato nell’angolo in basso a destra.
    Per creare altri desktop virtuali non dovrai fare altro che ripetere l’operazione appena descritta.
    Più facile di così?!




    Dopo aver creato i desktop virtuali, potrai “sfogliarli” cliccando nuovamente sull’icona di Visualizzazione attività e facendo poi clic sull’anteprima del desktop che vuoi visualizzare.
    In alternativa, puoi passare da una scrivania virtuale all’altra premendo contemporaneamente i tasti Windows+Ctrl+freccia sinistra/freccia destra o effettuando uno swipe con tre dita sul touchpad da destra verso sinistra o da sinistra verso destra (se il touchpad del tuo PC supporta le gesture).

    Per cancellare i desktop virtuali che hai creato su Windows 10, fai nuovamente clic sull’icona di Visualizzazione attività, passa con il cursore del mouse sulla miniatura del desktop che vuoi eliminare e fai clic sulla (X) situata nell’angolo in alto a destra di quest’ultima.

    Nota: se hai un touchpad che supporta le gesture, puoi richiamare Visualizzazione attività anche effettuando uno swipe con tre dita dal basso verso l’alto.

    Altre soluzioni per avere desktop virtuali su Windows

    IMMAGINE QUI 3




    La funzione per creare desktop virtuali presente di default su Windows 10 non è di tuo gradimento?
    Non hai ancora aggiornato il tuo PC a Windows 10 e quindi vorresti sapere se è possibile usufruire di una funzionalità simile ricorrendo a soluzioni di terze parti?
    Ma certo che è possibile! Di seguito ti illustro il funzionamento di alcuni programmi per creare desktop virtuali che sono davvero ben fatti e facili da utilizzare.
    Prova per credere!

    VirtuaWin

    IMMAGINE QUI 4

    Una delle soluzioni di terze parti che ti consiglio di provare per creare desktop virtuali è VirtuaWin, un software completamente gratuito e open source che è compatibile con praticamente tutte le versioni del sistema operativo di Microsoft:
    dai “preistorici” Windows 9x al più recente Windows 10.
    Essendo disponibile anche in versione portable, puoi utilizzarlo senza dover effettuare alcuna procedura di installazione.

    Per procedere al download di VirtuaWin, collegati al sito Internet del programma e fai clic sul link VirtuaWin x.x (Portable version).
    Dopodiché estrai in una cartella qualsiasi il contenuto presente nell’archivio zip appena scaricato e poi avvia il programma VirtuaWin.exe.




    Nella finestra che si apre, clicca sul pulsante OK e, per per passare da una scrivania virtuale all’altra, usa la combinazione di tasti Ctrl+Alt+freccia sinistra/freccia destra/freccia o freccia giù . In alternativa, puoi passare da un desktop virtuale all’altro cliccando sull’icona di VirtuaWin collocata in basso a destra (l’icona del rettangolino verde presente nell’area di notifica di Windows) e poi facendo clic sul nome della scrivania che desideri aprire.

    Come puoi ben notare, VirtuaWin crea di default quattro scrivanie predisposte a quadrato (usando il formato 2 x 2).
    Se lo desideri, puoi personalizzare la predisposizione delle scrivanie virtuali accedendo alle impostazioni del programma:
    fai clic destro sull’icona di VirtuaWin situata nell’area di notifica e seleziona la voce Setup dal menu a tendina che si apre.

    Nella finestra che compare sullo schermo, fai clic sulla scheda General e seleziona il numero di desktop virtuali che vuoi visualizzare in orizzontale e in verticale utilizzando i menu presenti nella sezione Desktop Configuration:
    non devi fare altro che impostare dei valori numerici accanto alle diciture wide by e deep per scegliere il numero di scrivanie da visualizzare.
    Quando hai finito di apportare queste modifiche, fai clic prima sul pulsante Applica e poi su OK.

    Se vuoi utilizzare VirtuaWin con maggiore comodità, ti consiglio di attivare l’impostazione che permette di cambiare desktop semplicemente passando il cursore del mouse nell’area dello schermo in cui è presente una delle scrivanie virtuali che vuoi attivare.
    Clicca, quindi, sulla scheda Mouse (sempre dalla scheda Setup di VirtuaWin), apponi il segno di spunta sulla voce Enable mouse desktop changing e poi fai clic sul pulsante Applica e poi sul pulsante OK.
    Più facile di così?!




    Sysinternals Desktops

    IMMAGINE QUI 5

    Un’altra soluzione per creare desktop virtuali su Windows è Sysinternals Desktops, un programma gratuito, facile da utilizzare e, soprattutto, molto “leggero”.
    Permette di gestire simultaneamente fino a un massimo di quattro scrivanie virtuali, ognuna delle quali con le proprie finestre e i propri programmi aperti.

    Per scaricare Sysinternals Desktops, collegati al sito Internet di Microsoft e fai clic sul link Download Desktops situato nella parte superiore della pagina. A scaricamento ultimato apri, facendo doppio clic su di esso, l’archivio zip appena scaricato, estraine il contenuto in una cartella qualsiasi e avvia l’eseguibile Desktops.exe per far partire il programma.

    Nella finestra che si apre, clicca sul pulsante Agree per accettare le condizioni di utilizzo del software e configura quest’ultimo in base alle tue preferenze:
    metti il segno di spunta accanto alla voce relativa al comando da tastiera che desideri utilizzare per passare da un desktop all’altro (es. Alt, Control, Shift o Windows), i tasti da associare ai vari desktop virtuali (es.
    Number 1, 2, 3, 4 o Function F1, F2, F3, F4) e clicca su OK per confermare il tutto.




    Se hai messo la spunta su Control e poi su Number (1, 2, 3, 4), per passare alla prima scrivania devi premere la combinazione di tasti Ctrl+1; per passare alla seconda scrivania, devi premere Ctrl+2; per passare alla terza scrivania, devi premere i tasti Ctrl+3  e per passare alla quarta scrivania, devi usare la combinazione di tasti Ctrl+4.

    Se lo desideri, puoi anche impostare Sysinternals Desktops in modo tale che si avvii automaticamente ad ogni accesso a Windows, mettendo il segno di spunta accanto alla voce Run automatically at logon (si trova nell’angolo in basso a sinistra della finestra principale del programma).
    Dopo aver finito di configurare il programma, fai clic sul pulsante OK e il gioco è fatto.

    A questo punto, puoi finalmente utilizzare la combinazione di tasti che hai scelto per creare e gestire le scrivanie virtuali o, in alternativa, puoi cliccare sull’icona del programma (si trova in basso a destra, nell’area di notifica di Windows) e fare clic sul pulsante Press to create Desktop [N].

    creare server ftp windows




    creare server ftp windows

    Come creare server FTP Windows 10

    Il protocollo FTP, acronimo di File Transfer Protocol, è uno dei più utilizzati in ambito IT.
    Spesso, è necessario configurarlo per effettuare scansioni, trasferimenti di file in generale o anche connessioni remote.
    Per uno di questi scopi, appunto, potresti esserti domandato come creare server FTP Windows 10.
    Vorresti avviare questo servizio sulla porta 21 del tuo computer, in modo da poter ricevere connessioni remote da altri dispositivi connessi alla rete locale.
    Non sapendo come procedere, però, ti sei rivolto al web, finendo così sul mio blog.

    Nella guida che segue, ti spiego infatti quello che devi fare per abilitare il servizio FTP su Windows 10.
    Dopo l’aggiornamento di Microsoft, spesso, questo servizio si disattiva automaticamente e non parte più in background.
    Fortunatamente, è possibile riattivarlo a differenza di macOS Sierra e successive versioni che hanno reso difficile la configurazione del server FTP su Mac.
    Vediamo allora come procedere.

    Come creare server FTP Windows 10

    Prima di attivare il server FTP Windows 10, dovresti sapere che il protocollo FTP è ormai vecchio.
    Sebbene ancora oggi parecchi dispositivi di rete funzionano con esso, FTP è ormai obsoleto e vulnerabile.
    Sarebbe meglio usare almeno SFTP, ovvero SSH File Transfer Protocol (trovi maggiori informazioni su questa pagina di Wikipedia).
    Potresti essere hackerato sulla rete locale se non adotti le giuste misure di sicurezza.
    Sarebbe meglio tu installassi uno dei migliori antivirus per Windows e configurassi il suo firewall in modo da controllare le connessioni FTP in entrata.
    Solo così saresti certo che soltanto i tuoi dispositivi avrebbero il permesso di prelevare e trasferire file all’interno del tuo PC.

    Fatte le dovute premesse circa la sicurezza del protocollo FTP, posso dirti finalmente cosa devi fare per sbloccarlo su Windows.
    Premetto che i passaggi di seguito sono validi anche per altre versioni di Windows, come Windows 7, Windows 8 o Windows 8.1.




    Indice

    • Differenza tra client FTP e server FTP
    • Attivazione del server FTP Windows
      • Pannello funzionalità di Windows
      • Programmi server FTP per Windows
        • FileZilla server
        • Xlight FTP server
        • Core FTP server
    • Client FTP per Windows 10
      • FileZilla
      • FTP Voyager
      • WinSCP
    Differenza tra client FTP e server FTP

    La prima distinzione da fare è tra server FTP e client FTP.
    Quando si parla di server FTP, si intende un computer che può ricevere connessioni remote tramite rete locale o tramite internet sulla porta FTP che, come predefinita, è la numero 21.
    Nel caso di client FTP, invece, si intende un programma o comunque di un servizio integrato nel sistema che permette di connettersi a server FTP remoti per gestire i suoi file tramite un’interfaccia (GUI) o una console a riga di comando.

    In questa guida, ti spiego in dettaglio cosa devi fare per creare un server FTP Windows 10.
    In questo modo, i dispositivi di rete potranno connettersi al tuo PC tramite la porta 21.
    Inoltre, ti spiego quali sono i client FTP per Windows 10 più comuni.

    Attivazione del server FTP su Windows

    Ci sono diversi metodi per attivare il server FTP Windows 10.
    Si può utilizzare il complesso di servizi IIS (Microsoft Internet Information Services) per sbloccare il server FTP tramite il Pannello di controllo di Windows.
    In alternativa, è possibile installare programmi FTP di terze parti gratuiti per riuscire nell’intento in pochi click.

    Nei passaggi che seguono, ti elenco e illustro entrambe le soluzioni.
    Non devi far altro che leggere ed applicare quella più vicina alle tue necessità.
    Il risultato, sarà pressoché lo stesso.




    Pannello funzionalità di Windows

    Per sbloccare il server FTP Windows 10 nel Pannello funzionalità di Windows, proprio come hai fatto per Telnet su Windows 10, innanzitutto devi annotarti l’indirizzo IP del tuo computer e il suo nome host.
    Per trovare queste informazioni, puoi aprire il prompt dei comandi e digitare questo comando:

    ipconfig/all

    Ora, devi attivare la Gestione IIS.
    Per farlo, devi seguire il percorso Pannello di controllo > Programmi > Programmi e funzionalità e poi cliccare su Attivazione o disattivazione delle funzionalità Windows.

    Non appena viene caricata la lista dei servizi, devi scorrerla fino a trovare Internet Information Services.
    Adesso, se clicchi sul tasto + di fianco, puoi espandere gli altri servizi.
    Tu, devi mettere la spunta su Internet Information Services e controllare che venga applicata automaticamente anche a Server FTP, Estendibilità FTP, FTP ServiceServizi Web e Strumenti di gestion Web, altrimenti devi spuntare anche questi.
    Quando hai fatto, devi premere su Ok e attendere che le modifiche vengano applicate.

    Dopo, devi riavviare Windows 10.
    In alcuni casi, potresti visualizzare l’errore 0x80071A90.
    Se così fosse, devi disinstallare il tuo antivirus o antimalware e reinstallarlo dopo che hai applicato queste modifiche.




    Attivato il servizio, devi creare server FTP Windows 10.
    Per farlo, devi aprire la barra di ricerca, di fianco al menu Start, scrivere IIS e selezionare il servizio Gestione Internet Information Services (IIS).
    In questa schermata, devi fare doppio click sul nome computer, premere con il tasto destro su Siti e scegliere Aggiungi sito FTP.

    Partirà così la procedura guidata per la creazione del sito FTP.
    A questo punto, nelle Informazioni sito, devi inserire il Nome del sito FTP e, sotto la voce Directory contenuto, il Percorso fisico dove vuoi salvare i file.
    Puoi sfogliare i percorsi premendo sul pulsante … con i tre punti di fianco alla barra di testo.
    Quando hai fatto, devi premere su Avanti.

    Adesso, si aprirà la schermata Binding e impostazioni SSL.
    Nella sezione Binding, devi inserire Indirizzo IP del tuo PC e la Porta che usi per scannerizzare con la stampante multifunzione o trasferire file, ovvero la porta 21.
    Poi, devi controllare che sia attiva la spunta su Avvia sito FTP automaticamente e scegliere l’opzione Nessuna connessione SSL, a meno che tu non usi certificati SSL.
    Quando hai inserito questi parametri, devi cliccare ancora su Avanti.

    L’ultima schermata, riguarda Autenticazione e Autorizzazione.
    Puoi creare server FTP Windows 10 con accesso Anonimo o Di base, oppure con entrambi.
    Quello Anonimo non richiede la password d’accesso all’utente, l’altro invece sì.




    Infine, devi impostare i permessi di accesso.
    Sotto la voce Consenti accesso a, devi selezionare, usando il menu a tendina, gli utenti che possono accedere al server FTP Windows 10.
    Puoi scegliere tra Tutti gli utenti, Utenti anonimi, Ruoli o gruppi di utenti specificati o Utenti specificati.
    A seconda della scelta, ti sarà chiesto di inserire il nome degli utenti.

    Per ultimo, sempre in Autorizzazioni, devi specificare i permessi di Lettura e Scrittura che vuoi assegnare agli utenti.
    Ora, puoi concludere la procedura cliccando su Fine.

    L’ultima cosa che devi fare, è mettere una regola di eccezione per il server FTP Windows 10 nel Firewall del tuo Antivirus o di Windows.
    Per farlo, devi andare in Pannello di controllo > Sistema e sicurezza > Windows Firewall.
    Poi, devi cliccare su Consenti app o funzionalità attraverso Windows Firewall, scegliere Modifica impostazioni, mettere la spunta su Server FTP e premere su Ok.
    Hai finito.

    Quando hai creato il server FTP Windows 10 e hai inserito l’eccezione nel Firewall, il servizio sarà attivo ad ogni avvio in automatico.
    Però, prima di usarlo o di verificare la connessione, ti consiglio di riavviare il PC ancora una volta.
    Successivamente, potrai trasferire file o scannerizzare documenti usando il protocollo FTP.




    Programmi server FTP per Windows

    Ora che abbiamo visto come attivare il server FTP Windows usando le opzioni integrate nel sistema operativo, veniamo alla parte più semplice.
    Esistono infatti dei software gratis per server FTP Windows 10, sia per le architetture a 32-bit che per quelle a 64-bit, che sono davvero semplici da configurare e non necessitano di troppi accorgimenti.
    Prosegui la lettura per scoprirli.

    FileZilla server

    FileZilla server è un freeware open source che ti permette di attivare un server FTP Windows 10 in pochi passaggi.
    Dispone di diverse funzionalità interessanti, come:

    • Cambio della porta FTP di ascolto (differente dalla porta 21)
    • Supporto di connessioni locali e remote
    • Limite di utenti connessi al server FTP in contemporanea
    • Limite di tempo per ogni connessione con gestione del timeout
    • Supporto modalità FTP passiva
    • Limitazioni della banda FTP
    • Ban per gli indirizzi IP che eseguono troppi tentativi di login errati
    • Supporto FTP su TLS e blocco delle connessioni FTP non crittografate
    • Filtro degli indirizzi IP

    È uno dei software più usati per gestire il server FTP Windows 10.
    L’interfaccia, per altro, è intuitiva e veloce.
    Puoi scaricare FileZilla Server gratis da questo indirizzo.

    Xlight FTP server

    Xlight FTP server è un programma gratuito che ti consente di abilitare un server FTP Windows 10 e di gestirlo in modo più approfondito rispetto a FileZilla server.
    Oltre alle funzionalità di quest’ultimo, infatti, Xlight FTP server dispone anche di queste:




    • Configurazione di messaggi del server FTP
    • Esecuzione di un programma dopo una determinata azione da parte di un utente
    • Esecuzione di un programma dopo il trasferimento di un file specifico
    • Protezione Anti-Leech
    • Controllo degli accessi per file e directory
    • Notifiche di posta elettronica

    Se sei un utente avanzato, ti consiglio dunque di usare Xlight FTP server per gestire al meglio il protocollo FTP su Windows.
    Avrai inoltre un’interfaccia più moderna e dettagliata rispetto al primo programma che ti ho suggerito.
    Trovi Xlight FTP server su questo sito.

    Core FTP server

    Un altro programma server FTP Windows 10 gratuito e interessante è senza dubbio Core FTP server.
    È disponibile in due versioni:
    portatile o eseguibile dopo l’installazione.
    Nel primo caso, è possibile utilizzarlo come server FTP Windows temporaneo per configurare tutto in meno di un minuto.
    Ci sono infatti meno opzioni rispetto alla versione completa.
    Nel secondo caso, invece, è possibile utilizzarlo per controllare un server FTP Windows 10 con diversi criteri.
    Il programma completo, dispone di funzionalità utili come:

    • Aggiunta di più account utente con diversi ruoli e autorizzazioni
    • Avvio automatico del server FTP
    • Configurazione dei nomi di dominio

    La versione gratuita di Core FTP server permette di configurare fino ad un massimo di 3 domini.
    Puoi scaricare entrambe le versioni cliccando qui.

    Client FTP per Windows 10

    Se desideri connetterti al tuo server FTP Windows 10 da un altro PC con Windows, puoi avvalerti di un client FTP gratis.
    Ce ne sono davvero parecchi in rete e funzionano tutti abbastanza bene.
    Qui sotto, ti suggerisco i migliori.




    FileZilla

    FileZilla è sicuramente uno dei client FTP Windows 10 più utilizzati ad oggi.
    È open source e ed è perfetto per l’utente medio che intende connettersi da remoto a vari server FTP o al suo sito web.
    È disponibile per Windows, Linux e macOS e queste sono le sue funzioni principali:

    • FTP proxy
    • Supporto FTP passivo e FTP attivo
    • Autenticazioni con chiave pubblica
    • Editor file integrato
    • Comparazione di cartelle
    • Controllo della banda FTP e della coda FTP
    • Supporto della memorizzazione degli accessi FTP
    • Supporto del drag and drop
    • Possibilità di scambiare file di grandi dimensioni via FTP (superiori anche ai 4 GB)

    È il programma ideale per chi ha un sito web e vuole connettersi da remoto per scambiare o modificare file in tempo reale.
    Puoi scaricare FileZilla facendo click qui.

    FTP Voyager

    FTP Voyager è un client FTP gratuito che dispone di funzioni FTP avanzate.
    Ti permette di collegarti a vari server FTP Windows 10 (e non solo) e di gestirli secondo diversi criteri.
    Oltre alle funzioni di FileZilla, FTP Voyager prevede anche:

    • Avvisi via email o sonori dopo che è stata eseguita una determinata azione (ad esempio dopo che è stato trasferito un file particolare)
    • Sincronizzazione tra cartelle
    • Invio di comandi FTP
    • Supporto SSH2 con impostazioni avanzate
    • Definizione del tipo di file in base alle estensioni
    • Supporto di diversi livelli di compressione

    Questo programma client FTP è utile per gli utenti che necessitano di azioni e criteri FTP più specifici.
    Puoi installarlo dopo esserti registrato gratuitamente sul sito ufficiale del programma.




    WinSCP

    WinSCP è un client FTP avanzato adatto agli amministratori di rete che ancora oggi hanno a che fare con il protocollo SCP (Secure Copy Protocol).
    Questo software è gratis e open source.
    Supporta anche FTP e FTPS (FTP Secure, vedi qui su Wikipedia).
    Dispone di varie funzionalità aggiuntive rispetto agli altri software sopracitati.
    Ecco un dettaglio:

    • Comprimere in file ZIP i file e le cartelle nel server FTP Windows 10
    • Le sessioni vengono caricate come schede per una gestione intuitiva
    • I percorsi cartella FTP possono essere registrati nei segnalibri
    • Si possono scaricare e allo stesso tempo eliminare i file dal server FTP Windows 10
    • Console a riga di comando
    • Possibilità di rinominare in batch
    • Possibilità di copiare le URL dei percorsi cartella per la condivisione
    • Sincronizzazione bidirezionale per mantenere la cartella locale e la cartella remota aggiornate in simultanea

    WinSCP è perfetto per gli utenti FTP avanzati.
    Puoi scaricarlo cliccando qui.

    creare jumplist personalizzate in windows




    creare jumplist personalizzate in windows

    Non so tu, ma io, da quando ho scoperto le jumplist di Windows, non riesco più a farne a meno.
    Come dici?
    Non sai di cosa sto parlando?
    Le jumplist non sono altro che quegli elenchi di file che compaiono quando, in Windows (dalla versione 7 in poi), si clicca con il tasto destro del mouse sulle icone contenute nella barra delle applicazioni.
    Sono molto comode, in quanto permettono di accedere velocemente ai file aperti più di recente con un determinato programma e ai propri file preferiti, che si possono collegare alle varie icone, trascinandoli in queste ultime.

    Adesso che hai le idee più chiare, scommetto che anche tu non puoi vivere senza jumplist.
    È così?
    Lo sapevo! Allora ti dico anche che, secondo me, vorresti personalizzarle in maniera più profonda e renderle ancora più utili.
    Ho indovinato?
    Perfetto, allora sappi che sei capitato nel posto giusto al momento giusto! Con la guida di oggi, infatti, ti spiegherò come creare jumplist personalizzate sfruttando alcune applicazioni gratuite che permettono di inserire cartelle, file e programmi di ogni genere all’interno di una stessa jumplist, senza collegare quest’ultima in maniera forzata a un solo software o a un solo tipo di file.

    Troppo bello per essere vero?
    Ti assicuro che ti sbagli! Anzi, creare jumplist personalizzate con le soluzioni che sto per proporti sarà così semplice che resterai stupito dai risultati che riuscirai ad ottenere e, soprattutto, dal poco tempo che impiegherai per portare a termine l’operazione.
    Buona lettura e buon divertimento!

    Vai direttamente a ▶︎ Jumplist Launcher | Jumplist Extender




    Jumplist Launcher

    La prima soluzione che ti consiglio di provare è Jumplist Launcher:
    si tratta di un programma gratuito che consente di creare jumplist personalizzate con cartelle e file di ogni tipo in tutte le versioni più recenti di Windows (dalla 7 in poi).
    Non richiede noiose procedure d’installazione ed è incredibilmente facile da usare:
    ecco come funziona.

    Il primo passo che devi compiere è collegarti al sito Internet di Jumplist Launcher e cliccare sul pulsante Jumplist Launcher 0.7.2 (0.5MB), che si trova in fondo alla pagina, per scaricare il programma sul tuo PC.

    IMMAGINE QUI 1

    A scaricamento ultimato apri, facendo doppio clic su di esso, l’archivio appena scaricato ( Jumplist_Launcher_0.7.2.rar) ed estraine il contenuto in una cartella qualsiasi (ad eccezione dei percorsi di rete, che renderebbero poi impossibile attivare la jumplist personalizzata).
    Per aprire gli archivi in formato RAR, utilizza uno dei programmi che ti ho consigliato nel mio tutorial su come aprire file RAR.




    Adesso, avvia il programma JumplistLauncher.exe e, nella finestra che si apre, seleziona gli elementi che vuoi far comparire nella tua jumplist personalizzata.
    Clicca quindi sul pulsante Add File, per aggiungere nuovi file alla jumplist, sul pulsante Add Folder, per aggiungere una cartella alla jumplist, o sul pulsante Add Group, per aggiungere un nuovo gruppo di elementi alla jumplist.

    IMMAGINE QUI 2

    Puoi cambiare i nomi e le icone dei file e delle cartelle aggiunti alla jumplist, facendo clic sulle voci relative a questi ultimi e sfruttando i comandi collocati nella parte bassa a sinistra della finestra.
    Clicca quindi sul pulsante situato accanto alla voce Icon, per cambiare l’icona di un elemento, digita il nome che vuoi assegnare al file o alla cartella selezionata nel campo di testo situato accanto alla voce Namee clicca su Save Changes, per salvare i cambiamenti effettuati.

    Per cambiare l’ordine degli elementi inseriti nella jumplist, non devi fare altro che selezionare le voci relative a questi ultimi e cliccare sul pulsante Move Up, per spostare il file o la cartella sopra, o sul pulsante Move Down, per spostare il file o la cartella sopra.
    Se vuoi cancellare un file o una cartella dalla jumplist, basta cliccarci sopra e pigiare sul pulsante Remove.




    Tramite il campo Max.
    Jumplist-Items
    (in basso a destra), puoi invece impostare il numero massimo di elementi che si possono aggiungere alla jumplist.
    Occhio però, la modifica non riguarderà solo la jumplist di Jumplist Launcher, bensì le jumplist di tutti i programmi, che a quel punto conterranno più o meno file recenti (a seconda del valore che hai inserito nel campo “Max.
    Jumplist-Items”).

    IMMAGINE QUI 3

    Quando hai finito di aggiungere file, cartelle e gruppi alla tua jumplist, salva quest’ultima, cliccando sul pulsante Update jumplist e chiudi la finestra del programma.
    Trascina quindi il programma JumplistLauncher.exe nella barra delle applicazioni di Windows (quella che si trova in fondo allo schermo), per far comparire l’icona della jumplist personalizzata in quest’ultima, ed il gioco è fatto.

    Selezionando l’icona con il pulsante destro del mouse, accederai alla jumplist.
    Selezionandola con il pulsante sinistro del mouse, accederai invece alla finestra principale di Jumplist Launcher.
    Facilissimo!




    IMMAGINE QUI 4

    Jumplist Extender

    Se per qualsiasi motivo Jumplist Launcher non dovesse soddisfarti, puoi provare Jumplist Extender:
    un altro programma gratuito (oltre che open source) che permette di creare jumplist personalizzate su Windows.
    Il suo funzionamento non è troppo dissimile da quello del software menzionato in precedenza, anche se a differenza di quest’ultimo richiede la scelta di un programma specifico su cui basare la jumplist.
    Adesso ti spiego meglio come usarlo al meglio.

    Il primo passo che devi compiere è scaricare Jumplist Extender sul tuo PC.
    Collegati, quindi, al sito ufficiale del programma e clicca prima sulla voce Downloads collocata nella barra laterale di sinistra e poi sul collegamento JumplistExtender_v0.4.exe presente nella pagina che si apre.

    IMMAGINE QUI 5




    A download completato avvia, facendo doppio clic su di esso, il file JumplistExtender_v0.4.exe e, nella finestra che si apre, clicca prima sul pulsante e poi su Next.

    Apponi quindi il segno di spunta accanto alla voce I accept the agreement (per accettare le condizioni d’uso del software) e porta a termine il setup pigiando prima su Next per quattro volte consecutive e poi su Install e Finish.

    Se ti viene chiesto di installare anche il .Net Framework 3.5 (un componente gratuito necessario al corretto funzionamento di Jumplist Extender), accetta cliccando sul pulsante Scarica e installa questa funzionalità.
    Windows si occuperà di scaricare e installare automaticamente tutti i file necessari al corretto funzionamento del software.

    IMMAGINE QUI 6




    Adesso sei pronto per passare all’azione! Avvia, quindi, Jumplist Extender tramite la sua icona presente nel menu Start di Windows e clicca sul pulsante Start a new jump list per avviare la creazione di una nuova jumplist personalizzata.

    IMMAGINE QUI 7

    Nella finestra che si apre, seleziona il programma al quale vuoi associare la tua jumplist personalizzata selezionandolo dalla cartella Programmi del PC (o da qualsiasi altra cartella), dopodiché clicca sul pulsante Run [nome programma] e attendi che il software venga avviato.
    Clicca quindi sulla finestra del programma che hai appena aperto (io per il mio esempio ho usato LibreOffice) e pigia sul pulsante OK di Jumplist Extender per passare alla creazione della jumplist.

    IMMAGINE QUI 8




    A questo punto, seleziona la scheda Jumplist dalla finestra principale di Jumplist Extender, pigia sul pulsante [+] che si trova sulla sinistra e scegli il tipo di contenuto da aggiungere alla tua jumplist:
    New task per una nuova azione (es.
    la pressione di determinati tasti della tastiera o l’esecuzione di un comando tramite Prompt), New File/ Folder Shortcut per aggiungere un collegamento a un file o una cartella; New Category per aggiungere un nuovo gruppo di icone o New Separator per aggiungere un separatore.

    IMMAGINE QUI 9

    Una volta fatta la tua scelta, devi compilare i campi che ti vengono proposti dal programma con le informazioni relative ai contenuti che vuoi inserire nella tua jumplist.

    • Se hai deciso di aggiungere una categoria, quindi un gruppo di collegamenti, devi digitare il nome da assegnare a quest’ultimo nel campo Name.
    • Se hai scelto di aggiungere un collegamento a un file o a una cartella, devi selezionare l’oggetto da linkare tramite il pulsante Browse folder (nel caso delle cartelle) o tramite il pulsante Browse file (nel caso dei file), digitare il nome da visualizzare nella jumplist nel campo Name, impostare l’icona da usare per quest’ultimo (tramite il campo Icon) e scegliere se avviare il file o la cartella con il suo programma predefinito (opzione Open the shortcut with its default progam) o con il programma usato come programma per creare la jumplist (opzione Open the shortcut with [nome programma]).
    • Se hai scelto di aggiungere un task, devi scegliere, tramite il menu a tendina Action, se creare uno script per simulare la pressione dei tasti della tastiera (Send keystrokes to window), se avviare un comando o un programma (Run command line or program) o se eseguire uno script di AutoHotKey (Run AutoHotKey script), per poi digitare le relative istruzioni nei campi in basso e il nome da assegnare all’elemento (nel campo Name).
    • Se hai deciso di aggiungere un separatore, non devi fare nulla.

    IMMAGINE QUI 10




    Una volta aggiunti tutti gli elementi alla tua jumplist, riordinali usando i pulsanti con la freccia su e la freccia giù che si trovano sulla sinistra e salva la lista selezionando la voce Save and Apply to Taskbar dal menu File (in alto a sinistra).

    Missione compiuta! Adesso non ti resta che fissare il programma che hai scelto come base della tua jumplist nella barra delle applicazioni (basta trascinarlo in essa) e goderti la tua lista personalizzata.
    In che modo?
    Semplice, facendo clic destro sul programma che hai scelto come base per realizzarla.

    IMMAGINE QUI 11

    Se vuoi, puoi modificare le jumplist create con Jumplist Extender avviando quest’ultimo, cliccando sulla voce Edit a previously saved jump list e selezionando il nome della lista dalla finestra che si apre.




    A modifiche effettuate, per salvare i cambiamenti, non dovrai far altro che selezionare la voce Save and Apply to Taskbar dal menu File (in alto a sinistra).
    Semplice, vero?

    creare emoticon personalizzate per windows live messenger




    creare emoticon personalizzate per windows live messenger

    Ti piacerebbe stupire i tuoi amici inviando loro degli emoji personalizzati?
    Beh, allora perché non ne realizzi qualcuna utilizzando le foto che ritraggono te o i tuoi amici?
    Come dici?
    Pensi che sia troppo difficile per uno che, come te, non ha grossa dimestichezza con i programmi di grafica?
    Ti garantisco che ti sbagli di grosso!

    Se mi dedichi qualche minuto del tuo tempo libero, posso spiegarti come creare emoticon con foto (o meglio, emoji) ricorrendo a dei programmi per PC, a dei servizi online utilizzabili direttamente nel browser e a delle app per smartphone e tablet, tutti gratuiti (almeno per quel che concerne le loro funzioni base) e semplicissimi da utilizzare.

    Che ne dici allora?
    Sei pronto ad approfondire un po’ di più l’argomento?
    Sì?
    Ottimo! Mettiti bello comodo, prenditi tutto il tempo necessario per concentrarti sulla lettura dei prossimi paragrafi e attua le “dritte” che ti darò.
    Sono sicuro che non avrai alcun problema nel realizzare delle simpaticissime emoticon e dei simpaticissimi emoji con le tue foto! Ti auguro buona lettura e, soprattutto, buon divertimento!

    Indice

    • Emoticon Maker (Windows)
    • Emotiyou (Online)
    • Emoji Camera (Android)
    • Emoji My Face (iOS)
    • Emoji Me (iOS)

    Emoticon Maker (Windows)

    IMMAGINE QUI 1




    Emoticon Maker è una delle prime soluzioni che ti consiglio di provare, soprattutto se hai intenzione di creare emoticon con foto sul tuo PC Windows.
    Questo software è completamente gratuito e permette di realizzare emoticon con le proprie foto in pochi clic.
    Per scaricarlo, collegati al suo sito ufficiale e clicca sul bottone Download situato al centro della pagina.

    A download completato, apri il file .exe appena scaricato, fai clic sul pulsante e poi segui la procedura guidata per portare a termine la procedura d’installazione del software:
    clicca, quindi, sul pulsante I Agree, poi su Install e Finish.

    Non appena il programma si avvierà automaticamente, metti la spunta sulla voce Animated or Big Emoticon per realizzare un’emoticon animata oppure metti la spunta sulla voce Static Emoticon (small) per realizzare un’emoticon statica e di piccole dimensioni.

    Clicca, quindi, sul pulsante Open, seleziona la foto che vuoi utilizzare per realizzare l’emoji, ritaglia poi la foto così da far risaltare il volto del soggetto ritratto e, se necessario, fai clic sui pulsanti Rotate Left o Rotate Right per ruotarla.
    Per finire, clicca sul pulsante Save per salvare l’emoticon che vuoi condividere con i tuoi amici.




    Emotiyou (Online)

    IMMAGINE QUI 2

    Non hai alcuna intenzione di scaricare un software sul tuo PC?
    Nessun problema.
    Puoi ricorrere a Emotiyou, un servizio online gratuito grazie al quale è possibile generare emoji animati partendo da qualsiasi fotografia.
    Può essere utilizzato su tutti i principali browser e non richiede l’installazione di plugin aggiuntivi.

    Per creare emoji con Emotiyou, collegati alla sua home page e fai clic sul pulsante Crea emoticon situato sulla sinistra della pagina.
    Trascina poi la foto che vuoi trasformare in emoji nell’area in cui è presente la dicitura Goccia foto qui (o, in alternativa, effettuane l’upload facendo clic sul pulsante azzurro selezionare una foto dal tuo computer), ritagliala mantenendo soltanto il viso del soggetto che vuoi trasformare in emoji e, se sei soddisfatto del risultato, fai clic sul pulsante azzurro prossimo passo.

    A questo punto, seleziona una delle animazioni fra quelle proposte (volendo puoi anche non sceglierne nessuna), fai di nuovo clic sul pulsante prossimo passo e, nella pagina che si apre, clicca sul pulsante Scaricare per effettuare il download dell’emoji animato.
    In alternativa, fai clic sul pulsante Email per inviare l’emoji ai tuoi contatti via email.




    Emoji Camera (Android)

    IMMAGINE QUI 3

    Vuoi realizzare emoji con le tue foto usando direttamente il tuo smartphone o il tuo tablet?
    Beh, allora non puoi fare a meno di provare Emoji Camera, un’app gratuita per Android che permette di realizzare emoji personalizzati utilizzando le foto scattate con la fotocamera del proprio device.

    Non appena avrai portato a termine il download di Emoji Camera, avvia l’app e fai tap sul pulsante Camera per scattare una foto e utilizzarla per la realizzazione di nuovi emoji.
    Pigiando sul bottone Add Emoji, invece, puoi semplicemente aggiungere degli adesivi alle foto salvate nella Galleria del device.
    Dopo aver scattato la foto al soggetto che vuoi trasformare in emoji, riposiziona (se necessario) gli adesivi degli occhi, delle sopracciglia e della bocca in modo tale che aderiscano perfettamente al viso e poi premi sul pulsante Create Emoji.

    Nella schermata che si apre, fai tap sulla freccia situata a destra per sfogliare gli emoji che sono stati realizzati con la foto che hai scattato poc’anzi e pigia sul pulsante Share per condividerli con i tuoi amici, oppure sul pulsante Save per procedere al loro salvataggio.




    Per inviare gli emoji personalizzati, recati nella schermata principale di Emoji Camera, fai tap sul pulsante View Emoji, seleziona l’emoji che vuoi condividere con i tuoi amici e pigia sul pulsante Condividi (l’icona dei tre pallini collegati situata in basso a destra) per selezionare l’app di messaggistica con la quale condividere l’immagine dell’emoji (es.
    WhatsApp, Telegram, etc.).
    Più facile di così?!

    Emoji My Face (iOS)

    IMMAGINE QUI 4

    Emoji My Face è un’altra applicazione che può tornarti utile per realizzare dei divertentissimi emoji con le tue foto.
    Si tratta di una soluzione disponibile soltanto per dispositivi iOS, si può scaricare gratuitamente, ma per sbloccare tutti gli emoji che include bisogna acquistare la sua versione completa al costo di 5,49 euro.

    Dopo aver scaricato Emoji My Face sul tuo iPhone o iPad, avvia l’app e fai tap sul simbolo della fotocamera situato in basso per scattare una foto e trasformarla in emoji, oppure pigia sul simbolo della cartolina per caricare una foto dal rullino.
    Dopodiché adatta la foto posizionandola all’interno dell’area circolare situata al centro della schermata e pigia sul pulsante giallo nel quale è raffigurata una faccina sorridente.




    Nella schermata che si apre, personalizza l’emoji selezionando uno dei tanti colori fra quelli disponibili e una delle espressioni facciali gratuite (quelle contrassegnate da un lucchetto sono a pagamento).
    Non appena sarai soddisfatto del risultato ottenuto, pigia sul simbolo (✓) situato in basso a destra e, nella schermata successiva, inserisci l’emoji personalizzato in una delle categorie disponibili (es.
    Funny, Happy, etc.).
    Per concludere, fai tap sul nome della categoria nella quale è presente l’emoji che hai creato e condividilo con i tuoi amici sotto forma di file immagine.

    Emoji Me (iOS)

    IMMAGINE QUI 5

    Stai cercando un’app per realizzare emoji da inviare su iMessage, la piattaforma di messaggistica sviluppata da Apple?
    In tal caso ti suggerisco di provare Emoji Me, un’altra applicazione semi-gratuita grazie alla quale è possibile realizzare emoji personalizzati compatibili con iMessage.
    Trattandosi di una soluzione semi-gratuita, puoi scaricare l’app gratis ed eventualmente sbloccare tutti gli emoji integrati al suo interno acquistando la sua versione completa, che costa 4,49 euro.

    Dopo aver scaricato Emoji Me sul tuo device, avvia l’app e fai tap su uno dei pulsanti presenti nella sua schermata iniziale:
    New Photo, per scattare una nuova foto da utilizzare per creare nuove emoji o MyPhotos, per utilizzare una foto salvata nel rullino. Dopo aver caricato la foto da utilizzare per la realizzazione dell’emoji, disegna un cerchio attorno al volto del soggetto ritratto (cercando di essere il più preciso possibile) e, non appena avrai portato a termine l’operazione, pigia sul simbolo (✓) collocato in basso a destra.




    A questo punto, usa gli strumenti presenti nell’editor di Emoji Me per personalizzare il soggetto della foto che vuoi trasformare in emoji:
    fai tap sul simbolo della gomma per cancellare alcune porzioni dell’immagine o per “ammorbidire” il volto che hai ritagliato poc’anzi; pigia sul simbolo del quadrato con la freccia per ruotare e ingrandire/rimpicciolire l’emoji; fai tap sul simbolo dell’otturatore per applicare dei filtri; premi sul simbolo della cornice per aggiungere una cornice all’emoji (disponibile soltanto nella versione completa dell’app) o pigia sul simbolo della faccina sorridente per applicare degli adesivi (disponibile solo nella versione completa dell’app).

    Non appena avrai finito di personalizzare l’emoji, fai tap sul simbolo  (✓) e, nella schermata successiva, pigia sulla voce Select.
    Seleziona, quindi, l’emoji che vuoi condividere con i tuoi amici, fai tap sul pulsante Copy, apri un qualsiasi servizio di messaggistica istantanea (es.
    WhatsApp, Telegram, etc.), fai tap sulla barra di digitazione del messaggio, pigia sulla voce Incolla e procedi all’invio dell’emoji.

    Se, invece, vuoi inviare l’emoji tramite iMessage, avvia l’app Messaggi di iOS, componi un nuovo messaggio pigiando sul simbolo della matita, fai tap sul simbolo dell’iMessage App Store (l’icona con la A situata in basso a sinistra), pigia sull’icona di Emoji Me, fai tap sull’emoji personalizzato che hai creato poc’anzi e invialo al contatto selezionato premendo sul simbolo della freccia bianca su sfondo verde.

    correttore ortografico italiano per windows




    correttore ortografico italiano per windows

    La fretta è cattiva consigliera.
    Lo sai, vero?
    E allora come mi spieghi questo documento pieno zeppo di errori ortografici?
    Ai tuoi professori potrebbe venire un brutto colpo leggendone appena un paio di righe! Come dici?
    La colpa non è tua ma del programma che hai usato per scriverlo che non integra un correttore ortografico italiano per Windows?
    Allora credo propio che tu debba leggere questo mio articolo sull’argomento per rimediare il prima possibile alla cosa.
    Nelle righe successive, infatti, provvederò ad illustrarti quali che a parer mio rappresentano i migri strumenti della categoria per redigere testi su PC ai quali puoi appellarti per evitare “orrori” vari.

    Si tratta in tutti i casi di risorse altamente efficaci e piuttosto semplici da usare oltre che configurabili al 100% in base a quelle che sono le tue esigenze e preferenze.
    Inoltre, risultano essere perfettamente funzionanti con qualsiasi programma in uso.
    Basta avviarli ed il gioco è fatto.
    Cerca dunque di individuare, tra quelli che trovi indicati qui sotto, il correttore ortografico per PC che ritieni possa fare maggiormente al caso tuo e comincia subito ad usarlo.
    In alternativa e per un semplice controllo “al volo”, puoi affidarti ai correttori online, che sono altrettanto validi.

    Ah, quasi dimenticavo.
    Per completezza d’informazione, a fine articolo trovi spiegato anche come fare per abilitare ed usare il correttore ortografico “di serie” di alcuni tra i più diffusi programmi per videoscritura e browser per i sistemi oprativi di casa Microsoft.
    Probabilmente non ne eri a conoscenza ma devi sapere che la funzionalità in questione può essere abilitata su specifici software (es.
    Word) anche senza dover scaricare ed installare risorse di terze parti.
    Certo, rispetto ai programmi appositi si tratta di un qualcosa di un tantino più limitato ma se non vuoi o non puoi servirtene rappresentano senza ombra di dubbio un ottimo compresso.
    Ora però basta chiacchiere e passiamo all’azione.
    Ti auguro, come mio solito, buona lettura!

    Indice

    • tinySpell+
    • eType
    • CorrttoreOrtografico.net
    • Correttore ortografico “di serie”

    tinySpell+

    Il primo correttore ortografico per Windows che voglio suggerirti di impiagare è tinySpell+. Si tratta di una risorsa a carattere commerciale ma eventualmente disponibile in una versione di prova gratuita (quella che ho utilizzato io e che andrò a proporti con questo mio tutorial) attivabile a intervalli di 30 minuti.
    Installalo ed avrai la funzione di correzione degli errori ortografici in qualsiasi applicazione che utilizzerai, compresi browser e programmi non dedicati esclusivamente alla digitazione dei testi.




    Per servirete, provvedi innanzitutto a collegarti al sito Internet di tinySpell+ ed a fare clic sul collegamento Download installer che trovi in corrispondenza della voce tinySpell+ per scaricare il programma sul tuo PC.
    A download ultimato apri, facendo doppio clic su di esso, il file appena ottenuto e, nella finestra che si apre, fai clic sul pulsante Si/Esegui, seleziona la voce I acceppt the agreement e successivamente clicca su Next.
    per quattro volte di fila.
    Premi dunque su Install e su Finish per terminare il setup.

    IMMAGINE QUI 1

    A questo punto, devi installare il dizionario italiano nel programma.
    Per fare ciò, collegati alla pagina Web dedicata al dizionario italiano disponibile per OpenOffice (no, non è un errore, lo si può usare anche con il programma in questione!) e fai clic sul pulsante Download extension che trovi a destra dopodiché attendi che il download del file venga avviato automaticamente.
    A scaricamento completato, modifica l’estensione del file appena ottenuto da .oxt a .zip (per maggiori info al riguardo, puoi fare riferimento alla mia guida su come rinominare estensione file) ed estrai l’archivio compresso ottenuto.

    Dopodiché chiudi tinySpell+ facendo clic destro sulla sua icona presente accanto all’orologio di Windows e selezionando la voce Exit tinySpell+ dal menu che compare, recati in C:/Prorgrammi/tinySpell+ e trascina nella posizione corrente i file it_IT.aff e it_IT.dic che trovi nella cartella it_IT dell’archivio compresso appena estratto.




    IMMAGINE QUI 2

    Adesso, avvia nuovamente tinySpell+ tramite la sua icona presente sul desktop e imposta l’utilizzo del dizionario italiano, facendo clic destro sull’icona del programma sempre presente nell’area di notifica e selezionando la voce Dictionaries… dal menu che compare.
    Nella finestra che si apre, spunta la casella Hunspell: che sta a destra, clicca sul bottone Setup…, poi su quello Add… e seleziona il file it_IT.aff precedentemente aggiunto alla cartella del programma.
    Clicca poi su OK e riavvia nuovamente il programma così come ti ho indicato poc’anzi per fare in modo che le modifiche apportate vengano applicate.

    IMMAGINE QUI 3

    Ora puoi finalmente cominciare a servirti del programma per evitare errori di ortografia.
    Per cui, per provare gratuitamente tinySpell+ per 30 minuti (rinnovabili di volta in volta), clicca con il pulsante destro del mouse sull’icona del software presente accanto all’orologio di Windows, seleziona la voce Unlock… dal menu che compare e clicca sul pulsante click here to try tinySpell+ for 30 minutes nella finestra che vedi apparire su schermo per completare l’operazione.




    Potrai poi testarne l’efficacia del correttore ortografico aprendo qualsiasi programma in cui è possibile digitare dei testi e provando a digitare un termine sbagliato.
    Il programma emetterà un suono di notifica e vedrai apparire un rettangolo giallo e bianco contenente la parola sbagliata e la correzione da applicare alla stessa:
    cliccaci sopra e ti verrà mostrato un menu con tutti i possibili termini esatti da sostituire a quello errato.
    Seleziona dunque quello corretto ed è fatta!

    IMMAGINE QUI 4

    Ti segnalo poi che volendo puoi personalizzare a tuo piacimento il funzionamento del programma facendo clic destro sulla sua icona accanto all’orologio di Windows e cliccando sulla voce Settings… annessa al menu che andrà ad aprirsi.

    eType

    Un altro ottimo correttore ortografico per Windows al quale puoi fare riferimento è eType.
    Diversamente dal programma di cui ti ho già parlato nel passo precedente, si tratta di una risorsa totalmente gratuita (anche se bisogna registrarsi con il proprio indirizzo email per ottenere un apposto codice d’attivazione) che agisce drittamente in tempo reale, mediante un apposita toolbar, interfacciandosi con qualsiasi programma risulti aperto sul PC, controllando i testi digitati e fornendo eventualmente dei suggerimenti della parola da scrivere correttamente con la possibilità di completare la digitazione al volo.




    Per provarlo, collegati al sito Internet del programma, clicca sul pulsante Free Download, digita la tua email nel campo apposito che vedi campire su schermo e poi clicca su Download eType.
    Apri dunque il file d’installazione del programma appena scaricato sul computer, clicca su Si/Esegui e successivamente su Next dopodiché premi su Close.

    IMMAGINE QUI 5

    Entro pochi istanti ti ritroverai al cospetto della schermata di eType.
    Digita dunque il tuo indirizzo email nel campo apposito ed il codice d’attivazione che hai ricevuto via email, all’indirizzo indicato in fase di download, e poi fai clic sul pulsante Submit e successivamente su quello Close. Adesso, seleziona Italian dal menu sula destra e clicca su OK.
    Fatto! Il correttore ortografico è configurato e puoi finalmente cominciare a servirete.
    A conferma della cosa, vedrai apparire un’apposita toolbar di colore nero direttamente sopra la barra delle applicazioni di Windows.

    IMMAGINE QUI 6




    Per testarne il funzionamento, apri qualsiasi programma in cui è possibile digitare dei testi ed inizia a scrivere.
    Man mano vedrai apparire sulla toolbar dei suggerimenti che puoi selezionare per completare più velocemente i tuoi testi.
    Se invece inserisci una parola sbagliata, ti saranno mostrate le possibili parole corrette da usare per la sostituzione.
    Clicca su quella che ritieni essere più attinente ed è fatta.

    IMMAGINE QUI 7

    Se poi desideri regolare le impostazioni relative al funzionamento del programma andando ad esempio ad aggiungere ulteriori dizionari, abilitando o disattivando l’uso di specifiche scorciatoie da tastiera per la selezione delle parole ecc., clicca sul simbolo dell’ingranaggio che sta nella parte in fondo a destra della barra di eType ed intervieni sulle opzioni annesse ala finestra che vedi comparire sul desktop.
    Per accedere invece al gestore delle lingue, devi fare clic sul pulsante con la freccia verso il basso sempre annesso alla toolbar del correttore.

    Ti segnalo poi che volendo puoi interrompere in via momentanea il funzionamento del programma pigiando sul bottone Pausa che sta sempre sulla barra di eType.
    Potrai poi ricominciare ad usare il correttore quando lo riterrai più opportuno pigiando su Play.
    Per interrompere invece il funzionamento in via definitiva devi cliccare sulla “x”.




    CorrettreOrtografico.net

    Per dei controlli rapidi, invece che installare ed usare un correttore ortografico italiano per Windows quali quelli di cui sopra, puoi affidarti ad uno strumento online, come nel caso dell’ottimo CorttoreOrotgrafico.net.
    Si tratta di un servizio fruibile via Web che, in maniera semplice ma al tempo stesso alto precisa, consente di effettuare il controllo fotografico dei testi redatti in lingua italiana (e non solo) direttamente e comodamente dalla finestra del browser.
    Oltre a segnalare gli errori, fornisce utili suggerimenti di correzione e sostituzione riguardo le parole identificate come non corrette.

    Per servirtene, collegati alla pagina principale di CorrettoreOrtgrafico.net e verifica che risulti imposta la lingua italiana.
    In caso contrario, selezionala dal menu apposito al quale puoi accedere facendo clic sula freccetta verso il basso che sta in alto a destra. Successivamente digita o incolla il testo da controllare nell’apposito box al centro della pagina e poi fai clic sula voce Controlla in alto a destra.

    IMMAGINE QUI 8

    Se il testo inserito contiene degli errori questo verrà evidenziato in rosso e cliccandoci sopra potrai visualizzare il relativo suggerimento.
    Se è corretto, selezionalo e la parola sbagliata verrà immediatamente sostituita.
    Per continuare a scrivere clicca poi sul collegamento continua a scrivere che sta a destra.




    IMMAGINE QUI 9

    Se invece il testo digitato non contiene errori, nella parte in alto a destra della pagina del servizio vedrai apparire la scritta nessun error in verde e qualora necessario potrai continuare a scrivere direttamente nell’apposito box.

    Correttore ortografico “di serie”

    Come anticipato in apertura, se non ti va’ di ricorrere all’uso di programmi di terze parti in grado di assolvere alla funzione di correttore ortografico italiano per Windows puoi sfruttare la feature apposita integrata nella maggior parte dei più comuni programmi di videoscrittura e browser Web per PC.
    Per scoprire quali e come fare per abilitarla puoi attenerti alle seguenti indicazioni.

    IMMAGINE QUI 10




    • Word di Microsoft Office – Puoi servirti dello strumento di correzione ortografica facendo clic sulla tab Revisione e pigiando poi sul pulsante Controllo ortografia e grammatica.
      Fatto ciò, si aprirà una finestra sulla destra che ti suggerirà tutti i vari errori che Word ha individuato proponendoti delle possibili correzioni.
    • Internet Explorer – Puoi servirti dello strumento di correzione ortografica cliccando sul simbolo dell’ingranaggio nella finestra del browser, selezionando Gestione compone aggiuntivi a sinistra e cliccando su Correzione errori ortografici.
      Seleziona poi sulla colonna a destra la lingua Italiano (italia) (se la lingua non è presente, clicca a sinistra sul menu a tendina Lingue installate e seleziona il dizionario di riferimento) dopodiché pigia su Imposta come predefinito e spunta Abilita correzione degli errori ortografici.
      Dopodiché premi su Chiudi.
    • Outlook – Puoi servirti dello strumento di correzione ortografica facendo clic sul menu File, scegliendo Opzioni e successivamente Posta elettronica. In Scrittura messaggi seleziona dunque la casella Controlla sempre l’ortografia prima dell’invio.

    correggere e pulire il registro di sistema di windows




    correggere e pulire il registro di sistema di windows

    Il tuo PC è lento, dà continui errori ma né l’antivirus né l’anti-spyware hanno trovato minacce presenti nel sistema.
    Sei sorpreso?
    Io no.
    Hai passato gli ultimi giorni ad installare e rimuovere decine di applicazioni dal tuo PC e il registro di Windows adesso è pieno zeppo di voci inutili relative a software non più presenti nel sistema.
    Di conseguenza, se vuoi far tornare il tuo computer veloce e scattante come una volta, devi assolutamente correre ai ripari dando una bella pulita al registro di sistema e se vuoi io posso spiegarti come fare.

    Con questo mio tutorial di oggi desidero infatti illustrati come pulire registro di sistema sia manualmente che ricorrendo all’uso di appositi software.
    La differenza tra l’una e l’altra soluzione sta nel fatto che nel primo caso dovrai armarti di una buona dose di pazienza e di attenzione ma alla fine potrai essere certo del fatto di aver rimosso le voci inutili, mentre ricorrendo all’uso di programmi ad hoc la procedura diventa totalmente automatizzata in base a delle regole predefinite e proprio per questo talvolta possono esserci delle imprecisioni.
    Ovviamente, la scelta di quale tra le due soluzioni adottare spetta solo a te, io comunque ti spiegherò come procedere sia in un modo che nell’altro.
    I vantaggi sono però sostanzialmente comuni: innanzitutto il tuo PC tornerà a funzionare senza problemi (a meno che non siano altre le cause degli intoppi, ad esempio qualche malfunzionamento a livello hardware) e, di riflesso, risulterà molto più scattante e performante.

    Come dici?
    Non sei molto esperto in fatto di informatica e temi che le indicazioni che sto per fornirti possano essere troppo complesse per te?
    Suvvia, non fare il fifone! Ti assicuro che non è assolutamente necessario essere Bill Gates per riuscire nell’impresa, almeno non seguendo le mie dritte.
    Allora?
    Ti va’ di provare?
    Si?
    Fantastico! Direi dunque di non perdere ulteriore tempo prezioso, di mettere al bando le ciance e di iniziare immediatamente a darci da fare.
    Vedrai, alla fine potrai dirti ben felice e soddisfatto di quanto appreso oltre che del risultato ottenuto.
    Scommettiamo?

    Indice

    • Pulire registro di sistema manualmente
    • Pulire registro di sistema con programmi
      • CCleaner
      • Eusing Free Registry Cleaner
      • Wise Registry Cleaner

    Pulire registro di sistema manualmente

    Iniziamo cercando di capire come effettuare la pulizia manuale del registro di sistema.
    Innanzitutto clicca sul pulsante Start, cerca ed avvia Esegui, digita regedit nel campo vuoto che trovi accanto alla voce Apri: della nuova finestra a schermo e poi clicca prima su OK e successivamente su Si.




    IMMAGINE QUI 1

    A questo punto dovresti ritrovarti al cospetto dell’editor del registro di sistema.
    L’interfaccia è divisa in due riquadri:
    sulla sinistra trovi il riquadro utilizzato per accedere a tutta la struttura di cartelle, mentre il riquadro a destra consente di visionare i valori individuali.

    Prima di effettuare qualsiasi operazione ti suggerisco di effettuare un backup dei dati presenti nello stesso facendo clic sulla voce File nella parte in alto a sinistra della finestra, scegliendo Esporta… dal menu che si apre, assegnando un nome al file (es.
    Backup del registro di sistema), indicando la posizione sul tuo PC in cui effettuarne il salvataggio e cliccando poi su Salva.
    Prima di salvare il backup, assicurati che in corrispondenza della dicitura Intervallo di esportazione risulti selezionata la voce Tutto (ed in caso contrario selezionala tu!). In caso di problemi, potrai poi ripristinare il backup (il file con estensione .reg a cui hai assegnato il nome a piacere) importandolo nel registro di sistema previo clic sulla voce File e poi su quella Importa….

    IMMAGINE QUI 2




    A questo punto sei finalmente pronto per passare all’azione vera e propria.
    In primo luogo procedi andando a rimuovere tutte le voci presenti nel registro facenti riferimento ai programmi che non sono più installati sul PC.
    Per riuscirci, espandi la chiave HKEY_CURRENT_USER facendo clic sulla freccetta che trovi alla sua sinistra dopodiché espandi la chiave Software e cerca tutte quelle chiavi che contengono il nome dei software che hai rimosso dal tuo PC.
    Quando trovi una chiave che fa riferimento ad uno specifico programma, selezionala facendo clic destro sul suo nome e scegli Elimina dal menu che ti viene mostrato.

    IMMAGINE QUI 3

    Procedi ora andando ad effettuare una ricerca dei software in base al loro nome, il loro nome eseguibile e/o il nome delle loro cartelle e rimuovi tutte le voci facenti riferimento ai programmi già disinstallati.
    Per fare ciò, clicca sul menu Modifica, seleziona la voce Trova…, digita il testo usato per cercare le voci dell’applicazione nell’apposito campo vuoto e poi fai clic su OK. Tutti le varie voci trovate nel registro di sistema rispondenti ai criteri di ricerca saranno evidenziate.
    Per rimuoverle pigia semplicemente il tasto Canc sulla tastiera.

    IMMAGINE QUI 4




    Passiamo ora alla rimozione degli elementi di avvio indesiderati.
    Considerando che molte applicazioni installano un valore di registro per caricare un aggiornamento o processi simili all’avvio di Windows, per eliminare quelle facenti riferimento ai programmi che hai rimosso dal PC espandi le chiavi Computer\ HKEY_LOCAL_MACHINE\ SOFTWARE\ Microsoft\ Windows\ CurrentVersion, evidenza la chiave Run, individua nel riquadro di sinistra i valori da rimuovere (solitamente hanno il medesimo nome del programma eliminato), selezionali facendo clic destro e scegli Elimina dal menu che si apre.

    IMMAGINE QUI 5

    Per maggiore accuratezza, ti suggerisco di effettuare le operazioni che ti ho appena indicato anche nella posizione HKEY_CURRENT_USER.
    A pulizia ultimata, chiudi la finestra del registro di sistema così come fai di solito con qualsiasi altro programma su Windows.

    Attenzione: Se non sei sicuro riguardo una o più voci dal registro di sistema, ti suggerisco di non eliminare nulla in quanto potresti rischiare di andare a compromettere il funzionamento del sistema operativo.




    Pulire registro di sistema con programmi

    Non hai molto tempo a disposizione e invece che pulire registro di sistema manualmente preferisci ricorrere all’uso di un apposito programma?
    Allora prova i software che trovi indicati qui di seguito e vedrai che non te ne pentirai.
    Sono facili da usare, hanno tutti un’interfaccia utente semplice e gradevole ed il risultato finale è assicurato.
    Buona pulizia!

    Free Registry Cleaner

    Il primo tra i software per pulire registro di sistema che ti consiglio di provare è Eusing Free Registry Cleaner.
    Si tratta di un programma gratuito che, appunto, consente di correggere e pulire il registro di sistema di Windows in una manciata di clic, l’ideale per dire addio a rallentamenti ed errori causati dalla cattiva rimozione di applicazioni dal PC.

    Innanzitutto, collegati al sito Web di Eusing Free Registry Cleaner, fai clic sulla voce Download Site1 e poi su Download Eusing Free Registry Cleaner.
    A download ultimato, apri il file EFRCSetup.exe e fai clic su Next per quattro volte di fila nella finestra che vedi apparire sul desktop dopodiché fai clic su Finish.

    IMMAGINE QUI 6




    Nella finestra che si apre, clicca sul pulsante Skip per accedere alla schermata principale di Eusing Free Registry Cleaner e seleziona la voce Italian dal menu Language per tradurre il programma in italiano.
    Per avviare una scansione del registro, devi invece fare clic sulla voce Analizza registro in alto a sinistra.
    Ad operazione ultimata, clicca sulla voce Ripara registro per eliminare le voci inutili dal registro di sistema.

    IMMAGINE QUI 7

    Puoi anche creare una copia di sicurezza del registro, selezionando la voce Crea backup completo del Registro dal menu File.
    Per ripristinare un backup del registro, clicca invece sulla voce Ripristina Registro e, nella finestra che si apre, fai clic prima sul pulsante per selezionare la cartella in cui hai salvato la copia di sicurezza del registro, poi sul file di backup e su Ripristina per avviare l’operazione.

    CCleaner

    Il software summenzionato non ti ha convinto in maniera particolare?
    Allora rivolgiti a CCleaner! Non ne hai mai sentito parlare?
    Strano, è una vera e propria celebrità per quel che concerne la pulizia del PC.
    Ad ogni modo non temere, rimediamo immediatamente.
    CCleaner è un software per sistemi operativi Windows utilissimo per liberare spazio sul disco eliminando tutti i file inutili archiviati sul computer, ridurre i programmi impostati per l’avvio automatico e, dulcis in fundo, correggere gli errori presenti nel registro di sistema.
    Consente altresì di disinstallare i programmi, rimuovere i dischi in maniera sicura ed eliminare i file doppi.




    È disponibile in più versioni:
    una Free che include tutte le funzioni summenzionate, una Professional che costa 19,95 euro e include funzioni aggiuntive tra cui il monitoraggio dei file spazzatura in tempo reale e la pulizia automatica del disco e una denominata Professional Plus che costa 39,95 euro, include tutte le features dell’edizione Professional aggiungendo a queste la deframmentazione del disco, il recupero dei file cancellati e l’analisi dei componenti hardware del computer.
    Per quel che concerne la mera pulizia del registro di sistema direi che la versione Free più che sufficiente.

    Per scaricare CCleaner sul tuo PC, visita il sito Internet del programma e fai clic sulla voce CCleaner.com che trovi in corrispondenza della dicitura Free.
    Aspetta qualche istante affinché il download del software venga avviato e portato a termine dopodiché apri il file ccsetupxx.exe e pigia sul bottone .
    Imposta l’italiano nel menu per la selezione della lingua dopodiché fai clic prima su Installa ed in seguito su Avvia CCleaner.

    IMMAGINE QUI 8

    Ora che visualizzi la finestra di CCleaner sul desktop, seleziona la scheda Registro e poi fai clic sul pulsante Trova problemi.
    Attendi qualche istante affinché il software riesca ad individuare tutti i problemi del registro di sistema da riparare e poi pigia su Ripara selezionati/Fix selected Issues per due volte di seguito in modo tale da completare l’operazione.




    IMMAGINE QUI 9

    Pre concludere, fai clic su Sì nella finestra di avvisto che compare a schermo.
    Facendo in questo modo andrai a salvare una copia di sicurezza del registro di sistema (che potrà tornarti utile in caso di problemi e che potrai eventualmente ripristinare semplicemente facendo doppio clic sulla sua icona) prima di apportarvi le dovute correzioni.
    Fatto! È stati facilissimo, vero?

    Come ti dicevo qualche riga più su, pulizia del registro di sistema a parte, CCleaner consente di effettuare anche diverse altre operazioni di manutenzione di Windows.
    Se la cosa ti interessa, ti suggerisco di approfondire l’argomento leggendo la mia guida su come scaricare e utilizzare CCleaner.

    Wise Registry Cleaner

    Un altro programma utile allo scopo che ritengo sia il caso di segnalarti è Wise Registry Cleaner.
    È gratis, è compatibile con tutti gli OS di casa Microsoft e, come facilmente deducibile dal nome stesso, è capace di rimuovere tutti gli elementi obsoleti e le chiavi corrotte dal registro di sistema.
    Eventualmente è disponibile anche in una variante Pro comprensiva di alcune funzionalità extra come la pulizia multi-utente.




    Per scaricare il programma sul tuo computer, collegati al sito Internet di Wise Regstry Cleaner e fai clic sul bottone Free Download.
    A scaricamento completato, apri il file WRCFree.exe appena ottenuto, clicca su Si, apponi il segno di spunta accanto alla dicitura Accetto i termini del contratto di licenza e poi fai clic sul bottone Avanti per due volte di fila.
    Dopodiché fai clic su Installa e successivamente su Fine.

    IMMAGINE QUI 10

    Una volta visualizzata la finestra del programma sul desktop, clicca su Si per salvare subito una copia di backup del registro di sistema (che dopo essere stata creata potrai eventualmente ripristinare recandoti in C:\Usres\Nome utente\AppData\Roaming\Wise Registry Cleaner facendo doppio clic sul relativo file), seleziona l’opzione Salva una copia completa del registro ed attendi qualche istante affinché la procedura venga avviata e portata a termine.

    Adesso clicca sul pulsane Scansione rapida per effettuare, appunto, una scansione veloce del registro di sistema ed attendi che la procedura venga avviata e portata a termine dopodiché clicca sul pulsante Pulizia in alto a destra.
    A pulizia terminata vedrai apparire un apposito avviso di colore verde nella parte alta della finestra del programma indicante il numero di problemi individuati, il numero di problemi risolti e quello dei problemi che, invece, non è stato possibile risolvere.




    IMMAGINE QUI 11

    Volendo, puoi effettuare anche una scansione del registro di sistema più approfondita recandoti nuovamente nella schermata principale della scheda Pulizia, cliccando su Scansione approfondita e, a procedura ultimata, facendo clic su Pulisci.
    In questo caso però ti avviso, potrebbe anche esserti proposta la rimozione di voci del registro di sistema che non è esattamente sicuro eliminare.
    Per cui, utilizza con estrema cautela questa funzionalità e soprattutto se non sai bene dove mettere le mani lascia perdere ed affidati piuttosto alla scansione rapida.
    Stesso discorso vale anche per la funzione Personalizza che, come puoi intuire, consente di selezionare manualmente le aree da scansionare.

    IMMAGINE QUI 12

    Il programma consente di effettuare anche la deframmentazione del registro di sistema.
    Per utilizzare questa funzione, fai clic sulla scheda Deframmentazione, clicca sul pulsante Analizza dopodiché premi sul bottone Deframmenta e successivamente sul pulsante Si.
    A procedura ultimata il computer verrà riavviato.




    IMMAGINE QUI 13

    Per concludere, ti segnalo che puoi anche fare in modo che il programma effettui la pulizia del registro di sistema in maniera programmata portando su ON l’interruttore che si trova nella parte in basso a sinistra della finestra del software dopodiché definisci modalità di avvio, giorno e ora mediante gli appositi menu a tendina e fai clic sul bottone OK per confermare ed applicare le impostazioni.

    copiare la musica da ipod su computer windows




    copiare la musica da ipod su computer windows

    Abbiamo dimenticato di fare il backup delle nostre canzoni preferite prima di formattare il nostro computer ed abbiamo perso tutto.
    Riflettendo un po’ ci viene in mente che abbiamo trasferito le nostre canzoni preferite sull’iPod.

    Per trasferire le canzoni dall’iPod al nostro computer e quindi recuperare le canzoni, ci viene in aiuto il programma gratuito YamiPod.
    Per scaricarlo, spostatevi in questa pagina e fate click sulla voce YamiPod for Windows.

    A questo punto aprite il Task Manager di Windows (premete contemporaneamente i tasti Ctrl+Alt+Canc), spostatevi nella linguetta Processi e terminate i processi iPodService.exe e iTunesHelper.exe:
    per farlo, selezionateli e fate click sul tasto Termina processo.
    In questo modo eviteremo eventuali interferenza con i programmi di Apple.

    Solo a questo punto, estraete il pacchetto scaricato, fate doppio click sul file YamiPod.exe e collegate il vostro iPod al computer.
    Se si apre una finestra che ci avverte di possibile interferenze con iTunes, premiamo tranquillamente Yes per continuare.




    Per trasferire, infine, le canzoni dall’iPod al nostro computer, fate click sul nome dell’artista (colonna Artist) o dell’album (colonna Album) che ci interessa.
    Se volete mostrare tutte le canzoni dell’iPod selezionate la voce All in Artist o Album.

    A questo punto, selezionate le canzoni da copiare nel vostro computer nel riquadro sottostante, fate click con il tasto destro del mouse e selezionate la voce Copy song to….
    Nella finestra che si apre, dovete specificare la cartella in cui salvare i file:
    premete il tasto Destination e scegliete la cartella.

    IMMAGINE QUI 1

    Nella stessa finestra potete scegliere il nome dei file che verranno salvati nel computer.
    Se volete salvare le canzoni nel formato Nome artista – Titolo della canzone, selezionate Artist – Title in Filename.
    Con la voce Destination path potete specificare come dovranno essere organizzati i file.




    Se volete, ad esempio, che YamiPod crei all’interno della cartella selezionata con Destination ulteriori sottocartelle, come Artista/Album, selezionate Artist/Album.
    Supponendo di copiare dall’iPod delle canzoni di dell’album Salvo è figo, YamiPod creerà, scegliendo la voce Artist/Album, la cartella e, all’interno di questa, la cartella Salvo è figo, nella quale saranno salvate le canzoni.

    controllare a distanza un pc via internet windows




    controllare a distanza un pc via internet windows

    I tuoi amici non sono molto pratici con il computer ed è per questo che spesso ti chiedono di aiutarli a scaricare e installare programmi.
    Anche se sei effettivamente in grado di provvedere per conto loro, ritieni che queste continue richieste, a lungo andare, siano un po’ una seccatura.
    In realtà ci vorrebbe pochissimo tempo per aiutarli; il vero problema è vincere la pigrizia e andare ogni volta a casa loro.
    Oggi dovresti aiutare Mario, domani Francesca e Matteo, dopodomani tocca a Paolo:
    sei così esasperato da queste continue richieste che stai cercando un modo per controllare da remoto un PC.

    Puoi consolarti, ti capisco benissimo! Vista la mia passione nel campo della tecnologia e dell’informatica, puoi immaginare bene come io sia stato più volte “sequestrato” da amici e parenti.
    Ebbene, se cerchi una soluzione per controllare da remoto un PC, che ti permetta di aiutare tutti coloro che hanno bisogno, senza muoverti da casa, sappi che esiste.

    “, non illudermi così!” – mi dirai – Eh no mio caro, non ti sto affatto illudendo! Se vuoi sapere che cosa devi fare per risolvere tutti i tuoi problemi, tutto ciò che devi fare è metterti seduto comodo.
    Prenditi qualche minuto di tempo libero e leggi con attenzione le istruzioni che troverai in questo mio tutorial dedicato all’argomento; vedrai che segneranno un punto di svolta.
    Ti auguro una buona lettura!

    Indice:

    • Come controllare da remoto un PC (Windows/Mac/Linux)
    • Come controllare da remoto un PC (Android/iOS)
    • Altri programmi per controllare da remoto un PC

    Come controllare da remoto un PC (Windows/Mac/Linux)

    All’apparenza, controllare da remoto un PC può sembrare un’operazione complicata, ma ti assicuro che in realtà, grazie a Internet e alla tecnologia, non c’è niente di più semplice.
    Per aiutarti a svolgere questo scopo vi sono infatti degli specifici programmi che permettono di gestire e controllare un computer a distanza.




    Se vuoi quindi sapere come controllare da remoto un PC, altro non devi fare che affidarti a uno tra i tantissimi programmi; in particolare, quello più famoso è sicuramente Team Viewer.

    Nel corso di questa guida voglio infatti parlarti di come utilizzarlo:
    oltre ad essere completamente gratuito, questo software è presente anche su svariate piattaforme.
    Direi che non si potrebbe chiedere di più!

    Come scaricare e installare TeamViewer

    IMMAGINE QUI 1

    Dal momento in cui ti ho consigliato di utilizzare TeamViewer come programma per il controllo remoto di un PC, devo spiegarti per prima cosa come scaricarlo dal suo sito Internet ufficiale.




    Partiamo dunque dal principio:
    TeamViewer è disponibile su computer con sistema operativo Windows e MacOS e Linux e, per controllare un computer da remoto, sarà necessario che il programma sia scaricato e installato su entrambi i computer.
    Detto in parole povere, dovrai installare questo programma sia sul tuo computer, sia su quello che desideri controllare da remoto.

    Recati quindi sul sito Internet ufficiale del programma e per prima cosa, fai clic sul pulsante verde con la dicitura Scarica TeamViewer:
    in questo modo avvierai il download dell’eseguibile.

    Come puoi vedere nella sezione Download di questo sito Internet, il programma è disponibile su più di una piattaforma.
    Fai quindi clic sulla sezione che fa riferimento al sistema operativo del computer da te in possesso, per scaricare la versione che più si adatta alle tue esigenze.

    Nel corso di questo tutorial ti spiegherò passo dopo passo come scaricare e installare il programma su computer Windows.
    Non preoccuparti per il resto, la procedura di funzionamento del programma è identica su tutte le piattaforme che ho citato.




    Una volta che hai scaricato sul tuo computer l’eseguibile del programma, fai doppio clic su di esso per avviarlo.
    Ti verrà così proposta la possibilità di installare il programma o di avviarlo soltanto, senza effettuare la procedura di installazione.

    IMMAGINE QUI 2

    Puoi decidere in autonomia che cosa scegliere; tieni però presente che l’installazione completa del programma è consigliata, nel caso in cui si abbia la necessità di controllare frequentemente da remoto un computer.
    Effettuando l’installazione completa del programma, infatti, il software rimarrà il background e potrà essere utilizzato in qualsiasi momento per controllare un computer.

    Detto questo, scegli quindi se attivare la casella Avvia soltanto o se fare clic sulla casella Installa.
    Vuoi sapere che cosa ti consiglio di fare?
    Se devi fare un uso saltuario del programma, allora, ti suggerisco di fare clic sulla casella Avvia soltanto.
    Se hai deciso di effettuare l’installazione completa, tieni anche presente che, sul computer da controllare, dovrai fare clic sulla casella Installare per controllare in seguito questo computer da remoto.




    Infine non dimenticare di indicare l’utilizzo relativo a questo programma; se desideri utilizzare la versione gratuita e farne quindi un utilizzo per scopi privati, allora seleziona la casella per scopi privati/non commerciali.
    Se invece hai acquistato la licenza del programma e desideri inserirla, indicala facendo clic sulla casella uso aziendale/commerciale.

    Proseguendo con l’installazione del programma; sia in caso di installazione completa o di solo avvio, dovrai fare clic sul pulsante Accetto e poi sul pulsante che potrai vedere nella finestra di controllo utente.
    Una volta che l’installazione sarà terminata, dovrai soltanto attendere l’apertura del programma.

    Come utilizzare TeamViewer (PC/Mac/Linux)

    IMMAGINE QUI 3

    La particolarità di Tim Weaver è data dalla presenza di un’interfaccia utente davvero semplice e intuitiva.
    Ad ogni modo ciò non significa che ti lascerò senza spiegazioni:
    nelle righe che seguono ti illustro come dovrai utilizzarlo sul computer da controllare.




    Per controllare un computer, utilizzando questo programma, dovrai avviare il programma sul computer da controllare e fare riferimento alla sezione Consenti controllo remoto.
    In corrispondenza di questa dicitura troverai la scritta Il tuo ID e Password.

    Questi valori sono quelli che dovrai sempre conservare per accedere, dal tuo computer, al dispositivo da controllare in remoto.
    Il numero presente in corrispondenza della voce ID è statico, mentre la password è di tipo dinamico.
    Questo significa che, ogni volta ti chiuderai il programma e lo riaprirai, la password non sarà più la stessa.

    Proprio per questo motivo ti consiglio di fare clic sul simbolo della freccia in corrispondenza della voce Password.
    In questo modo potrai vedere apparire un menu contestuale; fai quindi clic sulla voce Imposta password personale.
    Adesso, nella finestra che si aprirà, potrai personalizzare la password di accesso al computer in remoto.
    Nel campo di testo Password dovrai digitare la password che hai scelto e poi digitarla nuovamente nel campo di testo Conferma password.
    Al termine di questa procedura premi sul pulsante OK per ritornare alla schermata iniziale del programma.

    A questo punto, per controllare da remoto un PC, utilizzando questo programma, dovrai agire dal tuo PC.
    Avvia quindi TeamViewer e compila il campo di testo ID Interlocutore con i dati che hai letto sul PC da controllare.
    Il campo di testo che ti ho indicato si trova nella sezione Controlla computer remoto.




    Apponi quindi il segno di spunta sulla casella Controllo remoto e premi poi sul pulsante Connetti.
    Prima di avviare il controllo remoto del PC, puoi selezionare la casella Trasferimento di file; agendo in questo modo avrai la possibilità di avviare una connessione due computer per trasferire velocemente e facilmente dei file.

    Una volta che avrai fatto clic sul pulsante Connetti, ti verrà chiesto di inserire anche la password relativa all’interlocutore.
    Una volta che l’avrai digitata, dovrai fare clic sul pulsante Accedi.
    Non dimenticare che, affinché il programma funzioni correttamente, è necessario che su entrambi i computer, il programma sia installato e avviato.
    Sarà anche necessario che vi sia una connessione a Internet attiva su entrambi i dispositivi.

    Una volta che avrai effettuato il collegamento remoto, potrai vedere apparire a schermo il desktop del computer che stai controllando.
    Inoltre, proprio come se lo stessi utilizzando, avrai la possibilità di muovere il mouse e digitare sulla tastiera.

    Gli strumenti principali di questo programma sono visibili nella barra in alto.
    Tra le voci più importanti ti segnalo il pulsante Visualizza, che permette di gestire la qualità della connessione e il pulsante Comunica che servirà invece per attivare una conversazione con l’interlocutore.
    Potrai infatti avviare una conversazione VoIP, una conversazione audio oppure una conversione via chat o tramite audio e webcam.




    Inoltre, se desideri utilizzare TeamVieawer anche per trasferire dei file da un computer all’altro, allora premi sul pulsante File & Extra, il quale risulta molto utile anche per realizzare degli screenshot.

    Per terminare la sezione di controllo remoto premi sul pulsante X situato in alto a destra.

    Come controllare da remoto un PC (Android/iOS)

    IMMAGINE QUI 4

    Controllare da remoto un PC, come abbiamo visto, diventa estremamente semplice se si sa come utilizzare il software adatto allo scopo.
    Proprio per questo motivo, voglio consigliarti di utilizzare ancora una volta il programma TeamViewer, questa volta però sul tuo dispositivo mobile.




    Il programma in questione è infatti disponibile al download gratuito su dispositivi Android e iOS e Windows 10 Mobile.
    Puoi quindi scaricare l’app dal PlayStore,App Store o Microsoft Store.

    Una volta che avrai installato e scaricato l’applicazione sul tuo smartphone e, ovviamente anche sul computer da controllare, potrai incominciare a utilizzarla.
    Il programma, nella sua versione per dispositivi mobili, funziona egregiamente per lo scopo che ti sei posto.

    IMMAGINE QUI 5

    Una volta che avrai avviato l’applicazione, fai tap sul pulsante Avanti e poi fai tap su Eseguito:
    agendo in questo modo potrai visualizzare la schermata principale di quest’applicazione.
    Dovrai poi inserire l’ID del computer che desideri controllare nel campo di testo ID interlocutore che troverai nel programma installato sul computer da controllare.




    Una volta che avrai digitato l’ID interlocutore fai tap sul pulsante Controllo remoto e dopo aver digitato la Password, fai tap sul pulsante OK.
    Una volta che avrai appreso le gesture relative alle funzionalità del programma, fai tap sul pulsante Continua; chiuderai il tutorial e passarai al controllo remoto del computer.
    Al termine della sessione, puoi chiudere la connessione remoto facendo tap sul pulsante con il simbolo della X.

    Altri programmi per controllare da remoto un PC

    IMMAGINE QUI 6

    Vuoi che ti consigli altri programmi che ritengo validi per controllare da remoto un PC?
    Detto, fatto.
    Qui di seguito puoi trovare un elenco di altri software adatti a svolgere il tuo scopo.

    • Chrome Remote Desktop:
      si tratta di uno strumento gratuito sviluppato da Google che permette di controllare computer con sistema operativo Windows, macOS o Linux.
      Questo programma funziona soltanto da browser Google Chrome e dà la possibilità di effettuare il controllo remoto anche dispositivo mobile, tramite l’app disponibile su Android o iOS.
    • Microsoft Remote Desktop:
      sviluppato da Microsoft, questo programma serve per controllare un computer da remoto con sistema operativo Windows.
      È disponibile gratuitamente al download dal Microsoft Store ma anche su Android (PlayStore) e iOS (App Store).
    • ShowMyPC:
      questo software è sicuramente una valida alternativa dal momento in cui è gratuito.
      L’unica limitazione è data dal fatto che è possibile utilizzarlo soltanto su PC con sistema operativo Windows.
      In alternativa è disponibile una versione realizzata in Java che può essere utilizzata anche su macOS e Linux.

    configurare ip statico su windows guida




    configurare ip statico su windows guida

    Come configurare IP statico su Windows 10

    Se ti stai domandando come configurare IP statico su Windows 10, potrei esserti d’aiuto.
    Per l’utilizzo di programmi, per aprire le porte del router e scaricare più forte o per massimizzare la velocità della connessione ADSL, spesso è necessario impostare un IP statico.
    In questo modo, è possibile assegnare un indirizzo fisso unico sulla rete locale, che non cambia ad ogni riavvio, in modo da assegnare specifici parametri di rete ad un singolo PC.

    In questa versione del SO di Microsoft, è parzialmente cambiato l’accesso alle opzioni per farlo e ci sono nuove funzionalità (soprattutto per il Wi-Fi), ecco perché ho voluto scrivere una guida specifica in merito.
    Vediamo quindi come procedere.

    Come configurare IP statico su Windows 10

    Per diversi motivi, è buona norma configurare un IP statico su Windows 10.
    In ambito gaming, ad esempio, è bene farlo per aprire determinate porte per il multiplayer online.
    È vero anche, però, che su Windows 10 sono anche altre le modifiche da fare, tipo disattivare WUDO (Windows Update Delivery Optimization).
    Per un tutorial approfondito in merito, leggi la guida per velocizzare Windows 10.

    In questo caso, è sufficiente dire che mettere un IP fisso comporta diversi benefici in termini di prestazioni e sicurezza della connessione internet.
    Infatti, grazie a questa configurazione, si possono “dettare” determinate regole in ambito firewall, QoS e routing in generale.
    Ciò permette a quel dispositivo o computer di avere permessi specifici per ogni tipo di applicazione.
    La stessa cosa si potrebbe fare anche in DHCP, tramite l’indirizzo MAC, ma quella è un’altra storia.
    Passiamo dunque all’azione.




    Indice

    • Requisiti e specifiche
    • Configurazione IP statico su Windows 10
      • Rilevazione della rete con Prompt dei comandi (cmd)
      • Modifica impostazioni IPv4 per Wireless o Ethernet
      • Migliori DNS per Windows 10
        • DNS Cloudflare
        • DNS Google
        • DNS OpenDNS
        • DNS Cleanbrowsing
      • Configurazione IPv4 alternativa
      • Impostazioni avanzate IPv4
    • Cosa si può fare con un IP statico su Windows 10
    • Conclusioni
    Requisiti e specifiche
    • Devi avere un PC con scheda di rete Wi-Fi o LAN
    • Se fissi l’IP sulla rete wireless, non sarà fissato anche sulla rete LAN, e viceversa
    • Un indirizzo IP fisso è configurabile per più reti locali private
    • Un computer può avere più di un indirizzo IP fisso (dipende dal numero di schede di rete di cui dispone)
    • Un PC può lavorare con diversi Gateway predefiniti con lo stesso indirizzo IP o configurando più di un IP statico
    • Una scheda di rete può gestire più sottoreti (subnet) allo stesso tempo
    • Su connessioni a consumo, le impostazioni potrebbero essere diverse
    Configurazione IP statico su Windows 10

    Rilevazione della rete con Prompt dei Comandi (cmd)

    Prima di configurare IP statico su Windows 10, è obbligatorio controllare l’attuale configurazione di rete che, per automatismo, è stata assegnata alla scheda di rete del PC in uso, così da evitare problemi di connessione e avere un accesso limitato con il “triangolo giallo”.
    Per trovare l’indirizzo IP del PC e gli altri dettagli, puoi usare il Prompt dei comandi, in questo modo:

  • Avviare tramite Cortana o il Cerca in Windows il Promp dei Comandi (altrimenti lo trovi su Menu Start > Tutte le app)
  • Aperta l’app, eseguire il seguente comando e premere Invio:
    ipconfig /all
  • Scorrere l’esecuzione del comando fino alla voce Scheda LAN wireless Wi-Fi o Connessione alla rete locale LAN (dipende se si usa Wi-Fi o Ethernet)
  • Annotare l’indirizzo IPv4, la subnet mask, il Gateway Predefinito e il Server DNS
  • Chiudere la finestra di comando e continuare la lettura della guida
  • Modifica impostazioni IPv4 per Wireless o Ethernet

  • Aprire il Menu Start e cliccare sulle Impostazioni
  • Seguire il percorso Rete e Internet > Wi-Fi se si usa la rete wireless oppure Rete e Internet > Ethernet se si è connessi la rete locale LAN
  • Cliccare su Modifica opzioni scheda
  • Comparirà la lista delle scheda di rete:
    trovare quella del Wi-Fi attualmente usata per connettersi a internet (a meno che non ci siano chiavette wireless o più schede di rete è una sola)
  • Fare click con il tasto destro del mouse sulla scheda di rete e poi scegliere Proprietà
  • Sotto la voce “La connessione utilizza gli elementi seguenti:” fare click su Protocollo Internet versione 4 (TCP/IPv4)
  • Evidenziata l’opzione, cliccare su Proprietà
  • Per impostazione predefinita, la scheda Generale è impostata su Ottieni automaticamente un indirizzo IP così come quella dei DNS
  • Spostare la scelta su Utilizza il seguente indirizzo IP e impostare i valori manualmente:
  • Indirizzo IP:
    è l’indirizzo IP fisso che vuoi dare al computer, su reti ADSL o Fibra comuni di solito è 192.168.1.xxx (da 0 a 255) o 192.168.0.xxx (da 0 a 255)
  • Subnet mask:
    è la sottomaschera di rete, in configurazioni domestiche solitamente è 255.255.255.0
  • Gateway Predefinito:
    è l’indirizzo IP del router o modem che ti permette di connetterti a internet (di solito è 192.168.1.1 o 192.168.0.1)
  • Spostare la scelta su Utilizza i seguenti server DNS e configurarli manualmente (scelta obbligatoria quando si mette l’IP fisso):
  • DNS preferito: inserire il DNS primario visualizzato con il comando eseguito da cmd
  • DNS alternativo: inserire il DNS secondario
  • Cliccare Ok per salvare le modifiche e concludere l’operazione
  • Migliori DNS per Windows 10

    Ora che hai configurato un IP statico su Windows 10 e i DNS predefiniti dell’ISP (Internet Service Provider), potresti impostare dei DNS personalizzati su Windows 10 per massimizzare la velocità e la privacy della tua connessione internet.
    I migliori DNS per Windows 10, al momento in cui scrivo, sono i seguenti.

    DNS Cloudflare

    Per impostare i DNS di Cloudflare, inserisci i seguenti indirizzi:

    • DNS primario:
      1.1.1.1
    • DNS secondario:
      1.0.0.1

    DNS Google

    • DNS primario:
      8.8.8.8
    • DNS secondario:
      8.8.4.4

    DNS OpenDNS

    • DNS primario:
      208.67.220.220
    • DNS secondario:
      208.67.222.222

    DNS Cleanbrowsing

    Per proteggere efficacemente tutti i PC della rete, potresti impostare i DNS di Cleanbrowsing tramite il router.
    In alternativa, puoi configurarli con l’IP statico su Windows 10.
    Ci sono diversi filtri che puoi applicare, ti consiglio quello intermedio, ovvero l’Adult filter, che blocca i siti per adulti e i contenuti espliciti, mentre lascia passare VPN e server proxy.




    • DNS primario: 185.228.168.10
    • DNS secondario: 185.228.169.11

    Per altri filtri Cleanbrowsing, vedi questa pagina ufficiale.

    Configurazione IPv4 alternativa

    Nel caso in cui il PC è connesso su più reti locali, è consigliato rimanere su IP dinamico (automatico) e usare la scheda Configurazione alternativa.
    Grazie ad essa, si potrà attivare un indirizzo IP statico su Windows 10 per un Gateway predefinito specifico.
    Le impostazioni sono praticamente le stesse che ti ho descritto sopra.
    L’unica differenza, è appunto l’utilizzo di una o più reti locali con una sola scheda di rete.

    In questo caso, quindi, ti consiglio di lasciare un IP automatico nella scheda Generale e di fissare i DNS personalizzati per le altre reti (così da migliorare il tempo di risposta dei server DNS pur lasciando indirizzi IP automatici).

    Impostazioni avanzate IPv4

    Sempre nella scheda Generale, è disponibile il menu Avanzate per impostazioni aggiuntive.
    Esse permettono di assegnare più indirizzi IP statici con diverse subnet mask, più Gateway predefiniti e più server DNS alla scheda di rete.




    Con il DHCP abilitato nella scheda generali, però, non si può (ovviamente) fissare più indirizzi IP statici.
    Tuttavia, è possibile aggiungere la gestione di più Gateway Predefiniti e di altri server DNS.
    È inoltre possibile fissare la metrica interfaccia e personalizzare le opzioni WINS per LMHOSTS e il NetBIOS su TCP/IP.

    Cosa si può fare con un IP statico su Windows 10

    Dopo aver impostato un IP statico su Windows 10, potrai navigare come al solito, sebbene avrai più benefici.
    Rispetto ad un IP automatico, l’IP fisso ti permetterà di:

    • Aprire specifiche porte TCP o UDP del router o modem per eseguire il port mapping su uno specifico indirizzo IP (o port forwarding)
    • Ottimizzare e filtrare la connessione internet usando DNS specifici
    • Usare programmi che richiedono IP statici
    • Migliorare il ping e il tempo di latenza della connessione internet
    • Risolvere il problema della stampante offline
    • Massimizzare l’esperienza di gioco online (la connessione sarà più veloce)
    • Avere il NAT 1 sulla PS4 o comunque aprire le porte dei server di gioco in generale
    • Altre funzionalità (limitazione della connessione internet in upload e download, blocco di porte TCP e UDP, creazione di gruppi di rete specifici, attivazione di regole firewall su uno specifico indirizzo IP e così via)
    Conclusioni

    La guida per configurare IP statico su Windows 10 ti sarà utile in molteplici occasioni.
    Un computer con IP e DNS fissi velocizzerà il tempo di risposta della connessione internet.
    Inoltre, potenziando tale indirizzo IP con una configurazione specifica (ad esempio lavorando sulle porte TCP e UDP) riuscirai a migliorare notevolmente il ping e il tempo di latenza (avranno valori più bassi e non verrà visualizzato il lag).

    conciamo il pc per le feste addobbiamo lalbero personalizziamo start e i suoni di windows




    conciamo il pc per le feste addobbiamo lalbero personalizziamo start e i suoni di windows

    Brr… che freddo! E già, l’atmosfera del Natale inizia proprio a farsi sentire ed è decisamente giunto il momento di conciare il PC per le feste. No, non sono impazzito, non voglio prendere a pugni e calci il mio PC (anche se devo ammettere che talvolta, nelle situazioni più disperate, sarei veramente tentato di farlo!) ma semplicemente addobbarlo per le festività natalizie ormai alle porte.
    Quello che intendo fare è dunque pizzare un bell’albero di Natale sul desktop e modificare i suoni di sistema con delle musichette a tema.
    Poi, ho anche pensato di personalizzare il pulsante Start andando a sostituire il triste logo di Windows con qualcosa di più adatto.

    Come dici?
    Ti sembra tutto molto interessante e vorresti fare altrettanto sul tuo computer?
    Fantastico! Ne sono davvero felice! Allora prenditi qualche minuto di tempo libero tutto per te e leggi questo mio articolo interamente dedicato all’argomento.
    Insieme, te lo assicuro, ne vedremo delle belle.
    Quello che otterrai sarà un desktop completamente a tema con il Natale, bello da vedere oltre che da usare.
    Che?
    Non sei molto esperto in fatto di informatica e temi che le operazioni da compiere siano fuori dalla tua portata?
    Ma dai, non fare il fifone! Ti assicuro che non vi è nulla di particolarmente complesso da fare.

    Allora?
    Ti ho convinto?
    Si?
    Grandioso.
    Mettiamo dunque al bando le ciance e procediamo.
    Posizionati bello comodo dinanzi il tuo fido PC ed inizia immediatamente a concentrarti su tutto quanto riportato qui di seguito.
    Sono certo del fatto che alla fine potrai dirti ben contento della cosa e che addirittura tutti i tuoi amici non esiteranno a chiederti spiegazioni sul da farsi in modo tale riuscire a replicare il tutto sui loro computer.
    Che ne dici, scommettiamo?

    Indice

    • Addobbare l’albero di Natale sul desktop
      • Usando FREE Christmas Tree
      • Usando Desktop Christmas Tree
    • Modificare i suoni di sistema con quelli natalizi
      • Dove trovarli
      • Come editarli
      • Come applicarli
    • Decorare il pulsante Start
      • Scaricare TClock Light
      • Trovare le icone da usare

    Addobbare l’albero di Natale sul desktop

    Un Natale senza albero addobbato non è un vero Natale, è risaputo.
    La prima cosa da fare è, quindi, quella di scaricare un software gratuito che ne riproduca uno sul desktop del computer.
    Mi chiedi quali sono i programmi che permettono di fare ciò?
    Beh, trovi indicati proprio qui di seguito quelli che ritengo essere i migliori della categoria.
    Buon download e buon divertimento!




    Usando FREE Christmas Tree

    IMMAGINE QUI 1

    Se vuoi piazzare un albero di Natale virtuale sul desktop, ti suggerisco vivamente di rivolgerti a FREE Christmas Tree.
    Si tratta di un simpatico file eseguibile a costo zero e funzionante su tutte le versioni di Windows che consente di visualizzare un albero natalizio sullo schermo del PC con tanto di conto alla rovescia al 25 Dicembre al seguito e musichette a tema che vengono proposte ad intervalli regolari.

    Per scaricarlo subito sul tuo computer, collegati alla relativa pagina di download e pigia sul bottone DOWNLOAD presente sulla stessa. A download terminato, il file eseguibile ottenuto e clicca su Si dopodiché premi sul pulsante Next per quattro volte consecutive, su Install e su Finish, per terminare il processo d’installazione.

    Nel giro di pochi istanti vedrai apparire un bellissimo albero natalizio sulla tua scrivania virtuale.
    Sotto ci trovi il conto alla rovescia che ci indica quanti giorni mancano al Natale, come anticipato.




    Per cambiare invece le impostazioni di FREE Christmas Tree, ti basta fare clic destro su di esso e scegliere una delle voci presenti nel menu a discesa che compare:
    Show/Hide per nascondere o far ricomparire l’albero, Skins per cambiarne l’aspetto, Sounds per scegliere i suoni e la loro cadenza, Due Date per impostare la data del conto alla rovescia (ad esempio Capodanno al posto di Natale) ed infine Settings per le altre impostazioni (puoi ad esempio scegliere se visualizzare l’albero di Natale automaticamente all’avvio di Windows, se tenerlo sempre in primo piano ecc.).

    Se invece quello che vuoi fare è spostare l’albero di Natale in un punto diverso del desktop rispetto a quello in cui si trova al momento, facci clic sinistra sopra e, continuando a tenere pigiato, posizionalo ove ritieni più opportuno.

    Usando Get Xmas Christmas Tree

    IMMAGINE QUI 2

    In alternativa alla risorsa di cui sopra, puoi scaricare uno degli alberi di Natale che trovi sul sito Internet di Get Xmas. Ce ne sono davvero tanti, tutti gratuiti e fruibili su qualsiasi versione di Windows! Individua quello che più ti piace e fai clic sul relativo pulsante download per effettuarne subito il download sul tuo PC.




    Quello che otterrai sarà un archivio ZIP da estrarre in una qualsiasi posizione del computer.
    Al suo interno troverai un file in formato .exe da avviare facendoci doppio clic sopra.
    Pigia poi su Esegui nella finestra su schermo e vedrai subito comparire un albero di Natale sul desktop del tuo PC.

    Per regolarne le impostazioni di visualizzazione, le animazioni e per effettuare varie altre regolazioni, facci clic destro sopra e pigia sulle voci annesse al menu che si apre (es:
    puoi mettere il segno di spunta accanto alla voce OnTop per far rimanere l’albero sempre in primo piano, su Startup per farlo avviare automaticamente con Windows, puoi regolarne il livello di trasparenza, ecc.).
    Se invece vuoi far sparire l’albero dal desktop, seleziona la voce Exit, sempre annessa al menu.

    Se poi quello che vuoi fare è spostare l’albero di Natale in un punto diverso da dov’è stato collocato in automatico, facci clic sinistra sopra e, continuando a tenere, trascinalo nel punto desiderato e “rilascia la presa”.

    Volendo, puoi anche scaricare ben otto alberi di Natale diversi in contemporanea facendo clic sulla voce All Desktop trees in single file che trovi sul lato sinistro del sito Internet Get Xmas, sotto alla scritta rossa Download.




    A download ultimato, estrai l’archivio compresso ottenuto in una posizione qualsiasi sul tuo computer, recati poi nella cartella trees che era contenuta al suo interno ed avvia tutti i file in formato .exe che vi ci trovi dentro per vedere subito appare gli otto diversi alberi di Natale virtuali sulla tua scrivania virtuale.
    Bello, vero?

    Modificare i suoni di sistema con quelli natalizi

    Non so te, ma io trovo che i suoni di avvio e spegnimento di Windows siano poco natalizi.
    Che ne dici di cambiare anche quelli?
    Si?
    Ottimo! Allora segui le istruzioni sul da farsi che trovi proprio qui sotto.
    È molto semplice.

    Dove trovarli

    IMMAGINE QUI 3

    Per reperire dei bellissimi suoni natalizi con cui rimpiazzare quelli del tuo PC, ti suggerisco vivamente di rivolgerti al sito Internet Freesound.
    Collegandoti a quest’ultimo ed eseguendo una ricerca per parola chiave (Christmas) puoi infatti scovare tanti fantastici suoni a costo zero ed in vari formati audio che si prestano in maniera particolare allo scopo in questione.




    Per ascoltare quelli che pensi possano piacerti, fai clic prima sul relativo titolo e poi pigia sul pulsante Play.
    Per effettuarne invece il download, premi sul bottone Login for download, registrarti gratuitamente al sito e poi clicca sul bottone apposito.
    A download ultimato, se non hai modificato le impostazioni di default del browser Web troverai i suoni nella cartella Download di Windows.

    Come editarli

    IMMAGINE QUI 4

    A questo punto, sicuramente ti starai chiedendo se non sia il caso di “ritagliare” solo un pezzettino di queste canzoni per evitare di doverle sentire interamente ad ogni accensione e/o chiusura del PC.
    Una veloce, pratica e soprattutto gratuita soluzione è costituita da Audacity (se ben ricordi, te ne ho parlato in maniera approfondita nella mia guida dedicata a questo software), che può permetterti giust’appunto di modificare con una manciata di clic i tuoi file audio.

    Per utilizzare Audacity, non devi fare altro che scaricarlo da questa pagina Web, cliccando sul pulsante Download ed installarlo avviando il file .exe ottenuto e seguendo la veloce procedura guidata proposta su schermo.




    Nella finestra principale del programma che successivamente vedrai apparire sul desktop, fai clic sulla voce Apri nel menu File e seleziona, facendo doppio clic su di esso, il file audio che vuoi ritagliare e usare come suono di avvio o chiusura di Windows.

    Una volta caricato il file audio nel programma, selezionane dal grafico la parte che vuoi estrapolare e salvala in formato .WAV, selezionando la voce Esporta selezione come wav dal menu File.

    Come applicarli

    IMMAGINE QUI 5

    Dopo aver ottenuto i suoni di avvio e chiusura di Windows che desideri in formato .WAV (l’unico formato utilizzabile), devi impostarli su Windows.
    Per riuscirci, segui le istruzioni sul da farsi che trovi qui sotto.
    La procedura varia leggermente a seconda della versione di Windows impiegata.




    • Se utilizzi Windows XP – Richiama Pannello di controllo dal menu Start, clicca sulla voce Suoni, voce e periferiche audio nella finestra che si apre e poi clicca su Cambiare le combinazioni di suoni.
      Seleziona il suono di Windows che vuoi cambiare, clicca sul pulsante Sfoglia… e seleziona il suono natalizio da usare.
      Pigia poi sul pulsante OK per salvare i cambiamenti.
    • Se utilizzi Windows 8/8.x, Vista e 7 – Recati sul desktop, fai clic destro in cui non ci sono icone e selezionare la voce Personalizza dal menu che compare.
      Nella finestra che si apre, clicca sulla voce Suoni collocata in basso a destra, seleziona il suono di Windows che intendi cambiare, clicca sul pulsante Sfoglia… e scegli il suono natalizio che hai intenzione di utilizzare.
      Clicca poi sul pulsante OK per salvare i cambiamenti.
    • Se utilizzi Windows 10 – Recati sul desktop, fai clic destro in un punto dove non ci sono icone e seleziona la voce Personalizza dal menu.
      Clicca sulla voce Temi che sta a sinistra, seleziona la dicitura Suoni in basso, clicca su Impostazioni audio avanzate, seleziona il suono di Windows che desideri cambiare, clicca sul pulsante Sfoglia… e seleziona il suono natalizio da impiegare.
      Pigia poi sul pulsante OK per salvare le modifiche apportate.

    Decorare il pulsante Start

    Diciamoci la verità, il pulsante Start di Windows (sì, proprio quello in basso a sinistra dello schermo) stona proprio con il resto del computer conciato per le feste.
    Che ne dici di cambiarlo per renderlo maggiormente natalizio?
    Si?
    Ottimo! Trovi spiegato in che modo riuscirci qui di seguito.

    Scaricare TClock Light

    IMMAGINE QUI 6

    Per decorare il pulsante Start rimpiazzando il classico logo di Windows con un’icona natalizia a piacere, hai bisogno di ricorrere all’uso del software gratuito TClock Light che, appunto, consente di applicare svariate personalizzazioni al sistema in maniera molto semplice e veloce.
    Funziona su tutti i sistemi operativi dell’azienda di Redmond (ma non su Windows 10, purtroppo) ed è gratis.

    Per scaricarlo subito sul tuo computer, collegati alla pagina per il download annessa al sito Internet di Softpedia, clicca sul pulsante Download posto in alto a sinistra e poi pigia sul bottone Softpedia Mirror (US) nel riquadro che vedi apparire su schermo.
    A scaricamento completato, estrai il file ZIP ottenuto in una qualsiasi posizione sul tuo computer ed avvia il file tclock.exe che era presente al suo interno.




    Clicca poi con il tasto destro del mouse sull’orologio dell’area di notifica di Windows e seleziona la voce Proprietà TClock dal menu che si apre. Fai clic sul bottone Esegui e poi sulla voce Pulsante Start che trovi nella parte di sinistra della finestra che è comparsa e metti il segno di spunta accanto alla voce Personalizza il pulsante Start.

    A questo punto, in sostituzione di quella originale, puoi impostare, cliccando sul pulsante […] situato accanto alla barra di testo che si trova vicino la voce Icona, qualsiasi icona accanto alla scritta del pulsante Start, personalizzabile a sua volta tramite il campo di testo situato accanto alla voce Testo e attraverso gli altri campi riguardanti tipo di carattere e colore.

    Trovare le icone da usare

    IMMAGINE QUI 7

    Se non sai dove trovare le icone adeguate da inserire accanto al pulsante Start, dai una occhiata alla sezione dedicata del sito Internet Inconspedia.
    Ci sono di bellissimi pacchetti tra cui poter scegliere, tutti completamente gratis.




    Cerca di individuare il pacchetto di icone che più ti piace e, nella pagina che andrà ad aprirsi, fai clic sul pulsante corrispondente al formato in cui desideri eseguire il download per scaricarlo subito sul tuo computer.
    Anche in tal caso, se non hai apportato modifiche alle impostazioni di default del browser troverai le icone nella cartella Download di Windows.

    come zoomare su windows




    come zoomare su windows

    Lo schermo del tuo computer ha una risoluzione molto elevata e non riesci a visualizzare correttamente i testi più piccoli presenti sullo stesso?
    Di recente stai riscontrando qualche problema nel riuscire a visualizzare correttamente le icone presenti sul desktop del tuo PC?
    Se la risposta a queste e ad altre domande simili è affermativa allora alto probabilmente scoprire come zoomare su Windows potrà tornarti utile, molto utile.

    Con la guida di oggi andrò infatti ad indicarti tutto ciò che è possibile fare per zoomare su Windows, sia utilizzando apposite funzionalità disponibili, per così dire, “di serie” sia ricorrendo all’impiego di programmi specifici di terze parti.
    Come dici?
    Non sei un grande esperto in informatica e temi possa essere tutto troppo complicato?
    Ma no, non hai motivo di allarmarti, zoomare su Windows è infatti estremamente semplice, davvero.

    Chiarito ciò, se sei dunque realmente intenzionato a scoprire che cosa è possibile fare per riuscire a zoomare su Windows ti suggerisco di prenderti cinque minuti di tempo libero e di concentrarti sulla lettura di questa guida.
    Sicuramente alla fine potrai dirti soddisfatto e sono inoltre certo che qualora necessario sarai anche ben disponibile a spiegare ai tuoi amici bisognosi di una dritta analoga come fare.
    Pronto?
    Si?
    Molto bene, allora procediamo.

    A seconda di quelle che sono le tue preferenze ed esigenze è possibile zoomare su Windows in differenti modalità.
    Puoi infatti decidere di zoomare l’intero schermo, di ingrandire soltanto una specifica area oppure di zoomare solo ed esclusivamente le pagine Web che visualizzi nel browser.
    La scelta, chiaramente, spetta soltanto a te.




    Se ti interessa zoomare su Windows andando ad agire sull’intero desktop oppure soltanto su un’area specifica dello stesso puoi affidarti a Lente di ingrandimento. Si tratta di un utility preinstallata in tutte le più recenti versioni del sistema operativo di Microsoft che, così come suggerisce il nome stesso, permette di zoomare il desktop in maniera molto semplice.

    Per zoomare su Windows utilizzando Lente di ingrandimento la prima cosa che devi fare è quindi quella di avviare il tool.
    Per fare ciò pigia sul pulsante Start, digita nel campo di ricerca visualizzato la voce lente di ingrandimento e poi fai clic sul primo risultato presente in elenco.

    IMMAGINE QUI 1

    Una volta visualizzata a schermo la barra degli strumenti di Lente di ingrandimento assicurati che dal menu a tendina Visualizzazioni ad esso annessa sia selezionata la voce Schermo intero ed in caso contrario provvedi a pigiarci sopra dopodiché clicca sul pulsante blu con il simbolo + presente sulla stessa per zoomare l’intero schermo e utilizza il mouse per navigare sullo schermo ingrandito.
    Per ridurre o aumentare ancora il livello di zoom clicca sulla lente d’ingrandimento che compare al lato, visualizzerai nuovamente la toolbar con i pulsanti per ingrandire o rimpicciolire lo schermo.




    IMMAGINE QUI 2

    Per zoomare su Windows agendo solo ed esclusivamente su specifiche aree dello schermo seleziona invece l’opzione Lente o quella Ancorato dal menu Visualizzazioni annesso alla barra degli strumenti di Lente di ingrandimento.
    Successivamente, se hai selezionato l’opzione Lente vedrai apparire un piccolo riguardo in corrispondenza della posizione del cursore all’interno del quale potrai visualizzare il contenuto ingrandito dell’area di riferimento.
    Se necessario potrai aumentare o diminuire il livello di zoom pigiando sui pulsanti + e annessi alla barra degli strumenti di Lente di ingrandimento.
    Se invece hai selezionato l’opzione Ancorato vedrai apparire una barra nella parte alta del desktop con all’interno lo zoom della parte dello schermo visibile in corrispondenza del cursore.
    Anche in questo caso potrai regolare il livello dello zoom utilizzando i bottoni + e – annessi alla barra degli strumenti di Lente di ingrandimento.

    Se lo preferisci, puoi velocizzare la proceduta da effettuare per zoomare su Windows ricorrendo all’uso delle seguenti apposite combinazioni di tasti:

    • Utilizza Win (bandierina di Windows) + + (simbolo più) per aumentare lo zoom dello schermo.
    • Utilizza Win (bandierina di Windows) +  (simbolo meno) per diminuire lo zoom dello schermo.
    • Utilizza Win (bandierina di Windows) + 0 (numero zero) per ripristinare lo zoom al 100%.
    • Utilizza Win (bandierina di Windows) + Esc per chiudere lo strumento Lente di ingrandimento.
    • Utilizza Ctrl+Alt+F per passare alla modalità Schermo intero.
    • Utilizza Ctrl+Alt+L per passare alla modalità Lente.
    • Utilizza Ctrl+Alt+D per passare alla modalità Ancorata.

    Facendo invece clic sull’icona raffigurante una ruota di ingranaggio annessa alla barra degli strumenti di Lente di ingrandimento puoi apportare alcune modifiche e personalizzazioni al funzionamento dell’utility in base a quelle che sono le tue esigenze.
    Ad esempio, puoi impostare il grado di modifica della visualizzazione quando si utilizza lo zoom avanti o lo zoom indietro oppure puoi attivare l’inversione dei colori.




    IMMAGINE QUI 3

    Se desideri zoomare su Windows intervenendo solo ed esclusivamente sulle pagine Web puoi ricorrere all’uso delle seguenti apposite scorciatoie da tastiera che, per l’appunto, permettono di ingrandire ciò che viene mostrato nelle finestre di tutti i principali browser Web  (per ulteriori dettagli ed approfondimenti puoi consultare la mia guida su come zoomare una pagina Web).

    • Utilizza ctrl++ (simbolo più) per aumentare il livello di zoom della pagina.
    • Utilizza ctrl+ (simbolo meno) per diminuire il livello di zoom della pagina.
    • Utilizza ctrl+0 (numero zero) per reimpostare lo zoom della pagina sul 100%.
    • Utilizza ctrl+rotellina di scorrimento del mouse verso l’alto per aumentare il livello di zoom della pagina.
    • Utilizza ctrl+rotellina di scorrimento del mouse verso il basso per diminuire il livello di zoom della pagina.

    Se possiedi un notebook di ultima generazione con i driver Synaptics aggiornati puoi inoltre zoomare le pagine Web su Windows eseguendo il classico “pizzico”, quello che generalmente si usa sugli schemi touch si smartphone e tablet, sul trackpad del computer.

    IMMAGINE QUI 4




    Se invece utilizzi una versione più data di Windows, come ad esempio Windows XP o Windows Vista, oppure se preferisci una soluzione alternativa e di terze parti a Lente di ingrandimento puoi zoomare ricorrendo all’uso del programma Virtual Magnifying Glass.
    Si tratta di un software gratuito che svolge le medesime funzioni dello strumento Lente di ingrandimento e che quindi permette di zoomare su Windows in modo estremamente semplice ed immediato.

    Per zoomare su Windows mediante Virtual Magnifying Glass la prima cosa che devi fare consiste nel fare clic qui in modo tale da poterti subito collegare al sito Internet del programma.
    Successivamente pigia sulla voce Vmg3.5_install.exe per avviare la procedura di download del programma.

    A scaricamento completato apri il file appena ottenuto facendo doppio clic su di esso e nella finestra che a questo punto ti viene mostrata fai clic prima su OK e poi su Avanti.
    Successivamente, accetta le condizioni di utilizzo del programma mettendo il segno di spunta accanto alla voce Accetto i termini del contratto di licenza, clicca poi su Avanti per quattro volte di seguito, poi su Installa e per concludere su Fine.

    IMMAGINE QUI 5




    Attendi poi che il software si avvii automaticamente e che la finestra dello stesso risulti visibile dopodiché pigia sul pulsante Classic Mode per iniziare subito a zoomare il desktop.

    IMMAGINE QUI 6

    Tieni presente che lo zoom segue il cursore del mouse.
    Clicca sull’icona di Virtual Magnifying Glass presente accanto all’orologio di Windows per usare la lente di ingrandimento virtuale oppure fai clic per disabilitarla.
    Con la rotella o lo scroll del mouse puoi invece aumentare o diminuire il livello di zoom.

    Se invece preferisci zoomare su Windows creando una specifica area sul desktop al passaggio sulla quale viene effettuato l’ingrandimento seleziona l’opzione Dynamic Mode.




    IMMAGINE QUI 7

    Per selezionare tale opzione clicca con il tasto destro del mouse sull’icona del programma collocata accanto all’orologio di Windows dopodiché scegli la voce Dynamic Mode dal menu che ti viene mostrato.
    Successivamente, premi con il tasto sinistro del mouse o del trackpad sull’icona di Virtual Magnifying Glass presente vicino all’orologio di Windows e continua a tenere premuto sino al punto esatto del desktop in cui intendi visualizzare il riquadro per lo zoom.
    Per disabilitare la funzione ti basta invece fare clic destro sull’icona del programma sempre annessa alla barra delle applicazioni e deselezionare l’opzione Dynamic Mode dal menu che ti viene mostrato.

    come visualizzare file nascosti windows




    come visualizzare file nascosti windows

    In Windows 8 sono cambiate un bel po’ di cose rispetto alle versioni precedenti del sistema operativo.
    La Start Screen ha sostituito il menu Start, le applicazioni Desktop classiche sono state affiancate dalle cosiddette Modern Apps che funzionano anche sui tablet, ed anche l’Esplora Risorse (ora ribattezzato Esplora File) è stato modernizzato.

    Ora si presenta con un’interfaccia a schede in stile Office che rende molto più accessibili numerose funzioni, compresa quella relativa alla visualizzazione dei file nascosti.
    Lo sapevi?
    Per visualizzare file nascosti Windows 8 non è più necessario addentrarsi nei menu di sistema, basta spuntare una semplice opzione nell’Esplora File e il gioco è fatto.
    Se non ci credi, prova tu stesso seguendo le indicazioni che sto per darti.

    Se vuoi scoprire come visualizzare file nascosti Windows 8, recati nell’ambiente Desktop del sistema operativo (cliccando sull’apposito riquadro della Start Screen) ed apri Esplora file facendo click sull’icona della cartella presente nella barra delle applicazioni.

    A questo punto, recati nella cartella in cui sono presenti i file nascosti che desideri visualizzare e seleziona la scheda Visualizza di Esplora File (in alto a destra).
    Metti il segno di spunta accanto alla voce Elementi nascosti e dovresti riuscire a visualizzare immediatamente sia i file che le cartelle nascoste.
    Li puoi riconoscere subito, sono quelli con le icone semi-trasparenti.




    Se nella barra degli strumenti dell’Esplora File non riesci a vedere la voce Elementi nascosti, prova a massimizzare la finestra oppure clicca sul pulsante Mostra/Nascondi:
    troverai l’opzione all’interno del menu che si apre.
    Dopo aver completato il lavoro sui file e le cartelle nascoste, puoi ripristinare le impostazioni predefinite di Windows e nascondere nuovamente entrambi gli elementi togliendo la spunta dalla voce Elementi nascosti.
    Facilissimo, vero?

    IMMAGINE QUI 1

    Un altro modo per visualizzare file nascosti Windows 8 (utilizzabile anche sulle versioni precedenti di Windows) è aprire l’Esplora File, recarsi nella scheda Visualizza di quest’ultimo, cliccare sul pulsante Opzioni e selezionare la voce Modifica opzioni cartella e ricerca dal menu che compare.

    Nella finestra che si apre, bisogna quindi fare click sulla scheda Visualizzazione, mettere il segno di spunta accanto alla voce Visualizza cartelle, file e unità nascosti e cliccare sul pulsante OK per salvare le impostazioni.




    Dalla medesima finestra, è possibile anche attivare la visualizzazione dei file di sistema (togliendo il segno di spunta dall’opzione Nascondi i file protetti di sistema) ma è un’operazione che ti sconsiglio di fare, a meno che tu non sappia molto bene quello che stai facendo e quali file puoi modificare senza minare la stabilità del sistema.

    come visualizzare file nascosti su windows




    come visualizzare file nascosti su windows

    Pur non essendo in possesso di un computer di ultimissima generazione, stai cominciando a prendere sempre più confidenza con il mondo dell’informatica.
    Utilizzi Windows 7 ed ora hai deciso di fare un nuovo importante passo verso la conoscenza del sistema operativo installato sul tuo PC:
    abilitare la visualizzazione dei file e delle cartelle nascoste.
    Come dici?
    Le cose stanno esattamente in questo modo ma nonostante tu abbia fatto pratica con il computer non hai la minima idea di come visualizzare file nascosti Windows 7?
    Beh, ma che problema c’è?
    Posso darti una mano!

    Prima di spiegarti come fare per poter visualizzare file nascosti Windows 7 mi sembra doveroso fornirti alcune delucidazioni a riguardo.
    Le cartelle e i file nascosti possono essere tali perché chi li ha creati ha deciso di nasconderli da occhi indiscreti oppure perché parti integranti del sistema (quindi da non toccare se non si sa bene dove si mettono le mani).
    In entrambi casi, la procedura per renderli visibili è bene o male la stessa.

    Se sei dunque realmente intenzionato a scoprire in che modo bisogna procedere per poter visualizzare file nascosti Windows 7 ti suggerisco di non perdere altro tempo, di metterti subito seduto ben comodo dinanzi al tuo computer e di concentrarti sulla lettura di questo tutorial.
    Sono sicuro che alla fine potrai dirti più che soddisfatto e che qualora necessario sarai anche pronto e ben disponibile a fornire tutte le spiegazioni del caso ai tuoi amici desiderosi di ricevere una dritta analoga.
    Detto ciò, procediamo.

    Nota: Puoi distinguere facilmente i file nascosti da quelli “normali” in base al fatto che i primi hanno delle icone semi-trasparenti.




    Procedura 1:
    visualizzare file nascosti

    IMMAGINE QUI 1

    Il primo passo che devi compiere per visualizzare file nascosi Windows 7 è fare clic sull’icona raffigurante una cartella gialla collocata sulla barra delle applicazioni in modo tale da poter accedere a Esplora risorse.
    In alternativa, puoi accedere a Esplora risorse aprendo una qualsiasi cartella presente sul tuo PC. Nella finestra che a questo punto andrà ad aprirsi, fai clic sul pulsante Organizza collocato in alto a sinistra e seleziona la voce Opzioni cartella e ricerca dal menu che compare per poter accedere al pannello con le impostazioni per la visualizzazione di file e cartelle.

    Adesso, clicca sulla scheda Visualizzazione contenuta nella finestra che si apre, metti il segno di spunta accanto alla voce Visualizza cartelle, file e unità nascosti presente sotto la voce Cartelle e file nascosti della sezione Impostazioni avanzate: e fai clic prima su Applica e poi su OK per salvare le impostazioni. In questo modo, hai abilitato l’opzione per visualizzare file nascosti Windows 7.
    Senza nemmeno bisogno di riavviare il computer o uscire dall’Esplora Risorse di Windows, avrai quindi la possibilità di visualizzare tutti i file e le cartelle nascoste.

    In alternativa al metodo che ti ho indicato nelle precedenti righe, puoi visualizzare file nascosti Windows 7 andando ad abilitare l’apposita opzione mediante Pannello di controllo.
    Per fare ciò, pigia sul pulsante Start annesso alla barra delle applicazioni, clicca sulla voce Pannello di controllo collocata sulla destra e seleziona la voce Aspetto e personalizzazione (se non riesci a visualizzarla accertati che dal menu a tendina collocato accanto alla voce Visualizza per: presente in alto a destra sia selezionata l’opzione Categoria).




    In seguito, fai clic sulla voce Mostra cartelle e file nascosti annessa alla sezione Opzioni cartella.
    Nella finestra che successivamente ti verrà mostrata seleziona la voce Visualizza cartelle, file e unità nascosti presente sotto Cartelle e file nascosti dopodiché fai clic prima sul bottone Applica e poi su OK.

    Dopo aver terminato il lavoro sui file nascosti, puoi renderli nuovamente “invisibili” annullando la procedura precedentemente messa in atto.
    Per fare ciò, accedi a Esplora risorse, clicca su Organizza e poi pigia sulla scheda Visualizzazione.
    Adesso, togli il segno di spunta presente accanto alla voce Visualizza cartelle, file e unità nascosti e rimettilo su Nascondi i file protetti di sistema presente sotto la voce Cartelle e file nascosti della sezione Impostazioni avanzate:.
    Per confermare ed applicare le modifiche apportate clicca prima su Applica e poi su OK.

    Puoi eventualmente velocizzare gli step da eseguire per annullare la procedura mediante cui visualizzare file nascosti Windows 7 accedendo alla sezione Visualizzazione di Opzioni cartella e pigiando sul pulsante Ripristina collocato in basso.
    In tal caso, tieni presente che oltre ad essere nuovamente non visibili i file e le cartelle nascoste di Windows 7, verrà ripristinata anche la visualizzazione di default di tutti gli altri file e di tutte le cartelle del sistema operativo.

    Procedura 2:
    visualizzare file nascosti di sistema

    IMMAGINE QUI 2




    Per quanto concerne invece i file nascosti protetti da Windows, la procedura da effettuare è pressapoco la stessa di quella appena vista.
    In tal caso, ci tengo a precisarlo, è però opportuno fare molta attenzione.
    Basta infatti spostare, cancellare o modificare un file che non va toccato e si compromette il corretto funzionamento del sistema operativo.
    Quindi procedi con estrema cautela, mi raccomando.

    Premesso ciò, per poter visualizzare file nascosti Windows 7 devi accedere a Esplora Risorse facendo clic sull’icona raffigurante una cartella gialla presente sulla barra delle applicazioni o aprendo una qualsiasi altra cartella, pigiare su Organizza e scegliere poi la voce Opzioni cartella e ricerca nel menu visualizzato.

    Nella finestra che a questo punto andrà ad aprirsi, clicca sulla scheda Visualizzazione, togli il segno di spunta dalla casella collocata accanto alla voce Nascondi i file protetti di sistema (consigliato) e infine pigia prima su Si, poi su Applica e poi su OK per poter salvare tutte le modifiche apportate.

    In seguito, potrai ripristinare le impostazioni predefinite di Windows e quindi rendere nuovamente invisibili i file nascosti di Windows 7 accedendo ad Esplora risorse cliccando su Organizza e poi sulla scheda Visualizzazione.
    Successivamente metti nuovamente il segno di spunta accanto alla voce Nascondi i file protetti di sistema (consigliato) annessa la sezione Impostazioni avanzate: e, per finire, fai clic prima su Applica e poi su OK.




    Se lo ritieni opportuno, puoi velocizzare la procedura grazie alla quale annullare la visualizzazione dei file nascosti su Windows 7 semplicemente accedendo alla sezione Visualizzazione di Opzioni cartella e pigiando sul pulsante Ripristina collocato in basso.
    Tieni presente che in questo caso oltre ad essere nuovamente non visibili i file e le cartelle nascoste di Windows 7, verrà ripristinata anche la visualizzazione di default di tutti gli altri file e di tutte le altre cartelle del sistema.

    Creare file nascosti

    IMMAGINE QUI 3

    Oltre che visualizzare file nascosti Windows 7 puoi fare in modo da rendere invisibili uno o più elementi a tuo piacimento.
    Ti interessa?
    Si?
    Benissimo, allora provvedo subito a spiegarti come fare.

    Innanzitutto fai clic destro sul file o sulla cartella che è tua intenzione nascondere, seleziona la voce Proprietà dal menu che compare e metti il segno di spunta sulla casella presente accanto alla voce Nascosto nella scheda Generale della finestra che si apre.
    Per fare in modo che le modifiche apportate vengano correttamente applicate pigia prima sul pulsante Applica e poi sul pulsante OK. Facile, vero?




    Successivamente potrai rendere nuovamente visibile il file o la cartella che precedentemente avevi scelto di nascondere cliccandoci sopra con il tasto destro, scegliendo la voce Proprietà dal menu visualizzato e togliendo il segno di spunta dalla casella presente accanto alla voce Nascosto annessa alla scheda Generale della finestra che ti verrà mostrata sul desktop.

    come visualizzare cartelle nascoste windows




    come visualizzare cartelle nascoste windows

    Giorvagando tra i meandri del tuo adorato computer con su installato Windows 7 ti sei accordo che alcune cartelle che prima erano li, disponibili e ben visibili, adesso sembrano essere improvvisamente scomparse.
    Se le cose stanno così e se sei certo di non aver gettato nulla nel Cestino molto probabilmente le cartelle che stai cercando sono state nascoste.
    Se è dunque tua intenzione scoprire che cosa bisogna fare per poter visualizzare cartelle nascoste Windows 7 ti suggerisco di concentrarti sulla lettura delle seguenti righe nelle quali ti spiegherò passaggio dopo passaggio tutto il da farsi.

    Prima di illustrarti che cosa bisogna fare per visualizzare cartelle nascoste Windows 7 voglio però specificarti una cosa.
    Le cartelle nascoste possono essere tali perché chi le ha create ha deciso di nasconderli da occhi indiscreti o perché parte integranti del sistema (quindi da non toccare se non si sa bene dove si mettono le mani).
    In entrambi casi la procedura per visualizzare cartelle nascoste Windows 7 è bene o male la stessa.

    Chiarito ciò direi di non perdere altro tempo prezioso e di passare subito all’azione andando a scoprire quale procedura bisogna mettere in atto per visualizzare cartelle nascoste Windows 7.
    Pronto?
    si?
    Benissimo, allora cominciamo.

    Se desideri visualizzare cartelle nascoste Windows 7 la prima cosa che devi fare è aprire una qualsiasi cartella del tuo computer in modo tale da accedere a Esplora Risorse di Windows.




    Nella finestra che si apre clicca sul pulsante Organizza collocato in alto a sinistra e seleziona la voce Opzioni cartella e ricerca dal menu che compare per poter accedere al pannello con le impostazioni per la visualizzazione di file e cartelle.

    IMMAGINE QUI 1

    Una volta fatto ciò clicca sulla scheda Visualizzazione contenuta nella finestra che si apre, metti il segno di spunta accanto alla voce Visualizza cartelle, file e unità nascosti presente sotto la voce Cartelle e file nascosti della sezione Impostazioni avanzate: e fai clic prima su Applica e poi su OK per salvare le impostazioni.
    In questo modo, hai abilitato l’opzione per visualizzare cartelle nascoste Windows 7.
    Senza nemmeno bisogno di riavviare il computer o uscire da Esplora Risorse di Windows avrai quindi la possibilità di visualizzare tutte le cartelle nascoste.

    IMMAGINE QUI 2




    Distinguere le cartelle nascoste su Windows 7 da quelle, per così dire, normali è molto semplice.
    Le cartelle nascoste hanno infatti delle icone semi-trasparenti mentre le cartelle “normali” hanno l’icona ben visibile, praticamente quella che sei abituato a vedere di solito su Windows.

    Se ti interessa sappi che puoi rendere una cartella “normale” nascosta semplicemente cliccando su di essa con il tasto destro del mouse, selezionando la voce Proprietà dal menu che compare e mettendo il segno di spunta accanto alla voce Nascosto nella finestra che si apre.
    Per fare in modo che le modifiche apportate vengano correttamente applicate pigia prima sul pulsante Applica e poi sul pulsante OK.

    IMMAGINE QUI 3

    Successivamente per poter ripristinare le impostazioni predefinite del sistema operativo e quindi per nascondere nuovamente le cartelle nascoste di Windows 7 accedi nuovamente a Esplora risorse del sistema operativo, clicca su Organizza e poi pigia sulla scheda Visualizzazione.
    Togli quindi il segno di spunta presente accanto alla voce Visualizza cartelle, file e unità nascosti e rimettilo su Nascondi i file protetti di sistema presente sotto la voce Cartelle e file nascosti della sezione Impostazioni avanzate:.
    Per ultimare la procedura clicca prima su Applica e poi su OK.




    Eventualmente puoi velocizzare la procedura grazie alla quale annullare la possibilità di visualizzare cartelle nascoste Windows 7 semplicemente accedendo alla sezione Visualizzazione di Opzioni cartella e pigiando sul pulsante Ripristina collocato in basso.
    In tal caso tieni però presente che oltre ad essere nuovamente non visibili le cartelle nascoste di Windows 7 verrà ripristinata anche la visualizzazione di default di tutti gli altri file e di tutte le cartelle del sistema operativo.

    Sappi inoltre che è possibile visualizzare cartelle nascoste Windows 7 anche per quanto riguarda le cartelle di sistema protette da Windows.
    Tieni però presente che in questo caso è necessario fare molta attenzione.
    Abilitare la visualizzazione di tali cartelle può infatti essere molto pericoloso poiché è sufficiente spostare, cancellare o modificare qualche elemento che non va toccato per compromettere il corretto funzionamento del sistema operativo.

    Premesso ciò se desideri visualizzare cartelle nascoste Windows 7 facenti riferimento a elementi del sistema ti basta accedere nuovamente a Esplora Risorse, pigiare su Organizza e scegliere poi la voce Opzioni cartella e ricerca nel menu visualizzato.

    Nella finestra che a questo punto andrà ad aprirsi clicca sulla scheda Visualizzazione, togli il segno di spunta dalla voce Nascondi i file protetti di sistema (consigliato) e infine pigia prima su Si, poi su Applica e poi su OK in modo tale da salvare tutti i cambiamenti apportati.




    IMMAGINE QUI 4

    Successivamente per poter ripristinare le impostazioni predefinite di Windows e quindi per nascondere nuovamente le cartelle protette di sistema di Windows 7 accedi nuovamente a Esplora risorse del sistema operativo, clicca su Organizza e poi pigia sulla scheda Visualizzazione.
    Rimetti quindi il segno di spunta accanto alla voce Nascondi i file protetti di sistema (consigliato) annessa la sezione Impostazioni avanzate: e poi clicca prima su Applica e poi su OK.
    per ultimare la procedura.

    Anche in questo caso puoi velocizzare la procedura grazie alla quale annullare la possibilità di visualizzare le cartelle protette di sistema di Windows 7 accedendo alla sezione Visualizzazione di Opzioni cartella e pigiando sul pulsante Ripristina collocato in basso.
    Tieni sempre presente che in tal caso oltre ad essere nuovamente non visibili le cartelle nascoste di Windows 7 verrà ripristinata anche la visualizzazione di default di tutti gli altri file e di tutte le cartelle del sistema operativo.

    come virtualizzare windows




    come virtualizzare windows

    Hai sentito parlare così bene di Windows 8 che ti è venuto voglia di provarlo, però prima di “sporcare” il tuo PC e sostituire Windows 7 vorresti testare il nuovo sistema operativo di Microsoft creando una macchina virtuale sul quale farlo girare.
    Nulla di più semplice.

    Segui questa guida su come virtualizzare Windows 8 e ti spiegherò passo dopo passo come creare un computer virtuale sul tuo PC attraverso il quale installare ed usare Windows 8 senza creare partizioni sull’hard disk o intaccare il sistema reale.
    Rimarrai stupito da quanto è semplice!

    Prima di vedere in dettaglio come virtualizzare Windows 8, devi procurarti un’immagine ISO del DVD d’installazione del sistema operativo.
    Al momento in cui scrivo questa guida, Windows 8 non è ancora approdato ufficialmente sul mercato ma ne è disponibile una versione preliminare gratuita denominata Windows 8 Release Preview che scadrà a metà gennaio 2013.
    Purtroppo è solo in inglese ed altre poche lingue in cui non è incluso l’italiano.

    Se vuoi scaricarla, collegati al sito Internet di Microsoft e clicca prima sulla voce Inglese e poi su 32 bit (x86) Download per scaricare l’immagine ISO della versione a 32 bit del sistema operativo (più adatta alla virtualizzazione rispetto a quella a 64 bit).
    Il file è grande 2,5 GB, quindi devi avere una connessione abbastanza veloce per salvarlo sul tuo PC.




    IMMAGINE QUI 1

    Una volta ottenuta l’immagine ISO di Windows 8, devi scaricare ed installare il programma di virtualizzazione per farlo funzionare sul tuo PC.
    Io ti consiglio VirtualBox, che è gratuito e molto facile da usare.
    Collegati quindi al sito Internet di VirtualBox e clicca sulla voce VirtualBox 4.1.18 for windows hosts x86/amd64 per scaricare il programma sul tuo PC.

    A download completato apri, facendo doppio click su di esso, il file appena scaricato (VirtualBox-4.1.18-78361-Win.exe) e, nella finestra che si apre, clicca prima su Esegui e poi su , Next per tre volte consecutive, Yes, Install, ancora e Finish per completare il processo d’installazione ed avviare VirtualBox.

    IMMAGINE QUI 2




    Per virtualizzare Windows 8 devi cliccare sul pulsante Nuova collocato nella barra degli strumenti di VirtualBox per avviare la creazione di una nuova macchina virtuale sulla quale installare il sistema operativo.
    Nella finestra che si apre, clicca sul pulsante Avanti, seleziona Windows 8 dal menu a tendina Versione e assegna un nome alla macchina virtuale da creare (es.
    Windows 8) digitandolo nel campo Nome.

    Prosegui nella creazione della virtual machine cliccando sul pulsante Avanti e imposta la percentuale di RAM da assegnare ad essa utilizzando la barra di regolazione che compare al centro dello schermo.
    Il valore minimo consigliato è 1024 MB, ma naturalmente più RAM metti a disposizione di VirtualBox e migliori saranno le sue prestazioni.
    Ad operazione completata, clicca ancora una volta su Avanti.

    A questo punto, devi impostare l’hard disk virtuale su cui andrai ad installare Windows 8.
    Metti quindi il segno di spunta accanto alla voce Crea un nuovo disco fisso e fai click su Avanti, dopodiché metti il segno di spunta accanto alla voce VDI, clicca ancora su Avanti e seleziona l’opzione Allocato dinamicamente.
    Dopo aver cliccato per l’ennesima volta su Avanti, devi impostare la dimensione massima dell’hard disk virtuale da riservare a Windows 8:
    la dimensione minima consigliata è di 25 GB.

    Ad operazione completata, concludi la creazione della tua macchina virtuale cliccando prima sul pulsante Avanti e poi su Crea per due volte consecutive.
    Tornerai alla finestra principale di VirtualBox nella quale troverai elencata la virtual machine appena creata per Windows 8.




    IMMAGINE QUI 3

    Adesso sei quasi pronto ad installare Windows 8 su VirtualBox, ma prima di passare all’azione devi caricare l’immagine ISO del sistema operativo nella macchina virtuale che hai appena creato.
    Seleziona dunque il nome della macchina virtuale nella finestra principale del programma e clicca sul pulsante Impostazioni.

    Nella finestra che si apre, clicca sulla voce Archiviazione presente nella barra laterale, clicca prima sull’icona del CD con il simbolo + accanto e poi sul pulsante Scegli il disco per selezionare l’immagine ISO di Windows 8 e clicca su OK per salvare le impostazioni.
    Compiuto anche questo passaggio, non ti resta che avviare la tua macchina virtuale facendo doppio click sul suo nome (Windows 8 nel mio caso).

    Attendi qualche secondo affinché parta il processo di installazione di Windows 8 e, nella prima schermata che compare, imposta la lingua Italian (Italy) nel menu a tendina Time and Currency format per impostare fuso orario, valuta e layout della tastiera sull’italiano.
    Prosegui quindi nel processo d’installazione cliccando sul pulsante Next e seleziona la voce Install Now che compare al centro dello schermo.




    IMMAGINE QUI 4

    A questo punto, inserisci il product key di Windows 8 (lo trovi sul sito in cui hai scaricato l’immagine ISO del sistema operativo, nel caso della Release Preview) e clicca su Next.
    Accetta dunque le condizioni di utilizzo del sistema operativo, mettendo il segno di spunta accanto alla voce I accept the license terms, e clicca prima su Next e poi su Custom:
    Install windows only (advanced)
    per accedere alla schermata in cui selezionare l’hard disk su cui virtualizzare Windows 8.

    Seleziona Drive 0 Unallocated Space, clicca su Next e attendi che venga completato il processo d’installazione di Windows 8.
    Non dovrebbero volerci più di 20 o 30 minuti, a seconda della potenza del tuo PC e delle caratteristiche che hai impostato per la macchina virtuale.
    Al termine del processo, la virtual machine si riavvierà automaticamente e potrai cominciare ad usare il tuo Windows 8 effettuando la procedura di configurazione iniziale del sistema operativo.

    come velocizzare windows xp




    come velocizzare windows xp

    Windows XP è un sistema operativo obsoleto:
    da aprile 2014, infatti, non viene più aggiornato e non dispone più del supporto tecnico ufficiale da parte di Microsoft.
    Questo significa che andrebbe messo “al bando” e sostituito con una versione più recente di Windows, ma non tutti possono farlo.

    Ci sono molto utenti che utilizzano ancora computer datati; computer su cui Windows XP è l’unico sistema operativo in grado di “girare” in maniera decente.
    E allora cosa fare?
    In casi come questi, si consiglia di ridurre al minimo le attività online (per evitare virus e malware), spostare su altre macchine le attività lavorative e utilizzare antivirus ancora aggiornati e compatibili al 100% con XP.

    Sarebbe inoltre opportuno disattivare le funzioni superflue del sistema operativo (in modo da evitare i rischi derivati da potenziali falle di sicurezza presenti in esse) e prendersi cura dello stato generale del computer.
    Per capire meglio di cosa sto parlando, prenditi cinque minuti di tempo libero e leggi questo tutorial su come velocizzare Windows XP in cui scopriremo insieme come ottimizzare il grado di sicurezza e le prestazioni dei PC più datati.
    Non è difficile come pensi.

    Utilizzare un antivirus efficace

    IMMAGINE QUI 1

    Come appena detto, Microsoft non cura più la sicurezza di Windows XP.
    Questo significa che bisogna “arrangiarsi” da soli cercando di proteggere il proprio computer nel migliore dei modi.
    Uno di questi modi è installare un antivirus efficace, compatibile con XP che viene aggiornato ancora regolarmente.
    Ne puoi trovare diversi nel mio post sugli antivirus gratis in italiano.




    Disattivare le funzioni superflue di XP

    IMMAGINE QUI 2

    Altra operazione che ti consiglio vivamente di compiere è disattivare le funzioni superflue di XP.
    In questo modo otterrai un leggero miglioramento delle prestazioni del sistema operativo ed eviterai i rischi che potrebbero causare eventuali falle di sicurezza presenti in esse.

    Per disattivare le funzioni superflue di XP puoi ricorrere ad XP AntiSpy, una piccola applicazione gratuita e portatile (cioè che non richiede installazioni per poter funzionare) mediante la quale è possibile disattivare le funzioni e i servizi di Windows XP considerate inutili o addirittura “spione”, cioè lesive della privacy dell’utente.

    Per scaricare XP AntiSpy sul tuo computer, collegati al sito Internet del programma e clicca prima sulla voce Download, poi sulla bandiera italiana e infine sull’icona ZIP.
    A download completato, apri il pacchetto zip che contiene XP AntiSpy ( xp-AntiSpy_italiano.zip), estraine il contenuto in una cartella qualsiasi e avvia il programma xp-AntiSpy.exe.

    Nella finestra che si apre, clicca sul pulsante per avviare un backup della configurazione attuale di Windows, dopodiché seleziona la voce Consigliato dal menu Profili e clicca su Applica le impostazioni per disattivare tutte le impostazioni consigliate da XP AntiSpy.
    Nel caso in cui volessi disattivare altre funzioni e/o servizi, scorri l’elenco presente nella finestra dell’applicazione, metti la spunta sulle opzioni da disattivare e pigia su Applica le impostazioni per salvare i cambiamenti.




    In caso di problemi o ripensamenti, per ripristinare le impostazioni di partenza di XP, ti basterà richiamare la voce Profilo di sistema (data) dal menu File e cliccare sul pulsante Applica le impostazioni.

    Disattivare programmi superflui all’avvio

    IMMAGINE QUI 3

    Al netto del discorso relativo alla sicurezza, usando un PC vecchio immagino che tu voglia velocizzare Windows XP quanto più possibile.
    Allora lascia che ti dia qualche “dritta” per migliorare le prestazioni generali del sistema operativo.

    In primo luogo, ti suggerisco di disattivare tutti i programmi inutili che si avviano automaticamente all’accensione del computer.
    Recati dunque nel menu Start di Windows, seleziona la voce Esegui…, digita nella finestra che si apre il comando msconfig e premi il tasto Invio sulla tastiera del computer per accedere all’utility di configurazione di sistema.

    A questo punto, seleziona la scheda Avvio dalla finestra che si è aperta, rimuovi il segno di spunta dalle voci relative ai programmi che non vuoi più far partire all’avvio di Windows e clicca su Applica/OK per salvare i cambiamenti.
    I programmi da disattivare devi individuarli tu.
    Sta solo attento a non disabilitare antivirus, altri software per la sicurezza o componenti di Windows (come ad esempio Windows search).




    Disattivare animazioni ed effetti grafici

    IMMAGINE QUI 4

    Un altro modo per ottimizzare XP è disattivare tutte le animazioni e gli effetti grafici con cui è “adornato” il sistema operativo.
    Per scoprire come si fa, recati nel menu Start, fai click destro sull’icona Risorse del computer e seleziona la voce Proprietà dal menu che compare.

    Nella finestra che si apre, seleziona quindi la scheda Avanzate e pigia sul bottone Impostazioni collocato sotto la dicitura Prestazioni.
    Per finire, metti il segno di spunta accanto alla voce Regola in modo da ottenere le prestazioni migliori e clicca su Applica/OK per salvare i cambiamenti.

    Oltre alle animazioni, verrà disattivata anche la grafica colorata di XP (quella che consente di avere la barra delle applicazioni blu e il pulsante Start verde, tanto per intenderci).
    Per ripristinarla, metti il segno di spunta solo accanto alla voce Utilizza stili di visualizzazione per finestre e pulsanti e pigia su Applica/OK per salvare le impostazioni.

    Deframmentare regolarmente il disco fisso

    IMMAGINE QUI 5

    Windows XP include una funzione per la deframmentazione del disco fisso che è di gran lunga inferiore di quella presente in Vista e successivi.
    Innanzitutto non ha lo stesso livello di efficacia, e poi non viene eseguita in maniera automatica (deve essere l’utente ad avviarla con una certa regolarità).




    Per bypassare questi problemi e migliorare ulteriormente le prestazioni del sistema è possibile affidarsi a software per la deframmentazione di terze parti, come l’ottimo Auslogics Disk Defrag Free che risulta più efficace del deframmentatore di XP e include una funzione per la pianificazione delle deframmentazioni.

    Per scaricare Auslogics Disk Defrag Free sul tuo PC, collegati al sito Internet del programma e clicca sul pulsante Download now.
    Dopodiché apri il pacchetto d’installazione del software (disk-defrag-setup.exe), metti il segno di spunta accanto alla voce Custom Install, toglila da Installa Auslogics BootSpeed (un altro software per l’ottimizzazione del sistema di Auslogics di cui non hai bisogno) e pigia su Click to install per portare a termine il setup.

    A questo punto, per deframmentare l’hard disk del tuo computer con Auslogics Disk Defrag Free, metti il segno di spunta accanto alla sua icona (es.
    Disco locale (C:)) e clicca sul pulsante Defrag.
    Per pianificare le deframmentazioni automatiche, invece, seleziona l’icona dell’orologio collocata in basso a sinistra e metti il segno di spunta accanto alla voce Defragment automatically.

    Liberare spazio sul disco

    IMMAGINE QUI 6

    Anche se quest’operazione non impatta direttamente sulle prestazioni del sistema e non c’entra assolutamente nulla con il discorso relativo alla fine del supporto per Windows XP, ti suggerisco di fare un po’ di pulizia sul disco del computer con CCleaner.




    Probabilmente ne hai già sentito parlare.
    CCleaner è un famosissimo software per la manutenzione del sistema che permette di liberare spazio su disco cancellando tutti i file temporanei che si accumulano nella cache di varie applicazioni, eliminando la cronologia della navigazione Web e rimuovendo tutti i file inutili che a lungo andare riempiono l’hard disk del PC.

    Per scaricarlo sul tuo computer, collegati al suo sito Internet ufficiale e clicca sul link Piriform collocato sotto la dicitura relativa a CCleaner Free.
    A download completato, avvia il pacchetto d’installazione del programma (ccsetup506.exe), seleziona l’Italiano dal menu a tendina per la selezione della lingua e clicca prima su Next e poi su Avanti per tre volte consecutive.
    Togli quindi la spunta dalle voci relative a Chrome e Google Toolbar (per evitarne l’installazione) e clicca su Installa e Fine per completare il setup.

    A questo punto, recati nella scheda Pulizia di CCleaner, seleziona tutti gli elementi da rimuovere dalla barra laterale di sinistra (se non sai cosa scegliere, lascia attive le impostazioni di default) e pigia su Avvia pulizia per avviare la cancellazione dei file superflui dal tuo hard disk.

    CCleaner include anche una funzione per la pulizia del registro di Windows, che però non ti consiglio di utilizzare se il tuo sistema funziona bene e non dà errori strani.
    In caso di problemi che potrebbero essere legati a chiavi obsolete presenti nel registro di Windows, utilizza il programma che ti ho consigliato nel mio tutorial su come pulire registro di sistema (eseguendo preventivamente un bel backup del registro, mi raccomando).




    Prova Linux!

    Se non devi utilizzare programmi specifici disponibili solo su Windows, prova a dare una nuova vita al tuo vecchio PC installando una distribuzione Linux al posto di Windows XP.
    In questo modo non avrai più problemi di sicurezza e quasi sicuramente riuscirai a far andare più veloce il computer.
    Tutto gratis! Per saperne di più, prova a leggere il mio articolo su come installare Linux.

    come velocizzare windows vista




    come velocizzare windows vista

    Pur essendo state rese disponibili sul mercato nuove e decisamente ben più aggiornate versioni di Windows tu continui imperterrito ad utilizzare il tuo PC con su installato Vista.
    Sino ad ora non hai riscontrato problemi particolari tuttavia da qualche giorno a questa parte il tuo computer sembra essere stato colto da un incredibile attacco di lentezza e da un calo delle performance generali.
    In una situazione di questo tipo prima di gettare definitamente la spugna e di correre al riparo comprando un nuovo computer è tuttavia possibile provare a velocizzare Windows Vista.
    In che modo?
    Beh, nulla di più semplice:
    seguendo le indicazioni e i suggerimenti che sto per fornirti con questa guida.

    Nelle righe successive andrò infatti ad indicarti tutto ciò che è possibile fare per provare a velocizzare Windows Vista.
    Come dici?
    Temi si tratti di operazioni troppo complicate?
    Ma no, ti sbagli di grosso! Contrariamente a quel che può sembrare velocizzare Windows Vista è infatti abbastanza semplice, davvero.
    Tutto ciò di cui hai bisogno solo solo un po’ di tempo libero, un minimo di concentrazione e di attenzione ed una connessione ad Internet attiva e funzionante attraverso la quale poter reperire alcuni appositi strumenti.

    Se sei quindi effettivamente interessato a scoprire che cosa risulta necessario fare per riuscire a velocizzare Windows Vista ti invito a metterti ben comodo, a sederti dinanzi al tuo computer ed a cominciare subito la lettura delle seguenti righe.
    Sono sicuro del fatto che alla fine riuscirai nel tuo intento e che in caso di necessità sarai anche pronto a spiegare ai tuoi amici bisognosi di dritte analoghe come fare altrettanto.
    Pronto?
    Si?
    Molto bene, allora bando alle ciance e procediamo.

    Liberare spazio e correggere errori

    Se desideri provare a velocizzare Windows Vista ti suggerisco innanzitutto di cancellare dal disco fisso del PC tutti i file inutili e/o temporanei e di pulire il registro di sistema di Windows rimuovendo da esso le tracce lasciate dai software non più in uso nel sistema.
    Per effettuare queste operazioni puoi utilizzare Glary Utilities, una suite di strumenti gratuita che permette di rimettere in sesto il sistema operativo con un solo clic e in maniera rapida e, soprattutto, sicura.




    Per provare a velocizzare Windows Vista utilizzando Glary Utilities clicca qui per collegarti al sito Internet del programma dopodiché pigia sulla voce Download Now per avviarne il download sul tuo computer.
    A download completato apri, facendo doppio clic su di esso, il file appena scaricato e, nella finestra che si apre, fai clic prima su Continua e poi su Avanti.

    IMMAGINE QUI 1

    Accetta quindi le condizioni di utilizzo del programma pigiando sul bottone Accetto e clicca prima su Avanti, poi su Installa e poi su Fine per terminare il processo d’installazione e avviare Glary Utilities.
    Ricordati inoltre di togliere il segno di spunta dalla voce Join the customer experience improvement program se non vuoi inviare statistiche d’uso anonime all’azienda produttrice del software.

    Nella finestra a questo punto andrà ad aprirsi seleziona la scheda Manutenzione 1-clic, clicca sul pulsante verde Ricerca errori per avviare una scansione del sistema e, a procedura ultimata, fai clic su Ripara errori per cancellare i file temporanei dal sistema, pulire il registro e riparare tutti gli altri problemi rilevati nel PC.




    IMMAGINE QUI 2

    Nel caso in cui Glary Utilities non ti avesse convinto in maniera particolare puoi provare a velocizzare Windows Vista andando a liberare eventuale spazio occupato sull’hard disk ed andando a cancellare i file inutili e gli errori presenti nel registro di sistema ricorrendo all’impiego del programma CCleaner.
    Si tratta di uno dei più celebri ed affidabili programmi per la pulizia e la manutenzione dei sistemi operativi Windows.
    Se ben ricordi te ne ho parlato in maniera approfondita nella mia guida su come scaricare e utilizzare CCleaner

    Per scaricare CCleaner sul tuo computer clicca qui per collegarti al sito Internet del programma e poi pigia sulla voce Piriform.com.
    A download completato fai doppio clic sul file appena scaricato per aprirlo, pigia su Continua e nella finestra che a questo punto andrà ad aprirsi imposta l’Italiano dal menu per la selezione della lingua.
    Clicca quindi su Next, pigia su Avanti per due volte di seguito, clicca su Installa e poi su Fine per completare il processo d’installazione ed avviare CCleaner.
    Ricordati alla fine di togliere la spunta dalla voce relativa a Google Toolbar se non desideri installare barre degli strumenti aggiuntive per il browser.

    IMMAGINE QUI 3




    Una volta visualizzata la finestra del programma per provare a velocizzare Windows Vista andando a liberare spazio sul computer non devi far altro che selezionare gli elementi che desideri rimuovere dal computer utilizzando le opzioni presenti nella barra laterale di sinistra (di default sono già selezionate tutte le principali opzioni su cui il software andrà ad agire) e pigiare poi sul pulsante Avvia pulizia. Per agire sul registro di sistema e far fronte alle eventuali problematiche ad esso correlate pigia invece sulla scheda Registro e poi clicca prima su Trova problemi e successivamente su Ripara selezionati.

    IMMAGINE QUI 4

    Rimuovere i programmi preinstallati

    Anche rimuovere tutti i vari ed eventuali programmi preinstallati sul computer dall’azienda produttrice dello stesso rappresenta un altro ottimo sistema per provare a velocizzare Windows Vista.
    Nello specifico, mi riferisco a versioni di prova di antivirus, programmi multimediali, toolbar aggiuntive per il browser e altri programmi essenzialmente di dubbia utilità. Per rimuovere tutti questi programmi ti suggerisco di ricorrere all’impiego di Should I Remove It?.
    Se non ne hai mai sentito parlare sappi che si tratta di un’applicazione gratuita che analizza tutti i programmi installati sul computer e segnala all’utente quali si possono e si devono rimuovere perché inutili o addirittura perché considerati pericolosi.

    Per scaricare Should I Remove It?
    sul tuo PC clicca qui per collegarti subito al sito Internet del programma dopodiché pigia prima sul pulsante Download (Free!) e poi su Download “Should I Remove It?”.




    Ultimato il download apri, facendo doppio clic su di esso, il file appena scaricato e nella finestra che si apre fai clic prima su Continua e poi su Next.
    Accetta quindi le condizioni di utilizzo del programma mettendo il segno di spunta accanto alla voce I Accept the terms in the License Agreement e clicca prima su Next per tre volte consecutive, poi su Install e poi Finish per completare il processo d’installazione e per avviare Should I Remove It?.

    IMMAGINE QUI 5

    Nella finestra che a questo punto andrà ad aprirsi individua i programmi che hanno la barra del Removal con la percentuale più alta, vale a dire quelli più inutili e/o pericolosi, e cerca informazioni su di essi cliccando sul pulsante What is it?.
    Pigiando sul pulsante si aprirà il sito Internet di Should I Remove It con una descrizione del software selezionato e le ragioni per le quali andrebbe rimosso.
    Clicca quindi sul pulsante Uninstall per dare il via alla procedura di disinstallazione.

    IMMAGINE QUI 6




    Nel caso in cui il programma che ti ho appena suggerito di utilizzare per velocizzare Windows Vista non fosse stato di tuo gradimento puoi ricorrere all’impiego di PC Decrapifier.
    Si tratta di un software alternativo a quello che ti ho appena proposto ideato anch’esso con l’obiettivo di permettere all’utente ti rimuovere i programmi inutili installati sul PC.
    Per ottenere maggiori dettagli riguardo PC Decrapifier e per scoprire come funziona ti invito a leggere la mia guida come eliminare programmi inutili dal PC.

    Disabilitare l’avvio automatico di processi e programmi

    Un’altra operazione che ti consiglio di effettuare per velocizzare Windows Vista è quella di disabilitare i processi e i programmi che appesantiscono il sistema avviandosi automaticamente all’accesso allo stesso.

    Per fare ciò clicca sul pulsante Start annesso alla barra delle applicazioni, digita msconfig nel campo di ricerca che si trova nel menu che ti viene mostrato e poi premi il tasto Invio della tastiera del tuo PC per accedere all’utility di configurazione di sistema.

    IMMAGINE QUI 7




    Pigia quindi su Continua e nella finestra che si apre fai clicc sulla scheda Avvio.
    Successivamente togli il segno di spunta da tutte le voci tranne quelle relative ad antivirus e componenti del sistema operativo e fai clic prima su Applica e poi su OK per salvare i cambiamenti.

    IMMAGINE QUI 8

    Disabilitare gli effetti visivi

    Un altro passaggio fondamentale per velocizzare Windows Vista consiste nel disabilitare gli effetti visivi che rendono il sistema più bello da vedere ma anche più “pesante” per processore e RAM.

    Tutto quello che devi fare per rinunciare agli effetti visivi di Windows Vista è cliccare sul pulsante Start, fare clic con il tasto destro sulla voce Computer e selezionare la voce Proprietà dal menu che compare.




    IMMAGINE QUI 9

    Nella finestra che si apre, clicca prima sulla voce Impostazioni di sistema avanzate presente sulla sinistra, clicca su Continua e poi pigia sul pulsante Impostazioni… collocato sotto la dicitura Prestazioni in modo tale da accedere al pannello di regolazione degli effetti visivi di Windows.

    IMMAGINE QUI 10

    Metti ora il segno di spunta accanto alla voce Regola in modo da ottenere le prestazioni migliori e poi fai clic su Applica per salvare i cambiamenti.
    Se vuoi mantenere l’effetto Aero ricordati di mettere il segno di spunta su Attiva composizione del desktopAttiva trasparenza effetto cristallo e Utilizza stili di visualizzazione per finestre e pulsanti.




    come velocizzare windows al massimo




    come velocizzare windows al massimo

    Windows 7 è un sistema operativo noto per essere molto robusto e stabile. Le sue prestazioni sono generalmente buone ma con dei piccoli accorgimenti da apportare alle sue impostazioni può essere velocizzato ulteriormente senza comprometterne l’affidabilità. Velocizzare Windows 7 al massimo è facilissimo e può essere fatto direttamente dal sistema operativo, senza ricorrere ad alcun programma di terze parti.
    Basta limitare al minimo il numero di applicazioni da lanciare all’avvio, disabilitare gli orpelli grafici e ottimizzare le funzioni più esose in termini di risorse, come l’indicizzazione dei file. Per quanto riguarda l’uso di software di terze parti, tieni conto che – come ti ho già detto – non è indispensabile ma può rivelarsi utile.

    Come dici?
    Non sei molto esperto in ambito informatico ed hai paura che velocizzare Windows 7 possa risultare un’operazione troppo complicata per te?
    Ma no, non temere.
    Seguendo passaggio dopo passaggio le indicazioni che sto per fornirti e concentrandoti per bene sul da farsi vedrai che anche tu, che non ti reputi esattamente uno “smanettone”, riuscirai “nell’impresa” senza problemi e senza intoppi, posso assicurartelo.

    Se non ci credi, prova a seguire i consigli per velocizzare Windows 7 che sto per darti e fa’ un confronto tra il prima e il dopo:
    scommetto proprio che rimarrai stupito dei risultati ottenuti.
    Sei pronto?
    Si?
    Molto bene, allora mettiamo al bando le ciance e cominciamo.

    Disabilitare l’avvio automatico di processi e programmi

    La prima cosa che ti consiglio per velocizzare Windows 7 al massimo è quella di disabilitare i processi e i programmi che appesantiscono il sistema avviandosi automaticamente all’accensione del computer.




    Per farlo, clicca sul pulsante Start collocato sulla barra delle applicazioni, digita msconfig nella barra di ricerca che ti viene mostrata nel menu Start e premi il tasto Invio della tastiera del tuo PC per accedere all’utility di configurazione di sistema.

    IMMAGINE QUI 1

    Nella finestra che si apre, fai clic sulla scheda Avvio, togli il segno di spunta da tutte le voci tranne quelle relative ad antivirus (es.
    avguard, Microsoft Security Client ecc.) e componenti del sistema operativo (es.
    Sistema operativo Microsoft Windows) e fai clic prima su Applica e poi su OK per salvare i cambiamenti.

    IMMAGINE QUI 2




    Disabilitare gli effetti visivi

    Un altro passaggio fondamentale per cercare di velocizzare Windows 7 è quello di disabilitare gli effetti visivi che rendono il sistema più bello da vedere ma anche più “pesante” per processore e RAM.

    Tutto quello che devi fare per rinunciare agli effetti speciali di Windows 7 è cliccare sul pulsante Start collocato sulla barra delle applicazioni, fare clic destro sulla voce Computer e selezionare la voce Proprietà dal menu che ti viene mostrato.

    IMMAGINE QUI 3

    Nella finestra che si apre, clicca prima sulla voce Impostazioni di sistema avanzate collocata sulla sinistra e poi sul pulsante Impostazioni presente sotto la dicitura Prestazioni in modo tale da poter accedere al pannello di regolazione degli effetti visivi di Windows.
    Metti quindi il segno di spunta accanto alla voce Regola in modo da ottenere le prestazioni migliori e fai clic su Applica per salvare i cambiamenti.




    IMMAGINE QUI 4

    Se vuoi mantenere le finestre trasparenti (Aero), metti il segno di spunta anche su Attiva composizione del desktop, Attiva trasparenza effetto cristallo e Utilizza stili di visualizzazione per finestre e pulsanti.

    Regolare l’indicizzazione

    Il servizio di indicizzazione è quello che in Windows 7 permette di ricercare in maniera istantanea file e programmi nel menu Start e nella barra di ricerca di Esplora Risorse.
    Regolando bene le sue impostazioni, è possibile evitare che Windows consumi risorse tentando di indicizzare elementi che a noi non servono.

    Per ottimizzare il servizio di indicizzazione, clicca sul pulsante Start collocato sulla barra delle applicazioni, digita indicizzazione nella barra di ricerca rapida annessa al menu che ti viene mostrato e poi clicca sulla voce Opzioni di indicizzazione che compare.




    IMMAGINE QUI 5

    Nella finestra che si apre, clicca sul pulsante Modifica e, utilizzando il riquadro collocato in alto, togli il segno di spunta da tutte le cartelle o i drive in cui raramente cerchi dei file e che quindi è inutile indicizzare per una ricerca istantanea dei dati.
    A operazione completata, clicca su OK per due volte consecutive per salvare le impostazioni.

    IMMAGINE QUI 6

    Disinstallare i programmi “inutili”

    Un consiglio abbastanza ovvio ma sempre utile e spesso sottovalutato per poter velocizzare Windows 7 è sicuramente quello di disinstallare dal computer tutti i programmi che non usi.




    Per fare ciò, pigia sul pulsante Start annesso alla barra delle applicazioni di Seven, digita pannello di controllo nel campo di ricerca che ti viene mostrato e fai clic sul primo risultato presente in elenco. Nella finestra che a questo punto andrà ad aprirsi sul desktop, clicca sulla voce Disinstalla un programma per accedere alla lista dei programmi installati sul PC.

    IMMAGINE QUI 7

    Nella finestra che si apre, individua i nomi dei programmi che non usi e/o non sapevi nemmeno fossero installati sul PC, clicca su di essi e utilizza il pulsante Disinstalla collocato in alto per avviarne la rimozione.
    Per completare la procedura di disinstallazione di un programma, di solito basta fare clic sempre su Avanti e poi su Fine.
    In alcuni casi dopo aver disinstallato un programma è richiesto il riavvio del computer.

    Fra i programmi che potresti dover rimuovere dal tuo PC c’è anche l’antivirus.
    No, non sono impazzito.
    Non mi sognerei mai di consigliarti l’utilizzo di un computer Windows senza attivare prima la protezione di un buon software antivirus. Quello che voglio dire è che molti antivirus occupano le risorse di sistema in maniera importante, quindi il mio consiglio è di utilizzarne uno “leggero” capace di garantire un buon livello di protezione senza rallentare il PC.
    Fra quelli gratuiti puoi provare l’ottimo Bitdefender Free.




    Per scaricare Bitdefender Free sul tuo computer, clicca qui per collegati al sito Web del programma e fai clic prima sul pulsante Scaricalo gratis e poi su Scarica.

    Avvia dunque il pacchetto d’installazione del software (Antivirus_Free_Edition.exe) e pigia sul pulsante . Nella finestra che si apre, seleziona l’Italiano dal menu a tendina che si trova in alto a destra, metti la spunta su Accetto i termini dell’accordo di licenza e clicca su Pros.Avvia e Termina per concludere il setup.

    Ad installazione ultimata, devi registrare la tua copia del programma cliccando sull’icona di Bitdefender situata accanto all’orologio di Windows e pigiando prima sul bottone Accesso e poi su Crea un nuovo account:
    ci vogliono 30 secondi.

    IMMAGINE QUI 8




    Rimuovere i programmi preinstallati

    Anche rimuovere tutti i vari ed eventuali programmi preinstallati sul computer dall’azienda produttrice dello stesso rappresenta un altro ottimo sistema per provare a velocizzare Windows 7 al massimo.
    Nello specifico, mi riferisco a versioni di prova di antivirus, programmi multimediali, toolbar aggiuntive per il browser e altri programmi essenzialmente di dubbia utilità. Per rimuovere tutti questi programmi puoi ricorrere all’impiego di Should I Remove It?.
    Se non ne hai mai sentito parlare sappi che si tratta di un’applicazione gratuita che analizza tutti i programmi installati sul computer e segnala all’utente quali si possono e si devono rimuovere perché inutili o addirittura perché considerati pericolosi.

    Per scaricare Should I Remove It?
    sul tuo PC clicca qui per collegarti subito al sito Internet del programma dopodiché pigia prima sul pulsante Download (Free!) e poi su Download “Should I Remove It?”.

    Ultimato il download apri, facendo doppio clic su di esso, il file appena scaricato e nella finestra che si apre fai clic prima su Continua e poi su Next.
    Accetta quindi le condizioni di utilizzo del programma mettendo il segno di spunta accanto alla voce I Accept the terms in the License Agreement e clicca prima su Next per tre volte consecutive, poi su Install e poi Finish per completare il processo d’installazione e per avviare Should I Remove It?.

    IMMAGINE QUI 9




    Nella finestra che a questo punto andrà ad aprirsi, individua i programmi che hanno la barra del Removal con la percentuale più alta, vale a dire quelli più inutili e/o pericolosi, e cerca informazioni su di essi pigiando sul nome e cliccando sul pulsante What is it?.
    Pigiando sul pulsante si aprirà il sito Internet di Should I Remove It con una descrizione del software selezionato e le ragioni per le quali andrebbe rimosso.
    Clicca quindi sul pulsante Uninstall per dare il via alla procedura di disinstallazione.

    IMMAGINE QUI 10

    Qualora il programma che ti ho appena suggerito di utilizzare per velocizzare Windows 7 non fosse stato di tuo gradimento puoi ricorrere all’impiego di PC Decrapifier.
    Si tratta di un software alternativo a quello che ti ho appena proposto ideato anch’esso con l’obiettivo di permettere all’utente ti rimuovere i programmi inutili installati sul PC.
    Per ottenere maggiori dettagli riguardo PC Decrapifier e per scoprire come funziona ti invito a consultare la mia guida come eliminare programmi inutili dal PC.

    Individuare e rimuovere le minacce informatiche

    Se dopo aver messo in pratica tutti questi consigli noti ancora un po’ di lentezza nel tuo sistema, forse c’è qualcosa che non va sotto il punto di vista della sicurezza:
    il tuo PC potrebbe essere stato attaccato da un malware che ne impedisce un funzionamento a “pieni giri”.




    Per risolvere anche questo eventuale problema, utilizza Malwarebytes Antimalware che è completamente gratuito, non si “pesta i piedi” con l’antivirus e permette di debellare tutte le principali forma di malware in una manciata di clic.

    Per provarlo subito, clicca qui in modo tale da collegati al suo sito Web ufficiale e clicca sulla voce Scarica e poi su quella Scarica subito.

    Successivamente avvia il pacchetto d’installazione del software (es. mbam-setup–2.x.x.exe) e clicca prima su  e poi su OK e Avanti. Apponi quindi il segno di spunta accanto alla voce Accetto i termini del contratto di licenza e porta a termine il setup premendo Avanti cinque volte consecutive e poi Installa e Fine.

    IMMAGINE QUI 11




    Al primo avvio di Malwarebytes attendi che vengano scaricate da Internet le definizioni antimalware più recenti dopodiché fai clic sulla scheda Scansione collocata in alto.

    IMMAGINE QUI 12

    Successivamente seleziona la sezione Ricerca elementi nocivi collocata sulla sinistra e poi fai clic sul pulsante Avvia scansione.
    Aspetta quindi che il software porti a compimento il controllo dell’intero computer dopodiché assicurati che ci sia il segno di spunta accanto a tutte le minacce rilevate e clicca su Applica azioni per debellarle.

    come velocizzare windows




    come velocizzare windows

    È ormai da giorni a questa parte che il tuo fido computer con su installato Windows 8 sembra esser stato colto da un incredibile attacco di lentezza oltre che da un evidente calo delle performance.
    In una situazione di questo tipo prima di gettare definitivamente la spugna e correre a comprare un nuovo PC è tuttavia possibile provare a velocizzare Windows 8.
    In che modo?
    Beh, nulla di più semplice:
    seguendo le indicazioni e i suggerimenti ti fornirò in questa guida.

    Nelle righe successive andrò infatti a spiegarti tutto ciò che è possibile fare per provare a velocizzare Windows 8.
    Come dici?
    Temi si tratti di operazioni fuori dalla tua portata?
    Ma no, ti sbagli.
    Contrariamente a quel che può sembrare velocizzare Windows 8 è in realtà un’operazione abbastanza semplice da effettuare.
    Tutto ciò di cui hai bisogno sono soltanto un po’ di tempo libero, un minimo di concentrazione ed una connessione ad Internet attiva e funzionante per reperire alcuni degli strumenti che sto per suggerirti.

    Se è dunque tua intenzione scoprire davvero che cosa bisogna fare per poter velocizzare Windows 8 ti invito a metterti ben comodo, a sederti dinanzi al tuo PC ed a cominciare subito la lettura delle seguenti righe.
    Sono certo del fatto che alla fine sarai riuscito a “cavarne un ragno dal buco”.
    Pronto?
    Si?
    Bene, allora cominciamo.

    Se desideri provare a velocizzare Windows 8 ti suggerisco innanzitutto di cancellare dal disco fisso del PC tutti i file inutili e/o temporanei e di pulire il registro di sistema di Windows rimuovendo da esso le tracce lasciate dai software non più installati nel sistema.
    Per effettuare queste operazioni puoi utilizzare Glary Utilities, una suite di strumenti gratuita che permette di rimettere in sesto il sistema operativo con un solo clic e in maniera rapida e, soprattutto, sicura.




    Per provare a velocizzare Windows 8 utilizzando Glary Utilities clicca qui per collegarti al sito Internet del programma dopodiché pigia sulla voce Download Now per avviarne il download sul tuo computer.
    A download completato apri, facendo doppio clic su di esso, il file appena scaricato e, nella finestra che si apre, fai clic prima su Esegui e  e poi su OK e Avanti.

    IMMAGINE QUI 1

    Accetta quindi le condizioni di utilizzo del programma pigiando sul bottone Accetto e clicca prima su Avanti, poi su Installa e poi su Fine per terminare il processo d’installazione e avviare Glary Utilities.
    Togli inoltre il segno di spunta dalla voce Join the customer experience improvement program se non vuoi inviare statistiche d’uso anonime all’azienda produttrice del software.

    Nella finestra a questo punto andrà ad aprirsi seleziona la scheda Manutenzione 1-clic, clicca sul pulsante verde Ricerca errori per avviare una scansione del sistema e, a procedura ultimata, fai clic su Ripara errori per cancellare i file temporanei dal sistema, pulire il registro e riparare tutti gli altri problemi rilevati nel PC.




    IMMAGINE QUI 2

    Un’altra ottima soluzione per provare a velocizzare Windows 8 consiste poi nell’andare a rimuovere tutti i vari ed eventuali programmi preinstallati sul computer dall’azienda produttrice.
    Mi riferisco a versioni di prova di antivirus, programmi multimediali, toolbar aggiuntive per il browser e altri programmi essenzialmente di dubbia utilità.

    Per rimuovere tutti questi programmi ti suggerisco di ricorrere all’impiego di Should I Remove It?.
    Se non ne hai mai sentito parlare sappi che si tratta di un’applicazione gratuita che analizza tutti i programmi installati sul computer e segnala all’utente quali si possono e si devono rimuovere perché inutili o addirittura perché considerati pericolosi.

    Per scaricare Should I Remove It?
    sul tuo PC clicca qui per collegarti subito al sito Internet del programma dopodiché pigia prima sul pulsante Download (Free!) e poi su Download “Should I Remove It?”.




    Ultimato il download apri, facendo doppio clic su di esso, il file appena scaricato e nella finestra che si apre fai clic prima su e poi su Next.
    Accetta quindi le condizioni di utilizzo del programma mettendo il segno di spunta accanto alla voce I Accept the terms in the License Agreement e clicca prima su Next per tre volte consecutive, poi su Install e poi Finish per completare il processo d’installazione e per avviare Should I Remove It?.

    Nella finestra che a questo punto andrà ad aprirsi individua i programmi che hanno la barra del Removal con la percentuale più alta, vale a dire quelli più inutili e/o pericolosi, e cerca informazioni su di essi cliccando sul pulsante What is it?.
    Pigiando sul pulsante si aprirà il sito Internet di Should I Remove It con una descrizione del software selezionato e le ragioni per le quali andrebbe rimosso.
    Clicca quindi sul pulsante Uninstall per dare il via alla procedura di disinstallazione.

    IMMAGINE QUI 3

    Un’altra ottima soluzione che potrebbe permetterti di velocizzare Windows 8 consiste poi nel disabilitare gli effetti visivi e le animazioni del sistema operativo ovvero tutta quella serie di effetti “accessori” che rendono si più gradevole alla vista l’esperienza d’uso dell’OS ma che in alcuni casi vanno a rallentare, e non poco, l’utilizzo di Windows.




    Per disabilitare gli effetti visivi e le animazioni su Windows 8 accedi a Esplora file pigiando sull’icona raffigurante una cartella gialla annessa alla barra delle applicazioni dopodiché clicca con il tasto destro del mouse sull’icona Questo PC che si trova nella barra laterale di sinistra e seleziona la voce Proprietà dal menu che ti viene mostrato.

    IMMAGINE QUI 4

    Nella finestra che si apre clicca sulla voce Impostazioni di sistema avanzate presente nella barra laterale di sinistra, recati nella scheda Avanzate e poi clicca sul pulsante Impostazioni… relativo alla sezione Prestazioni.
    Adesso metti il segno di spunta accanto alla voce Regola in modo da ottenere le prestazioni migliori e fai clic prima su Applica e poi su OK per disabilitare tutti gli effetti visi di Windows 8.
    Se non preferisci il vecchio stile grigio delle finestre di Windows puoi lasciare la spunta accanto alla voce Utilizza stili di visualizzazione per finestre e pulsanti.

    IMMAGINE QUI 5




    Nello sfortunato caso in cui l’utilizzo dei software che ti ho consigliato e la messa in atto degli stratagemmi indicati nelle precedenti righe non dovessero sortire alcun effetto puoi provare a velocizzare Windows 8 riportando lo stato del sistema alle impostazioni di fabbrica sfruttando l’apposita funzione di ripristino presente nell’OS.

    Per provare a velocizzare Windows 8 ripristinando il computer pigia sul pulsante raffigurante il logo di Windows annesso alla barra delle applicazioni, fai clic sulla lente di ingrandimento visualizzata nella parte in alto a destra della Start Screen, digita nel campo di ricerca visualizzato la voce impostazioni pc dopodiché premi sul primo risultato visualizzato.

    IMMAGINE QUI 6

    Nella nuova finestra che a questo punto andrà ad aprirsi clicca su Aggiorna e ripristina, pigia sulla voce Ripristino collocata nella barra laterale di sinistra e poi fai clic sul pulsante Per iniziare collocato in corrispondenza della sezione Reinizializza il PC conservando i tuoi file.




    IMMAGINE QUI 7

    Successivamente attieniti all’apposita procedura guidata che ti verrà mostrata a schermo ed attendi che la procedura di ripristino di Windows 8 venga avviata e portata a termine.

    come velocizzare il pc windows




    come velocizzare il pc windows

    Il tuo PC con su installato Windows 8 è diventato un po’ troppo lento rispetto a quando l’hai comprato?
    Sei passato a Windows 8 da un’altra versione del sistema di casa Microsoft e le prestazioni del computer sono calate in maniera evidente?
    Allora ho qualche consiglio che potrebbe tornarti utile.

    Quello di cui hai bisogno è una serie di applicazioni e operazioni di manutenzione che possono aiutarti a scoprire come velocizzare il PC con Windows 8 senza troppa fatica.
    Non ti prometto miracoli, sia ben chiaro ma, se metterai in pratica tutti i consigli che sto per darti e continuerai a “trattare bene” il tuo computer, i risultati saranno sicuramente positivi.

    Allora?
    Che ne diresti di mettere le chiacchiere da parte e di cominciare, finalmente, a darti da fare?
    Sei pronto?
    Molto bene.
    Ti suggerisco, dunque, di non temporeggiare oltre e di passare all’azione.
    Posizionati bello comodo dinanzi alla tua postazione multimediale e concentrati sulla lettura di quanto riportato qui di seguito.
    Spero vivamente che alla fine tu possa ritenerti ben contento e soddisfatto di quanto appreso oltre che, ovviamente, dei risultati ottenuti.
    Buon lavoro!

    Indice

    • Rimuovere i software inutili preinstallati
    • Disattivare l’avvio automatico dei programmi
    • Cancellare i file inutili
    • Eliminare gli errori nel registro di sistema
    • Effettuare una scansione antivirus
    • Deframmentare il disco
    • Ripristinare il sistema

    Rimuovere i software inutili preinstallati

    IMMAGINE QUI 1

    Se quello che stai usando è un PC preassemblato e in special modo se si trattata di un portatile, è molto probabile che nel sistema “alberghino” tutta una serie di software inutili che di solito vengono preinstallati dalle aziende nei computer che si vendono negli store di elettronica e nei supermercati.
    Mi riferisco a versioni di prova di antivirus, programmi multimediali, toolbar aggiuntive per il browser e altri programmi inutili.
    Personalmente ti suggerisco di sbarazzartene immediatamente, può essere notevolmente d’aiuto in termini di velocità!




    Per compiere quest’operazione, puoi utilizzare The PC Decrapifier.
    Si tratta di un’applicazione gratuita e no-install che analizza tutti i software installati sul computer e segnala all’utente quali si possono o, addirittura, si devono rimuovere perché considerati “spazzatura”.

    Per scaricare The PC Decrapifier sul tuo computer, collegati al sito Internet del programma, clicca sul pulsante Download Now che si trova al centro e, nella nuova pagina che si apre, pigia sul bottone Download collocato sotto la dicitura Free.
    Se il download non parte in maniera automatica, clicca sul collegamento use this link per forzarlo “manualmente”. A download completato, apri il file .exe ottenuto e clicca sul pulsante Si.

    Ora che visualizzi la finestra di The PC Decrapifier sul desktop, fai clic sul bottone Analyze per analizzare il tuo computer e scovare i programmi spazzatura eventualmente presenti.
    Dopodiché esamina i vari software individuati che sono stati organizzati nelle tre schede del programma:
    nella scheda Recommended ci trovi i software che faresti bene a rimuovere, in quella Questionable ci trovi i presunti programmi spazzatura e in quella Eveerything Els tutti gli altri software.

    Accanto al nome di ciascun software è poi presente il giudizio degli altri utenti a riguardo e lo spazio che questi occupano sul computer.
    Facendo invece clic sul punto interrogativo puoi ottenere maggiori info in merito a quella data applicazione.




    Dopo aver individuato i programmi inutili, selezionali spuntando la relativa casella a destra, pigia sul bottone Remove Selected collocato in basso e fai clic sul pulsante Begin removal Now.
    Aspetta che il processo di disinstallazione venga avviato e attieniti alla procedura guidata del programma di riferimento per finalizzarne la rimozione.

    Disattivare l’avvio automatico dei programmi

    IMMAGINE QUI 2

    Un altro modo per velocizzare il PC con Windows 8 è disattivare l’avvio automatico dei programmi che partono automaticamente all’accensione del computer.
    Si tratta di una pratica molto semplice ma efficace, che viene consigliata per tutte le versioni del sistema operativo Microsoft.

    Per compiere l’operazione in questione, provvedi, dunque, a richiamare il Task Manager facendo clic destro su un punto vuoto della barra delle applicazioni e selezionando la voce Gestione attività dal menu che compare.
    Nella finestra che si apre, clicca sulla voce Più dettagli, seleziona la scheda Avvio e disattiva i programmi che non vuoi partano automaticamente a ogni accesso a Windows, selezionandoli e facendo clic sul pulsante Disabilita.




    Cancellare i file inutili

    IMMAGINE QUI 3

    Liberare spazio sull’hard disk cancellando i file inutili presenti sullo stesso non velocizza automaticamente il PC (se non in casi rari, ad esempio quando non c’è abbastanza RAM a sufficienza e il sistema ricorre alla creazione di un file di swap sul disco per sopperire a tale mancanza), tuttavia può essere utile per tantissime ragioni che è inutile star qui ad elencare.

    Rimboccati, dunque, le maniche e cancella tutti quei dati, come ad esempio i file di cache, la cronologia dei browser, i cookie ecc.
    che non fanno altro che occupare spazio prezioso sul PC. Per riuscirci, puoi sfruttare il famoso software CCleaner, in grado di adempiere allo scopo in questione in maniera egregia e gratuita (anche se, eventualmente, è disponibile in variante a pagamento con funzioni aggiuntive).

    Per scaricare CCleaner sul tuo PC, collegati al sito Internet del programma e clicca sul collegamento CCleaner.com che trovi in corrispondenza della colonna Free. A download completato, apri il file .exe appena scaricato facendoci doppio clic sopra e pigia sul pulsane Si.
    Nella finestra che si apre, seleziona Italiano (Italian) dal menu a tendina per la selezione della lingua situato in alto a destra, rimuovi la spunta relativa all’installazione di eventuali programmi aggiuntivi (es.
    Google Toolbar) e premi sul pulsante Installa.
    A setup completato, pigia sul bottone Avvia CCleaner per avviare il programma.




    Ora che visualizzi la finestra del software sul desktop, non devi far altro che selezionare gli elementi da rimuovere dal PC usando le opzioni presenti nella barra laterale di sinistra (lascia tutto com’è se non sai dove mettere le mani!), nelle schede Windows e Applicazioni, e cliccare sui pulsanti Avvia pulizia e Continua. A processo ultimato, potrai anche visualizzare il resoconto delle operazioni svolte facendo clic sulla voce Mostra report avanzato, che trovi sempre nella finestra del programma.

    Nota: CCleaner include una funzione di monitoraggio del sistema in tempo reale, mediante la quale verifica costantemente lo stato del disco e cancella automaticamente i file inutili.
    Personalmente la ritengo superflua e, quindi, ti consiglio di disattivarla andando nella sezione Opzioni > Monitoraggio del programma e togliendo la spunta dalle voci Attiva monitoraggio e Attiva monitoraggio di sistema.
    Per maggiori dettagli, consulta la mia guida su come scaricare e utilizzare CCleaner.

    Eliminare gli errori nel registro di sistema

    IMMAGINE QUI 4

    Altra operazione utilissima da compire per velocizzare il PC è quella di eliminare gli errori presenti nel registro di sistema, che potrebbero essere causa di rallentamenti e malfunzionamenti vari del computer e che vanno inevitabilmente ad accumularsi a furia di installare e disinstallare software, modificare questo o quell’altro file ecc.




    Si tratta di un’operazione molto “delicata”, in quanto potrebbe portare alla rimozione di chiavi importanti per il corretto funzionamento del sistema, quindi ti consiglio di effettuarla solo se sai bene dove mettere le mani e solo previa la creazione di un backup.
    Se non sai come fare un backup del registro, leggi la mia guida dedicata all’argomento.

    Adesso passiamo all’azione:
    per pulire il registro, ti suggerisco di rivolgerti a Free Error Cleaner, un programma gratuito adibito giustappunto allo scopo in oggetto e di semplicissimo impiego. Per scaricarlo, collegati alla relativa pagina per il download e fai clic sul collegamento Download here presente in corrispondenza della dicitura Free Error Cleaner version 3.xx.

    A scaricamento ultimato, apri il file .exe ottenuto e fai clic sul pulsante Si.
    Nella finestra che si apre sul desktop, premi sul bottone Next, seleziona la voce I accept the agreement e fai nuovamente clic sul pulsante Next per quattro volte di fila, su quello Install e sul bottone Finish per portare a termine il setup.

    Avvia poi il programma facendo doppio clic sul relativo collegamento che è stato aggiunto sul desktop e pigiando sul bottone Si in risposta all’avvio che ti viene mostrato. Ora che visualizzi la finestra di Free Error Cleaner sullo schermo, clicca sul bottone Start Scan situato in basso a destra per avviare la ricerca di errori nel registro di sistema.




    A processo completato, pigia prima sul pulsante Next e sui bottoni Repair Page e Repair Now ! per sbarazzarti di tutti gli errori che il programma è stato in grado di scovare. Per concludere, fai clic sul bottone Finished.

    Nota: se ti viene chiesto di registrare la copia del programma, clicca sul collegamento apposito, compila il modulo proposto e inserisci il codice ottenuto nel campo su schermo.
    La registrazione è gratuita, ma se non viene effettuata il software cessa di funzionare.

    Effettuare una scansione antivirus

    IMMAGINE QUI 5

    Considera inoltre il fatto che il tuo computer potrebbe risultare più lento del previsto a causa della presenza di virus vari eventualmente “contratti” navigando in rete o in seguito all’installazione di programmi provenienti da fonti poco raccomandabili.
    Per far fronte alla cosa, puoi effettuare una sana scansione antivirus e procedere con la rimozione delle minacce rilevate.




    Per compiere l’operazione in questione, ti consiglio di utilizzare Bitdefender Free Edition, un antivirus completamente gratuito, che impatta pochissimo sulle prestazioni del sistema e agisce in real time offrendo, dunque, un buon grado di protezione.

    Per usarlo, collegati al suo sito Internet e fai clic sul bottone Scaricalo gratis che si trova al centro della pagina.
    A download ultimato, apri il file .exe ottenuto e, nella finestra che ti viene mostrata sullo schermo, pigia sul bottone Esegui  poi su quello Si.
    Una volta fatto ciò, verrà avviato il download di tutti i componenti necessari per far funzionare l’antivirus.

    A processo ultimato, nella nuova finestra che si apre, spunta la casella relativa all’accettazione dei termini di utilizzo del programma e premi sul bottone Install, in modo tale da avviare l’installazione vera e propria di Bitdefender su Windows 8.
    Durate il setup, l’antivirus eseguirà anche una breve scansione del sistema.
    A operazione completata, per usare Bitdefender Free Edition, dovrai creare un account gratuito pigiando sul bottone Sign in to Bitdefender e compilando il modulo che ti viene proposto.

    Successivamente, potrai avviare una scansione manuale del sistema facendo doppio clic sull’icona dell’antivirus che si trova nell’area di notifica e pigiando sul pulsante System scan nella finestra che andrà ad aprirsi sul desktop.
    A procedura completata, le minacce rilevate saranno rimosse in automatico.
    Se la cosa non è possibile, ti verrà chiesto che azione desideri intraprendere.




    Tieni comunque presente che, come ti dicevo, Bitdefender è sempre attivo in background per cui eventuali futuri virus saranno individuati in automatico dal programma.
    Per scrupolo, comunque, esegui periodicamente una scansione come ti ho indicato poc’anzi.

    Deframmentare il disco

    IMMAGINE QUI 6

    Un’altra operazione che ti consiglio di effettuare sul tuo PC per velocizzarlo nell’uso quotidiano è quella di deframmentare il disco.
    Con l’andar del tempo, infatti, i dati salvati sul computer vengono disposti in maniera disordinata a causa della mancanza di spazi contigui sul disco.
    Tale fenomeno prende il nome di frammentazione e va a impattare maggiormente i file system utilizzati da Windows e i dischi magnetici.
    Per cui, se il tuo PC monta un unità SSD tale operazione non è necessaria (ma bisogna comunque attivare le funzioni di manutenzione del drive disponibili in Windows).

    Windows esegue in maniera automatica la deframmentazione del disco e di ottimizzazione degli SSD, di conseguenza, teoricamente, non dovrebbe essere necessario eseguirla “a mano”.
    Ciononostante ti invito a verificare che risulti effettivamente abilitata (potresti averla disattivata in maniera inavvertita), senza contare il fatto che, se lo ritieni opportuno, nulla ti vita di deframmentare il disco “su richiesta”, avviando tu stesso la procedura.




    Per verificare che la deframmentazione del disco risulti abilitata, clicca sul pulsante Start (quello con la bandierina di Windows) che si trova sulla taskbar, digita deframmenta e ottimizza unità nel campo di ricerca collocato nella parte in alto a destra della Start Scren e clicca sul risultato corrispondente.

    Nella finestra che si apre sul desktop, clicca sul bottone Modifica impostazioni e verifica che ci sia la spunta sulle caselle Esegui in base a una pianificazione (scelta consigliata) e Notifica in caso di tre esecuzioni pianificate consecutive non completate (altrimenti provvedi tu), dopodiché indica la frequenza con cui vuoi che venga eseguita la deframmentazione tramite il menu Frequenza (l’impostazione predefinita è Ogni settimana) e salva le modifiche eventualmente apportate cliccando sul pulsante OK.

    Per eseguire invece la deframmentazione del disco al momento, seleziona l’unità relativamente alla quale desideri andare ad agire tramite la finestra principale di Ottimizza unità e clicca sul bottone Analizza.
    Ad analisi ultimata, se necessario, dovrai fare clic sul pulsante Ottimizza per procedere con l’ottimizzazione, appunto.

    Ripristinare il sistema

    IMMAGINE QUI 7




    Nonostante i tuoi sforzi e nonostante i consigli di cui sopra, non sei riuscito ancora a velocizzare il tuo PC con su installato Windows 8? Allora potresti provare a ripristinare il sistema, riportando quest’ultimo alle impostazioni di fabbrica, sfruttando la funzione di ripristino presente nell’OS Microsoft. Puoi scegliere se resettare tutto oppure solo le applicazioni e le impostazioni del PC senza cancellare i dati.
    In casi quasi estremi, può essere l’unica soluzione praticabile!

    Per compiere l’operazione in questione, accedi alla Start Scren facendo clic sul pulsante Start (quello con la bandierina di Windows) che trovi sulla barra delle applicazioni, clicca sulla tile di Impostazioni (quella con l’ingranaggio) e seleziona la voce Aggiorna e ripristina che si trova a sinistra.

    Clicca, quindi, sulla voce Ripristino che trovi sempre nella parte sinistra della schermata visualizzata e scegli se rimuovere tutti i dati e reinstallare Windows 8, cliccando sul pulsante Per iniziare collocato sotto la voce Rimuovi tutto e reinstalla Windows, oppure se reinizializzare il PC senza perdere foto, musica, video e altri file personali, pigiando sul pulsante Per iniziare collocato sotto la voce Reinizializza il PC conservando i tuoi file.

    Attieniti poi alla semplice procedura guidata che ti viene proposta su schermo per dare il via al ripristino. La procedura per il ripristino “semplice” dura mediamente 15–20 minuti, quella più avanzata invece può andare avanti per delle ore.
    Ad ogni modo, tu non dovrai fare assolutamente nulla, dovrai semplicemente attendere che il computer si riavvii con la nuova installazione di Windows pronta all’uso.




    Per ulteriori dettagli sul da farsi, ti invio a fare riferimento alla mia guida dedicata in via specifica a come ripristinare Windows 8 mediante cui ho provveduto a parlarti della questione con dovizia di particolari.

    come vedere se il pc e o bit windows




    come vedere se il pc e o bit windows

    Come vedere se il PC è 32 o 64 bit Windows 10

    Spesso, potresti domandarti come vedere se il PC è 32 o 64 bit Windows 10.
    Per installare le applicazioni e i programmi che scarichi da internet, antivirus compresi, è necessario sapere se il sistema operativo, in questo caso Windows 10, è a 32 bit o a 64 bit.
    Ma cosa vuol dire e, soprattutto, cosa bisogna fare per scoprirlo?
    Invece di chiederlo a un amico, stavolta hai deciso di “fare da te”.
    Ti sei messo alla ricerca di una soluzione sul web e, dopo qualche ricerca, sei capitato sul mio blog.

    Nella guida seguente, ti spiego appunto come vedere se il PC è 32 o 64 bit Windows 10.
    Ti dico come funziona l’architettura della CPU e perché viene fatta questa distinzione.
    Inoltre, ti dico cosa devi fare per scoprire la versione di Windows 10 che gira sul tuo computer.
    Detto ciò, se sei d’accordo, non resta che cominciare.

    Come vedere se il PC è 32 o 64 bit Windows 10

    Prima di rivelarti come vedere se il PC è 32 o 64 bit Windows 10, voglio farti capire qual è la differenza.
    Innanzitutto, devi sapere che l’architettura, che può essere a 32-bit o a 64-bit, dipende dal processore, ovvero dalla CPU.
    Non importa che sia Intel o AMD.
    In base ad essa, vengono scelti i software da installare, compreso il sistema operativo.
    La differenza tra 32 bit e 64 bit, sta nella gestione della RAM.
    I processori a 64 bit riescono a gestire la RAM in modo più rapido ed efficente.
    Ciò, si traduce in un PC più reattivo, più scattante insomma.
    Per farla breve, i processori a 64 bit sono l’evoluzione delle CPU a 32 bit.
    Per approfondire la parte teorica, puoi leggere questa pagina di Wikipedia (in italiano).

    Se hai un processore a 32 bit, sicuramente hai anche un sistema operativo a 32-bit.
    Invece, se hai un processore a 64 bit, potresti avere Windows 10 64-bit o Windows 10 32-bit.
    Questo, perché il processore a 64 bit è retrocompatibile e può gestire anche software sviluppati per la vecchia architettura.




    Dunque, se intendi velocizzare il PC per gaming o per altri motivi, non dovresti soltanto vedere se il PC è 32 o 64 bit Windows 10.
    Dovresti anche scoprire se il processore è a 32 o a 64 bit.
    Magari adesso devi semplicemente installare un’applicazione.
    Tuttavia, non dimenticarti di effettuare questo controllo quando effettuerai un upgrade in futuro.
    Detto ciò, non perdiamo altro tempo, iniziamo.

    Indice

    • Sistema operativo 32 o 64 bit
    • Upgrade sistema operativo a 64 bit
    Sistema operativo 32 o 64 bit

    Quando ti chiedi come vedere se il PC è 32 o 64 bit Windows 10, è davvero semplice risolvere.
    Per prima cosa, accendi il computer, effettua il login inserendo username e password e posizionati sul Desktop.
    Da lì, esegui la combinazione tasto Windows + I.
    Appariranno così le Impostazioni.

    Adesso, clicca Sistema e scegli Informazioni su.
    In quella sezione, puoi vedere se il PC è 32 o 64 bit Windows 10.
    Per farlo, trova la voce Tipo sistema.
    Se c’è scritto “Sistema operativo a 64 bit, processore basato su x64“, significa che hai Windows 10 64-bit.
    Se vedi la scritta “Sistema operativo a 32 bit, processore basato su x86“, vuol dire che hai Windows 10 32-bit e non puoi fare l’upgrade (a meno che non cambi CPU).
    Invece, nel caso vedessi scritto “Sistema operativo a 32 bit, processore basato su x64“, significa che hai Windows 10 32-bit ma potresti effettuare l’upgrade a Windows 10 64-bit.
    Per ulteriori informazioni, continua a leggere.

    Upgrade sistema operativo a 64 bit

    Ora che hai capito come vedere se il PC è 32 o 64 bit Windows 10 e lo hai fatto, avrai scoperto l’architettura della CPU e la versione del SO.
    In base a queste informazioni, potresti aver riscontrato che sul tuo computer gira Windows 10 32-bit, ma c’è un processore 64-bit.
    Se così fosse, come ti ho suggerito sopra, potresti effettuare l’upgrade a Windows 10 64-bit.
    Facendo ciò, aumenteresti le performance del PC.
    Tuttavia, prima di procedere, a parte i backup e l’installazione, valuta se ti conviene aspettare.




    Se hai molti software, parecchi dati e poco tempo a disposizione, innanzitutto controlla i componenti hardware.
    Soprattutto, verifica le memorie RAM e la CPU.
    Pur mettendo Windows 10 64-bit, se l’hardware è poco potente, otterresti un impercettibile miglioramento delle prestazioni.
    Dunque, in questo caso, converrebbe attendere piuttosto che aggiornare.
    Magari, in futuro, potresti fare l’upgrade di processore, RAM e sistema operativo insieme.

    Ho voluto dirti questo per non farti perdere tempo inutilmente.
    La prossima volta, però, invece di chiederti come vedere se il PC è 32 o 64 bit Windows 10, controlla se la tua CPU è x64 prima di installare il SO.
    Così facendo, avresti un sistema operativo 64-bit, sia Windows, Ubuntu (Linux) o una sua Distro.
    Dunque, sfrutteresti al massimo la potenza del tuo computer.

    come vedere password wifi salvate su windows




    come vedere password wifi salvate su windows

    Come vedere password WiFi salvate su Windows 10

    In determinate occasioni, potresti chiederti come vedere password WiFi salvate su Windows 10.
    Se hai dimenticato la parola segreta per accedere alla rete wireless e adesso vuoi connettere a internet un altro dispositivo, potresti aver pensato di scoprirla controllando l’elenco di quelle che sono memorizzate nel tuo computer.
    Hai avuto una bella idea.
    Sui sistemi operativi Microsoft, infatti, è possibile scoprire tutte le chiavi d’accesso alle reti wireless che sono state archiviate nel PC.
    Non sono criptate come la password dell’utente.
    Si, è vero, a parte quando è attivo il login automatico.
    Comunque, in questo caso, basta eseguire un semplice comando.

    Per esserti d’aiuto, ho scritto questa guida.
    Leggendola, appunto, conoscerai come vedere password WiFi salvate su Windows 10.
    In questo modo, otterrai la lista delle reti wireless memorizzate e le relative chiavi di sicurezza.
    Così, potrai annotare quelle di tuo interesse e usarle quando ti verranno richieste.
    Allora, se sei d’accordo, iniziamo subito.

    Come vedere password WiFi salvate su Windows 10

    Se vuoi sapere come vedere password WiFi salvate su Windows 10, la prima cosa che devi fare è assicurarti che il PC riesca a connettersi alla rete wireless di tuo interesse.
    In alcuni casi, infatti, pur essendo memorizzata nel computer, la parola segreta non funziona.
    Succede questo, perché magari è stata cambiata.

    Perciò, prima di eseguire la procedura descritta di seguito, dovresti accertarti che la chiave di cifratura che è archiviata nel computer sia corretta.
    Tuttavia, se adesso non puoi effettuare il controllo, non preoccuparti, continua pure a leggere.




    Arrivato a questo punto, vorrai scoprire le password WiFi salvate su Windows 10.
    Dunque, per fare ciò, innanzitutto devi aprire il Prompt dei comandi in modalità amministratore.
    Per fare questo, clicca con il tasto destro su Start e seleziona Prompt dei comandi (amministratore).

    Mediante la console, devi visualizzare la lista delle reti wireless memorizzate.
    Puoi farlo digitando il seguente comando e premendo Invio:

    netsh wlan show profile

    Quando appaiono i Profili sull’interfaccia Wi-Fi, individua la rete wireless che ti interessa in Profili utente e annotati il suo nome, ovvero il suo SSID.
    Dopodiché, procedi consultando il punto successivo.

    Comando per vedere password WiFi salvate su Windows 10

    Trovato il SSID, inserisci il comando che ti consente di vedere password WiFi salvate su Windows 10 e premi Invio:




    netsh wlan show profile “nome wifi” key=clear

    Non dimenticarti di sostituire il nome wifi che ho evidenziato nel comando.
    Tra le virgolette, devi mettere il vero SSID della rete wireless che vuoi analizzare.

    Comunque, effettuati i giusti comandi, non ti chiederai più come vedere password WiFi salvate su Windows 10.
    Troverai la combinazione segreta nelle Impostazioni di sicurezza, alla voce Contenuto chiave.
    Ti consiglio di scriverla per evitare di smarrirla in futuro.

    come utilizzare windows




    come utilizzare windows

    Dopo aver letto la mia guida su come passare a Windows 8, ti è venuta voglia di provare il nuovo sistema operativo di Microsoft.
    Ma prima di fare il “grande passo” vorresti qualche delucidazione in più riguardo il funzionamento della Start Screen, il Windows Store e tutte quelle cose che nelle versioni precedenti di Windows non c’erano, giusto?

    Allora non perdere altro tempo.
    Prenditi una decina di minuti di relax e leggi questa guida che sto per proporti, nella quale ho cercato di condensare tutte le nozioni essenziali per scoprire come utilizzare Windows 8.
    Non ti dico che dopo averla letta sarai un mago del PC, ma di sicuro potrai affrontare con meno patemi d’animo il passaggio verso questa nuova piattaforma software.

    Impossibile cominciare una guida su come utilizzare Windows 8 partendo da un argomento diverso dalla Start Screen, il nuovo menu in stile Windows Phone che ha sostituito il vecchio menu Start di Windows fornendo agli utenti un nuovo modo per accedere ai programmi installati sul computer, nonché una nuova tipologia di applicazioni denominate Windows Store Apps che possono essere utilizzate anche sui tablet equipaggiati con Windows RT (la versione “light” di Windows 8 per processori ARM).
    Ma di questo parleremo fra un po’.

    Come appena accennato, la Start Screen di Windows 8 si presenta come un insieme di tasselli che possono essere statici (quindi delle semplice icone dei programmi installati sul computer) oppure dinamici.
    In questo caso, i tasselli assumono la denominazione di live tiles e mostrano automaticamente delle informazioni che possono aiutare l’utente a velocizzare il proprio lavoro e avere le informazioni di cui ha bisogno sempre a portata di sguardo.
    Ad esempio, la live tile dell’applicazione Meteo mostra la situazione meteorologica, quella dell’applicazione Notizie i titoli delle news più importanti del giorno, e così via.




    I tasselli della schermata Start possono essere spostati, ridimensionati e raggruppati a proprio piacimento.
    Per ridimensionare una live tile o un tassello statico, basta fare click destro su quest’ultimo e selezionare la voce Più piccolo o Più grande dal menu che compare nella parte bassa dello schermo.
    Per spostare i tasselli basta trascinarli con il mouse da un punto all’altro dello schermo, mentre per assegnare dei nomi ai gruppi di applicazioni creati nella Start Screen bisogna prima cliccare sul pulsante collocato in basso a destra, in modo da attivare la visualizzazione panoramica della schermata, e poi cliccare con il tasto destro del mouse sul gruppo da rinominare e selezionare la voce Assegna nome a gruppo dal menu che compare nella parte bassa dello schermo.

    È inoltre possibile rimuovere i tile dalla Start Screen, facendo click destro su questi ultimi e selezionando la voce Rimuovi da Start dal menu che compare in basso, e visualizzare un elenco “classico” di tutte le applicazioni installate sul PC cliccando con il tasto destro del mouse in un punto “vuoto” della schermata Start (in cui non ci sono tasselli) e selezionando la voce Tutte le app che compare in basso a destra.
    Per disattivare le animazioni dei tasselli dinamici, bisogna invece fare click destro su questi ultimi e selezionare la voce Disattiva riquadro animato dal menu che viene visualizzato in basso.

    IMMAGINE QUI 1

    Uno dei motivi per cui risulta più comodo utilizzare Windows 8 rispetto ai suoi predecessori è il sistema di ricerca delle applicazioni e dei file che è stato implementato nel sistema operativo, il quale permette di trovare tutti i programmi, i dati e le informazioni che si desiderano in un batter d’occhio, senza dover aprire varie applicazioni o dover “spulciare” troppi menu o sotto-menu.




    Per effettuare una ricerca con Windows 8, basta infatti recarsi nella Start Screen (premendo il tasto Win della tastiera o cliccando nell’angolo basso a sinistra dello schermo, se ci si trova sul Desktop) e cominciare a digitare i termini da cercare.
    Si apre automaticamente una pagina con sulla sinistra tutti i risultati della ricerca e sulla destra l’elenco di tutte le aree in cui è possibile cercare dati e informazioni:
    App per cercare le applicazioni, Impostazioni per cercare gli elementi del pannello del controllo, File per cercare documenti e di seguito tutte le app che consentono la ricerca di contenuti al loro interno.

    Per fare un esempio pratico, questo significa che cercando il termine video e selezionando il mouse le opzioni disponibili nella parte destra dello schermo, con una sola ricerca puoi trovare tutte le applicazioni che contengono nel loro nome la parola “video”, tutte le voci del pannello di controllo relative alle impostazioni video, tutti i file che hanno la parola video nel loro nome o al proprio interno (nel caso dei documenti di testo), e così via.

    IMMAGINE QUI 2

    Adesso parliamo delle applicazioni.
    Come già detto in precedenza, Windows 8 supporta due tipologie di programmi:
    i classici eseguibili per Windows (.exe) che abbiamo imparato a conoscere su XP, Vista, Windows 7 e tutte le altre versioni del sistema operativo Microsoft e le Windows Store Apps, delle applicazioni “universali” che funzionano solo dalla Start Screen (a meno di utilizzare programmi ad hoc su cui oggi non mi soffermerò) e sono compatibili anche con Windows RT.




    Le Windows Store Apps funzionano in maniera molto simile alle applicazioni per Windows Phone sui telefonini, difatti si possono scaricare e installare in pochissimi click usando il Windows Store, il negozio delle applicazioni per Windows 8 ed RT.
    Il Windows Store funziona come l’App Store di Apple e il Play Store di Google.
    Contiene centinaia di applicazioni per tutti i gusti, sia a pagamento che gratuite, le quali possono essere installate, commentate e cancellate in due, massimo tre, passi.

    Per installare una app dal Windows Store, basta infatti cliccare sul suo nome e pigiare sul pulsante Installa collocato nella parte sinistra dello schermo.
    Per rimuovere una Windows Store App, invece, non bisogna far altro che cliccare con il tasto destro del mouse sul suo tassello e selezionare la voce Disinstalla dal menu che compare nella parte bassa dello schermo.
    Essendo collegate al proprio indirizzo Live/Hotmail, le applicazioni installate mediante il Windows Store vengono sincronizzate automaticamente su tutti i computer e i dispositivi con Windows 8 utilizzati con lo stesso account (si tratta di una sincronizzazione cloud come quella di iOS, che installa automaticamente su iPad le app scaricate su iPhone e viceversa, per dirla in parole povere).

    IMMAGINE QUI 3

    Appendici della Start Screen di Windows 8, sono le barre laterali che compaiono sullo schermo quando si posiziona il puntatore del mouse in uno degli angoli di quest’ultimo.
    Portando il cursore in basso o in alto a sinistra e muovendo la freccetta verso su o giù, compaiono delle anteprime delle app in esecuzione, in modo da passare da un programma all’altro velocemente, mentre portando il cursore in basso o in alto a destra compare la Charms Bar.




    La Charms Bar è un pannello di accesso rapido che consente di accedere a varie risorse del sistema.
    Selezionando la voce Ricerca è possibile avviare una nuova ricerca per dati e informazioni (come visto prima), la voce Condividi permette di condividere online o con altre applicazioni gli elementi attualmente consultati nelle Windows Store Apps (es.
    una pagina Web visualizzata in Internet Explorer, inviandone il link via email o sui social network), il pusante Start serve a richiamare la Start Screen mentre le opzioni Dispositivi e Impostazioni consentono rispettivamente di gestire i dispositivi connessi al computer e accedere alle impostazioni del sistema (come quella per spegnere Windows 8).

    Da sottolineare che entrambi i pannelli – sia il task switcher per le applicazioni che la Chars Bar – sono accessibili sia dalla Start Screen che dal desktop classico di Windows, il quale, come potrai notare, è accessibile sotto forma di app nella Start Screen di Windows 8.
    Insomma, ce ne sono di novità da affrontare in questa edizione del sistema operativo Microsoft ma ti assicuro che sono molto meno “traumatiche” di quello che si legge in giro e possono rendere più piacevole l’utilizzo del PC.
    Prova a sfruttarle in maniera corretta e te ne renderai conto.
    Utilizzare Windows 8 non è difficile, basta solo avere una la giusta elasticità mentale.

    come utilizzare skype per windows




    come utilizzare skype per windows

    Anche grazie alle mie indicazioni, hai imparato come usare Skype per mantenerti in contatto con i tuoi amici.
    Adesso però hai acquistato un computer/tablet equipaggiato con Windows 8 e ti trovi un po’ in difficoltà con la versione Modern dell’applicazione, quella che funziona direttamente dalla Start Screen del sistema operativo Microsoft.

    Che ne dici, allora, se cerchiamo di capirne qualcosa in più e vediamo insieme come utilizzare Skype per Windows 8?
    Anche se a prima vista sembra tutto un altro mondo, ti assicuro che le funzioni base del software sono rimaste le stesse e la sua semplicità di utilizzo è addirittura aumentata rispetto alla versione standard che hai imparato a conoscere.
    Ora te lo dimostro.

    Se vuoi imparare come utilizzare Skype per Windows 8, il primo passo che devi compiere è recarti nella Start Screen del sistema operativo e aprire il Windows Store cliccando sul suo tassello.
    A questo punto, digita Skype sulla tastiera del computer e seleziona la voce Store dalla barra laterale di destra per trovare l’applicazione.

    Seleziona quindi l’icona di Skype dai risultati della ricerca e clicca sul pulsante Installa per scaricare la app sul tuo Windows 8.
    Ad installazione completata (ci dovrebbero volere pochi secondi), avvia Skype per Windows 8 tramite il suo tassello comparso nella Start Screen ed esegui l’accesso al servizio utilizzando i dati del tuo account Skype o Microsoft.




    Al primo avvio, Skype ti chiederà se vuoi consentire all’applicazione di utilizzare la webcam del PC e se vuoi autorizzare il suo funzionamento in background (in modo da avvertirti se ricevi chiamate):
    rispondi ad entrambi i quesiti cliccando sul pulsante Consenti, dopodiché fai click su Ho un account Skype ed esegui il login con il tuo account Skype o Microsoft.
    Se non l’hai ancora fatto, ti verrà chiesto di unire i tuoi account Skype e Microsoft.

    IMMAGINE QUI 1

    Adesso vediamo come utilizzare Skype per Windows 8 per effettuare una chiamata verso un altro utente del servizio.
    È facilissimo.
    Tutto quello che devi fare, infatti, è selezionare la foto della persona da chiamare dall’elenco dei contatti e cliccare sul pulsante verde con l’icona del telefono o della telecamera nella schermata che si apre, a seconda se vuoi effettuare una chiamata vocale o una videochiamta.
    Se vuoi chattare, invece, utilizza il campo di testo collocato al centro dello schermo (in basso).

    Il nominativo dell’amico che vuoi chiamare non è presente nella pagina iniziale di Skype?
    Allora clicca sul link Persone (collocato in alto a destra) e sfoglia l’elenco dei contatti per trovarlo.
    Per aggiungere alla rubrica persone che non fanno ancora parte dei tuoi contatti, fai click destro in un punto qualsiasi dello schermo e premi il pulsante Aggiungi contatto che compare in basso a destra.




    Si aprirà la barra laterale di Windows.
    Cerca all’interno di quest’ultima il nome, l’indirizzo email o l’username della persona che vuoi aggiungere alla rubrica e completa l’operazione cliccando prima sul suo nominativo (nei risultati della ricerca) e poi sul pulsante aggiungi ai contatti nella schermata che si apre.

    IMMAGINE QUI 2

    Per impostare il tuo status su disponibile o invisibile, clicca sul tuo avatar posizionato in alto a destra nella schermata principale di Skype e seleziona una delle due opzioni nella barra che compare sulla destra.
    Per regolare le altre impostazioni della app, come per esempio le autorizzazioni su chi ti può contattare, richiama la Charms Bar di Windows 8 posizionando il puntatore del mouse nell’angolo alto o basso a destra dello schermo e clicca prima su Impostazioni e poi su Opzioni.

    Quanto alle telefonate, per chiamare numeri di telefono tradizionali, clicca sul pulsante Chiama i telefoni collocato in cima allo schermo ed utilizza il tastierino virtuale dell’applicazione per comporre il numero da contattare.
    Come ben saprai, chiamare le linee telefoniche standard con Skype non è gratis.
    Pertanto devi prima acquistare del credito seguendo il link presente all’interno dell’applicazione.




    come uscire da skype windows




    come uscire da skype windows

    Da quando hai installato Skype per Windows 8 sul tuo PC, vieni interrotto continuamente da notifiche relative a chiamate in arrivo e messaggi ricevuti da parte dei tuoi amici?
    Vorresti “zittire” un po’ l’applicazione ma non sai come fare?
    Bene, allora sappi che sei capitato nel posto giusto al momento giusto.

    Con la guida di oggi, vedremo infatti come uscire da Skype Windows 8 in modo da risultare invisibili agli occhi degli altri utenti del servizio e non ricevere notifiche fastidiose.
    Ci vogliono pochissimi click, rimarrai stupito da quanto è semplice.

    Se vuoi scoprire come uscire da Skype Windows 8, il primo passo che devi compiere è avviare la app di Skype (cliccando sul suo tassello presente nella Start Screen del sistema operativo) e selezionare la tua foto collocata nella parte alta a destra dello schermo.
    Clicca quindi sulla voce Disconnetti presente in fondo alla barra che compare di lato e il gioco è fatto.
    Verrai disconnesso istantaneamente dal tuo profilo di Skype.

    Non riesci a visualizzare l’opzione per scollegarti da Skype?
    Allora probabilmente hai effettuato l’accesso a Windows utilizzando un account Microsoft (outlook.com/hotmail.com).
    Devi infatti sapere che per disconnettersi completamente da Skype su Windows 8 bisogna aver effettuato il logon al sistema con un account locale (offline) e non con un account Microsoft.




    Se hai collegato il tuo Windows 8 ad un account Microsoft online, l’unica cosa che puoi fare è impostare il tuo status su invisibile, in modo da risultare offline per tutti i tuoi contatti di Skype.
    Come si fa?
    Accedi alla app, clicca sulla tua foto collocata in alto a destra e seleziona la voce Invisibile dalla barra laterale di destra.

    IMMAGINE QUI 1

    Oltre ad uscire da Skype Windows 8 scollegandoti dal tuo account o impostando il tuo stato su invisibile, puoi anche chiudere completamente la app o disattivare le sue notifiche, in modo che il tuo lavoro non venga interrotto da avvisi riguardanti chiamate e messaggi.

    Nel primo caso, non devi far altro che avviare Skype per Windows 8 e premere la combinazione di tasti Alt+F4 sulla tastiera del tuo PC.
    Per disattivare le notifiche, invece, posiziona il cursore del mouse nell’angolo alto o basso a destra dello schermo e seleziona la voce Impostazioni dalla barra laterale che compare.
    Clicca successivamente su Autorizzazioni e imposta su Disattivate lo switch relativo alle Notifiche.




    Se non stai utilizzando la versione Modern di Skype bensì quella classica (desktop), puoi scollegarti e risultare invisibile nell’applicazione seguendo le indicazioni che ti ho dato nelle mie guide su come disconnettersi da Skype e come uscire da Skype.

    come trovare product key windows




    come trovare product key windows

    Hai deciso di reinstallare Windows 10 sul tuo computer.
    Prima di compiere quest’operazione, però, vorresti recuperare il Product Key della tua copia del sistema operativo, in modo tale da poterla attivare nuovamente senza problemi.
    Tuttavia, se ora sei qui e stai leggendo queste righe, evidentemente è perché non hai la più pallida idea di come riuscire nel tuo intenti e, dunque, ti piacerebbe avere una mano sul da farsi.

    Come dici?
    Le cose stanno esattamente in questo modo e vorresti allora sapere se posso esserti d’aiuto?
    Ma certo che sì, ci mancherebbe altro! Se mi dedichi qualche minuto del tuo tempo libero, posso infatti spiegarti, in maniera semplice ma non per questo poco dettagliata, come trovare il Product Key di Windows 10.

    Posizionati quindi ben comodo, prenditi un po’ di tempo libero solo per te e comincia subito a concentrarti sulla lettura di quanto riportato qui di seguito.
    Insieme, andremo a scoprire tutte le modalità disponibili per recuperare il numero seriale del più recente OS distribuito dall’azienda di Redmond.
    Posso assicurarti che, al contrario delle apparenze e di quel che tu possa pensare, si tratta di un’operazione piuttosto semplice da compiere.
    Sei pronto?
    Sì?
    Grandioso! Al bando le ciance e procediamo!

    Indice

    • Informazioni preliminari
    • Come trovare il Product Key di Windows 10 da Prompt
    • Come trovare il Product Key di Windows 10 da PowerShell
    • Come trovare il Product Key di Windows 10 dal Registro
    • Altri sistemi per trovare il Product Key di Windows 10
    • Programmi per trovare il Product Key di Windows 10
      • NirSoft ProduKey
      • Lazesoft Windows Key Finder
      • SterJo Key Finder

    Informazioni preliminari

    IMMAGINE QUI 1




    Prima di entrare nel vivo dell’argomento, andando quindi a scoprire come trovare il Product Key di Windows 10, mi sembra doveroso spiegarti di cosa stiamo parlando, precisamente.
    Nel caso in cui non ne fossi a conoscenza, il Product Key è un codice alfanumerico costituito da 25 caratteri che consente di attivare Windows e che serve a determinare l’autenticità della copia del sistema operativo in uso.

    Il Product Key di Windows è formato in questo modo: XXXXX-XXXXX-XXXXX-XXXXX-XXXXX.
    Viene richiesto durante la fase d’installazione del sistema operativo ma, eventualmente, è possibile decidere di immetterlo successivamente.

    Il modo in cui il Product Key viene comunicato all’utente varia a seconda della modalità d’acquisto di Windows 10, vale a dire se il sistema risulta preinstallato sul computer in uso oppure se la copia in questione è stata comprata in un secondo momento.
    Nel primo caso, si trova su un’etichetta attaccata al computer, altrimenti può essere comunicato in via telematica o essere presente nella confezione fisica del sistema operativo:
    te ne parlerò meglio in un capitolo dedicato di questo tutorial.

    Come trovare il Product Key di Windows 10 da Prompt

    IMMAGINE QUI 2




    Fatte le dovute precisazioni di cui sopra, passiamo all’azione.
    Il primo sistema per trovare il Product Key di Windows 10 che ti invito a provare consiste nell’andare ad agire da riga di comando, sfruttando il Prompt dei comandi.
    Come si fa?
    Te lo spiego immediatamente.

    Tanto per cominciare, avvia il Prompt dei comandi con privilegi di amministrazione, facendo clic sul pulsante Start (quello con la bandierina di Windows) che si trova nella parte in fondo a sinistra della taskbar, digitando “cmd” nel campo di ricerca visualizzato, facendo clic destro sul risultato visualizzato, selezionando la voce Esegui come amministratore dal menu che compare e cliccando sul bottone nella finestra che viene mostrata a schermo.

    Nel del Prompt dei comandi che ora visualizzi, immetti la stringa che trovi riportata qui sotto, seguita dalla pressione del tasto Invio sulla tastiera del PC.

    wmic path SoftwareLicensingService get OA3xOriginalProductKey




    Attendi poi qualche istante e potrai finalmente conoscere la chiave d’attivazione della tua copia di Windows 10, immediatamente sotto la stringa digitata in precedenza.

    Come trovare il Product Key di Windows 10 da PowerShell

    IMMAGINE QUI 3

    Puoi risalire al Product Key della copia di Windows 10 installata sul tuo computer anche da PowerShell, la versione “potenziata” del Prompt presente “di serie” in Windows 10.
    In che modo?
    Prosegui pure nella lettura per scoprirlo, è un gioco da ragazzi!

    In primo luogo, avvia PowerShell con privilegi di amministrazione, facendo clic sul pulsante Start (quello con la bandierina di Windows) che si trova nella parte in fondo a sinistra della barra delle applicazioni, digitando “powershell” nel campo di ricerca visualizzato, facendo clic destro sul risultato visualizzato, selezionando la voce Esegui come amministratore dal menu che compare e cliccando sul bottone nella finestra che viene visualizzata sullo schermo.




    Nella schermata di PowerShell che adesso ti viene mostrata sul desktop, digita la stringa che trovi riportata qui sotto e poi schiaccia il tasto Invio sulla tastiera del computer.

    powershell “(Get-WmiObject -query ‘select * from SoftwareLicensingService’).OA3xOriginalProductKey”

    In seguito, aspetta qualche istante e potrai conoscere il Product Key del tuo Windows 10:
    lo troverai riportato immediatamente sotto la stringa digitata.

    Come trovare il Product Key di Windows 10 dal Registro

    IMMAGINE QUI 4




    È altresì possibile trovare il Product Key di Windows 10 dal registro di sistema, ma solo in forma cifrata.
    Ai fini di questo tutorial, dunque, la cosa non è particolarmente utile, ma per completezza d’informazione è mio dovere segnalarti come procedere anche in tal caso.

    In primo luogo, richiama l’Editor del registro di sistema facendo clic sul pulsante Start (quello con la bandierina di Windows) posto nella parte in fondo a sinistra della barra delle applicazioni, digitando regedit nel campo di ricerca visualizzato e facendo clic sul suggerimento pertinente.
    In seguito, premi sul bottone nella finestra che vedi comparire sullo schermo.

    Ora che visualizzi la finestra dell’Editor del registro di sistema sul desktop, recati nel seguente percorso, selezionando le relative voci che trovi nella struttura ad albero sulla sinistra: HKEY_LOCAL_MACHINE > SOFTWARE > Microsoft > Windows NT > Current Version.

    Troverai riportato il seriale della tua copia di Windows 10 in corrispondenza della voce DigitalProductId, ma come ti avevo già anticipato, questo sarà in forma cifrata.




    Altri sistemi per trovare il Product Key di Windows 10

    IMMAGINE QUI 5

    In alternativa a come ti ho già descritto nelle precedenti righe, puoi riuscire a trovare il Product Key di Windows nei seguenti modi, i quali differiscono a seconda di come hai acquistato il tuo computer o la tua copia del sistema operativo.

    • Se hai acquistato nuovo PC con Windows 10, trovi riportato il Product Key sulla confezione di vendita del computer oppure su un certificato apposito incluso al suo interno, che prende il nome di Certificato di autenticità. Sempre in questo caso, puoi trovare riportato il Product Key anche su un’etichetta apposita appiccicata direttamente sul case del computer (se si stratta di un PC fisso) oppure sulla scocca, generalmente nella parte inferiore (se si tratta di un laptop).
    • Se hai acquistato una copia di Windows 10 da un rivenditore autorizzato, trovi il Product Key su una scheda o su un’etichetta all’interno della confezione di acquisto dell’OS.
    • Se hai acquistato una copia digitale di Windows 10 da un rivenditore autorizzato, trovi il seriale del sistema operativo nell’email di conferma ricevuta dopo l’acquisto di Windows 10 o in un raccoglitore digitale, accessibile tramite il sito Web del rivenditore.
    • Se hai acquistato una copia digitale di Windows 10 da un sito Web Microsoft, il Product Key viene riportato nell’email di conferma ricevuta dopo l’acquisto della copia digitale del sistema operativo.
    • Se hai effettuato l’aggiornamento gratuito da Windows 7 o Windows 8/8.x a Windows 10, disponi di una licenza digitale direttamente associata al tuo computer, anziché di un Product Key.
    • Se hai acquistato una versione diversa di Windows 10 dall’App Store dell’OS, disponi di una licenza digitale, anziché di un Product Key e puoi usare quest’ultima per l’attivazione.

    Per ulteriori dettagli, puoi fare riferimento all’apposita pagina Web informativa che trovi sul sito Internet di Microsoft.

    Programmi per trovare il Product Key di Windows 10

    Mettendo in pratica le indicazioni che ti ho fornito nelle righe precedenti, non sei riuscito a risalire al Product Key della tua copia di Windows 10 e vorresti sapere se esiste qualche altra soluzione adatta allo scopo?
    La risposta è affermativa.




    Per ricavare l’informazione di cui hai bisogno, infatti, puoi anche affidarti a uno degli appositi programmi che trovi indicati qui sotto.

    NirSoft ProduKey

    IMMAGINE QUI 6

    Il primo software per trovare il Product Key di Windows 10 che ti consiglio di provare è ProduKey, sviluppato da NirSoft.
    È uno tra i più famosi della categoria.
    Consente di recuperare il numero seriale di Windows e anche quello dei prodotti della famiglia Office in maniera semplicissima (non permette però di visualizzare l’informazione desiderata se si utilizza Microsoft Volume Licensing).
    È gratis e non necessita d’installazione per poter funzionare.

    Per usarlo, collegati al suo sito Internet, scorri fino in fondo la pagina Web visualizzata e seleziona il collegamento Download ProduKey (In Zip file).
    Provvedi altresì a scaricare la traduzione in Italiano per l’interfaccia del programma, facendo clic sul collegamento Italian che trovi nella tabella apposita.




    A download ultimato, estrai entrambi gli archivi ZIP ottenuti in una cartella a piacere, dopodiché avvia il file ProduKey.exe, per far partire il programma.
    Ora che visualizzi la finestra del software sul desktop individua, nella colonna Nome del prodotto, la dicitura Windows 10:
    nella relativa colonna Chiave del prodotto troverai riportato il Product Key.

    Se vuoi, puoi anche scegliere di salvare il dato ottenuto sotto forma di file di testo:
    per riuscirci, seleziona il seriale usando la combinazione di tasti Ctrl+A e fai clic sull’icona del floppy disk, che si trova in alto a sinistra.

    Se anziché effettuare il salvataggio del Product Key intendi copiarlo nella clipboard di Windows, fai clic destro su di esso e seleziona la voce Copia Product Key dal menu che ti viene mostrato.
    Successivamente, potrai incollare il seriale dove ritieni più opportuno, usando la combinazione di tasti CTRL+V.

    Lazesoft Windows Key Finder

    IMMAGINE QUI 7




    Un altro ottimo programma al quale puoi affidarti per recuperare il Product Key di Windows 10 è Lazesoft Windows Key Finder, gratuito, no-install e open source.
    Funziona in maniera praticamente analoga al software di cui ti ho già parlato nelle righe precedenti:
    consente di reperire il seriale di tutte le versioni di Windows e di Office.

    Per effettuarne il download sul tuo computer, recati sul sito Internet di Lazesoft Windows Key Finder e fai clic sul pulsante Free Download Now, posto al centro della pagina Web visualizzata.

    A scaricamento ultimato, avvia il file .exe ottenuto e attendi che la finestra del programma risulti visibile sullo schermo.
    Troverai poi riportato il Product Key della tua copia di Windows nel box apposito, sulla sinistra.

    Se vuoi, puoi salvare l’informazione ricavata sotto forma di file di testo, facendo clic sul bottone Save.
    In alternativa, puoi stampare il seriale premendo sul bottone Print.
    Facilissimo, vero?




    SterJo Key Finder

    IMMAGINE QUI 8

    Se, per una qualsiasi ragione, i programmi di cui ti ho già parlato non avessero sortito l’effetto sperato e avessi quindi bisogno di una soluzione alternativa, ti suggerisco di mettere alla prova SterJo Key Finder:
    si tratta di un’altra applicazione gratuita che permette di recuperare i seriali di Windows e Microsoft Office, oltre che quelli di vari altri software (come Photoshop e AutoCAD) e videogame.
    Non richiede installazione ed è facilissima da usare.

    Per effettuarne il download sul tuo PC, recati sul sito Internet del programma e fai clic sul pulsante Portable, che trovi a fondo pagina.

    A scaricamento ultimato, estrai in una cartella a piacere l’archivio ZIP ottenuto, avvia il file .exe contenuto al suo interno e clicca sul pulsante nella finestra che ti viene mostrata sul desktop.




    Ora che visualizzi la finestra principale di SterJo Key Finder, individua la colonna Product Name e la dicitura Windows 10 [nome edizione] > Key:
    in sua corrispondenza, nella colonna Product Key, troverai riportato il Product Key della tua copia del sistema operativo.

    Se vuoi, puoi esportare tutti i Product Key che il programma ha individuato in un file di testo:
    per riuscirci, clicca sull’icona del floppy disk collocata in alto a sinistra nella finestra del programma.

    Se, invece, vuoi copiare il seriale selezionato nella clipboard di Windows, fai clic sul pulsante con i due fogli e la freccia che trovi sempre in alto, sulla barra degli strumenti del programma.

    come trovare product key windows




    come trovare product key windows

    Dopo averci pensato su per giorni e giorni finalmente ti sei deciso:
    formatterai il tuo PC con su installato Windows 8.1.
    Se facendo in tal modo pensi di risolvere tutte le varie ed eventuali problematiche che stai riscontrando utilizzando il tuo computer fai davvero bene, non posso dirti altro.
    Tuttavia se in questo momento sei qui a leggere questa guida molto probabilmente è perché non riesci più a trovare la mail o il foglietto indicante il Product Key della tua copia del sistema operativo.
    Se le cose stanno davvero in questo modo non hai però motivo di preoccuparti, posso darti una mano io a trovare Product Key Windows 8.1.

    Ricorrendo all’impiego di alcuni programmi preposti allo scopo ed effettuando pochi appositi passaggi sul tuo sistema operativo in questione trovare Product Key Windows 8.1 diventa possibile ed è anche molto semplice.
    Come dici?
    Temi di non riuscirci?
    Ma no, non devi preoccuparti! Contrariamente alle apparenze trovare Product Key Windows 8.1 è una vera e propria passeggiata, fidati.

    Se ti interessa quindi scoprire quali sono i passaggi da effettuare per riuscire a trovare Product Key Windows 8.1 ti suggerisco di prenderti qualche minuto di tempo libero, di metterti seduto ben comodo dinanzi al tuo computer e di concentrarti sulla lettura delle informazioni che sto per darti.
    Sei pronto?
    Si?
    Benissimo, allora cominciamo.

    Trovare Product Key Windows 8.1 con Lazesoft Windows Key Finder

    Se è tua intenzione trovare Product Key Windows 8.1 ti suggerisco innanzitutto di ricorrere all’impiego di Lazesoft Windows Key Finder.
    Si tratta di un’applicazione gratuita e open source per trovare Product Key di Windows 8.1 ma anche di tutte le altre versioni del sistema operativo di casa Microsoft e di Office.
    Il programma non richiede installazioni per poter funzionare e consente anche di esportare e stampare i codici che trova.




    Per trovare product key Windows 8.1 con Lazesoft Windows Key Finder clicca qui per collegarti alla pagina Web ufficiale del software dopodiché pigia sul pulsantee Free Download Now ed attendi che la procedura di download dello stesso venga avviata e portata a termine.

    A download completato fai doppio clic sul file WindowsKeyFinder.exe che è stato appena scaricato ed attendi l’apertura della finestra del software.
    Una volta visualizzata la finestra di Lazesoft Windows Key Finder il product key di Windows 8.1 dovrebbe esserti mostrato a schermo, sotto la voce Windows 8.1 nel riquadro collocato sulla parte sinistra.

    IMMAGINE QUI 1

    A seconda di quelle che sono le tu necessità puoi quindi scegliere di salvare il seriale in un file di testo pigiando sul pulsante Save oppure puoi effettuarne la stampa immediata semplicemente facendo clic su Print.




    IMMAGINE QUI 2

    Trovare Product Key Windows 8.1 con NirSoft ProduKey

    Se il software per trovare Product Key Windows 8.1 che ti ho già suggerito non è stato di tuo gradimento e se quindi sei ancora alla ricerca di una soluzione che ti consenta di visualizzare il seriale del sistema operativo ti invito a provare NirSoft ProduKey.
    Si tratta di uno dei programmi più celebri appartenenti a questo genere che consente di trovare Product Key Windows 8.1 ma anche il seriale di altri sistemi operativi Windows e dei prodotti della famiglia Office. Da notare che il programma non permette di visualizzare l’informazione desiderata se si utilizza Microsoft Volume Licensing.

    Per trovare Product Key Windows 8.1 con NirSoft ProduKey la prima cosa che devi fare è quella di cliccare qui in modo tale da poterti subito collegare al sito Internet ufficiale del software.
    Successivamente scorri sino in fondo la pagina Web che ti viene mostrata e poi fai clic sul collegamento Download ProduKey (In Zip file).
    Attendi quindi qualche istante affinché il download del pacchetto in formato ZIP contente il programma venga prima avviato e poi completato dopodiché apri il file produkey.zip, estraine il contenuto in una cartella qualsiasi e avvia l’eseguibile ProduKey.exe.

    Attendi dunque l’apertura della finestra del programma ed una volta visualizzata sul desktop troverai indicato il Product Key di Windows 8.1 accanto alla voce Windows 8.1 in corrispondenza della colonna Product Key.




    IMMAGINE QUI 3

    Ora che sei riuscito a trovare Product Key Windows 8.1 per poterlo salvare sotto forma di file di testo selezionalo con la combinazione di tasti Ctrl+A e poi clicca sull’icona del floppy disk che si trova in alto a sinistra.
    Se anziché effettuare il salvataggio del Product Key desideri copiarlo negli appunti di Windows cliccaci sopra con il tasto destro del mouse e poi seleziona la voce Copy Product Key dal menu che ti viene mostrato.
    Successivamente incolla il seriale ottenuto, utilizzando la combinazione di tasti CTRL+V, ove ritieni più opportuno.

    IMMAGINE QUI 4

    Trovare Product Key Windows 8.1 con Magical Jelly Bean Keyfinder

    Un’alto ottimo strumento grazie al quale è possibile trovare Product Key Windows 8.1 è senza ombra di dubbio Magical Jelly Bean Keyfinder.
    Si tratta di un programma gratuito che agisce andando a recuperare il seriale del sistema operativo direttamente dal registro di sistema di Windows.
    Il suo utilizzo è estremamente semplice ed eventualmente è disponibile anche in una versione a pagamento comprensiva di alcune funzionalità extra.
    Per poter essere impiegato il programma necessita di una veloce installazione.




    Per trovare Product Key Windows 8.1 con Magical Jelly Bean Keyfinder è innanzitutto necessario scaricare il software sul computer su cui è tua intenzione agire.
    Per fare ciò clicca qui in modo tale da poterti subito collegare alla pagina Web principale di Magical Jelly Bean Keyfinder dopodiché pigia sul pulsante Download che trovi collocato accanto alla voce Installer v2.0.10.10 (1.1 Mb) ed attendi che il programma venga scaricato sul tuo computer.

    A download completato fai doppio clic sul file KeyFinderInstaller.exe, pigia poi su Si e successivamente su Next.
    Apponi quindi il segno di spunta accanto alla voce I accept the agreement e poi fai nuovamente clic sul pulsante Next per tre volte di seguito.
    Pigia ora sulla casella presente accanto alla voce Custom Installation (Advanced) rimuovi i due segni di punta dalle caselle sottostanti al fine di evitare l’installazione di programmi aggiuntivi ed indesiderati sul tuo computer e poi fai clic su Next.
    Per finire pigia prima su Install e poi sul pulsante Finish.

    Ad installazione completata avvia il programma, seleziona la voce Windows 8.1 dalla colonna sinistra della finestra dello stesso e nella parte destra troverai indicato il seriale accanto alla voce CD Key:.

    IMMAGINE QUI 5




    Se lo desideri puoi salvare in un file di testo i dati indicati oppure puoi effettuarne la stampa pigiando sulla voce File annessa alla finestra del programma e facendo poi clic, rispettivamente, su Save As… oppure su Print….

    Trovare numero di serie

    Se anziché trovare Product Key Windows 8.1 ti interessa scoprire il numero di serie puoi agire direttamente dal tuo computer senza ricorrere all’impiego di risorse extra o “stregonerie” di vario tipo.
    Ti basta accedere all’apposita sezione di Pannello di controllo.

    Nota: Qualora te lo stessi chiedendo il numero di serie di Windows è un numero che viene generato dopo che il sistema operativo è stato correttamente installato.
    I numeri di serie vengono utilizzati dal Servizio Supporto Tecnico Clienti Microsoft per identificare il prodotto quando i clienti si rivolgono a Microsoft per ottenere supporto.
    Il numero di serie differisce quindi dal Product Key poiché quest’ultimo rappresenta una combinazione univoca di numeri e lettere che viene utilizzata durante l’installazione del software Microsoft per “sbloccare” o aprire il prodotto.

    Per poter trovare il numero di serie di Windows 8.1 la prima cosa che devi fare è quindi quella di pigiare sul pulsante Start annesso alla barra delle applicazioni del sistema operativo, digitare pannello di controllo nel campo di ricerca collocato in alto a destra della Start screen e pigiare poi sul primo risultato che ti viene mostrato.




    IMMAGINE QUI 6

    Nella finestra che a questo punto andrà ad aprirsi clicca su Sistema e sicurezza, pigia poi sulla voce Sistema e scorri la schermata che a questo punto ti viene mostrata sino ad individuare la sezione Attivazione di Windows.

    IMMAGINE QUI 7

    Adesso individua la voce Numero di serie: e prendi nota dell’insieme di numeri e lettere che ti viene mostrato accanto… quello è il numero di serie di Windows 8.1!




    IMMAGINE QUI 8

    Purtroppo la funzione di copia e incolla è disabilitata per tale sezione di Windows ma puoi comunque appuntare il numero di serie del sistema operativo su un post-it oppure puoi digitarlo “a mano” creando un nuovo file di testo su Windows 8.1.
    Successivamente ricorda di custodire con estrema cura il dato ottenuto.

     

    come trovare indirizzo ip pc windows




    come trovare indirizzo ip pc windows

    A causa di alcuni errori nella configurazione del router o del repeater che usi per estendere la rete Wi-Fi, hai riscontrato dei problemi al tuo PC Windows, tali da non riuscire più a collegarti in modo stabile a Internet?
    Hai bisogno di vedere l’indirizzo IP pubblico del tuo computer ma non sai come riuscirci?
    Non preoccuparti, ci sono qui io a venirti in aiuto.

    Nella guida di oggi, infatti, ti illustrerò come trovare l’indirizzo IP di un PC Windows in modo che tu possa risolvere quei problemi di rete causati dal firewall del router oppure nel caso in cui tu debba configurare una connessione remota con il PC, giusto per farti qualche esempio.
    Ti indicherò quindi le procedure che dovrai eseguire sia per trovare l’IP locale (cioè l’indirizzo del computer nella rete locale) sia quello pubblico (quindi l’indirizzo pubblico, su Internet, del dispositivo che usi per connetterti a Internet).

    Come dici?
    Non vedi l’ora di iniziare a leggere i consigli che ti ho fornito in questa mia guida?
    Allora non perdiamo altro tempo prezioso e iniziamo subito:
    quello che devi fare è semplicemente sederti comodo e prestare attenzione alle procedure che ti indicherò.
    Sono sicuro che, nel giro di qualche istante, sarai riuscito a trovare l’indirizzo IP del tuo computer.
    A me non resta che augurarti una buona lettura!

    Indice

    • Come trovare trovare l’indirizzo IP locale di un PC Windows
      • Prompt dei comandi/Windows PowerShell
      • Impostazioni di rete di Windows 10
      • Modem/router
    • Come trovare l’indirizzo IP pubblico di un PC Windows

    Come trovare l’indirizzo IP locale di un PC Windows

    Se vuoi trovare l’indirizzo IP locale di un PC Windows (quello che identifica il computer all’interno della rete locale), continua a leggere:
    nei prossimi paragrafi, infatti, ti spiegherò nel dettaglio come individuare quest’informazione tramite gli strumenti messi a disposizione dal sistema operativo Microsoft.




    Prompt dei comandi/Windows PowerShell

    IMMAGINE QUI 1

    Il Prompt dei comandi è uno strumento di Windows che è possibile utilizzare in qualsiasi versione di questo sistema operativo.
    Il suo scopo è quello di ricevere delle righe di comando digitate dall’utente per eseguire delle operazioni, spesso non accessibili attraverso gli strumenti “grafici”.
    In genere, viene utilizzato per risolvere dei problemi che si verificano nel sistema operativo di casa Microsoft oppure per eseguire delle operazioni avanzate.

    Windows PowerShell, invece, è uno strumento, disponibile a partire da Windows 8.1, molto simile al Prompt dei comandi, ma che permette di eseguire operazioni ancora più avanzate, tramite righe di comando.
    Ai fini di raggiungere il tuo intento, puoi utilizzare uno dei due strumenti indistintamente.

    Per avviare l’interfaccia di questi strumenti, fai clic pulsante Start di Windows (l’icona della bandierina collocata nell’angolo in basso a sinistra dello schermo), cerca i termini “prompt dei comandi” oppure “windows powershell” nel menu che si apre e fai clic sul primo risultato di ricerca.




    Dopo aver avviato uno dei due strumenti appena menzionati, digita il comando ipconfig seguito dalla pressione del tasto Invio.
    Tra i risultati che ti vengono mostrati a schermo, individua la scheda di rete alla quale sei connesso (in genere Ethernet o Wi-Fi), per trovare l’indirizzo IP locale a fianco della dicitura Indirizzo IPv4.

    Impostazioni di rete di Windows 10

    IMMAGINE QUI 2

    Su Windows 10, è possibile agire direttamente anche dalle Impostazioni di rete. Per fare ciò, fai clic sull’icona ^ situata in basso a destra sulla barra delle applicazioni, a fianco dell’orologio di Windows.
    Nel riquadro che visualizzi, fai clic sull’icona del monitor o del Wi-Fi e, nella nuova schermata che ti viene mostrata, fai clic sul nome della rete alla quale sei connesso.

    Così facendo, ti verrà mostrato il pannello delle Impostazioni di rete di Windows 10.  Premi quindi nuovamente sul nome della rete alla quale sei connesso e scorri la schermata, fino a individuare la sezione Proprietà relativa al collegamento di rete.
    Tra le informazioni che visualizzerai, troverai anche l’indirizzo IP locale del computer, a fianco della dicitura Indirizzo IPv4.




    Modem/router

    IMMAGINE QUI 3

    Un’altra soluzione che voglio consigliarti per visualizzare l’indirizzo IP locale del computer è quella che richiede l’accesso al pannello di configurazione del modem/router in uso.
    Per prima cosa, però, hai bisogno di individuare il nome del computer, in modo da identificarlo nella lista dei dispositivi collegati alla rete locale.

    Per fare ciò, avvia il Pannello di controllo di Windows, premendo sul pulsante Start, digitando i termini “pannello di controllo” nella barra di ricerca in basso a sinistra e selezionando il primo risultato della ricerca. A questo punto, premi sulle voci Sistema e sicurezza > Sistema e individua il nome del PC, che puoi trovare a fianco della dicitura Nome computer.

    Fatto ciò, è il momento di accedere al pannello di configurazione del modem/router.
    Per fare ciò, apri il tuo browser preferito e digita, nella barra degli indirizzi, l’IP del router, che solitamente è 192.168.0.1, 192.168.1.1 oppure 192.168.0.254.




    In linea generale, ti consiglio di effettuare una ricerca su Internet per conoscere il gateway predefinito del router di cui sei in possesso o di verificare questa informazione direttamente sul manuale d’uso o sull’etichetta applicata al router.
     In alternativa, segui la procedura che ti ho indicato in questo capitolo e individua l’IP del router a fianco della dicitura Gateway predefinito.

    Dopo aver effettuato l’accesso al pannello di configurazione, che solitamente richiede prima l’inserimento di credenziali d’accesso che vengono fornite dall’ISP o dal venditore (in genere,  le combinazioni predefinite sono admin/admin admin/password.), dovrai accedere alla lista dei dispositivi collegati.

    Purtroppo non esiste una procedura unica per tutti i modem/router.
    Sul router in mio possesso, un Technicolor TG1100, ad esempio, bisogna raggiungere le sezioni Rete domestica > Dispositivi, nel menu laterale.
    Dopodiché bisogna individuare il nome del computer nella lista e visualizza l’indirizzo locale corrispondente, nella colonna con l’indirizzo IP.

    trovare l’indirizzo IP pubblico di un PC Windows

    IMMAGINE QUI 4




    Per trovare l’indirizzo IP pubblico tramite il quale sono riconosciuti su Internet tutti i dispositivi collegati alla tua rete, come ad esempio un PC Windows, puoi affidarti ai diversi servizi Web adibiti a tale scopo.
    Un esempio sono Whats Is My Ip Address oppure WhatIsMyIP, ma ne esistono diversi, che puoi cercare digitando i termini “my ip” nella barra di Google o di qualsiasi altro motore di ricerca.

    Dopo che avrai raggiunto uno di questi servizi Web, ti verrà mostrato l’indirizzo IP pubblico e l’eventuale posizione geografica dalla quale ti stai collegando.
    Verrà indicato anche l’ISP, cioè il provider a cui sei abbonato per la fruizione dei servizi di rete.

    Ad esempio, tramite Whats Is My Ip Address, ti verrà mostrato l’indirizzo IP a fianco la dicitura IPv4 o IPv6, in base al protocollo utilizzato dal tuo provider.
    Inoltre, premendo sul tasto Show me more about my IP, ti verranno date ulteriori informazioni, come ad esempio se l’indirizzo IP è statico o dinamico

    come trasformare windows xp in windows




    come trasformare windows xp in windows

    Hai un vecchio PC su cui tutte le versioni di Windows successive a XP funzionano male.
    Eri tentato dal provare una distro Linux, ma purtroppo i programmi di cui hai bisogno per lavorare sono compatibili solo con il sistema operativo di casa Microsoft e, dunque, sei costretto a usare XP, conscio del fatto che si tratta di un prodotto ormai obsoleto, poco supportato dalle terze parti e con problemi di sicurezza che potrebbero mettere a serio rischio i tuoi dati.

    Davvero una brutta situazione insomma, ma al momento non puoi fare altrimenti.
    Almeno però vorresti toglierti lo sfizio di “rinfrescare” il look del desktop che hai ogni giorno sotto agli occhi e, se possibile, renderlo simile a quello di Windows 7, che ti piace davvero tanto.
    Beh, ho un’ottima notizia da darti:
    è un’operazione che si può compiere in maniera semplicissima e, soprattutto, gratuita.
    Tutto quello che devi fare è installare Seven Remix XP.

    Seven Remix XP è un software gratuito che permette di trasformare Windows XP in Windows 7 gratis applicando al vecchio sistema operativo di casa Microsoft il tema, le icone, i suoni e tante altre caratteristiche grafiche dell’amatissimo successore di Vista.
    Le modifiche effettuate dal programma sono “profonde” (vengono sostituiti anche alcuni file di sistema), ma reversibili in una manciata di clic.
    Direi dunque di non perdere altro tempo e di vedere più da vicino come funziona.
    Sono convinto che resterai davvero sorpreso dalla qualità del risultato finale!

    Indice

    • Operazioni preliminari
    • Trasformare XP in Windows 7
    • Come disinstallare Seven Remix XP

    Operazioni preliminari

    IMMAGINE QUI 1




    Come appena detto, Seven Remix XP va a modificare alcuni file di sistema.
    Prima di installarlo, dunque, ti consiglio vivamente di creare un punto di ripristino per ripristinare lo stato del sistema in caso di necessità (es.
    in caso di problemi in seguito all’installazione o alla rimozione del software dal PC).
    In realtà un punto di ripristino viene già creato in maniera predefinita dal programma alla sua installazione, ma meglio essere previdenti.

    Clicca, dunque, sul pulsante Start di Windows e seleziona le voci Tutti i programmi > Accessori > Utilità di sistema > Ripristino configurazione di sistema dal menu che si apre.
    Nella finestra che viene visualizzata sullo schermo, apponi il segno di spunta accanto alla voce Crea un punto di ripristino, fai clic sul pulsante Avanti, assegna un nome al punto di ripristino che stai creando (digitandolo nell’apposito campo di testo) e completa la procedura pigiando prima su Crea e poi su Chiudi.

    Nota: non dovrebbe servirti ma, per qualsiasi evenienza, assicurati di avere a portata di mano anche un CD d’installazione di Windows XP.
    In questo modo, se qualcosa dovesse andare storto, ma molto storto, potrai formattare XP e reinstallare il sistema operativo sul tuo computer.

    Trasformare XP in Windows 7

    IMMAGINE QUI 2




    Adesso puoi passare all’azione e scaricare Seven Remix XP sul tuo PC.
    Collegati, dunque, al sito Internet di NiwradSoft (la software house che ha prodotto il Transformation Pack) e clicca sul pulsante Mega collocato sotto la voce Seven Remix XP.
    Nella pagina Web che si apre, pigia sul pulsante Scarica e attendi qualche secondo affinché il download venga portato a termine.

    A scaricamento completato apri, facendo doppio clic su di esso, il file appena scaricato (Seven Remix XP 4.0.exe).
    Nella finestra che si apre, clicca prima sul pulsante OK per confermare l’utilizzo della lingua italiana e poi sul pulsante Avanti

    Accetta quindi le condizioni di utilizzo del programma, mettendo il segno di spunta accanto alla voce Accetto le condizioni della licenza, e fai clic sul pulsante Avanti per due volte consecutive.
    Dopodiché assicurati che ci siano selezionate tutte le opzioni (in modo da applicare tutte le personalizzazioni in stile Windows 7) e clicca prima su Installa e poi su Avanti e Fine per terminare la procedura d’installazione e riavviare il PC per applicare i cambiamenti effettuati.

    IMMAGINE QUI 3




    A riavvio del computer effettuato, noterai immediatamente il nuovo look del tuo Windows XP:
    nuova grafica, nuova schermata d’inizio, nuove icone, nuovi sfondi per il desktop, nuovo puntatore del mouse, nuovi screensaver e tanto altro.

    Inoltre, all’avvio del sistema comparirà una finestra attraverso la quale avere informazioni su Seven Remix XP (cliccando sulla voce Home Page), cambiare il look del sistema (cliccando sulla voce User settings), reinstallare il programma (cliccando sulla voce Reloader) e rimuovere alcuni componenti di quest’ultimo (cliccando sulla voce Uninstall).
    Togliendo il segno di spunta dalla voce Start With Windowsdisabiliterai l’avvio automatico del pannello di controllo di Seven Remix XP, facendo clic sul pulsante Close puoi invece chiudere la finestra senza compiere alcuna operazione.

    IMMAGINE QUI 4

    Facciamo subito qualche esempio pratico di come usare il Welcome Center di Seven Remix XP.
    Se hai bisogno di attivare o disattivare alcune personalizzazioni applicate precedentemente al sistema (es.
    il tema per il desktop, i cursori o lo sfondo), clicca sul pulsante User settings e, nella finestra che si apre, seleziona o deseleziona le personalizzazioni di tuo interesse:
    Win7 Visual Style per il tema grafico per il desktop; Sounds per i suoni; Wallpaper per lo sfondo del desktop; Screensaver per gli screensaver o Resize Taskbar Buttons per ridimensionare i pulsanti della barra delle applicazioni.
    Una volta attivate o disattivate le personalizzazioni che ti interessano, clicca sul pulsante Fine e il gioco è fatto.




    Se, invece, alcuni componenti di Seven Remix XP non funzionano correttamente (es.
    le icone sono rimaste in stile XP) e vuoi rimediare al problema, puoi cliccare sul pulsante Reloader presente nel Welcome Center e far partire la ricostruzione di tutte le personalizzazioni pigiando prima su Reload e poi su Next e Finish.
    I cambiamenti saranno visibili dopo il riavvio del sistema.

    IMMAGINE QUI 5

    Ti segnalo, inoltre, che recandoti nelle proprietà del desktop, puoi cambiare il tema usato per finestre e taskbar e avere una barra delle applicazioni colorata in maniera diversa (es.
    con un blu più chiaro o di nero).

    Per modificare il tema da usare per il desktop di Windows XP, fai clic destro in un punto “vuoto” della scrivania (quindi dove non ci sono icone) e seleziona la voce Proprietà dal menu contestuale.




    Nella finestra che si apre, seleziona la scheda Aspetto, espandi il menu a tendina Finestre e pulsanti e scegli uno dei temi disponibili fra quelli che iniziano con Win7.

    IMMAGINE QUI 6

    Ad esempio, selezionando Win7PDCLite puoi ottenere una taskbar più chiara, mentre selezionando Win7PDCB puoi ottenere una taskbar di colore nero.
    Il tema predefinito di Seven Remix XP è quello denominato Win7PDCLite.

    Come disinstallare Seven Remix XP

    IMMAGINE QUI 7




    Se ti aspettavi di più dallo stile di Windows 7 e non lo ritieni così bello come avresti pensato, puoi tranquillamente rimuovere Seven Remix XP e far tornare il tuo Windows XP come prima.

    Tutto quelli che devi fare è recarti nel Pannello di controllo (lo trovi nel menu Start), fare clic sulla voce Installazione applicazioni, selezionare la voce Seven Remix XP e clicca sul pulsante Cambia/Rimuovi

    Nella finestra che si apre, clicca su OK per confermare l’utilizzo della lingua inglese (l’italiano non c’è), metti il segno di spunta su tutte le voci, fai clic su Disinstalla e segui la procedura guidata rispondendo , Avanti e Fine a tutte le richieste.
    Per completare la procedura sarà necessario il riavvio del PC.

    In alternativa, puoi rimuovere Seven Remix XP direttamente dal suo Welcome Center, cliccando sul pulsante Uninstall che si trova in basso a destra e procedendo come ti ho appena detto, quindi pigiando in sequenza sui pulsanti OK, Disinstalla, , Avanti e Fine.
    Il PC verrà riavviato.




    Al nuovo accesso a Windows, dopo aver disinstallato Seven Remix XP, dovresti ritrovarti con il buon vecchio XP così come l’avevi lasciato prima di installare il pacchetto con le personalizzazioni di Windows 7.
    Qualora così non fosse, puoi rimuovere tutti i residui del programma dal PC (es.
    eventuali icone rimaste con lo stile di Windows 7) sfruttando il punto di ripristino che hai creato all’inizio della procedura.

    Per utilizzare il punto di ripristino, clicca sul pulsante Start collocato nell’angolo in basso a sinistra dello schermo e seleziona le voci Tutti i programmi > Accessori > Utilità di sistema > Ripristino configurazione di sistema dal menu che compare.

    IMMAGINE QUI 8

    Nella finestra che si apre, apponi il segno di spunta accanto alla voce Ripristina uno stato precedente del computer, clicca sul pulsante Avanti, seleziona il punto di ripristino che hai creato in precedenza (o quello creato in automatico da Seven Remix XP alla sua installazione) e fai clic nuovamente sul pulsante Avanti per riportare il PC a uno stato precedente.
    L’operazione di ripristino potrebbe durare qualche minuto, sarà necessario il riavvio del computer.




    Nota: se l’unico residuo di Seven Remix XP rimasto sul PC è il tema grafico del desktop, puoi evitare di ripristinare il computer e applicare semplicemente il tema grafico di XP andando nelle proprietà del desktop (come ti ho spiegato prima), selezionando la scheda Temi dalla finestra che si apre, scegliendo il tema Windows XP dal menu a tendina Tema e pigiando sul pulsante OK collocato in basso a destra.

    come trasferire contatti da windows phone a android




    come trasferire contatti da windows phone a android

    Dopo un’attenta riflessione, hai deciso di mandare in pensione il tuo vecchio Windows Phone e hai acquistato uno smartphone Android nuovo di zecca.
    Dopo aver inserito la SIM nel nuovo telefono e averne effettuato la configurazione iniziale, ti sei reso conto di avere un problema non proprio trascurabile:
    non hai la più pallida idea di come trasferire contatti da Windows Phone a Android, per cui ora hai il terrore di dover reinserire manualmente tutti i numeri di telefono “raccolti” in tanti anni.

    Come dici?
    Ho proprio indovinato?
    Perfetto, allora sappi che non potevi capitare in posto migliore:
    di seguito, infatti, ti suggerirò i migliori metodi per esportare i contatti da Windows Phone (e da Windows 10 Mobile, la versione successiva del sistema operativo per smartphone di Microsoft) e per importarli successivamente su Android con passaggi semplici e alla portata di tutti, anche di chi, come te, non è poi così avvezzo al mondo della tecnologia.

    Dunque, senza indugiare oltre, ritaglia qualche minuto di tempo libero tutto per te, mettiti bello comodo e leggi con molta attenzione tutto quanto ho da spiegarti sull’argomento:
    sono convinto che, al termine di questa lettura, sarai perfettamente in grado di spostare per intero la tua rubrica, iniziando così a sfruttare nel concreto il tuo nuovo smartphone.
    Detto ciò, non mi resta altro da fare che augurarti buona lettura!

    Indice

    • Esportare i contatti di Windows Phone
    • Trasferire i contatti da Windows Phone a Android

    Esportare i contatti di Windows Phone

    Il primo passo da compiere per trasferire i contatti da Windows Phone a Android è quello di esportare l’intera rubrica dallo smartphone Microsoft.
    Il metodo più semplice per agire, in questo senso, è quello di sincronizzare la rubrica con un account Outlook.com (o account Microsoft), per poi scaricare il file della rubrica, in formato CSV, tramite qualsiasi browser per computer. In che modo?
    Te lo spiego subito.




    Associazione dell’account Outlook

    IMMAGINE QUI 1

    Se, all’atto della configurazione iniziale di Windows Phone/Windows 10 Mobile, hai già provveduto ad associare il telefono a un account Microsoft, puoi saltare i passaggi che ti illustrerò di seguito e passare direttamente alla fase di esportazione dei contatti.

    Laddove, invece, non avessi provveduto a effettuare quest’operazione, puoi porre rimedio al problema in modo semplice:
    se stai usando Windows Phone, per prima cosa, recati nelle Impostazioni del telefono toccando l’icona a forma di ingranaggio collocata nella schermata Start o nella lista app del telefono (accessibile facendo uno swipe dal basso verso l’alto partendo dalla schermata Start), fai tap sulla voce e-mail e account e sfiora il pulsante aggiungi un account.

    Fatto ciò, seleziona il logo di Microsoft/Outlook, premi sul bottone Accedi e compila il modulo successivo inserendo, dove richiesto, l’indirizzo email e la password associati al tuo account Outlook/Live/Hotmail; se non hai un account di questo tipo, puoi crearlo immediatamente pigiando il pulsante creane uno e seguendo le istruzioni fornite a schermo o, in alternativa, puoi usare le istruzioni che ti ho fornito nella mia guida su come creare account Outlook.




    Nota:
    se disponi di un account Hotmail/Live/Outlook ma non ne ricordi più la password, puoi seguire il mio tutorial dedicato per recuperarla in pochi minuti.

    Se, invece, utilizzi Windows 10 Mobile, devi recarti nel menu Impostazioni e selezionare, successivamente, le voci Account Account e-mail per le app, per poi toccare il pulsante [+] Aggiungi un account, selezionare il logo di Outlook.com dalla schermata successiva ed effettuare il login inserendo le credenziali nei campi richiesti.
    Anche in questo caso, se non disponi di un account Outlook, puoi crearne uno toccando l’apposita voce mostrata a schermo.

    Ad ogni modo, una volta completata l’associazione dell’account al telefono, la rubrica in esso presente dovrebbe automaticamente sincronizzarsi con Outlook.com.
    Tuttavia, come ulteriore misura preventiva, ti consiglio di controllare che la sincronizzazione sia effettivamente attiva, scongiurando così il pericolo di esportare una rubrica “incompleta”:
    per farlo, avvia l’app Contatti del telefono, fai tap sul pulsante (…) collocato in basso a destra e tocca la voce Impostazioni collocata nel menu visualizzato a schermo.

    A questo punto, seleziona l’account Outlook.com che intendi usare per l’esportazione, tocca la voce Cambia le impostazioni di sincronizzazione della cassetta postale e verifica che la levetta relativa all’opzione Contatti sia posizionata su ON.
    In caso contrario, provvedi a farlo manualmente.




    Esportazione della rubrica

    IMMAGINE QUI 2

    Ora che la rubrica è sincronizzata con Outlook, puoi finalmente recarti sul sito Web del servizio e scaricare il file CSV contenente i contatti.
    Per procedere, collegati a questa pagina Web da qualsiasi browser per computer, effettua l’accesso all’account Microsoft sincronizzato in precedenza sul telefono, se richiesto, per poi pigiare sull’icona a forma di griglia (quella con tanti quadratini) collocata nell’angolo in alto a sinistra della pagina e cliccare sul bottone Persone.

    A questo punto, apponi il segno di spunta accanto alla voce Tutti i contatti collocata nella parte alta della pagina successiva, clicca sulla voce Gestisci residente poco più in alto e scegli l’opzione Esporta contatti tra quelle proposte.
    Il gioco è praticamente fatto:
    imposta il menu a tendina sulla voce Tutti i contatti, premi sul pulsante Esporta e utilizza la finestra successiva per salvare il file CSV nella posizione che più desideri.

    In alternativa, se non hai a disposizione un computer, oppure se desideri esportare la rubrica di Windows Phone direttamente dal telefono, puoi affidarti a un’app di terze parti come contacts+message backup di Microsoft (per Windows Phone) oppure Contacts Backup (per Windows 10 Mobile).




    Sebbene si tratti di due app differenti, il loro scopo è pressoché identico:
    entrambe permettono di generare un file contenente tutti i nominativi inclusi nella rubrica del telefono (in formato CSV o VCF, per esempio), che puoi auto-inviarti, per esempio tramite email, e utilizzare successivamente sul computer o direttamente sul nuovo telefono Android.
    Se trovi difficoltà nel servirtene, ti invito a consultare la mia guida specifica su come esportare contatti da Windows Phone, in cui te ne ho parlato nel dettaglio.

    Trasferire i contatti da Windows Phone a Android

    Ora che hai finalmente ottenuto il prezioso file contenente l’intera tua rubrica di Windows Phone, puoi trasferire di fatto i contatti su Android in diversi modi.
    Di seguito ti segnalo i tre che, a mio avviso, sono più semplici da mettere in pratica:
    utilizzando la procedura di importazione di Contatti Google (da mettere in pratica con l’ausilio di un computer) oppure tramite l’app Contatti di Android.

    Importazione tramite Contatti Google

    IMMAGINE QUI 3

    Importare i contatti tramite Contatti Google (cioè la rubrica di Gmail) è semplicissimo:
    tutto ciò che devi fare, all’atto pratico, è aggiungere la rubrica contenuta nel file CSV generato in precedenza direttamente all’account Google configurato sul cellulare.




    Tanto per cominciare, usando qualsiasi browser per computer, collegati alla pagina Web di Contatti Google e, se necessario, effettua l’accesso usando lo stesso account che hai configurato (o che intendi configurare) sul dispositivo Android.
    Se non ne disponi già, puoi crearne uno seguendo le istruzioni che ti ho fornito in questa guida.

    Ora, clicca sulle voci Di più Importa presenti nella barra laterale di sinistra, dopodiché premi il pulsante Seleziona file per scegliere il file della rubrica creato precedentemente e completa l’importazione premendo sul bottone Importa.

    Il grosso è fatto:
    dopo qualche minuto, i contatti dovrebbero essere automaticamente disponibili anche sulla rubrica di Android.
    Per velocizzare ulteriormente il processo, ti consiglio di “forzare” l’operazione di sincronizzazione su Android.

    Prendi, dunque, il tuo dispositivo, fai tap sull’icona Impostazioni, sfiora le voci Account > Google e poi il nome dell’account Google su cui hai caricato in precedenza la rubrica.
    Infine, fai tap sulla voce Sincronizzazione account e, per sincronizzare subito i Contatti, sposta la relativa levetta su OFF e, immediatamente dopo, su ON.




    Importazione tramite app Contatti di Android

    IMMAGINE QUI 4

    Se non hai a disposizione un computer, puoi importare il file VCF contenente i contatti di Windows Phone/Windows 8.1 direttamente nell’app Contatti di Android.
    Prima di agire, però, accertati di aver spostato il file VCF generato in precedenza nella cartella Download del dispositivo da te in uso:
    se non sai come fare, ti consiglio di dare un’occhiata alla mia guida su come trasferire file Android, in cui ti ho fornito tutte le informazioni del caso.

    Una volta ottenuto il file, puoi importarlo facilmente nel seguente modo:
    avvia l’app Contatti di Google richiamandola dal drawer del dispositivo e, se disponi di Android 9 o successivi, effettua uno swipe da sinistra verso destra per accedere al menu principale dell’app e tocca le voci ImpostazioniImporta File .vcf.
    Fatto ciò, non devi far altro che selezionare il file VCF copiato in precedenza e toccare sulla voce Importa per finalizzare il tutto.

    Se disponi, invece, di Android 8.x o precedenti, puoi ottenere lo stesso risultato aprendo l’app Contatti, pigiando sul pulsante (⋮) collocato in alto a destra e scegliendo la voce Importa/Esporta contatti dal piccolo menu proposto.
    Per concludere, fai tap sulla voce Importa da archivio/Importa da vCard, indica, se necessario, l’account Google su cui effettuare il salvataggio e seleziona il file copiato in precedenza dalla lista proposta a schermo.




    come tornare a windows da windows dopo giorni




    come tornare a windows da windows dopo giorni

    Come tornare a Windows 7 da Windows 10 dopo 30 giorni

    Dopo tanta attesa, ti sei finalmente deciso a fare il grande passo:
    hai preso il tuo vecchio PC che tenevi spento ormai da un po’ e hai fatto il passaggio da Windows 7 a Windows 10, nella speranza che il nuovo sistema operativo potesse girarci senza troppi grattacapi.
    Così l’hai provato a fondo, tanto da passare il periodo di prova di 30 giorni, ma non c’è stato comunque niente da fare:
    le specifiche del PC sono troppo basse per il sistema operativo Microsoft e ora vorresti sapere come tornare a Windows 7 da Windows 10 dopo 30 giorni.

    Se ti trovi in questa situazione, sappi che posso esserti di grande aiuto.
    Anche un mio amico, infatti, ha voluto tentare di installare Windows 10, ma si è poi visto costretto a fare il downgrade a Windows 7 per i troppi problemi di compatibilità che ha riscontrato (qualche componente hardware troppo vecchio non aveva driver compatibili e così non riusciva a utilizzarlo a dovere).
    Si tratta di un’operazione tutto sommato semplice, anche se ti potrà portare via più di qualche minuto:
    prima di iniziare, dunque, accertati di avere tempo a sufficienza per portare a termine il passaggio da Windows 10 a Windows 7.

    Come tornare a Windows 7 da Windows 10 dopo 30 giorni

    Una volta che passi da Windows 7 a Windows 10, Microsoft ti dà fino a 30 giorni di tempo per tornare sui tuoi passi e fare il downgrade alla versione precedente del sistema operativo.
    Ciò non vuol dire, però, che passato il mese sei obbligato a tenerti Windows 10 anche se le cose non dovessero andare come previsto.
    Con un trucchetto infatti, potrai comunque tornare sui tuoi passi e installare la versione precedente del sistema operativo.

    L’unica cosa di cui avrai bisogno, sarà un po’ di pazienza:
    come ti dicevo, l’operazione potrebbe richiedere alcune decine di minuti prima di essere completata.
    Ora, però, non perdiamo altro tempo e vediamo insieme come tornare a Windows 7 da Windows 10 dopo 30 giorni.




    Indice

    • Computer OEM
    • Computer assemblato
    Computer OEM

    Il computer che hai portato a Windows 10 è un laptop o, comunque, un computer fisso di un qualunque produttore?
    Bene, allora hai tra le mani un computer OEM (acronimo di Original Equipment Manufacturer) e la tua strada per tornare a Windows 7 da Windows 10 dopo 30 giorni è tutta in discesa.
    Questa tipologia di dispositivi, infatti, è dotata (solitamente) di una partizione nascosta nella quale è presente l’immagine del vecchio sistema operativo.

    Per fare il downgrade a Windows 7, quindi, non dovrai far altro che ripristinare il sistema alle impostazioni di fabbrica:
    digita Reimposta nel campo di ricerca della barra del menu Start, clicca sul risultato corrispondente e, nella finestra che si apre, clicca su Inizia nella sezione Reimposta.
    Segui la procedura guidata e attendi che il PC torni alla versione precedente di Windows.

    Computer assemblato

    Nel caso avessi fatto l’upgrade di un computer assemblato da te, nel quale non è presente alcuna partizione nascosta con i file necessari al ripristino del sistema alle impostazioni di fabbrica, dovresti aver applicato in precedenza un piccolo trucchetto.
    Avresti dovuto aprire le Risorse del computer, cliccare su Questo computer e poi portarti sull’unità C: (o, comunque, quella nella quale è installato il sistema operativo).
    Ora clicca sul menu Visualizza e scegli l’opzione Elementi nascosti, in modo da far comparire cartelle e file nascosti.

    Compiuta questa operazione dovresti vedere, nell’elenco dell’unità C, le cartelle Windows.old, $Windows.~BT e $Windows.~WS:
    rinominatele aggiungendo il suffisso OLD_ oppure BACKUP_ e chiudi tutto.
    Vale la pena sottolineare ancora un’altra volta che questa operazione deve essere compiuta prima della scadenza dei 30 giorni di prova.
    Altrimenti, le tre cartelle, contenenti i file per il ripristino del sistema, saranno eliminate automaticamente.




    Se avevi provveduto a questa modifica, per tornare a Windows 7 da Windows 10 dopo 30 giorni, ti basterà riaprire le Risorse del computer, ripristinare la visualizzazione dei file e delle cartelle nascoste e togliere il suffisso che avevi aggiunto alle tre cartelle.
    Ora apri le Opzioni di ripristino, presenti all’interno delle Impostazioni di Windows 10 (se non dovessi trovarle, digita “Opzioni di ripristino” nel campo di ricerca della barra del menu Start), clicca sulla voce Ripristino e poi segui la procedura guidata per tornare a Windows 7.

    come togliere password windows




    come togliere password windows

    Dopo essere stato a casa di un amico e dopo aver visto che sul suo computer non è necessario immettere alcuna password per accedere al sistema operativo adesso ti piacerebbe riuscire a fare altrettanto con il tuo PC in modo tale da poter mettere subito mano a file, foto e quant’altro risulti archiviato sulla tua postazione multimediale.
    Tuttavia se adesso ti ritrovi qui, a leggere questa guida, molto probabilmente è perché pur avendo cercato in lungo e in largo tra le opzioni del tuo PC con su installato Windows 8 non sei ancora riuscito a trovare una funzionalità apposita e ti piacerebbe capire come procedere.
    Se le cose stanno effettivamente in questo modo sappi che anche questa volta puoi contare su di me… posso spiegarti io come procedere per togliere password Windows 8.

    Nelle righe successive andrò infatti ad illustrati, passaggio dopo passaggio, tutto quel che bisogna fare per riuscire ad eliminare la richiesta di password all’accesso al tuo PC.
    Non temere, anche se apparentemente potrà sembrarti il contrario togliere password Windows 8 è in realtà abbastanza semplice anche per chi, un po’ come te, non è esattamente un esperto in nuove tecnologie, hai la mia parola.

    Chiarito ciò, se sei dunque effettivamente interessato a capire come procedere per poter togliere password Windows 8 ti suggerisco di prenderti qualche istante di tempo libero e di concentrarti sulla lettura di questo tutorial.
    Scommettiamo che alla fine sarai pronto ad affermare che in realtà era un vero e proprio gioco da ragazzi?

    Prima di indicarti quali passaggi eseguire per riuscire a togliere password Windows 8 voglio però che tu sappia alcune cose.
    A partire dal sistema operativo in oggetto Microsoft ha deciso di integrare l’utilizzo degli account utente Windows con tutti gli account Microsoft online.
    In questo modo è possibile mantenere perfettamente sincronizzati nel cloud i dati e le impostazioni.
    Tuttavia se è proprio questo il motivo che ti spinge a voler togliere password Windows 8, magari perché quella collegata al tuo account Microsoft è un po’ troppo troppo lunga da digitare nonché difficile da ricordare, ti suggerisco di valutare l’utilizzo di un PIN numerico (come quelli che generalmente vengono utilizzati per sbloccare l’accesso alle SIM dei cellulari) oppure di una password grafica (una password costituita da un’immagine a scelta e da alcuni gesti da associare).
    Qualora la cosa non dovesse piacerti potrai comunque procedere andando a togliere password Windows 8.




    Per attivare un PIN numerico o per configurare una password grafica in sostituzione della password impiegata su Windows 8 accedi alla Start Screen, digita il termine impostazioni pc utilizzando l’apposito campo di ricerca collocato in alto a destra e poi fai clic sull’icona di Impostazioni PC che ti viene mostrata fra i risultati della ricerca.

    IMMAGINE QUI 1

    Seleziona ora la voce Account e poi fai clic su Opzioni di accesso dalla barra laterale di sinistra.
    Successivamente pigia sul bottone Aggiungi collocato sotto la dicitura PIN per configurare un PIN numerico oppure sul pulsante Aggiungi collocato sotto la dicitura Password grafica per impostare una password grafica.

    IMMAGINE QUI 2




    Dopo aver effettuato i passaggi in oggetto le modifiche apportate saranno applicate all’istante il che significa che a partire dal prossimo accesso al sistema per poter eseguire il login dovrai digitare, in base alla scelta da te effettuata, il PIN oppure la password grafica.

    In caso di ripensamenti potrai sempre e comunque rimuovere sia il PIN sia la password grafica semplicemente accedendo alla sezione Impostazioni PC di Windows 8, pigiando su Account, poi su Opzioni di accesso e, per finire, facendo clic sul pulsante Rimuovi presente in corrispondenza della voce PIN oppure della voce Password grafica.

    Qualora le soluzioni che ti ho appena indicato non dovessero interessarti e qualora fosse dunque davvero tua intenzione togliere Windows 8 in maniera definita la procedura che dovrai andare ad eseguire risulta leggermente differente da quella che ti ho appena indicato.
    Per togliere password Windows 8 procedi quindi nel seguente modo.
    Tanto per cominciare accedi alla Start Screen.
    Successivamente pigia sul pulsante raffigurante una lente di ingrandimento che risulta collocato in alto a destra, digita il termine esegui nel campo di ricerca visualizzato poi pigia sull’icona Esegui che compre fra i risultati della ricerca. Digita ora il comando netplwiz nell’apposito modulo annesso alla finestra di Esegui e poi fai clic sul pulsante OK.

    IMMAGINE QUI 3




    Nella nuova finestra che a questo punto ti verrà mostrata seleziona, utilizzando il tasto sinistro del mouse, il tuo account utente nel riquadro collocato sotto la voce Utenti per il computer: dopodiché togli la spunta dalla casella collocata accanto alla voce Per utilizzare questo computer è necessario che l’utente immetta il nome e la password.
    Per confermare ed applicare le modifiche fai clic prima sul pulsante Applica collocato in basso e poi anche sul pulsante OK.

    IMMAGINE QUI 4

    Infine, digita per l’ultima volta la password attualmente in uso sul tuo computer compilando i campi password: e conferma password: annessi alla nuova finestra visualizzata dopodiché fai clic su OK per togliere password Windows 8.

    IMMAGINE QUI 5




    Ovviamente nel caso in cui dovessi avere dei ripensamenti potrai sempre e comunque annullare la procedura mediante cui togliere password Windows 8.
    Per fare ciò ti basterà cliccare nuovamente sul campo di ricerca collocato nella parte in alto a destra della Start Screen, digitare esegui e poi fare clic sull’icona di Esegui.
    In seguito, digita nuovamente il comando netplwiz nella finestra di Esegui e poi fari clic su OK.
    Per concludere seleziona la tua utenza dalla sezione annessa sotto la voce Utenti per il computer: dopodiché togli la spunta dalla casella collocata accanto alla voce Per utilizzare questo computer è necessario che l’utente immetta il nome e la password.
    Per confermare ed applicare le modifiche fai clic prima sul pulsante Applica collocato in basso e poi anche sul pulsante OK.

    Se invece stai cercando un sistema per togliere password Windows 8 su un computer per il quale non ricordi i dati di accesso di accesso e quindi non riesci ad entrare nel sistema ti suggerisco di dare un’occhiata alla mia guida su come oltrepassare la password di Windows.

    Nota: Mi raccomando, metti in pratica le mie indicazioni per togliere password Windows 8 che ti ho fornito in questa guida solo e soltanto su computer di tua legittima proprietà o comunque sui tuoi account personali.
    Violare i computer di altre persone è un reato… ma questo non credo che ci sia bisogno che te lo dica io.

    come togliere lo standby dal pc windows




    come togliere lo standby dal pc windows

    Accidenti, è successo di nuovo:
    ti sei allontanato per qualche minuto dalla tua postazione e, al tuo ritorno, hai ritrovato Windows 7 in standby! Il problema è che, al risveglio successivo, alcuni programmi utilizzati dalla tua azienda entrano in errore e perdono definitivamente il lavoro salvato:
    poiché questa situazione ti secca, e non poco, hai deciso di correre ai ripari e di togliere lo standby dal PC Windows 7 in modo definitivo, così da non incappare più nello sgradito problema.

    Prima di andare oltre, lascia che ti dia qualche delucidazione in più riguardo tale modalità:
    lo standby, o sospensione del computer, è un particolare stato (introdotto per risparmiare energia) in cui il computer “salva” il suo stato sulla memoria RAM, spegne tutte le altre periferiche e riceve soltanto l’alimentazione sufficiente per tenere attiva la RAM stessa.
    In questo modo, all’accensione successiva, il processo d’avvio è estremamente rapido e il computer viene riportato allo stato immediatamente precedente all’entrata in sospensione.
    Un’altra modalità di standby è la sospensione ibrida, o ibernazione, in cui il computer viene completamente spento e la sua “immagine” salvata in uno speciale file sul disco:
    in tal caso, l’avvio successivo è leggermente più lento rispetto alla sospensione classica.
    Sebbene la sospensione del computer rappresenti un’ottimo modo per risparmiare energia (e, nel caso dei portatili, preziosa batteria), può capitare che alcuni programmi, dopo il “risveglio”, smettano di funzionare correttamente; in alcuni casi, può rivelarsi addirittura necessario riavviare completamente il sistema.

    Se è proprio questo il tuo caso, non indugiare oltre e leggi con molta attenzione tutto quanto ho da dirti sull’argomento:
    seguendo pedissequamente le istruzioni che mi appresto a fornirti, imparerai sia a disattivare la sospensione automatica in caso di inattività, sia a disabilitare l’entrata in standby previa pressione involontaria del tasto di accensione.
    Non preoccuparti, i passaggi da seguire sono molto semplici e adatti anche a chi, come te, non è molto ferrato con l’informatica e con i computer.
    Non ci credi?
    Allora prosegui con la lettura di questo tutorial:
    sono sicuro che il risultato ottenuto riuscirà a soddisfarti.
    Buon lavoro!

    Indice

    • Come togliere lo standby automatico dal PC Windows 7
    • Come disattivare lo standby su pressione del tasto di accensione

    Come togliere lo standby automatico dal PC Windows 7

    IMMAGINE QUI 1




    Se è tua intenzione disattivare lo standby automatico del sistema dopo un certo periodo di inattività (cioè quando il computer non viene usato per un tot di tempo), segui con molta attenzione le istruzioni che mi accingo a segnalarti in questo capitolo.

    Per prima cosa, apri il menu Start (cliccando sull’icona a forma di bandierina colorata collocata nell’angolo in basso a sinistra dello schermo) e fai clic sulla voce Pannello di controllo collocata al suo interno.
    Dopodiché vai su Sistema e sicurezza e Modifica impostazioni di sospensione del computer. Se non dovessi trovare le summenzionate voci, imposta il menu a tendina Visualizza per, collocato in alto a destra, sull’opzione Categoria.

    In alternativa, digita le parole opzioni di risparmio energia nell’area di ricerca collocata in basso, clicca sulla voce Modifica le impostazioni di risparmio energia che compare tra i risultati e, infine, pigia sulla voce Modifica impostazioni combinazione corrispondente al piano attualmente attivo (quello contrassegnato dal segno di spunta).

    Giunto alla schermata successiva, sposta il menu a tendina Sospensione computer sull’opzione Mai (se disponi di un portatile, abbi cura di effettuare quest’operazione sia per l’alimentazione A batteria sia per quella Da rete elettrica, intervenendo su entrambi i menu disponibili) e premi sul pulsante Salva i cambiamenti per confermare il tutto.
    In questo modo, viene disattivato lo standby del computer per il profilo di alimentazione correntemente attivo.




    Per ripristinare le impostazioni predefinite del profilo in uso (attivando, se previsto, nuovamente la sospensione automatica), devi, invece, cliccare sulla voce Ripristina impostazioni predefinite per questa combinazione e, per concludere, sui pulsanti Sì Salva cambiamenti.

    IMMAGINE QUI 2

    Se, invece, desideri togliere completamente la sospensione automatica anche dagli altri piani di alimentazione configurati nel sistema, riportati in Impostazioni > Sistema e sicurezza > Modifica impostazioni di sospensione del computer e clicca sulla voce Cambia impostazioni risparmio energia:
    fatto ciò, scegli dal menu a tendina superiore il profilo di tuo interesse (ad es. Bilanciato), pigia sul pulsante [+] corrispondente alla voce Sospensione, ripeti l’operazione per la voce Entra in sospensione dopo e fai clic sulla voce Impostazione.

    Per concludere, digita la cifra 0 (zero) nella casella di testo che va ad aprirsi e, se lo desideri, ripeti la medesima operazione per tutti gli altri piani di alimentazione presenti nel sistema.
    Quando hai finito, clicca sul pulsante OK per salvare i cambiamenti e ritornare al Pannello di controllo.
    In caso di problemi, puoi ripristinare in un solo colpo le impostazioni relative ai profili configurati cliccando sui pulsanti Ripristina combinazione predefinita .




    Come disattivare lo standby su pressione del tasto di accensione

    IMMAGINE QUI 3

    Non è tua intenzione togliere lo standby dal PC Windows 7 dopo un certo periodo di inattività, ma intendi far sì che il computer non vada in sospensione quando, inavvertitamente, premi il pulsante di accensione collocato sul case del PC fisso, sulla tastiera o sulla scocca del notebook?
    Anche in questo caso, si tratta di un’operazione estremamente semplice da portare a termine, sfruttando le funzionalità offerte da Windows 7 e, soprattutto, senza installare alcunché.

    In che modo?
    Te lo spiego subito.
    Per prima cosa, apri nuovamente il menu Start, avvia il Pannello di controllo cliccando sulla voce omonima, pigia sulla voce Sistema e sicurezza (se non la trovi, imposta il menu Visualizza per collocato in alto a destra sull’opzione Categoria) e, successivamente, sulla voce Cambia il comportamento dei pulsanti di alimentazione.

    In alternativa, puoi raggiungere la medesima sezione cliccando sul pulsante Start, digitando la chiave di ricerca opzioni risparmio energia nel campo collocato in basso e pigiando sulla voce Cambia comportamento dei pulsanti di alimentazione presente tra i risultati proposti.




    A questo punto, a seconda delle tue necessità, intervieni sui menu a tendina Quando viene premuto il pulsante di alimentazione (per modificare le impostazioni relative al tasto di accensione/spegnimento) e Quando viene premuto il pulsante di sospensione (generalmente denotato da un’icona a forma di mezzaluna o di omino che dorme):
    puoi scegliere se Arrestare il sistema, attivare la sospensione, attivare l’ibernazione, spegnere il monitor o, semplicemente, di non intervenire, rendendo in questo caso “inutile” la pressione del pulsante da te scelto.

    Quando hai finito, premi sul pulsante Salva i cambiamenti per confermare le modifiche, che possono essere annullate in qualsiasi momento, reimpostando al bisogno i summenzionati menu a tendina.
    Tutto qui!

    come togliere la password da windows




    come togliere la password da windows

    Desideroso di velocizzare i tempi d’accesso al tuo account personale su Windows 8, hai deciso di eliminare la richiesta di immissione della password all’accensione del computer  e/o in seguito alla sospensione dello stesso.
    Tuttavia, se in questo momento ti ritrovi a leggere questa guida, molto probabilmente è perché stai riscontrando qualche problema nel riuscire a capire quali operazioni, di preciso, occorre effettuare per riuscire nell’impresa.

    Se le cose stanno effettivamente in questo modo, non devi preoccuparti:
    posso spiegarti io come fare. Prenditi qualche minuto di tempo libero tutto per te, posizionati bello comodo dinanzi il tuo fido PC e inizia immediatamente a concentrarti sulla lettura di questo tutorial, interamente dedicato alla procedura per togliere la password da Windows 8.
    Posso assicurarti che, al contrario delle apparenze, i passaggi da compiere sono semplicissimi, anche per chi – un po’ come te – non si reputa esattamente uno “smanettone”.

    Prima di spiegarti in che modo procedere, mi sembra però doveroso farti presente che la pratica in oggetto è altamente sconsigliata in termini di sicurezza.
    Disattivando la richiesta di inserimento della password all’avvio di Windows, rischi infatti di mettere i tuoi dati nelle mani di chiunque passi per la tua stanza, in special modo se non sei il solo utilizzatore del computer e se su Windows sono stati creati più account.
    Poi non venirmi a dire che non ti avevo avvertito!

    Indice

    • Velocizzare l’accesso a Windows 8
      • PIN numerico
      • Password grafica
    • Togliere la password da Windows 8
      • Disattivare la password
      • Eliminare la password per l’account locale
      • Eliminare la password per l’account Microsoft
    • Cosa fare in caso di password dimenticata

    Velocizzare l’accesso a Windows 8

    Considerando che, così come ti dicevo in apertura, andando a eliminare la richiesta di immissione della password per l’accesso al tuo account utente su Windows 8, andrai inevitabilmente a esporre a rischi legati alla privacy il tuo computer.




    Prima di spiegarti come effettuare l’operazione in oggetto, dunque, mi permetto di consigliarti alcuni sistemi di protezione alternativi che puoi prendere in considerazione e che ti permetteranno di velocizzare l’accesso a Windows 8 senza rimuovere la password.

    Mi riferisco all’uso di una password grafica (una password costituita da un’immagine a scelta e da alcuni gesti da associare) oppure di un PIN numerico (proprio come quelli che solitamente vengono impiegati per sbloccare l’accesso alle SIM dei cellulari).
    Per saperne di più, prosegui pure nella lettura.

    Password grafica

    IMMAGINE QUI 1

    Ti interessa capire come abilitare l’uso della password grafica per il tuo account utente su Windows 8? Allora recati innanzitutto nella Start Screen facendo clic sul pulsante Start (quello con la bandierina di Windows) sulla barra delle applicazioni e fai clic sulla tile con l’ingranaggio, così da accedere alla sezione Impostazioni di Windows.




    Nella schermata che a questo punto ti viene mostrata, pigia sulla voce Account che si trova a sinistra, seleziona la voce Opzioni di accesso (che sta sempre sulla sinistra) e fai clic sul bottone Aggiungi, posto sotto la voce Password grafica.

    Digita ora la password “classica” attualmente impostata per il tuo account utente su Windows 8 nel campo apposito visualizzato e clicca sul pulsante OK.
    Pigia, adesso, sul bottone Seleziona immagine che si trova a sinistra, seleziona un’immagine salvata sul tuo computer che vuoi usare per configurare la password grafica, clicca sul pulsante Apri e poi su quello Usa questa immagine.

    Procedi poi andando a disegnare tre movimenti sull’immagine appena selezionata.
    Puoi usare qualsiasi combinazione di cerchi, linee rette e tocchi.
    Cerca di memorizzare l’estensione, la posizione e la direzione dei gesti oltre che l’ordine in cui li esegui in quanto diverranno parte integrante della tua password grafica. Successivamente, ripeti i movimenti fatti prima sull’immagine e fai clic sul pulsante Fine che compare in basso a sinistra, per portare a termine la procedura di configurazione.

    A questo punto, puoi cominciare a sfruttare la password grafica appena creata per accedere al tuo account utente su Windows 8.
    Tieni presente che ti verrà chiesta ogni volta in sostituzione della classica password.




    Hai avuto dei ripensamenti e vuoi sbarazzarti della password grafica configurata in precedenza?
    Non c’è problema.
    Per riuscirci, recati nuovamente nelle impostazioni di Windows 8, così come ti ho indicato qualche riga più su, e fai clic sulle voci Account e Opzioni di accesso che si trovano sulla sinistra, dopodiché pigia sul bottone Rimuovi collocato sotto la dicitura Password grafica.
    Ecco fatto!

    PIN numerico

    IMMAGINE QUI 2

    L’uso della password grafica non ti interessa e preferisci usare un PIN numerico per accedere al tuo account? Allora provvedi in primo luogo a recarti nella Start Screen di Windows, facendo clic sul pulsante Start (quello con la bandierina di Windows) sulla barra delle applicazioni e a pigiare sulla tile con l’ingranaggio, così da accedere alla sezione Impostazioni di Windows.

    Nella schermata che a questo punto ti viene mostrata, clicca sulla voce Account presente a sinistra, sulla dicitura Opzioni di accesso (sempre a sinistra) e poi fai clic sul pulsante Aggiungi collocato sotto la voce PIN.




    Digita, quindi, la password del tuo account utente nel campo apposito che ti viene mostrato sullo schermo e premi sul bottone OK, dopodiché digita il PIN che desideri utilizzare nei campi Immetti il PIN e Conferma PIN e clicca sul bottone Fine.
    Ecco fatto!

    D’ora in avanti, invece che andare a digitare la password, tutte le volte che vorrai accedere al tuo account utente su Windows 8 ti basterà immettere il PIN appena configurato.
    È stato facile, vero?

    Chiaramente, qualora dovessi avere dei ripensamenti potrai sempre e comunque annullare l’uso del PIN recandoti nuovamente nella sezione Account delle impostazioni di Windows 8, selezionando la voce Opzioni di accesso nella barra laterale sulla sinistra e pigiando sul pulsante Rimuovi che trovi in corrispondenza della dicitura PIN.

    Togliere la password da Windows 8

    Se le soluzioni che ti ho indicato nelle righe precedenti non ti interessano e vuoi, dunque, scoprire come fare per sbarazzarti della richiesta di immissione della password su Windows 8 nel vero e proprio senso del termine, puoi procedere innanzitutto andando a disattivare l’inserimento della stessa dopo la sospensione o l’ibernazione del sistema, seguendo le istruzioni sul da farsi che trovi qui sotto.




    Se poi vuoi “liberarti” definitivamente della password, puoi seguire la procedura apposita che trovi indicata di seguito.
    Se stai usando un account locale puoi riuscirci agendo dalle impostazioni di Windows, mentre se stai usando un account Microsoft puoi fare tutto recandoti nella sezione del sistema per la gestione dell’account utente.

    Disattivare la password

    IMMAGINE QUI 3

    Innanzitutto cerchiamo di capire come fare per togliere la password da Windows 8 dopo la sospensione o l’ibernazione del sistema.
    Per riuscirci, recati nella Start Screen facendo clic sul pulsante Start (quello con la bandierina di Windows) sulla barra delle applicazioni e pigia sulla tile con l’ingranaggio, in modo tale da accedere alle impostazioni di Windows.

    Nella schermata che ti vien mostrata, fai clic sulla voce Account che sta a sinistra e poi su quella Opzioni di accesso (che trovi sempre sulla sinistra), dopodiché pigia sul pulsante Modifica collocato sotto la dicitura Criteri per le password e premi sul pulsante Cambia per confermare e applicare le modifiche.




    Qualora dovessi ripensarci, potrai abilitare nuovamente la richiesta di immissione della password facendo clic sulle voci Account e Opzioni di accesso nelle impostazioni di Windows 8, così come visto insieme poc’anzi, e pigiando sul pulsante Modifica che trovi sotto la voce Criteri per le password.

    Eliminare la password per l’account locale

    IMMAGINE QUI 4

    Se, invece, vuoi scoprire come eliminare in maniera definitiva la password e stai utilizzando un account utente locale sul tuo PC Windows, recati sempre nella Start Screen facendo clic sul pulsante Start (quello con la bandierina di Windows) sulla taskbar e fai clic sulla tile Impostazioni (quella con il simbolo dell’ingranaggio).

    Nella schermata visualizzata, pigia, in sequenza, sulle voci Account e Opzioni di accesso che trovi sulla sinistra, dopodiché fai clic sul pulsante Modifica sotto la voce Password collocata a destra, digita la password attualmente configurata per il tuo account e pigia sul bottone Avanti che si trova in basso.




    Per concludere, lascia in bianco i campi Nuova password, Immetti di nuovo la password e Suggerimento password presenti nella nuova schermata visualizzata e pigia sul pulsante Avanti collocato in fondo, dopodiché clicca sul bottone Fine.
    Ecco qui!

    Qualora dovessi ripensarci, potrai abilitare nuovamente la richiesta di immissione della password recandoti sempre nella sezione Opzioni di accesso accessibile dopo aver fatto clic sulla voce Account nelle impostazioni di Windows, pigiando sul pulsante Aggiungi sotto la dicitura Password che si trova a destra e compilando i campi su schermo inserendo per due volte la password che vuoi usare e il relativo suggerimento da visualizzare in caso di dimenticanze.
    Premi poi sui pulsanti Avanti e Fine per completare la configurazione.

    Eliminare la password per l’account Microsoft

    IMMAGINE QUI 5

    A partire da Windows 8, Microsoft ha deciso di integrare l’utilizzo degli account utente Windows con tutti gli account Microsoft online, in modo tale da mantenere sempre perfettamente sincronizzati dati e impostazioni.
    Se, dunque, sul tuo PC utilizzi un account utente Microsoft, la procedura che devi mettere in pratica per sbarazzarti della password è diversa da quella vista insieme nel passo precedente e prevede l’accesso alla sezione dell’OS relativa alla gestione dell’account utente.




    Per cui, richiama la finestra Esegui utilizzando la scorciatoia da tastiera Win+R, digita il comando netplwiz nel campo apposito su schermo e fai clic sul pulsante OK annesso alla finestra che visualizzi sul desktop.

    Una volta fatto ciò, vedrai aprirsi sullo schermo la finestra relativa alla gestione degli account utente su Windows 8.
    Seleziona quindi il tuo account utente dall’elenco posto sotto la dicitura Utenti per il computer e togli il segno di spunta dalla casella che sta accanto alla voce Per utilizzare questo computer è necessario che l’utente immetta il nome e la password.
    Dopodiché fai clic sul pulsante Applica collocato in basso.

    Per concludere, digita la password attualmente impostata per il tuo account nei campi Password e Conferma password nella nuova finestra che si apre sul desktop e poi fai clic sul pulsante OK per due volte consecutive, in modo tale da salvare le modifiche.

    Qualora dovessi ripensarci, potrai tornare in qualsiasi momento sui tuoi passi richiamando nuovamente la finestra Account utente digitando il comando netplwiz nella finestra di Esegui, selezionando il tuo account dall’elenco presente sotto la voce Utenti per il computer e apponendo nuovamente il segno di spunta sulla casella accanto alla voce Per utilizzare questo computer è necessario che l’utente immetta il nome e la password.
    Premi infine su Applica e su OK per confermare i cambiamenti apportati.




    Cosa fare in caso di password dimenticata

    IMMAGINE QUI 6

    Non ricordi più la password per accedere al tuo account sul computer e vorresti, dunque, sapere se esiste un qualche sistema per aggirare la richiesta di immissione di quest’ultima e accedere comunque a Windows 8?
    Se la risposta è affermativa, il miglior suggerimento che posso darti è quello di seguire le istruzioni contenute nel mio tutorial su come oltrepassare la password di Windows:
    li trovi indicate alcune soluzioni che potrebbero rivelarsi utili per il tuo scopo.

    Mi raccomando però, metti in pratica le indicazioni in questione solo ed esclusivamente su PC di tua legittima proprietà o comunque su tuoi account personali.
    Violare i computer di altri utenti è un reato… ma questo non credo proprio che ci sia bisogno che te lo dica io!

    come togliere la password allavvio di windows




    come togliere la password allavvio di windows

    Il PC a casa lo usi solo tu e quindi sei solito non impostare una password per accedere a Windows.
    Dopo aver portato il computer a riparare per un piccolo guasto, il tecnico ti ha però impostato una password standard da inserire a ogni accesso al sistema operativo e tu non sai più come liberartene.
    Tranquillo!

    Se quello che cerchi è una guida dettagliata su come togliere la password all’avvio di Windows, sappi che sono qui proprio per offrirtene una.
    Prima di entrare nel vivo della questione, però, voglio fare una premessa importante:
    quella che sto per illustrarti è una procedura altamente sconsigliata.
    Andando a togliere la password all’avvio di Windows, infatti, rischi di mettere i tuoi dati nelle mani di chiunque passi nella tua stanza (basterà fare un clic per accedere a documenti, foto e altri dati personali).
    Poi non dirmi che non ti ho avvertito!

    Tutto chiaro?
    Bene, allora prenditi cinque minuti di tempo libero e scopri insieme a me che cosa bisogna fare per riuscire a togliere la password all’avvio di Windows su tutte le principali versioni del sistema operativo di casa Microsoft.
    Cominceremo dalla più nuova fino ad arrivare alla più datata.
    Pronto per iniziare?
    Sì?
    Molto bene, allora al bando le ciance e procediamo!

    Indice

    • Windows 10
    • Windows 8.x
    • Windows 7
    • Windows Vista
    • Windows XP
    • Oltrepassare la password di Windows

    Windows 10

    Se hai un PC equipaggiato con Windows 10 e ti interessa sapere quali sono i passi da compiere per togliere la password all’avvio di Windows, sappi che puoi agire in vari modi.




    Considerando che, per impostazione predefinita, l’account utente su Windows 10 è collegato al proprio account Microsoft online, la cosa più semplice da fare è sostituire la richiesta della password con quella di un PIN numerico (più breve e facile da ricordare) oppure quella di una password grafica, ossia un’immagine da cliccare in punti chiave impostati dall’utente.
    In alternativa, è possibile impostare un account utente locale (non collegato all’account Microsoft online) e rimuovere completamente la richiesta della password per quest’ultimo, ma così facendo si perde la possibilità di sincronizzare automaticamente tutti i propri dati con OneDrive.

    Per impostare un PIN numerico o una password grafica al posto della password d’accesso a Windows, clicca sul pulsante Start (l’icona della bandierina collocata nell’angolo in basso a sinistra dello schermo), seleziona la tua foto del profilo (o l’icona dell’omino, se non hai ancora una foto del profilo) dal menu che si apre e clicca sulla voce Modifica impostazioni account nel riquadro che viene visualizzato sullo schermo.

    IMMAGINE QUI 1

    Nella finestra che si apre, seleziona la voce Opzioni di accesso dalla barra laterale di sinistra e scegli il da farsi:
    se vuoi attivare lo sblocco del computer tramite PIN, clicca sul pulsante Aggiungi collocato sotto la voce PIN.
    Dopodiché digita la password del tuo account Microsoft, clicca sul pulsante Accedi , digita il PIN che vuoi impostare per l’accesso a Windows negli appositi campi di testo e clicca su OK per rendere effettive le modifiche.
    Se vuoi inserire anche lettere e altri caratteri all’interno del PIN (oltre che numeri), apponi il segno di spunta accanto alla casella Includi lettere e simboli.




    IMMAGINE QUI 2

    Se al posto del PIN numerico, desideri impostare una password grafica per accedere a Windows, clicca sul pulsante Aggiungi relativo alla Password grafica, dopodiché fornisci la password del tuo account Microsoft online, pigia sul bottone Scegli immagine e seleziona la foto da usare come password.

    A questo punto, dai conferma pigiando sul pulsante Usa questa immagine, disegna tre movimenti sulla foto (usando il mouse), ripeti l’operazione e clicca su Fine per salvare i cambiamenti.

    IMMAGINE QUI 3




    Nota: se hai un computer dotato di sensore per il riconoscimento delle impronte digitali o supporto per il riconoscimento del volto, puoi attivare l’accesso a Windows tramite questi sistemi pigiando sul pulsante Configura relativo a Windows Hello.

    Se lo preferisci, puoi rimuovere completamente la richiesta della password all’avvio di Windows passando a un account utente locale.
    Facendo in questo modo, però, perderai la possibilità di sincronizzare automaticamente tutti i tuoi dati con l’account Microsoft online.
    Come dici?
    Lo sai e sei convinto di procedere?
    Bene, allora procedi come segue.

    Innanzitutto, converti il tuo account utente in un account locale.
    Clicca, quindi, sul pulsante Start (l’icona della bandierina collocata nell’angolo in basso a sinistra dello schermo), seleziona la tua foto del profilo (o l’icona dell’omino, se non hai ancora una foto del profilo) dal menu che si apre e clicca sulla voce Modifica impostazioni account nel riquadro che viene visualizzato sullo schermo.

    Nella finestra che si apre, fai clic sulla voce Accedi con un account locale, dopodiché digita la password del tuo account Microsoft e pigia sul pulsante Avanti.
    A questo punto, digita il nome utente e la password che vuoi usare per il tuo account locale negli appositi campi di testo (la password va ripetuta per due volte) e premi su Avanti e Disconnetti e chiudi per completare l’operazione.




    IMMAGINE QUI 4

    Adesso puoi disattivare la richiesta della password all’accesso a Windows.
    Accedi, quindi, al pannello Esegui…, premendo la combinazione di tasti Win+R sulla tastiera del PC.
    Dopodiché digita il comando netplwiz nella finestra che si apre e premi il pulsante OK annesso alla finestra che viene visualizzata sul desktop.

    Nella nuova finestra che successivamente ti verrà mostrata, togli il segno di spunta dalla voce Per utilizzare questo computer è necessario che l’utente immetta il nome e la password, clicca su Applica, compila i campi collocati accanto alle voci Password e Conferma password con la password del tuo account utente locale e poi fai clic sul bottone OK, per salvare le modifiche.

    IMMAGINE QUI 5




    Potrai eventualmente annullare il procedimento appena visto semplicemente apponendo di nuovo il segno di spunta accanto alla voce Per utilizzare questo computer è necessario che l’utente immetta il nome e la password.

    Windows 8.x

    Windows 8 ha segnato l’integrazione dell’account utente di Windows con gli account Microsoft online, tramite i quali vengono sincronizzati nel cloud tutti i dati e le impostazioni.
    Alla luce di ciò, ti sconsiglio caldamente di togliere la password all’avvio di Windows su questa versione del sistema operativo di casa Microsoft.
    Piuttosto, rendi meno tedioso il processo di logon sostituendo la password del tuo account Microsoft online (che sarà senz’altro lunga e complessa) con un PIN numerico o una password grafica, ossia un codice costituito da un certo numero di cifre simile a quello che bisogna digitare all’accensione del cellulare oppure un’immagine da cliccare in punti chiave scelti da te.

    Per compiere quest’operazione, recati nella Start Screen, cerca il termine impostazioni mediante l’apposita modulo collocato in alto a destra e pigia sull’icona Impostazioni PC che compare tra i risultati della ricerca.
    Successivamente,, seleziona le voci Account, fai clic su Opzioni di accesso dalla barra laterale di sinistra e premi sul bottone Aggiungi collocato sotto la dicitura PIN per configurare un PIN numerico oppure sotto la dicitura Password grafica per impostare una password grafica.

    IMMAGINE QUI 6




    In caso di ripensamenti, potrai sempre e comunque rimuovere sia il PIN che la password grafica semplicemente accedendo alla sezione Impostazioni PC di Windows 8, pigiando su Account, poi su Opzioni di accesso e, per finire, facendo clic sul pulsante Rimuovi presente in corrispondenza della voce PIN oppure della voce Password grafica.

    Non sei soddisfatto delle soluzioni appena illustrate?
    Vuoi rimuovere completamente la richiesta della password all’avvio di Windows 8?
    Allora procedi nel seguente modo.
    Torna nel menu Impostazioni PC, clicca su Account, pigia su Opzioni di accesso e poi fai clic sul pulsante Modifica collocato sotto la dicitura Criteri per le password.
    Successivamente, clicca su Cambia per salvare le modifiche.
    In caso di ripensamenti, per riattivare la password pigia nuovamente sui pulsanti Modifica e Cambia.

    Puoi inoltre rimuovere la password all’avvio di Windows richiamando il pannello Esegui… premendo la combinazione di tasti Win+R sulla tastiera del PC e accedere al pannello di gestione degli account utente digitando il comando netplwiz e premendo il pulsante OK annesso alla finestra che è andata ad aprirsi sul desktop.

    Nella nuova finestra che successivamente ti verrà mostrata, togli il segno di spunta dalla voce Per utilizzare questo computer è necessario che l’utente immetta il nome e la password, clicca su Applica, compila i campi collocati accanto alle voci Password e Conferma password digitando la password del tuo account utente e poi fai clic sul bottone OK per salvare le modifiche.
    Qualora dovessi ripensarci potrai annullare la procedura appena vista per togliere la password all’avvio di Windows apponendo nuovamente il segno di spunta accanto alla voce Per utilizzare questo computer è necessario che l’utente immetta il nome e la password.




    IMMAGINE QUI 7

    Windows 7

    Utilizzi Windows 7 e vorresti capire che fare per rimuovere la password all’avvio di Windows?
    Se la risposta è affermativa sappi che la procedura da seguire è praticamente identica a quella indicata nelle precedenti righe, quando ti ho spiegato come fare per togliere la richiesta della password all’accesso al sistema su Windows Vista.
    Per rimuovere la password all’avvio di Windows su Windows 7, pigia quindi sul pulsante Start, recati nel Pannello di controllo e clicca prima su Account utente e protezione famiglia e poi su Cambia password di Windows.

    Seleziona quindi la voce Rimuovi password relativa al tuo account e, nella schermata che compare, digita prima la password che usi per accedere a Windows e poi fai clic sul pulsante Rimozione password per completare l’operazione.

    IMMAGINE QUI 8




    In alternativa, puoi rimuovere la password all’avvio di Windows anche richiamando il pannello Esegui… premendo la combinazione di tasti Win+Rsulla tastiera del PC e accedere al pannello di gestione degli account utente digitando il comando control userpasswords2 e premendo il pulsante OK annesso alla finestra che è andata ad aprirsi sul desktop.

    Nella nuova finestra che successivamente ti verrà mostrata, togli il segno di spunta dalla voce Per utilizzare questo computer è necessario che l’utente immetta il nome e la password, clicca su Applica, compila i campi collocati accanto alle voci Password: e Conferma password: digitando la password del tuo account utente e poi fai clic sul bottone OK per salvare le modifiche.

    IMMAGINE QUI 9

    In caso di ripensamenti, potrai ripristinare la possibilità di digitare la password all’avvio accedendo nuovamente a Pannello di controllo, selezionando Account utente e protezione famiglia, cliccando su Cambia password di Windows e pigiando sulla voce Crea una password per l’account.
    Per finire, digita la password che intendi utilizzar per proteggere il tuo account sul computer e per accedere al sistema, dopodiché conferma la scelta effettuata.




    Puoi inoltre annullare la procedura mediante cui rimuovere la password all’avvio di Windows tornando in Esegui…, digitando il comando control userpasswords2 e cliccando su OK.
    Successivamente, apponi nuovamente la spunta sulla casella collocata accanto all’opzione Per utilizzare questo computer è necessario che l’utente immetta il nome e la password, compila i campi collocati accanto alle voci Password e Conferma password: immettendo la password che intendi utilizzare e poi fai clic sul pulsante OK per salvare i cambiamenti.

    Windows Vista

    Utilizzi Windows Vista e ti interessa capire come fare per togliere la password all’avvio di Windows?
    Si?
    Beh, allora attieniti alle seguenti indicazioni.
    Tanto per cominciare clicca sul pulsante Start collocato sulla barra delle applicazioni, dopodiché seleziona la voce Pannello di controllo dal menu che compare in modo tale da accedere al pannello di controllo.
    Nella finestra che si apre, fai clic prima su Account utente e protezione per la famiglia e poi su Cambia password di Windows per accedere al pannello con le impostazioni sull’account utente di Windows.

    Clicca quindi sulla voce Rimuovi password relativa al tuo account e, nella schermata che compare, digita la password che devi usare per accedere a Windows e clicca sul pulsante Rimozione password per completare l’operazione.

    IMMAGINE QUI 10




    Ci siamo, hai appena portato a termine la procedura mediante cui rimuovere la password all’avvio di Windows su Vista, complimenti!

    In caso di ripensamenti, potrai annullare la procedura mediante cui togliere la password all’avvio di Windows in qualsiasi momento aprendo Pannello di controllo, pigiando su Account utente e protezione famiglia e poi su Cambia password di Windows.
    In seguito clicca sulla voce Crea una password per l’account , digita la password che intendi utilizzare per accedere al tuo account sul computer e poi conferma la scelta effettuata.

    Windows XP

    IMMAGINE QUI 11

    Iniziamo subito col vedere che cosa bisogna fare per togliere la password all’avvio di Windows XP.
    Se utilizzi questa, ormai vecchia, versione del sistema operativo di Microsoft, il primo passo che devi compiere è quello di fare clic sul pulsante Start sulla barra delle applicazioni.
    Successivamente, seleziona la voce Pannello di controllo dal menu che compare per accedere al pannello di controllo di Windows.
    Nella finestra che si apre, fai clic prima sull’icona Account utente e poi sulla voce Modifica account.




    Clicca ora sul nome del tuo account utente e, nella schermata che compare, avvia la procedura per togliere la password all’avvio di Windows facendo clic su Rimuovi password.
    Adesso, non ti rimane alto da fare se non digitare la password che attualmente sei costretto a inserire a ogni accesso di Windows e cliccare sul pulsante Rimuovi password.

    È fatta! Da questo momento in poi, Windows XP non ti chiederà più alcuna password per accedere al sistema.
    Ovviamente, qualora dovessi ripensarci potrai sempre e comunque annullare la procedura mediante cui togliere la password all’avvio di Windows semplicemente accedendo di nuovo a Pannello di controllo dal menu che ti viene mostrato, pigiando su Account utente e selezionando Modifica account.

    In seguito, seleziona il tuo account utente, clicca sulla voce Crea password, digita la password che intendi utilizzare per accedere al tuo account utente sul computer e dai conferma della scelta fatta.

    Oltrepassare la password di Windows

    IMMAGINE QUI 12




    Hai bisogno di accedere a un’installazione di Windows per la quale hai dimenticato la password?
    In tal caso, puoi rivolgerti a KON-BOOT:
    un software che si installa su una chiavetta USB e si avvia al posto di Windows, in modo da rimuovere la richiesta della password.

    Costa 27$, se decidi di acquistare una licenza singola, ed è molto semplice da usare:
    te ne ho parlato più in dettaglio nel mio tutorial su come oltrepassare la password di Windows.

    come togliere icone dal desktop windows




    come togliere icone dal desktop windows

    Ormai sei solito usare Windows 10 per fare qualsiasi cosa ma, con il passare del tempo, ti sei reso conto che il desktop del tuo computer è diventato, letteralmente, una giungla di icone, nella quale è difficilissimo districarsi! Oltretutto, trovi ormai inconcepibile l’effetto ottico dovuto al disordine che si è venuto a creare, pertanto vorresti iniziare a togliere le icone dal desktop Windows 10 per porre rimedio a questa situazione, ma non hai la più pallida idea di come procedere.

    Ho centrato il punto, vero?
    Bene.
    In tal caso, credo proprio di poterti aiutare:
    nel corso di questo tutorial, infatti, avrò modo di illustrarti le tecniche più semplici ed efficienti per cancellare oppure nascondere le icone presenti sul desktop di Windows 10.
    Inoltre, sarà mia cura spiegarti come effettuare una serie di operazioni aggiuntive sulle stesse, come l’eliminazione della spunta (o del simbolo del collegamento) e dell’ombreggiatura.

    Dunque, senza esitare un secondo in più, ritaglia qualche minuto di tempo libero per te e leggi con molta attenzione tutto quanto ho da spiegarti sul tema:
    sono sicuro che, con un pizzico d’impegno, riuscirai a ottenere, finalmente, il desktop ordinato che tanto desideravi.
    Detto ciò, non mi resta altro da fare, se non augurarti buona lettura e buona “pulizia”!

    Indice

    • Come togliere le icone dal desktop di Windows 10
      • Eliminare un’icona dal desktop di Windows 10
      • Togliere le icone di sistema dal desktop di Windows 10
      • Togliere tutte le icone dal desktop di Windows 10
    • Come nascondere icone desktop Windows 10
    • Come togliere spunta dalle icone del desktop di Windows 10
      • Rimuovere il simbolo del collegamento
    • Come togliere ombreggiatura dalle icone del desktop di Windows 10

    Come togliere le icone dal desktop di Windows 10

    Se è tua ferma intenzione fare un po’ di pulizia sul desktop di Windows 10 liberandoti, di fatto, delle icone che non usi più, segui le istruzioni che mi appresto a fornirti nelle parti successive di questo capitolo.




    Eliminare un’icona dal desktop di Windows 10

    IMMAGINE QUI 1

    Rimuovere un’icona dal desktop di Windows 10, sia essa relativa a un file, un programma, una cartella, un collegamento o qualsiasi altro contenuto, è facilissimo.

    Una volta individuata l’icona di tuo interesse, fai clic destro sulla stessa e seleziona la voce Elimina dal menu proposto:
    in tal modo, il collegamento, il file o qualsiasi altro elemento corrispondente, sparirà dal desktop e verrà immediatamente spostato nel cestino.

    In caso di ripensamenti, puoi ripristinare facilmente l’elemento eliminato:
    fai doppio clic sull’icona del Cestino, identifica l’icona di tuo interesse, fai clic destro sulla stessa e poi sulla voce Ripristina, annessa al menu che ti viene proposto.
    Per cancellare definitivamente l’icona, invece, devi scegliere la voce Elimina e confermare la volontà di procedere, cliccando sul pulsante .




    Togliere le icone di sistema dal desktop di Windows 10

    IMMAGINE QUI 2

    Avrai certamente notato che i passaggi precedenti non sono validi per le icone di sistema di Windows 10, come Questo PC, il Cestino, la Cartella Utente e così via.

    La procedura da usare per togliere queste icone dal desktop, infatti, è leggermente diversa:
    per procedere, fai clic destro sul pulsante Start di Windows, scegli la voce Impostazioni dal menu che ti viene proposto e, tramite la finestra successiva, recati nelle sezioni PersonalizzazioneTemi utilizzando le apposite icone.
    In séguito, clicca sulla voce Impostazioni delle icone del desktop, situata in basso.

    A questo punto, utilizzando la finestra che si apre, rimuovi il segno di spunta dalla casella posta accanto ai nomi delle icone che non desideri più visualizzare (Computer, file dell’utente, Cestino e così via) e clicca sui pulsanti ApplicaOK, per confermare le modifiche.




    Togliere tutte le icone dal desktop di Windows 10

    IMMAGINE QUI 3

    Per togliere tutte le icone dal desktop di Windows 10 (spostandole nel cestino) e lasciarlo “pulito”, provvedi innanzitutto a togliere le icone di sistema seguendo i passaggi che ti ho illustrato poc’anzi.

    Quando hai finito, seleziona tutte le icone ancora presenti, “racchiudendole” in un rettangolo disegnato con il tasto sinistro mouse (puoi partire dall’angolo in alto a sinistra e terminare in quello in basso a destra) e, quando le icone sono tutte evidenziate, rilascia il tasto sinistro del mouse e premi il tasto Canc sulla tastiera, per spostare queste ultime nel Cestino.

    Se hai bisogno di una soluzione meno “invasiva” e che ti permetta, invece, di nascondere provvisoriamente le icone, senza eliminarle, ti consiglio di far riferimento alle istruzioni presenti nel capitolo immediatamente successivo del tutorial.




    Come nascondere icone desktop Windows 10

    IMMAGINE QUI 4

    Nella precedente sezione del tutorial, ti ho spiegato come eliminare definitivamente le icone dal desktop di Windows 10, cancellandole “fisicamente” dal disco e dalla scrivania del sistema operativo.
    Se trovi che questo metodo sia fin troppo drastico e vorresti nascondere le icone dal desktop Windows 10 senza però eliminarle, puoi servirti di una rapida opzione già integrata in Windows.

    Per procedere in tal senso, fai clic destro su un punto vuoto del desktop (cioè senza icone), seleziona la voce Visualizza dal menu contestuale e, per nascondere immediatamente tutte le icone del desktop, clicca sulla voce Mostra icone del desktop, in modo da eliminare il segno di spunta a essa corrispondente.
    Se tutto è filato liscio, le icone spariranno istantaneamente dalla scrivania.

    Se lo desideri, puoi visualizzare di nuovo le icone del desktop in qualsiasi momento (e con la stessa disposizione usata in precedenza), facendo clic destro in un punto “vuoto” dello stesso e recandoti nel menu Visualizza > Mostra icone del desktop.
    Molto più semplice a farsi che a dirsi, non ti pare?




    Come togliere spunta dalle icone del desktop di Windows 10

    IMMAGINE QUI 5

    Da qualche tempo, hai notato che le icone presenti sul desktop di Windows 10 sono accompagnate da una casella di controllo che, quando selezionata, aggiunge un segno di spunta alle stesse. Sebbene questa opzione si riveli molto utile durante l’utilizzo di Windows 10 da dispositivi con touch-screen, essa può risultare particolarmente fastidiosa quando, invece, il computer viene usato avvalendosi del mouse.

    Se è proprio questo il tuo caso, sappi che puoi agevolmente togliere spunta dalle icone del desktop di Windows 10 nel giro di pochissimi secondi:
    per prima cosa, apri l’Esplora File di Windows, cliccando sull’icona a forma di cartella gialla situata nella barra delle applicazioni, dopodiché clicca sulla scheda Visualizza, situata in alto, rimuovi il segno di spunta dalla casella posta accanto alla voce Caselle di controllo elementi e il gioco è fatto.
    Le caselle di controllo spariranno immediatamente da tutte le icone.

    Rimuovere il simbolo del collegamento

    IMMAGINE QUI 6




    Non hai trovato utili i passaggi precedenti, poiché non è tua intenzione rimuovere la casella di controllo abbinata alle icone del desktop, ma intendi eliminare la caratteristica freccetta dalle icone dei collegamenti?
    In tal caso, dovresti agire dal registro di sistema, tuttavia ti consiglio di affidarti a una soluzione software progettata per questo scopo, quale Winaero Tweaker, in grado di semplificare notevolmente le cose.

    Per ottenere questo programma, collegati al relativo sito Internet, clicca sul link Download Winaero Tweaker e attendi che il pacchetto venga completamente scaricato sul computer.
    Giacché la procedura richiederà un riavvio di Explorer, ti consiglio inoltre di salvare tutti i file su cui stavi lavorando e di chiudere i programmi attivi.

    Una volta ottenuto l’archivio compresso, estrailo in una cartella a piacere e lancia il file WinaeroTweaker-x.y.z-setup.exe collocato al suo interno.
    In seguito, clicca sui pulsanti Next per due volte consecutive, apponi il segno di spunta accanto alla voce I accept the agreement, clicca ancora su Next per quattro volte consecutive e, per concludere il setup e avviare il programma, premi i pulsanti InstallFinish.

    A questo punto, clicca sul pulsante , per superare il controllo di sicurezza di Windows, e attendi che la finestra di Winaero Tweaker venga aperta (in alternativa, puoi avviare manualmente il programma tramite l’icona creata sul desktop).




    Quando ciò accade, accedi alla sezione Shortcuts situata nella barra di sinistra (in basso), clicca sull’opzione Shortcut Arrow a essa corrispondente e apponi il segno di spunta accanto alla voce No Arrow, situata nella parte destra della finestra del programma.

    Per concludere ed eliminare le freccette dai collegamenti, clicca sul pulsante Restart Explorer che compare in basso a sinistra.
    Se lo desideri, puoi ripristinare le frecce in qualsiasi momento, seguendo gli stessi passaggi visti poc’anzi ma scegliendo, questa volta, l’opzione Windows default.

    Come togliere ombreggiatura dalle icone del desktop di Windows 10

    IMMAGINE QUI 7

    Può capitare, qualche volta, che la risoluzione del monitor in uso non sia pienamente supportata da Windows 10:
    per questo motivo, l’effetto “ombreggiatura” applicato alle etichette che accompagnano le icone situate sul desktop potrebbe renderne illeggibile (o quasi) il nome. Se ti ritrovi in questa situazione, allora puoi stare tranquillo, poiché Windows permette di togliere l’ombreggiatura dalle icone del desktop nel giro di un paio di clic.




    Come?
    Te lo spiego subito.
    Per prima cosa, individua l’icona Questo PC sul desktop (oppure nella parte sinistra della schermata di Esplora File), fai clic destro su di essa e scegli la voce Proprietà dal menu proposto.

    Successivamente, clicca sulla voce Impostazioni di sistema avanzate, situata a sinistra della finestra che si apre, clicca sulla scheda Avanzate annessa alla schermata successiva e poi sul bottone Impostazioni…, corrispondente al riquadro Prestazioni.

    A questo punto, spostati sulla scheda Effetti visivi, rimuovi il segno di spunta dalla casella Utilizza ombreggiatura per le etichette delle icone sul desktop, clicca sul pulsante Applica e chiudi tutte le finestre che avevi aperto, premendo sul pulsante OK.

    Le ombreggiature delle etichette dovrebbero scomparire immediatamente, migliorando la resa dei caratteri.
    Se ciò non dovesse accadere subito, riavvia il computer per applicare la modifica.




    come stampare con windows




    come stampare con windows

    Alla fine anche tu hai deciso di passare a Windows 8.
    Certo, hai dovuto “lottare” un po’ con la nuova Start Screen ma alla fine ci stai convivendo in maniera migliore di quanto ti aspettassi.
    L’apertura delle app e la ricerca dei file sono state semplificate rispetto a Windows 7, è tutto molto intuitivo ma per alcune operazioni – c’è poco da fare – il vecchio Desktop risulta ancora più comodo.

    Una di queste è la stampa di documenti e foto, che nelle Modern Apps (le applicazioni che si scaricano dal Windows Store e vengono eseguite dalla Start Screen) non è intuitiva al massimo e molti utenti non sanno come sfruttarla.
    Se anche tu sei fra questi, non preoccuparti, prenditi due minuti di tempo libero e scopri come stampare con Windows 8 grazie alle indicazioni che sto per darti.

    Prima di vedere in dettaglio come stampare con Windows 8, devi provvedere, se non l’hai già fatto, a configurare la stampante sul PC scaricando i driver del dispositivo dal sito ufficiale del produttore.
    Basta fare una ricerca su Google utilizzando i termini [modello della stampante] driver oppure collegare la stampante al computer tramite cavo USB ed eseguire una scansione del sistema utilizzando uno dei tanti programmi per driver mancanti disponibili in Rete.

    La maggior parte delle stampanti compatibili con Windows 7 sono compatibili anche con Windows 8, tuttavia per essere sicuro di scaricare i driver giusti dai un’occhiata alle note informative presenti nella pagina di download.
    A download ultimato, avvia dunque l’installazione dei driver della stampante sul tuo PC aprendo il pacchetto .exe scaricato da Internet e segui le istruzioni a schermo.
    Dovrebbero bastare pochi minuti.




    IMMAGINE QUI 1

    Una volta completata la configurazione della stampante, puoi stampare con Windows 8 agendo sia dal Desktop che dalla Start Screen.
    Per quanto concerne il Desktop, la procedura di stampa è rimasta invariata rispetto alle versioni precedenti del sistema operativo e quindi è inutile spiegare come si fa (basta selezionare la voce File > Stampa dal menu dell’applicazione in uso), mentre nelle Modern Apps scaricate dal Windows Store potresti incontrare qualche difficoltà in più.

    Per stampare da un’applicazione in stile Metro, devi come prima cosa richiamare la Charms Bar laterale di Windows 8 portando il puntatore del mouse nell’angolo basso o alto a destra dello schermo, dopodiché devi cliccare sul pulsante Dispositivi, selezionare il nome della tua stampante dal menu che compare e cliccare sul pulsante Stampa.

    Dalla medesima barra laterale puoi anche regolare tutte le impostazioni di stampa, come il numero di copie da stampare, l’orientamento delle pagine (verticale/orizzontale), la modalità dei colori ed altre impostazioni più avanzate.
    Visto?
    È davvero facilissimo.




    come spostare la barra delle applicazioni di windows




    come spostare la barra delle applicazioni di windows

    Sei ancora alle prime armi con il mondo dei computer ma hai deciso che è arrivato il momento di iniziare a personalizzare il sistema operativo del tuo PC per adattarlo ai tuoi gusti e alle tue esigenze.
    Primo obiettivo:
    la barra delle applicazioni di Windows, quella situata nella parte bassa del desktop in cui si trovano il pulsante Start e tutte le icone dei programmi aperti.

    Per essere precisi, vorresti tanto scoprire come spostare la barra delle applicazioni di Windows (detta anche taskbar) e portarla in un altro lato dello schermo (sinistra, destra o in alto), in modo da ottimizzare la visualizzazione delle finestre e recuperare un po’ di spazio nella parte del desktop in cui ti serve maggiormente.
    Beh, nessun problema.
    Oggi sono qui proprio per spiegarti come fare, passo dopo passo.
    Pronto a cominciare?

    Se utilizzi il buon vecchio XP e vuoi sapere come spostare la barra delle applicazioni di Windows, non devi far altro che posizionarti in un punto vuoto della taskbar (ossia dove non ci sono pulsanti o icone), fare click destro su quest’ultimo e togliere il segno di spunta dalla voce Blocca la barra delle applicazioni nel menu che si apre.
    In questo modo, sbloccherai la barra delle applicazioni e consentirai il suo spostamento.

    Adesso, clicca con il pulsante sinistro del mouse in un punto vuoto della taskbar, tieni premuto il tasto, e trascina la barra delle applicazioni nel punto dello schermo che più ti aggrada:
    margine sinistro, margine destro o parte alta del desktop.
    Una volta effettuato lo spostamento, blocca nuovamente la taskbar facendo click destro su di essa e mettendo il segno di spunta accanto alla voce Blocca la barra delle applicazioni nel menu che si apre.




    IMMAGINE QUI 1

    Se vuoi sapere come spostare la barra delle applicazioni di Windows 7 (o Vista), devi sapere che anche se l’aspetto della taskbar è cambiato, il procedimento è rimasto praticamente lo stesso.
    Clicca quindi con il pulsante destro del mouse in un punto vuoto della barra (dove non ci sono pulsanti o icone) e togli il segno di spunta dalla voce Blocca la barra delle applicazioni che si trova nel menu che si apre.

    Ora, clicca con il pulsante sinistro del mouse in un punto vuoto della taskbar, tieni premuto il tasto, e trascina la barra delle applicazioni nel punto dello schermo che preferisci (in alto, a destra o a sinistra).
    Una volta effettuato lo spostamento, anche in questo caso puoi blocca nuovamente la taskbar facendo click destro su di essa e mettendo il segno di spunta accanto alla voce Blocca la barra delle applicazioni situata nel menu che si apre.
    Facile, no?

    come spegnere windows




    come spegnere windows

    Windows 8 rappresenta un punto di svolta rispetto alle edizioni precedenti del sistema operativo Microsoft.
    Include una nuova schermata iniziale, denominata Start Screen, che va a sostituire il vecchio menu Start e questo può causare un po’ di confusione negli utenti, i quali spesso non riescono ad individuare funzioni e programmi che prima erano sempre a portata di click.

    Tu, ad esempio, sei riuscito a capire come spegnere Windows 8?
    Se la risposta è no, sappi che non sei il solo.
    Anzi, sei in numerosissima compagnia, ma non temere.
    Anche se un po’ più nascosto rispetto ai vecchi Windows, il pulsante per spegnere il PC è presente anche su Windows 8 ed è facilissimo da usare.
    Vediamo subito come.

    Se vuoi imparare come spegnere Windows 8, non devi far altro che richiamare la nuova barra laterale di Windows denominata Charms Bar.
    In che modo?
    Semplice, posiziona il puntatore del mouse (o pigia con il dito) nell’angolo alto o basso a destra dello schermo e aspetta che compaiano delle icone bianche al lato.

    A questo punto, seleziona l’icona Impostazioni, clicca sul pulsante Arresta e seleziona la voce Arresta il sistema dal menu che compare.
    Se non vuoi spegnere completamente il PC ma solo mandarlo in ibernazione, scopri come ibernare Windows 8 grazie alla guida che ho scritto sull’argomento.




    IMMAGINE QUI 1

    Un metodo alternativo per spegnere Windows 8 consiste nel premere la combinazione di tasti Alt+F4 sulla tastiera sul PC quando si è sul Desktop e non ci sono finestre in primo piano.

    In questo modo, compare il vecchio menu di spegnimento di Windows, quello con il menu a tendina, nel quale puoi scegliere se Arrestare il sistema, riavviare il computer, ecc.
    Non è molto comodo da richiamare ma sempre efficace.

    IMMAGINE QUI 2




    Infine, ti segnalo un piccolo script vbs creato dal team di Digital Inspiration che consente di aggiungere i collegamenti per spegnimento, riavvio e disconnessione alla Start Screen di Windows 8, in modo da avere i pulsanti di spegnimento sempre a portata di click come nelle vecchie versioni del sistema operativo Microsoft.
    Puoi scaricarlo cliccando qui.

    A download completato apri, facendo doppio click su di esso, il file appena scaricato (createButtons.vbs) e clicca sul pulsante OK per aggiungere i collegamenti di spegnimento alla Start Screen di Windows 8.
    Facile, no?

    come spegnere pc windows




    come spegnere pc windows

    Come spegnere PC Windows 10

    Per velocizzare i tempi, potresti chiederti come spegnere PC Windows 10.
    Tutti, più o meno, conoscono un modo per arrestare il computer con il sistema operativo Microsoft.
    Tuttavia, potresti domandarti come si faccia perché ad esempio pensi che il metodo da te utilizzato non sia il più rapido.
    Oppure, hai la necessita di creare un cron job, ovvero un crontab, che esegue lo spegnimento automatico a una determinata ora del giorno.
    D’altro canto, potresti volerlo sapere perché fino ad ora hai utilizzato altri sistemi operativi e non conosci abbastanza Windows 10.
    Ebbene, per qualsiasi ragione tu sia finito qua, riuscirai ad ottenere quello che stai cercando.

    Nella guida seguente, ti spiego appunto come spegnere PC Windows 10.
    Ti mostro le procedure più comode per arrestare il computer in maniera manuale e automatica.
    Inoltre, ti faccio vedere come si fa a lanciare lo spegnimento da remoto, utile se ad esempio dimentichi il PC acceso e non rientri a casa o in ufficio.
    Come se non bastasse, ti dico come forzare lo spegnimento quando il computer non risponde.
    Dunque, se sei d’accordo, non resta che cominciare.

    Come spegnere PC Windows 10

    Prima di rivelarti come spegnere PC Windows 10, ti ricordo che non è possibile arrestare più velocemente il computer per saltare gli aggiornamenti.
    Per fare ciò, devi interrompere il download automatico degli aggiornamenti e riprenderlo in un secondo momento.
    Oppure, potresti disattivare Windows Update e abilitarlo nuovamente in seguito.
    Solo così riusciresti a liberartene.
    Se decidessi di lasciare gli aggiornamenti, invece, il computer cercherà di installarli automaticamente ad ogni spegnimento o avvio.
    Al massimo, potresti configurare i riavvii pianificati per non interrompere la produzione.

    Ciò premesso, di seguito trovi le procedure più utilizzate per spegnere PC Windows 10.
    Con tutte, otterrai il medesimo risultato.
    Dunque, non devi far altro che scegliere e applicare quella più adatta alle tue esigenze.




    Indice

    • Menu Start
    • Programmazione tasto Power
    • Dalla Tastiera
    • Dal Prompt dei comandi
    • Collegamento sul Desktop
    • Spegnimento automatico con crontab
    • Spegnimento da remoto
    • Forzare lo spegnimento
    Menu Start

    Quando ti chiedi come spegnere PC Windows 10, i metodi più semplici che puoi utilizzare sono quelli correlati al menu Start.
    Ci sono infatti due procedure che puoi usare per arrestare il computer dal menu Start.
    La prima, la conoscerai sicuramente.
    Consiste nell’aprire il menu Start, cliccare il tasto Power e scegliere Arresta il sistema.
    Invece, la seconda è più veloce.
    Basta cliccare con il tasto destro del mouse sul menu Start, selezionare Chiudi o disconnetti e cliccare Arresta il sistema.
    Allo stesso modo, puoi anche riavviarlo.

    Programmazione tasto Power

    Il pulsante Power è forse il metodo più rapido che puoi usare quando ti chiedi come spegnere PC Windows 10.
    Come già saprai, non è consigliato arrestare bruscamente il computer tenendo premuto il tasto Power.
    Premendolo una sola volta in maniera rapida, invece, si ottiene una Sospensione o una Ibernazione.
    Quello che puoi fare, è riprogrammare il suo effetto tramite le impostazioni di Windows 10.
    In questo modo, potrai arrestare il computer normalmente con un solo tocco.

    Per procedere, segui il percorso Pannello di controllo > Sistema e Sicurezza > Opzioni di risparmio energia.
    Poi, clicca Specifica il comportamento dei pulsanti di alimentazione.
    Adesso, vai alla voce Quando viene premuto il pulsante di alimentazione e imposta la scelta su Arresta il sistema.
    Infine, clicca Salva cambiamenti per concludere.

    Dalla Tastiera

    Se ti stai chiedendo come spegnere PC Windows 10, è probabile che tu voglia sapere la combinazione della tastiera.
    Ebbene, Windows 10 prevede gli stessi shortcut per la tastiera delle precedenti versioni.
    Pertanto, così come su Windows XP, Vista, 7, 8 e altri, potresti utilizzare la combinazione Alt + F4.
    Posizionati su Desktop, fai un click nel vuoto ed esegui lo shortcut da tastiera dopo aver chiuso tutti i programmi.
    Dopodiché, scegli Arresta il sistema e clicca Ok.




    Dal Prompt dei comandi

    Un altro metodo da utilizzare quando ci si chiede come spegnere PC Windows 10 è quello che si avvale del Prompt dei comandi.
    Ci sono diversi comandi per farlo, perché permettono di eseguire spegnimenti differenti.
    Il primo che trovi qui sotto, ti permette di effettuare lo spegnimento classico, ovvero quello che arresta il computer ma si ferma quando trova dei programmi o delle applicazioni che hanno dei file non salvati.
    È il seguente:

    shutdown /p

    Il secondo comando, permette di spegnere PC Windows 10 forzando la chiusura immediata di app e programmi:

    shutdown /p /f

    Per uno spegnimento immediato che non tiene conto di nulla:

    shutdown /s

    Se desideri arrestare il computer e avviare le app e i programmi che erano aperti al prossimo avvio:




    shutdown /sg

    Per spegnere PC Windows 10 dopo un certo numero di secondi:

    shutdown /s /t 123

    Al posto di 123, inserisci i secondi dopo i quali vuoi far partire l’arresto del computer.
    Puoi inserire un valore tra 0 e 315360000 (10 anni).

    Collegamento sul Desktop

    Se ti chiedi come spegnere PC Windows 10, potresti farlo perché vuoi creare un collegamento sul Desktop per effettuare lo spegnimento con un doppio click.
    Devi posizionarti sul Desktop e cliccare con il tasto destro del mouse nel vuoto.
    Quindi, devi scegliere Nuovo > Collegamento.
    Durante la creazione guidata, inserisci come Percorso la seguente stringa:

    %windir%\System32\shutdown.exe /s /t 0

    Fatto ciò, scegli Avanti per concludere la creazione del collegamento.
    Adesso, per spegnere PC Windows 10 devi semplicemente fare doppio click.
    Se vuoi farlo diventare un solo click, basta che trascini il collegamento sulla Barra delle applicazioni.




    Spegnimento automatico con crontab

    Uno dei metodi più comodi che si può utilizzare quando ci si chiede come spegnere PC Windows 10, è quello che si avvale del crontab.
    I crontab, conosciuti come cron job, sono dei comandi che consentono di pianificare altri comandi.
    Usandoli, è possibile configurare uno spegnimento automatico specificando ora e data.
    Ovviamente, con l’eccezione di non arrestarsi quando il computer viene utilizzato dall’utente.

    Per procedere, apri il Cerca, scrivi Pianifica attività e premi Invio.
    Apparirà lo strumento che ti consente di creare delle pianificazioni.
    Sotto la voce Azioni, clicca Crea attività.
    Inserisci un Nome a piacimento e metti su On le opzioni Esegui indipendentemente dalla connessione degli utenti e Esegui con privilegi più elevati.

    Adesso, spostati in Attivazione e clicca Nuovo.
    Assegna nella finestra Nuova attivazione la scelta In base a una pianificazione.
    Quindi, compila Inizio con data e ora a tuo piacimento.
    Inoltre, scegli una tra le opzioni Una volta, Giornaliera, Settimana o Mese.
    Dopodiché, seleziona Ok.

    A questo punto, per spegnere PC Windows 10 devi andare nella scheda Azioni, cliccare il menu interattivo di fianco a Operazione e scegliere Avvio programma.
    Poi, nel campo Programma o script devi digitare shutdown, mentre in Aggiungi argomenti (facoltativo) devi mettere /s.
    Infine, premi Ok.




    Per ultimo, devi aggiungere l’eccezione per fare in modo che il computer non si arresti quando gli utenti lavorano.
    Spostati nella scheda Condizioni, abilita la voce Avvia l’attività solo se il computer è inattivo per e imposta il tempo.
    Configura anche Attendi attività per.
    Poi, abilita Interrompi se il computer non è più inattivo e Riavvia in caso di ripresa dallo stato di inattività.
    Infine, premi Ok e inserisci la password dell’utente locale per confermare la creazione e l’attivazione del task.

    Spegnimento da remoto

    Un problema che si può incontrare quando ci si chiede come spegnere Windows 10, è lo spegnimento da remoto.
    Nel momento in cui ci si collega con programmi che consentono l’accesso da internet, il sistema operativo non consente all’utente remoto di arrestare il computer.
    Pertanto, sembra che non ci sia possibilità di farlo.
    In realtà, è davvero semplice.
    Non devo nemmeno spiegarti come si fa.
    Infatti, ora che lo sai, potresti usare lo spegnimento dal Terminale oppure lo spegnimento dalla Tastiera.
    Vedi sopra i passaggi.

    Forzare lo spegnimento

    Ora che ti ho spiegato come spegnere PC Windows 10, voglio ricordarti che a volte è necessario forzare lo spegnimento.
    Non sempre le applicazioni e i programmi si chiudono a dovere.
    In questi casi, anziché attendere, è possibile forzare l’arresto del computer.
    Puoi farlo dal Prompt dei comandi, usando shutdown /s.
    Oppure, puoi cliccare il pulsante Forza arresto, che ti viene mostrato nell’avvertenza di programmi aperti durante lo spegnimento.

    come sdoppiare lo schermo windows




    come sdoppiare lo schermo windows

    Vorresti sdoppiare lo schermo del tuo computer con su installato Windows 10 su un monitor secondario oppure sul televisore in modo tale da poter organizzare al meglio la visualizzazione dei contenuti di tuo interesse su un desktop più grande o su un suo duplicato?
    Beh, mi sembra un’ottima trovata, non c’è che dire.
    Tuttavia se adesso sei qui e stai leggendo queste righe evidentemente è perché non hai la più pallida idea di come riuscirci?
    Mi sbaglio?
    No, appunto.
    Vista la situazione posso dunque provvedere io a spiegarti, passaggio dopo passaggio, come sdoppiare lo schermo Windows 10.

    Come dici?
    La cosa ti interessa ma essendo poco pratico in fatto di informatica e nuove tecnologie temi che le operazioni da compiere per riuscire a sdoppiare lo schermo Windows 10 possano essere troppo complicate per te?
    Ma no, ti sbagli… ed anche di parecchio! Infatti, al contrario delle apparenze sdoppiare lo schermo Windows 10 è facilissimo, basta solo sapere dove mettere le mani e quali cavi o apparecchi e tecnologie wireless reperire ed il gioco è fatto, fidati.

    Se sei dunque realmente interessato alla questione, ti suggerisco di prenderti una decina di minuti o poco più di tempo libero, di metterti ben comodo e di concentrarti sulla lettura delle indicazioni che trovi qui sotto.
    Sono sicuro che alla fine potrai dirti più che soddisfatto e ti darai uno schiaffo sulla fronte domandandoti ma come ho fatto a non pensarci prima?

    Sdoppiare lo schermo Windows 10 tramite cavi

    Attrezzatura

    IMMAGINE QUI 1




    Come ti ho già accennato, per riuscire a sdoppiare lo schermo Windows 10 e, di conseguenza, per poter collegare il computer ad uno schermo secondario, ti basta ricorrere all’uso di alcuni appositi cavi.

    Prima di determinare la soluzione adottare, devi però provvedere a verificare quali ingressi sono effettivamente supportati dal computer in tuo possesso e dal monitor o dal televisore che intendi sfruttare per sdoppiare lo schermo.
    Ciò è necessario perché esistono vari cavi grazie ai quali è possibile mettere in comunicazione due schermi tra loro. Di seguito trovi un elenco di quelli maggiormente diffusi.

    •  S-Video – Si tratta di un piccolo spinotto rotondo supportato dalla maggior parte dei PC (inclusi quelli più datati) e facilmente collegabile alla TV grazie all’utilizzo di adattatori Scart.
      Non gestisce il flusso audio, quindi va associato ad un cavo aggiuntivo da collegare all’uscita audio del PC e alle entrate audio della TV.
    • HDMI – Si tratta del miglior metodo per collegare il computer ad un monitor secondario oppure al televisore.
      È supportato dalla maggior parte dei più recenti PC e da tutti gli HDTV.
      Attraverso il cavo HDMI viene trasferito non solo il segnale video (in risoluzione Full HD 1080p o addirittura 4K) ma anche il segnale audio.
    • VGA – Si tratta dello stesso cavo che si usa comunemente per collegare il PC al monitor.
      È supportato da tutti i PC e dalla maggior parte dei televisori più recenti.
      Come l’S-Video, non supporta i flussi audio e va quindi associato a un altro cavo.
    • RCA Composito – Si tratta dei famosissimi jack in rosso, giallo e bianco supportati da molti PC e praticamente tutti i televisori in commercio.
      I cavi rosso e bianco trasferiscono l’audio per cui non c’è bisogno di spinotti aggiuntivi.
      Va però tenuto conto del fatto che la qualità di output non è eccellente.
    • DVI – Si tratta di un altro formato di cavo molto comune per il collegamento di PC e monitor.
      Esistono degli ottimi adattatori per collegare questa porta del PC a quella HDMI delle TV HD.

    Dopo aver verificato la tipologia di cavo che è possibile sfruttare per sdoppiare lo schermo Windows 10, qualora non avessi già a tua disposizione la giusta strumentazione, puoi recarti in un qualsiasi negozio di elettronica o di informatica ben fornito oppure puoi rivolgerti ad Amazon o altri siti per il commercio elettronico per reperire ciò di cui hai bisogno. Il prezzo dei cavi è generalmente abbastanza abbordabile (mediamente si parla di una decina d’euro al massimo) e può variare in base alla lunghezza.

    IMMAGINE QUI 2

    AmazonBasics – Cavo HDMI 2.0 ad alta velocità, supporta Ethernet, 3D, …

    Vedi offerta su Amazon

    IMMAGINE QUI 3

    ITB Solution Cavo S-Video 5 Mt

    Vedi offerta su Amazon

    IMMAGINE QUI 4

    AmazonBasics – Cavo HDMI High Speed con Ethernet, 3D e ARC (0,9 m)

    Vedi offerta su Amazon

    IMMAGINE QUI 5

    Startech.Com Cavo Monitor VGA 1.8 M, Hd15 M/M

    Vedi offerta su Amazon

    IMMAGINE QUI 6

    HAMA Cavo 2 RCA M/Jack 3.5 mm M, 2 metri, nero, 1 stella

    Vedi offerta su Amazon

    Collegamento

    IMMAGINE QUI 7




    Dopo ave verificato quale cavo utilizzare ed una volta reperito “l’armamentario” necessario e messi in comunicazione il computer e il monitor secondario o il TV, puoi scegliere se utilizzare quest’ultimo come duplicato esatto del desktop di Windows 10, andando quindi a riprodurre in tempo reale quello che accade sullo schermo del tuo PC, oppure se configurarlo come un’estensione della scrivania, e dunque usarlo come monitor secondario.

    Per fare ciò, fai clic destro in un punto qualsiasi del desktop e seleziona la voce Impostazioni schermo dal menu che compare. Nella finestra che si apre, clicca sull’elenco a discesa che torvi collocato in corrispondenza della voce Più schermi e seleziona la voce Duplica questi schermi oppure l’opzione Estendi questi schermi.

    In alternativa, per velocizzare le cose, puoi premere la combinazione di tasti Win+P sulla tastiera del PC e scegliere se sfruttare la funzione Duplica o Estendi dal menu che compare.

    Se necessario, puoi anche cambiare l’ordine in cui sono disposti gli schermi, in modo da poterti muovere con più naturalezza da uno spazio all’altro.
    Per fare ciò, torna nel menu Impostazioni schermo e trascina con il mouse le icone dei due monitor in modo che corrispondano alla loro posizione reale (es.
    uno a destra e uno a sinistra oppure uno in alto e uno in basso).




    Per scegliere quale schermo dei due identificare come monitor primario, seleziona la sua icona con il mouse, apponi il segno di spunta accanto alla voce Imposta come schermo principale che si trova in basso e clicca prima su Applica e poi su OK per salvare i cambiamenti.

    Sdoppiare lo schermo di Windows 10 tramite apparecchi e tecnologie wireless

    IMMAGINE QUI 8

    Alla sola idea di dover utilizzare uno o più cavi “inorridisci” e vorresti quindi capire come fare per poter sdoppiare lo schermo Windows 10 ricorrendo all’uso di apparecchi e tecnologie wireless come ti ho accennato ad inizio guida?
    Bene, allora potresti prendere in seria considerazione l’utilizzo di una delle soluzioni che trovi indicate qui di seguito.

    Ti avverto però, sdoppiare lo schermo Windows 10 utilizzando apparecchi e tecnologie wireless non sempre è sinonimo di perfezione.
    Tali soluzioni, essendo basate sulla trasmissione del segnale audio/video tramite rete WI-Fi possono infatti soffrire di leggeri lag (ritardi) e rallentamenti e possono non essere in grado di offrire la stessa qualità di imagine e del suono dei collegamenti fisco.
    L’ultima parola, comunque, spetta a te.




    Chromecast

    IMMAGINE QUI 9

    Lo strumento più economico per ottenere una connessione senza fili tra il tuo computer con su installato Windows 10 ed un secondo monitor o il televisore è Chromecast, una sorta di chiavetta che si collega alle porte HDMI e USB del televisore e permette di inviare contenuti in streaming, a patto che siano connessi alla stessa rete wireless).
    Presenta un prezzo base pari a 39,00 euro ed è disponibile sullo store ufficiale di Google.

    Per utilizzarlo per sdoppiare lo schermo Windows 10  non devi far altro che installare il browser Google Chrome sul computer (ti ho spiegato in maniera dettagliata come fare nella mia guida su come scaricare Google Chrome gratis) e cliccare sulla voce Trasmetti presente nel menu con i tre puntini collocato in alto a destra.

    Successivamente devi selezionare la voce Trasmetti a dal riquadro che compare al centro dello schermo e devi cliccare prima sulla voce Trasmetti desktop e poi sul nome del Chromecast.
    Se hai bisogno di maggiori informazioni, puoi consultare la mia guida su come funziona Chromecast in cui ti ho spiegato il tutto per filo e per segno.




    Miracast

    IMMAGINE QUI 10

    Alcuni computer sono invece dotati del supporto a Miracast, una tecnologia che sfrutta il sistema Wi-Fi Direct per sdoppiare lo schermo del PC andando ad inviare contenuti video e audio al televisore. Diversamente da Chromecast, la tecnologia in questione non ha bisogno di una rete Wi-Fi d’appoggio.

    Affinché la procedura per poter sdoppiare lo schermo Windows 10 avvenga correttamente, occorre usare un monitor con Miracast integrato oppure bisogna acquistare un adattatore apposito che puoi trovare in un qualsiasi negozio di elettronica o di informatica ben fornito, su Amazon o altri siti per il commercio elettronico.
    I prezzi non sono esattamente contenuti ma la configurazione non è assolutamente complicata.

    IMMAGINE QUI 11

    Microsoft CG4-00003 Adattatore Display senza fili

    Vedi offerta su Amazon

    Per scoppiare lo schermo Windows 10 sfruttando la tecnologia MIracast basta infatti recarsi in Impostazioni PC, selezionare l’icona Sistema e cliccare sulla voce Connetti a schermo wireless presente nel menu Schermo.
    Se necessiti di ulteriori dettagli, puoi consultare l’apposita pagina Web informativa annessa al sito Internet ufficiale di Microsoft ed accessibile cliccando qui.




    come scorrere le foto su windows




    come scorrere le foto su windows

    Windows 8 ha rappresentato un punto di rottura rispetto al passato.
    È stata introdotta l’interfaccia Metro in stile Windows Phone, che con i suoi tasselli (denominati tiles) ha sostituito il menu Start e varie applicazioni predefinite.
    Tra queste c’è anche il buon vecchio Visualizzatore di foto di Windows, che è stato sostituito da una Modern App che permette di sfogliare le immagini in maniera molto comoda… su touch-screen.
    La stessa cosa, purtroppo, non si può dire quando si usano mouse e tastiera.

    Concordi?
    Allora facciamo una cosa.
    Vediamo insieme come scorrere le foto su Windows 8 senza “impazzire” tra Start Screen e Desktop, così potrai acquisire un po’ di confidenza con il funzionamento della nuova app per la visualizzazione delle immagini e scoprirai – se vuoi – come ripristinare il vecchio Visualizzatore di foto di Windows 7 e Vista.
    Cominciamo subito!

    Cominciamo vedendo come scorrere le foto su Windows 8 usando la nuova applicazione predefinita della Start Screen, nella quale vengono raccolte non solo le immagini salvate localmente sul PC ma anche le foto caricate su Facebook, Flickr e SkyDrive.
    Per utilizzarla, seleziona il tassello Foto che si trova nella Start Screen e seleziona quali immagini sfogliare:
    Raccolta immagini per le foto salvate sul computer, Facebook, Flickr, Foto di SkyDrive oppure Dispositivi, per visualizzare le immagini contenute in fotocamere o altri dispositivi collegati al PC.

    A questo punto, seleziona la cartella (o l’album) in cui sono presenti le immagini che vuoi vedere e l’applicazione Foto te le mostrerà sotto forma di miniature da scorrere orizzontalmente utilizzando la barra di scorrimento che si trova in basso (o il dito, se usi un touch-screen).
    Per visualizzare un’immagine a dimensione intera, seleziona la sua miniatura.
    In questo modo, una volta attivata la visualizzazione a schermo intero, potrai sfogliare tutte le foto usando le frecce che compaiono sulla sinistra e sulla destra dello schermo oppure le frecce sinistra e destra della tastiera.
    Premendo il tasto Backspace sulla tastiera o cliccando sul pulsante con la freccia collocato in alto a sinistra, tornerai invece alla visualizzazione delle miniature.




    Oltre a poter sfogliare le immagini “manualmente”, con la app Foto di Windows 8 è possibile anche visualizzare uno slideshow automatico di tutte le foto presenti nella cartella o nell’album selezionato.
    Basta fare click destro in un punto qualsiasi dello schermo e selezionare la voce Presentazione dalla barra che compare in basso.
    Cliccando sul pulsante Imposta come è invece possibile impostare l’immagine corrente come sfondo del desktop, immagine per la schermata di sblocco di Windows 8 o icona del tassello della app Foto nella Start Screen.

    Se non vuoi sfogliare le foto in base alle cartelle o all’album in cui si trovano ma in base alla loro data di realizzazione, fai click destro nella schermata di selezione delle cartelle/album e clicca sull’icona Sfoglia per data che compare in basso.

    IMMAGINE QUI 1

    Come accennato in precedenza, per impostazione predefinita Windows 8 avvia la app Foto della Start Screen anche quando si aprono delle immagini dall’ambiente desktop, e questo comportamento può risultare abbastanza fastidioso.
    Ecco il motivo per il quale adesso vedremo come ripristinare il vecchio Visualizzatore di foto e scorrere le foto su Windows 8 con quest’ultimo.




    Per fare in modo che le immagini selezionate in ambiente desktop si aprano in quest’ultimo, il primo passo che devi compiere è recarti nella Start Screen di Windows premendo il tasto Win sulla tastiera.
    A questo punto, cerca programmi predefiniti e clicca sull’icona che compare tra i risultati della ricerca.

    Nella finestra che si apre, fai click sul collegamento Imposta programmi predefiniti, seleziona Visualizzatore foto di Windows dalla barra laterale di sinistra e clicca sul pulsante Imposta questo programma come predefinito.

    Missione compiuta! Adesso prova ad aprire una foto dall’Esplora Risorse e vedrai che non si avvierà più automaticamente la Modern App Foto ma al suo posto ci sarà il caro vecchio Visualizzatore di foto in stile Windows 7/Vista.
    Contento?

    come scaricare iso windows




    come scaricare iso windows

    Come scaricare ISO Windows 10

    Se ti stai domandando come scaricare la ISO di Windows 10, potrei esserti d’aiuto.
    Come già saprai, Windows è in assoluto uno dei pacchetti software più rilevanti della storia dell’informatica.
    E ancora oggi, a quasi 34 anni dal suo lancio, questo sistema operativo costituisce lo standard de facto per tutti i PC di uso generalizzato.
    Benché non sia mai riuscita ad intaccare durevolmente lo “zoccolo duro” degli utenti Apple, grazie a Windows, Microsoft ha comunque sbaragliato il resto della concorrenza, non solo attraverso l’implementazione di prodotti rispondenti alle crescenti richieste del mercato, ma anche sfruttando in maniera intelligente e spregiudicata la partnership con le maggiori case produttrici di personal computer, che hanno incluso copie preinstallate di Windows sulle loro macchine.

    Nel corso degli anni, Windows ha subito due imponenti rivoluzioni:
    la prima riguardò il transito dalle architetture ancora legate al DOS (fino a Windows Me) verso la serie NT (già attiva dal 1993); la seconda, più recente, ha visto la riscrittura di una gran parte del sistema per adattarsi alle nuove architetture hardware ed al maggiore bisogno di sicurezza e stabilità, culminando con il rilascio di Windows Vista.
    Da allora, Microsoft ha deciso di superare definitivamente il pregiudizio che la voleva poco impegnata sul fronte della lotta agli attacchi informatici ed ai virus, introducendo periodicamente nuovi aggiornamenti di sicurezza.
    Questa è divenuta una caratteristica importante su Windows 10.
    Vediamo adesso come è possibile scaricare questo software in maniera legale al fine di poterlo installare sul proprio computer.

    Come scaricare Windows 10

    Oggi, i mutamenti del mercato del software e la crescente dematerializzazione dei supporti hanno ulteriormente cambiato lo scenario in cui operano le società informatiche.
    La stessa Microsoft ha mutato la propria politica per favorire sempre più il transito dalle precedenti versioni di Windows, che comportano costi non indifferenti di manutenzione e aggiornamento, verso Windows 10, che invece rappresenta il culmine attuale dello sviluppo di questo sistema operativo.
    Per tale ragione, da alcuni anni, è possibile addirittura scaricare l’intero sistema direttamente dai server Microsoft, senza nemmeno il bisogno di disporre immediatamente di un contratto di licenza.

    In questa guida, ti spiegherò in che modo potrai servirti di questa opportunità per procurarti legalmente una copia ISO di Windows 10 per tutte le tue esigenze.
    Va da sé che sarai comunque responsabile personalmente di ciò che compirai seguendo i miei consigli, ed agirai a tuo totale rischio e pericolo.




    Indice

    • Si può scaricare Windows 10 gratis?
    • Requisiti
    • Differenze tra le versioni di Windows 10
    • Come fare il download ISO Windows 10 legalmente
      • Media Creation Tool
      • Immagine disco di Windows 10 Home e Pro
      • Windows 10 Enterprise
      • Windows 10 Education
      • Windows 10 MSDN
    • Immagine disco di tutte le versioni di Windows 10
    • Come scaricare le versioni beta di Windows 10
    • Cosa fare dopo aver scaricato la ISO di Windows 10
    Si può scaricare Windows 10 gratis?

    , è possibile scaricare gratis Windows 10, tant’è che Microsoft ha dedicato all’operazione un’app apposita, di cui ti parlerò nei prossimi paragrafi.
    Questa scelta, come ti ho già accennato, rientra nella tendenza generale del mercato contemporaneo a facilitare la disponibilità materiale del software, perché il produttore è comunque tutelato in altro modo attraverso l’implementazione di sistemi molto sofisticati di controllo delle licenze.

    Riassumendo in breve, puoi scaricare Windows 10 e puoi installarlo, ma legalmente sei comunque tenuto ad acquistare una licenza per farne uso (o devi comunque avere una licenza di Windows 7 o 8 compatibile con l’aggiornamento).

    Per capire cosa sia una «licenza», devi considerare che Microsoft è una società con sede negli Stati Uniti, che applica al proprio software regole e principi giuridici propri del diritto statunitense, senza preoccuparsi troppo delle enormi differenze di legislazione tra gli USA e il resto del mondo.

    Come risultato, è piuttosto difficile spiegare in termini semplici ad un italiano cosa sia esattamente una licenza di Windows:
    semplificando, possiamo dire che Microsoft, proprietaria del codice, ne consente l’uso alle persone che lo richiedano, quasi dandolo “in affitto”, dietro un compenso in denaro pagato tipicamente una tantum.




    La caratteristica più strana di questo rapporto, soprattutto nell’ottica italiana, sta nel fatto che la licenza è ormai diventata, a quanto pare, un componente accessorio rispetto alla materiale disponibilità della copia del software.

    Ciò significa – sempre semplificando molto – che non è tanto importante come tu ti sia materialmente procurato una copia di Windows, ma è invece del tutto fondamentale che tu acquisti legalmente da Microsoft il diritto a farne uso in maniera definitiva (tramite licenza).

    Lo stesso discorso vale, peraltro, per qualunque software proprietario:
    chi ne detiene i diritti, infatti, ha anche il potere di gestirne l’uso come meglio crede, ed al prezzo che ritiene più adeguato.

    Ti starai chiedendo quindi per quale ragione Microsoft abbia deciso che si possa scaricare una copia ISO di Windows 10 in modo gratuito.
    Ebbene, la risposta sta nel fatto che Windows è una piattaforma che serve al produttore per guadagnare indirettamente in altro modo:
    gli utenti abituati ad adoperarlo nel privato vorranno poi trovarlo sul posto di lavoro e negli uffici pubblici (dove il pagamento delle licenze è certo), lo vorranno preinstallato sui PC nuovi (nel cui prezzo è compresa la licenza) e desidereranno acquistare sempre più software compatibile, sia Microsoft che di terze parti, le quali – a loro volta – dovranno svilupparlo tramite il software di sviluppo fornito dalla stessa Microsoft sempre dietro licenza.




    Requisiti

    L’installer di Windows è costituito da centinaia di file, ed è pensato per essere distribuito su DVD o chiave USB; per questa ragione, non scaricherai singoli documenti, ma un unico archivio con estensione .iso.

    Un file ISO, per intenderci, è un file che contiene per intero il file system di un supporto (tipicamente rimovibile, ma non è detto), che può essere copiato in maniera identica su un altro attraverso un’apposita applicazione in grado di leggerlo e masterizzarlo, come ti spiegherò più avanti.

    Considera quindi che le dimensioni di un ISO sono di poco inferiori, in media, ai 5 GB di capienza di un comune DVD dati:
    verifica di avere a disposizione questo spazio sul tuo disco rigido, ed in caso contrario liberalo.

    Dato il peso del file ISO, prima di scaricare Windows 10, assicurati anche di avere una connessione internet sufficientemente veloce; se adopererai il download diretto (come ti farò vedere), considera anche la possibilità di fornirti di un buon download manager.
    Questo, anche se Microsoft potrebbe comunque limitare gli accessi multipli ai suoi server per ragioni di sicurezza e di traffico.




    Differenze tra le versioni di Windows 10

    Windows 10 può essere installato generalmente in due diverse versioni, dette Home e Pro.
    Le differenze per l’utente medio sono inesistenti, ma diventano abissali quando è necessario compiere operazioni più tecniche:
    in particolare, Windows 10 Pro offre un ampio ventaglio di strumenti per la gestione della rete e degli utenti ad essa connessi, con la possibilità di impostare gruppi, accesso a risorse remote e crittografia dei dati.

    In buona sostanza Windows 10 Pro, è stato concepito per un’interazione costante con Windows Server, quindi per le reti di dominio.
    Senza dimenticarsi poi, di BitLocker, ovvero della funzionalità che permette di crittografare l’hard disk.

    Se non hai bisogno di funzionalità simili, puoi benissimo scaricare Windows 10 in versione Home.
    Per un elenco dettagliato delle differenze tra le due versioni, puoi consultare questa sezione del sito di Microsoft.

    Come fare il download ISO Windows 10 legalmente

    Adesso, ti spiegherò come procedere al download dell’immagine disco di Windows 10, attraverso diverse modalità, tutte legali, ovviamente.




    Media Creation Tool

    La prima metodica riguarda gli utenti che già dispongono di un sistema Windows, per i quali attualmente Microsoft ha disabilitato la possibilità di scaricare direttamente il file ISO del sistema operativo; per ottenere l’immagine disco, infatti, dovrai collegarti a questa pagina di download di Windows 10 sul sito Microsoft.

    Potrai così scaricare un’applicazione gratuita chiamata Media Creation Tool, in Italiano “Strumento per la creazione di supporti”.
    Essa è stata pensata per facilitare la migrazione da Windows 7 e 8 verso Windows 10.
    Quindi, potresti notare alcuni rallentamenti nelle sue operazioni, con frequenti blocchi, perché durante l’uso, questa app verificherà l’effettiva compatibilità della tua configurazione hardware con le specifiche di Windows 10.

    Ovviamente, non sei obbligato ad adoperare l’ISO scaricato per installarlo sul tuo PC, ma Microsoft ti incoraggia ad usare la stessa applicazione per procedere all’aggiornamento, ricorrendone i requisiti.

    Una volta lanciata, l’applicazione mostrerà una finestra contenente un accordo di licenza, riguardante lo stesso “Media Creation Tool” (e non Windows).
    Cliccando su Accetta, l’applicazione ti chiederà se desideri aggiornare il tuo PC o se desideri scaricare un’immagine ISO.
    Seleziona dunque la seconda opzione.




    A questo punto, accederai alla schermata di download.
    Il file ISO scaricato conterrà entrambe le versioni Pro e Home, che quindi non potranno essere scaricate separatamente, ma sono distinte per sistemi a 32 ed a 64 bit.

    Apparentemente, in questo caso, la spunta “Usa le opzioni consigliate”, presente nella finestra, si limita a selezionare in automatico l’architettura hardware (basandosi su quella del PC su cui è stato avviato il Media Creation Tool).

    Ad operazione conclusa, dovresti aver ottenuto il supporto di boot rimovibile su cui è installata la copia ufficiale di Windows 10 nelle versioni Home e Pro.

    Immagine disco di Windows 10 Home e Pro

    Se invece non sei un utente Windows, e ad esempio ti colleghi da macOS o da Ubuntu/Linux, accedendo alla pagina di download W10 del sito di Microsoft attraverso il browser web, ti verrà fornita la possibilità di scaricare ISO Windows 10 direttamente (te ne parlerò a breve).




    Si può accedere al download diretto da un sistema Windows?
    Sì, ma è più complicato.
    Ecco come devi procedere:

  • Per prima cosa, accedi a Microsoft Edge (l’applicazione che ha sostituito Internet Explorer), naviga sulla pagina di download (stesso link che ti ho appena fornito) e attendi che la pagina si carichi completamente;
  • Mentre ti trovi sulla pagina che ti ho detto (è importante), apri il menu delle Impostazioni (i tre puntini in alto a destra) ed accedi agli Strumenti di sviluppo;
  • La finestra si dividerà in due e comparirà il codice della pagina.
    Ignoralo, clicca direttamente sulla freccia che trovi alla fine dei menu di sviluppo (chiamati Elementi, Console, Memoria, etc.) e clicca su Emulazione;
  • Nella tab che si aprirà, seleziona come Stringa agente utente la voce “Apple Safari (iPad)”.
    In questo, modo farai credere al sito Microsoft che stai adoperando attraverso un dispositivo non-Windows (in gergo tecnico, hai cambiato user-agent).
  • A questo punto, la pagina web si ricaricherà e compariranno i pulsanti per procedere al download diretto di Windows 10, possibile solo dopo aver selezionato la lingua di installazione.
    Il file ISO scaricabile, anche in questo caso, sarà unico per Windows 10 Pro e Home, ma diverso a seconda dell’architettura a 32 o 64 bit.

    I link che ti verranno forniti avranno una vita massima di 24 ore, con un termine che ti verrà specificato nella pagina.
    Ne consegue che tutti gli altri link diretti che trovi in giro su internet non sono ufficiali ed andrebbero evitati per ragioni di sicurezza.

    Windows 10 Enterprise

    Windows Pro e Home sono solo due delle molte versioni di Windows disponibili.
    In particolare, Microsoft ha da sempre curato il settore delle piccole e medie imprese che, se da un lato non hanno le stesse esigenze delle grandi, hanno anche bisogno di soluzioni specifiche per la gestione dei computer aziendali.
    Inoltre, per queste imprese, dato il peso degli investimenti tecnologici che devono sostenere, può essere molto conveniente avere dei servizi a lungo termine (LTSC), cioè aggiornamenti ed altre funzionalità disponibili per diversi anni dopo la scadenza del supporto standard.




    Per tutte queste realtà, è stato quindi creato Windows 10 Enterprise (in due versioni:
    standard e LTSC), che, a differenza delle versioni Pro e Home, viene distribuito con una formula particolare.
    Infatti, si può scaricare Windows 10 Enterprise tramite ISO, e si può anche utilizzarlo in tutta legalità per 30 giorni.
    Dopo questo termine, però, sarà necessario disporre di una licenza.

    Per scaricare questa versione del sistema operativo, dovrai inoltre fornire i tuoi dati personali a Microsoft, compilando un apposito form.
    Trovi tutto nell’Evaluation Center di Microsoft.

    Windows 10 Education

    Un altro importante settore per cui Microsoft ha implementato soluzioni specifiche, è quello dell’istruzione, per il quale è possibile scaricare Windows 10 Education, che a sua volta è basato sostanzialmente su Enterprise (con alcune varianti).

    La caratteristica di questa versione è però commerciale, nel senso che molte Università ed Istituti di ricerca (soprattutto esteri) hanno stipulato contratti con Microsoft per rendere disponibile questo prodotto ai loro allievi e docenti.




    Per ottenere l’immagine disco di Windows 10 Edu, devi disporre di un product-key valido per Windows 10, e procedere attraverso il Media Creation Tool in versione Academic, accessibile tramite questa pagina del sito di Microsoft.

    Windows 10 MSDN

    Se hai sottoscritto un abbonamento a MSDN (Microsoft Developer Network), puoi scaricare le versioni di Windows 10 riservate agli sviluppatori, che solitamente precedono di qualche settimana i rilasci definitivi.
    Sì esatto, si tratta di versioni simili alle beta di Windows 10, alle quali solitamente si può accedere anche tramite il programma Windows Insider (dopo aver installato una copia ufficiale di W10).
    In questo caso, però, è possibile testare anche altre versioni di Windows 10, come ad esempio Windows 10 IoT.

    Puoi trovare i file ISO delle versioni MSDN, in base al tuo profilo, nella sezione Download del sito di Microsoft Visual Studio.

    Immagine disco di tutte le versioni di Windows 10

    Attualmente, non sono più disponibili le vecchie versioni All-in-one di Windows 10 (AIO W10), almeno in via ufficiale.
    Microsoft, al momento, offre assieme soltanto le versioni Home e Pro.




    Tuttavia, anche se riuscissi a reperire un file ISO con tutte le versioni del sistema operativo di Microsoft, ti ricordo che, a meno che tu non stia effettuando un’installazione ex novo di W10 su un PC vergine, il menu di scelta delle versioni Windows potrebbe non comparire.

    Come scaricare le versioni beta di Windows 10

    È possibile anche partecipare indirettamente allo sviluppo del sistema operativo Microsoft, scaricando Windows 10 in versioni beta.
    Verranno poi inviate in automatico e periodicamente delle relazioni a Microsoft riguardanti i problemi che sono stati rilevati durante l’uso del software.

    Adoperare le versioni beta è sempre un rischio, soprattutto in caso di sistemi operativi complessi come Windows, perché si tratta comunque di versioni instabili (benché a livelli diversi).
    E Microsoft questo lo sa bene, tant’è che non consente ai tester di scaricare liberamente le ISO, ma esige una registrazione ulteriore (gratuita) al suo programma di testing, chiamato Insider, accessibile da questa sezione del sito di Microsoft Windows.

    Dopo la registrazione, che presuppone comunque il possesso di un account Microsoft, riceverai una e-mail con un link ad una pagina web, da cui potrai accedere ai download specifici per la categoria.




    Tieni conto, però, che Microsoft potrebbe non farti effettivamente provare le beta più eclatanti di Windows 10 per ragioni di politica aziendale, come specificato al momento della registrazione.
    In ogni caso, i file ISO della beta di W10, se presenti, saranno disponibili nella sezione Download di Windows Insider sul sito Microsoft.

    Cosa fare dopo aver scaricato la ISO di Windows 10

    Una volta scaricata la ISO di W10, ovviamente, devi poterla utilizzare.
    Se intendi procedere ad un’installazione su macchina virtuale, ti basterà selezionarla e caricarla nel programma di virtualizzazione che adoperi (ad esempio VMware o VirtualBox).
    Invece, se vuoi servirtene su di un PC fisico, è necessario munirti di un DVD o di una chiave USB, in quest’ultimo caso di dimensioni non inferiori agli 8 GB.

    Comunque, sia chiaro:
    non devi copiare e incollare il file ISO, ma lo devi proprio masterizzare tramite un’applicazione in grado di leggerlo, come già ti ho detto.
    Per i DVD Windows 10, ti basterà cliccare con il tasto destro sul file ISO e selezionare l’opzione Masterizza su disco, oppure potrai servirti di software specifico.
    Quanto alle chiavette USB avviabili tramite BIOS, ti consiglio di utilizzare Rufus, disponibile gratuitamente a questo indirizzo.

    Per quanto riguarda invece l’installazione vera e propria, puoi fare riferimento alla guida su come fare l’installazione pulita di Windows 10.




    Ricorda comunque che non potresti adoperare Windows 10 senza una licenza, anche se attualmente, un sistema non registrato, a differenza del passato, continua a funzionare con pochissime opzioni ridotte (inerenti soprattutto alla personalizzazione del desktop).
    Si tratta tuttavia di una disponibilità di cui non è opportuno abusare, soprattutto quando l’acquisto legale di un product-key è possibile online, direttamente dal sito di Microsoft.

    come scannerizzare con windows




    come scannerizzare con windows

    Hai bisogno di scansionare un documento da spedire via email ad un tuo amico ma non sai come fare perché non hai ancora trovato qualcuno disposto a configurare lo scanner sul tuo nuovo PC con Windows 8?
    Non ti preoccupare, non hai bisogno dell’aiuto di nessuno.
    Installare lo scanner e scansionare un documento con Windows 8 è più facile che mai.

    Tutto quello che devi fare è prenderti cinque minuti di tempo libero e seguire le indicazioni che sto per darti.
    Ti assicuro che in men che non si dica imparerai perfettamente come scannerizzare con Windows 8 utilizzando il tuo scanner o la tua stampante multifunzione.
    Allora, sei pronto a cominciare?

    Il primo passo che devi compiere per imparare come scannerizzare con Windows 8 è installare sul tuo computer i driver della stampante multifunzione o dello scanner che intendi usare per digitalizzare i documenti.
    Se hai acquistato il dispositivo da poco, dopo l’uscita di Windows 8 quindi, ti dovrebbe bastare inserire nel computer il dischetto contenuto nella confezione dello scanner/stampante e seguire le indicazioni su schermo.

    Se si tratta di un dispositivo un po’ più datato, invece, devi cercare i driver per Windows su Internet.
    In genere, il problema si risolve in pochi click cercando su Google qualcosa come [nome dello scanner] driver Windows 8, oppure puoi collegarti al sito Internet della casa produttrice del dispositivo (es.
    HP, Canon, Samsung, ecc.) e cercare in quest’ultimo il modello della tua stampante/scanner.
    Una volta scaricato il pacchetto d’installazione dei driver (.exe), avvialo facendo doppio click su di esso e segui le indicazioni su schermo per completare la configurazione.




    IMMAGINE QUI 1

    Una volta installati i driver dello scanner sul tuo computer, hai due strade per scannerizzare con Windows 8 i tuoi documenti:
    utilizzare la classica utility di scansione inclusa in tutte le versioni del sistema operativo oppure rivolgerti a delle Metro Apps, ossia a delle applicazioni che funzionano nella Start Screen di Windows 8, adatte allo scopo.

    Nel primo caso, non devi far altro che recarti in Start, cercare il termine Scanner e cliccare sull’icona Fax e scanner di Windows che compare fra i risultati della ricerca.
    Nella finestra che si apre, clicca sul pulsante Nuova digitalizzazione e segui la procedura guidata per scansionare documenti o foto.
    Se qualche passaggio non ti è chiaro, puoi anche seguire le indicazioni contenute nella mia guida su come scannerizzare con Windows 7, i passaggi da compiere sono gli stessi.

    IMMAGINE QUI 2




    Per digitalizzare foto e documenti attraverso la Start Screen di Windows 8, devi accedere al Windows Store e scaricare delle app come HP Scan and Capture, Samsung Printer Experience o Mobile Document Scanner Free, che consentono di comandare la stampante/scanner senza entrare in ambiente Desktop.

    Per conoscere l’elenco dei dispositivi compatibili con le app di HP e Samsung, controlla la descrizione completa presente sul Windows Store.
    Le scansioni vanno fatte via Wi-Fi e non tramite USB, mi raccomando.
    Con Mobile Document Scanner Free, invece, è possibile scansionare foto e documenti utilizzando la fotocamera del computer (o del tablet Windows), la stessa funzione si trova anche in HP Scan and Capture.

    Vedrai, usarle è facilissimo:
    basta cliccare sul pulsante per avviare l’acquisizione di un documento o una foto e lasciare che le applicazioni eseguano l’operazione.
    È inoltre possibile impostare vari parametri, come la qualità della digitalizzazione, il profilo colori da utilizzare e molto altro ancora.

    come sbloccare windows




    come sbloccare windows

    Hai recuperato un computer che non usavi ormai da tempo e, intenzionato a dare un’occhiata ai documenti che avevi lasciato al suo interno, l’hai acceso.
    Tentando di effettuare il login su Windows 10, però, ti sei reso conto che non ricordi più la password d’accesso al sistema, per cui stai quasi per arrenderti all’eventualità di non recuperare mai i tuoi vecchi file.

    Come dici?
    È proprio così?
    Allora sono ben lieto di comunicarti che ti trovi nel posto giusto, in un momento che non poteva essere migliore! Di seguito, infatti, ti spiegherò per filo e per segno come sbloccare Windows 10 in caso di password dimenticata, ma non solo:
    sarà mia cura illustrarti anche come sbloccare l’account amministratore di Windows 10, come sbloccare gli aggiornamenti di sistema e, infine, come sbloccare il Microsoft Store.

    Dunque, senza perdere un attimo in più, mettiti bello comodo e leggi con molta attenzione tutto quanto ho da dirti sull’argomento:
    sono sicuro che, al termine di questa guida, sarai perfettamente in grado di affrontare e risolvere il problema che ti si è posto e che, soprattutto, riuscirai a farlo in totale autonomia.
    Detto ciò, non mi resta che augurarti buona lettura e farti un grosso in bocca al lupo per tutto!

    Indice

    • Come sbloccare account utente Windows 10
      • Come sbloccare Windows 10 con password dimenticata
      • Come sbloccare amministratore Windows 10
    • Come sbloccare aggiornamento Windows 10 
    • Come sbloccare app Windows 10
      • Come sbloccare un’applicazione
      • Come ripristinare Microsoft Store
      • Come sbloccare barra applicazioni Windows 10

    Come sbloccare account utente Windows 10

    Se è tua intenzione sbloccare account utente Windows 10, segui le istruzioni che mi appresto a fornirti nei seguenti paragrafi, in cui ti spiegherò come sbloccare Windows 10 in caso di password dimenticata e come sbloccare l’account Amministratore di Windows, per acquisire privilegi elevati e compiere modifiche “profonde” al sistema (operazione potenzialmente rischiosa e per le cui conseguenze non mi assumo alcuna responsabilità, sia chiaro).




    Come sbloccare Windows 10 con password dimenticata

    IMMAGINE QUI 1

    Se hai dimenticato la password del tuo account Windows 10, esistono diverse probabilità che tu riesca a sbloccare il profilo utente.
    Prima di procedere, voglio essere chiaro su un aspetto fondamentale:
    le indicazioni che seguono devono essere utilizzate solo e soltanto per sbloccare account per cui detieni i permessi d’accesso, e non per violare PC altrui.
    Io non mi assumo responsabilità alcuna riguardo l’uso improprio che potresti fare delle tecniche che andrò a spiegarti.

    Tutto chiaro?
    OK, cominciamo.
    Se è tua intenzione sbloccare un account Windows 10 offline, creato cioè sul computer e non abbinato ad account Microsoft, puoi servirti di un software come Kon-Boot:
    si tratta di un programma a pagamento che consente di accedere a Windows saltando l’inserimento della password:
    costa 27$ (licenza personale) e dev’essere copiato su chiavetta USB per essere utilizzato.

    Nota: Kon-Boot permette di bypassare l’inserimento della password utente, ma non ha alcun effetto sui file cifrati con BitLocker.
    Pertanto, questi file continueranno a rimanere inaccessibili, anche dopo lo sblocco dell’account.




    Per ottenere Kon-Boot, collegati al sito Internet che ti ho segnalato in precedenza, clicca sul pulsante Buy Now situato subito sotto la dicitura Kon-Boot for Windows Personal License e completa la procedura proposta a schermo per effettuare il pagamento tramite PayPal.
    A transazione ultimata, dovresti ricevere il link per il download dei file necessari nell’email associata al conto utilizzato per il pagamento.

    Prima di avviare il download, provvedi a disattivare l’antivirus in uso sul computer, poiché potrebbe rilevare Kon-Boot come falso positivo e impedirti di scaricare il programma.

    Una volta scaricato il pacchetto .zip di Kon-Boot, estraine i file in una cartella di tua scelta, dunque, collega al PC la chiavetta USB da usare per eseguire il programma.
    Tieni ben presente che la chiavetta non deve contenere file importanti, in quanto essa verrà formattata nelle fasi successive.

    Dopo aver inserito la chiavetta nel PC, avvia l’eseguibile KonBootInstaller.exe che hai estratto in precedenza dall’archivio di Kon-Boot, seleziona la chiavetta USB da usare dal menu a tendina Available USB drives, clicca sul pulsante Install to USB stick (With UEFI support) e, per concludere, rispondi di  all’avviso che compare a schermo.




    Una volta completata la creazione della chiavetta USB, clicca sul pulsante OK, rimuovi il drive USB, spostati sul PC che hai intenzione di sbloccare e inserisci la chiavetta in quest’ultimo.
    In seguito, accendi il computer, entra nel sistema UEFI premendo il tasto previsto dal sistema (ad es. F2F12), quindi modifica la sequenza d’avvio (menu Boot) e imposta come drive primario i dispositivi USB.

    IMMAGINE QUI 2

    In seguito, spostati nel menu Securitydisattiva Secure Boot intervenendo sull’apposita voce; quando hai finito, salva le impostazioni e riavvia il computer.
    Per ulteriori informazioni riguardo l’accesso e la configurazione di BIOS/UEFI, ti invito a dare un’occhiata alla guida che ho realizzato sul tema.

    Se hai eseguito correttamente tutti i passaggi, al riavvio successivo dovresti vedere la schermata di benvenuto di Kon-Boot (una schermata nera con scritto Kon-Boot for Windows):
    quando ciò accade, premi un tasto qualsiasi della tastiera e attendi che il computer venga avviato, quindi clicca sulla voce Opzioni di accesso annessa alla schermata di login di Windows, scegli di voler accedere tramite password, se necessario, clicca nel campo di inserimento della password e premi il tasto Invio per accedere a Windows.




    La magia è compiuta:
    sei riuscito a entrare in Windows senza dover inserire la vecchia password! A questo punto, puoi effettuare le operazioni che più ritieni opportune:
    cambiare la password dell’account, recuperare dati, creare account aggiuntivi e così via.

    IMMAGINE QUI 3

    Come dici?
    Non hai trovato utile Kon-Boot perché hai impostato l’accesso con un account Microsoft Online e non ricordi più la password e il PIN d’accesso?
    Nessun problema:
    in tal caso, giunto alla schermata di login di Windows, clicca sulla voce Ulteriori opzioni d’accesso, specifica di voler accedere tramite password pigiando sull’apposito bottone, quindi seleziona la voce Password dimenticata.

    A questo punto, assicurati che nella casella di testo sia specificato l’indirizzo dell’account Microsoft associato al PC, clicca sul pulsante Avanti e indica la modalità di ricezione del codice di reimpostazione password:
    tramite email o tramite numero di cellulare.
    Quando hai finito, clicca sul pulsante Invia il codice, specifica quest’ultimo nel campo che ti viene proposto in seguito, dunque segui le istruzioni visualizzate a schermo per procedere con la reimpostazione della password.




    In caso di problemi, puoi ripristinare la password del tuo account Microsoft seguendo i passaggi che ti ho indicato nella mia guida al recupero della password di Outlook.

    A procedura completata, riavvia il computer e accedi a Windows utilizzando la password appena impostata; qualora stessi usando un PIN e lo avessi dimenticato, clicca sulla voce Opzioni di accesso situata nella schermata di login, scegli di accedere tramite la password dell’account Microsoft (l’icona della casella di testo con cursore), quindi immetti la nuova password impostata in precedenza.

    Per ulteriori informazioni riguardo le procedure di sblocco degli account Windows 10, puoi dare un’occhiata al tutorial tematico che ho realizzato apposta per te.

    Come sbloccare amministratore Windows 10

    IMMAGINE QUI 4




    La funzionalità di controllo account utente (UAC) di Windows 10 non ti sta molto simpatica e, per disattivare tutte quelle finestre d’avviso che ti notificano quando un programma potrebbe apportare modifiche al computer, vorresti attivare l’account Administrator?
    Allora sei giunto proprio nella sezione che fa al caso tuo.

    Tale account, nascosto per impostazione predefinita, permette all’utente di agire indisturbato su tutte le parti del sistema operativo, incluse quelle più delicate, senza andare incontro a messaggi d’avviso/di conferma riguardo gli eventuali effetti delle procedure applicate.
    Questo, come già detto, può rappresentare un potenziale rischio, in quanto abilita a modifiche “profonde” al sistema operativo, che ne potrebbero anche compromettere il funzionamento.

    Attivare l’account Administrator di Windows è semplicissimo:
    innanzitutto, fai clic destro sul pulsante Start di Windows, clicca sulla voce Windows PowerShell (Amministratore) situata nel menu contestuale che compare a schermo, clicca sul pulsante  e, giunto alla finestra di PowerShell, impartisci il comando net user administrator /active:yes, seguito dalla pressione del tasto Invio, per abilitare l’account Administrator.

    Successivamente, ti consiglio di assegnare una password al profilo appena abilitato, digitando il comando net user administrator NuovaPassword, sempre seguito dalla pressione del tasto Invio, sostituendo a _NuovaPassword_ la chiave d’accesso che vuoi utilizzare per il tuo account.
    A partire da questo momento, potrai entrare nell’account Administrator direttamente dalla schermata di login di Windows.




    In caso di ripensamenti, puoi disattivare l’account Administrator in modo altrettanto semplice:
    effettua l’accesso a Windows 10 utilizzando un account con privilegi elevati (che non sia l’account Administrator), apri una finestra di PowerShell in modalità Amministratore come ti ho mostrato in precedenza, quindi digita il comando net user administrator /active:no, seguito dalla pressione del tasto Invio.

    Se hai bisogno di altre indicazioni riguardo questa procedura, ti invito a leggere la mia guida su come diventare amministratore su Windows 10, nella quale ho trattato il tema con dovizia di particolari.

    Come sbloccare aggiornamento Windows 10

    IMMAGINE QUI 5

    Dopo un recente update, hai notato che gli aggiornamenti di Windows 10 non vengono più scaricati e installati regolarmente?
    Allora è possibile che essi siano stati bloccati da Windows Update.
    Nelle versioni più recenti di Windows 10, infatti, è possibile posticipare il download e l’installazione degli aggiornamenti per un periodo massimo di 35 giorni.




    Per accertarti che gli update di sistema non siano stati bloccati in questo modo, fai clic destro sul pulsante Start di Windows, vai in Impostazioni (l’icona dell’ingranaggio), quindi clicca sulle sezioni Aggiornamento e sicurezzaWindows Update.

    Fai bene attenzione alla finestra successiva:
    qualora gli aggiornamenti fossero stati sospesi, dovrebbe comparire, in cima alla stessa, una notifica relativa a questa impostazione.
    Per sbloccare Windows Update, clicca sul pulsante Riprendi aggiornamenti e il gioco è fatto:
    dopo qualche istante, dovrebbero essere avviati automaticamente la ricerca, il download e l’installazione degli update disponibili.

    Qualora il problema non dovesse essere risolto, puoi servirti dello strumento di risoluzione dei problemi di Windows Update, scaricabile gratuitamente dal sito Internet di Microsoft:
    dopo aver concluso il download, avvia il file ottenuto (ad es. wu10.diagcab) e clicca sul bottone Avanti per far sì che il programma rilevi e risolva automaticamente i problemi collegati agli aggiornamenti di Windows.

    Al termine dell’analisi e delle eventuali procedure di risoluzione, clicca sul pulsante Chiudi, riavvia il computer e prova nuovamente a scaricare gli aggiornamenti di sistema (recandoti in Impostazioni > Aggiornamento e sicurezza > Windows Update e cliccando sul pulsante Controlla aggiornamenti).




    Per ulteriori indicazioni relative alle procedure di sblocco di Windows Update, ti rimando alla mia guida specifica sul tema.

    Come sbloccare app Windows 10

    Se il tuo problema è sbloccare un’app Windows 10 che, per qualche motivo, continua a funzionare male, allora questa è la sezione del tutorial più adatta al tuo caso.
    Nei paragrafi seguenti, ti spiegherò, infatti, come ripristinare completamente un programma che non funziona più e, in seguito, come risolvere i problemi del Microsoft Store, resettandone le impostazioni.

    Come sbloccare un’applicazione

    IMMAGINE QUI 6

    Per sbloccare un’applicazione su Windows 10 che funziona male (o non funziona più), procedi come segue:
    fai clic destro sul pulsante Start (la bandierina di Windows situata in basso a sinistra), scegli la voce Impostazioni dal menu che compare, quindi recati nelle sezioni AppApp e funzionalità (a sinistra).




    Successivamente, scorri la pagina fino a evidenziare il riquadro App e funzionalità, individua l’applicazione che non funziona più (ad es. Microsoft Solitaire Collection), clicca sul suo nome e poi sulla voce Opzioni avanzate che dovrebbe comparire a schermo.

    A questo punto, scorri la finestra successiva fino a visualizzare il pulsante Interrompi, clicca su di esso per terminare l’esecuzione del programma, quindi clicca per due volte sul pulsante Reimposta per ripristinarla alle impostazioni iniziali.
    Ricorda che, in questo modo, tutte le impostazioni dell’app verranno perse (ad es.
    gli accessi effettuati, gli eventuali punteggi, le associazioni con l’account Microsoft, le impostazioni personalizzate e così via).

    Nota:
    se non vedi la voce delle opzioni avanzate, vuol dire che stai cercando di agire su un programma “classico” e non su un’app di Windows 10.
    In tal caso, dovresti provare a ripristinare le impostazioni disinstallando il programma e installandolo nuovamente, come spiegato in questo mio tutorial.

    Come ripristinare Microsoft Store

    IMMAGINE QUI 7




    Se, invece, è il Microsoft Store a non funzionare correttamente, puoi seguire tre strade diverse:
    la prima è quella di utilizzare la procedura di cui ti ho parlato poco fa, intervenendo specificamente sull’applicazione Microsoft Store.

    La seconda, invece, consiste nell’utilizzare un apposito comando di Windows 10 per il ripristino dello Store.
    Premi, dunque, la combinazione di tasti Win+R, per accedere al pannello di esecuzione comando, digita la parola WSReset.exe nel campo di testo che compare a schermo, premi il pulsante Invio e attendi qualche secondo affinché l’operazione venga portata a termine.
    Per concludere, riavvia il computer e verifica che il comportamento dello store sia tornato alla normalità.

    Se neppure questo metodo dovesse funzionare, non ti resta che tentare di ripristinare Microsoft Store disinstallandolo e reinstallandolo successivamente, tramite una serie di comandi da impartire tramite PowerShell, la console “diretta” che permette di effettuare una serie di delicate operazioni sul sistema operativo.
    Devo però avvisarti che questa procedura non è del tutto sicura, e che potrebbe causare dei comportamenti imprevisti in alcune aree del sistema operativo:
    prosegui pienamente consapevole dei rischi a cui vai incontro.
    Non dire che non ti avevo avvisato!

    IMMAGINE QUI 8




    Ad ogni modo, fai clic destro sul pulsante Start di Windows, scegli la voce Windows PowerShell (amministratore) dal menu che ti viene proposto e premi sul pulsante , per superare il controllo di sicurezza di Windows.
    In seguito, impartisci il comando Get-AppxPackage -name WindowsStore seguito dalla pressione del tasto Invio, quindi copia l’informazione corrispondente alla dicitura InstallLocation (che dovrebbe essere qualcosa di simile a C:\Program Files\WindowsApps\Microsoft.WindowsStore_11904.1001.1.0_x64__8wekyb3d8bbwe), incollala in un file di testo e salva il file, poiché avrai bisogno di questa stringa in seguito.

    Successivamente, sempre tramite PowerShell, disinstalla il Microsoft Store impartendo il comando Get-AppxPackage Microsoft.WindowsStore | Remove-AppxPackage, sempre seguito dalla pressione del tasto Invio.
    In seguito a questo comando, lo store di Microsoft dovrebbe sparire dal computer.

    A questo punto, installa nuovamente lo store, impartendo il comando Add-AppxPackage -register “[PercorsoInstallazione]” -DisableDevelopmentMode nella finestra di PowerShell e premendo il tasto Invio.
    Ricorda di sostituire il percorso d’installazione con la stringa che avevi copiato in precedenza nel file di testo:
    in linea generale, dovresti ottenere un comando simile a quello indicato di seguito.

    Add-AppxPackage -register “C:\Program Files\WindowsApps\Microsoft.WindowsStore_11904.1001.1.0_x64__8wekyb3d8bbwe” -DisableDevelopmentMode

    Una volta terminata la procedura d’installazione, riavvia il computer:
    se tutto è filato liscio, dovresti essere in grado di utilizzare nuovamente il Microsoft Store senza problemi.




    Come sbloccare barra applicazioni Windows 10

    IMMAGINE QUI 9

    Hai necessità di sbloccare la barra delle applicazioni di Windows 10 per spostarla in un’altra parte dello schermo o, ancora, per riorganizzare le barre dei menu presenti sulla stessa?
    Nessun problema:
    farlo è molto più semplice di quanto tu possa immaginare!

    Per procedere, identifica un punto vuoto sulla barra stessa (che non sia l’area dell’orologio), fai clic destro su di esso, rimuovi il segno di spunta dalla voce Blocca la barra delle applicazioni, situata nel menu proposto, semplicemente facendo clic su quest’ultima, e il gioco è fatto:
    a partire da questo momento, puoi “trascinare” la barra delle applicazioni dove più ritieni opportuno, o intervenire sulle eventuali barre degli strumenti che vi hai aggiunto.

    Per evitare modifiche accidentali, puoi bloccarla nuovamente seguendo esattamente gli stessi passaggi che ti ho appena mostrato.




    come sbendare emule windows




    come sbendare emule windows

    Hai un vecchio PC con su installato Windows 7 che ormai usi in via esclusiva per scaricare file da eMule.
    Peccato solo che, da un po’ di tempo a questa parte, tu non riesca più a sfruttare il “muletto” in maniera soddisfacente.
    Per la precisione, i download vanno tutti molto lenti e, quando tenti di connetterti a un server, compare una benda nera sull’icona del programma.
    Beh, probabilmente hai un “ID basso” causato da una cattiva configurazione del router.

    Date le circostanze, prova a seguire le indicazioni su come sbendare eMule su Windows 7 che sto per darti e, al 99%, il problema dovrebbe risolversi.
    Se le mie impressioni sono esatte, tutto quello che dovrai fare sarà recarti nelle impostazioni del tuo router e aprire le porte usate da eMule per comunicare con l’esterno e accogliere le connessioni in entrata.

    Dopodiché dovrai assicurarti della corretta configurazione del firewall di Windows e dovrai mettere in pratica alcuni altri piccoli accorgimenti.
    Quali?
    Li scoprirai a breve:
    ora basta chiacchierare e passiamo all’azione.
    Leggi le indicazioni che trovi di seguito e mettile in pratica.
    A me non resta altro da fare, se non augurarti una buona lettura e farti un grandissimo in bocca a lupo per tutto!

    Indice

    • Operazioni preliminari
    • Aprire le porte di eMule
    • Configurare il firewall per eMule
    • Altre operazioni utili

    Operazioni preliminari

    IMMAGINE QUI 1




    Come ti dicevo a inizio articolo, il motivo per cui, nella maggior parte dei casi, compare una banda nera sull’icona di eMule è perché, nel router che si utilizza per accedere a Internet, non sono state aperte le porte che il programma usa per accogliere le connessioni in entrata e comunicare con l’esterno.

    Per risolvere il problema, bisogna quindi individuare quali sono le porte usate da eMule.
    Per procedere in tal senso, avvia il programma facendo doppio clic sul suo collegamento presente sul desktop oppure sulla sua voce presente nel menu Start.

    A questo punto, una volta visualizzata la finestra principale di eMule, clicca sul pulsante Opzioni situato in alto a destra, seleziona la voce Connessioni dal menu laterale della nuova finestra aperta e controlla i valori indicati in corrispondenza dei campi TCP e UDP.

    Le porte usate più di frequente sono la 4662 e la 4672.A questo proposito, considerando che alcuni provider Internet sono soliti limitare il traffico P2P sulle porte d’uso più comune (il che potrebbe comportare la comparsa della benda sull’icona di eMule), ti suggerisco di modificare tali valori, se presenti, con dei numeri più alti, ad esempio 28823 e 5643.




    Aprire le porte di eMule

    IMMAGINE QUI 2

    Compiuti i passaggi preliminari di cui sopra, veniamo al nocciolo vero e proprio della questione e andiamo a scoprire, dunque, quali sono i passaggi che vanno compiuti per riuscire a sbendare eMule su Windows 7.
    Come ti dicevo, il problema è, nella quasi totalità dei casi, riconducibile al fatto che le porte usate dal programma non sono state aperte nel pannello di configurazione del router.
    Vediamo allora come risolvere.

    Tanto per cominciare, avvia il browser che generalmente usi per navigare in Rete dal tuo PC (es.
    Chrome) e digita, nella barra degli indirizzi, 192.168.1.1 oppure 92.168.0.1 (che sono gli IP predefiniti della maggior parte dei router), dopodiché schiaccia il tasto Invio sulla tastiera.
    Se gli indirizzi digitati non risultano essere corretti, leggi la mia guida su come trovare l’indirizzo IP del router per scoprire in che modo risolvere.

    Quando ti viene chiesto di inserire una combinazione di nome utente e password, prova con admin/admin oppure con admin/password (anche in tal caso, si tratta di valori predefiniti per la maggior parte dei router).
    Qualora le combinazioni appena suggerite dovessero risultare inesatte, leggi la mia guida su come entrare nel router per capire subito come ovviare alla cosa.




    A questo punto, dovresti finalmente essere al cospetto del pannello interno del tuo router. Cerca, dunque, di individuare la sezione dedicata all’inoltro delle porte (altrimenti denominata port forwarding), alla mappatura delle porte o ai virtual server, clicca sul pulsante per creare una nuova regola o un nuovo virtual server e compila il modulo che ti viene proposto attenendoti alle indicazioni che trovi qui di seguito.

    • Porta iniziale/interna – inserisci il numero della porta TCP o della porta UDP di eMule (dev’essere creata una regola per porta).
    • Porta finale/esterna – inserisci lo stesso valore inserito nel campo dedicato alla “Porta iniziale/interna”.
    • Tipo di porta/Protocollo – scegli “TCP” o “UDP”, a seconda del tipo di porta da aprire nel router.
    • IP di destinazione/Indirizzo IP server – digita l’indirizzo IP locale del computer sul quale intendi usare eMule.
      Se non lo conosci, puoi consultare la mia guida sull’argomento per scoprirlo subito.
    • Nome/Descrizione – inserisci un nome a scelta, per individuare la regola (es.
      “eMule TCP” o “eMule UDP”).

    Dopo aver compilato come da indicazioni tutti i campi del modulo, fai clic sul pulsante Applica/Salva per salvare la regola appena creata.
    Successivamente, avvia la creazione di una nuova regola per l’altra porta di eMule attenendoti ai medesimi passaggi di cui sopra.

    Purtroppo non posso essere più preciso sul da farsi in quanto le diciture cambiano da router a router e, personalmente, non conosco marca e modello esatti del dispositivo in tuo possesso.
    Se però la cosa può esserti d’aiuto, qui sotto trovi alcune mie guide specifiche per modello di router e per gestore di riferimento.

    • Come configurare router TIM/Alice
    • Come configurare router Fastweb
    • Come configurare router Infostrada
    • Come configurare router TP-Link
    • Come configurare router D-Link
    • Come configurare router Netgear

    Dopo aver aperto le porte di eMule nel pannello di gestione del router, riprova quindi a connetterti con il programma a un server eD2K e alla rete KAD:
    se non compare più la benda sull’icona di eMule e la connessione va a buon fine, il problema è risolto, altrimenti passa al “piano B”, quello che trovi indicato nel passo successivo della guida.




    Configurare il firewall per eMule

    IMMAGINE QUI 3

    Il “piano B” consiste nel controllare che eMule sia autorizzato nel firewall di Windows 7.
    Questa versione del sistema operativo di casa Microsoft, infatti, come tutte quelle successive, integra un firewall che protegge il PC dalle intrusioni e che, se non configurato in maniera corretta, può incidere negativamente sul funzionamento di eMule.

    Per cui, per configurare il firewall in modo tale da riuscire a sbendare eMule, clicca sul pulsante Start (quello con la bandierina di Windows) posto nella parte in fondo a sinistra della barra delle applicazioni e seleziona la voce Pannello di controllo dal menu che si apre.

    Nella finestra che a questo punto viene mostrata sullo schermo, seleziona la voce Sistema e sicurezza, poi quella Consenti programma con Windows Firewall (se non riesci a trovare le voci in questione, abilita la visualizzazione per Categoria nel menu a tendina in alto a destra).




    Successivamente, individua eMule nell’elenco dei programmi aggiunti al firewall e verifica che siano presenti i segni di spunta sulle relative caselle in corrispondenza delle colonne Domestica/aziendale (privata) e Pubblica.
    Se mancano, per autorizzare il programma a collegarsi a Internet, pigia sul bottone Modifica impostazioni situato in alto e apponi il segno di spunta sulle caselle citate in precedenza.

    Se eMule non è presente nell’elenco dei programmi autorizzati nel firewall, aggiungilo tu pigiando sul bottone Consenti un altro programma collocato in basso a destra, facendo clic sul pulsante Sfoglia, selezionando l’eseguibile emule.exe dalla cartella in cui hai installato o estratto il software e pigiando sul bottone Aggiungi.
    In seguito, regola le impostazioni del firewall per il programma procedendo così come ti ho indicato poc’anzi.

    Ora riprova a collegarti con eMule e tutto dovrebbe essere a posto.
    In caso contrario, esegui daccapo i passaggi riportati in questo passo e in quello precedente del tutorial e assicurati di aver fatto tutto come da indicazioni.

    Altre operazioni utili

    IMMAGINE QUI 4




    Per concludere, e per completezza d’informazione, voglio segnalarti altre operazioni che possono tornare utili per usare eMule nel migliore dei modi e, soprattutto, per scaricare i file alla massima velocità possibile.

    Le prime operazioni a cui mi riferisco sono l’aggiornamento dei server della rete eD2K e il reset delle impostazioni della rete Kad. Per scoprire in che modo procedere, attieniti alle indicazioni sul da farsi che ho provveduto a fornirti nelle mie guide dedicate in maniera specifica a come aggiornare i server di eMule e come connettersi alla rete Kad.

    Nel caso in cui non ne fossi a conoscenza, ti faccio presente che eD2K e Kad sono le due reti su cui è basato il funzionamento di eMule:
    la prima è una rete centralizzata, il che significa che ci sono alcuni server che catalogano i file condivisi dagli utenti e consentono a questi ultimi, o meglio ai client, di caricare e scaricare file da eMule.
    Da notare che l’eventuale chiusura dei server renderebbe, di fatto, eMule inutilizzabile.

    La rete Kad, invece, non è basata su server (per cui viene definita serverless) e, proprio per tale ragione, non è soggetta a chiusura.
    Per dirla in termini “spiccioli”, all’interno della rete Kad ogni computer viene trasformato in un piccolo server, di conseguenza gli utenti si mettono direttamente in comunicazione tra loro, senza dover passare per server d’appoggio.




    come sapere se windows e attivato




    come sapere se windows e attivato

    Qualche giorno fa un amico esperto in fatto di informatica ha provveduto ad aggiornare il tuo fido PC a Windows 10.
    Tutto contento della cosa hai subito iniziato a sperimentare le funzionalità del sistema operativo che sino ad ora non avevi ancora avuto modo di provare.
    Tuttavia se ora sei qui e stai leggendo queste righe mi pare evidente il fatto che ti è sorto un dubbio:
    e se il tuo amico avesse dimenticato di attivare la chiave di licenza?

    Microsoft, infatti, mette a disposizione dei suoi utenti 30 giorni di tempo, a partire dal momento in cui viene installato il sistema, per fornire un product key valido e finalizzare dunque l’attivazione del prodotto.
    Una volta scaduto il termine ultimo, Windows segnala a chiare lettere la cosa e smette di funzionare regolarmente.
    Prima che ciò possa accadere è quindi una buona idea fare tutte le verifiche del caso.
    Ma come?
    Domanda lecita, anzi di più.
    Per scoprirlo, leggi questo mio tutorial dedicato proprio all’argomento.

    Nelle righe successive andrò a spiegarti, in maniera semplice ma al tempo stesso dettagliata, come fare a sapere se Windows 10 è attivato.
    La procedura, sebbene in apparenza complessa, è in realtà molto semplice, anche da parte di chi, come te, non si reputa propriamente uno “smanettone”.
    Ora però basta chiacchierare e mettiamoci all’opera.
    Buon “lavoro”!

    Indice

    • Alcune info utili
    • Sapere se Windows 10 è attivato
      • Dalle impostazioni
      • Dalle informazioni di sistema
      • Dal Prompt dei comandi
    • Attivare Windows 10
    • In caso di dubbi o problemi

    Alcune info utili

    IMMAGINE QUI 1




    Riuscire a capire se Windows 10 è attivato o meno è estremamente importante poiché, come anticipato in apertura, in caso contrario il sistema operativo smette di funzionare regolarmente e vengono bloccate alcune funzionalità (es.
    la personalizzazione dell’aspetto in maniera diretta).

    Nelle impostazioni del sistema compare inoltre un promemoria relativo all’attivazione e nella parte in basso a destra del desktop viene applicato un watmermark che, appunto, segnala la cosa ed invita l’utente a procedere con l’attivazione del’OS.

    Quando invece Windows 10 è attivato regolarmente, si ha diritto a ricevere tutti gli aggiornamenti del prodotto e il supporto per lo stesso da parte di Microsoft.
    Senza contare che, ovviamente, non sussistono più le limitazioni di cui sopra.

    Contrariamente a quel che si possa pensare, non accade così di rado di ritrovarsi ad utilizzare un PC su cui la copia di Windows 10 in uso non è ancora autenticata.
    Magari perché in seguito alla fase iniziale di installazione è stata saltata la procedura di immissione del product key per poi rimandarla ad un secondo momento, dimenticandosene completamente.




    Utilizzare Windows senza aver immesso il codice di attivazione o senza aver effettuato questa procedura in maniera corretta è quindi possibile ma, come intuibile, risulta essere una violazione delle condizioni di licenza per il software Microsoft.
    Al punto 5 viene infatti chiaramente affermato che il licenziatario è autorizzato ad usare Windows solo ed esclusivamente qualora in possesso di una licenza appropriata e solo qualora il software sia stato correttamente attivato un codice product key originale o con un altro metodo approvato.

    Sapere se Windows 10 è attivato

    Ti interessa sapere se la copia di Windows 10 installata sul tuo PC risulta essere attivata regolarmente o meno?
    Pe riuscirci hai dalla tua tre differenti metodi, quelli che trovi indicati qui di seguito.
    Scegli dunque quello che preferisci e mettilo in pratica seguendo le relative istruzioni.

    Dalle impostazioni

    IMMAGINE QUI 2

    La prima procedura che puoi mettere in atto per riuscire a sapere se Windows 10 è attivo consiste nell’andare a dare un’occhiata alla sezione dedicata annessa alle impostazioni del sistema.




    Per cui, fai clic sul pulsante Start (quello con la bandierina di Windows) che sta nella parte in fondo a sinistra della barra delle applicazioni e seleziona, dal menu che si apre, il simbolo dell’ingranaggio.

    Nella finestra che successivamente vedrai aprirsi sul desktop, clicca sull’icona di Aggiornamento e sicurezza e seleziona la voce Attivazione che trovi sulla sinistra.

    A questo punto, se Windows 10 attivato nella parte destra della finestra, in corrispondenza della dicitura Attivazione, troverai la voce Windows 10 è attivato.

    Dalle informazioni di sistema

    IMMAGINE QUI 3




    Oltre che come ti ho indicato poc’anzi, puoi sapere se Windows 10 risulta attivato oppure no dando uno sguardo alle informazioni di sistema.

    Per riuscirci, provvedi innanzitutto a fare clic sul pulsante Start (quello con la bandierina di Windows) che trovi nella parte in fondo a sinistra della taskbar dopodiché cerca ed apri il Pannello di controllo.
    Nella nuova finestra che si è aperta sul desktop, fai clic sulla voce Sistema e sicurezza e/o su Sistema (dipende dal tipo di visualizzazione impostata).

    Troverai l’informazione di cui hai bisogno in corrispondenza della sezione Attivazione di Windows, presente nella parte in basso della schermata visualizzata.
    Se la copia di Windows in tuo possesso è stata attivata correttamente visualizzerai la dicitura Windows è attivato.

    Dal Prompt dei comandi

    IMMAGINE QUI 4




    Puoi sapere se Windows 10 è attivato anche agendo dal Prompt dei comandi del sistema, andando ad impartire degli specifici comandi, appunto, all’OS.
    La procedura può sembrare un tantino più complessa delle altre ma in realtà non è così.

    Per cui, provvedi innanzitutto ad avviare il Prompt dei comandi con privilegi di amministrazione facendo clic sul pulsante Start (quello con la bandierina di Windows) che trovi nella parte in fondo a sinistra della barra delle applicazioni, cercandolo nel menu Start che si apre, facendoci clic destro sopra, scegliendo Esegui come amministratore e cliccando su Si.

    Nella finestra del Prompt dei comandi apparsa sul desktop, digita slmgr /xpr e schiaccia il tasto Invio sulla tastiera del computer.
    Subito dopo vedrai apparire un’ulteriore finestra all’interno della quale ti verrà segnalato lo stato di attivazione del sistema.
    Se Windows 10 è stato attivato correttamente comparirà il messaggio Il computer è attivato definitivamente.
    Clicca poi sul bottone OK per chiudere la finestra che si è aperta.

    Se vuoi ricevere delle informazioni più complete in merito al tipo di licenza disponibile sul computer, puoi immettere nel Prompt dei comandi anche il seguente comando slmgr.vbs -dlv.
    Successivamente schiaccia sempre il tasto Invio sulla tastiera del PC.




    In seguito, si aprirà una nuova finestra all’interno della quale troverai non solo indicato lo stato della licenza e la scadenza dell’attivazione (che in caso di attivazione correttamente eseguita risulta illimitata) ma anche ulteriori informazioni utili, quali il tipo di licenza (Retail o altre tipo OEM o Volume), il server dell’attivazione utilizzato e via discorrendo.

    Attivare Windows 10

    IMMAGINE QUI 5

    Mettendo in pratica le indicazioni di cui sopra ti sei accorto che Windows 10 non risulta attivato oppure che disponi di una licenza a tempo (quindi con data di scadenza superata la quale il sistema non sarà più attivo) e vorresti capire come fare per poter rimediare?
    Detto, fatto! Innanzitutto, accedi al menu Start facendo clic sull’apposito pulsante (quello con la bandierina di Windows) che trovi nella parte in fondo a sinistra della taskbar e clicca sull’icona di Impostazioni (quella a forma di ingranaggio).

    Nella finestra che compare, pigia su Aggiornamento e sicurezza e seleziona la voce Attivazione dal menu sulla sinistra.
    Nella parte destra della finestra clicca sul pulsante Cambia codice Product Key, immetti il product key in tuo possesso compilando il campo sottostante la voce Codice Product Key, fai clic sul bottone Avanti ed attendi la convalida dello stesso.




    Puoi raggiungere la medesima sezione delle impostazioni di Windows 10 per eseguire l’attivazione del sistema anche facendo clic sul pulsante Start, aprendo il Pannello di controllo, selezionando Sistema e sicurezza e/o Sistema (a seconda del tipo di visualizzazione abilitata) e facendo poi clic sulla voce Cambia codice Product Key che trovi in basso a destra, in corrispondenza della dicitura Attivazione di Windows.

    Se invece nella parte destra della finestra è presente la dicitura Connetti a Internet per attivare Windows, evidentemente durante la procedura di installazione del sistema operativo il PC non era connesso ad Internet oppure attualmente non sei collegato ad una rete e dunque non è stato ancora possibile attivare Windows 10.

    Per rimediare, effettua la connessione ad una rete correttamente funzionante ed attendi che la voce in questione venga automaticamente mutata in Windows è attivo.
    Se invece tale voce non viene modificata in maniera automatica, clicca sulla voce Attiva per tentare l’attivazione del sistema operativo manualmente.

    Non disponi di una connessone ad Internet?
    In tal caso puoi attivare la copia di Windows 10 in tuo possesso telefonicamente.
    Per riuscirci, ti basta pigiare sulla voce Attiva tramite telefono presente in Attivazione della sezione Aggiornamento e sicurezza.
    Dopodiché attieniti alle indicazioni che ti vengono mostrate sullo schermo.




    Per maggiori informazioni al riguardo, per scoprire quali altri sistemi per attivare Windows 10 sono disponibili a seconda delle circostanze e per conoscere gli errori più comuni restituiti in fase di attivazione, ti consiglio di leggere il mio tutorial dedicato proprio a come attivare Windows 10 mediante cui ho provveduto a parlarti della cosa con dovizia di particolari.

    Se invece non ricordi o non conosci il product key di Windows 10 e, di conseguenza, non sai quali informazioni fornire quando ti viene chiesto di immettere tale dato, serviti di uno degli appositi programmi per recuperare il codice di attivazione del sistema operativo di cui ho provveduto a parlarti nella mia guida su come recuperare product key.

    In caso di dubbi o problemi

    IMMAGINE QUI 6

    Hai seguito per filo e per segno le mie istruzioni, ti sei accordo che la tua copia di Windows non è attiva e pur provando a mettere in pratica le indicazioni per fronte alla cosa non sei ancora riuscito nel tuo intento?
    In corso d’opera è sorto qualche altro tipo di intoppo a cui non riesci a trovare rimedio?
    Allora fa’ così:
    prova a dare uno sguardo tra le discussioni annesse alla community Microsoft, magari riesci a trovare qualcosa che per te può essere utile ed interessante.




    Collegati dunque alla home page del forum, digita la parola chiave di riferimento nel campo di ricerca che sta in alto al centro e schiaccia il tasto Invio sulla tastiera.
    Se sono presenti delle discussioni in cui il tuo problema è già stato affrontato, le troverai nell’elenco annesso alla pagina successiva.
    Per affinare ulteriormente la tua ricerca puoi servirti dei filtri appositi che vedi apparire in alto.

    Puoi eventualmente cercare discussioni di interesse anche sfogliando queste ultime per categoria.
    Per riuscirci, seleziona Windows dalla sezione Sfoglia categorie che trovi nella parte in basso della pagina principale, clicca sulla dicitura Windows 10, seleziona l’argomento pertinente dal menu a tendina Argomenti di Windows che sta in alto e da’ un’occhiata alle discussioni già intavolate che vedi comparire.

    Se non riesci a trovare nulla di interessante, puoi avviare tu una nuova discussione facendo clic sulla voce Fai una domanda collocata in cima, eseguendo l’acceso al tuo account Microsoft e compilando il form che ti viene mostrato con i dati richiesti.

    Se cercando nella community di Microsoft non riesci ad ottenere l’aiuto di cui hai bisogno, ti invito a metterti in contatto diretto con il supporto di Microsoft.




    Per riuscirci, collegati alla pagina Web dedicata, clicca sul bottone Per iniziare, digita la descrizione del tuo problema nel campo apposito su schermo e premi su Avanti.
    Seleziona poi Windows nel menu a tendina Seleziona il prodotto, scegli l’opzione pertinente dal menu Seleziona la versione e seleziona una delle opzioni di contatto (tramite chat, prenotando una chiamata ecc.) che ti vengono proposte.

    In alcuni casi puoi anche chiamare direttamente tu il servizio clienti, ti basta comporre sul tastierino numero del tuo telefono la numerazione che vedi comparire su schermo.

    come salvare e ripristinare i driver di windows




    come salvare e ripristinare i driver di windows

    Una delle cose più noiose che occorre fare dopo aver formattato l’hard disk e installato da zero Windows è quella di installare nuovamente anche i driver necessari per fare funzionare la stampante, lo scanner e tutte le altre periferiche del PC che non sono stati scaricati in automatico dall’OS.
    Come dici?
    Sei perfettamente d’accordo con me sul fatto che è una vera scocciatura?
    Beh, per tua fortuna io ho una soluzione (come sempre, d’altronde).
    Se la cosa ti interessa (ed immagino proprio di si), posso spiegarti di che si tratta.

    Se proprio non hai voglia di metterti a rovistare fra le centinaia di CD impolverati della tua scrivania per cercare quelli che ti occorrono o, ancora, se non vuoi passare l’intera giornata a scaricare a mano tutto il necessario dal sito Internet del produttore di riferimento, quello che posso consigliarti di fare è eseguire un bel backup prima di procedere con la formattazione del PC.
    No, non mi riferisco a quello dei tuoi dati archiviati sul computer ma al backup dei driver delle periferiche impiegate.
    Per riuscirci, ti basta ricorrere all’uso di alcuni programmi appositamente adibiti allo scopo ed è fatta.

    Supponiamo dunque che il tuo computer con Windows che vuoi formattare non risulti perfettamente funzionante ma che sia comunque in grado di riconoscere tutte le periferiche installate.
    Prima di riportarlo allo stato di fabbrica, puoi dunque installare sul PC uno dei software in questione ed eseguire un backup dei driver delle periferiche.
    Una volta fatto ciò, dopo aver formattato il PC, potrai poi ripristinare tutti i driver salvati precedentemente sempre utilizzando lo stesso programma e soprattutto senza perdere tempo prezioso.
    Per saperne di più continua a leggere, trovi spiegato tutto in dettaglio proprio qui di seguito.

    Indice

    • DriverMax
    • DriverBackup!
    • Double Driver
    • Soluzioni alternative all’effettuazione del backup

    DriverMax

    Il primo tra i programmi adibiti allo scopo che voglio consigliarti di usare si chiama DriverMax.
    È perfettamente funzionante su tutti i sistemi operativi Windows ed è incredibilmente semplice da usare.
    È disponibile in due versioni:
    una gratuita, che permette di creare una copia di backup dei driver, ed una a pagamento, che consente di controllare automaticamente se la versione dei driver installata è la più recente ed eventualmente aggiornarla.
    Per la stesura di questo passo io ho usato la versione gratuita, che per lo scopo in oggetto è più che sufficiente ma, ovviamente, tu puoi scegliere liberamente se usare la variante in oggetto oppure quella a pagamento.




    Mi chiedi come fare per usare il programma?
    Te lo indico subito.
    Innanzitutto, collegati sul sito Internet di DriverMax e fai clic sul pulsante Try for free che trovi nella parte in alto al centro della pagina per scaricarlo.
    A download completato, apri il file eseguibile ottenuto dopodiché clicca su Si e su Next per cinque volte di seguito.
    Seleziona poi Italian (Italy) dal menu per la selezione della lingua che vedi apparire e pigia su OK.

    IMMAGINE QUI 1

    A questo punto, vedrai comparire la finestra principale del programma sul desktop.
    Da quest’ultima, seleziona la scheda Backup, seleziona l’opzione Creare archivio backup driver e poi pigia sul bottone Successivo che trovi in basso. Dopo qualche breve attimo, appariranno tutti i driver installati sul PC.
    Spunta la casella vuota in basso a sinistra per selezionarli tutti oppure seleziona solo quelli di tuo interesse spuntando le singole caselle che trovi accanto ai vari nomi e poi clicca sul bottone Backup.

    IMMAGINE QUI 2




    Attendi quindi che la procedura di backup dei driver venga avviata e portata a termine, un apposito avviso nella finestra del programma ti segnalerà la cosa.
    Accedi ora alla cartella usata per l’effettuazione del backup cliccando sul collegamento apposito che trovi nella parte in fondo a destra della finestra del programma e memorizza l’archivio ZIP restituito dal programma con all’interno tutti i driver su di un supporto a parte (CD-Rom, chiavetta USB, hard disk esterno ecc.).

    Dopo aver formattato il computer, potrai poi ripristinare il backup dei driver installando nuovamente DriverMax come visto insieme qualche riga più su, cliccando sulla scheda Ripristina annessa alla finestra del programma, selezionando l’opzione Ripristinare da un backup precedentemente creato e pigiando su Successivo.

    IMMAGINE QUI 3

    Clicca quindi sul bottone Carica che sta in fondo a sinistra, seleziona il file ZIP con il backup dei tuoi driver precedentemente archivio su un supporto esterno, premi ancora su Successivo, seleziona tutte le periferiche cliccando sulla casella vuota in basso a sinistra e per concludere pigia sul pulsante Ripristina.
    A ripristino ultimato, ricordati di riavviare il PC per fare in modo che le modifiche apportate vengano effettivamente applicate.




    DriverBackup!

    La soluzione per eseguire un backup dei driver di cui ti ho già parlato non ti ha convinto in maniera particolare e stai cercando una risorsa alternativa?
    Allora ti suggerisco vivamente di rivolgerti a DriverBackup!. Si tratta di un software gratuito, di natura portable (quindi non necessita di installazione per poter essere usato), in lingua italiana e di semplicissimo impiego.
    Permette di creare copie di backup dei driver altamente personalizzabili e di ripristinare il tutto in una manciata di clic.
    Insomma, vedrai che non ti deluderà.

    Per usarlo, collegati innanzitutto alla pagina di download del programma e premi sul bottone Download annesso alla stessa per scaricare il fil ZIP di DriverBackup!.
    A download ultimato, estrai l’archivio compresso ottenuto in una qualsiasi posizione sul tuo computer, apri la cartella che ti viene restituita e fai doppio clic sul file DrvBK.exe presente al suo interno.
    Clicca su Si in risposta all’avviso che vedi comparire su schermo e ti ritroverai al cospetto della finestra principale del programma.

    Adesso, provvedi innanzitutto a tradurre l’interfaccia di DriverBackup! in italiano facendo clic sul menu Language che sta in alto e scegliendo Italiano.xml dal menu che compare.
    Dopodiché seleziona i driver di cui vuoi effettuare il backup spuntando le relative caselle che trovi accanto ai nomi al centro della finestra.
    Per impostazione sono già tutte selezionate.

    Volendo, puoi anche scegliere di visualizzare solo determinate tipologie di dispositivi e relativi driver cliccando sui bottoni Oem o Terze parti e Piena portabilità o Firma digitale che stanno in alto.
    In caso di modifiche, per visualizzare nuovamente tutte le periferiche ed i relativi driver pigia sul pulsante Tutti che trovi sempre nella parte in alto dello schermo.




    IMMAGINE QUI 4

    A questo punto, effettua il backup dei driver pigiando sul pulsante Avvia backup che trovi nella parte in fondo a destra della finestra del programma dopodiché indica, nella nuova finestra che vedi apparire, il percorso in cui salvare il file di backup facendo clic sul pulsane Sfoglia… che trovi in corrispondenza della dicitura Percorso e l’eventuale descrizione tramite il campo Descrizione.
    Premi ancora una volta sul pulsante Avvia backup e la procedura di backup verrà immediatamente avviata.
    Una volta conclusa, pigia su OK.

    IMMAGINE QUI 5

    Alla fine del procedimento si creerà, in corrispondenza del percorso precedentemente indicato, una cartella contenente tutti i driver ed un file che sarà identificato dall’estensione .bki e che servirà per ripristinare il backup.
    Trasferisci quindi la cartella ottenuta sul supporto di memorizzazione esterna che vuoi usare dopodiché potrai procedere alla formattazione del computer e ad operazione ultimata potrai ripristinare i tuoi driver scaricando nuovamente DriverBackup! come visto poc’anzi e sfruttando la funzione apposita.




    Per la precisione, quello che dovrai fare dopo aver scaricato ed avviato il programma sarà cliccare sulla voce Ripristino che sta in alto, pigiare sul bottone Apri file backup in basso a destra e selezionare il file con il backup dei driver che vuoi ripristinare.

    IMMAGINE QUI 6

    Seleziona poi tutti i file parte del backup che vuoi ripristinare spuntando le caselle che trovi accanto ai nomi delle periferiche nella parte centrale della finestra e premi su Ripristina.
    A procedura completata, riavvia il computer per fare in modo che tutte le modifiche apportate vengano effettivamente applicate.

    Nota: Per poter funzionare DriverBackup! necessità di Microsoft .NET Framework 4.5 o versione successiva installato sul computer.
    Se sul tuo PC non è presente, puoi effettuare il download dall’apposita pagina annessa al sito Internet di Microsoft.




    Double Driver

    Un altro software al quale puoi appellarti, in alternativa a quelli di cui ti ho già parlato, per eseguire un backup dei driver del tuo computer è Double Driver. Si tratta di un programma che non necessità di installazione ed il cui sviluppo sembra essere stato accantonato da tempo ma che nonostante ciò continua a funzionare in maniera egregia anche su più recenti sistemi operativi di casa Microsoft, adempiendo ala perfezione allo scopo a cui è preposto.
    È gratis ed è anche molto semplice da usare.

    Per scaricarlo sul tuo PC, collegati alla pagina di download annessa al sito Internet di Softpedia, clicca sul bottone Download che sta in alto a sinistra, premi sul pulsante Softpedia Mirror (UE) nel riquadro che si apre ed attendi che lo scaricamento del file del programma venga avviato e portato a termine dopodiché estrai l’archivio ZIP ottenuto in una qualsiasi posizione sul tuo computer ed avvia il file dd.exe contenuto al suo interno.

    Nella finestra che a questo punto vedrai comparire sul desktop, clicca sul pulsante Backup che sta in alto e poi sul bottone Scan Current System in basso dopodiché spunta la casella presente accanto ai driver di cui è tua intenzione effettuare il backup e clicca sul bottone Backup Now.

    IMMAGINE QUI 7




    Indica poi la posizione in cui vuoi salvare il file di backup cliccando prima sul pulsante […] nella nuova finestra che si è aperta, scegli se come file di output desideri ottenere una cartella (Strutture folder (default)), un archivio compresso (Compressed (zipped) folder) oppure un file eseguibile (Single file self Extract (executable)) e premi sul bottone OK.

    A backup completato, trasferisci il file ottenuto sul supporto esterno di riferimento dopodiché procedi con la formattazione del computer.
    In seguito, potrai ripristinare il backup dei driver installando nuovamente Double Driver sul tuo PC come visto insieme nelle precedenti righe, avviando il programma, cliccando sul bottone Restore e poi su Si per due volte di fila.

    IMMAGINE QUI 8

    Premi poi sul pulsante Locate Backup che sta nella parte in fondo a sinistra della finestra del software, seleziona il file relativo al backup dei driver e clicca sul pulsante Restore Now.
    Ricordati in seguito di riavviare il PC per rendere effettive le modifiche apportate.
    È stato facile, vero?




    Soluzioni alternative all’effettuazione del backup

    Hai già formattato il tuo computer (motivo per cui non puoi più creare una copia di backup dei driver dello stesso), di passare al setaccio CD o altri supporti per reperire tutto il necessario per fare in modo che le periferiche in uso funzionino non se ne parla e neppure di visitare uno ad uno i vari siti Internet dei produttori per scaricare i driver che ti occorrono.
    E allora?
    Come risolvere?
    Beh, potresti ad esempio prendere in considerazione l’idea di usare uno dei anti programmi pensati giust’appunto a tal scopo (si, ce ne sono anche per circostanze di questo tipo).

    Tra i vari disponibili sulla piazza, io ti suggerisco di rivolgerti a IObit Driver Booster.
    Si tratta infatti di un software scaricabile in versione gratuita (ma eventualmente disponibile anche in variante a pagamento con feautres extra) che esamina il sistema per aggiornare i driver obsoleti e identificare i componenti hardware “sconosciuti”.
    Tutti i driver necessari vengono trovati nel giro di pochi secondi e possono essere installati facilmente:
    basta fare clic sul bottone per avviare la scansione ed attendere qualche istante.

    IMMAGINE QUI 9

    Il software include inoltre degli strumenti mediante i quali è possibile correggere gli errori di rete, il malfunzionamento della scheda audio e altri problemi relativi ai driver, tutti accessibili facendo clic sull’icona della valigetta che si trova nella parte in alto a destra della finestra dello stesso.




    Per scaricare il programma, collegati alla pagina di download e clicca sul bottone Scarica gratis che sta al centro dello schermo dopodiché pigia sul pulsante Download gratis nella nuova pagina che si è aperta ed attendi che il download del file d’installazione venga avviato e completato.
    A scaricamento ultimato, apri l’eseguibile ottenuto e segui la procedura d’installazione proposta su schermo.

    IMMAGINE QUI 10

    Per maggiori informazioni riguardo il funzionamento del programma in questione, per conoscere altri software appartenenti alla medesima categoria e per scoprire quali altre soluzioni alternative hai dalla tua per installare i driver che mancano sul tuo computer, leggi il mio articolo dedicato, appunto, ai programmi per driver mancanti.
    Per completezza d’informazione, ti consiglio di dare uno sguardo anche al mio post sui programmi per aggiornare i driver.

    Infine, voglio consigliarti la lettura di alcuni miei tutorial, quelli che trovi indicati qui di seguito, specifici che ti aiuteranno a scaricare i driver di varie aziende.




    • Canon driver
    • Intel driver
    • ATI driver
    • Toshiba driver
    • Acer driver
    • Driver HP
    • NVIDIA driver
    • ASUS driver
    • Epson driver
    • Samsung driver

    come ruotare schermo windows




    come ruotare schermo windows

    Hai lasciato per un’intera giornata il tuo fido computer nelle mani di tuo fratello ed una volta preso nuovamente possesso del PC… aaaargh! Ti sei ritrovato a dover fare i conti con un’amara sorpresa:
    lo schermo girato.
    Probabilmente il tuo adorato fratellino ha ben pensato di farti uno scherzo o molto più semplicemente ha pigiato qualche pusalnte in maniera inavertaita ed ha modificato le impostazioni del computer.
    A prescindere dalle motivazioni alla base di ciò sappi che per fortuna a tutto c’è rimedio e che in questo caso è possibile far fronte all’inconveniente andando a ruotare schermo Windows.
    Come dici?
    Sei perfettamente d’accordo con me ma non hai la minima idea di come fare?
    Beh, ma non devi preoccuparti… posso darti una man io!

    Nelle righe successive andrò infatti ad indicarti tutto ciò che risulta necessario fare per poter ruotare schermo Windows in quattro e quattr’otto.
    Prima che tu possa allarmarti e pensare al peggio voglio però rassicurarti linda subito che al contrario delle apparenze ruotare schermo Windows è abbastanza semplice e che per riuscire “nell’impresa” non è necessario essere dei geni in informatica ma basta solo sapere dove mettere le mani, nient’altro.

    Se sei quindi effettivamente interessato a scoprire che cosa risulta necessario fare per poter ruotare schermo Windows ti invito a sederti ben comodo dinanzi al tuo PC ed a concentrarti sulla lettura delle mie indicazioni.
    Scommettiamo che alla fine sarai pronto a darmi ragione sul fatto che in realtà ruotare schermo Windows era un vero e proprio gioco da ragazzi?

    Prima di spiegarti, passaggio dopo passaggio, che cosa bisogna fare per poter ruotare schermo Windows c’è però una cosa di cui devi tener conto.
    A seconda della versione del sistema operativo di casa Microsoft in uso sul tuo computer i passaggi che dovrai effettuare per riuscire a ruotare schermo Windows risultano leggermente differenti.
    In ogni caso non preoccuparti, individua la versione di Windows in uso sul tuo computer ed attieniti alle relative indicazioni.




    Ruotare schermo Windows XP

    Se stai utilizzando un computer con su installato Windows XP per poter ruotare schermo Windows la prima cosa che devi fare è quella di recati sul desktop del tuo sistema operativo.
    Successivamente premuti i tasti Ctrl ed Alt della tastiera del computer e premi la freccia direzionale sinistra oppure la freccia direzionale destra per ruotare il desktop.

    Digitando invece la combinazione di tasti Ctrl+Alt+Freccia su puoi tornare all’orientamento orizzontale standard.

    Ruotare schermo Windows Vista

    Se stai utilizzando un PC con su installo Windows Vista puoi ruotare schermo Windows agendo dal pannello di controllo per i tablet PC.
    Per fare ciò clicca sul pulsante Start di Windows e seleziona la voce Pannello di controllo dal menu che compare.
    Nella finestra che si apre, digita il termine tablet nella barra di ricerca veloce collocata in alto a destra e poi pigia sulla voce Impostazioni Tablet PC presente fra i risultati della ricerca.

    Adesso imposta l’orientamento verticale nel menu a tendina Orientamento presente in fondo alla finestra che si apre dopodiché clicca prima su Applica e poi su OK per salvare le modifiche apportate.




    IMMAGINE QUI 1

    Tieni presente che la procedura per ruotare schermo Windows che ti ho appena indicato risulta funzionante solo ed esclusivamente con lo schermo primario del PC.

    Ruotare schermo Windows 7

    Se utilizzi un computer con su installato Windows Vista oppure Windows 7 per poter ruotare schermo Windows puoi sfruttare un’apposita funzione accessibile direttamente da desktop.
    Per ruotare schermo Windows pigia quindi con il tasto destro del mouse in un qualsiasi punto vuoto del desktop e poi fai clic sulla voce Risoluzione dello schermo annessa al menu che ti viene mostrato.

    IMMAGINE QUI 2




    Nella finestra che si apre, imposta OrizzontaleVerticale oppure Verticale (capovolto) nel menu a tendina Orientamento e poi clicca prima su Applica e successivamente su OK per salvare i cambiamenti.

    Ruotare schermo Windows 8

    Se possiedi un computer con su installato Windows 8 e desideri sapere che cosa bisogna fare per poter ruotare schermo Windows la prima operazione che devi effettuare è quella di recarti sul desktop.
    Successivamente fai clic in un punto qualsiasi dello schermo in cui non ci sono icone e poi seleziona la voce Risoluzione dello schermo dal menu che compare.

    Nella finestra che a questo punto andrà ad aprirsi espandi il menu a tendina Orientamento, scegli il grado di rotazione che vuoi applicare allo schermo e poi clicca sul pulsante Applica per salvare i cambiamenti.
    Puoi scegliere se ruotare lo schermo in Verticale, in Orizzontale (capovolto) oppure in Verticale (capovolto).

    IMMAGINE QUI 3




    Nel caso in cui Windows 8 risulti installato su un tablet o un dispositivo ibrido per poter ruotare schermo Windows ti basterà invece ruotare direttamente il dispositivo stesso in orizzontale e in verticale a seconda di quelle che sono le tue esigenze e preferenze.
    Facendo in tal modo l’orientamento del desktop verrà adattato automaticamente alla posizione del device così come accade con iPad o con i tablet Android.

    Se desideri bloccare o sbloccare la funzionalità in oggetto velocemente puoi sfruttare la combinazione di tasti Win+O sulla tastiera di Windows 8.
    In alternativa puoi richiamare la Charms Bar del sistema operativo posizionando il puntatore del mouse (o il dito) nell’angolo alto o basso a destra dello schermo, recarti in Impostazioni e selezionare la voce Luminosità.
    Fatto ciò puoi procedere andando ad attivare oppure a disattivare la rotazione automatica dello schermo usando l’icona dello schermo che si trova nel menu che si apre.

    Un’ulteriore soluzione per poter ruotare schermo Windows quando si utilizza Windows 8 su tablet o dispositivi ibridi consiste poi nel portare il cursore del mouse sul desktop, nell’accedere alla sezione relativa alle impostazioni della risoluzione dello schermo così come ti ho spiegato qualche riga fa e nell’applicare oppure nel rimuovere il segno di spunta dalla voce per attivare o disattivare la rotazione automatica dello schermo.

    Ruotare schermo Windows 10

    Se sei in possesso di un computer con su installato Windows 10 ed è tua intenzione capire come fare per poter ruotare schermo Windows la prima operazione che devi effettuare è quella di cliccare con il tasto destro del mouse in un qualsiasi punto vuoto del desktop.
    Successivamente scegli la voce Impostazioni schermo dal menu che ti viene mostrato.




    Nella nuova finestra che a questo punto andrà ad aprirsi porta il cursore del mouse in corrispondenza della voce Orientamento e poi pigia sul menu a tendina sottostante per scegliere il tipo di orientamento che desideri assegnare al tuo schermo.
    A seconda di quelle che sono le tue esigenze puoi scegliete tra OrizzontaleVerticaleOrizzontale (capovolto) oppure Verticale (capovolto).

    IMMAGINE QUI 4

    Una volta selezionata l’opzione desidera pigia sul pulsante Applica per confermare le modifiche in oggetto e per applicare immediatamente.

    Altre soluzioni per ruotare schermo Windows

    A prescindere dalla versione del sistema operativo di casa Microsoft che risulta installa sul tuo computer se lo preferisci puoi anche ruotare schermo Windows ricorrendo all’impiego di iRotate.
    Si tratta di un programma gratuito che consente di ruotare lo schermo di Windows in qualsiasi direzione ed in maniera molto semplice e veloce.




    IMMAGINE QUI 5

    Se questa soluzione pensi possa interessarti e se desideri quindi provare a ruotare schermo Windows con queso programma ti suggerisco di consultare la mia guida su come ruotare lo schermo del PC in cui trovi tutti i dettagli riguardo il funzionamento del software.

     

    come ritornare a windows




    come ritornare a windows

    Hai recentemente aggiornato il tuo computer con sistema operativo Windows alla versione più recente:
    Windows 10.
    Da quando però hai eseguito l’aggiornamento, ti rendi conto di avere qualche difficoltà nel riuscire a utilizzarlo, in quanto ti eri ormai abituato all’interfaccia utente di Windows 8.
    Come puoi, quindi, tornare alla precedente versione del sistema operativo Microsoft?
    Niente di più facile! Ci sono qui io a spiegartelo.

    Nella guida di oggi, ti illustrerò come ritornare a Windows 8 utilizzando la funzionalità integrata presente all’interno di Windows 10.
    Infatti, se non sono trascorsi troppi giorni dall’aggiornamento, puoi tranquillamente tornare alla versione precedente in un batter d’occhio senza perdere i tuoi dati.
    Inoltre, ti indicherò altri metodi da usare per ripristinare Windows 8 sul computer, che potrebbero comportare però la perdita dei dati.

    Detto ciò, cosa ne pensi di iniziare ad affrontare la lettura di questa mia guida?
    Prenditi alcuni minuti di tempo da dedicarmi e siediti bello comodo davanti al computer:
    sono sicuro che alla fine riuscirai nel tuo intento, ripristinando Windows 8 sul PC.
    Sei pronto?
    Allora che aspetti?! Iniziamo subito! Ti auguro una buona lettura!

    Indice

    • Operazioni preliminari
    • Ritornare a Windows 8 tramite funzionalità di Windows 10
    • Ritornare a Windows 8 tramite backup
    • Ritornare a Windows 8 con installazione pulita

    Operazioni preliminari

    IMMAGINE QUI 1




    Se vuoi ritornare a Windows 8, è necessario prima eseguire delle operazioni preliminari che possono aiutarti durante le procedure indicate nei paragrafi successivi.

    Un requisito fondamentale è quello di eseguire il backup dei dati presenti sul PC.
    Anche se alcune procedure indicate in questo mio tutorial non sono rischiose, è meglio comunque essere prudenti, nel caso in cui si dovessero verificare degli imprevisti.
    A tal proposito, ti consiglio di leggere la mia guida su come eseguire il backup dei dati.

    Inoltre, durante la procedura di ripristino del sistema operativo, potrebbe esserti richiesto il product key di Windows 8.
    Questo è un codice che serve per attivare il sistema operativo e poterne sfruttare tutte le sue funzionalità.
    Puoi leggerlo sulla confezione di Windows, nel caso in cui lo avessi acquistato in negozio, o sull’adesivo che trovi incollato sul case del computer.
    Se non riesci a trovarlo, puoi leggere la mia guida su come recuperarlo.

    Oltre alle indicazioni che ti ho indicato nelle righe precedenti, è utile verificare l’attivazione di Windows 10.
    Perché?
    Se non hai attivato Windows 10 quando hai effettuato il passaggio da Windows 8, potresti non riuscirci più, nel caso in cui decidessi nuovamente di voler tornare alla nuova versione del sistema operativo Microsoft.




    In questo caso, il product key potrebbe non essere riconosciuto e quindi sarai costretto ad acquistare una nuova licenza di Windows 10.
    Ciò che ti consiglio è quindi di eseguire l’attivazione del sistema operativo, di cui ti ho parlato nel dettaglio della procedura da seguire nella mia guida su come attivare Windows 10.

    Ritornare a Windows 8 tramite funzionalità di Windows 10

    Se non sono trascorsi ancora 30 giorni dall’upgrade di Windows 8 a Windows 10, puoi effettuare la procedura di downgrade senza perdere alcun dato.
    Ciò che ti consiglio però, in ogni caso, è di effettuare un backup così come ti ho indicato nel paragrafo precedente, per evitare che tu possa perdere i dati personali, nel caso in cui avvenisse qualche imprevisto.

    Per eseguire quest’operazione, accedi alle Impostazioni di Windows, utilizzando la combinazione di tasti Windows+[i] oppure premendo il tasto Start e facendo clic sull’icona con il simbolo di un ingranaggio.

    Nella schermata che ti viene mostrata, premi sull’icona Aggiornamento e sicurezza e seleziona poi la voce Ripristino, situata nella barra laterale sulla sinistra.
    A questo punto, sotto la dicitura Torna a Windows 8.1 (o Torna alla versione precedente di Windows 10), premi il pulsante Per iniziare.




    IMMAGINE QUI 2

    Tramite quest’opzione, tutti i tuoi dati personali verranno mantenuti, eseguendo la rimozione solo delle app e di tutti i driver che sono stati installati dopo l’aggiornamento.
    Se ti viene richiesta la motivazione per cui vuoi effettuare il downgrade, specificala tra le opzioni che visualizzi a schermo.
    A questo punto, premi il pulsante Avanti per tre volte consecutive e dai conferma, tramite il pulsante Torna a Windows 8.1, in modo da iniziare il processo di ripristino.

    Il tuo computer si riavvierà eseguendo le operazioni necessarie per reinstallare Windows 8.
    Prima di accedere al desktop, potrebbero esserti richiesti il product key e le credenziali di accesso dell’account utente.

    E se è già trascorso il periodo utile per eseguire il downgrade?
    In questo caso, le alternative sono due:
    rinominare preventivamente la cartella di ripristino, in modo che non venga cancellata da Windows, oppure eseguire un’installazione pulita o il ripristino da un backup, di cui ti parlerò nei paragrafi successivi.




    Se vuoi sapere come rinominare la cartella di ripristino di Windows 8, avvia Esplora File tramite la sua icona con il simbolo di una cartella, che trovi nella barra delle applicazioni in basso.
    Nella barra laterale di sinistra, seleziona poi la voce Questo PC e fai doppio clic sull’icona Disco Locale (C:).

    Adesso, premi sulla scheda Visualizza e metti un segno di spunta sulla casella a fianco della dicitura Elementi nascosti, in modo tale da visualizzare tutti i file e le cartelle nascoste di Windows.
    Individua, quindi, la cartella denominata Windows.old, $Windows.~BT, o $Windows.~WS e rinominala come preferisci.

    IMMAGINE QUI 3

    In questo modo, Windows non potrà cancellare la cartella di ripristino di Windows 8, potendo eseguire questa procedura in qualsiasi momento.
    Quando vorrai ripristinare la precedente versione di Windows, ti basterà eseguire la procedura che ti ho indicato nelle righe sopra e rinominare la cartella con il suo nome originario.




    Ritornare a Windows 8 tramite backup

    IMMAGINE QUI 4

    Se possiedi, invece, un’immagine di backup di Windows 8 (ti ho spiegato come crearla in questa mia guida), puoi eseguire il suo ripristino in modo semplice.
    Quando esegui la procedura di creazione di un’immagine di sistema, ti viene richiesto se masterizzarla su un DVD (scelta consigliata) o salvarla sull’hard disk.
    Quest’ultima opzione non è consigliabile nel caso in cui tu possieda una sola partizione di sistema.

    Come prima cosa, accedi alle Impostazioni di Windows, tramite la combinazione di tasti Windows+[i], e premi poi sulla voce Aggiornamento e sicurezza, nella schermata che visualizzi sullo schermo. Nella barra laterale di sinistra, seleziona poi la dicitura Ripristino e premi sul pulsante Riavvia ora, che trovi sotto la voce Avvia avanzato, per riavviare il computer, il quale accederà alla modalità UEFI.

    Nella schermata che ti viene visualizzata dopo il riavvio del PC, fai clic sulla voce Risoluzione dei problemi e scegli di visualizzare le Opzioni avanzate.
    Tra le scelte che vedi a schermo, pigia su quella denominata Ripristino immagine del sistema e attendi che venga eseguito lo strumento per il ripristino dell’immagine di sistema.




    Fatto ciò, seleziona l’account di accesso Windows ed esegui la procedura guidata che visualizzi a schermo, che ti richiederà di selezionare l’immagine da un disco DVD o da un file presente sull’hard disk.
    Quando la procedura sarà iniziata, il computer effettuerà tutte le operazioni necessarie per ripristinare Windows 8.

    Ritornare a Windows 8 con installazione pulita

    IMMAGINE QUI 5

    Un ultimo metodo che puoi eseguire è quello che consiste nell’installazione pulita di Windows 8 che, nel caso in cui tu non abbia eseguito un backup (te ne ho parlato in un paragrafo precedente), comporta la cancellazione di tutti i dati.

    Se decidi di percorrere questa strada, la prima cosa che devi fare è procurarti un disco d’installazione di Windows 8.
    Se non lo possiedi già, puoi crearne uno, scaricando l’immagine ISO direttamente dal sito Web di Microsoft.
    Accedi, quindi, al link che ti ho fornito e scorri la pagina fino a individuare la sezione Seleziona edizione.




    Adesso, usa il menu a tendina per selezionare Windows 8.1 e premi sulla dicitura Conferma.
    Adesso, scegli la lingua Italiano e prosegui nuovamente tramite il pulsante Conferma.
    A questo punto, ti verranno mostrati i due pulsanti 32-bit download e 64-bit download, rispettivamente per eseguire il download dell’immagine ISO di Windows 8.1 a 32 bit o a 64 bit.

    A download completato, masterizza l’immagine ISO su un DVD (se non sai come fare, ti consiglio uno degli strumenti che ti ho indicato in questa mia guida) e, ad operazione completata, inserisci il DVD nel lettore del computer e riavvia il PC.
    Il disco verrà avviato automaticamente per iniziare la procedura d’installazione di Windows 8.

    Nel caso in cui il disco non dovesse avviarsi, devi provvedere a cambiare l’ordine di priorità del boot da BIOS.
    Se non sai come eseguire quest’operazione, ti consiglio di leggere la mia guida su come entrare nel BIOS e come configurarlo.

    Se hai seguito alla lettera i passaggi che ti ho indicato, visualizzerai delle schermate per la configurazione dell’installazione di Windows 8.
    Se vuoi sapere nel dettaglio come eseguire l’installazione di questa versione di Windows, ti consiglio di leggere la mia guida dedicata all’argomento.




    come risolvere il problema stampante offline windows




    come risolvere il problema stampante offline windows

    Come risolvere il problema stampante offline Windows

    In certe situazioni, potresti dover risolvere il problema stampante offline Windows.
    Nella maggior parte dei casi, l’errore di stampa offline si verifica quando è presente una stampante di rete collegata tramite WiFi o cavo LAN, ma non sempre è così.
    Comunque, è possibile risolvere il problema stampante offline Windows connessa tramite rete cablata, wireless o USB senza richiedere l’intervento del tecnico.

    Nella guida che segue, ti spiego cosa devi fare per debuggare e risolvere definitivamente il problema stampante offline Windows.
    Premetto inoltre che queste procedure sono valide per tutte le versioni di Windows, compreso Windows XP, Windows 7 , Windows 8 e Windows 10, a 32 e a 64 bit.
    Se invece hai un Mac con lo stesso problema, devi leggere la procedura per ripristinare stampante non in linea su Mac OS.

    Come risolvere il problema stampante offline Windows

    Per risolvere il problema stampante offline Windows una volta per tutte, innanzitutto devi sapere che tipo di stampante hai sottomano.
    In questo caso, non importa sapere se la multifunzione o la stampante è laser o a getto d’inchiostro.
    Non si deve cambiare il toner.
    Bensì, è importante sapere se la stampante è USB o di rete.

    La differenza fondamentale per eliminare il problema stampante offline Windows sta appunto nel tipo di connessione al PC.
    Bisogna poi sapere quali sono gli errori più frequenti per cui la stampante appare offline e anche come risolverli.
    Trovi tutto nei passaggi successivi.




    Indice

    • Risolvere il problema stampante offline Windows di rete
      • SNMP
      • Indirizzo IP
      • Porta di stampa
    • Risolvere il problema stampante offline Windows USB
    Risolvere il problema stampante offline Windows di rete

    Se hai una stampante di rete offline che non stampa, potresti risolvere il problema stampante offline Windows rapidamente.
    Infatti, molto spesso l’errore è legato al protocollo di rete SNMP (Simple Network Management Protocol).
    Quindi, per mettere la stampante online, non devi far altro che disattivarlo.

    Prima però, dovresti controllare che la stampante offline Windows non sia in Pausa.
    Puoi fare questo aprendo la coda di stampa, scegliendo l’opzione Stampante e guardando se è attiva l’opzione Usa stampante offline.
    Se è abilitata, disattivala per riprendere la stampa.
    Altrimenti, prosegui la lettura.

    SNMP

    Per disattivare il protocollo di rete SNMP e probabilmente risolvere il problema stampante offline Windows, devi andare accedere al percorso Pannello di controllo > Hardware e Suoni > Dispositivi e stampanti e trovare la stampante offline che vuoi utilizzare.

    Quando l’hai trovata, devi cliccare con il tasto destro del mouse su di essa e scegliere Proprietà stampante.
    Successivamente, devi spostarti nella scheda Porte e controllare che la porta selezionata corrisponda allo stesso indirizzo IP della stampante.
    Per fare questo, potrebbe tornarti utile la guida per trovare IP stampante che ho già scritto.
    Se così non fosse, o se vedi scritto WSD (Web Services Devices), prima di procedere devi aggiungere una porta TCP/IP.
    Essa, dovrà essere uguale all’indirizzo IP della stampante.




    Dopo esserti accertato che l’indirizzo IP sia corretto (vedi anche sotto), sempre nella scheda Porte, devi cliccare sulla porta selezionata per evidenziarla e poi scegliere Configura porta.
    In questa schermata, puoi disattivare il protocollo di rete SNMP.
    Per farlo, devi togliere il flag che è selezionato accanto alla voce Stato SNMP attivato.
    Poi, per salvare le modifiche devi cliccare su Ok e scegliere Applica. Così facendo, la stampante offline dovrebbe tornare online.

    Quindi, adesso puoi lanciare la stampa di un documento o di una pagina web per verificare se hai risolto il problema.
    Se così non fosse, portala in assistenza o richiedi l’intervento di un tecnico, soprattutto se è sempre valida la garanzia.

    Indirizzo IP

    Un altro parametro che devi controllare per risolvere il problema stampante offline Windows, è l’indirizzo IP.
    Se il tuo modem router assegna gli indirizzi IP in DHCP a random, probabilmente la tua stampante potrebbe aver cambiato indirizzo IP nella tua rete locale (sì, anche se non hai toccato nulla).
    Innanzitutto prova ad effettuare una richiesta di ping dal terminale.
    Se non risponde, è perché non è in rete o, quantomeno, non è su quell’indirizzo IP.
    Guarda chi è connesso dal router, trova la stampante e fissa quell’indirizzo IP al suo indirizzo MAC.

    Dopodiché, crea una nuova porta di stampa TCP/IP e assegna ad essa il nuovo indirizzo IP della stampante.
    Vedrai che entro pochi secondi riuscirai nuovamente a stampare senza problemi.




    Porta di stampa

    Il tipo della Porta di stampa potrebbe aiutarti a risolvere il problema stampante offline Windows.
    Come avrai notato, nelle impostazioni della porta ci sono le opzioni per la coda LPR e per la porta RAW.
    Ebbene, solitamente, viene utilizzato il protocollo RAW 9100 per le stampanti un pò datate.
    Invece, la coda LPR è abilitata sui modelli più recenti (non sempre, ma quasi).
    In queste situazioni, può darsi inoltre che la multifunzione abbia spenta la coda LPR e che per questo non riesca a stampante.

    Dal momento che praticamente tutte le stampanti hanno il supporto RAW 9100, ti consiglio di provare a stampare un foglio di prova impostando questo tipo di porta sul driver.
    Se risolvessi, potresti lasciare le impostazioni così come sono oppure ottimizzare la tua stampante affinché gestisca la coda LPR nel modo giusto.

    Risolvere il problema stampante offline Windows USB

    Contrariamente, se devi risolvere il problema stampante offline Windows che è collegata tramite cavo USB al computer e continua non stampare, innanzitutto prova a cambiare porta USB.
    Dopo, reinstalla i driver USB scaricandoli dal sito ufficiale del produttore, sia questo HP, Canon, Epson, Xerox o un altro, oppure usando il CD originale che hai trovato nella confezione al momento dell’acquisto.

    Poi, se hai ancora grane, prova anche a sostituire il cavo USB (che potrebbe essere difettoso) e a collegare la stampante offline su un altro PC per vedere se funziona.
    Tratte le conclusioni, se ancora non riesci a stampare, è il caso di rivolgerti all’assistenza.




    come ripristinare windows xp




    come ripristinare windows xp

    Il tuo Windows XP continua a restituirti strani messaggi d’errore, va in crash tantissime volte al giorno ed è più lento di una lumaca? È decisamente arrivato il momento di rimboccarsi le maniche, inserire il CD d’installazione di Windows XP nel computer e ripristinare il sistema operativo prima che sia troppo tardi.

    Come dici?
    Non sai come ripristinare Windows XP perché non ti sei mai trovato in una situazione del genere?
    Tranquillo, se hai il dischetto d’installazione del sistema operativo a portata di mano, o comunque sei nelle condizioni di poter creare una chiavetta USB con i file d’installazione di XP; puoi completare l’operazione in pochissimi minuti.

    La procedura non prevede nemmeno la cancellazione dei dati.
    Questo significa che, con un pizzico di fortuna, riuscirai a far funzionare nuovamente Windows XP senza dover reinstallare tutti i tuoi programmi e senza dover ricopiare sul computer tutti i tuoi file.
    Allora, che ne dici?
    Sei pronto a cominciare?
    Se la risposta è sì, non indugiare oltre, prenditi qualche minuto di tempo libero e prova a seguire le indicazioni che trovi di seguito.
    Mi auguro vivamente ti possano aiutare a mettere a posto i problemi che hai sul tuo PC.

    Cosa serve per ripristinare Windows XP

    Prima di entrare nel vivo del tutorial, facciamo un breve riepilogo di tutto quello che serve per ripristinare un’installazione di Windows XP.
    Prendi nota e assicurati di avere tutto a portata di mano prima di cominciare.




    • Un backup di tutti i tuoi dati – come accennato in precedenza, la procedura di ripristino di Windows XP non comporta la cancellazione dei dati ma, come si suol dire, la prudenza non è mai troppa.
      Per questo ti consiglio vivamente di prendere un hard disk esterno e di riversare su di esso tutti i dati presenti sul PC.
    • Un CD d’installazione di Windows XP – purtroppo Microsoft non offre la possibilità di scaricare un’immagine ISO del dischetto d’installazione di Windows XP.
      Questo significa che devi recuperare il CD altrove.
      Se il PC sul quale intendi ripristinare il sistema operativo non ha un lettore CD funzionante, puoi creare una chiavetta USB con i file d’installazione di XP seguendo le indicazioni presenti nel mio tutorial su come installare XP da USB.
    • Il product key di Windows XP – in seguito al ripristino di Windows, potrebbe esserti chiesto di inserire nuovamente il product key per l’attivazione del sistema operativo:
      tienilo a portata di mano, mi raccomando.
    • I driver per il tuo PC – prima di ripristinare Windows, provvedi a collegarti al sito Internet della casa produttrice del tuo PC e a scaricare i driver di tutti i componenti:
      scheda video, scheda di rete, scheda audio ecc.

    Come ripristinare un’installazione di Windows XP

    Ora puoi passare all’azione! Tutto quello che devi fare per ripristinare Windows XP, è inserire il disco d’installazione del sistema nel lettore CD/DVD del PC e riavviare il computer.
    Al nuovo avvio della macchina attendi che compaia sullo schermo la scritta Premere un tasto per avviare da CD ROM…  e premi un tasto qualsiasi della tastiera del tuo PC per avviare il disco d’installazione di Windows.

    Se la scritta per avviare il computer dal disco di Windows non compare, imposta il drive CD/DVD come dispositivo di boot primario nel BIOS seguendo la mia guida su come entrare nel BIOS del PC all’avvio.
    Se invece stai usando un computer sprovvisto di unità ottica, utilizza una chiavetta USB con i file d’installazione di Windows XP come ti ho spiegato in precedenza. La chiavetta dovrebbe partire in automatico all’accensione del PC. Qualora così non fosse, entra nel BIOS e imposta l’unità USB come unit di boot primaria.

    A questo punto, attendi che vengano caricati tutti i componenti necessari all’installazione di Windows e, quando compare la schermata con il programma di installazione, premi il tasto Invio della tastiera del tuo PC.
    Accetta quindi le condizioni di utilizzo del sistema operativo, premendo il tasto F8, ed avvia il processo di ripristino di XP premendo il tasto R sulla tastiera del computer.

    IMMAGINE QUI 1




    Adesso non devi far altro che attendere pazientemente che i file per il ripristino di Windows XP vengano copiati sul disco e il computer si riavvii automaticamente (dovrebbero volerci pochi minuti).
    Al nuovo avvio del PC, non premere alcun tasto ed attendi che compaia la schermata con l’installazione di Windows XP.

    Il ripristino del sistema richiederà dai 15 ai 30 minuti e sarà quasi completamente automatico, ti basterà seguire la procedura guidata, scegliere le impostazioni della lingua e della rete quando richiesto, e in men che non si dica avrai il tuo Windows XP nuovamente funzionante.

    IMMAGINE QUI 2

    Se fra le opzioni disponibili non trovi quella per il ripristino di Windows (quindi non c’è la scritta R=Ripristina in fondo alla schermata per la selezione del disco), mi spiace, ma non puoi ripristinare l’installazione di Windows XP in quanto, probabilmente, si è danneggiata o stai usando un CD d’installazione inadatto.
    Come alternativa potresti installare una nuova copia di Windows XP su una partizione creata ad hoc (senza cancellare quella attuale e quindi senza cancellare i tuoi dati), ma si tratta di un’operazione un po’ più complessa.
    Se sei interessato, leggi il mio tutorial su come installare due sistemi operativi sullo stesso PC.




    Come ripristinare Windows XP usando i punti di ripristino

    Vuoi scoprire come ripristinare Windows XP ma non hai il disco d’installazione del sistema a portata di mano?
    Prova a ripristinare uno stato precedente del sistema utilizzando l’apposita funzione inclusa in Windows.

    Clicca quindi sul pulsante Start e seleziona la voce Ripristino configurazione di sistema dal menu Tutti i programmi > Accessori > Utilità di sistema.
    Nella finestra che si apre, metti il segno di spunta accanto alla voce Ripristina uno stato precedente del computer e clicca sul pulsante Avanti per proseguire.

    IMMAGINE QUI 3

    A questo punto, seleziona la data alla quale intendi riportare il sistema (io ti consiglio una data antecedente al presentarsi dei problemi che attualmente affliggono il tuo PC, ma non troppo in là nel tempo), pigia sul pulsante Avanti per due volte consecutive e attendi che il sistema venga riavviato automaticamente.




    IMMAGINE QUI 4

    La procedura durerà più di qualche minuto (più si va indietro e più tempo ci vuole per ripristinare i dati) ma sarà completamente automatica.
    Al nuovo accesso a Windows, il sistema dovrebbe risultare funzionante e “in forma” come nel giorno in cui si è deciso di riportare il suo stato.

    Nota bene che con il ripristino della configurazione di sistema, i dati rimangono intatti, ma i programmi e i driver installati dopo la data selezionata come punto di ripristino vengono cancellati.
    Per evitare problemi, ricordati sempre di effettuare una copia di backup dei tuoi dati e dei tuoi programmi preferiti.
    Poi non dirmi che non ti avevo avvertito!

    come ripristinare windows vista




    come ripristinare windows vista

    Tutto ad un tratto, il tuo Windows Vista non ne vuole più sapere di avviarsi correttamente.
    Dà messaggi di errore in continuazione e tu non riesci nemmeno a compiere le operazioni più basilari con il tuo PC.
    Purtroppo non c’è altra soluzione, devi ripristinare il sistema operativo del tuo PC.

    Come dici?
    Sei una frana con il computer ed hai paura di cancellare tutto?
    Stai tranquillo, se seguirai alla lettera le istruzioni su come ripristinare Windows Vista che sto per darti riuscirai a portare il tuo sistema in sesto senza cancellare nessuno dei tuoi preziosi documenti in quattro e quattr’otto.
    Vuoi provarci?

    Il primo passo che devi compiere per scoprire come ripristinare Windows Vista è inserire il disco d’installazione del sistema nel PC e riavviarlo.
    Adesso, aspetta che compaia sullo schermo la scritta Premere un tasto per avviare da CD-ROM o DVD-ROM… e premi un tasto qualsiasi della tastiera del tuo computer per effettuare il boot dal disco d’installazione di Windows Vista anziché dall’hard disk.
    Nel caso in cui dovessi trovare difficoltà nell’effettuare il boot dal DVD, segui le indicazioni scritte nella mia guida su come entrare nel BIOS.

    Adesso, attendi che la barra di caricamento arrivi alla fine e, nella prima schermata che compare (quella con il logo di Windows Vista e la selezione della lingua), clicca sul pulsante Avanti per accedere al menu principale del disco d’installazione di Windows Vista.

    IMMAGINE QUI 1




    A questo punto, clicca sulla voce Ripristina il computer collocata in basso a sinistra per accedere alle opzioni per ripristinare Windows Vista e, nella finestra che si apre, clicca sul pulsante Avanti per selezionare l’installazione di Windows Vista presente sul PC.

    Ora devi selezionare lo strumento più adatto a risolvere i problemi del tuo PC.
    Se Windows non riesce proprio ad avviarsi, clicca sulla voce Ripristino all’avvio e lascia lavorare l’utility di ripristino che riparerà la fase di avvio del tuo computer in maniera totalmente automatica.
    Se invece i tuoi problemi sono i continui messaggi di errore che Windows restituisce non facendoti lavorare tranquillamente, la scelta migliore è quella di ripristinare il sistema ad uno stato precedente.

    Per ripristinare Windows Vista ad uno stato funzionante, puoi rivolgerti al Ripristino configurazione di sistema (in questo caso dovrai selezionare un punto di ripristino fra quelli disponibili e lasciare che Windows ripristini programmi e impostazioni relativi alla data selezionata) oppure al Ripristino Windows Complete PC (effettuabile solo se hai salvato un’immagine completa del sistema su dei dischetti o su un hard disk esterno prima che il sistema si danneggiasse).

    Sia nel caso del ripristino all’avvio che nel ripristino configurazione di sistema nessun file viene cancellato dal computer, mentre con il ripristino Windows Complete PC anche i file vengono riportati allo stato della data del backup, quindi quelli generati dopo vengono cancellati.
    Qualsiasi opzioni selezioni, al termine dell’operazione basta un semplice riavvio del PC e ti ritroverai con un Windows Vista di nuovo funzionante al 100%.




    come ripristinare windows update




    come ripristinare windows update

    Nei giorni scorsi hai letto la mia guida su come disattivare aggiornamenti automatici ed hai provveduto a disabilitare l’uso di Windows Update sul tuo PC.
    Dopo qualche giorno ci hai però ripensato ed adesso vorresti ripristinare Windows Update.
    Beh, considerando che avere un computer sempre aggiornato è la regola alla base per evitare l’insorgenza di problemi mi trovi perfettamente d’accordo con te.
    Tuttavia se adesso sei qui, a leggere questo tutorial, molto probabilmente è perché non hai la più pallida idea di come procedere o magari perché provando a farlo hai notato che il servizio non funziona più com un tempo.
    Se le cose stanno davvero in questo modo sappi che puoi contare su di me!

    Nelle righe successive andrò infatti ad indicarti tutto quel che risulta necessario fare per poter ripristinare Windows Update.
    Come dici?
    Pensi che forse sia il caso di lasciar perdere perché ti sembra troppo complicato?
    Ma ti sbagli di grosso! Contrariamente alle apparenze ripristinare Wndws Update non è difficile, davvero.
    Per riuscire “nell’impresa” hai solo bisogno di qualche istante di tempo libero e di un minimo di concentrazione, nient’altro.

    Se sei quindi effettivamente interessato a scoprire come procedere per ripristinare Windows Update ti suggerisco di metterti ben comodo e di concentrarti attentamente sulla lettura delle mie indicazioni.
    Sono sicuro che alla fine potrai dirti più che soddisfatto e che in caso di necessità sarai anche pronto a spiegare ai tuoi amici bisognosi di una dritta analoga come procedere.

    Ripristinare Windows Update in caso di disattivazione

    Per poter ripristinare Windows Update in seguito all’esecuzione della procedura di disattivazione della funzionalità in oggetto i passaggi che devi effettuare variano a seconda della versione di Windows insalata sul tuo computer.




    Se sul tuo PC risulta installato Windows 7 oppure Windows 8 per poter ripristinare Windows Update pigia innanzitutto sul pulsante Start annesso alla barra delle applicazioni dopodiché digita windows update nel campo di ricerca che ti viene mostrato a schermo.
    Successivamente fai clic sul primo risultato che visualizzi in elenco con accanto l’icona del servizio.

    IMMAGINE QUI 1

    Nella finestra che a questo punto andrà ad aprirsi pigia sulla voce Cambia impostazioni situata nella barra laterale di sinistra dopodiché espandi il menu a tendina collocato al centro dello schermo e seleziona la voce Installa gli aggiornamenti automaticamente (scelta consigliata) in modo tale da attivare nuovamente la funzionalità di aggiornamenti di Windows.
    Se preferisci intervenire in maniera, per così dire, meno drastica puoi invece scegliere l’opzione Verifica la disponibilità di aggiornamenti ma consenti di scegliere se scaricarli e installarli in modo tale da permettere al sistema operativo di verificare la disponibilità di aggiornamenti informando però l’utente se ci sono update da scaricare senza provvedere a prelevarli ed installarli in maniera automatica.

    IMMAGINE QUI 2




    Tieni conto che se in passato hai provveduto a disattivare gli aggiornamenti automatici anche per i prodotti Microsoft installati sul computer, come adempio Office, puoi ripristinare nuovamente la funzionalità in oggetto sempre agendo dalle impostazioni di Windows Update.
    Per fare ciò apponi un segno di spunta accanto alla voce Scarica aggiornamenti per altri prodotti Microsoft durante l’aggiornamento Windows.
    Se oltre che gli aggiornamenti automatici per i prodotti Microsoft avevi provveduto a disabilitare anche quelli per i driver e gli update non fondamentale per la sicurezza del sistema puoi abilitare nuovamente il tutto semplicemente apponendo un segno di spunta accanto alla voce Scarica aggiornamenti consigliati allo stesso modo degli aggiornamenti importanti.

    Una volta selezionate le opzioni desiderate salva i cambiamenti pigiando sul pulsante OK.

    Se invece sul tuo PC risulta installato Windows 10 per poter ripristinare Windows Update pigia innanzitutto sul pulsante Start annesso alla barra delle applicazioni dopodiché digita windows update nel campo di ricerca che ti viene mostrato a schermo.
    Successivamente fai clic sul primo risultato della ricerca che visualizzi.

    IMMAGINE QUI 3




    Nella finestra che a questo punto andrà ad aprirsi pigia sulla voce Opzioni avanzate dopodiché fai clic sul menu presente sotto la voce Scegli come installare gli aggiornamenti e seleziona l’opzione Automatico (scelta consigliata).

    IMMAGINE QUI 4

    Per ripristinare Windows Update su Windows 10 in maniera completa ti suggerisco inoltre di rimuovere, qualora presente, il segno di spunta presente accanto alla voce Ritarda aggiornamenti.
    Togliendo il segno di spunta da questa voce tutte le nuove funzionalità disponibili per il sistema operativo saranno scaricare ed installate appena rilasciate.

    Qualora poi in passato avessi provveduto a disabilitare la funzione per scaricare automaticamente gli aggiornamenti per i prodotti Microsoft installati sul sistema ti suggerisco di riabilitare tale feature.
    Per fare ciò ti basta aggiungere il segno di spunta sulla casella collocata accanto alla voce Scarica aggiornamenti per altri prodotti Microsoft durante l’aggiornamento Windows.




    Per confermare l’applicazione delle modifiche apportate chiudi semplicemente la finestra visualizzata.

    Ripristinare Windows Update in caso di problemi

    La procedura per ripristinare Windows Update che ti ho segnato nelle righe precedenti non ha sortito alcun effetto o molto più semplicemente il tuo PC, di punto in bianco, ha smesso di scaricare in maniera automatica gli aggiornamenti?
    Se la risposta è affermativa allora metti in pratica i seguenti passaggi.

    Per provare a ripristinare Windows Update puoi innanzitutto andare ad utilizzare l’apposito strumento per la risoluzione dei problemi annesso a Pannello di controllo.
    Per fare ciò ciclica sul pulsante Start presente sulla barra delle applicazioni, digita risoluzione dei problemi nel campo di ricerca visualizzato e poi fai clic sul primo risultato presente in elenco.

    IMMAGINE QUI 5




    Nella finestra che a questo punto ti viene mostrata fai clic sulla voce Risolvere i problemi relativi a Windows Update annessa alla sezione Sistema e sicurezza dopodiché clicca sul bottone Avanti ed attendi che la procedura di controllo venga avviata e portata a termine.
    Se necessario clicca su Prova a eseguire la risoluzione dei problemi come amministratore.

    IMMAGINE QUI 6

    Al termine della procedura di analisi nella finestra aperta sul desktop, sotto la voce Problemi trovati, potrai visualizzare tutti i problemi identificati su Windows in base ai quali non era possibile usufruire correttamente di Windows Update.
    Se i problemi individuati sono stati risolti in maniera automatica accanto a ciascuno di essi sarà presente la scritta Risolto ed un segno di spunta verde.
    Successivamente pigia sulla voce Chiudi strumento di risoluzione dei problemi.

    IMMAGINE QUI 7




    Nello sfortunato caso in cui non dovessero essere individuati problemi o qualora il tool per la risoluzione automatica degli stessi non dovesse essere in grado di risolvere quanto riscontrato ti suggerisco di ricorrere all’impiego di Microsoft Fixit, un utility resa disponibile da Microsoft che consente di risolvere i più comuni malfunzionamenti con cui è facile avere a che fare su Windows.

    Per ripristinare Windows Update mediante Microsoft Fixit tanto per cominciare scarica il tool cliccando qui.
    A download completato fai doppio clic sul file appena ottenuto e poi pigia sul bottone Avanti collocato nella parte in basso a destra della finestra che ti viene mostrata.
    Attendi quindi qualche istante affinché la procedura per l’individuazione di eventuali problemi riscontrati venga avviata e portata a termine.

    IMMAGINE QUI 8

    Successivamente, nella finestra aperta sul desktop, sotto la voce Problemi trovati, ti verranno indicati tutti i problemi identificati su Windows in base ai quali non era possibile usufruire correttamente di Windows Update.
    A questo punto tutti i problemi individuati dovrebbero essere stati risolti e la procedura per ripresentare Windows Update dovrebbe essere andata a buon fine.
    Per verificare che le cose stiano esattamente in questo modo accertati che accanto a ciascuno dei problemi riscontrati presente in elenco ci sia la voce Risolto seguita da un segno di spunta verde.
    Successivamente pigia sul bottone Chiudi collocato in basso a destra per chiudere la finestra.




    IMMAGINE QUI 9

    Una volta portata a termine la procedura per ripristinare Windows Update verifica che il computer sia nuovamente in grado di scaricare gli aggiornamenti così come un tempo.
    Per fare ciò ti basta pigiare sul pulsante Start, digitare windows update nel campo di ricerca visualizzato, cliccare sulla prima voce presente in elenco ed attendere che nella finestra visualizzata a schermo venga segnalata la possibilità di scaricare i nuovi update.

    come ripristinare windows senza cd




    come ripristinare windows senza cd

    Sono giorni che il tuo computer con su installato Windows 7 continua a darti problemi d’ogni sorta.
    Per far fronte alla cosa, un tuo amico ti ha dunque suggerito di effettuare un ripristino del sistema.
    Tuttavia se ora sei qui e stai leggendo questa guida evidentemente è perché pensi che non sia un’operazione possibile poiché il tuo computer non dispone di un lettore CD/DVD.
    Mi sbaglio?
    No, appunto.
    Ad ogni modo non è assolutamente il caso di allarmarsi… ripristinare Windows 7 senza CD è possibile e, ti dirò di più, è anche molto semplice.

    Lo so, apparentemente potrà sembrarti il contrario ma devi credermi, ripristinare Windows 7 senza CD è un’operazione che può essere effettuata da tutti senza alcun tipo di problema.
    Non è dunque necessario essere degli “smanettoni” per riuscirci.
    Per ripristinare Windows 7 senza CD, non devi far altro che seguire scrupolosamente le mie indicazioni e, qualora necessario, procurarti “l’attrezzatura” utile allo scopo che andrò ad indicarti nelle righe successive, nient’altro.

    Chiarito ciò, se è dunque effettivamente tua intenzione ripristinare Windows 7 senza CD, ti suggerisco quindi di prenderti qualche minuto di tempo libero e di dedicarti alla lettura delle seguenti righe.
    Di sicuro alla fine sarai d’accordo con me sul fatto che era tutt’altro che complicato e sono inoltre certo che sarai pronto e ben disponibile a spiegare come fare a tutti i tuoi conoscenti.
    Che ne dici, scommettiamo?

    Ripristinare Windows 7 senza CD su laptop

    IMMAGINE QUI 1




    Se desideri ripristinare Windows 7 senza CD e sei in possesso di un laptop ho una buona, anzi ottima notizia da darti:
    tutto ciò di cui hai bisogno per poter effettuare questa operazione è già incluso nell’hard disk del tuo computer.
    Infatti, in mancanza dell’unità ottica i produttori di laptop provvedono a inserire una partizione di ripristino nascosta all’interno dell’hard disk del computer mediante la quale è possibile formattare Windows così come se si stesse utilizzando il DVD del sistema operativo.

    Per poter ripristinare Windows 7 senza CD su un laptop è dunque necessario accedere alla partizione apposita.
    Per fare ciò, riavvia il computer e premi la combinazione di tasti indicata per l’operazione appena appare sullo schermo la prima schermata di accensione, quella con il logo del produttore.
    Nella maggior parte dei casi, la combinazione di tasti da utilizzare è Alt+F10 oppure F9.

    Qualora non riuscissi ad accedere alla partizione di ripristino del computer così come ti ho appena indicato, ti suggerisco di informarti riguardo la giusta combinazione di tasti da utilizzare digitando su Google partizione ripristino modello del tuo laptop (al posto di modello del tuo laptop il modello del tuo computer) e selezionando poi il risultato di ricerca più pertinente oppure consultando il manuale utente (cartaceo o digitale) del tuo computer.

    Una volta individuata e pigiata la giusta combinazione di tasti, dovrebbe partire il processo di installazione di Windows 7.
    Per portare a termine l’operazione in oggetto, nella schermata che ti verrà mostrata clicca prima su Avanti e poi su Installa.
    Nel caso in cui ti venga chiesto indica l’edizione di Windows 7 che desideri installare sul tuo computer dopodiché clicca ancora su Avanti.
    Procedi mettendo il segno di spunta accanto alla voce Accetto le condizioni di licenza e poi fai clic sul pulsante Avanti per accettare le condizioni di utilizzo del sistema operativo.




    Adesso clicca sul pulsante Personalizzata (utenti esperti) e seleziona la partizione su cui è installato attualmente il tuo Windows.
    Fai clic sulla voce Opzioni unità (avanzate) collocata in basso a destra e clicca prima su Formatta e poi su OK per ripristinare Windows 7 senza CD. Successivamente clicca su Avanti per avviare l’installazione di Windows 7 ed attendi che la prima parte del processo venga portata a termine. Tieni conto che nella maggior parte dei casi sono sufficienti circa 15 minuti dopodiché il computer viene riavviato da solo.

    Dopo il riavvio, non premere alcun tasto quando compare sullo schermo la scritta Premere un tasto per avviare da CD-ROM o DVD-ROM… ma attendi qualche istante affinché l’installazione di Windows 7 venga completata in maniera automatica.

    Una volta terminata la procedura di installazione, il computer si riavvierà automaticamente e comincerà la configurazione iniziale di Windows 7.
    Completala digitando le informazioni richieste e selezionando le opzioni che intendi utilizzare e le tue preferenze.
    Ricordati inoltre di digitare il codice seriale di Windows negli appositi campi di testo.
    Se necessiti di maggiori dettagli, puoi consultare la mia guida su come installare Windows 7.

    Dopo aver completato anche la procedura di configurazione iniziale del computer, ti verrà finalmente mostrato il desktop di Windows 7 e potrai quindi ricominciare ad utilizzare nuovamente il tuo computer senza problemi.
    Visto che non era poi così complicato?




    Ripristinare Windows 7 senza CD su PC

    IMMAGINE QUI 2

    Se invece hai la necessità di ripristinare Windows 7 senza CD su un computer desktop che ha il lettore DVD rotto o che non ne è dotato, puoi far fronte alla cosa procedendo alla creazione di una penna USB d’installazione del sistema operativo sulla quale puoi copiare tutti i file necessari al ripristino dell’OS.

    Per fare ciò, devi innanzitutto procurarti una chiavetta USB da almeno 4 GB e un’immagine ISO del DVD di installazione di Windows 7.
    Per quanto concerne la chiavetta, assicurati che sia vuota o che comunque su di essa non risultino archiviati dati per te importanti in quanto verrà formattata.
    Per quanto riguarda invece l’immagine ISO del sistema operativo, se non sai dove reperirla ti suggerisco di cercala sui siti che ne consentono il download legale (per poterla installare dovrai poi utilizzare il tuo codice di licenza).
    In alternativa, puoi creala tu partendo da un computer equipaggiato con un lettore DVD seguendo le indicazioni che ti ho fornito nella mia guida su come estrarre file ISO da DVD e CD.

    Dopo aver reperito tutto il necessario, clicca qui in modo tale da collegarti all pagina principale del software Windows 7 USB/DVD Download Tool, un programma che serve appunto per creare una penna USB per l’installazione di Windows 7.
    Successivamente pigia sul pulsante download per avviare la procedura di download dello stesso sul tuo computer.




    Una volta completato lo scaricamento, apri il pacchetto di installazione Windows7-USB-DVD-Download-Tool-Installer-en-US.exe e clicca prima su Esegui, poi su Next, poi su Install e infine su Finish. Procedi ora facendo doppio clic sull’icona di Windows 7 USB/DVD Download tool che è stata aggiunta al desktop oppure cerca il programma accedendo alla sezione Tutti i programmi del menu visibile pigiando sul pulsante Start di Windows.

    Successivamente fai clic sul pulsante Browse che si trova nella sua schermata principale per selezionare l’immagine ISO di Windows 7 da usare per creare la tua chiavetta USB d’installazione.
    A queso punto, clicca prima su Next, poi su USB Device e infine su Begin Copying per avviare la copia dei file dall’immagine ISO alla chiavetta USB.

    Ora puoi procedere andando a formattare normalmente il computer eseguendo il boot direttamente dalla chiavetta USB.
    Per fare ciò, tieni però conto del fatto che è necessario che nel BIOS sia impostata la porta USB come dispositivo di boot primario.
    Se non sai come fare, leggi la mia guida su come entrare nel BIOS avendo poi cura di modificare l’ordine di avvio del computer.

    Dopo aver effettuato il boot della chiavetta, attendi che vengano caricati tutti i file necessari per l’installazione di Windows dopodiché attieniti alle indicazioni che ti ho già fornito nelle righe precedenti per ripristinare Windows 7 senza CD su laptop.




    Altre soluzioni per ripristinare Windows 7 senza CD

    Punti di ripristino

    IMMAGINE QUI 3

    Vorresti ripristinare Windows 7 senza CD riportando il computer ad uno stato precedente e senza effettuare la formattazione del sistema operativo?
    Anche questo è possibile.
    In che modo?
    Semplice:
    ti basta sfruttare i punti di ripristino.
    Adesso ti spiego tutto.

    Per ripristinare Windows 7 senza CD sfruttando i punti di ripristino, clicca sul pulsante Start e digita il termine ripristino nel campo di ricerca annesso al menu che compare.
    Seleziona dunque la voce Ripristino configurazione di sistema con il mouse e, nella finestra che si apre, scegli la data a cui vuoi riportare Windows.

    Come opzione predefinita ti viene proposta la data più vicina a quella odierna ma se preferisci puoi selezionare un punto di ripristino precedente apponendo un segno di spunta accanto alla voce Scegli un punto di ripristino diverso e cliccando sul pulsante Avanti.
    I punti di ripristino vengono creati in maniera automatica da Windows ogni qualvolta che viene apportata una modifica consistente al sistema, ad esempio quando viene installata o rimossa un’applicazione o quando vengono scaricati aggiornamenti da Windows Update.




    Una volta scelta la data a cui desideri riportare indietro nel tempo il sistema operativo, clicca ancora su Avanti e poi su Fine ed attendi che il PC si occupi di fare il resto.
    L’operazione prevede un riavvio del computer e ha una durata variabile a seconda della quantità di dati da ripristinare.
    Tieni conto che solitamente più indietro si va con il calendario e più tempo ci vuole per concludere la procedura.

    Al termine della procedura, ti ritroverai dinanzi il desktop di Windows 7 ed una finestra indicante il fatto che il ripristino ad uno stato precedente del sistema è stato effettuato.
    Se necessiti di maggiori dettagli, consulta il mio tutorial su come creare punto di ripristino Windows 7.

    Sistema di backup

    IMMAGINE QUI 4

    Windows 7 include anche un sistema di backup che consente di creare immagini del sistema operativo da salvare su un hard disk esterno (o anche su DVD… ma questo non è il tuo caso!) e da utilizzare all’occorrenza per riportare il computer a uno stato precedente.
    Utilizzando questo sistema, viene cancellato completamente il contenuto attuale dell’hard disk (o della partizione su cui c’è installato Windows) e si riportano sistema, programmi e documenti allo stato in cui erano al momento in cui è stata realizzata l’immagine di backup.




    Per ripristinare Windows 7 senza CD sfruttando il sistema di backup dell’OS, clicca sul pulsante Start, dopodiché digita il termine ripristino nel campo di ricerca annesso al menu che compare e seleziona la voce Backup e ripristino con il mouse.
    Nella finestra che si apre, fai clic sull’opzione Crea un’immagine del sistema situata nella barra laterale di sinistra e seleziona hard disk esterno come unità di destinazione del backup. Per concludere, clicca prima sul pulsante Avanti, poi su Avvia backup e attendi che la copia dei dati venga portata a termine.

    Una volta creata l’immagine di backup, potrai utilizzarla per ripristinare Windows 7 senza CD in vari modi.
    Quello più semplice consiste nel tornare nel pannello Backup e Ripristino come visto poc’anzi e nel recarsi poi in Ripristina le impostazioni di sistema o l’intero computer.
    In seguito, clicca su Metodi di ripristino avanzati, seleziona Utilizza un’immagine di sistema creata in precedenza per ripristinare il computer e scegli il backup da utilizzare.
    Se hai bisogno di ulteriori informazioni, da’ uno sguardo alla mia guida su come effettuare backup Windows 7.

    come ripristinare windows




    come ripristinare windows

    Da qualche giorno a questa parte il tuo computer con su installato Windows 8 ha cominciato a “fare le bizze”.
    Ascoltando i suggerimenti dei tuoi amici più fidati hai quindi deciso cercare di far fronte alla cosa andando ripristinare Windows 8.
    L’idea è molto buona, su questo non ci sono dubbi.
    Tuttavia se in questo momento sei qui e stai leggendo questa guida è evidente che stai riscontrando qualche difficoltà nel riuscire a capire come procedere.
    Se le cose stanno effettivamente in questo modo non hai però motivo di preoccuparti.
    Posso infatti spiegarti io, per filo e per segno, tutto ciò che bisogna fare per poter ripristinare Windows 8.

    Lo so, non sei molto pratico in fatto di nuove tecnologie e temi che nel cercare di ripristinare Windows 8 non fari altro che combinare pasticci ma fidati, al contrario delle apparenze si tratta di un’operazione molto semplice da eseguire e per la messa a segno della quale basta sfruttare un’apposita funzionalità resa disponibile da Microsoft per il suo sistema operativo. In Windows 8 è infatti presente un sistema di ripristino del PC che permette di intervenire sull’OS offrendo all’utente la possibilità di scegliere se mantenere intatti i file di sistema, se evitare che vangano cancellati i propri documenti e le proprie app oppure se riportare il computer allo stato di fabbrica.
    Servirsene è un vero e proprio gioco da ragazzi.

    Se ti interessa quindi capire come fare per sfruttare questa funzione e, di conseguenza, come ripristinare Windows 8 ti invito a prenderti cinque minuti o poco più di tempo libero e a leggere attentamente la guida che sto per proporti.
    Sei pronto?
    Si?
    Grandioso, allora mettiamo al bando le ciance e procediamo!

    Il primo passo che devi compiere per poter ripristinare Windows 8 è quello di accedere all’apposita funzione annessa alla sezione Impostazioni PC del sistema operativo.
    Per fare ciò, accedi innanzitutto alla Start Screen di Windows 8 dopodiché clicca sul campo di ricerca collocato in alto a destra, digita impostazioni pc dopodiché fai clic sulla voce Impostazioni PC presente tra i risultati che ti vengono mostrati.




    IMMAGINE QUI 1

    A questo punto, clicca sulla voce Aggiorna e ripristina collocata in basso a sinistra dopodiché seleziona l’opzione Ripristino dal menu laterale.

    Procedi facendo clic sul pulsante Per iniziare collocato sotto la dicitura Rimuovi tutto e reinstalla Windows dopodiché pigia sul bottone Avanti.
    Scegli poi l’opzione Rimuovi solo i miei file se intendi ripristinare Windows 8 andando a cancellare soltanto i tuoi file (è l’operazione consigliata nella maggior parte dei casi) oppure scegli l’opzione Esegui pulizia completa dell’unità se, per l’appunto, intendi effettuare una pulizia completa dell’unità (è una procedura da scegliere se si desidera rivendere il computer) e fai clic sul bottone Reimposta per avviare la reinstallazione del sistema operativo.

    Attenzione: Se scegli di ripristinare Windows 8 andando ad effettuare la pulizia completa dell’unità ti suggerisco di effettuare un backup di ciò che ritieni più opportuno prima di procedere.
    La pulizia completa dell’unità va infatti ad eliminare in modo irrecuperabile tutti i dati presenti sul computer.
    Se non sai come effettuare un backup e vuoi saperne di più a riguardo puoi leggere la mia guida su come effettuare backup.




    IMMAGINE QUI 2

    La procedura per il ripristino “semplice” dura mediamente 15–20 minuti, quella più avanzata invece può andare avanti per delle ore.
    Ad ogni modo tu non dovrai fare assolutamente nulla, dovrai semplicemente attendere che il computer si riavii con la nuova installazione di Windows pronta (quasi) all’uso.

    Al riavvio del computer, aspetta che venga eseguita la configurazione iniziale dei dispositivi dopodiché attieniti alla procedura di configurazione iniziale di Windows 8 che visualizzi a schermo.
    Scegli quindi il nome che desideri assegnare al computer, il colore che vuoi usare come sfondo della Start Screen, le impostazioni facenti riferimento ad aggiornamenti, quelle relative alla condivisione dei file e tutti gli altri settaggi.
    Se preferisci usare le impostazioni predefinite clicca sul pulsante Usa impostazioni rapide.

    IMMAGINE QUI 3




    A questo punto, per portare a termine la procedura mediante cui ripristinare Windows 8 inserisci il tuo indirizzo di posta elettronica Microsoft (Live, Hotmail o Outlook).
    L’indirizzo di posta elettronica Microsoft è indispensabile per poter usare le funzionalità cloud del sistema operativo.
    Se non ti interessa sincronizzare i dati e le app fra più PC tramite i servizi cloud Microsoft, puoi decidere di usare un account utente locale standard cliccando prima su Accedi senza un account Microsoft e poi su Account locale.

    Per concludere, digita il nome utente e la password che vuoi usare per il tuo account utente sul PC.
    Se nello step precedente hai digitato il tuo indirizzo di posta elettronica Microsoft il nome utente e la password per l’account sul PC saranno uguali ai dati di accesso dell’indirizzo email. Successivamente pigia sul pulsante Fine.
    Potrai cominciare ad utilizzare il sistema dopo una breve presentazione delle sue funzionalità.

    Se invece intendi ripristinare Windows 8 evitando di cancellare i tuoi dati salvati sul disco rigido e le tue applicazioni puoi optare per un’alternativa, per così dire, più “soft” rispetto a quanto già visto.

    Per ripristinare Windows 8 così come ti ho appena indicato, pigia sul pulsante Start, digita impostazioni pc nel campo di ricerca collocato nella parte in alto a destra della Start Screen e poi clicca sulla voce Impostazioni PC presente tra i risultati che ti vengono mostrati.
    Successivamente fai clic su Aggiorna e ripristina, pigia su Ripristino, individua la voce Reinizializza il PC conservando i tuoi file e clicca sul relativo bottone Per iniziare.




    IMMAGINE QUI 4

    In seguito, clicca prima su Avanti e poi su Reinizializza per riavviare il PC e consentire a Windows di riportare le sue impostazioni allo stato iniziale.

    Al nuovo avvio del computer, prima dell’accesso a Windows, verrà visualizzato il logo del sistema operativo con la dicitura Aggiornamento del PC (xx%) in basso.
    Attendi che l’operazione arrivi al 100% e che il sistema si riavvii nuovamente.
    Dopo qualche altro minuto di attesa, avrai finalmente accesso al tuo Windows 8 riportato alle condizioni di fabbrica.

    IMMAGINE QUI 5




    Verrà eseguita nuovamente la presentazione iniziale di Windows 8 (quella che viene riprodotta dopo l’installazione del sistema operativo) e troverai un elenco delle applicazioni rimosse dal computer (ossia tutte quelle non installate tramite il Windows Store) sul desktop, sotto forma di pagina Web.

    Vuoi ripristinare Windows 8 utilizzando il classico metodo dei punti di ripristino disponibile dai tempi di Windows XP?
    Nulla di più facile.

    Tanto per cominciare pigia sul pulsante Start in modo tale da poterti recare nella Start Screen e digita il termine ripristino nel campo di ricerca che ti viene mostrato in alto a destra e fai clic sulla voce Ripristino annessa ai risultati che ti vengono mostrati.

    IMMAGINE QUI 6




    Nella finestra che a questo punto andrà ad aprirsi sul desktop, seleziona la voce Configura ripristino di sistema e clicca sul pulsante Ripristino configurazione di sistema….
    Adesso, metti il segno di spunta accanto alla voce Ripristino consigliato oppure accanto alla voce Scegli un punto di ripristino diverso, a seconda se vuoi usare il punto di ripristino più recente oppure vuoi sceglierne uno precedente, e clicca sul pulsante Avanti per proseguire nella procedura.

    IMMAGINE QUI 7

    Una volta fatta la tua scelta, clicca sul pulsante Fine e il computer si riavvierà per eseguire il ripristino di Windows.
    La procedura durerà diversi minuti.
    Se necessiti di ulteriori dettagli a riguardo puoi consultare la mia guida su come riportare il PC ad una data precedente ed il mio tutorial su come ripristinare il computer come nuovo.

    Se invece preferisci ripristinare Windows 8 mettendo in pratica la classica procedura di formattazione del sistema operativo sappi innanzitutto che si stratta di un’operazione possibile e, in secondo luogo, che è abbastanza facile da mettere in pratica.
    Per scoprire come procedere e di che cosa hai bisogno per riuscirci, puoi consultare la mia guida su come formattare Windows 8 mediante cui ho provveduto a fornirti tutte le indicazioni del caso in maniera estremamente dettagliata.




    come ripristinare menu start windows




    come ripristinare menu start windows

    Il menu Start di Windows 10 ha improvvisamente smesso di funzionare?
    Stai provando a cliccare ripetutamente sul pulsante Start, ma non avviene nulla facendo ciò?
    Fossi in te non mi preoccuperei così tanto:
    questo genere di problemi non sono affatto rari per gli utenti del celebre sistema operativo di Microsoft e, solitamente, sono dovuti a errori di sistema che possono essere riparati più o meno facilmente tramite alcuni strumenti integrati nel sistema operativo stesso.
    E qualora questi strumenti non dovessero sortire l’effetto desiderato, è possibile tentare qualche soluzione un po’ più estrema, come quella di ripristinare il PC alla data immediatamente precedente a quella in cui le problematiche in questione hanno iniziato a manifestarsi.

    Se mi dedichi qualche minuto del tuo tempo, posso spiegarti come ripristinare il menu Start di Windows 10 adoperando le soluzioni a cui ho accennato poc’anzi.
    Anche se, da quel che ho capito, non ti ritieni un esperto di tecnologia, non hai alcun motivo di preoccuparti, perché ti guiderò passo-passo nella risoluzione dei problemi che hai riscontrato con il menu Start.
    Devi soltanto avere l’accortezza di seguire tutti i passaggi che sto per indicarti nelle prossime righe.
    Per completezza d’informazione, poi, ti spiegherò anche come ripristinare il menu Start, nel senso di rimuovere le eventuali personalizzazioni che hai applicato a quest’ultimo.

    Allora, si può sapere che ci fai ancora lì impalato?
    Coraggio:
    mettiti bello comodo, prenditi tutto il tempo che ti occorre per concentrarti sulla lettura dei prossimi paragrafi e, cosa ancora più importante, cerca di mettere in pratica le “dritte” che ti darò.
    Vedrai, seguendo in maniera scrupolosa le mie indicazioni, non dovresti avere problemi nel portare a termine la tua “impresa” di ripristinare il funzionamento del menu Start.
    Ti auguro buona lettura e ti faccio un grosso in bocca al lupo per tutto!

    Indice

    • Resettare i file di sistema
    • Riparare l’immagine di sistema
    • Ripristinare il sistema a uno stato precedente
    • Rimuovere le personalizzazioni del menu Start

    Resettare i file di sistema

    IMMAGINE QUI 1




    Resettare i file di sistema è una delle prime soluzioni che dovresti prendere in considerazione per ripristinare il menu Start di Windows 10, così da poter tornare a utilizzarlo.
    Se non hai mai effettuato un’operazione del genere prima d’ora, non preoccuparti perché qui sotto trovi spiegato per filo e per segno tutto ciò che devi fare.

    Tanto per cominciare, devi aprire il Prompt dei comandi, ovvero l’applicazione di Windows che permette di interfacciarsi con il sistema operativo impartendo dei comandi testuali (se ricordi, te ne ho parlato in un tutorial dedicato).
    Come puoi riuscirci se il menu Start risulta non funzionante in questo momento?
    Basta pigiare contemporaneamente i tasti Win+R sulla tastiera, così da aprire il comando Esegui, poi scrivere cmd.exe nell’apposito campo di testo e premere sul bottone OK o dare Invio sulla tastiera.

    A questo punto, dovresti visualizzare la finestra principale del Prompt dei comandi:
    scrivi, quindi, il comando sfc /scannow e dai Invio sulla tastiera, in modo tale che Windows 10 esegua una scansione correttiva dei file di sistema.
    Una volta che avrà completato questo processo, che dovrebbe durare alcuni minuti, riavvia il PC pigiando nuovamente i tasti Win+R sulla tastiera e, nella finestra che si apre, digita Shutdown.exe -r -t 00 e poi fai clic sul bottone OK.

    Una volta che il PC si sarà riavviato, pigia sul pulsante Start posto nell’angolo in basso a sinistra dello schermo per accertarti che sia tornato a funzionare come prima.




    Riparare l’immagine del sistema

    IMMAGINE QUI 2

    Se resettare i file di sistema non è servito a ripristinare il funzionamento del menu Start di Windows 10, prova a riparare l’immagine di sistema utilizzando lo Strumento Gestione e manutenzione immagini di distribuzione, che è anch’esso richiamabile dal Prompt dei comandi.

    Tanto per cominciare, apri il Prompt dei comandi eseguendo l’applicazione con i privilegi di amministratore.
    Non potendo agire dal menu Start, sei costretto a procedere dall’Esplora File di Windows.
    Clicca, quindi, sull’icona della cartella gialla situata sulla barra delle applicazioni, espandi il menu Questo PC, clicca sulla voce Disco locale (C:) e recati nella posizione Windows > Start Menu > Programs > Sistema Windows oppure copia e incolla C:\Users\IEUser\AppData\Roaming\Microsoft\Windows\Start Menu\Programs\System Tools nella barra situata in alto a sinistra.
    Dopodiché fai clic destro sull’icona dell’applicazione Prompt dei comandi, seleziona la voce Esegui come amministratore dal menu contestuale e poi pigia sul bottone .

    Nella finestra principale del Prompt dei comandi, poi, scrivi Dism /Online /Cleanup-Image /RestoreHealth e dai Invio sulla tastiera.
    Ora non devi fare altro che attendere il completamento dell’operazione, la quale richiederà alcuni minuti, e il gioco sarà fatto.




    Se tutto è andato per il verso giusto, ora dovresti riuscire a utilizzare nuovamente il menu Start.
    Prima di verificare che ciò sia possibile, però, riavvia il PC pigiando nuovamente i tasti Win+R sulla tastiera e, nella finestra che si apre, digita Shutdown.exe -r -t 00 e poi clicca sul bottone OK o dai Invio sulla tastiera.
    Dopodiché pigia sul pulsante Start situato in basso a sinistra dello schermo per verificare che quest’ultimo sia tornato a funzionare come prima.

    Ripristinare il sistema a uno stato precedente

    IMMAGINE QUI 3

    Se le soluzioni di cui ti ho parlato nelle righe precedenti non sono servite a far tornare in funzione il menu Start di Windows 10, temo che dovrai ricorrere a qualche soluzione un po’ più drastica, come quella di ripristinare Windows 10 a un punto di ripristino precedente.

    Prima di utilizzare la funzione che permette di fare ciò, ci tengo a ricordarti che riportando il sistema a una data precedente, tutte le impostazioni e le personalizzazioni che sono state applicate in un momento successivo alla data scelta verranno eliminate (a differenza dei file personali che non dovrebbero andare persi).
    Chiaramente, per riuscire a seguire le indicazioni che ti ho fornito qui sotto, si presuppone che tu abbia creato un punto di ripristino prima di aver riscontrato i malfunzionamenti del menu Start.
    Chiariti questi aspetti, direi che possiamo effettivamente procedere.




    Per prima cosa, devi aprire il Pannello di controllo e recarti nella sezione in cui sono presenti gli strumenti di ripristino di Windows.
    Se il menu Start fosse funzionante, basterebbe digitare il termine “ripristino” nella barra di ricerca di Cortana situata in basso a sinistra e poi cliccare sulla voce Ripristino.
    Dato che il menu Start nel tuo caso è inutilizzabile, però, devi agire diversamente.

    Pigia, quindi, contemporaneamente i tasti Win+R sulla tastiera, così da aprire il comando Esegui e, nel campo di testo Apri, scrivi cmd.exe e premi sul bottone OK.
    Nella finestra principale del Prompt dei comandi, poi, scrivi start control e dai Invio sulla tastiera.
    Nella finestra principale del Pannello di controllo, copia e incolla il percorso Pannello di controllo\Tutti gli elementi del Pannello di controllo\Ripristino nella barra situata in alto a sinistra e dai Invio sulla tastiera.

    A questo punto, fai clic sulla voce Apri ripristino configurazione di sistema, pigia sul bottone Avanti, apponi il segno di spunta accanto alla voce Scegli un punto di ripristino diverso, clicca nuovamente sul bottone Avanti, metti il segno di spunta sulla voce Mostra ulteriori punti di ripristino, seleziona dall’elenco proposto il punto di ripristino creato nella data immediatamente precedente rispetto al verificarsi del tuo problema con il menu Start e poi pigia sui bottoni AvantiFine per avviare la procedura di ripristino.

    Una volta terminata l’operazione in questione, che potrebbe durare un bel po’, il PC verrà riavviato in modo automatico e, in seguito, ti verrà mostrata una finestra inerente il ripristino che è stato fatto poc’anzi.
    Per maggiori informazioni su come riportare il PC a una data precedente e su come ripristinare Windows 10, dai pure un’occhiata agli approfondimenti che ti ho linkato.
    Sono sicuro che anche queste ulteriori letture ti saranno molto utili.




    Rimuovere le personalizzazioni del menu Start

    IMMAGINE QUI 4

    Non hai riscontrato problemi di funzionamento del menu Start, ma vuoi rimuovere alcune personalizzazioni che hai applicato a quest’ultimo, riportandolo così alle sue impostazioni di default?
    In tal caso, non devi fare altro che agire dalle impostazioni di sistema.

    Apri, quindi, il menu Start, pigia sull’icona dell’ingranaggio posta sulla sinistra, clicca sulla voce Personalizzazione e poi seleziona la voce Start dalla barra laterale di sinistra.
    Nella finestra che si apre, poi, attiva o disattiva le opzioni che avevi precedentemente modificato spostando su Attivato/Disattivato le levette degli interruttori che vedi a schermo.

    Se avevi modificato il colore del menu Start, invece, puoi ripristinare quello originale di Windows recandoti in Impostazioni > Personalizzazione > Temi e applicando poi uno dei temi Windows o Windows 10.




    come ripristinare mbr windows




    come ripristinare mbr windows

    Il Master Boot Record, altrimenti noto come MBR, è un insieme di dati che formano il primo settore di un disco.
    Detta in termini più spiccioli è l’istruzione, memorizzata sull’hard disk, che dice al computer di avviare un sistema operativo quando lo si accende.
    Il funzionamento del Master Boot Record è generalmente impeccabile tuttavia se ci sono errori di avvio del computer e nessuna partizione del disco diventa accessibile dal sistema operativo il computer non trova nulla da caricare e si blocca mostrando un messaggio di errore o una schermata nera.
    Spiegazioni tecniche a parte, se adesso ti ritrovi qui, a leggere questa guida, evidentemente è perché sei in possesso di un PC con su installato Windows 7 e ti piacerebbe quindi capire se esiste un sistema per far fronte alla problematica in oggetto.
    Se le cose stanno effettivamente in questo modo e se hai dunque bisogno di un piccolo aiuto sappi che puoi contare su di me e che posso spiegarti io come fare per ripristinare MBR Windows 7.

    Per fortuna, contrariamente alle apparenze ripristinare MBR Windows 7 e correggere gli errori che ne derivano è un’operazione abbastanza facile da effettuare ed alla portata di tutti, anche di chi, un po’ che te, non si reputa esattamente un esperto in ambito informatico.
    Per riuscire nell’impresa sono infatti sufficienti qualche minuto di tempo, un minimo di pazienza ed una discreta dose di attenzione oltre, ovviamente, ad alcune apposite risorse che andrò ad indicarti.

    Chiarito ciò, se sei quindi realmente interessato a capire come fare per poter ripristinare MBR Windows 7 ti suggerisco di metterti seduto ben comodo dinanzi al tuo computer e di concentrarti sulla lettura delle seguenti righe.
    Sono sicuro che alla fine riuscirai a mettere a posto il tuo PC e che alla prima buona occasione sarai anche pronto a spiegare come fare a tutti i tuoi amici bisognosi di una dritta analoga.

    A seconda di quelle che sono le tue preferenze ed esigenze ed a seconda di quella che è “l’attrezzatura” in tuo possesso puoi ripristinare MBR Windows 7 sfruttando il CD di installazione del sistema operativo o un disco di backup dello stesso oppure puoi riuscire nel tuo intento utilizzando una chiavetta USB bootable.
    In tutti i casi il risultato finale è praticamente identico, quel che cambia è solo ed esclusivamente parte della procedura da attuare per eseguire il ripristino.
    La scelta di quale soluzione adottare spetta dunque solo e soltanto a te.




    Ripristinare MBR Windows 7 tramite disco

    Se desideri ripristinare MBR Windows 7 e ti interessa capire come fare per effettuare questa operazione sfruttando il DVD di installazione del sistema operativo o un disco di ripristino (se ben ricordi ti ho spiegato come fare per crearlo nella mia guida su come creare un disco di ripristino Windows 7) le prime operazioni che devi compiere sono quella di accendere il computer, di inserire nello stesso il disco in tuo possesso, di accedere al BIOS ed diimpostare l’avvio del PC dal lettore CD/DVD.

    IMMAGINE QUI 1

    Generalmente per accedere al BIOS è sufficiente premere ripetutamente il tasto per accedere al setup quando comperare la schermata di accensione del PC.
    Di solito, il tasto per accedere al BIOS è F2, F10 o Canc, in ogni caso dovresti trovarlo indicato in uno degli angoli della schermata iniziale del computer con un messaggio del tipo press F2 to enter setup.

    IMMAGINE QUI 2




    Una volta entrato nel pannello delle impostazioni del BIOS (una schermata con fondo blu o grigio piena di scritte) recati nella sezione Avanzato o Boot utilizzando i tasti direzionali della tastiera del computer, evidenzia la voce Sequenza di avvio o Boot sequence e premi il tasto Invio per cambiare l’ordine dei dispostivi che il computer deve controllare per effettuare il boot.
    Imposta quindi l’unità CD/DVD ROM come prima scelta, evidenziando la voce relativa a quest’ultima e premendo il tasto Invio della tastiera del computer, e premi Esc per tornare alla schermata principale del BIOS.

    A modifiche effettuate, puoi uscire dal pannello e salvare le impostazioni del BIOS premendo il tasto Esc della tastiera del tuo computer.
    Evidenzia quindi la voce o Yes nel messaggio relativo al salvataggio delle impostazioni che compare al centro dello schermo e premi Invio per uscire dal BIOS e riavviare il computer.

    A questo punto il disco inserito nel computer dovrebbe avviarsi automaticamente.
    In alternativa potresti vedere apparire sullo schermo del computer un messaggio che ti invita a premere un qualsiasi tasto per effettuare l’avvio del PC dal dischetto, premi quindi un pulsante a piacere sulla tastiera.

    Dopo aver effettuato questi passaggi e dopo aver atteso qualche istante dovresti visualizzare sullo schermo del tuo computer una finestra di Windows 7 denominata Installazione di Windows.
    Pigia quindi sul bottone Avanti collocato in basso a destra e poi fai clic sulla voce Ripristina il computer.




    IMMAGINE QUI 3

    Nella nuova schermata che a questo punto ti verrà mostrata assicurati che sia presente il segno di spunta sulla prima opzione, assicurati che nel riquadro presente al centro della finestra visualizza sia evidenziata la voce Windows 7 sotto la dicitura Sistema operativo dopodiché clicca sul bottone Avanti.
    Successivamente fai clic su Prompt dei comandi e poi pigia sul pulsante Riavvia.

    IMMAGINE QUI 4

    Ti verrà dunque mostrato a schermo il prompt dei comandi del sistema operativo.
    Per ripristinare MBR Windows 7 procedi dunque digitando il comando bootsect /nt60 c:
    /mbr
    se il sistema operativo era installato su C: oppure digita il comando bootsect /nt60 sys /mbr per un ripristino completo.




    IMMAGINE QUI 5

    Nello sfortunato caso in cui i comandi indicati non venissero riconosciuti ti toccherà navigare nella directory del dischetto inserito nel computer per capire qual’è la stringa di testo corretta da digitare.
    Dalla posizione di partenza X:\Sources scrivi quindi D: e premi Invio, scrivi poi Dir e premi nuovamente Invio per verificare che questo sia il DVD oppure se si tratta di un’altra partizione. Nel caso ci siano più dischi o più partizioni, cerca di individuare directory del DVD andando in rodine alfabetico, scrivendo E:, F: e via di seguito. Se il DVD è in D: digita il comando cd boot –, premi Invio e poi lancia il comando bootsect /nt60 d:
    /mbr
    .

    Ad operazione completata chiudi il prompt dei comandi di Seven pigiando sulla x collocata in alto a destra ed espelli il disco di installazione o di ripristino di Windows 7 che precedentemente avevi inserito nel computer dopodiché fai clic sul pulsante Riavvia annesso alla finestra delle opzioni per il ripristino di sistema.

    A questo punto puoi finalmente dirti soddisfatto:
    sei riuscito a portare correttamente a termine la procedura mediante cui ripristinare MBR Windows 7.
    A conferma della cosa una volta riavviato il sistema potrai accedere normalmente a Seven ed utilizzare il sistema operativo senza problemi proprio così come accadeva sino a prima che il Master Boot Record cominciasse a fare le “bizze”.




    Ripristinare MBR Windows 7 tramite chiavetta

    Se invece desideri ripristinare MBR Windows 7 ma non sei in possesso né del DVD di installazione del sistema operativo né di un disco di ripristino oppure il lettore CD/DVD del tuo computer risulta rotto puoi riuscire nel tuo intento sfruttando una chiavetta USB bootable.

    Per poter creare una chiavetta USB bootable di Windows 7 la prima cosa che devi fare è procurarti una pendrive di capienza sufficiente (deve avere almeno 4 GB di spazio libero).
    Oltre alla pendrive provvedi a reperire l’immagine ISO della versione del sistema operativo.
    Successivamente clicca qui per poterti collegare alla pagina principale del software Windows 7 USB/DVD Download tool, un programma gratuito di Microsoft che serve appunto per creare una penna USB per l’installazione di Windows 7. Dopo aver reperito tutto il necessario procedi dando il via alla creazione della chiavetta bootable (se ben ricordi ti ho spiegato come fare per crearla nella mia guida su come creare USB bootable Windows 7).

    IMMAGINE QUI 6

    Dopo aver provveduto a creare la chiavetta accendi il computer, collega ques’ultima al PC ed accedi al BIOS in modo tale impostare l’avvio del sistema da USB.
    Per fare ciò puoi attenerti alle indicazioni che ti ho fornito nelle righe precedenti, quando ti ho spiegato come fare per ripristinare MBR Windows 7 tramite CD di installazione o disco di ripristino avendo però cura, questa volta, di impostare l’unità KEY come prima scelta.




    A modifiche effettuate, esci dal pannello e salvare le impostazioni del BIOS premendo il tasto Esc della tastiera del tuo computer.
    Evidenzia quindi la voce  o Yes nel messaggio relativo al salvataggio delle impostazioni che compare al centro dello schermo e premi Invio per uscire dal BIOS e riavviare il computer.

    A questo punto la chiavetta di Windows 7 inserita nel computer dovrebbe avviarsi automaticamente.
    In alternativa potresti vedere apparire sullo schermo del computer un messaggio che ti invita a premere un qualsiasi tasto per effettuare l’avvio del PC dalla pendrive, premi quindi un pulsante a piacere sulla tastiera.

    Dopo aver eseguito questi passaggi e dopo aver atteso qualche istante dovresti visualizzare sullo schermo del tuo computer una finestra di Windows 7 denominata Installazione di Windows.
    Pigia quindi sul bottone Avanti collocato in basso a destra e poi fai clic sulla voce Ripristina il computer.

    IMMAGINE QUI 7




    Nella nuova schermata che a questo punto ti verrà mostrata assicurati che sia presente il segno di spunta sulla prima opzione, assicurati che nel riquadro presene al centro della finestra visualizza sia evidenziata la voce Windows 7 sotto la dicitura Sistema operativo dopodiché clicca sul bottone Avanti.
    Successivamente fai clic su Prompt dei comandi e poi pigia sul pulsante Riavvia.

    IMMAGINE QUI 8

    Fatto ciò ti verrà mostrato a schermo il prompt dei comandi del sistema operativo.
    Per ripristinare MBR Windows 7 procedi dunque digitando il comando bootsect /nt60 c:
    /mbr
     se il sistema operativo era installato su C: oppure digita il comando bootsect /nt60 sys /mbr per eseguire un ripristino completo.

    Una volta portata a termine la procedura mediante cui ripristinare MBR Windows 7 chiudi il prompt dei comandi di Seven pigiando sulla x collocata in alto a destra ed espelli la pendrive bootable del sistema operativo che precedentemente avevi collegato alla presa USB del computer.
    Per concludere fai clic sul pulsante Riavvia annesso alla finestra delle opzioni per il ripristino di sistema in modo tale da poter accedere nuovamente senza problemi al sistema operativo.




     

    come ripristinare le icone sul desktop windows




    come ripristinare le icone sul desktop windows

    Recentemente, accedendo a Windows 10, ti sei ritrovato in una situazione abbastanza sgradevole:
    le icone del desktop sono improvvisamente scomparse e non accennano a ricomparire neppure dopo aver riavviato il computer.
    Lo so, stai accarezzando l’idea di attaccarti al telefono e chiedere al tuo amico “smanettone” di risolvere questo problema per te, tuttavia preferiresti riuscirci da solo.

    Beh, sono felice di annunciarti che il tuo desiderio è stato esaudito, poiché ti trovi nel posto giusto, in un momento che non potrebbe essere migliore:
    nelle righe di seguito, infatti, ti spiegherò come ripristinare le icone sul desktop Windows 10 utilizzando tutti gli strumenti inclusi nel celebre sistema operativo Microsoft.
    Non preoccuparti, non hai bisogno di eseguire particolari modifiche o districarti in complessi comandi manuali:
    i metodi illustrati sono molto semplici e perfettamente alla portata anche di chi, come te, di tecnologia ne mastica ben poca!

    Ti ho incuriosito e adesso non vedi l’ora di passare all’azione?
    Perfetto! Tutto ciò che devi fare è metterti bello comodo, ritagliare qualche minuto di tempo per te e leggere attentamente questa guida:
    sono sicuro che, una volta terminata la lettura, sarai perfettamente in grado di riportare le icone del tuo desktop nel posto in cui devono essere.
    Detto ciò, non mi resta che augurarti buona lettura e buon lavoro!

    Indice

    • Attivare la visualizzazione delle icone sul desktop
    • Ripristinare le icone sul desktop
    • Uscire dalla modalità tablet
    • Altre soluzioni utili
      • Rigenerare la cache delle icone
      • Resettare i file di sistema
      • Ritornare a un punto di ripristino precedente

    Attivare la visualizzazione delle icone sul desktop

    IMMAGINE QUI 1




    Forse non te ne sei mai reso conto, ma Windows dispone di una funzionalità integrata per inibire la visualizzazione delle icone sul desktop estremamente semplice da utilizzare! Dunque, prima di andare avanti e affidarti a soluzioni leggermente più complesse, ti consiglio di verificare che questa funzionalità non sia stata abilitata, magari per errore.

    In che modo?
    Semplicissimo:
    per prima cosa, portati sul desktop di Windows 10, dopodiché fai clic destro con il mouse su un punto vuoto dello stesso per accedere al relativo menu contestuale e spostati con il mouse sulla voce Visualizza.

    Fai bene attenzione alla parte bassa del secondo menu che viene mostrato a schermo e identifica la voce Mostra icone del desktop:
    se accanto a essa non è presente nessun segno di spunta, significa che le icone del desktop sono state nascoste in questo modo.

    Qualora questo fosse proprio il tuo caso, non devi fare altro che cliccare sulla summenzionata voce per riattivare la visualizzazione delle icone:
    qualora non dovessi ottenere immediatamente il risultato sperato, prova a pigiare il tasto F5 della tastiera, oppure a richiamare di nuovo il menu contestuale del desktop e, da lì, selezionare la voce Aggiorna. Più semplice a farsi che a dirsi, non trovi?




    Ripristinare le icone sul desktop

    IMMAGINE QUI 2

    Ultimamente hai notato la scomparsa delle icone relative al Cestino, a Questo PC o ad alcuni dei tuoi programmi preferiti e proprio non sai come fare a ripristinarle?
    È proprio questa la sezione del tutorial in cui puoi trovare la soluzione al tuo problema.

    Per riattivare la visualizzazione delle cosiddette icone di sistema (Rete, cartella utente, Questo PC e così via) sul desktop, fai innanzitutto clic destro su un punto vuoto di quest’ultimo e seleziona la voce Personalizza dal menu contestuale proposto.
    In alternativa, puoi ottenere lo stesso risultato cliccando sul pulsante Start (il pulsante a forma di bandierina posto nell’angolo in basso a sinistra dello schermo), poi sul pulsante  collocato nella parte sinistra del menu che si apre e, successivamente, sulla voce o sull’icona Personalizzazione.

    A questo punto, clicca sulla voce Temi collocata a sinistra, scorri la finestra in basso, fino a raggiungere la voce Impostazioni delle icone del desktop e clicca su di essa.
    Fatto ciò, apponi il segno di spunta in corrispondenza delle caselle relative alle icone che vuoi visualizzare (Computer, Cestino, File dell’utente, Pannello di controlloRete), clicca sui pulsanti ApplicaOK e le modifiche verranno applicate istantaneamente.




    IMMAGINE QUI 3

    Se desideri aggiungere (o ripristinare) sul desktop le icone dei programmi che utilizzi più spesso, puoi attenerti alla procedura seguente:
    apri il menu Start o la Start Screen di Windows 10, identifica l’applicazione per cui intendi creare un nuovo collegamento (potrebbe essere necessario accedere alla cartella in cui è contenuta), dopodiché “afferra” la sua icona con il mouse e trascinala su un punto vuoto del desktop.

    Uscire dalla modalità tablet

    IMMAGINE QUI 4

    Un’altra possibile causa della scomparsa delle icone dal desktop di Windows 10 è l’attivazione della modalità tablet:
    in parole povere, si tratta di un’interfaccia di Windows 10 adattata per l’utilizzo con dispositivi dotati di touch-screen, che non prevede il classico desktop, ma una serie di pulsantoni collocati all’interno di una schermata Start espansa a tutto schermo, conosciuta con il nome di Start Screen.




    Ho descritto proprio la situazione in cui ti trovi?
    Non temere, disattivare la modalità tablet di Windows 10 è semplicissimo:
    per prima cosa, accedi all’area di notifica cliccando sull’icona a forma di fumetto collocata nell’angolo in basso a destra dello schermo (accanto all’orologio di sistema, tanto per intenderci), dopodiché pigia sul pulsante Modalità tablet collocato in basso per ripristinare il desktop e le relative icone.

    Se vuoi impedire al tuo dispositivo di attivare la modalità tablet autonomamente (ad es.
    quando sganci la sua parte tablet dalla tastiera), accedi al menu Start/Start Screen, pigia sul pulsante  residente a sinistra, seleziona il pulsante Sistema dal pannello proposto, poi la voce Modalità tablet (puoi trovarla nella parte sinistra della finestra, se questa è ingrandita) e imposta prima l’opzione Usa la modalità desktop nel menu a tendina All’accesso e poi l’opzione Non richiedere conferma e non cambiare modalità nel menu a tendina Quando il mio dispositivo attiva o disattiva automaticamente la modalità tablet.

    Altre soluzioni utili

    Nessuna delle soluzioni segnalate in precedenza ha funzionato?
    Le icone del tuo desktop non sono scomparse ma visualizzate in modo errato, magari con icone sfocate o, peggio ancora, a forma di foglio bianco?
    Allora il problema potrebbe risiedere altrove:
    di seguito, vado a illustrarti una serie di soluzioni che, con molta probabilità, possono ripristinare la corretta visualizzazione delle icone sulla scrivania del tuo PC.

    L’unica raccomandazione che ho da farti, prima di iniziare, è di procedere per tentativi e seguire le procedure nell’esatto ordine in cui sono elencate.




    Rigenerare la cache delle icone

    IMMAGINE QUI 5

    Per velocizzare il caricamento delle immagini collegate a ciascuna icona, Windows 10 conserva una piccola copia delle loro anteprime in un file ben preciso, che viene chiamato file di cache delle icone.

    Può capitare che, con il tempo, la cache delle icone venga in qualche modo danneggiata, portando come conseguenza diretta una distorsione nelle icone o la completa mancanza di esse:
    è in quest’ultimo caso, in particolare, che sul desktop vengono visualizzati dei simboli a forma di fogli bianchi.

    Per ovviare a questo problema, puoi rigenerare la cache delle icone intervenendo nel seguente modo:
    apri una finestra di Esplora File cliccando sull’icona a forma di cartella gialla collocata nella barra inferiore di Windows, clicca sulla voce Visualizza collocata in alto e, successivamente, sul pulsante Opzioni.




    IMMAGINE QUI 6

    A questo punto, fai clic sulla scheda Visualizzazione nella nuova finestra che compare a schermo, apponi il segno di spunta accanto alla voce Visualizza cartelle, file e unità nascosti, toglilo dalla casella Nascondi i file protetti di sistema (consigliato), clicca sul pulsante  per confermare la volontà di proseguire e poi sul pulsante OK.

    Completata questa operazione, pigia la combinazione di tasti Win+R, digita il comando %localappdata% nel pannello proposto, premi il tasto Invio della tastiera, identifica il file IconCache IconCache.db ed eliminalo, dopodiché riavvia il computer:
    le icone dovrebbero essere tornate come nuove!

    Resettare i file di sistema

    IMMAGINE QUI 7




    La soluzione precedente non ha sortito l’effetto desiderato?
    Puoi effettuare un ulteriore tentativo di “riparazione icone” tramite l’utility sfc di Windows:
    se non ne avessi mai sentito parlare, sfc è un programma eseguibile da riga di comando che permette di analizzare i file necessari al corretto funzionamento di Windows e, se necessario, ripristinarli automaticamente.

    Per procedere, apri il menu Start/Start Screen cliccando sul pulsante Start collocato nell’angolo in basso a destra dello schermo, seleziona la cartella Strumenti Windows, fai clic destro sul pulsante Prompt dei comandi, seleziona la voce Altro > Esegui come amministratore dal menu contestuale proposto e premi poi sul pulsante .

    Una volta aperto il Prompt, digita al suo interno il comando sfc /scannow seguito dalla pressione del tasto Invio.
    Attendi quindi che l’analisi e la correzione vengano completate, dopodiché riavvia il computer e le icone dovrebbero tornare al loro aspetto originale.

    Ritornare a un punto di ripristino precedente

    IMMAGINE QUI 8




    Hai tentato tutto, ma proprio tutto quanto ti ho illustrato in precedenza, ma le icone del tuo desktop proprio non vogliono saperne di tornare normali?
    Allora, come soluzione estrema, ti consiglio di riportare il computer a uno stato precedente utilizzando il Ripristino configurazione di sistema di Windows.

    Questa funzionalità di Windows, in particolare, permette di riportare il sistema a una data precedente:
    in questo modo, tutte le impostazioni e le personalizzazioni applicate successivamente alla data scelta, così come i nuovi programmi installati, verranno persi.
    I file personali creati dopo la data a cui viene riportato il computer, invece, resteranno intatti.

    Per procedere e riportare Windows 10 a uno stato precedente, pigia sulla barra di ricerca di Cortana, digita al suo interno la parola ripristino, clicca sul pulsante Ripristino e seleziona la voce Apri ripristino configurazione di sistema residente nella nuova finestra che si apre sul desktop.

    Fatto ciò, clicca sul pulsante Avanti, apponi il segno di spunta accanto alla voce Scegli un punto di ripristino diverso, fai ancora clic sul pulsante Avanti, apponi il segno di spunta accanto alla voce Mostra ulteriori punti di ripristino, dopodiché seleziona dall’elenco proposto il punto di ripristino creato nella data immediatamente precedente rispetto al verificarsi del tuo problema con le icone.
    Se lo desideri, puoi conoscere in anticipo i programmi che potrebbero smettere di funzionare pigiando sul pulsante Cerca programmi interessati.




    IMMAGINE QUI 9

    Effettuate le scelte necessarie, fai clic sui pulsanti AvantiFine per avviare la procedura di ripristino, che potrebbe impiegare anche diverso tempo; al termine, il computer verrà riavviato automaticamente e, successivamente, verrà mostrata una finestra relativa all’avvenuto ripristino.
    Se hai bisogno di ulteriori delucidazioni su questa procedura, puoi consultare la mia guida specifica su come riportare il PC ad una data precedente, in cui ti ho chiarito nel dettaglio tutti i passi necessari.

    Se neanche questa procedura è riuscita a ripristinare le icone sul desktop di Windows 10, allora potresti aver bisogno di una soluzione ancora più drastica, quale potrebbe essere la reimpostazione completa del PC. In questo modo, avrai la possibilità di riportare il sistema operativo allo stato iniziale, esattamente come se lo avessi appena installato, con l’opportunità di mantenere intatti i tuoi file personali:
    non preoccuparti, si tratta di una procedura molto semplice, che ti ho illustrato nello specifico nella mia guida su come ripristinare Windows 10.

    Prima di procedere, sii consapevole che l’applicazione della procedura appena citata comporta la perdita totale di tutte le impostazioni, i programmi e i driver installati sul computer.




    come ripristinare impostazioni di rete windows




    come ripristinare impostazioni di rete windows

    Come ripristinare impostazioni di rete Windows 10

    Se vuoi sapere come ripristinare impostazioni di rete Windows 10, potrei esserti d’aiuto.
    Dopo aver provato diverse configurazioni con le tue periferiche di rete, non ci capisci più nulla.
    Cambiando indirizzo IP, subnet mask, gateway, DNS e altri parametri, ti sei dimenticato quali fossero le impostazioni originali.
    Ne deriva che adesso non riesci più a connetterti al router, tantomeno alla tua VPN.
    Come se non bastasse, internet non funziona.
    A questo punto, hai preso un altro computer e hai cercato sul web un modo per resettare la rete.
    Tant’è che sei capitato quaggiù.

    In questa guida, ti spiego infatti come ripristinare impostazioni di rete Windows 10.
    Ti dico come si effettua il reset di tutti i settaggi delle periferiche di rete, come ad esempio le interfacce Wi-Fi e Ethernet.
    Non preoccuparti, i tuoi dati rimarranno intatti, così come tutte le altre impostazioni non correlate al network.
    Dunque, se sei d’accordo, possiamo cominciare subito.

    Come ripristinare impostazioni di rete Windows 10

    Prima di illustrarti come ripristinare impostazioni di rete Windows 10, ti ricordo che con questa procedura cancellerai tutte le impostazioni correlate alle periferiche di rete.
    Verranno inizializzate ad esempio le interfacce WiFi e Ethernet.
    Inoltre verranno resettate le connessioni VPN che avevi impostato e le opzioni di condivisione.
    Se stai cercando di risolvere il problema “internet non disponibile protetta” consulta prima la guida in cui ti spiego come risolvere configurazione IP non valida WiFi Windows 10.
    Poi, se non riesci, segui questa.

    Ciò premesso, potresti essere ancora intenzionato a ripristinare impostazioni di rete Windows 10.
    Ebbene, è davvero semplice farlo e non c’è nemmeno bisogno del Prompt dei comandi.
    Per procedere, segui il percorso menu Start > Impostazioni > Rete e Internet e clicca Stato.
    Poi, scegli Ripristino della rete e dopo Ripristina.
    Quindi, conferma l’operazione selezionando .




    Immediatamente e in automatico, Windows 10 si riavvierà.
    Attendi che riparta.
    Infine, effettua il login e controlla la connessione.
    A questo punto, dovresti visualizzare l’icona Ethernet o Wi-Fi sulla barra degli strumenti priva di avvertenze.
    Quindi, dovresti riuscire a navigare in internet.
    Se così fosse, ottimo, ricontrolla i driver delle periferiche di rete e sei a posto.
    In caso contrario, controlla le impostazioni del tuo modem router e riprova.

    come riportare il pc windows a una data precedente




    come riportare il pc windows a una data precedente

    Come riportare il PC Windows 10 a una data precedente

    Da qualche giorno a questa parte, il tuo computer fa le bizze.
    Se finora non avevi mai avuto problemi di rallentamento o errori, da quando hai installato quel programma niente funziona più come prima.
    Che si tratti solo di un caso o, effettivamente, di una incompatibilità con altri software che erano già presenti sul tuo computer, poco importa:
    ora vuoi sapere a tutti i costi come riportare il PC Windows 10 a una data precedente e ristabilire la situazione.

    Se ti trovi anche tu in questa situazione, sappi che posso esserti di grande aiuto.
    Non molto tempo fa, infatti, mi sono trovato in questa stessa situazione e ho dovuto studiare diverse soluzioni per riuscire a “stabilizzare” il sistema operativo e poter tornare a usare il dispositivo senza grossi grattacapi.
    Grazie alle molte opzioni disponibili, è possibile recuperare file, software e funzionalità senza troppi grattacapi.

    Come riportare il PC Windows 10 a una data precedente

    Anche se non hai la minima idea di come fare per ripristinare Windows 10 a una data precedente, non devi preoccuparti.
    Si tratta di operazioni piuttosto semplici, anche se potrebbe essere necessario aspettare più di qualche minuto.
    Le procedure per ripristinare Windows 10 o recuperare file e cartelle perse sono in alcuni casi molto lunghe:
    prima di iniziare, dunque, assicurati di avere almeno una decina di minuti a tua disposizione, onde evitare di ritrovarti a metà procedura e senza più tempo a tua disposizione.

    Come ti sarà facile immaginare, quando decidi di riportare il PC a una data precedente non potrai interrompere la procedura a metà, onde evitare di ritrovarti con il computer non più funzionante.
    Ciò premesso, iniziamo.




    Indice

    • Punto di ripristino
    • Cronologia file
    • Ripristino backup
    Punto di ripristino

    Tra gli strumenti più utili e meno conosciuti di Windows 10, i punti di ripristino ti permettono di riportare il PC Windows 10 a una data precedente nel giro di pochi istanti e senza che tu debba fare granché.
    Quando Windows 10 crea un punto di ripristino, è come se fotografasse il contenuto del computer in un determinato momento e lo conservasse in archivio, per poi tirarlo fuori al momento opportuno.
    E il momento opportuno è esattamente quando decidi di riportare il PC a una data precedente (prima che installassi un programma o prima che scaricassi qualche file dalla Rete) per tornare a non avere problemi di stabilità e usabilità.

    Apri il Pannello di controllo, clicca su Sistema e sicurezza e successivamente su Sistema.
    Si aprirà una nuova finestra, nella quale vedrai una sorta di “scheda riassuntiva” del tuo PC, con il nome del modello, alcune specifiche di sistema e la versione di sistema operativo installato.
    Nella colonna di sinistra, clicca sulla voce Impostazioni di sistema avanzate e attendi che si apra una piccola finestra.
    Tra le varie schede presenti, clicca su Protezione sistema e poi su Ripristino configurazione di sistema.

    Darai così avvio alla procedura per riportare il PC Windows 10 a una data precedente:
    tra i vari punti di ripristino, scegli quello che pensi possa tornarti più utile e attendi che il sistema operativo attivi la “macchina del tempo” e riporti il tuo computer nel passato.

    Cronologia file

    A proposito di macchina del tempo, quando si parla di riportare il PC Windows 10 a una data precedente, non si può non citare la funzionalità Cronologia file.
    Si tratta di uno strumento di backup che Microsoft mette a disposizione degli utenti e che consente di salvare automaticamente (su un supporto di memoria esterno o in un’altra partizione del disco rigido) tutto ciò che si trova all’interno delle cartelle Documenti, Musica, Immagini, Video e Desktop, nonché dei file di OneDrive disponibili offline nel PC.
    Ovviamente, puoi attivare Cronologia File anche per altre cartelle, ma dovrai modificare le impostazioni e aggiungerle manualmente.




    Grazie a questo strumento, tutte le modifiche che apporterai ai file presenti nelle cartelle sincronizzate saranno registrate e archiviate.
    Nel momento in cui ti accorgi che qualche file è stato cancellato o se non riuscissi più ad aprirne uno, ti basterebbe accedere alla Cronologia File, ritrovarlo all’interno della sua cartella e ripristinarlo.
    Per intendersi, funziona un pò come la Time Machine del Mac.

    Ripristino backup

    Un altro modo per ripristinare il PC Windows 10 a uno stato precedente, è quello di effettuare dei backup periodici utilizzando dei programmi ad hoc e avendo così la possibilità di recuperare tutto quello di cui si ha bisogno nel caso si dovessero perdere dei file o si dovesse corrompere il sistema operativo.
    Come ho già avuto modo di dirti, per fare backup Windows 10 puoi sfruttare dei software come CloneZilla, che ti permettono di copiare il contenuto del sistema operativo nel giro di pochi minuti e senza grosse difficoltà.

    come rimuovere password windows




    come rimuovere password windows

    C’è poco da fare, ogni volta commetti sempre lo stesso errore.
    Accendi il PC, ti allontani dalla tua postazione multimediale speranzoso che nel frattempo Windows 8 si carichi completamente e sia pronto all’uso ma al tuo ritorno la schermata d’accesso è ancora in bella mostra perché hai dimenticato di digitare la password.
    Tempo sprecato quindi.
    Considerando il ripetersi della situazione rimuovere password Windows 8 potrebbe essere una buona idea.
    Come dici?
    Ci avevi già pensato ma non hai la più pallida idea di dove mettere le mani?
    Beh, in tal caso non preoccuparti… posso aiutarti io.

    Prima di illustrarti, per filo e per segno, tutto quel che bisogna fare per poter rimuovere password Windows 8 c’è però una cosa molto importante di cui è bene che tu tenga conto.
    Anche se la rimozione della password ti consente di velocizzare, e non poco, l’accesso al sistema operativo la procedura in oggetto è altamente sconsigliata.
    Infatti, disattivando la richiesta della password all’avvio di Windows 8 rischi di mettere i tuoi dati nelle mani di chiunque passi nella tua stanza… io ti ho avvertito!

    In ogni caso se è tua intenzione capire che cosa bisogna fare per poter rimuovere password Windows 8 ti suggerisco di metterti ben comodo, di prenderti qualche minuto di tempo libero e di concentrarti con attenzione sulla lettura di questa guida.
    Pronto?
    Si?
    Perfetto, allora cominciamo.

    Nota: Mi raccomando… metti in pratica le mie indicazioni solo e soltanto su computer di tua legittima proprietà o comunque su tuoi account personali.
    Violare i computer di altre persone è un reato, ma questo non credo che ci sia bisogno che te lo dica io.




    Rimuovere password Windows 8 – Procedura standard

    Per rimuovere password Windows 8 la prima operazione che devi effettuare è quella di accedere alla Start Screen.
    Successivamente pigia sul pulsante raffigurante una lente di ingrandimento che risulta collocato in alto a destra, digita il termine esegui nel campo di ricerca visualizzato poi pigia sull’icona Esegui che compre fra i risultati della ricerca. Digita ora il comando netplwiz nell’apposito modulo annesso alla finestra di Esegui e poi fai clic sul pulsante OK.

    IMMAGINE QUI 1

    Nella nuova finestra che a questo punto ti verrà mostrata seleziona, utilizzando il tasto sinistro del mouse, il tuo account utente nel riquadro collocato sotto la voce Utenti per il computer: dopodiché togli la spunta dalla casella collocata accanto alla voce Per utilizzare questo computer è necessario che l’utente immetta il nome e la password.
    Per confermare ed applicare le modifiche fai clic prima sul pulsante Applica collocato in basso e poi anche sul pulsante OK.

    IMMAGINE QUI 2




    Per concludere digita per l’ultima volta la password attualmente in uso sul tuo PC compilando i campi password: e conferma password: annessi alla nuova finestra visualizzata dopodiché fai clic su OK per rimuovere password Windows 8.

    IMMAGINE QUI 3

    Chiaramente nel caso in cui dovessi avere dei ripensamenti potrai sempre e comunque annullare la procedura mediante cui rimuovere password Windows 8.
    Per fare ciò ti basterà cliccare nuovamente sul campo di ricerca collocato nella parte in alto a destra della Start Screen, digitare esegui e poi fare clic sull’icona di Esegui.
    Successivamente digita nuovamente il comando netplwiz nella finestra di Esegui e poi fari clic su OK.
    Per concludere seleziona la tua utenza dalla sezione annessa sotto la voce Utenti per il computer: dopodiché togli la spunta dalla casella collocata accanto alla voce Per utilizzare questo computer è necessario che l’utente immetta il nome e la password.
    Per confermare ed applicare le modifiche fai clic prima sul pulsante Applica collocato in basso e poi anche sul pulsante OK.

    Rimuovere password Windows 8 – Procedura “di fortuna”

    Se invece stai cercando un modo per rimuovere password Windows 8 su un computer per il quale non ricordi i dati di accesso di accesso e quindi non riesci ad entrare nel sistema ti suggerisco di dare un’occhiata alla mia guida su come oltrepassare la password di Windows.




    Rimuovere password Windows 8 – PIN numerico e password grafica

    Se anziché rimuovere password Windows 8 cerchi una soluzione, per così dire, meno drastica ma proprio non ne puoi più di digitare e ricordare i vari caratteri che compongono la tua chiave d’accesso al sistema sappi che in tal caso puoi provare ad attivare un PIN numerico (come quello che solitamente viene impiegati per sbloccare l’accesso alle SIM dei cellulari) oppure una password grafica (una password costituita da un’immagine a scelta e da alcuni gesti da associare).
    Tieni presente che con il lancio di Windows 8 Microsoft ha deciso di integrare l’utilizzo degli account utente Windows con tutti gli account Microsoft online.
    In tal modo è possibile mantenere perfettamente sincronizzati nel cloud i dati e le impostazioni.
    Tuttavia se è proprio questo il motivo che ti spinge a voler rimuovere password Windows 8, magari perché quella collegata al tuo account Microsoft risulta troppo lunga da digitare e difficile da ricordare, ti suggerisco innanzitutto di valutare la messa in pratica delle due soluzioni che ti ho appena indicato.

    Per attivare un PIN numerico o per configurare una password grafica in sostituzione della password su Windows 8 accedi alla Start Screen, digita il termine impostazioni pc utilizzando l’apposito campo di ricerca collocato in alto a destra e poi fai clic sull’icona di Impostazioni PC che ti viene mostrata fra i risultati della ricerca.

    IMMAGINE QUI 4

    Procedi ora andando a selezionare la voce Account e poi fai clic su Opzioni di accesso dalla barra laterale di sinistra.
    Adesso pigia sul bottone Aggiungi collocato sotto la dicitura PIN per configurare un PIN numerico oppure sul pulsante Aggiungi collocato sotto la dicitura Password grafica per impostare una password grafica.
    Digita quindi la password attualmente in uso per il tuo account e poi fai clic sul pulsante OK dopodiché compila i campi visualizzati a schermo inserendo le info richieste e conferma la tua volontà di apportare modifiche alla modalità d’accesso al tuo account pigiando sul pulsante Fine.




    IMMAGINE QUI 5

    Dopo aver effettuato i passaggi in oggetto le modifiche apportate saranno applicate immediatamente il che significa che a partire dal prossimo accesso al sistema per poter effettuare il login dovrai digitare, in base alla scelta da te effettuata, il PIN oppure la password grafica.

    In caso di ripensamenti potrai sempre e comunque rimuovere sia il PIN sia la password grafica semplicemente accedendo alla sezione Impostazioni PC di Windows 8, pigiando su Account, poi su Opzioni di accesso e, per finire, facendo clic sul pulsante Rimuovi presente in corrispondenza della voce PIN oppure della voce Password grafica.

    come rimuovere la password di windows senza saperla




    come rimuovere la password di windows senza saperla

    Devi recuperare dei dati da un PC con su installato Windows 7 ma non ricordi la password per entrare nel tuo account?
    In apparenza la situazione può sembrare abbastanza drammatica, è vero, ma non è detta l’ultima parola.
    Devi sapere, infatti, che ricorrendo all’uso di alcuni appositi programmi puoi riuscire a far fronte alla cosa.
    Quali programmi?
    Te lo dico sùbito.

    Se t’interessa, dunque, posso spiegarti come andare a rimuovere la password di Windows 7 senza saperla grazie ad alcuni software progettati per lo scopo.
    Per completezza d’informazione, poi, a fine guida, provvederò a illustrarti come sbarazzarti della richiesta d’immissione della chiave d’accesso all’accesso di Windows (se la ricordi ancora).

    Posizionati quindi bello comodo dinanzi il tuo PC, prenditi un po’ di tempo libero e comincia subito a concentrarti sulla lettura di quanto riportato qui di seguito.
    Spero vivamente che, alla fine, tu possa ritenerti ben contento e soddisfatto di quanto appreso. Ti auguro una buona lettura e ti faccio, come mio solito, un grandissimo in bocca al lupo per ogni cosa! 

    Indice

    • Come rimuovere la password di Windows 7 senza saperla
      • KON-BOOT
      • Offline NT Password & Registry Editor
      • Lazesoft Recover My Password
    • Come rimuovere la password di Windows 7

    Come rimuovere la password di Windows 7 senza saperla

    Come ti dicevo in apertura del post, per poter rimuovere la password di Windows 7 senza saperla non devi far altro che impiegare alcuni software adatti allo scopo, come quelli che trovi indicati qui di seguito.




    KON-BOOT

    IMMAGINE QUI 1

    Il primo strumento che voglio suggerirti di provare è KON-BOOT:
    si tratta di un software che consente di accedere ai sistemi operativi Windows (e macOS), senza dover digitare la password associata agli account in uso sul PC.
    Per usarlo, però, è indispensabile che la relativa immagine ISO venga masterizzata su CD/DVD oppure trasferita su chiavetta.
    È disponibile solo a pagamento (presenta prezzi a partire da 27$), senza prova gratuita, e non supporta BitLocker, per cui i file cifrati con questa tecnologia non si possono recuperare.
    Considerando poi che da alcuni antivirus potrebbe essere rilevato come pericoloso (data la funzione a cui è in grado di assolvere), prima di servirtene ti consiglio di disabilitare temporaneamente il software per la sicurezza da te impiegato.

    Ciò detto, per poter usare il programma, la prima cosa che devi fare è quella di effettuarne l’acquisto e il download:
    collegati, dunque, al sito Web di KON-BOOT, clicca sulla voce For Windows posta in alto e premi sul bottone Buy Now che trovi in corrispondenza del tipo di licenza di tuo interesse.
    Dopodiché finalizza l’acquisto fornendo i dati relativi al pagamento e scarica il software sul PC.

    Completato il download, estrai l’archivio ZIP ottenuto in una cartella di tua scelta e avvia il file KonBootInstaller.exe contenuto al suo interno.
    Successivamente, collega al computer il supporto che preferisci, scegliendo tra un CD/DVD oppure una chiavetta USB.




    Ora che visualizzi la finestra principale di KON-BOOT sullo schermo, fai clic sui pulsanti e OK, dopodiché, se hai scelto di usare un CD/DVD, seleziona una delle opzioni Install to CD, attendi la creazione del file ISO di KON-BOOT e masterizzalo, seguendo le indicazioni che ti ho fornito nella mia guida su come masterizzare un’immagine ISO.

    Se, invece, hai scelto di creare una pendrive con KON-BOOT, seleziona dal menu a tendina Available USB drives l’unità relativa alla chiavetta USB di tuo interesse, fai clic sul pulsante Install to USB stick (with UEFI support) e premi sul bottone .

    Successivamente, collega il supporto appena creato al PC con Windows 7 relativamente al quale desideri andare ad agire e accendi o riavvia il computer, avendo cura di effettuare il boot dal dischetto oppure dalla pendrive (intervenendo sul BIOS, come ti ho spiegato nel mio tutorial su come impostare il BIOS).
    Se il computer su cui è presente l’account che vuoi bypassare è quello in uso, provvedi semplicemente a riavviarlo lasciando collegato il supporto.

    Quando ti sarà mostrata la schermata di benvenuto del programma, premi qualsiasi tasto sulla tastiera, seleziona l’account utente di tuo interesse (se necessario), lascia vuoto il campo per l’inserimento della chiave d’accesso e premi il tasto Invio sulla tastiera del PC.




    Se non si sono verificati problemi, dopo pochi secondi, Windows 7 verrà avviato e potrai accedere all’account selezionato in precedenza senza dover prima digitare la relativa password.
    Più semplice di così?

    Offline NT Password & Registry Editor

    IMMAGINE QUI 2

    In alternativa allo strumento di cui ti ho già parlato, per rimuovere la password di Windows 7 senza saperla, ti suggerisco di prendere in considerazione l’uso di Offline NT Password & Registry Editor:
    si tratta di un software gratuito da usare anch’esso su un supporto esterno, CD/DVD o chiavetta USB, che consente di bypassare la password di accesso di tutte le edizioni di Windows, da NT 3.5 a Windows 8.1.
    Analogamente a KON-BOOT, purtroppo non permette di recuperare i file cifrati tramite Bitlocker.

    Per potertene servire, recati sul sito Internet del programma, fai clic sul pulsante Bootdisk che si trova in alto, scorri la pagina visualizzata, fino a individuare la sezione Download, e clicca sul primo collegamento a essa annesso (es.
    cd140201.zip), in modo tale da scaricare l’immagine ISO del tool.




    A download ultimato, apri l’archivio ZIP ottenuto ed estraine il contenuto in una cartella a piacere.
    Successivamente, se intendi usare Offline NT Password & Registry Editor tramite CD/DVD, masterizza l’immagine ISO ricavata su un dischetto, seguendo le indicazioni che ho provveduto a fornirti nel mio tutorial sull’argomento.

    Se, invece, vuoi trasferire il file ISO su una chiavetta USB, scarica dal sito Web del programma la versione apposita (che puoi ottenere facendo clic sul pulsante Bootdisk, in alto) e, nella nuova pagina visualizzata, premi sul secondo collegamento annesso alla sezione Download (es.
    usb140201.zip), dopodiché attieniti alle istruzioni che trovi nel mio post su come creare una chiavetta USB avviabile.

    A questo punto, collega il supporto appena creato al PC con su installato Windows 7 relativamente al quale ti interessa andare ad agire, accendilo oppure riavvialo ed effettua il boot da CD/DVD o chiavetta USB, modificando le impostazioni nel BIOS, come ti ho spiegato nella mia guida incentrata su come impostare il BIOS.
    Se il computer sul quale vuoi intervenire è quello in uso, riavvialo lasciando collegato il supporto creato.

    Aspetta poi che compaia la schermata di benvenuto di Offline NT Password & Registry Editor, schiaccia il tasto Invio sulla tastiera del PC e seleziona la partizione del disco che contiene Windows 7, schiacciando il tasto numerico corrispondente sulla tastiera e premendo il pulsante Invio per due volte di seguito.




    Una volta fatto ciò, schiaccia il tasto 1 e premi ancora una volta il tasto Invio, in modo tale da selezionare l’opzione per effettuare il reset della password.
    In seguito, ripeti nuovamente l’operazione per visualizzare la lista degli account impostati sul computer, dopodiché digita il nome utente di quello di tuo interesse.
    In conclusione, schiaccia ancora il tasto Invio per effettuare il reset la password di Windows ed esci dal tool, impartendo i comandi !, q, y, n ed exit (schiacciando di volta in volta il tasto Invio sulla tastiera).

    A procedura ultimata, riavvia pure il tuo computer e, nella schermata per il login, provvedi poi a selezionare l’account utente di tuo interesse.
    Se tutto è andato per il verso giusto, potrai accedervi senza dover digitare la relativa password.

    Lazesoft Recover My Password

    IMMAGINE QUI 3

    Nessuno dei programmi di cui ti ho già parlato ti ha convinto in maniera particolare e cerchi un’alternativa?
    Allora metti alla prova Lazesoft Recover My Password:
    si tratta di un programma a costo zero (a patto che sia per uso personale) che permette di accedere a Windows (qualsiasi versione) senza dover immettere la chiave d’accesso.
    È facilissimo da usare e va copiato su CD/DVD oppure su chiavetta USB, al pari degli strumenti di cui ti ho già parlato.




    Mi chiedi come potertene servire?
    Te lo dico sùbito.
    In primo luogo, visita il sito Internet del programma e fai clic sul collegamento Download posto in corrispondenza della dicitura Lazesoft Recover My Password x.x Home Edition (Free), presente nella parte in basso della pagina, dopodiché premi sul bottone Download now.

    Completato il download, apri il file lsrmphdsetup.exe ottenuto e, nella finestra che ti viene mostrata sullo schermo, clicca sul pulsante , seleziona la voce I accept the agreement, premi sul bottone Next per tre volte consecutive e sui pulsanti Install e Finish.

    Ora che visualizzi la finestra principale del programma, clicca sul pulsante Burn bootable CD/USB Disk Now!, seleziona l’opzione Windows 7 32 bit oppure quella Windows 7 64 bit (a seconda della versione del sistema operativo sulla quale è tua intenzione andare ad agire) dal menu a tendina annesso alla schermata successiva e clicca nuovamente sul bottone Next.

    A questo punto, collega al computer il supporto che intendi utilizzare.
    Se hai scelto di servirti di un dischetto, seleziona l’opzione CD/DVD dalla finestra del programma, mentre se hai collegato una pendrive, seleziona l’opzione USB Flash.
    Dopodiché premi sul bottone Start.
    Volendo, puoi anche creare un’immagine ISO da trasferire successivamente sul supporto che preferisci, attenendoti alle istruzioni che ho provveduto a fornirti nella mia guida su come masterizzare un’immagine ISO.




    Una volta creato il supporto, collegalo al computer relativamente al quale desideri andare ad agire e accendilo oppure riavvialo.
    Se il PC su cui vuoi intervenire è quello in uso, riavvialo lascia inserito il CD/DVD nel masterizzatore oppure la pendrive nella porta USB.

    Alla successiva accensione del computer, esegui il boot del dischetto o della chiavetta, andando a modificare le impostazioni del BIOS, come ti ho spiegato nella mia guida sull’argomento, dopodiché seleziona la voce Lazesoft Live CD dal menu del programma e premi il tasto Invio sulla tastiera computer.

    Attendi, dunque, che vengano caricati i file del software, verifica che nel menu a tendina annesso alla nuova schermata che ti viene proposta risulti selezionata l’opzione Reset Windows Password (e in caso contrario provvedi tu) e fai clic sui bottoni NextYes.

    Per concludere, seleziona le opzioni Windows 7 e Reset local password dai menu a tendina che compaiono, clicca sul pulsante Next, seleziona l’account che vuoi “sproteggere”, premi ancora una volta il bottone Next e quelli con su scritto RESET/UNLOCK, OK e Finish.
    In seguito, il PC verrà riavviato e potrai accedere all’account selezionato in precedenza senza dover digitare la relativa password.
    Ecco fatto!




    Come rimuovere la password di Windows 7

    IMMAGINE QUI 4

    Per completezza d’informazione, come ti dicevo a inizio articolo, desidero indicarti anche come rimuovere la password di Windows 7 quando, invece, sei a conoscenza di quest’ultima ma non vuoi digitarla a ogni accesso al sistema.

    In tal caso, quello che devi fare è innanzitutto accedere al tuo account utente, fare clic sul pulsante Start (quello con la bandierina di Windows) che trovi nella parte in fondo a sinistra della barra delle applicazioni e selezionare la voce Pannello di controllo dalla sezione destra del menu che si apre.

    Nella finestra che a questo punto vedi comparire sul desktop, seleziona la dicitura Account utente e protezione famiglia e/o Account utente (a seconda del tipo di visualizzazione impostata), dopodiché fai clic sulla voce Rimuovi password.
    Nella schermata successiva, digita la password attualmente impostata nel campo apposito e conferma quelle che sono le tue intenzioni premendo sul bottone Rimozione password.




    Se ritieni di aver bisogno di ulteriori dettagli e desideri scoprire quali procedure alternative puoi eventualmente attuare, fa’ riferimento al mio articolo incentrato su come rimuovere la password su Windows 7.

    Nota: serviti degli strumenti che trovi indicati in questa guida solo su computer di tua legittima proprietà o, comunque, su tuoi account personali.
    Violare i computer di altre persone può rappresentare un reato.
    Non è assolutamente mia intenzione incentivare la messa in pratica di atti illeciti, pertanto non mi assumo alcuna responsabilità circa l’uso che potrà essere fatto delle informazioni contenute in questa guida.

    come rimuovere aggiornamento windows




    come rimuovere aggiornamento windows

    La presenza sulla barra delle applicazioni dell’icona indicante la possibilità di effettuare l’upgrade a Windows 10 ti infastidisce e non sopporti la finestra che ti viene mostrata a schermo ogni volta che per errore ci clicchi sopra?
    Per il momento non ti interessa aggiornare il tuo fido PC al più recente sistema operativo di casa Microsoft e la comparsa dell’apposita notifica ti irrita?
    Si?
    Beh, allora molto probabilmente sarai ben felice di apprendere che rimuovere aggiornamento Windows 10 è possibile e che, per di più, non è neppure una cosa troppo complicata da fare.

    Con la guida di oggi andrò infatti ad indicarti tutte le operazioni che possono essere eseguite per far sparire ogni traccia visibile dell’aggiornamento a Windows 10 sul tuo computer.
    Mi raccomando però, non prendere iniziative spontanee e cerca di concentrarti attentamente sui passaggi che sto per indicarti.
    Inoltre, ti invito ad attenerti scrupolosamente alle indicazioni che sto per fornirti in modo tale da limitare all’osso l’insorgenza di problemi.

    Fatta questa doverosa premessa, se sei effettivamente interessato a scoprire che cosa fare per rimuovere aggiornamento Windows 10 ti suggerisco di prenderti una mezz’oretta o poco più di tempo libero e di dedicarti alla lettura di questo tutorial.
    Sono sicuro che alla fine potrai dirti più che soddisfatto e che qualora necessario saprai anche spiegare come fare a tutti i tuoi amici bisognosi di una dritta analoga.
    Sei pronto?
    Si?
    Grandioso, allora bando alle ciance e procediamo!

    IMMAGINE QUI 1




    Attualmente è possibile mettere in pratica due differenti procedure per rimuovere aggiornamento Windows 10.
    Il primo procedimento consiste semplicemente nel nascondere l’icona e la notifica sulla barra delle applicazioni, il secondo metodo permette invece di rimuovere l’aggiornamento stesso dal computer.
    Quindi, se in futuro pensi che Windows 10 possa interessarti e se credi che prima o poi potresti voler eseguire l’aggiornamento al più recente sistema operativo di casa Microsoft ti suggerisco di adottare il secondo metodo.
    Se invece sei assolutamente certo del fatto che non andrai mai ed effettuare l’update allora puoi adottare tranquillamente il secondo metodo.
    Poi, chiaramente, la scelta spetta solo ed esclusivamente a te.

    Nascondere icona e notifica

    Se anziché andare a rimuovere aggiornamento Windows 10 ti interessa solo nascondere l’icona e la notifica dello stesso che ti appaiono sulla barra delle applicazioni ogni volta che utilizzi il PC procedi nel seguente modo.
    Innanzitutto porta il cursore del mouse sulla barra delle applicazioni dopodiché fai clic sulla freccetta rivolta verso l’alto che trovi collocata acanto all’orologio e successivamente sulla voce Personalizza….

    IMMAGINE QUI 2

    Nella finestra che a questo punto andrà ad aprirsi sul desktop individua la voce GWX dopodiché porta il cursore del mouse in corrispondenza del menu collocato alla destra di quest’ultima, pigiaci sopra e seleziona la voce Nascondi icona e notifiche.
    Per confermare le modifiche apportate pigia sul pulsante OK.




    IMMAGINE QUI 3

    A questo punto puoi dirti finalmente soddisfatto:
    sei riuscito a nascondere l’icona e la notifica indicanti la disponibilità dell’aggiornamento a Windows 10 ed a partire da questo momento non visualizzerai più né l’una né l’altra cosa ogni volta che ti ritrovi ad utilizzare il PC.

    Qualora poi in futuro dovessi avere dei ripensamenti non temere, potrai sempre e comunque annullare la procedura in oggetto per rimuovere aggiornamento Windows 10 andando a ripristinare la visualizzazione dell’icona e della notifica.
    Per fare ciò porta nuovamente il cursore del mouse sulla barra delle applicazioni, clicca con il tasto sinistro del mouse sulla freccetta rivolta verso l’alto, seleziona la voce Personalizza…, scegli poi l’opzione Mostra icona e notifica dal menu collocato accanto alla voce GWX della finestra visualizzata a schermo dopodiché pigia su OK.

    Rimuovere aggiornamento

    Se invece ti interessa capire come fare per rimuovere aggiornamento Windows 10 andando ad eliminare completamente l’update dal tuo computer le prime operazioni che devi effettuare sono quella di cliccare sul pulsante Start annesso alla barra delle applicazioni, di digitare windows update nel campo di ricerca che ti viene mostrato e di fare clic sul primo risultato presente in elenco.




    Nella finestra che a questo punto ti viene mostrata sul desktop clicca sulla voce Aggiornamenti installati presente in basso a sinistra dopodiché scorri l’elenco degli aggiornamenti che visualizzi a schermo, individua l’aggiornamento denominato Aggiornamento per Microsoft Windows (KB3035583), cliccaci sopra e poi pigia il bottone Disinstalla presente nella parte alta della finestra.

    IMMAGINE QUI 4

    In seguito, pigia su Si ed attendi qualche istante affinché la procedura mediante cui rimuovere aggiornamento Windows 10 venga avviata e portata a termine.

    IMMAGINE QUI 5




    Porta poi a termine la procedura mediante cui rimuovere aggiornamento Windows 10 andando a cancellare la cartella archiviata sul tuo computer che contiene tutti i file necessari per effettuare l’update al nuovo sistema operativo.
    Per fare ciò, pigia sull’icona raffigurante una cartella gialla presente sulla barra delle applicazioni, clicca poi su Computer o Questo PC (la voce può variare a seconda della versione di Windows utilizzata), fai doppio clic sulla voce Disco locale (C:) collocata nella parte destra della finestra, abilita la visualizzazione dei file nascosti (se non sai come fare puoi seguire le indicazioni che ti ho fornito nelle mie guide su come come visualizzare file nascosti Windows 7 o su come visualizzare file nascosti Windows 8), individua la cartella $WINDOWS.~BT cliccaci sopra con il tasto destro del mouse e poi scegli la voce Elimina dal menu che ti viene mostrato.

    IMMAGINE QUI 6

    Per fare in modo che le modifiche apportate al sistema operativo vengano applicate in maniera corretta ti suggerisco di riavviare il computer.
    Per fare ciò pigia sul pulsante Start dopodiché se utilizzi Windows 7 pigia sulla freccetta collocata accanto al bottone Arresta il sistema e fai clic su Riavvia il sistema mentre se utilizzi Windows 8.1 porta il cursore del mouse sul pulsante per lo spegnimento collocato nella parte in alto a destra della Start Screen, pigiaci sopra e poi fai clic su Riavvia il sistema.

    Qualora invece Windows Update non riuscisse ad individuare l’aggiornamento per aggiornare il sistema operativo al più recente OS Microsoft non temere, è comunque possibile rimuovere aggiornamento Windows 10 ricorrendo all’impiego di GWX Control Panel.
    Si tratta di un programma totalmente gratuito che per essere utilizzato non richiede installazione e che risulta compatibile sia con Windows 7 che con Windows 8.1.
    Grazie a questo programma è possibile rimuovere senza problemi l’aggiornamento KB3035583 di Windows Update.




    Per rimuovere aggiornamento Windows 10 con GWX Control Panel procedi quindi facendo clic qui in modo tale da poterti subito collegare alla pagina Web del software dopodiché fai clic sulla voce *Download Stand-alone * che trovi sulla destra in corrispondenza della voce GWX Control Panel.

    Attendi poi che il download del programma venga avviato e portato a termine dopodiché fai doppio clic sul file GWX_control_panel.exe che è stato scaricato sul tuo computer ed attendi che la finestra del software risulti visibile a schermo.

    Apponi ora un segno di spunta sulla casella presente accanto alla voce I accept the terms of this agreement e poi fai clic sul pulsante Continue.
    In seguito, clicca prima sul pulsante con su scritto Click to Disabile ‘Get Windows 10’ App (remove icon) e poi su Si, successivamente pigia sul bottone con su scritto Click to Disabile Non-critical Windows 10 Settings e poi fai clic ancora una volta su Si.
    Infine, fai clic sul pulsante con su scritto Click to Prevent Windows 10 Upgrades e pigia su Si.

    IMMAGINE QUI 7




    Porta poi a termine la procedura mediante cui rimuovere aggiornamento Windows 10 andando a cancellare anche la cartella archiviata sul tuo computer che contiene tutti i file necessari per effettuare l’update.
    Per fare ciò clicca sul pulsante con su scritto Click to Delete Windows 10 Download Folders… dopodiché pigia su OK.

    A questo punto puoi dirti più che soddisfatto, sei finalmente riuscito a rimuovere aggiornamento Windows 10, complimenti! Per fare in modo che tutti le modifiche apportate al sistema operativo vengano correttamente applicate ricordati però di riavviare il computer così come ti ho indicato nelle precedenti righe.

    come riavviare windows




    come riavviare windows

    Hai acquistato da pochi giorni il tuo primo computer e, pian piano, stai prendendo dimestichezza con le dinamiche di Windows 10, il sistema operativo che hai trovato preinstallato su di esso.
    Trattandosi di un PC condiviso, non ti sei mai ritrovato nella situazione di dover procedere con un riavvio, perché c’è sempre stato qualcun altro che ha compiuto quest’operazione per te.
    D’altra parte, ritieni che sarebbe il momento di capire come riavviare Windows 10, ma provi imbarazzo nel chiederlo a qualcuno, poiché ritieni che si tratti di una questione fin troppo banale.

    Lascia che te lo dica subito:
    non esistono domande banali o per le quali dover provare vergogna, ma soltanto risposte che non si conoscono ancora e che, in questa guida, ho tutta l’intenzione di fornirti! Di seguito, infatti, ti spiegherò nel dettaglio come riavviare un computer dotato di Windows 10 in diversi modi:
    tramite l’apposita funzione del menu Start, utilizzando la tastiera o, addirittura, il Prompt dei comandi.
    Infine, sarà mia cura indicarti come effettuare un riavvio in modalità provvisoria e, infine, come riavviare il PC anche a distanza.

    Come dici?
    Ti senti già rincuorato?
    Perfetto, non potevo sperare in meglio! Senza attendere oltre, ritaglia qualche minuto di tempo libero per te e leggi con molta attenzione tutto quanto ho da dirti sull’argomento:
    sono sicuro che, al termine di questa lettura, sarai perfettamente in grado di portare a termine il compito che ti sei prefissato e, magari, di insegnare anche qualcosa in più ai tuoi amici! Detto ciò, non mi resta che augurarti buona lettura.

    Indice

    • Come riavviare il PC su Windows 10
      • Come riavviare Windows 10 dal menu Start
      • Come riavviare Windows 10 da tastiera
      • Come riavviare Windows 10 da Prompt
    • Come riavviare Windows 10 in modalità provvisoria
    • Come riavviare Windows 10 senza installare aggiornamenti
    • Come riavviare Windows 10 bloccato
    • Come riavviare Windows 10 automaticamente
    • Come riavviare Windows 10 da remoto

    Come riavviare il PC su Windows 10

    In base alle tue esigenze e alle tue abitudini, puoi riavviare Windows 10 in almeno tre modi differenti:
    tramite il menu Start, usando la sola tastiera o, ancora, ricorrendo al Prompt dei comandi.
    Di seguito ti illustro, nel dettaglio, i passaggi da compiere in ciascuno dei casi sopraelencati.




    Come riavviare Windows 10 dal menu Start

    IMMAGINE QUI 1

    Per riavviare il computer dal menu Start di Windows, attieniti alle seguenti istruzioni:
    apri il succitato menu, cliccando sull’icona a forma di bandierina posta nell’angolo in basso a sinistra dello schermo, clicca sul pulsante Arresta/Power (quello a forma d’interruttore) situato in basso a sinistra e scegli la voce Riavvia il sistema dal piccolo menu che ti viene proposto.
    Nulla più, nulla meno!

    In alternativa, puoi ottenere lo stesso risultato facendo clic destro sul pulsante Start, spostando il mouse sulla voce Chiudi o disconnetti annessa al menu visualizzato a schermo e selezionando, infine, l’opzione Riavvia il sistema.

    Come riavviare Windows 10 da tastiera

    IMMAGINE QUI 2




    Il mouse ha improvvisamente deciso di abbandonarti ma tu hai urgente bisogno di riavviare Windows 10?
    Non temere, puoi farlo agevolmente anche usando la tastiera.

    Per prima cosa, premi la combinazione di tasti Win+D sulla tastiera, per visualizzare il desktop “vuoto”, quindi schiaccia i tasti Alt+F4 per visualizzare il classico menu di spegnimento di Windows.
    Quando ciò avviene, premi la freccia in giù, per far sì che nel menu a tendina centrale venga selezionata la voce Riavvia il sistema e, per concludere e riavviare il computer, premi il tasto Invio.

    Se lo desideri, puoi inoltre creare una scorciatoia da tastiera specifica per il riavvio, da invocare rapidamente in qualsiasi momento:
    per procedere in tal senso, fai clic destro su un punto vuoto del desktop, seleziona le voci Nuovo e Collegamento dal menu che compare, digita powershell restart-computer -force all’interno del campo di testo che compare nella schermata apertasi e clicca sul pulsante Avanti.
    Per concludere, assegna un nome all’icona che ti appresti a creare e clicca sul bottone Fine.

    IMMAGINE QUI 3




    In seguito, fai clic destro sull’icona appena creata, scegli la voce Proprietà dal menu che compare, fai clic nel campo di testo Tasti di scelta rapida e, a questo punto, schiaccia la combinazione di tasti che vuoi usare per riavviare il computer (ad es. Ctrl+Maiusc+R), finché questa non viene visualizzata nel summenzionato campo di testo.

    Quando hai finito, clicca su OK per confermare la modifica e chiudere la finestra:
    a partire da questo momento, potrai riavviare rapidamente il PC premendo la combinazione di tasti specificata poc’anzi.

    Come riavviare Windows 10 da Prompt

    IMMAGINE QUI 4

    Per riavviare Windows 10 dal Prompt dei comandi, avvia innanzitutto quest’ultimo, richiamandolo dalla cartella Sistema Windows situata nel menu Start.
    Una volta apertasi la finestra del Prompt, digita al suo interno il comando shutdown /r seguito dalla pressione del tasto Invio, per riavviare immediatamente il computer.
    Se lo desideri, puoi inoltre usare il parametro -t X per riavviare il computer dopo secondi.




    In alternativa, puoi ottenere lo stesso risultato utilizzando Windows PowerShell, la linea di comando “avanzata” integrata in tutti i sistemi operativi Microsoft supportati.
    Per accedervi, fai clic destro sul pulsante Start di Windows (la bandierina posta nell’angolo in basso a sinistra dello schermo) e scegli la voce Windows PowerShell dal menu visualizzato a schermo.

    A questo punto, non ti resta che digitare il comando restart-computer -force nella finestra che si apre, premere il tasto Invio della tastiera e aspettare che il computer venga riavviato.
    Facile, non trovi?

    Come riavviare Windows 10 in modalità provvisoria

    IMMAGINE QUI 5

    Come probabilmente già saprai, la modalità provvisoria di Windows è una particolare modalità di avvio, largamente usata per la diagnostica, nella quale il sistema operativo carica soltanto i componenti fondamentali per il suo funzionamento. Anche se, apparentemente, accedervi può sembrare complicato, posso garantirti che non è così:
    tra qualche istante potrai rendertene conto tu stesso!




    Tanto per cominciare, fai dunque clic destro sul pulsante Start di Windows (l’icona a forma di bandierina collocata in basso a sinistra), scegli la voce Impostazioni dal menu che compare e recati nelle sezioni Aggiornamento e sicurezza Ripristino (a sinistra).

    Ora, identifica il riquadro Riavvio avanzato, clicca sul bottone Riavvia ora collocato al suo interno e attendi qualche secondo affinché Windows possa caricare le opzioni d’avvio.
    Quando ciò accade, premi, in sequenza, sui pulsanti Risoluzione dei problemiOpzioni avanzateImpostazioni di avvio e, per concludere e riavviare il computer, Riavvio.

    Al riavvio del computer, ti verrà mostrato un particolare menu contenente tutte le modalità di avvio del sistema:
    per entrare in modalità provvisoria, premi il tasto della tastiera; se hai necessità di accedere a Internet dalla stessa, invece, pigia il tasto 5, in modo da avviare la modalità provvisoria con supporto di rete.

    In alternativa, puoi accedere alle opzioni d’avvio avanzato anche in modo molto più rapido:
    clicca sul pulsante Start, poi sul pulsante Arresta (quello a forma d’interruttore) e, premendo e tenendo premuto il tasto Maiusc della tastiera, fai clic sulla voce Riavvia annessa al menu che compare.




    Per informazioni riguardo le altre procedure che puoi usare per accedere alla modalità provvisoria di Windows 10, ti esorto a dare un’occhiata alla guida specifica che ho realizzato sul tema.

    Come riavviare Windows 10 senza installare aggiornamenti

    IMMAGINE QUI 6

    Nei sistemi operativi precedenti a Windows 10, era possibile riavviare il sistema senza installare aggiornamenti utilizzando il comando shutdown dal Prompt dei comandi, così come ti ho mostrato nella sezione specifica di questo tutorial.

    Al momento in cui ti sto scrivendo, però, tale metodo non risulta più essere funzionante, poiché Windows 10 procede con l’installazione degli aggiornamenti anche in caso di riavvio da linea di comando.
    L’unico metodo che puoi usare per evitare che ciò accada, consiste nello spegnere il computer premendo e tenendo premuto il tasto fisico d’accensione per una manciata di secondi.




    Tuttavia, lascia che te lo dica, questo metodo non è affatto sicuro e potrebbe comportare conseguenze spiacevoli (come la perdita dei dati o il danneggiamento fisico dei dischi), quindi ti sconsiglio fortemente di utilizzarlo! Se proprio vuoi evitare l’installazione degli aggiornamenti, puoi disattivarne il download automatico utilizzando uno dei metodi che ti ho segnalato in questo tutorial.

    Come riavviare Windows 10 bloccato

    IMMAGINE QUI 7

    Se non riesci più a usare il computer perché l’esecuzione di un programma ne ha bloccato il funzionamento, puoi tentare di riavviare il sistema attraverso la schermata delle opzioni di sicurezza di Windows 10 che, di norma, può essere aperta anche nel caso in cui Windows sia completamente bloccato.

    Per accedervi, premi la combinazione di tasti Ctrl+Alt+Canc sulla tastiera, quindi premi il pulsante Arresta (quello a forma d’interruttore) situato in basso a destra e seleziona la voce Riavvia dal menu che ti viene proposto.
    Se necessario, premi sul pulsante Sì per confermare la volontà di procedere anche nel caso in cui vi fossero altri utenti collegati al sistema.




    Infine, qualora dovesse comparire una seconda schermata inerente ai programmi che Windows non riesce a terminare, premi il pulsante Forza riavvio, per forzare il riavvio del computer.
    Tieni presente che, così facendo, tutto il lavoro attualmente in atto sul sistema verrà perso (documenti inclusi).

    Come dici?
    Windows è totalmente congelato e non riesci ad accedere alle opzioni di sicurezza né a riavviarlo in alcun modo?
    In tal caso, devi necessariamente optare per un riavvio “fisico” del computer, con tutte le conseguenze del caso (perdita delle modifiche ai file aperti, potenziale danneggiamento dei dati e così via):
    premi e tieni premuto il tasto fisico d’accensione per una manciata di secondi, finché la macchina non si spegne completamente.
    Quando ciò accade, premi nuovamente sullo stesso tasto per avviarla.

    Come riavviare Windows 10 automaticamente

    IMMAGINE QUI 8

    Se hai bisogno di programmare uno o più riavvii automatici di Windows 10, puoi usare l’Utilità di pianificazione inclusa nel sistema operativo.
    Come dici?
    Non ne hai mai sentito parlare?
    Allora lascia che ti spieghi in breve di cosa si tratta:
    l’Utilità di pianificazione di Windows permette, in poco tempo, di programmare delle operazioni da eseguire in modo completamente automatico, senza la necessità di avviarle manualmente.




    Usarla non è difficile:
    per prima cosa, apri il menu Start di Windows 10, scrivi le parole utilità di pianificazione nel campo di ricerca situato in basso e clicca sul primo risultato che ti viene proposto.
    Giunto nella finestra dell’utility, clicca sulla voce Crea attività di base… situata a destra, per avviare la procedura guidata di creazione di una nuova attività pianificata.

    Ora, per cominciare, indica un nome da assegnare all’azione personalizzata (ad es. Riavvia il computer) e una breve descrizione dell’evento (ad es. Riavvio del computer ogni giorno a un orario prestabilito) negli appositi campi di testo e, quando hai finito, clicca sul pulsante Avanti. Successivamente, specifica quando avviare l’attività che stai creando, apponendo il segno di spunta accanto alle opzioni disponibili: ogni giornoogni settimana, ogni mese oppure una sola volta.

    Quando sei pronto, clicca sul pulsante Avanti, specifica l’intervallo di ricorrenza dell’evento, servendoti della schermata che ti viene proposta (ad es.
    il giorno e l’ora in cui pianificare il riavvio, se hai scelto di eseguire l’operazione una sola volta) e premi ancora su Avanti.

    IMMAGINE QUI 9




    In seguito, apponi il segno di spunta accanto alla voce Avvio programma, clicca ancora sul pulsante Avanti e configura la finestra successiva come segue:
    digita il comando powershell all’interno del campo di testo programma o script, scrivi i parametri restart-computer -force nella casella di testo Aggiungi argomenti (facoltativo) e, in seguito, clicca sui pulsanti Avanti Fine, per creare la nuova operazione pianificata, che sarà subito attiva.

    Di base, il riavvio del computer verrà effettuato soltanto se, alla data di pianificazione, avrai effettuato l’accesso a Windows; per modificare questo comportamento e far sì che il computer venga riavviato a prescindere dell’avvenuto login, ritorna alla schermata principale dell’Utilità di pianificazione, fai clic sulla cartella Libreria Utilità di pianificazione situata a sinistra, individua l’azione pianificata creata in precedenza, fai clic destro sul suo nome e seleziona la voce Proprietà dal menu proposto.

    Infine, recati nella scheda Generale, apponi il segno di spunta accanto alle voci Esegui indipendentemente dalla connessione degli utenti ed Esegui con i privilegi più elevati, clicca sul pulsante OK e, se necessario, immetti la password d’accesso a Windows per ultimare il tutto.

    Puoi disattivare i riavvii automatici in qualsiasi momento facendo clic destro sul nome dell’attività situato nella finestra principale dell’Utilità di pianificazione e selezionando le voci Disattiva (per “spegnere” provvisoriamente l’attività) o Eliminazione (per cancellarla del tutto) dal menu contestuale che ti viene proposto.




    Come riavviare Windows 10 da remoto

    IMMAGINE QUI 10

    Windows 10 (così come quasi tutte le versioni di Windows attualmente supportate) integra in sé una funzionalità per abilitare il riavvio da remoto del sistema.
    Affinché la procedura vada a buon fine, però, è indispensabile che il computer che dev’essere riavviato e quello da cui effettuare il riavvio siano collegati alla stessa rete LAN o alla stessa rete privata virtuale (VPN).

    Inoltre, affinché il tutto vada a buon fine, devi “preparare” il computer che vuoi riavviare da remoto, intervenendo innanzitutto sul registro di sistema.
    Prima di andare avanti, ti consiglio di crearne una copia di backup, da ripristinare in caso di problemi, servendoti delle istruzioni che ti ho illustrato in questa guida.

    Quando hai finito, procedi come segue:
    premi la combinazione di tasti Win+R, digita la parola regedit nel campo di testo proposto, premi il tasto Invio della tastiera e poi il pulsante Sì per superare il controllo di sicurezza di Windows.




    Giunto all’interno dell’Editor del registro, recati nel percorso HKEY_LOCAL_MACHINE > SOFTWARE > Microsoft > Windows > CurrentVersion > Policies, fai clic destro sulla cartella System e seleziona la voce Nuovo > Valore DWORD (32 bit) dal menu che ti viene proposto.
    Assegna al valore appena creato il nome LocalAccountTokenFilterPolicy e premi il tasto Invio della tastiera.
    Quando hai finito, fai doppio clic sul valore appena creato, digita nel campo Dati valore e premi sul pulsante OK.

    A questo punto, esci dall’Editor del registro di sistema e procedi all’attivazione della gestione remota del registro di Windows:
    per farlo, premi nuovamente la combinazione di tasti Win+R, digita il comando services.msc e premi il tasto Invio della tastiera.

    IMMAGINE QUI 11

    Giunto nella nuova finestra, individua la voce Registro di sistema remoto dalla lista dei servizi disponibili, fai doppio clic sulla stessa, imposta il menu a tendina Tipo di avvio sulla voce Manuale e premi i pulsanti Avvia OK, per confermare le modifiche.




    Per concludere, annota il nome del computer, poiché ti servirà in seguito: per recuperarlo, fai clic destro sul pulsante Start di Windows, scegli la voce Windows PowerShell dal menu contestuale visualizzato e impartisci il comando whoami, seguito dalla pressione del tasto Invio, all’interno della finestra che va ad aprirsi.

    Se tutto è andato per il verso giusto, dovresti visualizzare una stringa del tipo nomecomputer\nomeutente (ad es. notebook-salvo\salvo):
    l’informazione da te cercata si trova a sinistra del carattere di separazione backslash (“\”).
    A questo punto, riavvia il computer per rendere effettive le modifiche attivate in precedenza.

    A partire da questo momento, potrai effettuare il riavvio remoto del PC come segue:
    apri una finestra di PowerShell/Prompt dei comandi dal computer tramite il quale intendi agire (che, ti ricordo, dev’essere collegato alla stessa rete locale/VPN della macchina che vuoi riavviare), impartisci il comando net use \\nomecomputer seguito dalla pressione del tasto Invio e, quando richiesto, immetti le credenziali d’accesso (nome utente e password) del computer che intendi riavviare.
    Se tutto è andato per il verso giusto, dovresti ricevere come output il testo Esecuzione comando riuscita.

    Per concludere, digita il comando shutdown /i e premi il tasto Invio della tastiera, clicca sul pulsante Aggiungi…, digita il nome del computer nel campo di testo che compare in seguito e premi il pulsante OK.
    A questo punto, imposta il menu a tendina Scegliere una delle seguenti opzioni su Riavvia, rimuovi il segno di spunta dalla voce Pianificato e inserisci nel campo Commento la motivazione per cui ti appresti a riavviare il computer.
    Quando hai finito, premi il pulsante OK e il gioco è fatto:
    dopo circa 60 secondi, la macchina da te scelta sarà riavviata.




    Se ritieni che questa soluzione sia un po’ troppo complessa, puoi optare per l’utilizzo di una soluzione di controllo remoto, come per esempio TeamViewer:
    tramite quest’ultima, è possibile controllare qualsiasi PC attraverso Internet, esattamente come se ci si trovasse davanti al suo schermo.
    Se desideri maggiori informazioni, ti invito a consultare la mia guida interamente dedicata al tema.

    come riavviare windows




    come riavviare windows

    Come riavviare Windows 10

    Nell’ultima versione del suo sistema operativo, Microsoft ha nascosto le opzioni per riavviare Windows 10.
    Difatti, molti utenti si chiedono come eseguire il riavvio del computer, dal momento che l’opzione è sparita dal menu start interattivo.
    In realtà non è scomparsa, è soltanto diventata più intelligente e permette nuove funzionalità.

    C’è da dire, inoltre, che non è soltanto quello il modo in cui è possibile spegnere e riaccendere il PC in automatico.
    Infatti, su Windows 10 si possono compiere riavvii pianificati, riavvii dal prompt dei comandi e riavvii con la tastiera.
    Prosegui la lettura per capire come effettuarli in caso di necessità.

    Come riavviare Windows 10

    Per riavviare Windows 10 si possono usare diversi metodi, ma oramai, la via più conosciuta è il classico click all’interno del menu start.
    Vi consiglio però di non fossilizzarvi su un solo metodo, dato che adesso la fase di riavvio si è evoluta e può essere pianificata per l’installazione degli aggiornamenti.
    Vediamo quali sono le procedure che si possono utilizzare.

    Riavviare Windows 10 dal Menu Start

  • Fare click sul simbolo Windows in basso a sinistra oppure premere il tasto Windows della tastiera per far apparire il menu start interattivo
  • Selezionare l’opzione Arresta per far espandere una serie di comandi
  • Scegliere l’opzione Riavvia il sistema
  • Fine!
  • Riavviare Windows 10 con Modalità a Schermo Intero per Start

    Nel caso in cui abbiate personalizzato il menu start attivando l’opzione “Usa modalità schermo intero per Start” dal percorso Personalizzazione > Start dovrete seguire questi passaggi:




  • Aprire la schermata interattiva con un click sul simbolo Windows o sul tasto dedicato presente sulla keyboard
  • Cliccare sul simbolo di arresto in basso a sinistra per far apparire il comando Riavvia il sistema
  • Fine!
  • * l’opzione è quasi identica a quella del menu Start di default

    Riavviare Windows 10 con il Prompt dei Comandi (cmd)

    1.
    Cercare tramite la barra di ricerca di Cortana il Prompt dei comandi digitando nell’editor di testo cmd
    2. Dai risultati di ricerca si evidenzierà il Prompt dei comandi sotto la voce “App desktop”
    3.
    Selezionarlo premendo invio o cliccandoci sopra per farlo aprire
    4.
    Digitare il seguente comando e poi premere invio:

    shutdown -r

    5.
    Visualizzerete il popup “Stai per essere disconnesso” e il messaggio:
    Windows verrà arrestato tra meno di un minuto.
    6.
    Buon riavvio!

    * dopo un minuto dall’esecuzione del comando il riavvio Windows 10 sarà automatico




    Riavviare Windows 10 con la Tastiera

  • Dal desktop fare un click nel vuoto con il tasto sinistro del mouse
  • Adesso eseguire con la tastiera la combinazione Alt + F4
  • Comparirà il popup di spegnimento del PC “Fine della sessione di lavoro
  • Eseguire il riavvio Windows 10 cliccando sul menu a tendina, selezionando l’opzione “Riavvia il Sistema” e premendo Ok
  • Fatto!
  • * nel caso non vi trovaste su desktop la combinazione da tastiera chiuderà la finestra attiva

    Conclusioni

    Conoscere tutti i metodi per riavviare Windows 10 da PC può far comodo nei casi in cui non funzionassero alcune periferiche di sistema.
    Per di più, adesso non potrete più dire che su Windows 10 non esiste la fase di riavvio.

    come riabilitare task manager su windows xp




    come riabilitare task manager su windows xp

    Provando a fare click destro sulla barra delle applicazioni del tuo Windows XP, la voce per richiamare il task manager risulta ingrigita?
    Non riesci a richiamare la gestione delle attività del tuo PC nemmeno premendo la classica combinazione di tasti Ctrl+Alt+Canc?
    Evidentemente c’è qualcosa che non va.

    Se non sei tu l’amministratore del computer in uso, è probabile che il task manager sia stato disattivato intenzionalmente, altrimenti potresti avere a che fare con gli effetti (o i residui) di un infezione da virus informatico.
    In entrambi i casi, so come riabilitare task manager su Windows XP con un paio di metodi differenti.
    Prova a metterli  in pratica e dovresti riuscire a risolvere il problema.
    Rimboccati subito le maniche e… in bocca al lupo!

    Se utilizzi la versione Professional del sistema, puoi riabilitare task manager su Windows XP in maniera davvero molto semplice.
    Ammesso che tu abbia un account da amministratore di sistema, non devi far altro che accedere all’editor dei criteri di gruppo cliccando su Start > Esegui e dando il comando gpedit.msc.

    Nella finestra che si apre, utilizza la barra laterale di sinistra per recarti nel percorso Configurazione utente > Modelli amministrativi > Sistema > Opzioni CTRL+ALT+CANC, fai doppio click sulla voce Rimuovi task manager (sulla destra) e riabilita il task manager mettendo il segno di spunta accanto alla voce Non configurata.




    A questo punto, fai click su OK per salvare le impostazioni e prova a richiamare il task manager di Windows XP facendo click destro su un punto vuoto della barra delle applicazioni e selezionando la voce Task manager nel menu che compare.

    IMMAGINE QUI 1

    Se il primo metodo non ha dato i frutti sperati o non utilizzi Windows XP Professional, conosco anche un metodo alternativo relativo a come riabilitare task manager su Windows XP.
    Si tratta di usare un piccolo programma gratuito che ripristina l’accesso al task manager di Windows, quando disattivato dall’amministratore di sistema o da virus informatici, con un semplice click.

    Si chiama Enable Task Manager e puoi scaricarlo sul tuo PC collegandoti a questo sito Internet e cliccando sulla voce xp_taskmgrenab.exe.
    A download completato apri, facendo doppio click su di esso, l’archivio appena scaricato (xp_taskmgrenab.zip) ed estraine il contenuto in una cartella qualsiasi.




    IMMAGINE QUI 2

    A questo punto, avvia il programma xp_taskmgrenab.exe, metti il segno di spunta accanto alla voce Enable Task Manager e clicca sul pulsante Apply presente nella finestra che si è aperta per ripristinare l’accesso al task manager di XP.

    Nel caso in cui nemmeno questa soluzione andasse a buon fine, è probabile che il tuo PC sia stato infettato da un virus che ha disattivato il task manager.
    Per debellarlo, prova a fare una scansione approfondita del sistema con un antivirus e con un antimalware (come quello che ti ho consigliato nella mia guida su come eliminare trojan).
    Al termine della scansione, prova a seguire nuovamente i passaggi descritti in questa guida e dovresti risolvere il problema.

    come resettare password windows




    come resettare password windows

    I tuoi fratelli hanno ormai imparato la password che utilizzi per accedere a Windows 7 e l’idea che qualcuno possa usare il tuo PC quando sei assente ti tormenta?
    I tuoi colleghi di lavoro conoscono a menadito la password per accedere al tuo computer con su installato Seven e vorresti evitare che possano servirsene senza chiederti prima il permesso?
    Se la risposta a queste e ad altre domande simili è “si” sappi che ho una buona, anzi splendida notizia da darti:
    sei capitato sulla guida giusta.
    Nelle seguenti righe andrò infatti ad indicarti, passaggio dopo passaggio, tutto ciò che è possibile fare per resettare password Windows 7 ed evitare dunque il verificarsi di situazioni analoghe a quelle appena descritte.

    Andando infatti a resettare password Windows 7 potrai impedire accessi non autorizzati alla tua postazione multimedia sino a quando non provvederai, eventualmente, a comunicare la nuova chiave d’accesso a chi ritieni sia più opportuno.

    Qualora ti stessi preoccupando voglio però rassicurarti sin da subito che contrariamente alle apparenze resettare password Windows 7 è in realtà un’operazione davvero molto semplice da effettuare e per la messa a segno della quale sono necessari soltanto pochi minuti di tempo libero ed un minimo di concentrazione, nient’altro.
    Come dici?
    Sei impaziente si capire come fare?
    Beh, allora bando alle ciance e cominciamo!

    Prima di illustrarti che cosa risulta necessario fare per poter resettare password Windows 7 devi però sapere che a seconda di quelle che sono le tue preferenze ed esigenze è possibile effettuare questa operazione mettendo in pratica due differenti procedure, una, per così dire, “standard” ed un’altra “alternativa”.
    I passaggi da eseguire sia per l’una sia per l’atra procedura sono davvero molto semplici e non richiedono particolari conoscenze a livello informatico.
    Inoltre, il risultato è praticamente lo stesso.
    Scegli quindi tu quale dei due metodi per resettare password Windows 7 preferisci e mettilo in pratica.




    Nota: Mi raccomando… metti in pratica le mie indicazioni solo e soltanto su computer di tua legittima proprietà o comunque su tuoi account personali.
    Violare i computer di altre persone è un reato, ma questo non credo che ci sia bisogno che te lo dica io.

    Resettare password Windows 7 – Procedura standard

    Se è tua intenzione resettare password Windows 7 la prima operazione che devi effettuare è quella di accendere il tuo computer, accedere al desktop e pigiare sul pulsante Start annesso alla barra delle applicazioni di Windows.
    Successivamente fai clic sull’immagine relativa all’account utente in uso presente nella parte in alto a destra del menu che è andato ad aprirsi per visualizzare subito la sezione Account utente di Pannello di controllo.
    Se lo preferisci puoi accedere alla medesima sezione pigiando sulla voce Pannello di controllo che trovi collocata nella parte destra del menu Start, cliccando sulla voce Account utente e protezione famiglia (se non riesci a visualizzare questa voce seleziona Categoria dal menu collocato in alto a destra accanto alla scritta Visualizza per: della finestra aperta sul desktop) e pigiando poi su Account utente.

    IMMAGINE QUI 1

    Nella nuova finestra che a questo punto andrà ad aprirsi sul desktop fai clic sulla voce Modifica password presente sotto la voce Modifica dell’account utente dopodiché compila il campo collocato sotto la voce Password corrente annesso alla nuova schermata visualizzata andando a digitare la password attualmente in uso per il tuo account sul PC dopodiché compila il campo collocato sotto la voce Nuova password e quello presente sotto la voce Conferma nuova password andando ad immettere la nuova chiave d’accesso che intendi utilizzare sul computer.




    IMMAGINE QUI 2

    Se lo ritieni opportuno compila anche il campo Digitare suggerimento password digitando un suggerimento per ricordati della nuova password impostata.
    Un suggerimento ti permette di ricordare più facilmente la chiave d’accesso che hai scelto per resettare password Windows 7 e può dunque rivelarsi utile nel caso in cui, in futuro, non ricordassi quest’ultima e non riuscissi ad effettuare l’accesso al tuo computer.

    IMMAGINE QUI 3

    Successivamente pigia sul pulsante Cambia password presente in basso sulla destra per confermare le modifiche apportate.




    Chiaramente nel caso in cui dovessi avere qualche ripensamento potrai sempre e comunque annullare la procedura mediante cui resettare password Windows 7 andando ad impostare nuovamente la chiave d’accesso che precedentemente utilizzavi per accedere al computer. Per impostare la password utilizza in precedenza effettua nuovamente la procedura che ti ho indicato nelle righe precedenti avendo però cura di sostituire la password attualmente in uso con la vecchia chiave d’accesso.

    Resettare password Windows 7 – Procedura alternativa

    Se la procedura “standard” per resettare password Windows 7 non ti ha convinto puoi mettere in pratica quella “alternativa”.
    Per fare ciò pigia innanzitutto sul pulsante Start annesso alla barra delle applicazioni dopodiché compila il campo di ricerca che ti viene mostrato digitando esegui e poi fai clic su Esegui che compre fra i risultati della ricerca.

    Nella finestra di Esegui che a questo punto ti viene mostrata a schermo digita il comando netplwiz nell’apposito modulo visualizzato e poi fai clic sul pulsante OK.

    IMMAGINE QUI 4




    Nella nuova finestra che adesso visualizzi a schermo seleziona, utilizzando il tasto sinistro del mouse, il tuo account utente nel riquadro collocato sotto la voce Utenti per il computer: dopodiché pigia sul pulsante Reimposta password… che risulta collocato in basso.

    IMMAGINE QUI 5

    Compila quindi il campo collocato accanto alla voce Nuova password: digitando la password che è tua intenzione utilizzare in sostituzione di quella attualmente in uso compila poi il campo presente accanto alla voce Conferma nuova password: andando a digitare nuovamente la chiave d’accesso che desideri utilizzare e poi pigia sul pulsante OK per confermare le modifiche apportate.

    IMMAGINE QUI 6




    Naturalmente anche in questo caso qualora dovessi avere qualche ripensamento potrai sempre e comunque annullare la procedura mediante cui resettare password Windows 7 andando ad impostare nuovamente la chiave d’accesso che precedentemente utilizzavi per accedere al computer. Per impostare la password utilizza in precedenza effettua nuovamente la procedura che ti ho indicato nelle righe precedenti avendo però cura di sostituire la password attualmente in uso con la vecchia chiave d’accesso.

    Altre soluzioni per resettare password Windows 7

    Oltre alle procedure per resettare password Windows 7 che ti ho appena indicato sappi che è possibile metterne in pratica una alternativa che può rivelarsi particolarmente utile nel caso in cui fosse tua intenzione apportare delle modifiche alla chiave d’accesso al tuo PC ma non ricordassi quest’ultima.
    Se dunque memoria ed orine non ti appartengono e se non ricordi proprio la chiave d’accesso per il tuo computer la procedura per resettare password Windows 7 descritta nella mia guida su come bypassare la password di Windows 7 potrà tornarti molto utile.

    Nel caso in cui i passaggi indicati nella guida non dovessero dare i frutti sperati puoi prova a far fronte al tuo problema dando uno sguardo anche al mio tutorial su come bypassare la password di Windows e ricorrendo all’uso di uno o più dei software indicati nel mio articolo programmi per bypassare password.

    come reinstallare windows xp




    come reinstallare windows xp

    A tutto c’è un limite, ed oggi quel limite il tuo PC l’ha superato.
    Anzi, per essere precisi, è il tuo buon vecchio Windows XP che ha superato tutti i limiti:
    fra errori, rallentamenti e problemi vari ti ha rovinato l’intera giornata di lavoro.
    È arrivato il momento di agire e di rimetterlo in riga installandolo daccapo sul computer.

    Come dici?
    Non hai tempo di formattare l’hard disk del computer?
    E chi ha parlato di formattazione?
    Oggi voglio spiegarti come reinstallare Windows XP sullo stesso drive su cui è installato l’XP “difettoso”, in modo da avere subito un sistema funzionante al 100% senza dover cancellare tutti i dati o attendere i tempi lunghi di una formattazione.
    Allora, sei pronto ad imparare come si fa?

    Prima di vedere come reinstallare Windows XP, sappi che prima di compiere questo genere di operazioni è sempre meglio salvare una copia di sicurezza dei propri dati.
    Quindi, se non l’hai ancora fatto, prendi dei DVD vuoti o (meglio ancora) un hard disk esterno e riversa in essi tutti i tuoi documenti, le foto, la musica, i video e tutti gli altri file che non intendi perdere nel caso in cui qualcosa andasse storto.
    Se vuoi qualche consiglio su come effettuare backup, consulta pure la guida sull’argomento che ho realizzato qualche tempo fa.

    Una volta messi al sicuro i tuoi dati, sei pronto ad entrare in azione.
    Inserisci quindi il disco d’installazione di Windows XP nel lettore CD/DVD del tuo PC e riavvia il sistema.
    Alla nuova accensione del PC, attendi che compaia sullo schermo la scritta Premere un tasto per avviare da CD-ROM… e premi un tasto qualsiasi della tastiera del tuo PC per far partire la procedura d’installazione di Windows XP.




    Dopo qualche secondo di caricamento, comparirà una schermata blu che si oscurerà per qualche secondo prima di mostrare la procedura d’installazione di Windows vera e propria con la selezione del drive su cui (re)installare il sistema.
    Se non dovesse comparire alcun messaggio all’avvio del PC e dovesse avviarsi normalmente Windows, devi configurare correttamente la sequenza di boot del tuo PC.
    Puoi scoprire come fare leggendo la mia guida su come impostare il BIOS.

    IMMAGINE QUI 1

    Se è filato tutto liscio, a questo punto dovresti trovarti di fronte alla schermata con la selezione della partizione su cui reinstallare Windows XP.
    Molto probabilmente ce n’è solo una (es.
    Partizione1 [NTFS]), quindi posizionati su di essa e premi il tasto Invio della tastiera per due volte consecutive per selezionarla e lasciare intatto il file system corrente (in questo modo non si formatta il drive).

    A questo punto, non devi far altro che attendere la copia dei prima file di Windows XP sull’hard disk del PC.
    La procedura dura pochissimi minuti, dopodiché il computer si riavvia da solo e riprende l’installazione del sistema operativo con una veste grafica un po’ più curata.
    In questo frangente, quando all’avvio compare la scritta Premere un tasto per avviare da CD-ROM… tu non devi premere nessun tasto.




    La seconda fase dell’installazione di Windows XP richiede solo un paio di interventi da parte dell’utente (per la configurazione del fuso orario e quella della rete) e dura all’incirca trenta minuti.
    Al termine della procedura, il computer si riavvierà e avrai accesso alla procedura di configurazione iniziale di Windows XP in cui impostare l’account utente, le opzioni di sicurezza, ecc..

    IMMAGINE QUI 2

    Adesso, non ti rimane che reinstallare i driver e i programmi che avevi prima sul PC e ricopiare i dati che avevi salvato in precedenza.
    In realtà, i dati dovrebbero essere conservati all’interno della cartella C:Windows.old insieme a tutti gli altri file della vecchia installazione di Windows.

    Se vuoi liberare un po’ di spazio sul disco, puoi cancellare liberamente la cartella Windows.old manualmente oppure tramite l’apposita opzione presente nell’utility di Pulizia disco.




    come reinstallare windows senza perdere programmi




    come reinstallare windows senza perdere programmi

    Come reinstallare Windows 10 senza perdere programmi

    Se vuoi sapere come reinstallare Windows 10 senza perdere programmi, sei nel posto giusto.
    Qualche mese fa, hai deciso di reinstallare Windows 10 per colpa di alcuni bug che ti facevano impazzire.
    Effettuando la reimpostazione del PC dalle opzioni del sistema operativo, ti sei accorto che i dati rimangono, ma non i programmi.
    Dunque, hai dovuto installarli di nuovo.

    Stavolta, ti trovi nella stessa situazione:
    hai bisogno di annullare un aggiornamento di Windows 10 correlato a un’intera build.
    Tuttavia, vorresti reinstallare Windows 10 senza perdere i programmi.
    Non sapendo più dove “sbattere la testa”, hai cercato aiuto sul web.
    Ed è così che sei arrivato sul mio blog.

    In questa guida, ti spiego appunto come reinstallare Windows 10 senza perdere programmi.
    Ti dico cosa devi fare per fare una clean install dell’ultima versione di Windows 10 mantenendo i file e le app.
    Così facendo, non dovrai perdere tempo a ripristinarli.
    Allora, se sei d’accordo, non resta che cominciare.

    Come reinstallare Windows 10 senza perdere programmi

    La prima cosa che devi fare quando ti chiedi come reinstallare Windows 10 senza perdere programmi, è un backup.
    Ti assicuro che nessun dato o programma verrà toccato.
    Tuttavia, nel caso qualcosa andasse storto (ad esempio salta la corrente), non avrai nulla di cui rimpiangere.




    Dopo aver salvato tutti i tuoi dati, puoi agire in tranquillità.
    Innanzitutto, crea una pennina USB con Windows 10 avviabile.
    Per farlo, scarica da questo indirizzo il Media Creation Tool (solo da PC Windows).
    Dopodiché, segui la procedura guidata per creare una chiavetta bootabile.

    Una volta fatto ciò, lascia la chiavetta inserita nel PC e non spegnerlo.
    Per reinstallare Windows 10 senza perdere programmi, vai in Questo PC, accedi al disco removibile (la chiavetta) e lancia da lì l’installazione.
    Devi fare doppio clic su setup.exe.

    Partirà così la procedura guidata.
    Imposta le opzioni di aggiornamento per ottenere la versione più recente.
    Poi, per reinstallare Windows 10 senza perdere programmi, nella sezione Scegli gli elementi da mantenere, seleziona Mantieni i file personali e le app.
    Infine, clicca Avanti e attendi.
    È probabile che tu debba aspettare un’ora o forse più.

    Al termine della reinstallazione, Windows 10 sarà come nuovo, con la differenza che stavolta, i software, i file e le app saranno rimasti intatti.
    Un pò come quando sei passato da Windows 7 a Windows 10 gratuitamente.




    Risoluzione dei problemi

    Pur avendo capito come reinstallare Windows 10 senza perdere programmi, potresti non essere riuscito a farlo.
    Le opzioni “Mantieni solo i file personali” e “Mantieni i file personali e le app“, in certe situazioni, vengono oscurate e non si possono cliccare.
    Nella maggior parte dei casi, questo avviene perché la versione di Windows 10 è troppo recente.
    È probabile che in quel PC sia installata una beta di Windows 10.

    Se ti trovi in questa situazione, prova a controllare se l’account Microsoft è collegato al programma Windows Insider.
    Se così fosse, prima di reinstallare Windows 10 senza perdere programmi, devi togliere la versione beta.
    Dopo averlo fatto, tutto dovrebbe filare liscio.

    come reinstallare windows senza perdere dati




    come reinstallare windows senza perdere dati

    Come reinstallare Windows 10 senza perdere dati

    Ti stai domandando come reinstallare Windows 10 senza perdere dati?
    Fermati un attimo, potrei esserti d’aiuto.
    Dopo aver cercato di riparare il registro di sistema, il tuo PC continua a darti dei problemi.
    Dunque, hai deciso di formattarlo.
    Tuttavia, non vorresti perdere i dati salvati su hard disk o su SSD.
    Non sapendo cosa fare per mantenerli, hai cercato un soluzione sul web.
    Ed ecco che, per fortuna, sei capito sul mio blog.

    In questa guida, ti spiego appunto come reinstallare Windows 10 senza perdere dati.
    Ti dico cosa devi fare per eseguire una clean install del sistema operativo mantenendo i file, le cartelle e altri documenti.
    Inoltre, nel caso ti interessasse, ti svelo cosa devi fare per lasciare installati pure i programmi.
    Fidati, è la verità.
    Che ne dici di cominciare?
    Sì?
    Ottimo, allora partiamo subito.

    Come reinstallare Windows 10 senza perdere dati

    La prima cosa che devi fare quando ti chiedi come reinstallare Windows 10 senza perdere dati, è salvare un backup altrove.
    Ti assicuro che nessun file verrà rimosso e, se lo desideri, neppure i programmi verranno tolti.
    Però, è sempre bene eseguire un salvataggio dati per precauzione.

    Detto ciò, per reinstallare Windows 10 senza perdere dati, potresti utilizzare il ripristino dalle impostazioni.
    Segui il percorso Menu Start > Impostazioni > Aggiornamento e Sicurezza, scegli Ripristino e dopo Per iniziare, situato sotto Reimposta il PC.
    Esatto, è l’opzione che appare sopra a quella per annullare un aggiornamento di Windows 10.
    Così facendo, si aprirà una finestra.
    Fai click su Mantieni i miei file e segui la procedura guidata per effettuare il ripristino.




    Al termine della formattazione, il tuo computer avrà Windows 10 aggiornato all’ultima versione.
    I file di sistema, il registro di sistema, le app e le impostazioni verranno ripristinati come in origine.
    Mentre i dati rimarranno salvati negli stessi percorsi.
    Dunque, in questo caso, verranno cancellati solo i programmi.

    Se invece vuoi reinstallare Windows 10 senza perdere dati e programmi, dovresti fare in altro modo.
    Dovresti scaricare il Media Creation Tool di Windows 10 e utilizzarlo per creare una pennina USB Windows 10 avviabile.
    Poi, dovresti eseguire il setup.exe dalle Risorse del computer.
    Infine, dovresti scegliere l’opzione “Mantieni i file personali e le app” e premere Avanti per confermare l’installazione pulita.

    Con questo trucco, Windows 10 verrà ripristinato (eliminazione di file di sistema, file di registro e impostazioni), ma senza perdere i software e i dati.
    Per ulteriori informazioni, leggi la mia guida su come reinstallare Windows 10 senza perdere programmi.

    come reinstallare windows




    come reinstallare windows

    Il tuo PC con Windows 8 ha cominciato a fare le bizze?
    Va tutto molto lento e spesso compaiono dei messaggi di errore di cui non conosci l’origine?
    Se la situazione, come sembra, è seria puoi provare a sistemare le cose reinstallando il sistema operativo.

    Come dici?
    Hai paura di combinare dei pasticci?
    Non ti preoccupare.
    A partire da Windows 8, Microsoft ha reso la procedura di ripristino dei suoi sistemi molto più semplice e immediata rispetto al passato.
    Provaci e te ne renderai conto.

    Qui sotto trovi tutto quello che c’è da sapere, quindi niente scuse:
    prenditi qualche minuto di tempo libero e prova a reinstallare windows 8 seguendo la procedura illustrata di seguito.
    Vale anche per Windows 8.1.

    Per prima cosa vorrei spiegarti come reinstallare Windows 8 usando la funzione di reinizializzazione del sistema, la quale consente di riportare il computer alle impostazioni di fabbrica senza cancellare i dati salvati sull’hard disk (foto, video, musica ecc.) né le applicazioni scaricate dal Windows Store.




    Se vuoi optare per questa strada “soft”, accedi alla Start Screen di Windows, cerca il termine Impostazioni PC e clicca sull’omonima icona che compare fra i risultati della ricerca.
    A questo punto, seleziona le voci Aggiorna e ripristina > Ripristina dalla barra laterale di sinistra e clicca sul pulsante Per iniziare collocato sotto la dicitura Reinizializza il PC conservando i tuoi file.

    Qualora non riuscissi a trovare l’opzione giusta, cerca direttamente il termine reinizializza, seleziona la voce Impostazioni dalla barra laterale di destra e clicca sull’icona Reinizializza il PC che compare sulla sinistra.

    Se richiesto, inserisci nel computer il dischetto o l’unità USB con i file d’installazione di Windows e clicca prima su Avanti e poi su Reinizializza per riavviare il PC e consentire a Windows di riportare le sue impostazioni allo stato iniziale.

    L’operazione durerà almeno 10–15 minuti e quando rientrerai in Windows ti verrà mostrato un elenco delle applicazioni rimosse dal PC in seguito all’attività di ripristino:
    si tratta dei software installati al di fuori del Windows Store.




    IMMAGINE QUI 1

    Adesso invece vediamo come reinstallare Windows 8 in maniera più drastica, ossia cancellando il sistema operativo e tutti i dati presenti sul PC.
    Per compiere quest’operazione recati nella Start Screen, cerca il termine Impostazioni PC e clicca sull’omonima icona che compare fra i risultati della ricerca.
    Seleziona quindi le voci Aggiorna e ripristina > Ripristina dalla barra laterale di sinistra e clicca sul pulsante Per iniziare collocato sotto la dicitura Rimuovi tutto e reinstalla Windows.

    Se richiesto, inserisci nel computer il dischetto o l’unità USB con i file d’installazione di Windows e clicca su Avanti.
    Scegli quindi se formattare il computer rimuovendo solo i tuoi file (operazione consigliata nella maggior parte dei casi) oppure se Eseguire una pulizia completa dell’unità (procedura da scegliere se si desidera rivendere il computer) e fai click sul bottone Reimposta per avviare la reinstallazione del sistema operativo.

    La procedura per la formattazione semplice dura almeno 15–20 minuti, quella più avanzata invece può andare avanti per delle ore.
    Ad ogni modo tu non dovrai muovere un dito e dovrai attendere che il computer si riavvierà con la nuova installazione di Windows pronta all’uso.




    Naturalmente ricordati di effettuare un backup di tutti i tuoi dati prima di formattare il computer.
    Se non sai come si fa, prova a dare un’occhiata a questa lista di programmi per backup che ho preparato per te.

    IMMAGINE QUI 2

    Al primo accesso al sistema ti verrà proposta la procedura di configurazione iniziale di Windows in cui scegliere le impostazioni relative a fuso orario, account utente e connessione Internet.

    Qualora incontrassi delle difficoltà ad accedere alle funzioni di ripristino di Windows 8, scopri come creare un drive per l’installazione del sistema operativo e come formattare Windows 8 alla “vecchia maniera” seguendo le indicazioni che trovi nella mia guida sull’argomento.




    come pulire disco windows




    come pulire disco windows

    Per quanto evoluto, rapido ed efficiente possa risultare, anche il tuo PC con su installato Windows 10, il più recente sistema operativo di casa Microsoft, può risentire della presenza dei cosiddetti “file spazzatura”.
    Tutti i computer, infatti, con il passare del tempo e soprattutto con il continuo utilizzo, possono subire un calo delle performance generali legato, per l’appunto, all’aumentare dei file inutili sul disco.
    Inoltre, come facilmente intuibile, troppi file spazzatura vanno ad impegnare spazio prezioso che potrebbe invece essere sfruttato in maniera differente.
    Lo stesso discorso vale per gli elementi particolarmente pesanti e per i programmi installati e non più utilizzati.

    A questo punto ti sarai senz’altro domandando:
    come fare per pulire il disco di Windows 10?
    Ed io sono qui, pronto e ben disponibile a fornirti tutte le risposte di cui hai bisogno.
    Partendo dal presupposto che si tratta di un’operazione piuttosto semplice da effettuare e per la messa a segno della quale non c’è alcun bisogno di essere dei geni dell’informatica, per eliminare file spazzatura, file pesanti, programmi inutili ed altri vari elementi che vanno letteralmente ad intasare il tuo hard disk non devi far altro che ricorrere all’impiego di alcuni appositi strumenti “di serie”.
    Questo sta quindi a significare che non dovrai scaricare e/o installare assolutamente nulla di nuovo di ciò che non sia già presente sulla tua postazione multimediale.

    Qualora poi quanto già disponibile sul tuo computer non dovesse soddisfarti, potrai sempre e comunque effettuare una sana operazione di pulizia del disco di Windows ricorrendo all’impiego di strumenti di terze parti, come ad esempio l’ottimo CCleaner (avrai senz’altro sentito nominarlo…).
    Per saperne di più continua pure a leggere, trovi tutte le info e le spiegazioni di cui hai bisogno proprio qui di seguito.
    Buon lavoro!

    Indice

    • Eliminare i file spazzatura
      • Pulizia disco
      • Impostazioni di Windows 10
      • CCleaner
    • Eliminare i file pesanti
      • WinDirStat
    • Eliminare i programmi inutili
      • App e giochi/App e funzionalità
      • Installazione applicazioni

    Eliminare i file spazzatura

    Innanzitutto cerchiamo di capire come pulire il disco di Windows 10 dai file spazzatura.
    Come ti dicevo, per effettuare questo tipo di operazione puoi avvalerti sia degli strumenti preinstallati sul tuo computer, quelli fornirti direttamente da Microsoft, che di apposite risorse di terze parti.
    In entrambi i casi non temere, non dovrai fare nulla di troppo difficile, hai la mia parola.




    Pulizia disco

    IMMAGINE QUI 1

    Per pulire il disco di Windows 1o utilizzando Pulizia disco, l’utility ad hoc inclusa nel sistema, clicca sul pulsante Start (l’icona della bandierina di Windows che si trova nell’angolo in basso a sinistra dello schermo), cerca il termine disco nel menu che ti viene mostrato e fai clic sull’icona di Pulizia disco.

    Se ti viene chiesto di selezionare l’unità da pulire, assicurati che dall’apposito menu a tendina sia selezionata quella con il sistema operativo (di solito è C:) e pigia sul bottone OK. Attendi poi qualche istante affinché venga effettuata la scansione del disco ed apponi il segno di spunta in corrisponda degli elementi da eliminare.
    Personalmente ti consiglio di rimuovere i file temporanei (vale a dire i dati temporanei generati dalle applicazioni installate sul computer ma non ancora rimossi dall’hard disk), i file di anteprima per immagini e video, i file presenti nel cestino e i file temporanei di Internet (quelli che sono stati creati da Internet Explorer o Microsoft Edge).
    Ti consiglio invece di rimuovere la spunta dalla voce Programmi scaricati se non vuoi cancellare le applicazioni presenti nella cartella dei download.

    Successivamente fai clic sul bottone OK, conferma la tua volontà di eseguire l’operazione di pulizia pigiando su Eliminazione file ed attendi che l’intera procedura venga portata a termine (potrebbe volerci un po’ di tempo, tutto dipende dalla quantità complessiva dei file da rimuovere).




    Eventualmente, puoi attivare anche la cancellazione di alcuni file di sistema, come ad esempio i pacchetti driver di dispositivo (i driver più vecchi sostituiti da quelli scaricati tramite Windows Update) e i file non critici di Windows Defender (l’antimalware incluso di default nel sistema), semplicemente facendo clic sul bottone Pulizia file di sistema annesso alla finestra di Pulizia disco.

    Impostazioni di Windows 10

    IMMAGINE QUI 2

    Per eliminare i file spazzatura archiviati sull’hard disk del tuo PC puoi avvalerti anche di un’altra funzionalità di serie disponibile solo per il più recente OS dell’azienda Di Redmond:
    quella che consente di eliminare i file temporanei agendo dalle impostazioni di Windows 10.
    Come si utilizza?
    Nulla di più facile! Innanzitutto fai clic sul pulsante Start (la bandierina di Windows collocata nell’angolo in basso a sinistra dello schermo), e clicca sull’icona a forma di ingranaggio che si trova nella parte sinistra del menu che si apre.
    Se non riesci a trovarla, digita impostazioni nel campo di ricerca che vedi apparire e fai clic sul primo risuolato presente in elenco.

    Nella finestra che a questo punto ti verrà mostrata sul desktop, clicca sull’icona di Sistema, seleziona la voce Archiviazione dalla barra laterale di sinistra e poi clicca sulla voce Questo PC presene a destra.
    Dopodiché seleziona File temporanei.




    Pr concludere, seleziona gli elementi che vuoi cancellare scegliendo tra File temporanei, Cartella Download, Svuota cestino e Versione precedente di Windows (se presente) ed apponendo un segno di spunta in corrispondenza delle voci d’interesse e poi pigia su Rimuovi file.

    CCleaner

    IMMAGINE QUI 3

    In alternativa agli strumenti summenzionati e per eliminare il resto dei file temporanei presenti sul tuo computer ti consiglio di rivolgerti a CClenaer, un’ottima applicazione di terze parti che consente di ottimizzare le prestazioni del computer rimuovendo vari file superflui (dati temporanei delle applicazioni, cronologia di navigazione in Internet ecc.), pulisce il registro di sistema, cancella i file duplicati e molto altro ancora.
    Tutto in maniera completamente gratuita (in realtà esiste anche una versione a pagamento del programma ma se non hai esigenze particolari non dovresti averne bisogno).

    Per scaricare CCleaner sul tuo PC, collegati al suo sito ufficiale e clicca sul link CCleaner.com collocato sotto la dicitura Free.
    Successivamente avvia il file ccsetupxx.exe e fai clic sul pulsante nella finestra che si apre.
    Seleziona poi l’italiano dal menu a tendina per la scelta della lingua in alto sulla destra e porta a termine l’installazione del programma pigiando prima su Installa e successivamente su Avvia CCleaner.




    Ad installazione ultimata, avvia CCleaner, seleziona la scheda Pulizia dalla barra laterale di sinistra e spunta le voci relative agli elementi che intendi eliminare.
    Se non sai bene dove mettere le mani, ti suggerisco di evitare iniziative personali e di lasciare tutto così com’è di default.
    Dopodiché fai clic sul pulsante Analizza per scoprire l’elenco dei file da cancellare, successivamente dagli uno sguardo per sincerarti del fatto che non vi sia nulla di strano e poi avviane l’effettiva cancellazione dal disco pigiando sul bottone Avvia pulizia.

    Oltre che così come ti ho appena indicato, puoi liberare spazio su disco andando a rimuovere gli eventuali file duplicati presenti sullo stesso.
    Mi chiedi in che modo?
    Semplice:
    usando un’apposita funzione di CCleaner.
    Per servirtene, seleziona la voce Strumenti dalla barra laterale di sinistra della finestra del programma, clicca su Ricerca duplicati, indica i drive o le cartelle da analizzare, regola le preferenze di ricerca degli elementi doppi (es.
    ignorare i file nascosti, cercare solo file che hanno determinate dimensioni massime o minime ecc.) e fai clic sul pulsante Ricerca.
    Se ritieni di aver bisogno di maggiori relativi al funzionamento di CCleaner, leggi anche il mio tutorial su come scaricare e utilizzare CCleaner.

    Eliminare i file pesanti

    E per quanto riguarda l’eliminazione dei file pesanti?
    Beh, purtroppo Windows 10 non integra alcuna funzione apposita (almeno non ancora) ma si tratta di un’operazione che può comunque essere effettuata ricorrendo all’uso di appositi strumenti di terze parti.

    WinDirStat

    IMMAGINE QUI 4




    Tra i vari programmi disponibili sulla piazza adibiti all’individuazione dei file più pesanti su Windows 10 (e non solo) voglio consigliarti WinDirStat.
    Trattasi di un’applicazione a costo zero e di natura open source che, una volta in uso, consente di visualizzare tutti i file presenti sul disco organizzandoli in ordine di peso e mostrando un apposito grafico tramite cui si possono individuare con maggiore facilità tutti i dati archiviati sul disco fisso in base alla loro tipologia ed alla loro quantità.

    Per effettuare il download di WinDirStat sul tuo computer, collegati al suo sito Web ufficiale e pigia prima sulla dicitura Downloads, permalinks che si trova sulla sinistra, poi su Download WinDirStat xx from FossHub e per concludere su Download WinDirStat Windows Installer.

    A download ultimato, apri il file windirstat_xx_setup.exe appena ottenuto e clicca su .
    Successivamente accetta le condizioni d’uso del programma mettendo il segno di spunta accanto alla voce I accept the terms in the License Agreement e completa il setup facendo clic prima su Next per due volte di seguito, poi su Install, successivamente su Next ed infine su Close.

    A questo punto, avvia WinDirStat, seleziona le unità da analizzare e pigia sul bottone OK.
    Successivamente attendi che la barra di completamento raggiunga il 100%, passa in rassegna la lista di tutti i file più pesanti archiviati sul tuo hard disk e cancellali o spostali su un’unità di archiviazione esterna.
    Se i file non vengo organizzati per dimensione, clicca sulla scheda Dimensione per rimediare.




    Eliminare i programmi inutili

    Per concludere, voglio segnalarti come effettuare una sana pulizia del disco di Windows 10 andando a rimuovere i programmi inutili, vale a dire tutti quei software che hai installato sul tuo PC tempo addietro ma che per un motivo o per un altro non utilizzi più o comunque sia non lo fai così spesso e che dunque vanno ad occupare spazio inutile su disco.
    Per scoprire quali strumenti utilizzare e come fare per servirete continua a leggere.

    App e giochi/App e funzionalità

    IMMAGINE QUI 5

    Per disinstallare i programmi non più utili presenti sul tuo computer ti basta ricorrere all’apposito strumento adibito alla rimozione di software ed applicazioni annesso in Windows 10.
    Per richiamarlo, clicca sul pulsante Start (la bandierina di Windows collocata nell’angolo in basso a sinistra dello schermo) e clicca sull’icona dell’ingranaggio che si trova nella parte sinistra del menu.
    In alternativa, digita impostazioni nel campo di ricerca e clicca sul primo risultato presente in elenco.

    Nella finestra che si apre, vai su Sistema, seleziona la voce Archiviazione dalla barra laterale di sinistra, clicca su Questo PC e poi seleziona App e giochi dalla nuova schermata che ti viene mostrata.
    Se stai utilizzando un PC con su installato un aggiornamento di Windows 10 meno recente, dopo aver aperto la finestra delle impostazioni del sistema seleziona semplicemente la voce App e funzionalità dalla barra laterale di sinistra.




    A questo punto, individua il software da rimuovere (utilizzando il menu a tendina centrale Ordina per: puoi ordinare la lista dei software installati sul PC per nome, dimensione o data di installazione) poi selezionalo, pigia sul bottone Disinstalla per due volte di seguito e procedi con la rimozione del programma scelto seguendo le semplici indicazioni proposte a schermo (generalmente per completare la procedura basta cliccare sempre su Avanti/Next).

    Installazione applicazioni

    IMMAGINE QUI 6

    Oltre che così come ti ho indicato nelle righe precedenti, puoi pulire il disco di Windows 10 andando a disinstallare i programmi inutili accedendo al menu Start (sempre la bandierina di Windows collocata nell’angolo in basso a sinistra dello schermo), cercando pannello di controllo nel campo di ricerca e selezionando il primo risuolato in elenco.

    Nella finestra che a questo punto andrà ad aprirsi sul desktop, clicca su Disinstalla un programma, disponi i programmi in ordine di grandezza facendo clic sulla scheda Dimensioni, individua tutti i software che non ti occorrono più ed eliminali facendo clic prima sul loro nome e poi sul bottone Disinstalla/Cambia che si trova in alto.
    Successivamente segui la semplice procedura di installazione che ti viene proposta a scremo ed il gioco è fatto.




    come pianificare riavvio pc windows




    come pianificare riavvio pc windows

    Come pianificare il riavvio di un PC Windows 10

    Quante volte avete visto la notifica che consente di pianificare il riavvio di un PC Windows 10 per l’installazione degli aggiornamenti automatici?
    Probabilmente parecchie, ma forse non l’avete mai utilizzata in quanto non avete mai approfondito circa il suo funzionamento.

    Oggi, appunto, con questo tutorial ti spiegherò cosa fare per gestire il riavvio automatico di un computer con Windows 10.
    Inoltre, ti mostrerò come fare per personalizzare le notifiche correlate all’upgrade di Windows 10.
    Vediamo allora come procedere.

    Come pianificare il riavvio di un PC Windows 10

    A partire da W10, Microsoft ha voluto migliorare di gran lunga l’esperienza utente, inserendo funzioni e automatismi che agevolano di gran lunga l’utilizzo del computer.

    Dal momento però che gli aggiornamenti del sistema operativo sono ormai continui, se non li gestisci, pian piano ti ritroverai a chiederti come disattivare Windows Update oppure a sospendere gli aggiornamenti di Windows 10 per un certo periodo di tempo.
    E dal momento che queste sono operazioni sconsigliate per via che ad ogni update vengono fixati bug ed anche vulnerabilità, sarebbe meglio invece pianificare il riavvio del PC Windows 10 a quando non si utilizza.
    Ecco i dettagli:




    1. Cliccare sul menu start
    2.
    Seguire il percorso Impostazioni > Aggiornamento e Sicurezza > Windows Update
    3.
    Se ci fossero update disponibili per l’installazione, vedreste una notifica di aggiornamento
    4.
    Sotto di essa, troverete le opzioni per pianificare il riavvio del computer Windows 10, denominata Riavvii Pianificati.
    Potete scegliere se:

    • Riavviare il computer in un momento di inutilizzo (il sistema proporrà l’orario più consono per farlo calcolato in base al vostro uso)
    • Pianificare il riavvio del PC manualmente tramite i menu a tendina scegliendo l’orario e il giorno in cui farlo
    • Riavviare all’istante cliccando sul pulsante Riavvia ora

    5.
    Selezionare Opzioni avanzate per scegliere come installare gli aggiornamenti di W10
    6.
    Scegliere dal menu a tendina l’opzione che abilita le notifiche del riavvio pianificato
    7.
    Altre opzioni che potete spuntare:

    • Scaricare gli aggiornamenti di altri prodotti Windows quando si aggiorna Windows 10
    • Rinviare gli aggiornamenti di Windows 10

    8.
    Fine!

    L’opzione per gestire i riavvii degli aggiornamenti di Windows 10 è davvero comoda.
    Di sicuro, d’ora in poi, sarete voi a poter decidere quando installare gli upgrade automatici scaricati dal sistema operativo, configurando un riavvio in base alle vostre esigenze.




    come personalizzare windows




    come personalizzare windows

    Spinto dalla curiosità di provare questo nuovo sistema operativo, anche tu hai deciso di passare a Windows 8.
    Ti trovi meglio del previsto con la nuova Start Screen e i menu in stile Windows Phone, adesso però ti piacerebbe dare un tocco personale al tutto e cambiare il look del sistema operativo.
    Si può?
    Certo, ed oggi sono qui per spiegarti come fare.

    Se vuoi qualche consiglio su come personalizzare l’aspetto della Start Screen di Windows, cambiare il tema grafico del Desktop e rendere più accattivanti altri elementi del sistema, come la schermata di blocco, non ti resta che continuare a leggere.
    Ecco come personalizzare Windows 8 in dettaglio.

    Cominciamo vedendo come personalizzare Windows 8 nel suo fulcro, la tanto chiacchierata Start Screen che ha preso il posto del menu Start.
    Se vuoi cambiare la posizione dei tasselli (chiamati tile) presenti all’interno della schermata, non devi far altro che selezionarli con il mouse e trascinarli nella posizione della Start Screen che più preferisci.
    Spostando un tile all’estrema destra della schermata (dove non ci sono altri tasselli), verrà creato un nuovo gruppo di app.
    Per rinominare i gruppi di applicazioni che crei, premi il pulsante [-] collocato in fondo a destra, dopodiché fai click destro sul gruppo da rinominare e pigia sul pulsante Assegna nome a gruppo che compare in basso.

    Puoi anche cambiare le dimensioni dei tasselli presenti nella schermata Start, facendo click destro su di esso e selezionando la voce Più grande o Più piccolo dal menu che compare, e disattivare i riquadri animati (es.
    il meteo, le foto, ecc.) cliccando con il tasto destro del mouse su di essi e cliccando sul pulsante Disattiva riquadro animato collocato in basso.
    Per eliminare un tile dalla Start Screen, fai click destro su di esso e seleziona l’opzione Rimuovi da Start dal menu che si trova in fondo allo schermo.




    Vuoi cambiare il colore e il tema di sfondo della Start Screen?
    Nulla di più semplice.
    Richiama la Charms Bar di Windows 8 posizionando il cursore del mouse nell’angolo alto o basso a destra dello schermo e clicca prima su Impostazioni e poi su Modifica impostazioni PC.
    Nella schermata che si apre, seleziona la voce Personalizzazione dalla barra laterale di sinistra, clicca su Schermata Start e seleziona tema e colore della Start Screen usando i riquadri collocati in basso.
    È facilissimo, ad ogni modo puoi avere maggiori informazioni su come personalizzare la schermata Start di Windows 8 leggendo la mia guida su come utilizzare Windows 8.

    IMMAGINE QUI 1

    Adesso vediamo come personalizzare Windows 8 in ambiente Desktop, anche se in questo caso le differenze sono pochissime rispetto a Windows 7 e Vista.
    Ad esempio, se vuoi cambiare il tema grafico utilizzato per i wallpaper e i colori delle finestre non devi far altro che cliccare con il tasto destro in un punto vuoto della scrivania e selezionare la voce Personalizza dal menu che compare.
    Nella finestra che si apre, clicca sul tema che desideri applicare al tuo Windows e il gioco è fatto.

    Puoi anche modificare manualmente i colori delle finestre e della taskbar, cliccando sulla voce Colore collocata in basso e scaricare nuovi temi rispetto a quelli inclusi di default nel sistema operativo visitando la gallery allestita da Microsoft e scegliendo i temi che ti piacciono di più.
    Basta aprirli per applicarli, e sono tutti gratis.




    Come nelle versioni precedenti del sistema operativo, inoltre, puoi modificare facilmente Sfondo del desktop, Suoni e Screen saver cliccando sulle apposite icone contenute nel menu Personalizza del Desktop.
    Credo ormai non ci sia bisogno di ulteriori spiegazioni su questo fronte.

    IMMAGINE QUI 2

    Infine, vediamo come cambiare immagine di sfondo nella lock screen (la schermata di sblocco del sistema operativo) e foto del profilo per il proprio account utente.
    Tutto quello che devi fare è posizionare il cursore del mouse nell’angolo alto o basso a destra dello schermo e clicca prima su Impostazioni e poi su Modifica impostazioni PC nella barra che compare sulla destra.

    Nella schermata che si apre, clicca sulla voce Schermata di blocco per selezionare uno dei tanti wallpaper disponibili per la lock screen di Windows 8 oppure fai click su Sfoglia per scegliere un’immagine personalizzata fra quelle che hai salvato sul PC.




    Per modificare l’immagine del profilo utente, invece, recati nella sezione Immagine account del pannello di controllo e clicca su Sfoglia per selezionare una tua foto salvata precedentemente sul PC oppure su Fotocamera per scattare una foto in tempo reale usando la webcam del computer.
    Ora sì che puoi dire di avere un Windows 8 personalizzato!

    come personalizzare la schermata di avvio di windows




    come personalizzare la schermata di avvio di windows

    Dopo aver cambiato sfondo del desktop, icone e puntatore del mouse, ti rimane solo la schermata di avvio di Windows 7 per creare un sistema operativo unico personalizzato al 100%.
    Come dici?
    Quella è troppo difficile da cambiare?
    Chi ti ha mai detto questa sciocchezza?

    Personalizzare la schermata di avvio di Windows 7 è un gioco da ragazzi se utilizzi Windows 7 Boot Updater.
    Si tratta di un programma gratuito che non necessita di installazioni e consente di impostare immagini e scritte personalizzate nella schermata di avvio dell’ultimo sistema operativo Microsoft senza rischi e senza fatica.
    Ecco come funziona.

    Tutto quello che devi fare per personalizzare la schermata di avvio di Windows 7 è collegarti al sito Internet di Windows 7 Boot Updater e cliccare sulla voce Windows 7 Boot Updater (598.5 KB, updated 2011-03-17) che si trova al centro della pagina per scaricare il programma sul to PC.
    A download ultimato apri, facendo doppio click su di esso, il file appena scaricato (Win7BootUpdater.exe) per avviare Windows 7 Boot Updater e accedere alla sua schermata principale.
    Rispondi di all’avviso che compare.

    IMMAGINE QUI 1




    Se vuoi creare una schermata di avvio personalizzata per il tuo Windows 7 cambiando solo l’immagine centrale e le scritte presenti in essa, imposta la voce Immagine statica dal menu a tendina Animazione (in alto a sinistra) e seleziona l’immagine da visualizzare al centro della schermata.

    Clicca quindi nel campo di testo in cui c’è scritto © Microsoft Corporation per personalizzare la scritta posizionata in basso nella schermata di accesso a Windows 7, seleziona la scheda Messaggio 2 (in basso a sinistra) per cambiare anche la scritta posizionata più in alto (Starting Windows) e clicca sul pulsante Apply per applicare le modifiche.
    Puoi anche cambiare le dimensioni e i colori del testo, sfruttando i campi Colore font e Dimensione font collocati in basso a sinistra.

    IMMAGINE QUI 2

    Se vuoi personalizzare la schermata di avvio di Windows 7 in maniera più drastica, puoi cambiare il colore di sfondo di quest’ultima, cliccando sul rettangolo nero collocato accanto alla voce Sfondo (in alto a sinistra), o utilizzare una foto al posto del colore uniforme e delle scritte, selezionando la voce Completo dal menu a tendina Metodo e cliccando sul pulsante Selezionare immagine di sfondo.




    Puoi anche personalizzare la schermata di ripresa di Windows dopo l’ibernazione (quella con la scritta Ripresa dell’esecuzione di Windows in corso), cliccando sulla scheda Resume di Windows collocata in alto a sinistra e seguendo la stessa procedura vista per la schermata di avvio.
    Per visualizzare un’anteprima a tutto schermo delle schermate personalizzate clicca sul pulsante Schermo (in basso a destra), mentre per usare un’animazione anziché un’immagine statica al centro della schermata (devi creare una cartella con 105 immagini in sequenza) seleziona la voce Animazione dal menu Animazione.

    IMMAGINE QUI 3

    Vuoi installare la schermata di avvio personalizzata per Windows 7 che hai appena creato su altri PC?
    Puoi esportarla come fosse un pacchetto di installazione indipendente che non richiede Windows 7 Boot Updater per essere utilizzato.
    Per farlo, al termine della procedura per personalizzare la schermata di avvio di Windows 7, seleziona la voce Creare Installer Boot Skin dal menu File e, nella finestra che si apre, compila il modulo che ti viene proposto con il tuo nome e il nome della schermata.

    Clicca quindi sul pulsante Creare e seleziona la cartella in cui salvare il pacchetto d’installazione per completare l’operazione.
    Per ripristinare la schermata di accesso a Windows 7 predefinita, seleziona la voce Ripristina backup dal menu Opzioni, riavvia il software e clicca sul pulsante Applica.




    come patchare windows per wannacry ransomware




    come patchare windows per wannacry ransomware

    Come patchare Windows per WannaCry Ransomware

    Se ti stai chiedendo come patchare Windows per WannaCry Ransomware, potrei esserti aiuto.
    Dopo aver sentito parlare dell’attacco hacker provocato dal virus WannaCrypt, conosciuto come WannyCry ransomware, ed evoluto dopo il “kill switch” in WannaCry 2.0, potresti aver compreso che il tuo PC è vulnerabile.
    Come già saprai, Wanna Cry ha infettato, in Italia e nel Mondo, moltissimi PC con sistemi operativi Windows meno recenti, ossia inferiori a Windows 10.
    Per l’esattezza, l’attacco si è concentrato soprattutto su Windows XP, Windows Vista, Windows 7, Windows 8, Windows Server 2003 e Windows Server 2008.
    Tuttavia, anche Windows 10 era vulnerabile, almeno fino al 14 Marzo 2017.

    A tal proposito, Microsoft ha deciso di mettere al sicuro chiunque dei suoi utenti.
    Ha rilasciato la patch MS17-010 per tutte le versioni di Windows.
    Essa, blocca la vulnerabilità presente in SMBv1, sfruttata tramite l’esecuzione di un codice remoto, ergo exploit, da Wanna Cry.
    Nella guida cliente per l’attacco WannaCrypt, Microsoft consiglia vivamente di installarla, sottolineando che l’aggiornamento è considerato di livello critico.

    Per aiutarti, in questa guida ti spiego come patchare Windows per WannaCry Ransomware.
    Inoltre, ti dico come disattivare il servizio SMBv1, nel caso in cui tu non lo utilizzassi.
    Ciò, ti permetterà di proteggerti da cyber attacchi simili in futuro.
    Allora non perdiamo altro tempo, iniziamo subito.

    Come patchare Windows per WannaCry Ransomware

    Prima di rivelarti come patchare Windows per WannaCry Ransomware, ti ricordo che non è sufficiente installare una patch per rimanere al sicuro da ogni ransomware o qualsiasi altro virus.
    La patch MS17-010, ad esempio, è specifica per bloccare una vulnerabilità scoperta in SMBv1.
    Quello che voglio dirti, è che ogni malware “ha storia a sé”.




    Pertanto, oltre ad applicare la patch per proteggerti da Wanna Cry, ti consiglio di installare un Anti-ransomware affidabile e di tener aggiornato il suo database dei virus.
    Le aziende che gli sviluppano, come Kaspersky Lab ZAO, Avast, ESET, McAfee, Webroot, Malwarebytes, Symantec e altre, rilasciano patch continuamente per non esporti a rischi.

    Al contempo, dovresti effettuare backup frequenti e utilizzare un router avanzato, magari con firmware DD-WRT o Tomato.
    Con esso, potresti impostare delle regole mediante Firewall che bloccano o per lo meno limitano eventuali infezioni in tutta la rete.

    Ciò premesso, di seguito trovi gli approfondimenti per conoscere come funziona WannaCrypt e, soprattutto, come patchare Windows per WannaCry Ransomware.
    Puoi andare dritto alla soluzione per debellare il virus, ma non te lo consiglio.
    È importante, a mio avviso, che tu sappia come agisce.
    Questo, ti aiuterà a prendere meno virus in futuro.
    I metodi di contagio, infatti, sono spesso simili.

    Indice

    • Come si contrae WannaCry Ransomware
    • Funzionamento di WannaCry Ransomware
    • Installazione patch per WannaCry Ransomware
    • Disattivazione SMBv1 su Windows per WannaCry Ransomware
    Come si contrae WannaCry Ransomware

    Per tranquillizzarti, non voglio mostrarti soltanto come patchare Windows per WannaCry Ransomware.
    Voglio spiegarti, in sintesi, come funziona il contagio.
    Come già saprai, i virus non sono altro che file contenenti codici mirati ad eseguire determinate funzioni non appena vengono aperti.
    Questi file, non si generano da soli. Spesso, tutto avviene per una disattenzione dell’utente nel network.
    Non me ne volere, purtroppo è così.
    Hacker e cracker non etici, sfruttano spesso la tua curiosità o la tua inconsapevolezza.




    I virus, soprattutto i malware worm, i ransomware e i trojan in generale, di solito arrivano tramite email spam, sotto forma di allegati o link.
    Questa tecnica, si chiama phishing.
    Tuttavia, pur aprendo le email o scaricando gli allegati, non si prende nulla.
    Il contagio avviene esclusivamente quando il file viene aperto o quando il link viene seguito.
    Durante l’apertura del file infetto o il collegamento a un dominio fasullo, solo l’antivirus o una patch può salvare il computer e l’intera rete.
    Altri metodi di contagio, possono essere i social o i siti web.

    Ti ricordi quando tutti si chiedevano come decriptare Cryptolocker dopo averlo contratto via email?
    Ecco, anche WannaCrypt agisce così.
    Ma questo non vuol dire che i virus sono uguali.
    Sono della solita “famiglia”, se così si può dire.
    Però, ognuno di essi, una volta che è stato aperto, mira a diverse vulnerabilità ed esegue codici differenti.
    Tali codici, appunto, permettono di contagiare anche altri PC in maniera diversa.
    Ecco perché adesso devi patchare Windows per WannaCry Ransomware.

    Funzionamento di WannaCry Ransomware

    In questo caso, devi sapere come patchare Windows per WannaCry Ransomware perché c’è una falla di sicurezza all’interno di SMBv1.
    È stata identificata come Eternalblue.

    Dopo l’apertura del file infetto, Wanna Cry fa connettere il computer a un dominio fasullo.
    Se il dominio non è registrato, che ovviamente è così, i file del computer vengono criptati.
    Altrimenti, no.
    È questo “l’interruttore” che ha permesso di fermarlo mediante kill switch, ossia comprando per pochi dollari il dominio falso.
    Facendo rispondere il dominio ad ogni esecuzione del codice, il virus si spegneva.
    Ma è bastato inserire un altro dominio finto per farlo ripartire.
    Dal cambio dominio, il virus prende il nome di WannaCry 2.0.




    Una volta che sono stati criptati i file nel PC, non contento, WannaCry sfrutta una vulnerabilità di Windows, contenuta in SMBv1, per criptare l’intero network.
    Mediante exploit, il virus scansiona la rete e inietta sé stesso negli altri PC, NAS o server per criptare tutti i dati nella rete. Ecco come ha fatto a moltiplicarsi in poco tempo.

    Dopo aver criptato tutti dati, sullo schermo di ogni computer appare un’avvertenza, in cui c’è scritto che i dati nel PC sono stati crittografati.
    Per decriptarli, a loro dire, è necessario pagare una certa somma in bitcoin sul deep web, mediante rete Tor, anch’essa anonima e crittografata.
    Ovviamente, non c’è una garanzia di sblocco a seguito del pagamento.

    Riassumendo, potresti anche contrarre WannaCrypt indirettamente.
    Se qualcuno nel tuo network esegue il virus e il tuo computer non ha la patch, un antivirus aggiornato o il servizio SMB spento, anch’esso verrà colpito dalla minaccia.
    Ecco perché devi subito patchare Windows per WannaCry Ransomware. Dunque, facciamolo.

    Installazione patch per WannaCry Ransomware

    Ora che ti ho detto come si prende il virus e come funziona, posso dirti come patchare Windows per WannaCry Ransomware.
    Per prima cosa, devi sapere qual è la versione del sistema operativo che utilizzi.
    Per scoprirlo, apri l’Esegui, digita winver e schiaccia Invio.




    Non appena conosci la versione del SO, puoi scaricare la patch MS17-010.
    Se hai un computer con Windows Update attivo e sistema operativo supportato, dovrebbe essersi installata in automatico.
    Per altro, se hai Windows Defender abilitato, dal 12 Maggio 2017 dovresti essere protetto, poiché è stato aggiornato.
    Windows Defender, adesso riconosce la minaccia con il nome di Ransom:Win32/WannaCrypt.

    Invece, nel caso in cui utilizzi versioni non supportate oppure in passato hai deciso di disattivare Windows Update su Windows 10 o su altre versioni, devi subito patchare Windows per WannaCry Ransomware.
    Puoi riattivare Windows Update e fare l’aggiornamento automatico.
    Oppure, puoi effettuare il download della patch MS17-010 collegandoti a questa pagina del supporto Microsoft e installarla manualmente.
    È disponibile per tutte le versioni del sistema operativo, a 32bit e a 64bit.
    Precisamente, puoi scaricarla per:

    • Windows XP
    • Windows Vista SP2
    • Windows Server 2003
    • Windows Server 2008 SP2
    • Windows Server 2008 R2 SP1
    • Windows 7 SP1
    • Windows 8.1
    • Windows Server 2012
    • Windows Server 2012 R2
    • Windows 10
    • Windows Server 2016

    Se non trovi la versione giusta per il tuo SO poiché meno recente, prova questo link che rimanda sempre al supporto Microsoft.
    In quella pagina, c’è l’update KB4012598, concesso in via occasionale ai SO non più supportati.

    Per completare l’installazione, riavvia il computer.
    Dopodiché, potrai ritenerti al sicuro, almeno fino a quando WannaCrypt 2.0 non si evolverà ancora.
    Per rimanere sempre protetto, dovresti disattivare SMBv1.
    Continuando la lettura, puoi capire come si fa.




    Disattivazione SMBv1 su Windows per WannaCry Ransomware

    Adesso che non ti chiedi più come patchare Windows per WannaCry Ransomware, vorrai sapere come si disattiva il servizio SMBv1 per proteggerti in futuro.
    Ebbene, per disabilitarlo, puoi usare diversi metodi.

    Se utilizzi Windows 8.1 o Windows 10, ti consiglio di farlo mediante Programmi e funzionalità.
    Una volta entrato, clicca Attivazione o disattivazione delle funzionalità Windows.
    Dopodiché, ricerca e disattiva la voce Supporto per condivisione file SMB 1.0/CIFS.
    Infine, scegli Ok e riavvia il computer.

    Se utilizzi Windows Vista, Windows 7 o Windows 8, apri il Prompt dei comandi con privilegi amministrativi.
    Poi, digita i seguenti comandi schiacciando Invio per ogni riga:

    sc.exe config lanmanworkstation depend= bowser/mrxsmb20/nsi
    sc.exe config mrxsmb10 start= disabled

    Eseguiti i comandi, effettua il riavvio del computer per disabilitare definitivamente SMB v1.




    Arrivato a questo punto, oltre ad essere riuscito a patchare Windows per WannaCry Ransomware, avrai anche protetto il computer da probabili minacce derivanti da SMBv1.
    Per conoscere altri metodi di attivazione/disattivazione di SMBv1 e per sapere come disabilitare anche SMBv2 e SMBv3, puoi collegarti a questo indirizzo del supporto Microsoft.

    come passare da windows vista a windows




    come passare da windows vista a windows

    Finalmente hai deciso di aggiornare il tuo vecchio PC con Windows Vista e di passare a Windows 7.
    Hai già tutto quello che ti serve per effettuare l’upgrade, però hai paura di procedere perché hai poca esperienza e temi di perdere tutti i tuoi dati.

    Allora:
    fa’ un bel respiro, cerca di stare calmo e lascia che ti dia una mano a portare a termine l’operazione. Ti assicuro che non devi fare nulla di particolarmente difficile e che tutti i tuoi dati rimarranno al loro posto. L’importante è che tu faccia attenzione e non abbia fretta.

    Se vuoi ti do una mano io.
    Dai, prenditi un po’ di tempo libero e lascia che sia io a spiegarti come installare Windows 7 su Windows Vista in modo da passare da un sistema operativo all’altro in maniera “indolore”, o quantomeno più consapevole su quello che si sta andando a fare.
    Ti ripeto, non bisogna essere esperti di informatica per riuscirci.
    Rimboccati le maniche e mettiti alla prova seguendo le indicazioni che trovi di seguito.
    Sono sicuro che ce la farai senza il benché minimo problema.
    In bocca al lupo!

    Verifica dei requisiti minimi

    Prima di vedere in dettaglio come passare da Windows Vista a Windows 7, ti consiglio di accertarti che tutti i componenti del tuo computer siano supportati dal nuovo sistema.
    Per farlo, collegati a questa pagina del sito Internet Microsoft e clicca prima sul pulsante Scarica e poi su quello No, grazie.
    Continua.
    per scaricare sul tuo PC il programma Windows 7 Upgrade Advisor con il quale potrai, appunto, verificare la compatibilità del tuo computer con Windows 7.




    A download completato apri, facendo doppio click su di esso, il file appena scaricato (Windows7UpgradeAdvisorSetup.exe) e installa Windows 7 Upgrade Advisor sul tuo PC mettendo il segno di spunta accanto alla voce Accetto i termini della licenza e cliccando prima su Installa e poi su Chiudi.

    Ora, avvia Windows 7 Upgrade Advisor tramite la sua icona presente sul desktop, clicca sul pulsante Avvia verifica e attendi il suo responso.
    Ti verranno segnalati eventuali incompatibilità con Windows 7 sia a livello hardware (es.
    quantitativo di RAM insufficiente) sia a livello software (es.
    driver o applicazioni non compatibili).

    IMMAGINE QUI 1

    Qualora non riuscissi ad eseguire Windows 7 Upgrade Advisor, ti informo che i requisiti hardware minimi per eseguire Windows 7 sono i seguenti.
    Non sono per nulla esosi, quindi non dovresti avere problemi.




    • Processore a 1 GHz.
    • RAM di almeno 1GB per la versione di Windows 7 a 32 bit o 2GB di RAM per la versione di Windows 7 a 64 bit.
    • 16/20 GB di spazio libero sul disco.
    • Scheda grafica compatibile con DirectX 9 e driver WDDM 1.0.

    Maggiori dettagli sui requisiti hardware e software necessari all’esecuzione di Windows 7 sono disponibili sul sito Internet di Microsoft.

    Backup dei dati

    Installare Windows 7 su Vista, se si sfrutta la funzione di aggiornamento offerta dal sistema operativo, non comporta la cancellazione di alcun file.
    Tuttavia è meglio essere previdenti e creare un backup di tutti i propri dati prima di procedere con l’installazione di Windows.

    Per creare un backup dei tuoi dati, prendi un hard disk esterno e salva su di esso tutti i documenti a cui tieni di più.
    Inoltre, se hai scaricato delle applicazioni da Internet e non vuoi perdere tempo a riscaricarle, crea un backup anche dei file d’installazione di queste ultime.
    Perderai un po’ di tempo ma, ripeto, meglio essere previdenti.

    IMMAGINE QUI 2




    Download dei driver per Windows 7

    Altra operazione che ti consiglio vivamente di compiere prima di installare Windows 7 è scaricare tutti i driver per il nuovo sistema operativo.
    Per compiere quest’operazione, collegati al sito Internet dell’azienda produttrice del tuo PC, cerca il modello esatto di quest’ultimo e scarica tutti i driver più recenti.
    Mi raccomando, prima di avviare il download di qualsiasi tipo di driver assicurati che questo sia perfettamente compatibile con la versione di Windows 7 che stai per andare ad installare (32 o 64 bit).

    Di seguito ti lascio i link ad alcune guide che ho dedicato proprio al download dei driver:
    potrebbero tornarti utili nell’identificazione e nel download dei driver per tutti i componenti del tuo PC (scheda audio, scheda video, scheda di rete e via discorrendo).

    IMMAGINE QUI 3

    • Intel driver
    • Driver HP
    • ATI driver
    • Canon driver
    • Toshiba driver
    • Acer driver
    • NVIDIA driver
    • ASUS driver
    • Epson driver
    • Samsung driver
    • Programmi per driver mancanti

    Download di Windows 7

    Hai già il DVD per installare Windows 7?
    Se la risposta è affermativa, nessun problema, sei già pronto a procedere.




    Se invece non hai il DVD d’installazione di Windows 7 e/o vuoi installare Windows 7 su un computer sprovvisto di lettore DVD, devi scaricare il sistema operativo da Internet e copiarlo su una chiavetta USB. Per scaricare Windows 7 in maniera legale devi collegarti a collegarti al sito Internet di Microsoft e devi immettere il product key della tua copia del sistema operativo nell’apposito campo di testo.
    Purtroppo il servizio funziona solo per le versioni retail del sistema operativo, quindi solo per le versioni acquistate separatamente dal computer (non funziona per le copie OEM che si trovano preinstallate sui PC).

    IMMAGINE QUI 4

    Dopo aver scaricato Windows 7, puoi masterizzare la sua immagine ISO su un DVD utilizzando qualsiasi software adatto allo scopo.
    Personalmente ti consiglio ImgBurn che è completamente gratuito ed estremamente facile da usare:
    ti ho spiegato come utilizzarlo nel mio tutorial su come masterizzare file ISO.

    Creare una chiavetta USB con Windows 7

    Se vuoi installare Windows 7 su un PC sprovvisto di unità ottica, devi riversare i file d’installazione del sistema operativo su una chiavetta USB.
    Per compiere quest’operazione hai bisogno di un’immagine ISO di Windows 7, di una chiavetta USB con almeno 4GB di spazio libero e di un programmino gratuito denominato Windows 7 USB/DVD Download Tool.




    Per procurarti l’immagine ISO di Windows 7 puoi ricorrere al sito Internet di Microsoft (come ti ho spiegato poc’anzi) oppure puoi come estrarre il file ISO dal DVD di Windows 7 seguendo le indicazioni disponibili nella mia guida dedicata all’argomento.

    Una volta ottenuto il file immagine di Windows 7, scarica e installa il software Windows 7 USB/DVD Download Tool e utilizzalo per riversare i file d’installazione del sistema operativo su una chiavetta USB.
    Trovi tutti i dettagli relativi a quest’operazione nel mio tutorial su come creare USB bootable (nel paragrafo dedicato, per l’appunto, a Windows 7).

    IMMAGINE QUI 5

    Passare da Windows Vista a Windows 7

    Se tutto è filato per il verso giusto, dovresti essere pronto ad aggiornare il tuo sistema a Windows 7.
    Per farlo, inserisci il DVD o la chiavetta d’installazione del nuovo sistema operativo nel del PC, recati in Start > Computer e fai doppio click sull’icona dell’unità.




    Nella finestra che si apre, avvia il file setup.exe (se necessario) e clicca prima su Continua per confermare l’apertura della procedura d’installazione di Windows 7 e poi su Installa per avviare la procedura guidata di aggiornamento.

    IMMAGINE QUI 6

    A questo punto, attendi che vengano preparati i file per l’installazione e, se sei connesso ad Internet, clicca sul pulsante Accedi a Internet per scaricare i più recenti aggiornamenti per l’installazione affinché vengano scaricati tutti gli aggiornamenti disponibili per Windows 7. Altrimenti fai click sul pulsante Non scaricare i più recenti aggiornamenti per l’installazione e vai avanti senza scaricare gli aggiornamenti.

    Seleziona quindi la versione del sistema operativo che desideri installare sul tuo PC (es.
    Windows 7 Home Premium), clicca su Avanti, accetta le condizioni di utilizzo di Windows mettendo il segno di spunta accanto alla voce Accetto le condizioni di licenza e clicca prima su Avanti e poi su Aggiornamento e ancora Avanti per avviare l’installazione del sistema operativo come aggiornamento di Vista.




    IMMAGINE QUI 7

    Nota: per installare Windows 7 su Vista c’è bisogno che le edizioni del sistema in uso (ossia Vista) e quelle di Windows 7 combacino.
    Se sul PC hai installato Windows Vista Home Basic o Windows Vista Home Premium puoi passare solo a Windows 7 Home Premium e Windows 7 Ultimate.
    Se usi Vista Business puoi passare a Windows 7 Professional o Ultimate, mentre se usi Windows Vista Ultimate puoi passare solo a Windows 7 Ultimate.
    Stesso discorso vale naturalmente per l’architettura del sistema:
    si può aggiornare solo da 32 bit a 32 bit e da 64 bit a 64 bit.

    Terminata la copia dei file necessari all’aggiornamento sull’hard disk del computer, il sistema si riavvierà e la procedura di aggiornamento da Windows Vista a Windows 7 continuerà in automatico.
    Dopo qualche minuto, il sistema si riavvierà nuovamente e sarà completata l’installazione del sistema operativo (il PC dovrebbe riavviarsi un altro paio di volte durante il processo per poi riprendere automaticamente l’installazione).
    Al termine dell’installazione, partirà la procedura guidata per la configurazione iniziale di Windows 7.

    IMMAGINE QUI 8




    Come prima cosa, dovrai digitare il numero di serie della tua copia del sistema e fare click sul pulsante Avanti per attivare Windows.
    Clicca quindi sul pulsante Usa impostazioni consigliate per utilizzare le impostazioni predefinite per la protezione del PC, conferma l’uso del fuso orario italiano cliccando su Avanti e clicca su Rete domestica per configurare automaticamente la rete.

    È tutto! Qualche ulteriore secondo di attesa e avrai il desktop del tuo Windows 7 perfettamente funzionante.
     Questa era la “complicatissima” procedura per aggiornare a Windows 7!

    IMMAGINE QUI 9

    Creare un’installazione pulita di Windows 7

    Se non vuoi preservare i tuoi dati e quindi vuoi ottenere un’installazione pulita di Windows 7, avvia il computer dal DVD o dalla chiavetta USB di Windows 7 e seleziona la voce Personalizzata (utenti esperti) anziché “Aggiornamento” nella prima parte del setup.




    Dopodiché seleziona la partizione su cui è installato attualmente Vista (dovrebbe essere Disco 0 Partizione 1), clicca sulla voce Opzioni unità (avanzate) che si trova in basso a destra e avvia la formattazione dell’unità cliccando prima su Formatta e poi su OK.
    In questo modo formatterai il disco e potrai proseguire nell’installazione di Windows 7 come spiegato in precedenza.
    Ovviamente nessun file e nessun programma verrà preservato in quanto la formattazione elimina tutti i dati presenti sul disco.

    IMMAGINE QUI 10

    Qualora incontrassi dei problemi nell’avviare il computer dalla chiavetta USB o dal DVD di Windows 7, prova ad entrare nelle impostazioni del BIOS (o dell’UEFI se utilizzi un PC recente) e ad impostare l’unità USB o DVD come unità di boot primaria.

    Se utilizzi un PC recente equipaggiato con UEFI potresti inoltre aver bisogno di disattivare il Secure boot e di attivare la modalità BIOS Legacy.
    Ti ho parlato di tutte queste procedure e dei loro effetti nel mio tutorial su come entrare nel BIOS/UEFI.




    come passare da windows home a pro




    come passare da windows home a pro

    Già da qualche tempo, stai usando, per fini lavorativi, quel computer di cui eri solito servirti per scopi casalinghi.
    Di conseguenza, ti si è presentata la necessità di avvalerti di alcune specifiche funzionalità, come il Desktop Remoto, che ahimè non sono presenti in Windows 10 Home, ma soltanto nella versione Pro dell’ultimo sistema operativo Microsoft.

    Pertanto, hai deciso di “tagliare la testa al toro” e di effettuare l’aggiornamento, tuttavia non hai la più pallida idea di come passare da Windows 10 Home a Pro e, per questo motivo, sei alla ricerca di una guida che possa spiegarti come procedere nel modo più semplice e rapido possibile.
    Ebbene, sono ben lieto di comunicarti che l’hai trovata:
    di seguito, infatti, ti spiegherò per filo e per segno come effettuare l’avanzamento di versione, sia tramite l’acquisto di una licenza digitale Microsoft, sia impiegando una licenza di tipo retail (con codice Product Key).

    Inoltre, avrò cura di illustrarti quelli che sono i costi da sostenere per effettuare l’aggiornamento e, infine, ti spiegherò come ottenere Windows 10 Pro gratuitamente sfruttando la licenza di un sistema operativo precedente.
    Dunque, senza attendere un minuto in più, mettiti bello comodo e leggi con molta attenzione tutto quanto ho da dirti sull’argomento:
    al termine della lettura, sarai perfettamente in grado di utilizzare il metodo di aggiornamento che più si addice al tuo caso, te lo garantisco!

    Indice

    • Costo per passare da Windows 10 Home a Pro
    • Come passare da Windows Home a Pro
      • Aggiornare Windows 10 Home a Pro tramite licenza digitale Microsoft
      • Aggiornare Windows 10 Home a Pro tramite licenza retail
    • Come passare da Windows 10 Home a Pro gratis

    Costo per passare da Windows 10 Home a Pro

    IMMAGINE QUI 1




    Come ben sai, Windows 10 è un sistema operativo coperto da licenza commerciale e, dunque, è a pagamento.
    Al momento in cui scrivo, il prezzo della licenza digitale di Windows 10 Pro, disponibile sul Microsoft Store e valida sia per la versione a 32 bit che a 64 bit del sistema operativo, è pari a 259€ IVA inclusa, con la possibilità di installare il software su un solo PC.
    Questo tipo di licenza si lega all’account Microsoft con il quale viene acquistata.

    Esistono, tuttavia, alcuni siti Web che, grazie a particolari accordi stretti con distributori autorizzati, mettono a disposizione licenze retail del sistema operativo, assolutamente legali e sicure, a prezzi minori:
    uno di questi è lizengo che, al momento in cui scrivo, permette di acquistare una licenza retail di Windows 10 Pro al prezzo di 59,99€ IVA inclusa.

    La licenza retail prevede il recapito di un codice Product Key, da inserire, quando richiesto, in fase di aggiornamento del sistema.

    I requisiti minimi per l’installazione di Windows 10 Pro sono pressoché identici a quelli necessari per Windows 10 Home:
    per completezza di informazione, te li elenco di séguito.




    • Processore – CPU compatibile da 1 GHz o superiore.
    • RAM – almeno 1 GB per 32 bit; 2 GB per 64 bit.
    • Spazio su disco – almeno 20 GB.
    • Scheda video – compatibile con DirectX 9 con driver WDDM e con risoluzione supportata pari ad almeno 800 x 600 pixel.

    Come passare da Windows Home a Pro

    Ora che sei ben consapevole dei prezzi e dei requisiti minimi di Windows 10, puoi passare all’azione e adoperarti per effettuare, finalmente, l’aggiornamento a questa edizioni del sistema operativo.

    Di séguito, ti spiego come procedere nei due casi più comuni:
    previo acquisto di licenza digitale Microsoft, o previo utilizzo di licenza retail (e codice Product Key).

    Aggiornare Windows 10 Home a Pro tramite licenza digitale Microsoft

    IMMAGINE QUI 2

    Se è tua intenzione passare a Windows 10 tramite l’acquisto di una licenza digitale dal Microsoft Store, fai clic destro sul pulsante Start di Windows, seleziona la voce Impostazioni dal menu che ti viene proposto, clicca sull’icona Aggiornamento e sicurezza e recati nella sezione Attivazione (a sinistra).




    A questo punto, clicca sulla voce Vai allo Store, per aprire sùbito il Microsoft Store, clicca sul pulsante Aggiorna a Pro e, giunto nella schermata dedicata a Windows 10 Pro, premi il pulsante Acquista.
    Dopodiché segui le istruzioni mostrate a schermo per finalizzare l’acquisto la licenza digitale.

    Se non hai ancora provveduto a configurare un account Microsoft nel sistema, ti verrà proposta una procedura guidata per farlo al momento.

    Una volta terminata la fase di pagamento, la licenza digitale si “legherà” automaticamente all’account Microsoft configurato nel computer:
    per procedere con l’aggiornamento da Windows 10 Home a Pro, non devi far altro che cliccare, quando richiesto, sul pulsante Installa e attendere che l’aggiornamento venga portato a termine.

    Aggiornare Windows 10 Home a Pro tramite licenza retail

    IMMAGINE QUI 3




    Per poter passare da Windows 10 Home a Pro usando una licenza retail, devi innanzitutto avere a disposizione un codice Product Key valido da poter usare per attivare la copia di Windows.

    Se non ne disponi e, per esempio, hai deciso di optare per l’acquisto della licenza tramite lizengo, collegati alla pagina dell’e-ecommerce dedicata a Windows 10 Pro, clicca sui pulsanti Aggiungi al carrelloMostra carrello e, giunto alla pagina di riepilogo, fai clic sul pulsante Vai alla cassa, per avviare la fase di pagamento della licenza acquistata.

    In séguito, se ti sei già iscritto a lizengo in passato, immetti le credenziali del tuo account nel modulo Sono già cliente, clicca sul pulsante Login e completa la transazione cliccando sull’apposito pulsante.
    Se, invece, non sei cliente e intendi iscriverti al servizio, clicca sul pulsante Crea account cliente e attieniti alla procedura guidata per creare un nuovo profilo e specificare un metodo di pagamento, a scelta tra carta, PayPal, Amazon Pay e bonifico.

    Infine, se non vuoi iscriverti a lizengo e completare la transazione come ospite, clicca sul pulsante Ordina come ospite, immetti i tuoi dati personali nel modulo successivo, clicca sul pulsante Continua e, in séguito, provvedi a fornire un metodo di pagamento valido per completare la transazione.




    In ogni caso, presta bene attenzione all’indirizzo email che utilizzerai in fase d’iscrizione:
    assicurati che esso sia corretto e accessibile, in quanto il codice Product Key acquistato verrà recapitato proprio lì.

    In caso di dubbi riguardo l’uso di lizengo, ti consiglio di dare un’occhiata alla guida che ho interamente dedicato a questo sito, nella quale troverai valide informazioni sul suo funzionamento, oltre che le istruzioni passo-passo per acquistare i prodotti disponibili su di esso.

    IMMAGINE QUI 4

    Una volta ottenuto il codice Product Key di Windows 10 Pro, effettuare l’aggiornamento di sistema è un gioco da ragazzi.
    Prima, però, sebbene l’operazione non preveda l’eliminazione dei dati, ti consiglio di creare una copia di backup dei tuoi file, da avere a disposizione laddove qualcosa dovesse andare storto:
    a tal proposito, potrebbe tornarti utile la mia guida su come fare il backup del PC con Windows 10.




    Prima di andare avanti, salva anche il tuo lavoro e chiudi i programmi aperti, poiché il computer dovrà essere riavviato più volte.

    A questo punto, per poter aggiornare Windows 10 Home a Pro, fai clic sul pulsante Start di Windows (l’icona a forma di bandierina situata nell’angolo in basso a sinistra dello schermo), premi il pulsante  collocato nella barra di sinistra e, giunto alla schermata delle Impostazioni, clicca sull’icona Aggiornamento e sicurezza.

    In séguito, recati nell’area dedicata all’Attivazione (a sinistra), clicca sulla voce Cambia codice Product Key e immetti, con molta attenzione, il codice Product Key ottenuto in precedenza.
    Puoi evitare l’inserimento dei trattini, poiché essi vengono automaticamente aggiunti da Windows.

    IMMAGINE QUI 5




    Quando hai finito, clicca sui pulsanti AvantiAttiva e il gioco è fatto! Per concludere, non ti resta che avviare l’aggiornamento di sistema, cliccando sul pulsante Start/Inizia annesso all’avviso che compare a schermo.
    In questa fase, il computer potrebbe riavviarsi automaticamente diverse volte.

    Una volta terminato l’aggiornamento di sistema, non devi fare nient’altro, se non verificare che la copia di Windows 10 Pro sia effettivamente stata installata sul computer.
    Dunque, fai clic destro sul pulsante Start di Windows, clicca sulla voce Impostazioni annessa al menu che ti viene proposto e accedi alle sezioni Aggiornamento e sicurezza > Attivazione, per visualizzare la licenza in uso.

    Come passare da Windows 10 Home a Pro gratis

    IMMAGINE QUI 6

    Come dici?
    Vorresti passare da Windows 10 Home a Pro gratis, poiché avevi già acquistato la versione Pro di un’edizione di Windows precedente e ora i prezzi della licenza del sistema operativo ti sembrano eccessivi?




    Allora credo di avere ottime notizie per te:
    se disponi di un codice Product Key valido di Windows 8.1 ProWindows 7 Pro, puoi aggiornare gratuitamente Windows 10 Home a Pro, servendoti dello stesso.

    Tuttavia, per poter riuscire nell’impresa, devi innanzitutto aggiornare Windows 10 Home a Pro utilizzando un seriale “generico” fornito da Microsoft, per poi attivare il sistema operativo con il Product Key in tuo possesso (trasformandolo, di fatto, in una licenza digitale di Windows 10 Pro).

    Adesso ti spiego meglio in che modo procedere:
    tanto per cominciare, salva tutti i file aperti e attiva la modalità aereo per eliminare qualsiasi collegamento a Internet.
    Per fare ciò, clicca sull’icona del fumetto situata accanto all’orologio, poi sulla voce Espandi situata in fondo al pannello che si apre e, infine, premi il pulsante Modalità Aereo, per disattivare tutte le connessioni.

    Ora, fai clic destro sul pulsante Start di Windows, scegli la voce Impostazioni dal menu che compare e accedi alle sezioni Backup e ripristinoAttivazione (a sinistra).
    A questo punto, clicca sulla voce Cambia Product Key e inserisci, al suo interno, il seriale generico VK7JG-NPHTM-C97JM-9MPGT-3V66T.
    Per avviare l’aggiornamento di sistema, clicca sui pulsanti AvantiStart/Inizia.




    Ad aggiornamento completato, disattiva la modalità aereo seguendo gli stessi passaggi visti in precedenza (la relativa icona dovrebbe, a questo punto, “spegnersi), recati nuovamente in Impostazioni > Backup e ripristino > Attivazione, clicca sulla voce Cambia Product Key e immetti, a questo punto, il Product Key di Windows 7 Pro o Windows 8.1 Pro in tuo possesso.

    Per concludere e attivare la licenza, clicca sui pulsanti AvantiAttiva ora:
    dopo alcuni secondi, dovresti ricevere un messaggio di conferma sull’avvenuta attivazione della copia del sistema operativo.

    come passare da windows a windows




    come passare da windows a windows

    Hai acquistato un nuovo PC equipaggiato con Windows 8 ma, dopo appena qualche giorno di “convivenza”, ti sei convinto del fatto che questo sistema operativo non fa per te?
    Vorresti tornare indietro al caro vecchio Windows 7 ma non sai come fare?
    Se la risposta a queste domande è affermativa sono ben lieto di comunicarti che per tua fortuna sei capitato sul blog giusto al momento giusto. Con la guida di oggi, andrò infatti a spiegarti – passaggio dopo passaggio – come passare da Windows 8 a Windows 7 senza rischiare di combinare guai e facendo il minimo sforzo possibile.

    Prima che tu possa allarmarti e pensare a chissà cosa ci tengo a farti prendete sin da subito che, al contrario delle apparenze, passare da Windows 8 a Windows 7 è una procedura abbastanza semplice da effettuare e per la messa a segno della quale non è indispensabile essere degli “smanettoni”, almeno non seguendo le indicazioni che sto per fornirti.
    Ti avverto però, ci vorrà un po’ di tempo per completare il tutto quindi cerca di portare pazienza e soprattutto concentrarti il più possibile sui passaggi che sto per illustrarti.

    Detto ciò, se sei dunque effettivamente interessato a scoprire in che modo procedere per poter passare da Windows 8 a Windows 7 ti suggerisco di metterti seduto ben comodo dinanzi al tuo computer e di concentrarti sulla lettura di questo tutorial. Sono certo del fatto che alla fine mi ringrazierai per i preziosi consigli ottenuti e che potrai dirti finalmente soddisfatto del tuo nuovo acquisto e del sistema operativo installato.
    Che ne dici, scommettiamo?

    IMMAGINE QUI 1




    Prima di vedere in dettaglio come passare da Windows 8 a Windows 7, devo fare alcune precisazioni importanti.
    Innanzitutto, se sei un utente business ed hai acquistato un computer equipaggiato con la versione Pro di Windows 8, sappi che hai diritto al downgrade gratuito verso Windows 7.
    Questo significa che puoi installare sul tuo PC una copia di Windows 7 Professional sfruttando la licenza di Windows 8, basta contattare Microsoft ed effettuare l’attivazione telefonica del prodotto.
    Per ottenere maggiori dettagli sui diritti di downgrade ti suggerisco di cliccare qui in modo tale da collegarti all’apposita pagina Web presente sul sito Internet ufficiale di Microsoft.

    Se invece sul tuo PC c’è installata la versione standard di Windows 8 non hai diritto al downgrade gratuito, mi spiace.
    Di conseguenza, per riuscire “nell’impresa” devi acquistare una regolare licenza della copia di Windows 7 con cui intendi sostituire il sistema operativo.
    A questo proposito, ti suggerisco di seguire la mia guida su come acquistare Windows 7

    Prima di passare all’azione, accertati inoltre che esistano dei driver compatibili con Windows 7 per tutti i componenti del tuo computer.
    A tal proposito, ti consiglio di scaricare uno degli appositi software che ho provveduto a segnalarti nel mio tutorial sui programmi per driver e di verificare componente per componente la compatibilità del tuo PC con la vecchia versione del sistema operativo Microsoft.

    Appurata la disponibilità dei driver, puoi cominciare con i preparativi del “formattone”.
    Per prima cosa, visto che con l’installazione di Windows 7 si cancelleranno tutti i dati presenti sul computer, ti consiglio di eseguire un bel backup dei tuoi file più importanti usando uno dei vari programmi che ti ho segnalato nella mia guida sui programmi per backup.




    Se non lo hai ancora fatto provvedi inoltre a masterizzare i dischi di ripristino del computer in modo tale che in caso di ripensamenti o problemi riguardo la procedura mediante cui installare Windows 7 su Windows 8 tu possa riportare il computer al suo stato originario.
    Per scoprire come fare puoi consultare la mia guida su come formattare il PC Windows 8.

    IMMAGINE QUI 2

    Dopo aver completato il backup di tutti i dati importanti e aver masterizzato i dischi di ripristino del PC, sei quasi pronto a passare da Windows 8 a Windows 7.
    Dico quasi perché è altamente probabile che per far riconoscere il disco d’installazione di Windows 7 al tuo computer tu debba recarti nelle impostazioni del BIOS e disattivare la modalità di avvio UEFI in favore di quella BIOS legacy.

    IMMAGINE QUI 3




    Per effettuare questa operazione tutto quel che devi fare è riavviare il computer, entrare nel BIOS premendo sulla tastiera il pulsante F2 o quello indicato a schermo durante la fase di accensione del PC ed accedere alla sezione Boot.
    Procedi ora andando a selezionare la voce Modalità di avvio e scegliendo poi la voce BIOS legacy dal menu visualizzato a schermo.
    Per concludere pigia sull’apposito pulsante per salvare le modifiche apportate nel BIOS e riavvia il computer.
    Per ulteriori dettagli sul da farsi puoi consultare la mia guida su come entrare nel BIOS mediante cui ho provveduto a spiegarti in maniera estremamente dettagliata come procedere.

    Da qui in poi, il percorso è tutto in discesa. Le operazioni da effettuare per poter portare a termine la procedura per passare da Windows 8 a Windows 7 risultano infatti estremamente semplici.
    Tutto quel che devi fare è inserire nel computer il DVD o – qualora tu abbia seguito le indicazioni della mia guida su come installare Windows 7 da USB – la chiavetta USB di installazione di Windows 7, riavviare il PC per effettuare il boot dal DVD o dalla porta USB, attendere che sullo schermo compaia la scritta Premere un tasto per avviare da CD-ROM o DVD-ROM e pigiare qualsiasi pulsante sulla tastiera del computer.

    IMMAGINE QUI 4

    Nella schermata che compare clicca prima sul pulsante Avanti per confermare l’utilizzo della lingua italiana e poi sul pulsante Installa per avviare la procedura d’installazione di Windows.




    IMMAGINE QUI 5

    Nella finestra che a questo punto ti viene mostrata, seleziona l’edizione del sistema che vuoi reinstallare (es. Windows 7 Home Ultimate) e poi clicca sul pulsante Avanti.
    Accetta quindi le condizioni di utilizzo del sistema mettendo il segno di spunta accanto alla voce Accetto le condizioni di licenza e clicca ancora una volta su Avanti per proseguire con l’installazione di Windows.

    IMMAGINE QUI 6

    In seguito, clicca sul pulsante Personalizzata (Utenti esperti), seleziona la partizione in cui vuoi installare Windows 7 (es. Disc 0 Partizione 1) e fai clic prima sulla voce Opzioni unità collocata in basso a destra e poi su Formatta e OK per formattare l’unità in cui copiare il sistema operativo.
    Clicca quindi su Avanti per avviare l’installazione di Windows 7 sul tuo PC.




    IMMAGINE QUI 7

    Al termine della copia dei file di Windows sul PC, il sistema sarà riavviato.
    Quando comparirà la scritta Premere un tasto per avviare da CD-ROM o DVD-ROM, non premere alcun tasto ma attendi che parta automaticamente il completamento dell’installazione di Windows 7.
    A procedura ultimata, il PC sarà riavviato ancora una volta.

    Nella finestra che a questo punto andrà ad aprirsi, digita il nome utente che vuoi usare per accedere al sistema operativo e clicca su Avanti.
    Specifica quindi la password da associare all’account, digita una frase da usare come suggerimento per ricordarla e clicca su Avanti per proseguire.

    Se non hai ancora provveduto a farlo, digita il codice seriale della tua copia del sistema operativo negli appositi campi di testo e fai clic su Avanti per attivare la tua copia del sistema (devi essere connesso ad Internet).
    A questo punto, clicca prima su Usa impostazioni consigliate per abilitare tutti i sistemi di protezione predefiniti di Windows 7 e poi su Avanti e Rete domestica per impostare l’orario e la rete.




    Compiuto anche quest’ultimo passaggio puoi finalmente dirti soddisfatto:
    sei appena riuscito a portare a termine tutta la procedura mediante cui passare da Windows 8 a Windows 7, complimenti! A conferma della cosa dovresti visualizzare il desktop di Seven sul tuo computer su cui sino a poco tempo prima era installato il penultimo sistema operativo di casa Microsoft.

    IMMAGINE QUI 8

    Non ti resa dunque nient’altro da fare se non installare eventuali driver mancanti ed i tuoi programmi preferiti oltre che recuperare tutti i tuoi dati dopodiché potrai iniziare a lavorare liberamente con il tuo computer.
    Per recuperare il tutto, ti basta sfruttare i backup precedentemente creati utilizzando i programmi indicati nella guida che ti ho segnalato all’inizio di questo tutorial.

    come passare da windows a windows




    come passare da windows a windows

    Come passare da Windows 7 a Windows 10

    Windows 7 è stato per molto tempo il sistema operativo di riferimento per chiunque possedesse un PC desktop o un notebook, grazie alla sua grande stabilità e alla compatibilità con la maggior parte delle applicazioni sviluppate per Windows XP (ancora adesso molto numerose, specie tra i gestionali aziendali).
    Ma la tecnologia è andata avanti, e il sistema Windows 10 è ormai abbastanza maturo per poter sostituire alla grande il vecchio Windows 7 su tutte le macchine, sia esse aziendali o ad uso personale.

    Se anche tu ti ritrovi con la necessità di passare da Windows 7 a Windows 10, non preoccuparti:
    nei seguenti capitoli, ti mostrerò cosa devi fare per svolgere questa delicata ma semplice operazione, mantenendo tutti i tuoi dati personali e utilizzando (nella maggior parte dei casi) la stessa licenza utilizzata su Windows 7, senza dover acquistarne una nuova per Windows 10 (che, per la cronaca, è abbastanza costosa).

    Come passare da Windows 7 a Windows 10

    Negli approfondimenti che seguono, ti mostrerò come aggiornare la stessa edizione di Windows gratuitamente, passando dalla 7 alla 10, cosa che dovrebbe essere possibile riscattando la licenza del vecchio sistema operativo in uso.
    Ove ciò non fosse possibile, comunque, ti mostrerò cosa devi fare per acquistare una licenza di Windows 10, indicandoti i relativi prezzi delle versioni sviluppate da Microsoft.

    Affinché l’operazione vada a buon fine, ti parlerò dei requisiti necessari per effettuare l’aggiornamento.
    Inoltre, ti spiegherò che fine fanno i tuoi file personali, quali sono le operazioni preliminari da effettuare ed anche in che modo è possibile aggiornare Windows 7 a Windows 10 senza perdere dati e programmi.




    Se qualcosa andasse storto e/o volessi tornare indietro a Windows 7, in ogni caso, non preoccuparti:
    nei capitoli finali della guida, vedrai cosa è possibile fare per eseguire il downgrade a W7 in caso riscontrassi delle problematiche di vario genere.
    Tieni sempre a mente, però, che potrai farlo solo per un periodo di tempo limitato.

    Ciò premesso, ti suggerisco di accendere il PC e di seguire la guida passo dopo passo, affinché tu riesca a fare l’upgrade a W10 nel modo più “indolore” possibile.

    Indice

    • Si può ancora aggiornare Windows 7 a Windows 10 gratis?
      • Prezzi delle licenze di Windows 10
    • Requisiti per l’aggiornamento di Windows 7 a Windows 10
    • Cosa succede a file e programmi se aggiorno a Windows 10
    • Operazioni preliminari
      • Salvataggio dati su PC Windows 7 prima di aggiornamento
      • Recupero Product Key di Windows 7
    • Procedura di aggiornamento da Windows 7 a Windows 10
      • Installazione del Media Creation Tool su Windows 7
      • Aggiornamento a Windows 10 con il Media Creation Tool
      • Controllo della licenza di Windows 10
    • Se non riesci ad aggiornare a Windows 10
    • Reinstallazione di Windows 7 su Windows 10
      • Macchina virtuale Windows 7 su Windows 10
      • Uso del menu Start di Windows 7 su Windows 10
    Si può ancora aggiornare Windows 7 a Windows 10 gratis?

    Seguendo una delle procedure descritte qui in basso, dovresti riuscire ad ottenere Windows 10 gratis partendo da Windows 7, visto che Microsoft permette ancora di effettuare questa operazione.

    L’unica discriminante per il passaggio gratuito, è la licenza d’uso attualmente attiva:




    • Se in passato avevi attivato Windows 7 in maniera illecita, o se ad esempio intendi passare dalla versione Home alla versione Pro, probabilmente, il numero seriale non sarà validato dopo l’upgrade, e dunque ti toccherà procurarti una nuova licenza d’uso;
    • Se invece la licenza in tuo possesso fosse legata all’hardware, quindi è di tipo OEM, oppure è stata acquistata in un negozio, ovvero è di tipo Retail, usando la stessa edizione del SO, dunque passando da W7 Home a W10 Home o da W7 Professional a W10 Pro, dovresti essere in grado di aggiornare Windows 7 a Windows 10 in maniera totalmente gratuita.

    Vediamo adesso quali sono i prezzi delle licenze, in caso dovessi procurartene una.

    Prezzi delle licenze di Windows 10

    Non rientri tra quelli che beneficiano dell’aggiornamento gratuito?
    In tal caso, devi obbligatoriamente acquistare una licenza d’uso valida per Windows 10 prima di effettuare le operazioni descritte in questa guida.
    Altrimenti, il passaggio da Windows 7 a Windows 10 non ti permetterà di usare a pieno il sistema operativo.

    Allo stato attuale, puoi scegliere tra due licenze di Windows 10:

    • Windows 10 Home:
      licenza Retail disponibile a 145 euro;
    • Windows 10 Pro:
      licenza Retail disponibile a 259 euro.

    La scelta della licenza, come ti dicevo, dipende dall’edizione di Windows 7 da cui partirai per l’aggiornamento:




    • Se possiedi Windows 7 Starter, Windows 7 Home Basic o Windows 7 Home Premium, acquista la licenza Windows 10 Home;
    • Se invece possiedi una licenza Windows 7 Professional o Ultimate, punta sulla licenza di Windows 10 Pro.

    Per evitare problemi, ti consiglio di seguire alla lettera questi abbinamenti, così da poter ottenere una versione di Windows 10 coerente con la licenza in uso.
    Altrimenti, dopo il primo controllo da parte di Microsoft, la licenza potrebbe essere invalidata.
    E dunque, potresti visualizzare l’errore “Windows non è attivato” o comunque “Impossibile attivare Windows”.
    Sì, pur avendo pagato per ottenerla.
    Questo succede soprattutto con le licenze OEM, ma ti suggerisco di procedere come spiegato per non rischiare.

    Premetto che versioni Enterprise non verranno prese in considerazione in questa guida, visto che funzionano con licenze a volume distribuite a grandi aziende e attività commerciali.

    Requisiti per l’aggiornamento di Windows 7 a Windows 10

    Per poter eseguire l’aggiornamento diretto da Windows 7 a Windows 10, necessiti di una chiavetta USB vuota da almeno 16 GB, da utilizzare solo nel caso in cui devi eseguire l’installazione pulita.
    In caso contrario, ti basterebbe il tuo PC e una connessione internet funzionante.

    Prima di proseguire, comunque, assicurati che il computer con W7 da aggiornare disponga almeno dei seguenti requisiti minimi di W10:




    • CPU con core da 1 GHz o superiore;
    • RAM da 1 GB per versioni a 32 bit o da 2GB per le versioni a 64 bit;
    • Spazio libero su disco rigido da 16 GB per le versioni a 32 bit o 20 GB per le versioni a 64 bit;
    • Scheda video integrata o dedicata con supporto a DirectX 9 o versioni successive;
    • Supporto al driver grafico WDDM 1.0;
    • Risoluzione schermo di almeno 1024×600.

    Praticamente, tutti i computer in grado di far girare Windows 7 dovrebbero essere in grado di reggere Windows 10.
    Tuttavia, ti raccomando di potenziare la tua macchina affinché rispetti i seguenti requisiti raccomandati di W10, (per esperienza personale):

    • Processore multi-core da almeno 2 GHz;
    • RAM da 4 GB o superiore;
    • SSD (Solid State Drive SATA o NVMe) da 120 GB o superiore;
    • Scheda grafica integrata o dedicata con supporto a DirectX 10 o successive.

    Assicurandoti una macchina con queste componenti, riuscirai a far girare Windows 10 alla massima velocità e, soprattutto, ad aggiornarlo costantemente, beneficiando così di tutte le ottimizzazioni (in termini di prestazioni e sicurezza) effettuate da Microsoft.

    Cosa succede a file e programmi se aggiorno a Windows 10

    In base alla procedura che utilizzi, puoi decidere anche il “destino” di tutti i tuoi file personali (musica, documenti, video, immagini etc.):

    • Se usi la procedura ufficiale, rimarrà tutto invariato, ma assicurati che i programmi già presenti sul sistema siano compatibili con Windows 10 o potrebbero smettere di funzionare (anche se questa eventualità è molto rara);
    • Se invece utilizzi l’installazione pulita, perderai i tuoi file personali ed i programmi, quindi ti consiglio vivamente di salvarli su un HDD o SSD esterno, o anche su una chiavetta USB abbastanza capiente.

    Nel caso avessi modo, ti suggerisco di aggiornare Windows 7 a Windows 10 tramite il Media Creation Tool.
    È vero che non otterrai una pulizia completa (di file obsoleti e di registro), ma quantomeno non avrai preoccupazioni circa i dati ed i software installati (comunque, salva sempre tutto senza troppi indugi).
    Succederà un po’ come quando si reinstalla Windows 10 senza perdere i programmi.




    Operazioni preliminari

    A prescindere dalla procedura che utilizzerai, ti consiglio di salvare sempre una copia dei tuoi dati personali, così da non avere rimpianti in caso qualcosa dovesse andare storto durante l’aggiornamento.

    Salvataggio dati su PC Windows 7 prima di aggiornamento

    Per creare una copia continua dei file conservati nella tua cartella Home personale, puoi utilizzare il sistema di backup incluso in Windows 7.
    Puoi attivarlo aprendo il menu Start (in basso a sinistra) e digitando sulla tastiera Esegui backup del computer, così da poter premere sull’omonima voce.

    Dopo aver inserito il dispositivo su cui salvare i file (disco fisso o chiavetta USB) o il percorso di rete (ad esempio una NAS o un server locale), nella nuova finestra clicca su Configura backup, premi sul nome del dispositivo da utilizzare poi su Consenti la scelta.
    Quindi, fai click su Avanti.

    A questo punto, non devi far altro che scegliere la cartella personale e selezionare Avanti o l’opzione Salva impostazioni.
    Procedi poi all’esecuzione del salvataggio dati, cliccando su Esegui backup adesso.




    Recupero Product Key di Windows 7

    Altra operazione preliminare da eseguire per tutelarti, è trovare il Product Key della tua licenza Windows 7, così da poterla conservare e riutilizzare in caso di necessità.
    La chiave di licenza puoi recuperarla con un programma gratuito come Produkey della Nirsoft, che trovi a questo indirizzo.

    Il programma non richiede installazione e, una volta avviato, ti mostrerà subito il numero seriale del tuo sistema, così da poterlo salvare su un file di testo o su un documento da includere nel backup.

    Ti ricordo, comunque, che su alcuni PC W7, la licenza Retail è disponibile in versione etichetta adesiva.
    Là sopra, troverai il COA (Certificate of Authenticity), seguito dal Product Key.

    Procedura di aggiornamento da Windows 7 a Windows 10

    Dopo tutte queste informazioni, sei finalmente giunto al cuore della guida, in cui ti mostrerò nel concreto la procedura d’aggiornamento per passare da Windows 7 a Windows 10.




    Seguendo alla lettera tutti i passaggi, non dovresti perdere i tuoi file personali, che saranno sempre al loro posto anche dopo essere passati a Windows 10.
    In ogni caso, non smetterò di ripeterlo, salva sempre tutto prima di procedere.

    Installazione del Media Creation Tool su Windows 7

    Per iniziare, effettua il download del tool gratuito di Microsoft per ottenere la tua copia di Windows 10; lo strumento si chiama Media Creation Tool e puoi scaricarlo gratuitamente su qualsiasi computer con Windows 7.
    Lo trovi a questo indirizzo del sito Microsoft.

    Per avviare lo scaricamento, premi sul pulsante Scarica lo strumento.
    Terminata l’operazione, fai doppio clic sul file eseguibile per avviarlo e attendi che le operazioni preliminari si concludano:
    in questa fase, il tool controllerà se la macchina è pronta per l’aggiornamento o se è presente qualche problema.

    Aggiornamento a Windows 10 con il Media Creation Tool

    Se il tool non segnala nessun problema, puoi procedere all’aggiornamento vero e proprio, facendo click sul pulsante Accetta nella pagina della licenza e attendendo finché non compare la pagina iniziale, dove dovrai accertarti che sia spuntata la voce Aggiorna il PC ora, così da poter cliccare in seguito su Avanti.




    Il tool inizierà lo scaricamento dell’immagine ISO di Windows 10 e provvederà ad installarla sul tuo PC con Windows 7; se lasciassi tutte le impostazioni invariate, l’opzione Mantieni dati e programmi sarà già attiva.

    Nel frattempo, comunque, puoi continuare ad utilizzare il PC, con le accortezze di non chiudere mai la finestra di Media Creation Tool e di non spegnerlo, riavviarlo, sospenderlo o ibernarlo in modo manuale.

    Nella fase più delicata dell’aggiornamento, il tuo computer verrà riavviato automaticamente più volte:
    non devi far altro che attendere finché non comparirà la schermata di benvenuto di Windows 10.

    Controllo della licenza di Windows 10

    Se la licenza in tuo possesso è già valida, il tool non dovrebbe chiederti nulla durante questa fase.
    In ogni caso, se ti venisse richiesto di inserire il Producy Key, prova ad inserire il codice recuperato da Windows 7.




    In caso la tua licenza venisse rifiutata, l’unico modo che avresti per proseguire, sarebbe quello di inserire una licenza valida di Windows 10, da acquistare separatamente come visto in uno dei capitoli precedenti.

    Se invece l’aggiornamento è andato a buon fine e volessi controllare se Windows 10 è attivato, clicca l’Esplora risorse per aprirlo, seleziona la voce Questo PC (dalla sidebar di sinistra), clicca nel vuoto col tasto destro del mouse e scegli Proprietà.
    Scorri in fondo, fino alla voce Attivazione, per vedere se W10 è attivato correttamente.

    Ti ricordo che affinché quest’ultimo controllo vada a buon fine, ci dev’essere una connessione internet (Wi-Fi o LAN) funzionante.

    Se non riesci ad aggiornare a Windows 10

    Il Media Creation Tool si è bloccato o ti ha impedito di proseguire in fase di upgrade?
    In questo caso, puoi comunque passare da W7 a Windows 10 realizzando un’installazione pulita, che cancellerà ogni traccia dei programmi, dei file personali e dei file di sistema dal tuo PC per lasciar spazio a Windows 10.




    Dopo esserti assicurato di aver salvato i tuoi file personali, inserisci la chiavetta USB che ti sei procurato in precedenza, apri nuovamente Media Creation Tool e seleziona questa volta la voce “Crea supporti di installazione (unità flash USB, DVD o file ISO) per un altro PC”.

    Per approfondire su questa procedura d’installazione, ti basterà leggere la mia guida in cui ho spiegato come fare installazione pulita Windows 10.

    Dopo aver installato Windows 10 sul tuo PC, ripristina i file personali che avevi in precedenza salvato nel backup, così da poter subito riprendere il lavoro dove l’avevi lasciato (o quasi, dal momento che dovrai reinstallare i programmi).

    Reinstallazione di Windows 7 su Windows 10

    Non sei soddisfatto di Windows 10 e vorresti fare il downgrade a Windows 7?
    Allora, ti farà piacere sapere che puoi tornare indietro al tuo vecchio sistema operativo entro 10 giorni.




    Per ripristinare Windows 7, apri il menu Start, cerca la voce Impostazioni e seleziona Aggiornamento e sicurezza.
    Poi, spostati alla voce Ripristino.
    Avrai modo così di poter cliccare sul pulsante Inizia, presente sotto la sezione Torna alla precedente versione di Windows.

    Se il tasto è ancora disponibile, verranno annullate tutte le modifiche effettuate dall’aggiornamento di Windows 10.
    Dunque, tornerai al tuo sistema così come l’avevi lasciato prima di procedere.
    I tuoi file personali non verranno mai toccati durante questa fase.
    Quindi, potrai agire senza problemi, considerando che hai anche il backup sempre pronto all’uso.

    Personalmente, non ti consiglio di tornare indietro, visto che Windows 7 non è più supportato da Microsoft e ti verrebbero a mancare tutti gli aggiornamenti di sicurezza, che potresti trovare invece su Windows 10.
    Per maggiori informazioni, in ogni caso, ti rimando alla lettura della mia guida in cui ho spiegato come tornare a Windows 7 da Windows 10.

    Macchina virtuale Windows 7 su Windows 10

    Se hai bisogno di far girare alcuni vecchi programmi di Windows 7 su Windows 10, ormai che sei passato da W7 a W10, potresti avvalerti di una macchina virtuale di Windows 7 su Windows 10.
    Sfruttando software come VMware o VirtualBox, potresti montare la ISO di Windows 7 (magari con il CD Retail originale) dopo aver fatto l’upgrade a Windows 10.




    Perché tutto ciò?
    Ebbene, così facendo, è vero che dovresti reinstallare il programma in questione, come ad esempio un gestionale.
    Tuttavia, avresti modo di usare Windows 10 in tutte le altre funzionalità, tenendo il PC aggiornato e dunque sicuro.
    Ed al contempo, potresti aprire il vecchio programma sviluppato per W7 tramite Windows 10, rendendolo perfettamente compatibile.

    Ti suggerisco di procedere in tal senso solo e soltanto se il tuo PC rispettasse almeno i requisiti raccomandati di W10.
    Altrimenti, le prestazioni del computer potrebbero risultare rallentate quando la macchina virtuale sarà attiva.

    Uso del menu Start di Windows 7 su Windows 10

    Se sei costretto ad utilizzare Windows 10, ma non ti trovi bene con il nuovo menu Start, puoi rimediare senza passare da W10 a W7.
    Come?
    Semplicemente installando il programma Start Menu 8, che trovi a questo indirizzo del sito di IObit.

    Con esso, sarai in grado di ripristinare il vecchio menu Start di Windows 7 su Windows 10, così da poter aprire i programmi e cercare i file personale come facevi prima dell’aggiornamento.
    Avrai così a disposizione tutte le potenzialità e le funzionalità di W10 con un’interfaccia un po’ più familiare.




    come passare a windows




    come passare a windows

    Avresti intenzione di installare Windows 8 sul tuo PC ma non sai ancora se il tuo computer lo supporta e se puoi eseguire l’aggiornamento al nuovo sistema operativo senza perdere dati e applicazioni?
    Se vuoi, posso darti una mano a chiarirti le idee.

    Con la guida di oggi, vedremo infatti come passare a Windows 8 da un’edizione precedente dell’OS analizzando tutti i requisiti necessari all’installazione dell’innovativo sistema Microsoft.
    Sei pronto a cominciare?

    Prima di scoprire come passare a Windows 8 in dettaglio, vediamo quali sono le edizioni e le opzioni di aggiornamento disponibili per questo prodotto.
    Windows 8 è disponibile in due versioni:
    quella standard denominata semplicemente Windows 8 e quella più avanzata, denominata Windows 8 Pro, che dispone di un maggior numero di funzionalità.
    Esiste poi una versione di Windows ottimizzata per i dispositivi ARM (tablet e ibridi) che si chiama Windows RT ed è in grado di eseguire solo le nuove app del Windows Store.

    Windows 8 (ossia la versione base del sistema operativo) permette di aggiornare da Windows 7 Starter, Windows 7 Home Basic e Windows 7 Home Premium mantenendo sia le applicazioni che i dati e le impostazioni di sistema.
    Windows 8 Pro estende questa possibilità anche a Windows 7 Professional e Windows 7 Ultimate.




    Per quanto riguarda Windows Vista e Windows XP, la situazione è differente.
    È possibile aggiornare a Windows 8 da Windows Vista SP1 mantenendo solo file personali e impostazioni di sistema, mentre eseguendo l’upgrade da Windows XP SP3 è possibile conservare solo i file personali senza applicazioni o impostazioni di sistema.

    Quanto ai requisiti hardware, per eseguire correttamente Windows 8 il tuo PC deve avere una CPU da almeno 1GHz, almeno 20GB di spazio libero su hard disk e 2GB di RAM.
    La compatibilità dei singoli componenti la puoi testare scaricando l’assistente aggiornamento di Microsoft che provvede ad analizzare le caratteristiche del computer e a fornire informazioni dettagliate sulla loro compatibilità con Windows 8.

    IMMAGINE QUI 1

    Una volta accertata la perfetta compatibilità del tuo computer con esso, puoi passare a Windows 8 da Windows 7 o Vista semplicemente inserendo il DVD o la chiavetta USB d’installazione del sistema nel PC ed eseguendo un riavvio.




    Al nuovo avvio del computer, attendi che sullo schermo compaia la scritta Premere un tasto per avviare da CD-ROM o DVD-ROM e premi un tasto qualsiasi sulla tastiera del PC per avviare il processo d’installazione di Windows 8.
    Se non compare alcuna scritta, imposta il drive DVD/USB come drive primario per il boot del computer nel suo BIOS.
    È una procedura semplicissima, trovi tutte le istruzioni che ti servono nella mia guida su come impostare il BIOS.

    A questo punto, seleziona la lingua del sistema operativo (Italiano) nella prima schermata del setup di Windows 8 e clicca prima sul pulsante Avanti e poi su Installa.
    Dopodiché digita il product key della tua copia di Windows nell’apposito campo di testo e clicca nuovamente su Avanti.

    Accetta quindi le condizioni di utilizzo del sistema operativo, mettendo il segno di spunta accanto alla voce Accetto le condizioni di licenza, e fai click su Avanti.
    Clicca successivamente sul pulsante Aggiorna, seleziona la partizione o il disco su cui è installata la versione di Windows da aggiornare e clicca su Avanti per avviare il processo di installazione di Windows 8.

    IMMAGINE QUI 2




    Se non ti è possibile effettuare l’aggiornamento perché parti da una versione di Windows che non consente l’aggiornamento diretto a Windows 8, clicca sul pulsante Personalizzata e installa il sistema operativo formattando il PC (o usando una partizione secondaria) seguendo le indicazioni contenute nella mia guida su come installare Windows 8.

    Ora non ti rimane che metterti bello comodo e aspettare che la procedura di aggiornamento/installazione di Windows venga a portata a termine.
    Soprattutto se hai deciso di eseguire l’aggiornamento da una versione precedente del sistema, potrebbe volerci un bel po’… dopo però potrai goderti il tuo nuovo OS già pronto all’uso.
    Buon divertimento!

    come ottimizzare windows xp




    come ottimizzare windows xp

    Il tuo PC non è abbastanza potente per far “girare” una delle ultime versioni di Windows e, quindi, sei rimasto con il buon vecchio Windows XP.
    Ti trovi bene (anche se, è doveroso ricordarlo, si tratta di un OS non più supportato ufficialmente da Microsoft e per il quale non vengono più rilasciati aggiornamenti di sicurezza), ma ormai l’età inizia a farsi sentire e il tuo computer non è più veloce come un tempo.

    Date le circostanze, prima di pensare all’acquisto di un nuovo PC, che ne diresti di provare a migliorare un po’ le prestazioni del tuo computer scoprendo, insieme a me, come ottimizzare Windows XP? Forse non lo sai, ma ci sono tanti programmi gratis da utilizzare e tanti accorgimenti da attuare che possono rendere il tuo sistema molto più veloce di com’è ora.

    Non ci credi?
    Allora prova tu stesso, seguendo le indicazioni che sto per darti, e poi mi dici.
    Prenditi, dunque, qualche minuto di tempo libero solo per te, posizionati bello comodo e inizia subito a concentrarti sulla lettura di quanto riportato qui di seguito.
    Spero vivamente che, alla fine, tu possa ritenerti ben contento e soddisfatto di quanto appreso oltre che, ovviamente, di essere riuscito a riportare a nuova vita il tuo PC.
    Buona lettura e buon lavoro!

    Indice

    • Come ottimizzare pulizia Windows XP
      • Pulitura disco
      • CCleaner
    • Come ottimizzare registro Windows XP
    • Come ottimizzare avvio Windows XP
    • Come ottimizzare RAM Windows XP
    • Come ottimizzare disco fisso Windows XP
    • Altre operazioni utili

    Come ottimizzare pulizia Windows XP

    Ottimizzare Windows XP significa in primo luogo andare a rimuovere tutti quegli elementi che occupano inutilmente spazio sull’hard disk, effettuando una bella operazione di pulizia.
    Per maggiori dettagli, prosegui pure nella lettura.
    Qui di seguito trovi spiegato di quali strumenti puoi avvalerti per riuscirci.




    Pulitura disco

    IMMAGINE QUI 1

    Per pulire il disco fisso del tuo PC, non hai necessariamente bisogno di ricorrere all’uso di software di terze parti.
    Infatti, sono ben felice di comunicarti che puoi fare tutto con Pulitura disco, un tool “di serie” grazie al quale, in pochi clic, è possibile eliminare tutti i file temporanei e i dati non più utili presenti sull’hard disk.

    Per servirtene, fai clic sul pulsante Start (quello con la bandierina di Windows) situato nella parte in fondo a sinistra della barra delle applicazioni, recati nella sezione Tutti i programmi > Accessori > Utilità di sistema del menu che si apre e fai clic sulla voce Pulitura disco.

    Nella finestra che a questo punto ti viene mostrata sul desktop, apponi un segno di spunta accanto alle voci relative agli elementi che desideri eliminare dal disco (es.
    Programmi scaricati, File temporanei Internet, Cestino ecc.), fai clic sul pulsante OK, per avviarne la cancellazione, e su quello , per confermare le tue intenzioni.




    Se, prima di dare il via alla procedura di pulizia, desideri visualizzare i file interessati, clicca sul bottone Visualizza file posizionato in basso.

    Ti segnalo poi che, sempre sfruttando Pulitura disco, puoi eliminare i componenti di Windows non necessari.
    Per riuscirci, seleziona la scheda Altre opzioni presente in alto, clicca sul bottone Esegui pulitura che trovi accanto alla voce Componenti di Windows, togli la spunta dagli elementi di cui intendi sbarazzarti (es.
    Windows Media Player) e fai clic sui bottoni AvantiFine.

    CCleaner

    IMMAGINE QUI 2

    Se lo strumento già incluso in Windows XP per la pulizia del disco fisso non ti ha soddisfatto, puoi affidarti a CCleaner. Non ne hai mai sentito parlare?
    Strano, è molto famoso e apprezzato.
    Ad ogni modo non c’è problema, rimediamo subito:
    si tratta di un software freeware funzionante su tutte le versioni di Windows che consente non solo di liberare spazio su disco eliminando i file “spazzatura”, ma anche di scovare e cancellare i file doppi, di rimettere a nuovo il registro di sistema e di effettuare varie altre operazioni di pulizia e ottimizzazione.
    È gratis, ma eventualmente è disponibile in una variante a pagamento (che presenta un costo base pari a 25,95 euro) comprensiva di funzionalità aggiuntive, come il monitoraggio del sistema in tempo reale per la cancellazione dei file inutili.




    Per effettuare il download di CCleaner sul tuo computer, visita il sito Internet del programma e clicca sul collegamento CCleaner.com, che trovi nella colonna Free.
    A download completato, apri il file .exe ottenuto e, nella finestra che si apre sul desktop, imposta l’Italiano tramite il menu per la scelta della lingua situato in alto a destra, dopodiché togli la spunta relativa all’installazione di programmi extra (in basso a sinistra) e clicca sui pulsanti Installa e Avvia CCleaner.

    Ora che visualizzi la finestra principale di CCleaner sullo schermo, seleziona la scheda Pulizia posta nella parte sinistra della finestra del programma e clicca sul bottone Analizza situato in basso, in modo tale da visualizzare l’elenco completo degli elementi presenti su disco che è possibile rimuovere.
    Successivamente, clicca sul bottone Avvia pulizia adiacente e conferma l’esecuzione dell’operazione, facendo clic sul pulsante OK.

    Se, prima di avviare l’operazione, desideri scegliere personalmente quale tipologia di file rimuovere e quali no, seleziona o deseleziona, secondo le tue esigenze, le voci presenti nella barra laterale di sinistra, nelle schede Windows e Applicazioni.
    Se però non sai bene dove mettere le mani, ti consiglio di lasciare tutto così com’è, onde evitare di far danni.

    Sempre prima di avviare l’operazione di pulizia, puoi effettuare anche la sola analisi del disco, per capire quanto spazio potresti effettivamente liberare, facendo clic sul bottone Analizza e consultando il report restituito.




    Per maggiori dettagli in merito al funzionamento di CCleaner, ti consiglio di leggere il mio articolo su come scaricare e utilizzare CCleaner.

    Come ottimizzare registro Windows XP

    IMMAGINE QUI 3

    Un’altra operazione utile per ottimizzare Windows XP che ti invito a compiere è quella di dare una bella ripulita al registro di sistema del tuo PC, il quale sarà senz’altro pieno zeppo di chiavi ormai inutili e corrotte che non fanno altro che generare rallentamenti, messaggi d’errore vari e altri intoppi.
    Per riuscirci, puoi usare, anche in tal caso, CCleaner, il programma di cui ti ho parlato nel passo dedicato all’ottimizzazione del disco fisso.

    Per servirtene per il tuo scopo, seleziona la scheda Registro situata nella parte sinistra della finestra del software, clicca sul pulsante Trova problemi collocato in basso a destra e attendi che vengano individuate tutte le voci del registro di sistema corrotte o obsolete.




    In seguito, fai clic sul pulsante Ripara problemi selezionati, acconsenti alla creazione di un file di backup del registro di sistema (così da poterlo ripristinare qualora dovessero esserci dei problemi) e, per finire, fai clic sui pulsanti Ripara selezionati e Chiudi.

    Per approfondimenti riguardo la pulizia del registro di sistema di Windows, ti rimando alla lettura della mia guida dedicata in maniera specifica all’argomento.

    Come ottimizzare avvio Windows XP

    IMMAGINE QUI 4

    Un altro modo per ottimizzare Windows XP consiste nel ridurre all’osso i programmi che vengono eseguiti in automatico all’accensione del computer, i quali non fanno altro che rallentare il sistema in fase di avvio (e non solo) e che, nella maggior parte dei casi, risultano totalmente inutili.




    Per compiere l’operazione in questione, fai clic sul pulsante Start (quello con la bandierina di Windows) situato nella parte in fondo a sinistra della barra delle applicazioni, seleziona la voce Esegui dal menu che compare, digita msconfig nella finestra che si apre e premi il tasto Invio sulla tastiera del tuo PC, così da accedere all’Utility di configurazione di sistema.

    Nella finestra che si apre, recati nella scheda Avvio, togli il segno di spunta da tutte le voci tranne quelle relative ad antivirus e programmi che sai utili in avvio di sistema e clicca prima sul bottone Applica e poi su quello OK per salvare le impostazioni.

    Come ottimizzare RAM Windows XP

    IMMAGINE QUI 5

    Sui computer più datati, il quantitativo di RAM installato è solitamente scarso.
    Per usare Windows XP la cosa non costituisce un gran problema, in quanto questa versione del sistema operativo Microsoft non necessità di una quantità di RAM spropositata, ma durante l’esecuzione di specifici programmi, che fanno largo uso della memoria, la situazione potrebbe complicarsi.




    Se ti ritrovi in una situazione di questo tipo, puoi provare a migliorare le cose rivolgendoti a Memory Cleaner, un software concepito in via specifica per migliorare la gestione della RAM sul PC, sia in maniera manuale che automatica.
    È gratis, funziona su tutte le versioni di Windows ed è facilissimo da usare.

    Per effettuarne il download, recati sul sito Internet del programma e clicca sul pulsante Download Now situato a destra.
    A scaricamento ultimato, apri il file .exe ottenuto e, nella finestra che compare sul desktop, clicca prima sul pulsante e poi sul bottone Accept.

    Successivamente, ti ritroverai al cospetto della finestra principale del software.
    Per cui, per liberare subito la RAM, clicca prima sul bottone Trim Processes’ Working Set e, in seguito, su quello con su scritto Clear System Cache.

    Se, invece, desideri automatizzare il processo per librare la memoria, seleziona la scheda Options collocata nella parte in alto della finestra del programma e scegli le opzioni che preferisci in base a quelle che sono le tue preferenze ed esigenze: spuntando le opzioni Trim Processes’ Working Set when usage exceeds 80% e Clear System Cache when usage exceeds 80%, puoi impostare il programma in modo che ottimizzi la RAM quando occupata almeno all’80%, mentre scegliendo le voci Processes’ Working Set every 5 minutes e Clear System Cache every 5 minutes, puoi impostare il software per far sì che la RAM venga ottimizzata ogni 5 minuti a prescindere dalla percentuale di memoria occupata.




    Se vuoi approfondire il discorso relativo all’ottimizzazione dell’uso della memoria, ti consiglio la lettura della mia guida incentrata in via specifica su come svuotare la RAM.

    Come ottimizzare disco fisso Windows XP

    IMMAGINE QUI 6

    Se vuoi ottimizzare le prestazioni del disco fisso in uso sul tuo PC con su installato Windows XP, ti consiglio altresì di effettuare una sana deframmentazione. Sì tratta di un’operazione di routine che permette di “riordinare” i file sull’hard disk (riducendone i tempi di apertura) dopo che, con il susseguirsi delle modifiche, questi tendono a frammentarsi occupando punti del disco distanti tra loro.

    Per riuscirci, puoi usare lo strumento “di serie” reso disponibile da Microsoft:
    Utilità di deframmentazione dischi.
    Per servirtene, fai clic sul pulsante Start (quello con la bandierina di Windows) posto nella parte in fondo a sinistra della barra delle applicazioni, recati nella sezione Tutti i programmi > Accessori > Utilità di sistema del menu che si è aperto e clicca sulla voce Utilità di deframmentazione dischi.




    Nella finestra che compare sul desktop, seleziona il disco fisso del tuo PC dall’elenco presente al centro e fai clic sul pulsante Analizza posto in basso, per visualizzare lo stato in cui si trova.
    Se la deframmentazione risulta necessaria, la cosa ti verrà indicata tramite l’ulteriore finestra che vedrai comparire su schermo e potrai procedere facendo clic sul bottone Deframmenta.
    Se prima vuoi visualizzare il reoprt dell’analisi, clicca sul bottone Visualizza rapporto.

    Volendo, puoi anche avviare direttamente al procedura di deframmentazione del disco premendo sul bottone Deframmenta collocato nella parte in basso della finestra dell’utility.

    A differenza di quanto accade nelle versioni più recenti di Windows, in Windows XP la deframmentazione del disco non avviene in via automatica, per cui potrebbe essere una buona idea quella di affidarsi a programmi esterni, tipo quelli che ti ho consigliato nella mia guida sui programmi per deframmentare.

    Per approfondimenti riguardo la pratica oggetto di questo passo, ti suggerisco la lettura della mia guida dedicata in maniera specifica a come deframmentare.




    Altre operazioni utili

    IMMAGINE QUI 7

    Per concludere, voglio segnalarti altre operazioni che a mio avviso faresti bene a mettere in pratica per migliorare ulteriormente l’utilizzo di Windows XP:
    eccole.

    • Esegui una scansione antivirus – la presenza di virus “contratti” navigando in Rete o in seguito all’installazione di programmi provenienti da fonti poco raccomandabili può causare rallentamenti e problemi vari al computer.
      Per liberartene ma, soprattutto, per mettere al sicuro il tuo PC, ti consiglio quindi di scaricare un buon antivirus (nel caso in cui non avessi già provveduto a farlo), come quelli  di cui ti ho parlato nella mia guida sull’argomento, e di effettuare subito una scansione dell’intero sistema.
    • Esegui una scansione antimalware – oltre alla scansione antivirus, ti suggerisco di controllare il tuo PC anche con un antimalware, come quelli che ti ho segnalato nel mio tutorial sull’argomento, in modo tale da individuare quelle minacce informatiche che possono sfuggire ai “classici” software per la protezione del sistema e che molto spesso rallentano il computer.
    • Disinstalla i programmi inutili – la presenza di tanti programmi installati sul PC appesantisce inutilmente l’OS e non giova in fatto di prestazioni.
      Il mio consiglio, dunque, è quello di disinstallare i software di cui non hai effettivamente bisogno.
      Se non sai in che modo riuscirci, leggi la mia guida su come disinstallare un programma, appunto.
    • Utilizza programmi “leggeri” – se il tuo computer sente il peso dell’età, non appesantirlo ulteriormente e inutilmente usando programmi che necessitano di molte risorse hardware.
      Cerca quindi di utilizzare software adeguati alle tue esigenze e alle potenzialità del tuo computer, senza strafare.
      Se cerchi qualche consiglio al riguardo, leggi la mia guida sui programmi per Windows.

    Qualora poi la situazione dovesse risultare particolarmente “disperata” e nessuno dei programmi e degli accorgimenti di questa guida dovesse riuscire a sortire l’effetto sperato, puoi provare a migliorare la situazione ripristinando il PC a uno stato precedente o formattandolo il PC.
    Come si suol dire… a mali estremi, estremi rimedi.
    Per scoprire in che modo riuscirci, leggi le mie guide su come ripristinare Windows XP e come formattare PC Windows XP.

    come ottimizzare windows per velocizzarlo




    come ottimizzare windows per velocizzarlo

    Posa quel martello, non c’è bisogno che apri in due il tuo PC per farlo andare più veloce.
    Il fatto che il tuo nuovo PC, acquistato non più di qualche mese fa, sia più lento di una tartaruga e impieghi un mucchio di tempo per accendersi e spegnersi, non giustifica l’utilizzo delle maniere forti.
    Se consulti con frequenza il mio sito Internet e se leggi i miei tutorial, ormai dovresti averlo capito:
    se vuoi ottimizzare il tuo PC hai bisogno di programmi appositi, non di strumenti da fabbro!

    Come dici?
    Lo sai ma non hai intenzione di soldi per procurarteli?
    Beh, ma chi ti ha detto che devi pagare qualcosa?
    Forse non lo sai, ma su Internet si trovano moltissimi programmi gratuiti in grado di ottimizzare il sistema operativo del proprio computer, molti dei quali si presentano con un’interfaccia utente in lingua italiana ed è possibile usarli in maniera davvero facile.
    Perché non fai un tentativo?
    Sono sicuro che se proverai con gli accorgimenti che ti fornirò, farai tornare il tuo PC scattante come appena uscito dalla scatola, garantito.

    Vorresti davvero darmi retta ma quando si tratta dell’utilizzo del PC la tua inesperienza ti mette a disagio?
    Non preoccuparti, ci sono qui io e sono ben disposto a darti una mano, puoi stare del tutto tranquillo.
    Tutto quello che devi fare è prenderti qualche minuto di tempo libero per leggere con calma le istruzioni che ti fornirò in questa mia guida.
    Vedrai che non potrai sbagliare.
    Ti auguro una buona lettura.

    Indice

    • Come ottimizzare il PC tramite gli strumenti di Windows
      • Pulizia dello spazio su disco
      • Deframmentazione dell’hard disk
    • Come ottimizzare il computer Mac
    • Programmi per ottimizzare il PC

    Come ottimizzare il PC tramite gli strumenti di Windows

    Windows include al suo interno numerosi strumenti che permettono di migliorare le prestazioni del computer:
    lascia che te li illustri in dettaglio.




    Pulizia dello spazio su disco

    IMMAGINE QUI 1

    Spesso i programmi che utilizzi generano dei file temporanei nella loro cache che li aiuta ad eseguire più velocemente la loro esecuzione o il recupero di progetti da te salvati.
    Se da un lato questa procedura può essere utile, da un altro potrebbe essere per te un problema, se non hai molto spazio nel tuo hard disk.

    A questo proposito, dovresti quindi provvedere alla pulizia dello spazio occupato sul tuo PC, eliminando questi file temporanei, oltre che a disinstallare eventuali software da te non utilizzati.

    Prendi anche in considerazione che esistono tantissimi programmi che svolgono funzioni simili.
    Se possiedi un software che impiega tanto tempo per la sua esecuzione oppure occupa molto spazio sul tuo PC, puoi pensare di sostituirlo con uno che svolge funzioni simili, ma che allo stesso tempo è più leggero.




    In generale, la pulizia dello spazio sull’hard disk del tuo PC è un procedimento che richiede poco tempo:
    tutto dipende ovviamente dalla quantità di dati da ripulire.
    Per questa pratica ti possono venire in auto dei software, come quelli che ti indicherò nel paragrafo relativo ai programmi per ottimizzare il PC; ma potresti anche utilizzare le funzionalità interne di Windows.

    Per ripulire l’hard disk dai file temporanei, potresti infatti utilizzare lo strumento di Pulizia disco di Windows.
    Tale funzionalità è raggiungibile facendo clic sul pulsante Cerca (icona con il simbolo di una lente d’ingrandimento), situata in basso a sinistra sulla barra delle applicazioni di Windows.

    Dovrai poi digitare il termine pulizia disco e fare clic sul corrispondente risultato.
    Dalla finestra che ti si aprirà, dovrai selezionare la partizione del disco da pulire, nel caso in cui ce ne sia più di una sul tuo PC.
    Fai clic su di essa e poi conferma con il pulsante OK.

    Seleziona quindi tutti gli elementi da pulire e, nel caso in cui tu voglia effettuare una pulizia più profonda, fai clic sul pulsante Pulizia file di sistema.
    Seleziona nuovamente la partizione da pulire e fai clic su OK.
    Seleziona nuovamente tutte le voci da ripulire e fai clic su OK.
    Conferma poi il tutto tramite il pulsante Eliminazione file.




    Provvedi anche all’eliminazione dei software da te non utilizzati o da sostituire con altri più leggeri, raggiungendo il pannello Installazione applicazioni.
    Per farlo, fai clic sul pulsante Cerca (icona con il simbolo di una lente d’ingrandimento), situata in basso a sinistra sulla Barra delle applicazioni di Windows, e digita installazione applicazioni.
    Fai quindi clic sul corrispondente termine di ricerca e provvedi alla rimozione dei programmi che non soddisfano più le tue esigenze.

    Deframmentazione dell’hard disk

    IMMAGINE QUI 2

    Un altro metodo che ti consentirà di guadagnare qualche risorsa in più sul tuo PC è la deframmentazione dell’hard disk.
    Questa ti permette di spostare i dati all’interno della partizione al fine di rendere più veloce il processo di accesso ai dati.

    Questo metodo, però, è da utilizzare solo e soltanto se possiedi un classico hard disk con disco magnetico.
    Se invece possiedi un SSD, non ti consiglio di effettuare quanto spiegato, in quanto la sua tecnologia non la richiede.




    Effettuare una deframmentazione è molto semplice.
    Anche in questo caso ti possono venire incontro dei software, come quelli di cui ti parlerò nella parte dedicata ai programmi per ottimizzare il PC.
    In aternativa, ti parlerò del metodo nativo che puoi utilizzare per effettuare la deframmentazione di una partizione del tuo hard disk.

    Sul tuo computer, fai clic sull’icona con il simbolo di una lente d’ingrandimento (Cerca) e digita il termine deframmenta e ottimizza unità.
    Dovrai poi selezionare il corrispondente termine di ricerca, tramite un clic su di esso.

    Non appena ti verrà aperta una finestra, fai clic sul pulsante Modifica impostazioni.
    Metti quindi un segno di spunta nella casella Esegui in base a una pianificazione, in modo da impostare una pianificazione pianificata e periodica della deframmentazione sul tuo hard disk.
    Seleziona quindi la frequenza della procedura tramite il menu a tendina sottostante.
    Dopo che avrai selezionato questi parametri, fai clic su OK, per confermare.

    L’iter manuale invece prevede che tu faccia clic sul pulsante Ottimizza, dopo aver seleziona la partizione da deframmentare.
    Se vuoi prima analizzarla, fai clic sul pulsante Analizza.




    Questa procedura può risultare lunga, ma nei software che ti consiglierò nei paragrafi successivi, potrai trovare strumenti che accorciano notevolmente il tempo di deframmentazione.

    Come ottimizzare il computer Mac

    IMMAGINE QUI 3

    Sui computer con macOS l’iter di ottimizzazione è un po’ più semplice, perché molte operazioni di ottimizzazione sono già operate direttamente dal sistema operativo, come la deframmentazione automatica dell’hard disk.
    Insomma, a livello di ottimizzazione, i computer macOS richiedono pochi interventi.

    Questo però non significa che può essere effettuato qualche accorgimento; puoi infatti provvedere alla rimozione dello spazio inutile generato dal tuo sistema, all’eliminazione dei file temporanei, e di tutti quei file che hai scaricato tramite browser o tramite email, di cui magari hai dimenticato l’esistenza.




    Un programma che ti consiglio di utilizzare per eseguire quest’operazione è CCleaner, però, prima di addentrarci nell’uso di software, voglio parlarti di come effettuare qualche passaggio di ottimizzazione tramite strumenti integrati nel tuo computer macOS.

    Fai clic sul pulsante in alto a destra con il simbolo di una lente d’ingrandimento (Spotlight); digita il termine gestione spazio e seleziona il risultato corrispondente alla tua ricerca.

    Ti verrà aperta quindi una finestra e dovrai attendere il completo caricamento di tutti gli elementi che trovi nella barra laterale di sinistra.

    La tab che si aprirà di default è quella denominata Consigli.
    Tra le opzioni presenti al suo interno, puoi decidere, ad esempio, di attivare lo svuotamento automatico del cestino per i file più vecchi di 30 giorni (Svuota automaticamente il Cestino).
    Puoi anche sfogliare i file presenti sul tuo macOS attraverso la funzione Fai ordine, così da decidere quali eliminare.




    Se vuoi invece ottimizzare il tuo sistema, fai clic sul pulsante Ottimizza, che trovi in corrispondenza della voce Ottimizza archiviazione.
    Potrai quindi rimuovere i film e programmi TV che hai già visto su iTunes oppure decidere di scaricare solo gli allegati recenti dalle email visualizzate tramite l’app Mail.

    Facendo clic invece sulle tab di sinistra, potrai sfogliare le diverse categorie e visualizzare in ognuna di esse come ottimizzare al meglio il tuo computer con sistema operativo macOS.

    Programmi per ottimizzare il PC

    IMMAGINE QUI 4

    Le ottimizzazioni di cui ti ho parlato nei precedenti paragrafi possono essere eseguite anche tramite l’uso di uno o più software di terze parti adibiti allo scopo.
    Nelle prossime righe ti segnalerò quindi alcuni programmi che puoi utilizzare per ottimizzare il tuo PC, che sia esso un computer con sistema operativo Windows o uno con macOS.




    • CCleaner (Windows/macOS) – Questo software gratuito è molto famoso e ha lo scopo di provvedere alla rimozione di tutti i file inutili e gestire, tramite alcuni suoi strumenti, l’ottimizzazione generale del computer.
      Puoi utilizzarlo tramite la funzionalità Pulizia per provvedere alla rimozione sia dei file temporanei generati dal sistema, sia di tutti quei file presenti nella cache dei software che utilizzi (se supportati).
      Inoltre, tramite la sezione Registro, potrai effettuare la pulizia del registro di Windows, rimuovendo tutte quelle informazioni inutili che vengono lasciate dai programmi una volta disinstallati.
      Nella sezione Strumenti, invece, potrai trovare dei tool per la disinstallazione dei programmi (Disinstallazione), l’eliminazione delle voci in esecuzione automatica all’avvio di Windows (Avvio), la formattazione delle partizioni (Bonifica drive) e la verifica dei file che occupano maggiore spazio sul tuo PC (Analisi disco) o che risultano duplicati (Ricerca duplicati).
      Questo software è correlato anche di una modalità di sovrascrittura dei dati cancellati, in modo che non possano essere recuperati.
    • Glary Utilities (Windows)è un software gratuito con funzionalità simile a CCleaner ma dotato di un’interfaccia molto intuitiva.
      Presenta anche alcune funzionalità aggiuntive che possono aiutarti a migliorare le procedure di ottimizzazione per il tuo PC.
      È disponibile solo su computer Windows.
    • Defraggler (Windows) – Se vuoi ridurre i tempi di deframmentazione delle partizioni del tuo hard disk, puoi allora utilizzare il software gratuito Il vantaggio di questo software è quello di essere in grado di analizzare la partizione e deframmentare soltanto dei dati che hanno la necessità di essere analizzati:
      l’operazione risulta quindi molto più veloce.
      All’apertura del programma, dovrai seleziona la partizione da analizzare e fare clic sul pulsante Analizza.
      Al termine, potrai decidere se effettuare una deframmentazione normale o una rapida; puoi anche visualizzare la lista dei file che richiedono di essere deframmentati e avviare la procedura solo su questi.
    • Smart Defrag (Windows) – Questo software gratuito viene correlato da funzionalità simili a quelle di Defraggler, ma alcune sono raccolte in strumenti che ti aiuteranno non soltanto alla deframmentazione delle partizioni, ma anche all’ottimizzazione di videogiochi.

    come ottimizzare windows




    come ottimizzare windows

    Il tuo vecchio portatile con Windows 7 comincia ad arrancare?
    I tempi di avvio del sistema si sono dilatati in maniera insostenibile?
    Forse posso darti una mano a risolvere la situazione. Sperando che non ci siano problemi hardware che impediscono il corretto funzionamento del PC, puoi mettere in pratica alcuni accorgimenti in grado di ottimizzare Windows 7 e rendere il computer un po’ più veloce.

    Naturalmente non aspettarti miracoli. A meno che tu non intervenga sull’hardware del notebook, sostituendo ad esempio l’hard disk meccanico con un SSD o aumentando il quantitativo di RAM presente al suo interno, non potrai far “volare” Windows 7, ma esistono dei piccoli accorgimenti che puoi mettere in pratica per migliorare le prestazioni generali del sistema.
    Vuoi sapere quali? Bene, allora prenditi cinque minuti di tempo libero e continua a leggere, trovi spiegato tutto qui sotto.

    Solo una piccola precisazione prima di cominciare:
    la manutenzione di Windows è un’arte che richiede una certa dose di costanza. Dopo aver messo in pratica i suggerimenti che sto per darti, continua a “trattare bene” il tuo PC e ricordati di compiere con una certa frequenza tutte quelle operazioni che permettono di mantenere il sistema in forma, altrimenti rischi di ritrovarti al punto di partenza nel giro di poco tempo. Ciò detto, rimbocchiamoci le maniche e mettiamoci subito all’opera, c’è un PC che ha bisogno di essere ottimizzato!

    Limitare i programmi che si avviano automaticamente

    IMMAGINE QUI 1




    Uno dei migliori modi per ottimizzare Windows 7 è ridurre il numero dei processi che vengono eseguiti automaticamente all’avvio del sistema.
    Se riduci il numero dei programmi che si avviano automaticamente quando accedi a Windows, il sistema partirà più velocemente e avrai meno programmi che “pesano” su RAM e processore.

    Per disabilitare i programmi impostati per l’avvio automatico devi utilizzare l’utility di configurazione di sistema che è inclusa in Windows.
    Clicca quindi sul pulsante Start (la bandierina di Windows che si trova nell’angolo in basso a sinistra dello schermo), digita msconfig nella barra di ricerca rapida e premi il tasto Invio sulla tastiera del tuo PC.

    Nella finestra che si apre, recati nella scheda Avvio dell’utility di configurazione di sistema e disabilita i programmi superflui dall’esecuzione automatica togliendo il segno di spunta dai loro nomi.
    In linea di massima puoi disattivare tutti i programmi eccetto gli antivirus (es.
    avguard, Microsoft Security Client, ecc.), i componenti del sistema operativo (es.
    Sistema operativo Microsoft Windows) e i software che sei sicuro di voler mantenere nell’avvio automatico.

    Per salvare i cambiamenti, fai click sui pulsanti Applica e OK e attendi che il riavvio del sistema. All’avvio successivo di Windows noterai subito la differenza in termini di velocità.




    Se tra i programmi impostati per l’avvio automatico ne noti qualcuno che non utilizzi più, recati in Start > Pannello di controllo e disinstallalo completamente dal computer.
    Per disinstallare un programma dal PC, clicca sulla voce Disinstalla un programma che si trova nel pannello di controllo, seleziona il nome del software in questione dalla schermata che si apre e clicca sul pulsante Disinstalla/Cambia che si trova in alto.
    In caso di problemi, scopri come disinstallare i programmi che Windows non riesce a rimuovere leggendo la mia guida “Non riesco a disinstallare un programma:
    ecco come risolvere“.

    Usare un antivirus leggero

    IMMAGINE QUI 2

    Un altro elemento che può rallentare molto il PC è l’antivirus.
    Se dopo aver installato l’antivirus hai notato un forte decremento delle prestazioni del sistema, evidentemente hai installato un software troppo pesante o che mal si adatta alla tua configurazione hardware.

    Per risolvere questo problema devi scaricare un antivirus leggero, cioè che non impegna troppo RAM e CPU pur riuscendo a garantire un buon livello di protezione.
    Fra gli antivirus che riescono a garantire il miglior rapporto tra efficacia e leggerezza c’è Bitdefender Free che è completamente gratuito e ha sempre raggiunto ottimi risultati nei test comparativi.




    Per scaricare Bitdefender Free sul tuo PC, collegati al sito Internet del programma e clicca prima sul pulsante Scaricalo gratis e poi sulla voce No, grazie! Voglio scaricare Bitdefender Antivirus Free.
    Al termine del download, apri il file Antivirus_Free_Edition.exe che hai appena scaricato sul computer e clicca sul pulsante .
    Seleziona quindi l’Italiano dal menu per la scelta della lingua collocato in alto a destra, metti il segno di spunta accanto alla voce Accetto i termini dell’accordo di licenza e concludi il setup cliccando prima su Pros. e poi su Avvia Termina.

    Ad installazione completata, attiva la tua copia gratuita di Bitdefender cliccando sull’icona dell’antivirus situata nell’area di notifica (accanto all’orologio di Windows) e cliccando sul pulsante Accesso presente nel riquadro che si apre. Per creare il tuo account sul network di Bitdefender puoi utilizzare il tuo indirizzo email (compilando il modulo che ti viene proposto) o i tuoi account di Facebook e Google.

    Ora non ti resta che avviare una bella scansione antivirus del PC. D’altronde si sa, virus e malware sono fra le principali cause di rallentamento dei PC.
    Clicca quindi sull’icona di Bitdefender usando il tasto destro del mouse, seleziona la voce Scansione completa dal menu che si apre e il gioco è fatto.

    Qualora Bitdefender non dovesse soddisfare le tue aspettative, trovi altri antivirus leggeri gratis nel mio post dedicato all’argomento.




    Ridurre gli effetti visivi

    IMMAGINE QUI 3

    Se non hai un PC particolarmente potente, puoi anche pensare di ottimizzare Windows 7 disabilitando alcuni effetti grafici (es.
    le trasparenze e le animazioni) e alcune funzionalità del sistema operativo che magari non utilizzi spesso ma occupano costantemente spazio sulla memoria e impegnano il processore con la loro attività. Per disabilitare trasparenze ed animazioni, fai click sul pulsante Start di Windows, seleziona con il pulsante destro del mouse la voce Computer e clicca sulla voce Proprietà del menu che compare.

    Nella finestra che si apre, fai click sulla voce Impostazioni di sistema avanzate (nella barra laterale di sinistra), recati nella scheda Avanzate e clicca sul pulsante Impostazioni… relativo alle Prestazioni.
    Togli il segno di spunta da tutte le voci eccetto Mostra anteprime anziché icone, Salva le anteprime della barra delle applicazioni, Smussa gli angoli dei caratteri dello schermo e Utilizza stili di visualizzazione per finestre e pulsanti e fai click prima su Applica e poi su OK per salvare le impostazioni.

    Regolare l’indicizzazione dei file

    IMMAGINE QUI 4




    Tra le funzionalità del sistema operativo che potresti regolare per consentire al sistema di andare un po’ più spedito, c’è sicuramente l’indicizzazione dei file, quella che ti permette di cercare rapidamente file, cartelle e programmi nel menu Start e nell’Esplora Risorse.

    Per regolare l’indicizzazione dei file in Windows 7, clicca sul pulsante Start, digita il termine indicizzazione nella barra di ricerca rapida e clicca sull’icona Opzioni di indicizzazione che compare fra i risultati della ricerca.

    Nella finestra che si apre, clicca sul pulsante Modifica ed elimina le cartelle che ritieni superflue dall’indice di Windows (meno cartelle vengono indicizzate e meno “lavoro” deve fare il PC).
    Se invece vuoi eliminare l’indicizzazione di determinati tipi di file, clicca sul pulsante Avanzate, recati nella scheda Tipi di file della finestra che si apre e togli il segno di spunta dalle tipologie di file che vuoi escludere dall’indicizzazione.

    Vuoi disabilitare l’indicizzazione in maniera completa? Allora clicca sul pulsante Start di Windows, digita Servizi nella barra di ricerca rapida e clicca sulla voce Servizi che compare nel menu. Nella finestra che si apre, scorri la lista dei servizi di Windows fino in fondo, fai doppio click sulla voce Windows Search, imposta l’opzione Disabilitato nel menu a tendina Tipo di avvio, clicca sul pulsante Interrompi per disabilitare subito l’indicizzazione e fai click prima su Applica e poi su OK per salvare le impostazioni.




    Nota: ti consiglio di disabilitare l’indicizzazione solo su computer molto datati e/o in casi di reale emergenza, si tratta di una funzione molto utile.

    Deframmentare l’hard disk

    IMMAGINE QUI 5

    Come ben saprai, con l’andar del tempo, i file presenti sul disco fisso del computer si frammentano e finiscono con il rallentare il sistema che deve impiegare più tempo per aprire dati e programmi.
    Windows 7 include una funzione di deframmentazione automatica che deframmenta l’hard disk del PC una volta a settimana, ma ogni tanto (specie dopo la disinstallazione di parecchi software o grosse suite di programmi), è una buona idea quella di eseguire una deframmentazione manuale.

    Per deframmentare il disco fisso con Windows 7, clicca sul pulsante Start di Windows, digita deframmentazione nella barra di ricerca rapida e clicca sulla voce Utilità di deframmentazione dischi che compare nel menu.




    Nella finestra che si apre, seleziona l’icona del disco fisso del PC e clicca sul pulsante Deframmenta disco per avviare la deframmentazione manuale dell’hard disk.
    Puoi avere maggiori informazioni sulla deframmentazione del disco leggendo il mio articolo su come deframmentare il PC su Windows 7.

    Liberare spazio sul disco

    IMMAGINE QUI 6

    Al contrario di quello che in molti pensano, liberare spazio sull’hard disk non incide direttamente sulle prestazioni del PC.
    Può aiutare in alcune circostanze particolari (es.
    quando Windows non ha abbastanza RAM a disposizione e sfrutta la memoria virtuale) ma generalmente non ha effetti positivi sulla velocità di Windows.

    Detto questo, ti consiglio di cancellare frequentemente i “file spazzatura” che inevitabilmente si accumulano sul disco (file temporanei delle applicazioni, residui di software no più presenti sul PC e così via) e di tenere sempre una certa quantità di spazio libero sull’hard disk onde evitare problemi durante l’utilizzo quotidiano del PC.




    Ora, sebbene Windows disponga di un’utility per la pulizia del disco abbastanza valida, io ti consiglio di optare per una soluzione esterna e installare CCleaner.
    Non ne hai mai sentito parlare?
    Male.
    CCleaner è un ottimo programma gratuito che permette di cancellare i file inutili dal PC, pulire il registro di sistema, disattivare i programmi superflui impostati all’avvio di Windows e compiere altre operazioni di manutenzione.
    È molto facile da usare e generalmente non crea problemi (anche se con i software di questo tipo bisogna andarci sempre con i piedi di piombo!).

    Per scricare CCleaner sul tuo PC, collegati al sito ufficiale del programma e clicca sulla voce Piriform.com che si trova nella colonna dedicata a CCleaner Free.
    A download completato, apri il file ccsetupxx.exe che hai appena scaricato sul tuo computer e clicca sul pulsante  presente nella finestra che si apre.
    Scegli quindi l’Italiano dal menu a tendina per la selezione della lingua e completa il setup cliccando prima su Next e poi su AvantiInstalla e Fine.

    A questo punto, per cancellare i file inutili dall’hard disk usando CCleaner, avvia il programma e clicca prima sul pulsante Avvia pulizia e poi su OK.
    Tramite la barra laterale di sinistra puoi decidere anche quali elementi coinvolgere nella pulizia, ma se non sai bene dove mettere le mani è meglio se lasci attive le impostazioni di default.

    Nota: CCleaner include una funzione di monitoraggio del sistema che aiuta a tenere le performance del computer sempre sotto controllo.
    Personalmente non la ritengo molto efficace, inoltre si tratta di un altro processo da tenere sempre attivo in background, quindi ti consiglio di disattivarla.
    Per disattivare il monitoraggio di CCleaner, seleziona la voce Opzioni dalla barra laterale del programma, spostati su Monitoraggio e togli il segno di spunta dalle voci Attiva monitoraggioAttiva monitoraggio sistema.
    Clicca su OK per confermare i cambiamenti.




    Altri consigli utili

    IMMAGINE QUI 7

    Adesso il tuo computer dovrebbe essere notevolmente più veloce di prima.
    In ogni caso ci sono ancora degli altri accorgimenti che puoi mettere in pratica per migliorare le prestazioni di Windows 7.

    • Utilizza gli strumenti di diagnostica – forse non tutti lo sanno, ma Windows 7 include degli strumenti di diagnostica che permettono di scoprire se ci sono problemi legati alle prestazioni del PC.
      Per utilizzare gli strumenti di diagnostica, recati in Pannello di controllo > Sistema e sicurezza > Centro operativo, clicca sull’icona Risoluzione dei problemi (in fondo allo schermo) e scegli di Verificare la presenza di problemi relativi alle prestazioni.
      Un altro strumento che potrebbe tornarti utile è quello che monitora le performance del sistema per 60 secondi e segnala la presenza di eventuali problemi.
      Per avviarlo, cerca prestazioni del sistema nel menu Start e clicca sul primo risultato della ricerca, seleziona la voce Strumenti avanzati dalla barra laterale di sinistra e clicca sull’icona Genera un rapporto di integrità del sistema.
    • Utilizza programmi “leggeri” – se il tuo computer sente il peso dell’età, non appesantirlo inutilmente con software che richiedono molte risorse hardware.
      Se non hai esigenze particolari, puoi sostituire il pesantissimo Photoshop con GIMP o Paint .Net, Adobe Reader con Sumatra, e l’elenco potrebbe andare avanti a lungo.
      Insomma, cerca di utilizzare software adeguati alle tue esigenze e alle potenzialità del tuo PC, non “esagerare”.
    • Effettua una scansione antimalware – oltre alla scansione antivirus, cerca di effettuare con una certa regolarità anche un controllo antimalware del PC.
      In questo modo potrai individuare alcune minacce informatiche che agli antivirus tradizionali possono “sfuggire” e spesso rallentano il sistema.
      Trovi una lista dei migliori anti malware gratis qui sul blog.

    come ottenere assistenza in windows




    come ottenere assistenza in windows

    Hai comprato da pochissimo un nuovo computer con su Windows 10, tutto contento della cosa hai cominciato a “giocherellare” tra le impostazioni del sistema, i file ed i vari programmi installati ma alla fine ti sei reso conto di aver pasticciato un po’ troppo ed adesso ti piacerebbe capire come poter far fronte alla cosa.
    Mi sbaglio?
    No, ecco.
    Beh, allora perché non provi a risolvere rivolgendoti all’assistenza integrata in Windows?
    Se vuoi, posso fornirti io tutte le spiegazioni di cui hai bisogno.

    Probabilmente non tutti lo sanno ma Windows 10 integra più di un sistema di assistenza tramite il quale è possibile ottenere aiuto immediato riguardo quelle che sono le più comuni difficoltà relative al funzionamento dell’OS.
    Insomma, una sorta di guida interna relativa a tutte le funzioni e le caratteristiche di Windows.
    Oltre che così come ti ho appena indicato, puoi rivolgerti direttamente al servizio clienti dell’azienda o, ancora, richiedere assistenza remota sul tuo PC, facendo assumere ad un amico non fisicamente presente accanto a te il controllo del computer da remoto, appunto.
    Se invece hai bisogno di ricevere maggiori dettagli riguardo il funzionamento di un dato software o di una specifica app, ti basta schiacciare un apposito tasto per ricevere subito tutte le spiegazioni del caso.
    Ulteriori info riguardo l’uso e il funzionamento di Windows 10 possono essere ottenute anche cercando direttamente online, nell’apposita sezione annessa al sito Internet di Microsoft, ma in tal caso non si tratta più di una soluzione “di serie”.
    Ad ogni modo, può tornare utile.

    Allora?
    Ti ho convinto?
    Si?
    Benissimo! Passiamo dunque all’azione! Prenditi qualche minuto di temp libero tutto per te, mettiti bello comodo dinanzi il tuo bel PC e leggi attentamente qua mia guida interamente dedicata a come ottenere assistenza in Windows 10.
    Vedrai, alla fine potrai dirti ben felice e soddisfatto di quanto appreso ed inoltre sono certo che qualora necessario sarai anche pronto a fornire spiegazioni al riguardo a tutti i tuoi amici bisognosi di ricevere una dritta analoga.
    Scommettiamo?

    Indice

    • Ottenere assistenza tramite Cortana
    • Ottenere assistenza tramite Assistenza
    • Ottenere assistenza tramite Assistenza rapida
    • Ottenere assistenza nei software e nelle app
    • Supporto online

    Ottenere assistenza tramite Cortana

    IMMAGINE QUI 1




    Il primo nonché più pratico sistema per ottenere assistenza in Windows 10 consiste nell’affidarsi a Cortana, l’assistente virtuale di casa Microsoft che puoi “interrogare” direttamente dalla taskbar dell’OS.

    Per cui, qualsiasi dubbio tu abbia riguardo l’uso ed il funzionamento di Windows 10, per trovare delle risposte non devi far altro che cliccare sulla casella di ricerca annessa alla barra delle applicazioni di Windows 10, digitare la tua domanda o comunque sia le parole chiave di riferimento e consultare i risultati della ricerca effettuata.
    Se vuoi, invece che scrivere puoi anche utilizzare il microfono del computer per dettare la tua richiesta.
    Per riuscirci ti basta fare clic sul simbolo del microfono, appunto, annesso alla casella di ricerca.

    Successivamente vedrai apparire l’elenco dei risultati pertinenti direttamente nel menu Start.
    Nella parte in alto trovi le corrispondenze migliori relativamente a quanto da te digitato o dettato.
    C’è poi la sezione Posso aiutarti? che se cliccata ti fornisce indicazioni passo-passo (insomma, un po’ come i miei tutorial!) riguardo le eventuali operazioni da compiere e poi ci sono tutti gli altri risultati della ricerca che possono are riferimento ad app, file, documenti e via discorrendo e le ricerche provenienti direttamente dal Web.

    Tu seleziona il risultato che ritieni maggiormente correlato alle tue necessità.
    In alcuni casi potresti ritrovarti direttamente al cospetto delle impostazioni di Windows 10, in altri potresti invece visualizzare una mini guida direttamente nel menu Start ed in altri ancora potrebbe aprirsi l’Esplora file, una specifica app oppure il browser predefinito per consultare le corrispondenze online.




    Ottenere assistenza tramite Assistenza

    IMMAGINE QUI 2

    Un altro sistema per ottenere assistenza in Windows 10 consiste nel fare riferimento all’app Assistenza – come facilmente deducibile dal nome – che oltre a fornire soluzioni di tipo testuale prelevate dal Web permette di entrare in contatto diretto con il servizio clienti di Microsoft.

    Per servirtene, clicca sul pulsante Start (la bandierina di Windows collocata nella parte in fondo a sinistra della barra delle applicazioni) ed apri l’app Assistenza.
    Una volta visualizzata la relativa schermata sul desktop, digita le parole chiave relative al tuo problema nell’apposito box e fai clic sul bottone Avanti che sta in basso.
    Seleziona quindi il prodotto di riferimento dal menu a tendina che ti viene proposto e specifica gli ulteriori dettagli richiesti mediante gli altri menu a tendina che vedi comparire man mano.

    Consulta quindi i risultati disponibili online, quelli che trovi in corrispondenza della sezione Prova questo contenuto della Guida, oppure rivolgiti direttamente a Microsoft selezionando una delle opzioni disponibili in corrispondenza della sezione Ricevi altro supporto.




    In base a quelle che sono le tue preferenze puoi scegliere se ricevere una chiamata da parte dell’assistenza Microsoft (Richiama o Pianifica una chiamata), se chattare con il supporto dell’azienda (Chat) oppure se metterti in contatto con la community (Chiedi alla community).
    In tutti e tre i casi tieni presente che è necessario effettuare l’accesso all’account Microsoft (qualora tu non lo abbia già fatto).

    Se hai scelto di ricevere una chiamata da parte di Microsoft specifica il tuo numero di telefono e, nel caso in cui tu abbia scelto di pianificare una telefonata, anche l’orario di preferenza di ricezione della stessa.
    Se invece hai scelto di metterti in contatto con l’assistenza dell’azienda via chat attendi qualche istante affinché la finestra per avviare la conversazione venga caricata e che un assistente risulti online per rispondere alle tue esigenze, mentre se hai scelto di affidarti alla community aspetta che il browser predefinito venga aperto per poter cominciare a cercare tra le varie discussioni sul Web o per inserirne tu stesso una nuova.

    Ottenere assistenza tramite Assistenza rapida

    IMMAGINE QUI 3

    Se hai necessità, puoi ottenere assistenza in Windows 10 anche rivolgendoti ad un amico, da remoto.
    Per riuscirci, ti basta usufruire del sistema di assistenza remota, denominato Assistenza rapida, annesso al sistema.




    Per servilmente, clicca sul pulsante Start (la bandierina di Windows prenate nell’angolo in fondo a sinistra della barra delle applicazioni), seleziona la cartella Accessori Windows e poi fai clic su Assistenza rapida.
    Dopodiché fai clic sulla voce Richiedi assistenza nella finestra che è comparsa sul desktop.

    Intanto, il tuo amico dovrà richiamare il medesimo strumento sul suo computer ma, una volta apparsa la finestra di Assistenza rapida sul desktop, dovrà selezionare l’opzione Offri assistenza, dovrà eseguire l’accesso al suo account Microsoft (se non ha già provveduto a farlo) e dovrà provvedere a comunicarti il codice di sicurezza di sei cifre restituito dal sistema.

    Tu dovrai poi digitare il codice che ti è stato fornito nell’apposito campo vuoto a schermo, dovrai fare clic sul bottone Invia e dovrai attendere affinché venga stabilita la connessione tra il tuo computer e quello del tuo amico.

    Quando vedrai comparire il messaggio L’utente sarà in grado di vedere i tuoi file e controllare il tuo computer.
    Consideri attendibile questa persona e vuoi consentirle l’accesso al tuo computer?
    sul desktop clicca sul bottone Consenti ed attendi qualche istante in modo tale che venga stabilita la connessione tra il tuo computer e quello del tuo amico.




    Per tutta la durata della sessione, nella parte in alto dello schermo ci sarà una piccola barra degli strumenti visibile con le parole Condivisione schermo attivata.

    Attenzione: Richiedi assistenza sul tuo PC con su installato Windows 10 così come ti ho appena indicato solo ed esclusivamente alle persone che conosci bene e di cui hai estrema fiducia. Se concedi l’accesso remoto ad eventuali persone malintenzionate queste potrebbero prendere il controllo totale del tuo computer ed utilizzarlo proprio come se fossero seduti li davanti.
    Per cui… occhio!

    Ottenere assistenza nei software e nelle app

    IMMAGINE QUI 4

    Non riesci a capire dove si trova uno specifico comando relativo all’uso di un software o di un’app e vorresti ricevere un piccolo aiuto?
    In tal caso, sono ben felice di comunicarti che ti basta schiacciare un apposito pulsante sulla tastiera per consultare la relativa guida ed è fatta.




    Per l’esattezza, quello che devi fare altro non è che portare in primo piano la finestra del programma o della app relativamente al quale necessiti di assistenza, schiacciare il tasto F1 sulla tastiera del tuo computer ed attendere la comparsa della finestra d’aiuto sul desktop.
    Se al tasto F1 è associato anche un numero ricordati di schiacciare in contemporanea anche il tasto Fn.

    Tieni però presente che ogni programma ha una finestra d’aiuto a sé stante.
    Di conseguenza, se ad esempio schiacci il tasto F1 sulla tastiera del tuo computer mentre è in primo piano la finestra di Google Chrome per ricevere aiuto in merito al funzionamento di quest’ultimo si aprirà una nuova scheda con la guida del navigatore all’interno del browser stesso.

    Oltre che mediante la pressione del tasto F1, solitamente la guida relativa all’uso di un dato software o di una data app può essere richiamata accedendo al relativo menu e selezionando poi voci del tipo Guida o Aiuto.

    Nota: Sebbene la guida relativa all’uso di uno specifico software o di una data app sia quasi sempre disponibile, ci sono anche programmi per i quali non può essere richiamata.
    In tal caso, se hai bisogno di aiuto specifico puoi fare riferimento alla sezione supporto generalmente presente sul sito Internet ufficiale del programma di riferimento.




    Supporto online

    IMMAGINE QUI 5

    Come ti dicevo ad inizio guida, volendo puoi ricevere assistenza riguardo l’uso ed il funzionamento di Windows 10 anche visitando la sezione dedicata al supporto del sito Internet di Microsoft.
    Ti basta cercare le info di cui hai bisogno tra le varie guide online oppure chiedere alla community ed è fatta.

    Andando più nello specifico, quello che devi fare è collegarti a questa pagina del sito dell’azienda di Redmond, indicare il prodotto relativamente al quale intendi ricevere assistenza (es.
    Windows o Microsoft Edge) selezionando la relativa icona dall’elenco che trovi sotto la voce Per quale prodotto ti serve assistenza? (se non riesci a visualizzare il prodotto che ti interessa clicca sul collegamento sottostante Visualizza tutti i prodotti Microsoft per visionarli tutti) ed indicare poi la categoria e l’argomento pertinenti tra quelli che ti vengono proposti nella nuova pagina Internet che verrà caricata.

    Se vuoi, puoi anche rivolgerti alla community, quindi ad altri utenti come te, facendo clic sul collegamento Chiedere alla community che si trova nella parte in alto della pagina principale della sezione dedicata all’assistenza del sito Internet di Microsoft.
    Clicca poi sulla categoria di riferimento tra quelle presenti sotto la voce Sfoglia le categorie dopodiché seleziona l’argomento pertinente.
    Successivamente ti ritroverai al cospetto di una pagina contenente domande, discussioni ed articoli forum che potrai consultare liberamente in base a quelle che sono le tue necessità.




    Volendo, puoi anche utilizzare la barra di ricerca posta nella parte in alto della pagina principale dedicata all’assistenza Microsoft tramite la quale è possibile scovare soluzioni non soltanto tra gli argomenti disponibili ma anche all’interno della community.
    Ti basta digitare la parola chiave relativa all’aiuto di cui hai bisogno, selezionare il suggerimento pertinente (se disponibile) e cliccare poi sul risultato che ti interessa tra i vari che ti vengono proposti.

    come nascondere file e cartelle su windows




    come nascondere file e cartelle su windows

    I tuoi colleghi sono dei veri ficcanaso:
    non appena ti allontani dal PC, iniziano a curiosare nelle tue cartelle e nei tuoi file personali.
    Dal momento che questa situazione va avanti da mesi, non ne puoi più e vorresti trovare un modo per nascondere cartelle e file.
    Se sei giunto su questo tutorial, però, mi sembra di capire che non hai le idee chiare su come procedere.
    E allora lascia che ti dia una mano!

    Nei prossimi paragrafi, ti illustrerò nel dettaglio come puoi nascondere le cartelle sia su Windows che su macOS, utilizzando delle funzioni presenti “di serie” nei sistemi operativi di Microsoft ed Apple e delle utilissime soluzioni di terze parti.
    E qualora tu abbia la necessità di nascondere file anche sui tuoi dispositivi mobili, troverai molto utili le informazioni riguardanti i dispositivi Android e iOS presenti nell’ultima parte del tutorial.

    Dimmi, sei pronto per iniziare?
    Sì?
    Fantastico! Mettiti bello comodo e prenditi il tempo necessario per concentrarti sulla lettura dei prossimi paragrafi.
    Vedrai, se seguirai passo-passo le mie “dritte”, non avrai alcun problema nel celare file e documenti riservati tenendoli così lontani da occhi indiscreti.
    Ti auguro buona lettura!

    Indice

    • Nascondere cartelle e file su Windows
      • Funzione Nascondi file
      • Prompt dei comandi
      • VeraCrypt
    • Nascondere cartelle e file su macOS
      • Terminale
      • VeraCrypt
    • Nascondere cartelle e file su Android
    • Nascondere cartelle e file su iOS

    Nascondere cartelle e file su Windows

    IMMAGINE QUI 1




    Se vuoi sapere come nascondere cartelle e file su Windows, sappi che puoi ricorrere sia ad alcune funzioni di sistema integrate nel sistema operativo sia ad alcuni strumenti di terze parti, grazie ai quali è possibile creare dei volumi criptati da “montare” e “smontare” all’occorrenza.
    Scopriamo più da vicino entrambe le soluzioni.

    Funzione Nascondi file

    IMMAGINE QUI 2

    Se vuoi nascondere cartelle senza ricorrere a software di terze parti, puoi utilizzare la funzione per nascondere file presente “di serie” su Windows che, però, è bene chiarirlo fin da subito, può essere facilmente aggirata da chiunque abbia accesso al PC.

    Aprendo l’Esplora File, selezionando la scheda Visualizza (situata in alto) e mettendo il segno di spunta accanto alla voce Elementi nascosti (situata in alto a destra), infatti, le cartelle e i file nascosti con la funzione nativa di Windows vengono visualizzate e risultano accessibili senza alcun problema (anche se le loro icone sono trasparenti).




    Un altro modo per visualizzare una cartella o un file nascosti è recarsi nel menu File > Modifica opzioni cartelle e ricerca o Strumenti > Opzioni cartella dell’Esplora File (sulle versioni meno recenti di Windows), selezionare la scheda Visualizzazione e spuntare la voce Visualizzare cartelle, file e unità nascosti.
    Insomma, nulla di complicato.
    Se nonostante ciò, sei ancora intenzionato a sfruttare la funzione per nascondere file inclusa di serie in Windows, segui le indicazioni che trovi di seguito.

    Fai clic destro sull’icona della cartella o del file che vuoi rendere invisibile, seleziona la voce Proprietà dal menu che si apre, apponi il segno di spunta accanto alla voce Nascosto che si trova in basso (nella finestra che si apre) e salva i cambiamenti facendo clic sui pulsanti Applica e OK.

    Prompt dei comandi

    IMMAGINE QUI 3

    Se vuoi provare a rimediare alle limitazioni della funzione “Nascondi file” di Windows, sappi che puoi ricorrere al Prompt dei comandi al fine di trasformare (almeno tecnicamente) la cartella o il file da nascondere in un file di sistema.




    Per richiamare il Prompt dei comandi, apri il menu Start , digita cmd nella barra di ricerca e premi il tasto Invio sulla tastiera. Nella finestra che si apre, digita il comando attrib +s +h, inserisci uno spazio e poi il percorso della cartella o del file che vuoi nascondere.
    Se non vuoi digitare manualmente il percorso della cartella o del file, trascina quest’ultimo nel Prompt dei comandi (dopo il comando attrib +s +h), premi poi il tasto Invio sulla tastiera e il gioco è fatto.

    Se decidi di tornare sui tuoi passi puoi rimuovere l’attributo di file di sistema alla cartella dando il comando  attrib -s -h “[percorso cartella o file]” nel  Prompt dei comandi.
    Ti avviso che anche questo sistema può essere aggirato abbastanza facilmente, accedendo alle impostazioni dell’Esplora File e togliendo la spunta dall’opzione Nascondi i file protetti di sistema.

    VeraCrypt

    IMMAGINE QUI 4

    Per nascondere cartelle e file su Windows senza rischiare che queste vengano visualizzate facilmente da qualche ficcanaso, avrai capito che è meglio rivolgersi a soluzioni di terze parti.
    Una delle migliori soluzioni che puoi adottare è VeraCrypt, un programma gratuito e open source (disponibile anche per macOS e Linux) grazie al quale è possibile creare dei volumi cifrati nei quali inserire tutti i dati che si vogliono nascondere e mantenere al sicuro.




    Per scaricare VeraCrypt, collegati al suo sito Internet ufficiale e poi fai clic sul link VeraCrypt Setup x.xx.exe collocato in corrispondenza dell’icona di Windows.
    A download completato, avvia il file .exe che hai ottenuto e porta a termine la procedura di installazione seguendo le istruzioni che visualizzi a schermo:
    clicca, quindi, sul pulsante , metti la spunta sulla voce I accept the license terms, fai clic sul bottone Next per due volte di seguito e poi premi su Install, OK, Finish No.

    Dopo aver installato e avviato VeraCrypt, clicca sulla voce Language… dal menu Settings, seleziona l’opzione Italiano e fai clic sul bottone OK per tradurre in italiano l’interfaccia del programma.
    Ora puoi procedere con la creazione del volume cifrato nel quale puoi nascondere le cartelle e i file che vuoi tenere al sicuro.
    Clicca, quindi, sul pulsante Crea un volume…, metti la spunta sulla voce Crea un file contenitore criptato, clicca sul pulsante Avanti, seleziona poi la voce Volume VeraCrypt standard e clicca di nuovo sul bottone Avanti.

    Adesso, clicca sul pulsante Seleziona file…, scegli la cartella in cui desideri salvare il tuo volume, digita il suo nome nell’apposita casella di testo e premi sui bottoni SalvaAvanti per proseguire.
    Seleziona, poi, gli algoritmi di codifica e di confusione da usare per la protezione del volume (o, se non sai cosa scegliere, lascia le impostazioni predefinite), clicca sul bottone Avanti, scegli la capienza massima che vuoi assegnare al tuo volume indicando il quantitativo di memoria nell’apposito campo di testo e selezionandone l’unità di misura (es.
    KB, MB, GB o TB) e clicca sul pulsante Avanti per proseguire.

    Dopo aver scelto la dimensione del volume, crea la password sicura con la quale proteggerlo e inseriscila nei campi PasswordConferma.
    Dopodiché clicca sul pulsante Avanti e scegli il file system da utilizzare per il tuo volume selezionando una delle opzioni presenti nel menu File system (es.
    FAT o exFAT, se vuoi utilizzare il volume sia su Windows che su macOS oppure  NTFS, se vuoi conservare usare il volume solo su Windows.
    Tieni conto del fatto che il file system FAT non supporta singoli file più grandi di 4GB). Dopo aver scelto il file system più adatto alle tue esigenze, clicca sul pulsante Formatta e poi sui bottoni OK ed Esci per portare a termine la creazione del volume criptato.




    Per accedere al volume cifrato che hai appena creato, seleziona una delle lettere di unità fra quelle presenti nella finestra principale di VeraCrypt (es.
    A:G:I:, Q:, etc.), clicca sul bottone Seleziona file… collocato in basso a destra e seleziona il volume cifrato che hai creato poc’anzi. Clicca, quindi, sul pulsante Monta, inserisci la password che hai impostato in fase di creazione del volume nel campo di testo Password e pigia sul bottone OK.

    Se hai eseguito nel modo corretto le procedure che ti ho indicato nei paragrafi precedenti e se hai inserito la password corretta, dovresti visualizzare l’icona dell’unità creata con VeraCrypt nella sezione Questo PCComputer o Risorse del computer (in base alla versione di Windows installata sul tuo computer).
    Facendo doppio clic sulla lettera di unità che rappresenta il tuo volume, puoi gestire le cartelle e i file presenti al suo interno esattamente come faresti con una pendrive o un hard disk esterno.

    Quando avrai finito di lavorare sui file presenti nel volume cifrato, “smontalo” così da non renderlo visibile agli occhi dei ficcanaso:
    seleziona la lettera di unità corrispondente al tuo volume e poi clicca sul bottone Smonta.
    Facile, vero?

    Nascondere cartelle e file su macOS

    IMMAGINE QUI 5




    Anche su macOS è possibile nascondere file e cartelle dando dei semplici comandi da Terminale o ricorrendo a VeraCrypt (di cui ti ho già parlato nel capitolo precedente).
    Vediamo tutto più in dettaglio.

    Terminale

    IMMAGINE QUI 6

    Per nascondere file e cartelle su macOS tramite il Terminale, avvia quest’ultimo recandoti nel Launchpad, apri poi la cartella Altro e fai clic sulla sua icona. Una volta avviato il Terminale, digita il comando chflags hidden, inserisci uno spazio, copia la cartella o il file che vuoi nascondere nella finestra del Terminale (così da inserire il percorso senza digitarlo manualmente) e premi di nuovo sul pulsante Invio della tastiera.
    Come per “magia”, la cartella o il file di cui hai inserito il percorso diventerà invisibile.

    Se vuoi raggiungere la cartella o il file che hai appena nascosto, seleziona la voce Vai alla cartella… dal menu Vai a del Finder, digita il percorso esatto della cartella o del file nascosto nell’apposito campo di testo e premi il tasto Invio sulla tastiera. Per far rendere la cartella o il file nuovamente visibile nel Finder, invece, utilizza il comando chflags nohidden [percorso cartella o file].




    Se voi mantenere la cartella o il file nascosto e desideri visualizzarlo soltanto temporaneamente, apri di nuovo il Terminale e digita i comandi defaults write com.apple.finder AppleShowAllFiles TRUE (per attivare la visualizzazione dei file nascosti) e killall Finder (per rendere effettive le modifiche riavviando il Finder).  Come risultato, la cartella o il file nascosto sarà momentaneamente visibile e la sua icona apparirà trasparente. Per disattivare nuovamente la visualizzazione dei file nascosti nel Finder, poi, usa i comandi defaults write com.apple.finder AppleShowAllFiles FALSE e killall Finder.

    VeraCrypt

    IMMAGINE QUI 7

    Anche su Mac puoi ricorrere a VeraCrypt per nascondere file e cartelle visto che, come ti ho già detto qualche riga più su, il programma è disponibile anche per macOS.
    Prima di procedere alla sua installazione, però, devi provvedere al download di FUSE, un componente necessario per il corretto funzionamento di VeraCrypt su macOS.

    Per scaricare FUSE, collegati alla sua pagina di download cliccando sul link che ti ho appena fornito e clicca sull’icona FUSE for macOS x.x.x collocata in alto a destra. A download completato, apri il file appena ottenuto, fai doppio clic sull’icona FUSE for macOS, clicca sul pulsante Continua per tre volte di seguito e poi su AccettaContinuaInstalla.




    Quando ti viene chiesto di inserire la password del Mac, inseriscila nell’apposito campo di testo, clicca sul pulsante Installa software e poi sui pulsanti OKOpen Security & Privacy System PreferencesConsentiChiudi e Sposta.

    Adesso, per scaricare VeraCrypt, collegati alla sua pagina di download, fai clic sul link VeraCrypt_x.xx.dmg e, a download completato, apri il file appena scaricato, fai doppio clic sull’icona VeraCrypt_Installer.pkg, clicca per due volte consecutive sul bottone Continua e poi su Accetta Installa.
    Inserisci, quindi, la password del Mac non appena ti viene chiesto di farlo e, per concludere, pigia sui pulsanti Installa software, Chiudi e Sposta.

    Adesso puoi finalmente utilizzare VeraCrypt per creare volumi cifrati seguendo i medesimi passaggi che ti ho illustrato nel capitolo dedicato alla versione Windows del programma (considera, però, che su macOS l’interfaccia di VeraCrypt è disponibile soltanto in lingua inglese).

    Nascondere cartelle e file su Android

    IMMAGINE QUI 8




    Desideri tenere al sicuro cartelle e file su Android?
    Puoi contare sui numerosi file manager disponibili per il sistema operativo mobile sviluppato da Google e utilizzare le funzioni di criptaggio offerte da questi ultimi.

    Uno dei migliori file manager che puoi utilizzare a tale scopo è Solid Explorer, un’applicazione che può essere scaricata e utilizzata in modo gratuito per 14 giorni.
    Una volta terminato il periodo di prova, è necessario effettuare un acquisto in-app da 1,99 euro per continuare a proteggere i propri file.

    Dopo aver installato e avviato Solid Explorer sul tuo device, fai tap sul pulsante Successivo per scorrere le schede illustrative che descrivono le caratteristiche dell’app, metti la spunta sulla voce Accetto il contratto di licenza e infine premi sulla voce Fatto.

    A questo punto, non ti resta che effettuare un tap prolungato sulla cartella nel quale è presente il contenuto che vuoi proteggere, premere sul bottone (⋮) situato in alto a destra e poi selezionare la voce Nascondi dal menu che si apre.
    Selezionando la voce Cripta, invece, è possibile proteggere la cartella con una password (cosa che ti consiglio di fare, se vuoi avere maggiori garanzie che il contenuto non venga in qualche modo intercettato).




    Se vuoi approfondire l’argomento e desideri avere maggiori informazioni su come come proteggere file e cartelle su Android e su come nascondere foto e video su Android, consulta pure il tutorial che ho dedicato all’argomento.

    Nascondere cartelle e file su iOS

    IMMAGINE QUI 9

    Se hai un iPhone o un iPad, purtroppo non puoi nascondere direttamente le cartelle o i file presenti sulla memoria del tuo device.
    Su File, il file manager introdotto con iOS 11, non vi è alcuna funzione che consenta di procedere in tal senso.

    L’unica soluzione a tua disposizione è quella di installare app del calibro di Private Photo Vault, grazie alle quali è possibile nascondere foto e video all’interno di “cassaforti virtuali”.
    Altresì è possibile nascondere le foto presenti sul rullino fotografico sfruttando la funzione Nascondi foto presente su iOS (per richiamare tale funzione, basta selezionare le foto che si desidera nascondere, fare tap sul pulsante Condividi, pigiare sulle voci Nascondi e Nascondi N Foto e il gioco è fatto) che però è alquanto limitata dal momento che le foto sono facilmente accessibili aprendo la cartella “Nascondi”.




    In ogni caso, se vuoi approfondire l’argomento ti invito a dare un’occhiata ai tutorial in cui spiego più nel dettaglio come nascondere foto su iOS e come nascondere app su iOS.

    come nascondere cartelle su windows




    come nascondere cartelle su windows

    Hai appena acquistato un nuovo PC con Windows 7 e vuoi nascondere le cartelle con i tuoi file personali per evitare che amici e parenti ci ficchino il naso?
    Probabilmente non lo sai perché sei ancora alle prime armi con il mondo dei computer, ma puoi nascondere le tue cartelle su Windows 7 in maniera estremamente facile e senza ricorrere a programmi esterni.

    Se non sai come nascondere cartelle su Windows 7 e vuoi scoprire come fare, prenditi dunque qualche minuto di tempo libero che ti illustro un paio di metodi per mettere i tuoi dati più privati al riparo dagli occhi indiscreti.
    Mettili in pratica e le tue cartelle rimarranno lontano dalle grinfie di conoscenti e fratelli impiccioni.

    Il primo metodo per nascondere cartelle su Windows 7 che ti illustro è quello più ovvio, ossia quello che prevede l’applicazione dell’attributo “nascosto” alla cartella che vuoi nascondere.
    Seleziona quindi con il pulsante destro del mouse la cartella che non vuoi far vedere ad amici e parenti e clicca sulla voce Proprietà nel menu che compare.

    Nella finestra che si apre, recati nella scheda Generale, metti il segno di spunta accanto alla voce Nascosto e clicca prima su Applica e poi su OK per applicare i cambiamenti e nascondere la tua cartella.
    Da questo momento in poi, la tua cartella dovrebbe essere invisibile (quindi raggiungibile solo digitandone l’indirizzo preciso nella barra degli indirizzi dell’Esplora Risorse), a meno che sul computer non sia stata abilitata la visualizzazione delle cartelle e dei file nascosti.




    IMMAGINE QUI 1

    Nel caso in cui sul computer fosse stata abilitata la visualizzazione delle cartelle e dei file nascosti, puoi ricorrere ad un altro stratagemma relativo a come nascondere cartelle su Windows 7 senza installare programmi aggiuntivi sul PC.
    Anche in questo caso, il primo passo che devi compiere è accedere alle proprietà della cartella da nascondere selezionando quest’ultima con il pulsante destro del mouse e cliccando sulla voce Proprietà nel menu che compare.

    Nella finestra che si apre, recati nella scheda Personalizza e clicca sul pulsante Cambia icona per cambiare l’icona della cartella.
    Sfoglia quindi l’elenco delle icone predefinite di Windows e seleziona tramite doppio click una di quelle completamente bianche che si trovano all’inizio, dopo 5 o 6 scroll della finestra.
    A icona selezionata, clicca prima su Applica e poi su OK per ottenere una cartella con l’icona invisibile.

    Adesso devi rendere invisibile anche il nome della cartella, seleziona quindi quest’ultima con il pulsante destro del mouse e clicca sulla voce Rinomina del menu che compare.
    Cancella quindi il nome originale della cartella e premi la combinazione di tasti Alt+255 sulla tastiera del tuo PC per sostituire il nome della cartella con uno spazio vuoto.
    Ora, premi il tasto Invio e avrai ottenuto una cartella con icona e nome invisibili anche nel caso in cui fosse abilitata la visualizzazione delle cartelle e dei file nascosti.
    Posizionala in un punto strategico e non dimenticare dov’è… altrimenti non la troverai nemmeno più tu!




    Infine, se vuoi qualcosa di più efficace e sicuro, ricorda che puoi sempre nascondere cartelle personali su Windows usando un apposito programmino gratuito, trovi la spiegazione su come scaricarlo e come usarlo nel mio articolo sull’argomento.

    come mostrare estensione file windows




    come mostrare estensione file windows

    Grazie all’aiuto di un amico, eri finalmente riuscito ad attivare la visualizzazione delle estensioni dei file sul tuo Windows (in modo da individuare più facilmente il loro formato).
    Adesso però hai cambiato computer, ne hai acquistato uno nuovo con Windows 8 e non sai come raccapezzarti nei suoi menu per ripristinare questa impostazione.

    Niente panico! Sono qui per aiutarti.
    Se non sai come mostrare estensione file Windows 8, tutto quello che devi fare è leggere le indicazioni che sto per darti e metterle in pratica.
    Ti assicuro che è molto più facile di quanto immagini e di quanto non fosse nelle edizioni precedenti del sistema operativo Microsoft.
    Un vero gioco da ragazzi, insomma.

    Il primo passaggio che devi effettuare per scoprire come mostrare estensione file Windows 8 è recarti nell’ambiente Desktop del sistema (cliccando sull’apposito riquadro presente nella Start Screen) ed aprire l’Esplora File, facendo click sull’icona della cartella che si trova nella barra delle applicazioni.

    Nella finestra che si apre, seleziona la scheda Visualizza (collocata in alto a sinistra) e metti il segno di spunta accanto alla voce Estensioni nomi file.
    Questo renderà immediatamente visibile l’estensione dei file in tutte le cartelle e sul desktop.




    Qualora non riuscissi a visualizzare la voce Estensioni nomi file nella barra degli strumenti di Esplora File, prova a massimizzare la finestra oppure clicca sul pulsante Mostra/nascondi:
    troverai l’opzione in un menu che si aprirà immediatamente sotto il pulsante.

    IMMAGINE QUI 1

    Un altro modo per mostrare estensione file Windows 8 consiste nel recarsi nella Start Screen del sistema (premendo il tasto Win sulla tastiera del PC) e digitare i termini opzioni cartella.
    Occorre poi selezionare la voce Impostazioni dalla barra laterale che compare sulla destra dello schermo e cliccare sull’icona della Opzioni cartella.

    Nella finestra che si apre, bisogna selezionare la scheda Visualizzazione, togliere il segno di spunta dall’opzione Nascondi le estensioni per i tipi di file conosciuti e cliccare sul pulsante OK per salvare le impostazioni.




    IMMAGINE QUI 2

    Il pannello relativo alle opzioni cartella può essere raggiunto anche tramite l’Esplora File.
    Basta selezionare la scheda Visualizza dalla barra degli strumenti e cliccare sul pulsante Opzioni che si trova in alto a destra.
    Te l’avevo detto che era un gioco da ragazzi, no?

    Per tornare indietro e ripristinare le impostazioni predefinite relative alla visualizzazione delle estensioni, basta togliere la spunta dall’opzione Estensioni nomi file nell’Esplora File oppure recarsi in Opzioni cartella e rimettere il segno di spunta accanto alla voce Nascondi le estensioni per i tipi di file conosciuti.

    come mostrare cartelle nascoste windows




    come mostrare cartelle nascoste windows

    Utilizzando il tuo computer con su installato Windows 7 ti sei accorto che alcune cartelle che prima erano disponibili e, soprattutto, ben visibili adesso sembrano essere improvvisamente scomparse.
    Vista la situazione ci tengo a rassicurarti sin da subito che dubito fortemente si tratti dell’opera di un Houdini.
    Infatti, se ad utilizzare il computer sei soltanto tu e se quindi hai la certezza più assoluta che nessun altro possa aver messo mano a quanto archiviato sullo stesso allora probabilmente sapere come mostrare cartelle nascoste Windows 7 potrà esserti di grande, anzi grandissimo aiuto.
    Come dici?
    Ci avevi già pensato ma non hai la minima idea di come fare?
    Beh, non temere… posso darti una mano io!

    Prima di indicarti come mostrare cartelle nascoste Windows 7 ci tengo però a specificarti una cosa.
    Le cartelle nascoste possono essere tali perché chi le ha create ha deciso di nasconderle da occhi indiscreti o perché parte integrante del sistema (quindi da non toccare se non si sa bene dove mettere le mani).
    In entrambi casi la procedura da mettere in atto per mostrare cartelle nascoste Windows 7 è bene o male la stessa.

    Fatta questa doverosa premessa, se sei quindi interzato a scoprire come mostrare cartelle nascoste Windows 7 ti suggerisco di prenderti una decina di minuti di tempo libero o poco più, di metterti piazzato ben comodo dinanzi al tuo computer e di concentrati sulla lettura delle indicazioni che sto per fornirti.
    Sono sicuro che alla fine potrai dirti soddisfatto e che sarai anche pronto ad affermare a gran voce che mostrare cartelle nascoste Windows 7 era in realtà un vero e proprio gioco da ragazzi.
    Che ne dici, scommettiamo?

    Se ti interessa capire come fare per mostrare cartelle nascoste Windows 7 il primo passo che devi compiere è quello di fare clic sull’icona raffigurante una cartella gialla collocata sulla barra delle applicazioni in modo tale da poter accedere a Esplora risorse.
    In alternativa, puoi accedere a Esplora risorse aprendo una qualsiasi cartella presente sul tuo PC.




    Nella finestra che a questo punto andrà ad aprirsi fai clic sul pulsante Organizza collocato in alto a sinistra e seleziona la voce Opzioni cartella e ricerca dal menu che compare per poter accedere al pannello con le impostazioni per la visualizzazione di file e cartelle.

    IMMAGINE QUI 1

    Successivamente, clicca sulla scheda Visualizzazione contenuta nella finestra che si apre, metti il segno di spunta accanto alla voce Visualizza cartelle, file e unità nascosti presente sotto la voce Cartelle e file nascosti della sezione Impostazioni avanzate: e fai clic prima su Applica e poi su OK per salvare le impostazioni. Effettuando questi semplici passaggi hai appena abilitato l’opzione per mostrare cartelle nascoste Windows 7.
    Senza nemmeno bisogno di riavviare il computer o uscire da Esplora Risorse di Windows avrai quindi la possibilità di visualizzare tutte le cartelle che precedentemente non erano visibili.

    IMMAGINE QUI 2




    Un ulteriore sistema per mostrare cartelle nascoste Windows 7 consiste invece nell’abilitare l’apposita opzione mediante Pannello di controllo.
    Per fare ciò pigia sul pulsante Start annesso alla barra delle applicazioni, clicca sulla voce Pannello di controllo collocata sulla destra e seleziona la voce Aspetto e personalizzazione (se non riesci a visualizzarla accertati che dal menu a tendina collocato accanto alla voce Visualizza per: presente in alto a destra sia selezionata l’opzione Categoria).

    In seguito, fai clic sulla voce Mostra cartelle e file nascosti annessa alla sezione Opzioni cartella.
    Nella finestra che successivamente ti verrà mostrata seleziona la voce Visualizza cartelle, file e unità nascosti presente sotto Cartelle e file nascosti dopodiché fai clic prima sul bottone Applica e poi su OK.

    IMMAGINE QUI 3

    Se a questo punto ti stai chiedendo come fare per distinguere le cartelle nascoste da quelle “normali” sappi che è abbastanza semplice. Le cartelle nascoste hanno infatti delle icone semi-trasparenti mentre le cartelle “normali” hanno l’icona ben visibile, praticamente quella che sei abituato a vedere di solito quando utilizzi il PC.




    Dopo aver terminato il lavoro sulle cartelle puoi renderle nuovamente “invisibili” annullando la procedura precedentemente messa in atto.
    Per fare ciò accedi a Esplora risorse, clicca su Organizza e poi pigia sulla scheda Visualizzazione.
    Adesso, togli il segno di spunta presente accanto alla voce Visualizza cartelle, file e unità nascosti e rimettilo su Nascondi i file protetti di sistema presente sotto la voce Cartelle e file nascosti della sezione Impostazioni avanzate:.
    Per confermare ed applicare le modifiche apportate clicca prima su Applica e poi su OK.

    Se lo ritieni opportuno puoi velocizzare gli step da eseguire per annullare la procedura mediante cui mostrare cartelle nascoste Windows 7 accedendo alla sezione Visualizzazione di Opzioni cartella e pigiando sul pulsante Ripristina collocato in basso.
    In tal caso tieni però presente che oltre ad essere nuovamente non visibili le cartelle nascoste di Windows 7 verrà ripristinata anche la visualizzazione di default di tutti gli altri file e di tutte le cartelle del sistema operativo.

    Sappi poi che è possibile applicare la procedura per mostrare cartelle nascoste Windows 7 anche per quanto riguarda le cartelle di sistema protette da Windows.
    In tal caso è però opportuno fare molta attenzione.
    Abilitare la visualizzazione di tali cartelle può infatti essere molto pericoloso poiché è sufficiente spostare, cancellare o modificare qualche elemento che non va toccato per compromettere irrimediabilmente il corretto funzionamento del sistema operativo, quindi, mi raccomando… procedi con estrema cautela!

    Fatta questa doverosa precisazione, se ti interessa mettere in atto la procedura mediante cui mostrare cartelle nascoste Windows 7 facenti riferimento a elementi del sistema ti basta accedere nuovamente a Esplora Risorse, pigiare su Organizza e scegliere poi la voce Opzioni cartella e ricerca nel menu visualizzato.




    Nella finestra che a questo punto andrà ad aprirsi clicca sulla scheda Visualizzazione, togli il segno di spunta dalla casella collocata accanto alla voce Nascondi i file protetti di sistema (consigliato) e infine pigia prima su Si, poi su Applica e poi su OK in modo tale da salvare tutte le modifiche apportate.

    IMMAGINE QUI 4

    In seguito, per poter ripristinare le impostazioni predefinite di Windows e quindi per nascondere nuovamente le cartelle protette di sistema di Windows 7 attieniti alle seguenti indicazioni.
    Tanto per cominciare accedi a Esplora risorse del sistema operativo dopodiché clicca su Organizza e poi pigia sulla scheda Visualizzazione.
    Rimetti poi il segno di spunta accanto alla voce Nascondi i file protetti di sistema (consigliato) annessa la sezione Impostazioni avanzate: e, per finire, fai clic prima su Applica e poi su OK.

    Se necessario, anche in tal caso puoi velocizzare la procedura grazie alla quale annullare la possibilità di visualizzare le cartelle promettete presenti su Windows 7 semplicemente accedendo alla sezione Visualizzazione di Opzioni cartella e pigiando sul pulsante Ripristina collocato in basso.
    Tieni ben presente che in questo caso oltre ad essere nuovamente non visibili le cartelle nascoste di Windows 7 verrà ripristinata anche la visualizzazione di default di tutti gli altri file e di tutte le altre cartelle del sistema.




    Oltre che mostrare cartelle nascoste Windows 7 ti interessa capire come fare per rendere invisibili uno o più elementi?
    Si?
    Beh, allora procedi nel seguente modo.
    Fai clic destro sulla cartella che è tua intenzione nascondere, seleziona la voce Proprietà dal menu che compare e metti il segno di spunta sulla casella presente accanto alla voce Nascosto nella scheda Generale della finestra che si apre.
    Per fare in modo che le modifiche apportate vengano correttamente applicate pigia prima sul pulsante Applica e poi sul pulsante OK.
    Più semplice di così?

    IMMAGINE QUI 5

    Successivamente potrai poi rendere nuovamente visibile la cartella che precedentemente avevi scelto di nascondere cliccandoci sopra con il tasto destro, scegliendo la voce Proprietà dal menu visualizzato e togliendo il segno di spunta dalla casella presente accanto alla voce Nascosto annessa alla scheda Generale della finestra che ti verrà mostrata sul desktop.

    come modificare la schermata di accesso di windows




    come modificare la schermata di accesso di windows

    Sfondo del desktop, icone, cursori del mouse e suoni, coincide proprio tutto.
    Devo ammetterlo, hai fatto davvero un bel lavoro di personalizzazione, il tuo sistema ha uno stile unico e… ehi, aspetta.
    Ma cos’è quell’obbrobrio?
    No, non mi dire che hai lasciato intatta la schermata di accesso al tuo computer.
    Stona in maniera tremenda con tutto il resto.

    Devi assolutamente correre ai ripari, e per farlo non hai bisogno di spendere nemmeno un centesimo.
    Ti basta sfruttare le impostazioni “di serie” di Windows o, nel caso delle versioni più datate del sistema operativo, ricorrere all’uso di programmi appositi ed è fatta.
    Come dici?
    Non hai un PC bensì u Mac?
    Non c’è problema, la cosa è fattibile anche in tal caso.
    L’operazione non può essere compiuta agendo dalle preferenze di sistema ma basta mettere in pratica un semplicissimo trucchetto ed è comunque fattibile.
    Insomma, nulla che sia fuori dalla tua portata, te lo assicuro.

    Allora?
    Ti andrebbe di mettere le chiacchiere da parte e di passare all’azione andando dunque a cambiare la schermata di avvio di Windows e macOS?
    Si?
    Grandioso.
    Non perdiamo altro tempo in chiacchiere e cominciamo subito a darci da fare.
    Sono sicuro che alla fine potrai dirti ben contento e soddisfatto di quanto appresso e soprattuto che tutti i tuoi amici non esiteranno a chiederti delucidazioni al riguardo così da poter replicare lo stesso sui loro computer.
    Ti auguro, come mio solito, buona lettura e… anche buon divertimento!

    Indice

    • Cambiare la schermata di avvio su PC
      • Windows 10
      • Windows 8/8.x
      • Windows 7, Vista e XP
    • Cambiare la schermata di avvio su Mac

    Cambiare la schermata di avvio su PC

    Possiedi un PC con su installato Windows 10, 8/8.x, Windows 7 o una versione precedente del sistema operativo di casa Microsoft e ti interessa capire come cambiare la schermata di avvio?
    Allora segui le istruzioni sul da farsi che trovi proprio qui sotto.
    Individua il paragrafo relativo alla versione dell’OS installata sul tuo computer e segui le istruzioni sul da farsi che andrò a fornirti.




    Windows 10

    Se quello che stai usando è un computer con su installato Windows 10, il primo fondamentale passo che devi compiere per riuscire a cambiare la schermata di avvio sul tuo PC è quello di cliccare sul pulsante Start (quello con la bandierina di Windows) che si trova nella parte in fondo a sinistra della taskbar e pigiare sull’icona di Impostazioni (quella con l’ingranaggio) nel menu che vedi apparire.

    Nella finestra che successivamente andrà ad aprirsi sul desktop, pigia sulla voce Personalizzazione e seleziona la dicitura Schermata di blocco che sta sulla sinistra.
    Provvedi poi portare su Attivato l’interruttore che trovi corrispondenza della voce Mostra l’immagine di sfondo della schermata di blocco nella schermata di accesso così da fare in modo che le modiche che andrai ad apportare abbiano effetto sia sulla schermata di blocco del computer che su quella di login.

    Successivamente fai clic sul menu collocato sotto la voce Sfondo e scegli se impostare un’immagine personale come sfondo per la schermata di avvio oppure una predefinita. Nel primo caso scegli la voce Immagine dal menu a tendina e poi clicca sul bottone Sfoglia e seleziona il file di riferimento salvato sul tuo PC, nel secondo caso scegli sempre la voce Immagine dal menu a tendina e seleziona un’immagine tra quelle presenti sotto la voce Scegli la tua immagine che è apparsa nella finestra delle impostazioni di sistema.

    IMMAGINE QUI 1




    Se poi invece che visualizzare una singola immagine preferisci riprodurre una presentazione, seleziona la voce Presentazione dal menu che trovi sotto la voce Sfondo sempre nella stessa schermata delle impostazioni di Windows 10 e scegli se prelevare le foto dal tuo account OneDrive oppure dalla cartella Immagini di Windows.
    Se vuoi, puoi anche selezionare una cartella a piacere che contiene le foto da visualizzare facendo prima clic sulla voce Aggiungi una cartella.
    Pigia poi sulla voce Impostazioni avanzate presentazione per gestire gli ulteriori settaggi relativi alla presentazione delle immagini.

    IMMAGINE QUI 2

    Nel caso in cui dovessi avere dei ripensamenti e volessi impostare nuovamente lo sfondo di default per la schermata di avvio (e quella di blocco) del sistema, potrai farlo in qualsiasi momento selezionando la voce Contenuti in evidenza di Windows dal menu presente sotto la dicitura Sfondo nelle impostazioni di Windows.
    In questo modo, l’immagine impiegata per la schermata di avvio (e quella di blocco) a Windows 10 sarà modificata giornalmente ed in maniera automatica dal sistema stesso, come da impostazione predefinita.

    IMMAGINE QUI 3




    Qualora la cosa ti interessasse, ti faccio altresì notare che, sfondo a parte, puoi personalizzare ulteriormente la schermata di avvio (e quella di blocco) su Windows 10 scegliendo anche le applicazioni di cui visualizzarne dettagli e stato, se visualizzare oppure no info e suggerimenti vari da Windows e da Cortana ecc.
    facendo clic sulle ulteriori voci annesse sempre alla stessa schermata delle impostazioni del PC ed intervenendo poi sulle opzioni disponibili.

    Windows 8/8.x

    Stai usando un PC con su installato Windows 8/8.x?
    In tal caso, puoi cambiare la schermata di avvio provvedendo innanzitutto a fare clic sul pulsante Start (quello con la bandierina di Windows) collocato nella parte in fondo a sinistra della taskbar e pigiando poi sull’icona di Impostazioni (quella con l’ingranaggio) annessa alla Start Screen.

    Nella schermata che successivamente vedrai apparire, pigia sulla voce Schermata di blocco dopodiché scegli se utilizzare un’immagine personalizzata oppure una di quelle già incluse in Windows 8/8.x.
    Nel primo caso, clicca sul pulsante Sfoglia e seleziona il file di riferimento dal tuo PC, mentre nel secondo ti basta selezionare l’immagine che preferisci tra quelle presenti sotto l’anteprima.

    IMMAGINE QUI 4




    Puoi anche impostare la visualizzazione di una presentazione di foto portando su Attivato l’interruttore che trovi sotto la voce Riproduci una presentazione nella schermata di blocco e scegliendo poi se prelevare le immagini dal tuo account OndeDrive oppure dalla cartella Immagini del computer pigiando sul bottone corrispondente.
    Se le immagini che intendi usare si trovano in una posizione diversa, premi su Aggiungi una cartella e seleziona la cartella corretta.

    IMMAGINE QUI 5

    Volendo, sempre dalla stessa finestra delle impostazioni di Windows puoi apportare ulteriori personalizzazioni alla schermata di avvio scegliendo se visualizzare solo immagini adatte alla dimensione dello schermo, se disattivare la schermata dopo aver riprodotto la presentazione, quali app visualizzare nella lock screen ecc.
    intervento sulle altre opzioni che ti vengono mostrate.

    Windows 7, Vista e XP

    Se invece quello che stai usando è un computer basato su Windows 7, Windows Vista o l’ancor più vetusto Windows XP, per cambiare la schermata di avvio devi necessariamente ricorrere all’uso di risorse di terze parti in quanto non risultano disponibili funzioni “di serie” apposite.




    Di programmi adibiti allo scopo ne esistono molteplici.
    Tra i vari, ti suggerisco vivamente di provare LogonStudio, un software gratuito di semplicissimo utilizzo che, appunto, permette di personalizzare la schermata di avvio in una manciata di clic andando ad impostare un’immagine a piacere.
    Mi chiedi come funziona?
    Te lo indico subito.

    Innanzitutto, collegati al sito Internet di LogonStudio e clicca sul pulsante blu Download che si trova sulla sinistra ed attendi che il file d’installazione del programma venga scaricato sul tuo computer. A scaricamento completato apri, facendo doppio clic su di esso, il file appena ottenuto (LogonStudio_public.exe) e clicca su Si.
    Nella finestra che si apre, fai clic prima sul pulsante Next per tre volte consecutive e poi su Finish per terminare la procedura d’installazione.

    IMMAGINE QUI 6

    A questo punto, avvia LogonStudio attraverso la sua icona presente nella cartella WinCustomize del menu Start di Windows e, nella finestra che si apre, clicca sul pulsante per impostare il programma come editor predefinito delle schermate di logon di Windows.




    Seleziona dunque l’immagine che è tua intenzione usare per sostituire quella di default nella schermata di avvio al sistema dall’elenco che ti viene mostrato nella finestra del programma e clicca sul pulsante Apply per confermare ed applicare i cambiamenti.

    IMMAGINE QUI 7

    Se poi le immagini già incluse nel software non ti soddisfano e desideri usarne una personalizzata, premi sul pulsante Create che sta sempre nella parte sinistra della finestra del programma, assegna un nome alla schermata di avvio che stai per creare, pigia su Browse… e seleziona il file di riferimento salvato sul tuo PC dopodiché premi su Save.
    Seleziona dunque l’immagine dalla sezione principale di LogonStudio come ti ho indicato nelle precedenti righe ed è fatta.

    Oltre che così come ti ho appena spiegato, puoi aggiungere nuove immagini da usare per personalizzare la schermata di avvio del tuo PC Windows scaricandole dalla galleria dedicata del sito Internet di WinCuztomize (la software house produttrice di LogonStudio).




    Più precisamente, se utilizzi Windows 7 o Vista, collegati a questa pagina per sfogliare le schermate di logon che preferisci, clicca sull’anteprima di quella che più ti piace e poi sul pulsante verde Download per scaricare il file sul tuo computer.
    Se invece stai usando Windows XP, la pagina alla quale devi collegarti per reperire nuove schermate di avvio per personalizzare il tuo PC è questa, il resto della procedura è praticamente identico a quello che ti ho appena indicato per le altre versioni dell’OS.

    IMMAGINE QUI 8

    A download ultimato, nella finestra di LogonStudio fai clic sul pulsante Load, seleziona il file appena ottenuto (se hai scaricato un archivio devi prima estrarne il contenuto in una cartella qualsiasi) e fai clic sul prima su Apply e poi su OK per impostare la schermata di logon appena caricata come quella predefinita del sistema.

    Se vuoi annullare i cambiamenti e tornare alla schermata di logon originale di Windows, non devi far altro che avviare nuovamente LogonStudio e cliccare prima su Restore default Logon, poi su Apply e OK.
    Più semplice di così?




    Cambiare la schermata di avvio su Mac

    E per quel che concerne il versante Mac?
    Come fare per cambiare la schermata di avvio?
    Scopriamolo immediatamente. Partendo dal presupposto fondamentale che l’immagine impostata per la schermata di avvio su macOS è identica a quella scelta come sfondo per il desktop e che varia automaticamente al variare di quest’ultima, per usarne una diversa occorre mettere in pratica un apposito trucchetto in quanto, come anticipato in apertura, il sistema non offre alcuna opzione apposita per riuscirci.

    Quello che devi fare è dunque provvedere in primo luogo ad individuare l’immagine che è tua intenzione usare come sfondo per la schermata di avvio ed assicurati che questa sia in formato PNG.
    Se non sai come fare per verificare il formato dell’immagine scelta, ti invito a leggere il mio tutorial su come visualizzare estensione file in modo tale da schiarirti le idee al riguardo.
    Se poi il formato dell’immagine è diverso da quello richiesto, puoi far fronte alla cosa seguendo i passaggi che ho provveduto a fornirti con la mia guida su come convertire immagini.

    Provvedi poi a creare una copia dell’immagine scelta sulla scrivania.
    Per fare ciò, seleziona il file PNG di riferimento, facci clic destro sopra, scegli Copia “nome file”, fai clic destro in un qualsiasi punto dello schermo senza icone e, dal menu che vedi apparire, clicca sulla dicitura Incolla elemento.
    In alternativa, seleziona l’immagine d’origine, usa la combinazione di tasti cmd + C per copiarla negli appunti di macOS, clicca in un qualsiasi punto vuoto della scrivania ed utilizza la combinazione di tasti cmd + V per incollarla.

    IMMAGINE QUI 9




    Provvedi dunque a rinominare la copia dell’immagine appena generata sulla scrivania in com.apple.desktop.admin.png dopodiché fai clic destro sull’icona del Finder (quella con il sorriso) posta sulla barra Dock e seleziona la voce Vai alla cartella… dal menu che compare.
    Digita poi /library/Caches/ nel campo apposito annesso alla finestra apparsa sullo schermo e clicca sul pulsante Vai.

    Per concludere, trascina l’immagine copiata e rinominata in precedenza sulla scrivania nella posizione del Finder appena raggiunta e schiaccia il bottone Sostituisci in riposta all’avviso che compare sullo schermo.
    Fatto!

    IMMAGINE QUI 10

    Nota: Il trucchetto in questione non risulta funzionante se hai attivato la funzione di cambio utente rapido per consentire a più utenti di restare connessi contemporaneamente.
    Tieni altresì presente che, sulla base di quanto detto nelle precedenti righe, se e quando andrai a cambiare lo sfondo della scrivania, verrà modificata in automatico anche l’immagine da te impostata per la schermata di avvio sul tuo Mac.




    come mettere unapp sul desktop windows




    come mettere unapp sul desktop windows

    Con il passare del tempo, stai imparando a usare al meglio il PC Windows 10 che ti è stato regalato alcuni mesi fa.
    Ora, però, ti si è posta l’esigenza di personalizzarne ancora di più il desktop, aggiungendo al suo interno i collegamenti ai programmi e alle applicazioni che utilizzi più spesso:
    per questo motivo, hai subito aperto Google alla ricerca di valide indicazioni sull’argomento, capitando proprio qui sul mio sito.

    Ho indovinato?
    Sì?
    Allora lascia che te lo dica sùbito:
    sei capitato proprio nel posto ideale per approcciare a quest’argomento.
    Di seguito, infatti, ti insegnerò come mettere un’app sul desktop Windows 10 in modo semplice e, soprattutto, veloce! Nella fattispecie, avrò cura di indicarti i passaggi da compiere per creare, sul desktop, collegamenti ad applicazioni UWP (le cosiddette “app integrate”), a programmi “classici” e a siti Internet.
    Infine, ti fornirò delle valide “dritte” per aggiungere tali collegamenti anche al menu Start e alla taskbar di Windows.

    Dunque, senza attendere un minuto in più, ritaglia qualche minuto del tuo tempo libero per te e leggi con molta attenzione tutto quanto ho da spiegarti sull’argomento:
    sono sicuro che, al termine di questa guida, avrai acquisito le competenze necessarie per ottenere la personalizzazione del desktop che più gradisci.
    Detto ciò, non mi resta altro da fare, se non augurarti buona lettura e buon lavoro!

    Indice

    • Come mettere un’app sul desktop di Windows 10
    • Come mettere un programma sul desktop di Windows 10
    • Come mettere una Web app sul desktop di Windows 10
    • Come mettere un’app nel menu Start di Windows 10
    • Come mettere un’app sulla taskbar di Windows 10

    Come mettere un’app sul desktop di Windows 10

    IMMAGINE QUI 1




    Anche se si tratta di un procedimento non del tutto immediato, mettere un’app sul desktop di Windows 10 è molto più semplice di quanto possa sembrare.

    Se l’icona dell’app che intendi aggiungere al desktop è già presente nel menu Start, allora il gioco è presto fatto:
    devi semplicemente prendere con il mouse l’icona in questione, trascinarla e rilasciarla in un punto vuoto del desktop.

    In caso contrario, puoi seguire un procedimento altrettanto semplice:
    premi la combinazione di tasti Win+R, per aprire la schermata Esegui… di Windows, digita il comando explorer shell:AppsFolder all’interno della casella di testo che compare a schermo e premi il tasto Invio della tastiera.

    Se tutto è andato per il verso giusto, dovrebbe aprirsi una finestra di Esplora File contenente le icone di tutte le app installate nel sistema (cartella Applications):
    fai clic destro su quella di tuo interesse, scegli la voce Crea collegamento dal menu che ti viene proposto e accetta di creare un collegamento sul desktop rispondendo di Sì alla finestra d’avviso che compare.
    In alternativa, puoi prendere l’icona con il mouse e rilasciarla sul desktop.




    Come mettere un programma sul desktop di Windows 10

    IMMAGINE QUI 2

    I passaggi per aggiungere l’icona di un programma “classico” al desktop di Windows 10 sono piuttosto semplici da mettere in pratica:
    anche in questo caso, puoi seguire strade diverse per raggiungere il tuo obiettivo.

    Tanto per cominciare, se l’icona del programma è già presente nel menu Start o nella cartella Applications di Windows (ti ho mostrato come accedervi nel capitolo precedente di questa guida), individuala al suo interno e trascinala sul desktop avvalendoti del mouse.

    In alternativa, puoi ottenere un risultato del tutto identico utilizzando la procedura di creazione guidata di un collegamento di Windows: per prima cosa, fai clic destro su un punto vuoto del desktop e scegli le voci Nuovo Collegamento dal menu contestuale.




    Ora, premi il bottone Sfoglia…, recati nella cartella che contiene il programma di tuo interesse, servendoti del pannello di Esplora File che viene visualizzato, e, quando l’hai trovato, fai doppio clic sulla sua icona.
    Per concludere, clicca sul pulsante Avanti, immetti un nome da assegnare alla nuova icona e premi il pulsante Fine, per aggiungerla subito al desktop.
    Più semplice a farsi che a dirsi, non ti pare?

    Come mettere una Web app sul desktop di Windows 10

    IMMAGINE QUI 3

    Hai necessità di aggiungere il collegamento a una Web app o a un sito Internet sul desktop di Windows 10, così da poterlo raggiungere rapidamente in caso di bisogno?

    Anche in questo caso, puoi riuscire nell’impresa in modo semplicissimo:
    per prima cosa, avvia il browser che utilizzi per navigare su Internet, recati sul sito di tuo interesse e attendi che esso venga caricato completamente.
    Quando ciò avviene, posiziona il cursore del mouse sul nome del sito che hai appena aperto (in genere, esso compare a sinistra della barra degli indirizzi) e trascina quest’ultimo direttamente sul desktop.




    Se utilizzi Google Chrome, puoi ottenere lo stesso risultato grazie a un’apposita funzione integrata:
    per servirtene, visita il sito Web di tuo interesse, clicca sul pulsante (⋮) posto in alto a destra e seleziona le voci Altri strumenti Crea scorciatoia… dal menu che ti viene proposto. Per ultimare la creazione del collegamento, assegna un nome all’icona che ti appresti a creare e premi il pulsante Crea.

    Infine, puoi raggiungere lo stesso risultato usando, anche questa volta, la procedura guidata per la creazione di un collegamento in Windows:
    fai clic destro su un punto vuoto del desktop, seleziona le voci Nuovo > Collegamento dal menu che compare a schermo, incolla l’URL del sito Web nella casella di testo residente all’interno della nuova finestra, clicca sul pulsante Avanti e, dopo aver indicato il nome da assegnare all’icona, ultima la creazione del collegamento, pigiando sul pulsante Fine.

    Come mettere un’app nel menu Start di Windows 10

    IMMAGINE QUI 4

    Qualora la tua esigenza sia quella di aggiungere collegamenti rapidi ad app, programmi e siti Web al menu Start di Windows 10, sappi che puoi procedere in più modi differenti, che conducono praticamente allo stesso risultato.




    • Tramite le icone create sul desktop – dopo aver creato l’icona di tuo interesse sul desktop usando uno dei metodi che ti ho segnalato in precedenza, fai clic destro su di essa e scegli la voce Aggiungi a Start dal menu contestuale.
    • Tramite le icone presenti nella cartella Applications – premi la combinazione di tasti Win+R, digita il comando explorer shell:AppsFolder e premi il tasto Invio della tastiera.
      Identifica, nella finestra che ti viene proposta, l’icona di tuo interesse, fai clic destro sulla stessa e scegli la voce Aggiungi a Start.

    Così facendo, le icone di tuo interesse verranno aggiunte alla parte del menu Start che contiene le “mattonelle” relative ai programmi più utilizzati.
    Se lo desideri, puoi riposizionare le icone a tuo piacimento semplicemente trascinandole con il mouse.

    Se, invece, hai intenzione di aggiungere i collegamenti agli elementi di tuo interesse alla sezione del menu Start in cui risiedono le icone dei programmi installati (quella più a sinistra, contenente cartelle e collegamenti più “piccoli”), devi, invece, intervenire sulla cartella di Windows che contiene, materialmente, questi ultimi.

    Per agire in tal senso, premi la combinazione di tasti Win+R sulla tastiera del PC e digita, nella finestra di Esegui… che compare sullo schermo, il comando shell:Start Menu, per poi premere il tasto Invio, per aprire la cartella che contiene gli elementi del menu Start.

    A questo punto, puoi creare il collegamento di tuo interesse usando la procedura guidata di Windows:
    fai clic destro su un punto vuoto della finestra aperta in precedenza, seleziona le voci Nuovo > Collegamento dal menu contestuale che ti viene proposto e aggiungi il collegamento al programma o al sito Internet che desideri, seguendo i passaggi che ti ho già descritto in precedenza.
    Se necessario, puoi creare ulteriori sotto-cartelle per ordinare gli elementi aggiunti.




    Come mettere un’app sulla taskbar di Windows 10

    IMMAGINE QUI 5

    Non hai trovato utili le informazioni fornite in precedenza, poiché ami accedere alle app, ai programmi o ai siti Web che utilizzi più spesso direttamente dalla taskbar  (o barra delle applicazioni) di Windows 10 (per capirci, la barra nera posta in fondo allo schermo, la stessa su cui risiedono il menu Start e l’orologio)?

    Allora ho delle ottime notizie per te:
    puoi “fissare” su di essa le icone che preferisci in pochissimi secondi! Se è tuo interesse aggiungere l’icona di un programma o di un’app, dopo aver avviato quest’ultima, fai clic destro sull’icona che compare nella taskbar e seleziona la voce Aggiungi alla barra delle applicazioni dal menu che ti viene proposto.

    Se, invece, è tuo interesse mettere una Web app sulla taskbar di Windows 10, provvedi ad aggiungere la sua icona sul desktop usando i passaggi che ti ho segnalato in precedenza, quindi prendi con il mouse l’icona appena creata e trascinala direttamente nella barra delle applicazioni.
    Detto, fatto!




    Come mettere password a cartella Windows



    Chi è IlMagoDelComputerwww.ilmagodelcomputer.com

    Come proteggere una cartella di Windows con una password

    Ciao!!! Sono IlMagoDelComputer ed in questo tutorial vedremo come impostare una password per proteggere una cartella di Windows, in modo da impedire l’accesso a chiunque a questa cartella, che contiene file importanti o segreti.

    Mettere una password ad una cartella di Windows è possbile in diversi modi, sia tramite il sistema operativ stesso, sia mediante altri programmi di compressione file, o di cifratura di file e cartelle.

    come mettere password a cartella windows

    Sul tuo PC ci sono alcune cartelle contenenti dei documenti particolarmente importanti e vorresti evitare che impiccioni ed eventuali malintenzionati possano mettervi mano senza il tuo consenso.
    Date le circostanze, hai pensato di proteggere l’accesso alle cartelle in questione con una password.
    Tuttavia, essendo ancora poco esperto in fatto di informatica e nuove tecnologie, non hai la più pallida idea di come compiere l’operazione in questione.

    Bene, allora se le cose stanno esattamente in questo modo e ti piacerebbe sapere come mettere la password a una cartella su Windows, lasciati dire che sei arrivato nel posto giusto al momento giusto.



    Se mi dedichi qualche minuto del tuo prezioso tempo libero, posso infatti spiegarti come riuscire nel tuo intento adoperando soluzioni a costo zero e di facilissima applicazione.
    Dai, provaci e poi fammi sapere:
    sono sicuro che riuscirai piacevolmente stupito dalla velocità con cui riuscirai a fare tutto.

    Come mettere password a cartella Windows

    Ti interessa sapere come mettere la password a una cartella su Windows ma non sai in che modo riuscirci?
    Allora prosegui pure nella lettura di questo post.

    Qui di seguito, infatti, trovi indicati quelli che ritengo essere i migliori strumenti adibiti allo scopo, tutti realizzati da terze parti, in quanto, escludendo la funzione di crittografia, disponibile solo sulle versioni Pro di Windows e poco intuitiva, il sistema operativo Microsoft non offre funzionalità specifiche in tal senso.

    VeraCrypt

    IMMAGINE QUI 1



    La prima soluzione che ti invito a prendere in considerazione si chiama VeraCrypt:
    si tratta di un software gratuito e open source disponibile per Windows, macOS e Linux che permette la creazione di volumi criptati, vale a dire degli hard disk virtuali, accessibili dall’Esplora File e nei quali è possibile memorizzare i propri dati, proteggendoli con una password.

    Per scaricare il programma sul tuo computer, recati sul suo sito Internet ufficiale e clicca sul collegamento posto in corrispondenza della voce Installer, sotto il logo di Windows.

    A download ultimato,

    • apri il file .exe ottenuto e, nella finestra che vedi comparire sul desktop,
    • fai clic sul pulsante .
      Successivamente,
    • clicca sul pulsante OK per confermare l’uso della lingua italiana,
    • spunta la casella I accept the license terms
    • fai clic sul pulsante Avanti per due volte di fila
    • premi sui bottoni Installa, OK, Fine e No,
    • per concludere il setup.
    • A questo punto,
    • avvia il programma,
    • facendo doppio clic sul collegamento apposito che è stato appena aggiunto sul desktop,
    • e inizia a servirti di VeraCrypt premendo sul bottone Crea un volume,
    • collocato nella parte in basso della finestra visualizzata.
    • Seleziona poi l’opzione Crea un file contenitore criptato,
    • clicca sul bottone Avanti,
    • scegli la voce Volume VeraCrypt standard
    • e fai nuovamente clic sul pulsante Avanti.



    • Premi, dunque, sul bottone Scegli file,
    • seleziona la cartella sul tuo computer in cui salvare il nuovo volume che stai creando
    • premi sul pulsante Avanti
    • Preoccupati ora di selezionare l’algoritmo di codifica e di confusione che preferisci (se vuoi, puoi anche lasciare selezionate le opzioni impostate di default, vale a dire l’algoritmo di codifica AES e l’algoritmo di confusione SHA-512),
    • dopodiché clicca sul pulsante Avanti,
    • indica la dimensione massima che vuoi fare avere al tuo volume, selezionando l’unità di misura che preferisci
    • e scrivendo il quantitativo di memoria nel campo apposito,
    • e premi ancora una volta sul bottone Avanti.

    • scrivi la password che vuoi usare per proteggere il tuo volume nei campi dedicati
    • clicca sul pulsante Avanti
    • e indica il file system da utilizzare per il volume cifrato che stai per creare, selezionando una delle opzioni disponibili nel menu a tendina File system.

    • Ti consiglio NTFS se devi usare il volume solo su Windows o exFAT se devi usarlo su altri sistemi operativi, in ogni caso puoi approfondire l’argomento e scoprire le differenze tra i vari file system leggendo il mio post su come creare una partizione).

    Per concludere, sposta il cursore del mouse fin quando la barra collocata in basso non diventa completamente verde e premi sui pulsanti Formatta, OK ed Esci, per ultimare la procedura.

    Una volta creato il tuo volume cifrato, per potervi accedere, seleziona una delle lettere di unità che trovi elencate nella finestra principale di VeraCrypt, clicca sul bottone Seleziona file collocato in basso a destra e seleziona l’archivio cifrato che hai appena creato.
    Premi poi sul bottone Monta, immetti la password impostata in precedenza nel campo Password e clicca sul pulsante OK.



    Dopo aver fatto ciò, l’icona dell’unità creata con VeraCrypt risulterà visibile nell’Esplora File di Windows, nella sezione Questo PC (oppure Computer o Risorse del computer, a seconda della versione dell’OS Microsoft che stai usando).
    Facci quindi doppio clic sopra e potrai accedere e gestire i i file all’interno del volume.

    Quando non avrai più bisogno di accedere al contenuto del volume cifrato, ricordati di smontarlo, in modo tale da renderlo inaccessibile ad altri utenti:
    per riuscirci, richiama la finestra di VeraCrypt, seleziona l’unità scelta e clicca sul bottone Smonta, che si trova in basso.

    Private Folder

    IMMAGINE QUI 2

    In alternativa al programma di cui ti ho già parlato, puoi provare Private Folder:
    un software a costo zero, tramite il quale è possibile bloccare l’accesso alle cartelle con una password ed, eventualmente, anche renderle invisibili.
    È abbastanza intuitivo ma, purtroppo, la sua interfaccia non è tradotta in Italiano.



    Per scaricare il software, recati sul suo sito Internet ufficiale e fai clic sul pulsante download, situato in cima.
    A download ultimato, estrai l’archivio ZIP ottenuto in una posizione a piacere, avvia il file .exe contenuto al suo interno e premi sul pulsante nella finestra che compare sul desktop. 

    Clicca, quindi, sul pulsante Net, seleziona la casella relativa all’accettazione dei termini di utilizzo del programma, premi ancora sul bottone Next, scegli l’opzione Create desktop shortcut e clicca ancora sul pulsante Next.
    Dopodiché fai clic sul pulsante , digita la password che vuoi usare per proteggere l’accesso al software nei campi appositi sullo schermo e premi sul pulsante OK per tre volte consecutive.

    Fatto ciò, a servirti di Private Folder facendo doppio clic sul collegamento al programma appena aggiunto sul desktop, digitando la password impostata durante il setup e cliccando sul pulsante Add Rule, che si trova nella parte destra della finestra del software.

    Nell’ulteriore finestra visualizzata, seleziona la cartella da proteggere, cliccando sul pulsante Browse, spunta la casella accanto alla voce Lock Folder, seleziona anche la casella accanto all’opzione Unlock folder on-access with password e digita, nei campi posti poco più sotto, la password che vuoi usare per preservare l’apertura della cartella. Se poi vuoi rendere anche la cartella invisibile agli occhi altrui, provvedi a spuntare la casella Hide Folder e dai conferma, premendo sul pulsante OK.



    A partire da questo momento, quando vorrai aprire la cartella che hai scelto di proteggere con password, potrai riuscirci facendo doppio clic su di essa, digitando la parola chiave impostata e facendo clic sul pulsante OK.

    Invece, se avevi scelto di rendere la cartella non visibile oppure se intendi sbloccarla, per riuscirci, devi richiamare la finestra principale di Private Folder, fare clic sul suo nome nell’elenco al centro e premere sul bottone Unlock, situato sulla destra.

    Protected Folder

    IMMAGINE QUI 3

    Un altro ottimo strumento al quale puoi appellarti per mettere la password a una cartella su Windows è Protect Folder:
    si tratta di un programma di casa IoBit (nota software house che ha sviluppato vari programmi utili per la manutenzione di PC e Mac), tramite il quale è possibile proteggere le proprie cartelle con password in maniera semplice e veloce, in modo da nasconderle dalla vista altrui.
    È a pagamento (costa 21,99 euro), ma lo si può provare gratis per 20 giorni, senza alcuna limitazione od obbligo.



    Per effettuarne il download del programma sul tuo PC, recati sul suo sito Internet ufficiale e clicca sul bottone Scarica gratis.
    A scaricamento ultimato, apri il file .exe ottenuto e clicca sul pulsante , nella finestra che vedi comparire sullo schermo.
    Successivamente, premi sui pulsanti Avanti, Accetta, Avanti (per altre due volte consecutive) e Fine, per concludere il setup.

    Ora che visualizzi la finestra di Protected Folder sul desktop, digita nei campi sottostanti la voce Create a password la password che vuoi usare per preservare l’accesso alle tue cartelle, dopodiché clicca sul pulsante OK.
    Traduci poi l’interfaccia del software in lingua italiana, facendo clic sull’icona dell’ingranaggio collocata in alto a destra, quindi sulla voce User Interface posta sulla sinistra e selezionando l’opzione Italiano dal menu a tendina Current Language.
    Conferma, infine, le modifiche apportate, premendo sui pulsanti Apply e OK.

    Adesso, sei finalmente pronto per cominciare a sfruttare le potenzialità del programma.
    Per cui, trascina la cartella che vuoi proteggere con password sulla finestra di Protected Folder, oppure selezionala “manualmente”, facendo clic prima sul bottone Add.

    Missione compiuta! A partire da questo momento, la cartella che hai scelto di proteggere non risulterà più visibile in Windows e non sarà più possibile accedervi, a meno di non avviare nuovamente Protected Folder, digitare la password impostata in precedenza a protezione del programma, fare clic sul bottone OK e fare doppio clic sulla cartella di tuo interesse, nell’elenco posto al centro della finestra.



    Se vuoi, puoi anche modificare i permessi di lettura e scrittura delle cartelle protette tramite il software:
    per riuscirci, ti basta selezionare il collegamento situato accanto alla voce Stato, in basso, e regolare le impostazioni che trovi nella sezione Opzioni di blocco, nell’ulteriore finestra che si apre.

    Quando e se lo vorrai, potrai sbloccare le cartelle che hai scelto di proteggere semplicemente selezionandole dall’elenco nella schermata principale di Protected Folder e premendo sul bottone Sblocca.

    Come mettere password a cartella compressa Windows

    Se Windows, è possibile proteggere con password anche una cartella compressa, utilizzando quelli che sono i più diffusi software per la creazione di archivi ZIP, RAR e altri archivi compressi.
    Adesso ti spiego bene come.

    7-Zip

    IMMAGINE QUI 4



    Se vuoi mettere la password a una cartella compressa sul tuo PC, ti suggerisco di affidarti a 7-Zip:
    un famoso programma per sistemi Windows destinato alla creazione di archivi compressi in vari formati (ZIP, 7-ZIP ecc.), grazie al quale è possibile impostare una password a protezione dei dati contenuti in una determinata cartella.

    Per scaricare 7-Zip sul tuo computer, recati sul sito Internet del programma e clicca sul collegamento Download situato in corrispondenza della voce .exe 64-bit x64 o della voce .exe 32-bit x86, a seconda della versione del sistema operativo installata sul tuo PC.

    A scaricamento ultimato, apri il file .exe ottenuto e, nella finestra che vedi comparire sul desktop, clicca sui pulsanti , Install e Close, per concludere l’installazione di 7-Zip.

    A questo punto, individua la cartella che vuoi proteggere con password, fai clic destro su di essa e seleziona le voci 7-Zip > Aggiungi all’archivio dal menu che si apre.
    Nella finestra che adesso visualizzi sullo schermo, seleziona dal menu a tendina Formato dell’archivio il formato 7z o zip (le altre opzioni disponibili non permettono di proteggere le cartelle con password), digita la password che vuoi usare per proteggere la cartella compressa nei campi Inserisci password e Reinserisci password, seleziona la voce AES-256 dal menu a tendina Metodo crittografico e spunta la casella Crittografa i nomi dei files.
    Infine, fai clic sul bottone OK.



    Se vuoi, puoi anche scegliere di eliminare la cartella “originale” in seguito alla compressione:
    per riuscirci, spunta l’opzione Elimina i files dopo la compressione prima di procedere alla creazione dell’archivio.
    In seguito, verrà creato un archivio compresso con all’interno la cartella selezionata, che potrai estrarre per accedere ai file in essa presenti solo ed esclusivamente facendo doppio clic su di esso e digitando la password esatta.

    WinRAR

    IMMAGINE QUI 5

    Per creare una cartella compressa con password, puoi avvalerti anche di WinRAR, il celebre programma per la gestione degli archivi in formato RAR.
    Viene distribuito sotto forma di trialware:
    si può quindi scaricare gratuitamente e a ogni avvio mostra un avviso che invita ad acquistarne una licenza entro 40 giorni.
    Superato questo lasso di tempo, continua a funzionare mostrando però gli inviti all’acquisto in maniera più insistente e non permette più di sfruttare alcune funzioni avanzate, come la creazione di archivi RAR con crittografia AES-256-bit.

    Per usarlo, effettuane il download sul tuo PC,



    • collegandoti al relativo sito Web
    • e cliccando sul pulsante Preleva,
    • posto in corrispondenza della voce WinRAR per Windows Xp/2003/Vista/2008/7/8/10 a 64 bit 
    • oppure della voce WinRAR per Windows Xp/2003/Vista/2008/7/8/10 a 32 bit,
    • a seconda della versione di Windows che stai usando sul tuo PC.

    A scaricamento ultimato,

    avvia il file .exe appena ottenuto e, nella finestra che ti viene mostrata sul desktop, clicca sui pulsanti , Installa, OK e Chiudi, per concludere il setup.

    A questo punto, fai clic destro sulla cartella che vuoi proteggere con password e seleziona la voce Aggiungi a un archivio dal menu che compare.
    Nella finestra che ora visualizzi sullo schermo, clicca sul pulsante Imposta Parola chiave e digita la password con cui vuoi proteggere l’archivio nei due campi appositi.



    Successivamente, se desideri cancellare la cartella originale, provvedi a spuntare la casella collocata accanto alla dicitura Elimina i file dopo l’archiviazione.
    Dopodiché fai clic sul bottone OK per due volte di fila e il gioco è fatto.

    Compiuti i passaggi di cui sopra, verrà creato un archivio RAR con all’interno la cartella selezionata, che potrai estrarre per accedere ai file in essa presenti facendo doppio clic su di esso e digitando, nel campo dedicato, la password impostata in precedenza.

    come masterizzare un cd con windows media player




    come masterizzare un cd con windows media player

    Non hai mai imparato a masterizzare dischetti perché, prima d’ora, non si è rivelato necessario farlo.
    Sfortunatamente, però, la tua automobile ha a bordo un autoradio dotato del solo lettore CD e non compatibile con chiavette USB, microSD o connettività cellulare, per cui si è reso indispensabile imparare a trasferire la musica, in un modo o nell’altro, sui vecchi dischetti.
    Chiedendo informazioni a qualche conoscente, hai scoperto che il programma Windows Media Player, il riproduttore multimediale incluso nei sistemi operativi di Microsoft, permette di effettuare quest’operazione.

    Il problema è che non hai la più pallida idea di come procedere, ma hai tutta l’intenzione di scoprire da solo come fare e hai deciso di affidarti a Google per trovare una risposta in merito, per cui sei capitato su questa guida.
    Ebbene, sono felice di annunciarti che questo è proprio il posto giusto per te:
    di seguito, infatti, ti spiegherò come masterizzare un CD con Windows Media Player, sia esso audio (cioè universalmente compatibile e contenente musica “a tracce”) o dati, in modo semplice e veloce.
    Sarà mia cura, inoltre, illustrarti come scrivere su dischetti anche attraverso Esplora File di Windows e presentarti, se necessario, altri programmi adatti allo scopo.

    Come dici?
    Hai paura di non riuscire nel tuo intento e di restare deluso, poiché non hai mai avuto un buon rapporto con la tecnologia?
    Non preoccuparti:
    le soluzioni che mi appresto a fornirti sono di semplicissima applicazione e sono sicuro che, grazie alle mie indicazioni passo-passo, non troverai difficoltà alcuna nel portare a termine l’obiettivo che ti sei prefisso.
    Dunque, senza esitare oltre, ritaglia un po’ di tempo libero per te e leggi con molta attenzione quanto ho da dirti:
    vedrai, il risultato ti sorprenderà! Detto ciò, non mi resta che augurarti buona lettura e buon divertimento!

    Indice

    • Masterizzare un CD con Windows Media Player
      • CD audio
      • CD dati
    • Masterizzare un CD con Esplora File di Windows
    • Altri programmi per masterizzare CD

    Masterizzare un CD con Windows Media Player

    IMMAGINE QUI 1




    Come ti ho già accennato qualche riga fa, Windows Media Player è il riproduttore multimediale già incluso nel sistema operativo di Microsoft:
    questo software è in grado di effettuare sia la masterizzazione di CD audio “puri” (cioè organizzati in tracce audio e riproducibili nella maggior parte dei lettori CD, inclusi quelli delle automobili un po’ più datate), generandoli a partire da MP3, WMA o altri tipi di formati, sia di CD/DVD dati contenenti file multimediali nella loro forma “originale”.

    Per procedere, la prima cosa che devi fare è inserire il dischetto vuoto nel lettore del computer, avviare il summenzionato programma dal menu Start di Windows (raggiungibile tramite l’icona a forma di bandierina collocata nell’angolo in basso a sinistra dello schermo) e poi proseguire, a seconda delle tue necessità, utilizzando uno dei due procedimenti illustrati di seguito.

    CD audio

    IMMAGINE QUI 2

    Intendi utilizzare un CD audio riproducibile da tutti i lettori disponibili in commercio, così da evitare problemi di compatibilità e di poter godere della tua musica anche in sul lettore a bordo di un’automobile un po’ più datata?
    Allora questa è la sezione adatta per te!




    Prima di procedere, lascia che ti dia qualche indicazione in più sul da farsi:
    per prima cosa, devi sapere che un CD audio non risente delle dimensioni in termini di “spazio occupato” dai vari brani ma tiene conto della loro durata.
    In generale, un moderno CD da 700MB può contenere circa 80 minuti di musica in totale. Inoltre, per quanto riguarda la masterizzazione di un CD audio, tieni presente che la velocità di scrittura e la qualità del CD utilizzato possono fare davvero la differenza, poiché tali fattori influiscono concretamente nella resa finale.

    Dunque, onde evitare problemi di masterizzazione, brani saltellanti o altri tipi di imprevisti, è bene non far eseguire al computer altre operazioni in fase di masterizzazione, fare particolare attenzione alla qualità dei CD utilizzati (qui puoi trovare alcuni utili consigli in merito) e, soprattutto, utilizzare una velocità inferiore rispetto a quella massima permessa dal masterizzatore/supporto ottico in proprio possesso.

    Fatte queste doverose premesse, è il momento di passare all’azione:
    dopo aver aperto Windows Media Player e inserito il dischetto nel lettore, pigia sulla scheda Masterizza collocata in alto a destra, clicca poi sul pulsante Opzioni di masterizzazione residente subito sotto la summenzionata scheda (simboleggiato da un riquadro con un segno di spunta) e pigia sulla voce CD Audio dal menu mostrato a schermo.

    A questo punto, per aggiungere i file nell’elenco di masterizzazione, seleziona la voce Musica collocata a sinistra per accedere alla libreria musicale di Windows e trascina i brani che intendi masterizzare nel riquadro destro del programma, contrassegnato inizialmente dalla dicitura Trascina gli elementi qui.
    Per eliminare un file dall’elenco, devi fare clic destro sul suo nome e scegliere la voce Rimuovi da elenco dal relativo menu contestuale.




    Tieni ben presente che l’ordine dei brani visualizzato è quello che, effettivamente, verrà utilizzato in fase di masterizzazione:
    per modificarlo, non devi fare altro che selezionare con il mouse una traccia dall’elenco di riproduzione, spostarla in alto (o in basso) e rilasciarla nella posizione che ritieni più consona.

    La libreria musicale non contiene nessun file, dunque non riesci a creare la compilation?
    Nessun problema:
    per aggiungere i file alla libreria musicale di Windows e renderli disponibili per la masterizzazione, non devi far altro che copiarli nella cartella Musica del computer.
    In alternativa, puoi trascinare i brani nell’apposito riquadro direttamente dalla cartella in cui sono contenuti.

    IMMAGINE QUI 3

    Una volta completata la compilation musicale, clicca ancora una volta sul pulsante Opzioni di masterizzazione e scegli la voce Altre opzioni di masterizzazione… dal menu proposto:
    per prima cosa, pigia sulla scheda Masterizza e imposta la Velocità di masterizzazione più adatta al tuo caso (ad es. Bassa) utilizzando l’apposito menu a tendina.




    Se desideri normalizzare le tracce, cioè far sì che tutte abbiano lo stesso volume, apponi il segno di spunta accanto alla voce Applica livellamento del volume per i brani; per evitare che tra una traccia e l’altra venga applicata una pausa di due secondi (ad esempio se stai masterizzando una compilation di brani remixati tra loro), utilizza invece la casella Masterizza CD senza pause tra i brani.
    Quando ritieni di aver raggiunto le impostazioni ottimali, pigia sui pulsanti Applica OK per ritornare alla schermata principale di Windows Media Player.

    A questo punto, il grosso è fatto:
    per procedere alla creazione del CD audio, pigia sul pulsante Avvia Masterizzazione e attendi che il processo venga portato a termine, dopodiché estrai il dischetto dal lettore, reinseriscilo e verifica che la riproduzione avvenga senza problemi.
    Non è stato difficile, vero?

    CD dati

    IMMAGINE QUI 4

    Il lettore che intendi utilizzare supporta la riproduzione di brani in formato MP3, WMA e così via, dunque intendi creare un CD dati che possa contenere ancora più musica o contenuti multimediali, abolendo quindi il limite degli 80 minuti connesso ai CD audio?
    Non esitare oltre e segui le istruzioni che mi accingo a fornirti di seguito.
    Prima di continuare, voglio farti presente che questa procedura è valida anche per la creazione di DVD dati e che, se lo desideri, puoi aggiungere a siffatti dischetti, oltre a brani musicali, anche file di tipo videoimmagine, poiché supportati da Windows Media Player.




    Come?
    Semplicissimo:
    dopo aver avviato il programma e inserito il dischetto nel lettore, fai clic sulla scheda Masterizza residente in alto a destra, poi sul pulsante Opzioni di masterizzazione collocato subito sotto (identificato da un riquadro con segno di spunta) e clicca sulla voce CD o DVD dati annessa al piccolo menu che compare.

    A questo punto, non devi fare altro che cliccare sulle sezioni MusicaVideoImmaginiAltri file multimediali di Windows Media Player per accedere alle relative raccolte e trascinare i file che ti interessa masterizzare nel riquadro destro del programma (inizialmente identificato dalla dicitura Trascinare gli elementi qui).
    Puoi eliminare un file dall’elenco facendo clic destro sul suo nome e selezionando la voce Rimuovi da elenco dal menu proposto.

    Per aggiungere elementi alle raccolte multimediali, qualora queste risultassero vuote o non contenessero i file che intendi masterizzare, non devi fare altro che spostarli nelle cartelle Musica, Immagini o Video di Windows.
    Anche questa volta, se necessario, hai la possibilità di trascinare i file nell’apposita sezione di Windows Media Player direttamente dalle cartelle in cui sono contenuti.
    Inoltre, puoi tenere conto dello spazio occupato e dello spazio ancora disponibile avvalendoti dell’apposito indicatore collocato in alto a destra.

    Il gioco è praticamente fatto:
    verifica che l’elenco di masterizzazione contenga tutti i file che intendi trasferire sul dischetto e clicca sul pulsante Avvia masterizzazione per dare inizio al processo di scrittura vero e proprio.




    Masterizzare un CD con Esplora File di Windows

    IMMAGINE QUI 5

    Hai apprezzato molto Windows Media Player, tuttavia hai bisogno di masterizzare sul CD/DVD anche contenuti differenti da quelli multimediali (ad es.
    documenti, archivi compressi o altri tipi di dati) non supportati dal lettore di casa Microsoft?
    In tal caso, puoi masterizzare il CD o il DVD in tuo possesso avvalendoti di Esplora File, cioè il programma che Windows utilizza per visualizzare il contenuto di dischi, chiavette USB, supporti ottici e quant’altro.

    Farlo è davvero molto semplice:
    per prima cosa, inserisci il dischetto vuoto nel computer, ignora le opzioni di riproduzione automatica (pigiando sul pulsante Annulla nella finestra che compare a schermo se ti trovi su Windows 7 o 8.1), dopodiché fai doppio clic sull’icona Questo PC/Computer collocata sul desktop e ripeti l’operazione con l’icona relativa al dischetto vuoto appena inserito (ad es. Unità DVD RW (L:)).

    A questo punto, il sistema operativo ti chiederà se vuoi masterizzare il dischetto come un’unità di memoria flash USB o come un “classico” lettore CD/DVD.
    Utilizzando la prima opzione, avrai la l’opportunità di copiare e cancellare i file (quest’ultima possibilità è prevista solo nel caso di supporti riscrivibili, altrimenti i file scritti non potranno essere eliminati) esattamente come faresti con una chiavetta o un disco USB; in questo caso, però, il CD/DVD potrà soltanto essere letto e gestito da sistemi operativi pari o superiori a Windows XP, risultando dunque inutilizzabile da altri sistemi e supporti (Mac, lettori da tavolo, autoradio, console differenti da Xbox One, e così via).
    Con la seconda opzione, invece, potrai creare un dischetto dati standard compatibile con tutti i sistemi e i supporti:
    se non sai cosa scegliere, ti consiglio di avvalerti di quest’ultima opzione.




    IMMAGINE QUI 6

    Ad ogni modo, una volta apposto il segno di spunta accanto alla modalità di scrittura che ritieni più consona al tuo caso, pigia sul pulsante Avanti e copia nella finestra che si apre a schermo tutti i file che intendi trasferire sul dischetto.
    Fatto ciò, devi semplicemente effettuare un clic destro su un punto vuoto della finestra relativa ai file da masterizzare, pigiare sulla voce Scrivi su disco collocata nel menu contestuale proposto, impostare la velocità di masterizzazione e il nome del CD/DVD utilizzando la finestra mostrata a schermo, per poi avviare il processo di scrittura pigiando sul pulsante Avanti.

    In alternativa, puoi ottenere il medesimo risultato premendo il pulsante Scrivi su disco collocato nella parte alta di Esplora Risorse di Windows 8.1 o Windows 7, oppure cliccando sul pulsante Completa masterizzazione di Windows 10, a sua volta accessibile pigiando sulla piccola freccetta rivolta verso il basso, collocata nell’angolo in alto a destra di Esplora File.

    Altri programmi per masterizzare CD

    IMMAGINE QUI 7




    Se sei arrivato fin qui, vuol dire che hai imparato alla perfezione sia a masterizzare un CD con Windows Media Player che a fare la stessa cosa avvalendoti degli strumenti messi a disposizione da Esplora File.
    Tuttavia, studiando per bene il tuo caso, ti sei reso conto di avere la necessità di programmi un po’ più avanzati e che possano lasciarti, all’occorrenza, un po’ di libertà in più in merito alle varie impostazioni, pertanto desidereresti qualche informazione aggiuntiva in merito.

    Ho centrato il punto?
    Perfetto, credo proprio di avere ciò che fa al caso tuo:
    ti consiglio di dare una attenta lettura alla mia guida ai software per masterizzare, in cui puoi trovare una lista ben strutturata di programmi adatti allo scopo, completa di informazioni piuttosto dettagliate su ciascuna applicazione e con relativi link di download.
    Allora, cosa aspetti a consultarla?

    come masterizzare immagini iso con windows




    come masterizzare immagini iso con windows

    Hai appena scaricato un software o un gioco da Internet ma non riesci ad aprirlo? Scommetto che si tratta di un file in formato ISO, è così?
    Bene, allora ci sono buone notizie in arrivo.
    I file ISO non sono altro che dei contenitori – tecnicamente detti file immagini – in cui vengono riservati tutti i dati che originariamente erano ospitati da vari tipi di supporti, come ad esempio un CD, un DVD o un Blu-Ray.

    Le immagini in formato ISO si possono aprire come se fossero dei comuni pacchetti in formato zip (utilizzando delle applicazioni come WinRAR o 7-Zip), si possono “montare” in delle unità CD/DVD virtuali (come ti ho spiegato nel mio tutorial su come aprire file ISO) oppure si possono masterizzare su dei dischetti in modo da riportarli alla loro forma originale.
    Se tu vuoi optare per quest’ultima possibilità e stai cercando dei consigli su come masterizzare file ISO, sappi che sei capitato nel posto giusto al momento giusto.

    Qui sotto ci sono elencati alcuni software che permettono di masterizzare i file ISO su Windows e macOS in maniera estremamente facile e veloce.
    Scegli quello che si adatta maggiormente alle tue necessità e scopri come utilizzarlo seguendo le indicazioni che sto per darti.
    Ti assicuro che sarà molto più facile di quello che immagini.
    Buona lettura e buon divertimento!

    Masterizzare file ISO su Windows

    IMMAGINE QUI 1




    Se utilizzi un computer equipaggiato con Windows 7 o una versione più recente del sistema operativo Microsoft, puoi masterizzare i file ISO senza ricorrere ad applicazioni di terze parti.

    Tutto quello che devi fare è selezionare il file ISO da masterizzare, fare click destro su di esso su di esso e scegliere la voce Masterizza immagine disco dal menu che compare.
    Nella finestra che si apre, scegli dunque la velocità a cui masterizzare il dischetto, clicca sul pulsante Masterizza e il gioco è fatto.

    ImgBurn

    IMMAGINE QUI 2

    Passando ai software di terze parti, non posso che consigliarti ImgBurn, un’applicazione gratuita di semplicissimo utilizzo che permette di masterizzare (e creare) file immagine di CD, DVD e Blu-Ray per qualsiasi tipo di contenuto:
    giochi, software, film e molto altro ancora.
    Per scaricarlo sul tuo computer, collegati al suo sito Internet ufficiale e clicca prima sulla voce Mirror 6 – Provided by MajorGeeks e poi su Download@MajorGeeks.




    A download completato, apri il pacchetto d’installazione denominato SetupImgBurn_x.x.exe e clicca prima su  e poi su Next.
    Accetta quindi le condizioni d’uso di ImgBurn, apponendo il segno di spunta accanto alla voce I accept the terms of the License Agreement, e clicca in sequenza sui pulsanti Next (6 volte consecutive),  e Close per concludere il setup.

    Attenzione: durante il processo d’installazione potrebbe esserti proposto il download di software promozionali aggiuntivi, come ad esempio Ad-Aware o AVG Zen.
    Per declinare l’invito, metti il segno di spunta accanto alla voce Installazione personalizzata e deseleziona tutte le opzioni sottostanti, oppure rimuovi la spunta dalla voce Accetto i termini del contratto di licenza […] relativa al software promozionale che ti viene proposto.

    Ora devi tradurre ImgBurn in italiano.
    Provvedi dunque a scaricare il file di traduzione italian.lng da qui e copialo nella cartella C:Program Files (x86)ImgBurnLanguages del tuo PC.
    Se ti viene chiesta l’autorizzazione per completare la copia del file, accetta.

    Bene.
    A questo punto non ti resta che lanciare ImgBurn, pigiare sul bottone Masterizza un’immagine e selezionare il file ISO da masterizzare tramite l’icona della cartella gialla collocata accanto alla dicitura Seleziona un file.
    Imposta infine la velocità di masterizzazione desiderata dall’apposito menu a tendina e avvia la masterizzazione del dischetto premendo sull’icona grande del foglio bianco con il DVD accanto.




    CDBunerXP

    IMMAGINE QUI 3

    Un altro software che permette di masterizzare file ISO gratuitamente sotto Windows è CDBurnerXP, il quale è disponibile anche in una versione portatile che non richiede noiose procedure d’installazione per poter essere utilizzata. 

    Per scaricare la versione portatile di CDBurnerXP sul tuo PC, collegati al sito Internet del programma e clicca prima sulla voce More download options » e poi sul collegamento 32 bit (x64 compatible) che si trova accanto alla dicitura Portable version.

    A download ultimato apri, facendo doppio click su di esso, l’archivio appena scaricato ( CDBurnerXP-xx.zip) ed estraine il contenuto in una cartella qualsiasi. Accedi quindi alla cartella in cui hai estratto i file e avvia il programma cdbxpp.exe per far partire CDBurnerXP




    A questo punto, seleziona l’italiano dal menu per la scelta della lingua, clicca sul pulsante OK e scegli la voce per masterizzare immagine ISO dalla schermata principale di CDBurnerXP.
    Nella finestra che si apre, clicca quindi sul pulsante Sfoglia, seleziona il file immagine da masterizzare e pigia sul pulsante Masterizza per avviare la copia dei dati sul dischetto.

    Masterizzare file ISO su Mac

    IMMAGINE QUI 4

    Utilizzi un Mac?
    Allora sappi che puoi masterizzare file ISO su CD, DVD e Blu-Ray utilizzando uno strumento incluso “di serie” in macOS.

    Per capire meglio quello a cui mi riferisco, fai click destro sul file ISO che intendi masterizzare e seleziona la voce Masterizza immagine disco “nome file.iso” su disco… dal menu che compare.




    Nella finestra che si apre, seleziona la velocità a cui masterizzare il dischetto dall’apposito menu a tendina, scegli se effettuare la verifica dei dati al termine della masterizzazione (mantenendo o rimuovendo il segno di spunta dall’apposita opzione) e clicca sul pulsante Masterizza per avviare la copia dei dati.

    Se utilizzi una versione di macOS precedente alla 10.11 (El Capitan), puoi masterizzare i file ISO anche tramite Utility Disco.
    Per utilizzare questo software, seleziona la sua icona dalla cartella Altro del LaunchPad, recati nel menu File > Apri immagine disco collocato in alto a sinistra e seleziona il file immagine da masterizzare.

    Dopodiché seleziona l’icona del file ISO che compare nella barra laterale di Utility Disco e pigia sul pulsante Masterizza che si trova in alto per avviare la masterizzazione dei dati sul dischetto.

    Burn

    IMMAGINE QUI 5




    Qualora le funzionalità incluse in macOS non dovessero soddisfarti appieno, puoi rivolgerti a Burn, un software di masterizzazione gratuito ed open source che permette di creare CD e DVD di ogni tipo.
    Purtroppo il suo sviluppo è fermo da diversi anni, ma funziona ancora perfettamente.

    Per scaricare Burn sul tuo computer, collegati al suo sito Internet ufficiale e clicca sul pulsante Download collocato in basso a destra.
    Dopodiché estrai il programma dal pacchetto zip che lo contiene, trascina la sua icona nella cartella Applicazioni di macOS e avvialo facendo click destro su di esso e selezionando la voce Apri dal menu che si apre (operazione necessaria solo al primo avvio).

    A questo punto, seleziona la voce File > Apri dal menu che si trova in cima allo schermo, scegli il file ISO da masterizzare e pigia sul pulsante Masterizza per avviare la scrittura dei dati sul dischetto.

    come masterizzare con windows




    come masterizzare con windows

    Sino a questo momento hai utilizzato il tuo computer con su installato Windows 8 senza andare incontro a particolari problemi.
    Tuttavia se adesso ti ritrovi qui, a leggere questa guida, molto probabilmente è perché di recente hai cominciato ad avere l’esigenza di masterizzare dati, film e varie altre tipologie di file sui tuoi dischetti e sei andato nel panico più totale non sapendo come fare.
    Se le cose stanno effettivamente in questo modo e se quindi hai bisogno di qualche dritta per capire come masterizzare con Windows 8 sappi che più contare su di me.

    Nelle righe successive andrò infatti ad indicarti tutto quel che è possibile far per masterizzare con Windows 8 senza problemi.
    Prima che tu possa spaventarti e pensare al peggio ci tengo però a precisarti sin da subito che contrariamente alle apparenze masterizzare con Windows 8 non è per niente complicato e che tutti, compreso chi, un po’ come te, non è esattamente esperto in informatica, posso riuscire “nell’impresa” senza problemi.

    Se sei dunque effettivamente interessato a scoprire come fare per poter masterizzare con Windows 8 ti suggerisco di prenderti qualche minuto di tempo libero, di piazzarti ben comodo di dinanzi al tuo computer e di concentrarti attentamente sulla lettura delle indicazioni che sto per fornirti.
    Sei pronto?
    Si?
    Benissimo, allora procediamo.

    Masterizza disco

    Se hai la necessità di masterizzare un dischetto con i documenti di lavoro, i filmati che hai scaricato dal Web o vari altri dati puoi riuscire nel tuo intento ricorrendo all’impiego della funzione Masterizza disco disponibile “di serie” sui sistemi operativi Windows.




    Per poter masterizzare con Windows 8 inserisci quindi un CD vuoto nel masterizzatore del computer dopodiché accedi a Esplora file pigiando sull’icona raffigurante una cartella di colore giallo che trovi sulla barra delle applicazioni.
    Pigia poi sulla voce Questo PC annessa alla barra sulla sinistra ed individua l’icona del dischetto che hai appena inserito nel tuo computer dando uno sguardo alla sezione Dispositivi e unità.

    IMMAGINE QUI 1

    Adesso fai doppio clic sull’icona del dischetto.
    Ti verrà quindi chiesto se vuoi masterizzare il CD come un’unità di memoria Flash USB o come un lettore CD/DVD.
    Scegli la prima opzione se vuoi creare un dischetto compatibile esclusivamente con i sistemi Windows (XP e superiore) su cui si possono copiare e cancellare i file come sulle chiavette USB oppure la seconda opzione se vuoi creare un CD standard compatibile con tutti i computer e i dispositivi.
    Tieni però presente che la funzione Come un’unità di memoria Flash USB permette di cancellare i file solo dai CD riscrivibili, sui classici dischetti, una volta occupato, lo spazio non può essere più recuperato.

    IMMAGINE QUI 2




    Successivamente pigia sul bottone Avanti e trascina nella finestra che si apre tutti i file che vuoi copiare sul CD dopodiché clicca sul pulsante Scrivi su disco che si trova in alto, imposta il nome e la velocità di masterizzazione del dischetto (personalmente ti suggerisco di lasciare i parametri già impostati) e poi clicca su Avanti per avviare la scrittura dei dati.

    Windows Media Player

    Se invece hai la necessità di masterizzare con Windows 8 andando a creare un CD audio puoi ricorrere all’uso di Windows Media Player.
    Si tratta del lettore multimediale disponibile sui sistemi operativi di casa Microsoft che oltre a permettere di riprodurre brani e di organizzare la propria raccolta musicale consente di effettuare operazioni di masterizzazione CD audio.

    Per masterizzare con Windows 8 utilizzando Windows Media Player la prima cosa che devi fare è quella di inserire nel computer il dischetto vuoto su cui è tua intenzione andare ad agire.
    Successivamente pigia sul pulsante Start annesso alla barra delle applicazioni, clicca poi sul campo di ricerca collocato nella parte in alto a destra della Start Screen e digita windows media player.
    Clicca quindi sul primo risultato presente in elenco.

    IMMAGINE QUI 3




    Attendi adesso che la finestra di Windows Media Player risulti visibile a schermo dopodiché clicca sulla scheda Masterizza che si trova in alto a destra e trascina i file musicali che vuoi inserire nel CD nella barra laterale di destra.
    Assicurati che nel menu in alto a destra ci sia impostata l’opzione CD audio e poi avvia la masterizzazione del dischetto cliccando sull’apposito bottone.

    IMMAGINE QUI 4

    BurnAware Free

    Se le soluzioni per masterizzare con Windows 8 che ti ho già proposto non hanno saputo attirare in maniera particolare la tua attenzione e se sei alla ricerca di uno strumento alternativo a quanto già “incorporato” nel sistema operativo ti suggerisco di rivolgerti a BurnAware Free.
    Qualora non ne avessi mai sentito parlare sappi che si tratta di uno fra i più apprezzati ed utilizzati programmi al mondo per masterizzare con Windows 8 e non solo. Questo programma è inoltre totalmente gratuito, risulta molto semplice da utilizzare ed al contempo va ad offrire una vasta gamma di funzioni.

    Per masterizzare con Windows 8 utilizzando BurnAware Free la prima cosa che devi fare è effettuare il download del software.
    Per fare ciò clicca qui in modo tale da poterti subito collegare al sito Internet del programma dopodiché pigia sulla voce Download collocata in alto a destra e poi fai clic sul bottone verde con su scritto Download che trovi collocato in corrispondenza della voce BurnAware Free.




    Attendi quindi che il download venga avviato e portato a termine dopodiché apri il file appena ottenuto e pigia su Si.
    Successivamente clicca su OK e poi sul pulsante Avanti.
    Apponi poi un segno di spunta accanto alla voce Accetto i termini del contratto di licenza e clicca su Avanti per quattro volte consecutive.
    Per finire pigia sul bottone Installa e poi su Fine.

    IMMAGINE QUI 5

    Una volta visualizzata la finestra del programma per dare il via alla procedura mediante cui masterizzare con Windows 8 clicca sulla voce Disco dati e pigia poi su Aggiungi file nella finestra che andrà ad aprirsi.
    Successivamente dovrai selezionare i file da masterizzare e cliccare sul pulsante Scrittura per avviare la creazione del DVD.

    IMMAGINE QUI 6




    Se è invece tua intenzione masterizzare un DVD video, un CD musicale, un disco MP3 oppure se desideri masterizzare un’immagine ISO ti basterà cliccare, rispettivamente, sulle voci DVD video, CD Audio, Disco MP3 o Masterizza immagine presenti nella finestra principale del programma e seguire la stessa procedura vista per masterizzare DVD con dati.

    CDBurnerXP

    Un’altra ottima soluzione per poter masterizzare con Windows 8 è CDBunerXP.
    Si tratta di un programma gratuito per i sistemi operativi di casa Microsoft che risulta abbastanza semplice da utilizzare ma al contempo offre agli utenti numerose ed interessanti funzioni avanzate.
    Questo programma è inoltre dotato di interfaccia in lingua italiana e permette di masterizzare e copiare DVD con qualsivoglia tipologia di file.

    Per cominciare a masterizzare con Windows 8 utilizzando CDBunerXP la prima cosa che devi fare è eseguire il download del programma.
    Quindi, tanto per cominciare clicca qui in modo tale da poterti subito collegare al sito Internet del software dopodiché pigia sul bottone di colore verde con su scritto Download gratuito.

    Attendi quindi che il download del programma venga avviato e poi portato a termine dopodiché clicca sul file appena ottenuto e pigia su Si.
    Clicca poi sul pulsante Avanti ed apponi un segno di spunta acanto alla voce Accetto i termini del contratto di licenza.
    Successivamente clicca su Avanti per quattro volte di seguito, apponi poi un segno di spunta accanto alla voce Non accetto per evitare che sul tuo computer venga installati programmi indesiderati (ad esempio AVG TuneUp) e pi fai clic su Installa.
    Per concludere clicca sul pulsante Fine.




    IMMAGINE QUI 7

    Ora pigia su OK dopodiché attendi qualche istante affinché la finestra del programma risulti visibile sul desktop.
    A questo punto per masterizzare con Windows 8 non dovrai far altro che selezionare la voce Disco Dati nella finestra visualizzata e poi fare clic su OK.
    Nella nuova finestra che andrà ad aprirsi trascina i file che desideri masterizzare nell’apposito campo Trascina i file oppure utilizzare il pulsante “Aggiungi” per inserire dei file alla compilation oppure pigia sul pulsante Aggiungi e seleziona tutto ciò che desideri masterizzare.
    Per avviare la procedura di masterizzazione fai clic sul bottone Masterizza.

    IMMAGINE QUI 8

    Se invece preferisci masterizzare con Windows 8 un disco audio o un’immagine ISO seleziona, rispettivamente, la voce Disco Audio o Masterizza immagine ISO nella finestra visualizzata e poi fai clic su OK.
    Nella nuova finestra che andrà ad aprirsi seleziona i file che desideri masterizzare previo clic sul bottone Sfoglia… dopodiché pigia sul pulsante collocato in basso con su scritto Masterizza.




    Per masterizzare con Windows 8 un DVD Video ti basterà invece cliccare sulla voce DVD Video presente nella finestra principale del programma, fare clic su OK, assegnare un nome al disco copiando il campo Nome disco, indicare la cartella VIDEO_TS da masterizzare mediante il campo Cartella VIDEO_TS e pigiare sul pulsante Masterizza.