Come disinfettare l’iPhone per il CoronaVirus
scritto da IlMagoDelComputer
In questo articolo vedremo come disinfettare l’iPhone contro il CoronaVirus, e altri germi che possono stazionare sullo schermo e sulla scocca del tuo iPhone.
I germi su tastiera e mouse
La tastiera e il mouse del computer sono un luogo dove si riproducono parecchi germi.
Anche il volante della macchina e il cambio della tua auto, allo stesso modo, sono oggetti che si riempiono di germi.
E’ buona abitudine di tanto in tanto disinfettare questi oggetti con prodotti igienizzanti.
Ti consiglio di igienizzare / disinfettare la tastiera e mouse del tuo computer periodicamente con alcool o prodotti liquidi analoghi disinfettanti, in modo da rimuovere i numerosi germi che si annidano su questi oggetti.
Specialmente se il computer è condiviso da più persone diverse, come ad esempio un Internet Point, è doveroso disinfettare il computer con alcool o prodotti disinfettanti.
Igienizzare l’auto
Per quanto riguarda l’automobile, esistono igienizzanti spray, che vengono usati dai meccanici, e è buon uso, igienizzare la vettura quando si effettua il tagliando, o il cambio semestrale o annuale del filtro dell’aria dell’abitacolo.
Puoi richiedere al tuo meccanico di fiducia di igienizzare volante, cambio e sedili della tua vettura in occasione di qualche intervento abituale di manutenzione.
Ti consiglio inoltre di cambiare il filtro dell’aria dell’abitacolo almeno 1 volta ogni sei mesi, oppure una volta all’anno, per filtrare adeguatamente l’aria inquinata delle nostre città, che entra nella tua vettura.
Disinfettare smartphone e computer
Lo smartphone è uno strumento che utilizziamo moltissimo durante il giorno, e quindi il suo schermo o cover, si riempie di microbi e germi di conseguenza.
Di tanto in tanto è bene sostituire la cover che usi ed acquistarne una nuova, oppure disinfettare la tua attuale cover con alcool o prodotti disinfettanti.
Come disinfettare gli iPhone
Nei negozi che vendono smartphone, è buona abitudine disinfettare quotidianamente i prodotti esposti al pubblico, che i clienti possono provare e toccare con mano.
Per disinfettare un cellulare, è importante pulire lo schermo con una salvietta imbevuta di alcool con attenzione, e pulire anche la parte posteriore o una eventuale cover.
Per poter disinfettare correttamente un iPhone o un iPad, ti consiglio di usare una salvietta imbevuta di alcool o acqua ossigenata per rimuovere la gran parte dei germi che si posano sullo schermo e scocca del dispositivo.
Passare più volte la salvietta aiuta ad igienizzare meglio il prodotto.
La stessa regola vale per le proprie mani, è stato dimostrato da esperimenti, anche mostrati sulla trasmissione Quark di Piero Angela, che lavare le mani più volte ripetutamente, è un metodo più efficace per rimuovere i batteri, rispetto ad un lavaggio veloce.
E’ importante anche lavare il dorso delle mani.
Come disinfettare l’iPhone contro il CoronaVirus
Durante l’emergenza CoronaVirus è ancora più importante disinfettare le proprie mani quando si ritorna a casa, e disinfettare gli oggetti che si usano più frequentemente come appunto:
- smartphone
- volante, cambio dell’auto, chiavi della macchina, telecomando per il garage
- tastiera e mouse del computer
- telecomando della TV
e così via.
Il virus CoronaVirus si trasmette per via aerea attraverso minuscole gocce espulse da starnuti, tosse, fiato, e quindi può posarsi praticamente ovunque.
Con le tue mani, recandoti in luoghi pubblici, il virus potrebbe attaccarsi alle dita della tua mano e poi essere portato involontariamente anche sui tuoi dispositivi.
A questo punto diventa importantissimo, sia igienizzare le mani di frequente, sia avere cura anche di disinfettare i tuoi dispositivi.
Quali sintomi produce il CoronaVirus ?
Il CoronaVirus causa difficoltà respiratorie, nei casi gravi in cui il paziente non riesca a respirare in autonomia, si può ricorrere ai macchinari di terapia intensiva che aiutano il paziente a respirare, in particolare a ventilatori polmonari.
Macchinari di terapia intensiva: ventilazione assistita
Il reparto di terapia intensiva è quel reparto degli ospedali dove vengono portati i pazienti dopo un’operazione chirurgica importante, che hanno bisogno di uno stretto monitoraggio di polmoni, cuore e tanti altri parametri vitali.
In questo reparto, vi sono speciali macchinari chiamati ventilatori polmonari, che permettono ai pazienti che non sono in grado di respirare autonomamente di poter respirare con l’aiuto di un macchinario.
La ventilazione polmonare si divide in ventilazione assistita permanente e ventilazione assistita temporanea.
La ventilazione assistita permanente viene generalmente realizzata mediante un sistema a ventilazione negativa, grazie a una camera d’aria che circonda il torace, come il cosiddetto polmone d’acciaio, e che viene ritmicamente resa a pressione negativa per permettere l’aspirazione dell’aria nelle vie aeree e nei polmoni.
La ventilazione artificiale temporanea si fonda sull’impiego di sistemi a pressione positiva come un ventilatore oppure la ritmica compressione manuale di un serbatorio di aria arricchita in ossigeno come il pallone di Ambu collegati alle vie aeree del paziente attraverso dei tubi.
Difficoltà della ventilazione artificiale temporanea
Solitamente la ventilazione artificiale temporanea viene usata quando il paziente non è vigile o cosciente.
Vista l’anatomia delle vie aeree, che condividono il primo tratto con l’apparato digerente è necessario adottare ulteriori precauzioni per assicurare l’agevole passaggio dell’aria nelle vie aeree per poter evitare l’insufflazione di gas nello stomaco e il conseguente riflesso del vomito.
Il vomito infatti può provocare l’inalazione di materiale solido o liquido nelle vie aeree e una sindrome da distress respiratorio ab ingestis.
Tale tipo di ventilazione viene definita invasiva.
Di norma, l’isolamento delle vie aeree e il collegamento diretto alla sorgente di pressione positiva avviene mediante l’inserimento di una cannula nella laringe attraverso il naso o la bocca, oppure attraverso una tracheotomia.
In altri casi è possibile ricorrere a semplici manovre sulle vie aeree oppure alla maschera laringea che è un sostituto del tubo endotracheale.
Se il paziente non necessita di protezione delle vie aeree e non vi sono ostacoli al passaggio dell’aria è possibile la ventilazione artificiale non invasiva
La ventilazione artificiale è spesso un intervento salva-vita, ma non è privo di complicanze anche gravi come lo pneumotorace, la lesione delle vie aeree o degli alveoli, e la polmonite infettiva.
Essendo il caposaldo della terapia intensiva, la ventilazione artificiale nel paziente critico e totalmente dipendente dal supporto ventilatorio pone notevoli problemi etici sull’opportunità di ricorrervi in pazienti molto anziani, con malattie terminali o talmente gravi da configurare una forma di accanimento terapeutico.
Disinfettare smartphone e computer perché il CoronaVirus sopravvive sugli oggetti per qualche giorno
Stando alle ultime notizie in termini di Covid-19, il virus sarebbe in grado di resistere sugli oggetti per qualche giorno, in determinate particolari condizioni.
A questo punto diventa ancora più importante disinfettare gli oggetti che usiamo spesso durante la giornata con prodotti disinfettanti come alcool, acqua ossigenata o simili.